Comments
Transcript
Programma di trapianto renale della Regione Piemonte
PROGRAMMA DI TRAPIANTO RENALE DELLA REGIONE PIEMONTE PROGRAMMA DI TRAPIANTO RENALE CARTA DEI SERVIZI PREMESSA Le malattie renali nella maggior parte prevenzione e cura della malattie renali) dei l’etichetta di “assassini silenziosi”. casi REGIONE PIEMONTE possono comunque specialmente essere efficacemente se non guarite o curate, vengono Per tutti coloro nei quali la malattia renale ha comportato la perdita trascurate alcune semplici misure di irreversibile della funzione renale esiste, prevenzione e diagnosi precoce. fortunatamente, la possibilità di sostituirla (sezione 2: 1. Cenni di prevenzione e diagnosi precoce delle malattie renali). In un certo numero di casi, purtroppo, efficacemente con le cosiddette terapie sostitutive quali la dialisi ed il trapianto renale. Carta dei servizi nonostante le cure adeguate (farmaci ed eventualmente la dieta) l’evoluzione della malattia renale può solo essere rallentata, anche se di molti anni, ma giunge, comunque, ad un grado di compromissione che rende necessario, per prevenire conseguenze pericolose per la vita, prendere in considerazione la sostituzione della funzione renale. In taluni casi può anche succedere che la malattia renale abbia dato pochi segni premonitori ed i reni siano arrivati al loro “capolinea” senza che il paziente abbia avvertito sintomi di sorta, facendo loro meritare da parte della Kidney Foundation (associazione internazionale che si occupa da molti anni della Ed è proprio ai pazienti che hanno preso in considerazione quest’ ultima soluzione che sono destinate le informazioni contenute in questa Carta dei Servizi dei Centri Trapianti Renali (Novara e Torino) della Regione Piemonte. Una corretta informazione rappresenta l’antidoto appropriato per risolvere i dubbi e facilitare una proficua e serena comunicazione con gli operatori, permettendo ad ognuno di assumere un ruolo attivo nel processo di cura prescelto. Oggi è unanimamente riconosciuto che questa è la formula che garantisce il miglior successo ad ogni cura. Sommario PROGRAMMA DI TRAPIANTO RENALE Sezione 1 DELLA REGIONE PIEMONTE CARTA DEI SERVIZI 1. Il trapianto renale: generalità 3 2. Le differenti tipologie di trapianto renale 8 3. Le fasi del trapianto renale 17 PREMESSA 4. Il post-trapianto 22 5. ritorno alla vita di prima malattie renali) LeIl malattie renali nella maggior parte prevenzione e cura della27 6. Complicazioni tardive del trapianto renale 29 dei casi possono essere guarite o l’etichetta di “assassini silenziosi”. Risposte alle domande più frequenti 35 comunque efficacemente specialmente Sezione 2 se non curate, vengono Per tutti coloro nei quali la malattia renale ha comportato la perdita trascurate alcune semplici misure di irreversibile della funzione renale esiste, prevenzione e diagnosi precoce. fortunatamente, la possibilità di sostituirla (sezione 1. Cenni di prevenzione e diagnosi precoce delle 46 2: 1. Cenni di prevenzione e diagnosi precoce delle efficacemente con le cosiddette malattie renali malattie renali). terapie sostitutive quali 47 la dialisi ed il 2. Cross-match In un certo numero di casi, purtroppo, 3. Cenni sugli Immunodepressori di piùtrapianto frequente uso 47 renale. nonostante le cure adeguate (farmaci 4. Linee guida trapianto renale da donatore vivente 50 Ed è proprio ai pazienti che hanno preso 5. Ileventualmente prelievo laparoscopico 51 ed la dieta) l’evoluzione ultima soluzione in considerazione quest’ 53 6. Trapianto renale con modalità cross-over della malattia renale può solo essere 7. Trapianto renale contro-gruppo che sono destinate 54 le informazioni rallentata, anche se di molti anni, ma 8. Linee guida della donazione samaritana 55 contenute in questa Carta dei Servizi dei 9. Normativa per l’iscrizione in listadidi attesa dei pazienti 56 giunge, comunque, ad un grado fuori Regioneche rende necessario, Centri Trapianti Renali (Novara e Torino) compromissione 10. Il ruolo della Psicologia Medica per i Trapianti della Regione Piemonte. 58 per prevenire conseguenze pericolose 11. Consensi informati specifici del trapianto rene informazione 60 rappresenta Una corretta per la vita, prendere in considerazione 12. Interventi di Bonifica 70 l’antidoto appropriato per risolvere i 13.sostituzione Biopsia renale di prelievo 71 la della funzione renale. dubbi e facilitare e serena 14. Approfondimento della procedura di scelta dei una proficua 71 In taluni casi può anche succedere che riceventi di trapianto rene da donatore decedutocon gli operatori, comunicazione la renale dato pochi 15.malattia Condizioni per abbia l’inserimento in “stato critico” 74 segni premonitori ed i reni siano arrivati al loro “capolinea” senza che il paziente Sezione 3 abbia avvertito sintomi di sorta, facendo loro meritarerenale da parte della Kidney Il trapianto in Piemonte permettendo ad ognuno di assumere un ruolo attivo nel processo di cura prescelto. Oggi è unanimamente riconosciuto che 76 garantisce il questa è la formula che internazionale Foundation (associazione Profilo operativo organizzativo della rete dei 78 miglior successo ad ogni cura. Centri dell’adulto della Regione Piemonte che si Trapianto occupa da molti anni della Sintesi dei risultati clinici ottenuti al 31 dicembre 2012 83 PROGRAMMA DI TRAPIANTO RENALE DELLA REGIONE PIEMONTE CARTA DEI SERVIZI PREMESSA Le malattie renali nella maggior parte prevenzione e cura della malattie renali) dei l’etichetta di “assassini silenziosi”. casi possono comunque specialmente essere efficacemente se non guarite o curate, vengono Per tutti coloro nei quali la malattia renale ha comportato la perdita trascurate alcune semplici misure di irreversibile della funzione renale esiste, prevenzione e diagnosi precoce. fortunatamente, la possibilità di sostituirla (sezione 2: 1. Cenni di prevenzione e diagnosi precoce delle malattie renali). In un certo numero di casi, purtroppo, nonostante le cure adeguate (farmaci ed eventualmente la dieta) l’evoluzione della malattia renale può solo essere rallentata, anche se di molti anni, ma giunge, comunque, ad un grado di compromissione che rende necessario, per prevenire conseguenze pericolose per la vita, prendere in considerazione la sostituzione della funzione renale. In taluni casi può anche succedere che la malattia renale abbia dato pochi segni premonitori ed i reni siano arrivati al loro “capolinea” senza che il paziente abbia avvertito sintomi di sorta, facendo loro meritare da parte della Kidney Foundation (associazione internazionale che si occupa da molti anni della efficacemente con le cosiddette terapie sostitutive quali la dialisi ed il trapianto renale. Ed è proprio ai pazienti che hanno preso in considerazione quest’ ultima soluzione che sono destinate le informazioni contenute in questa Carta dei Servizi dei Centri Trapianti Renali (Novara e Torino) della Regione Piemonte. Una corretta informazione rappresenta l’antidoto appropriato per risolvere i dubbi e facilitare una proficua e serena comunicazione con gli operatori, permettendo ad ognuno di assumere un ruolo attivo nel processo di cura prescelto. Oggi è unanimamente riconosciuto che questa è la formula che garantisce il miglior successo ad ogni cura. MODALITÀ DI USO La Carta è suddivisa in 3 sezioni. La Sezione 1 ha lo scopo di offrire in operatori nelle varie fasi del trapianto. termini schematici ed essenziali le Tra parentesi, in rosso, sono indicati gli informazioni argomenti basilari per orientarsi oggetto di rapidamente tra le varie tipologie di approfondimento reperibili sotto lo trapianto renale, prendere confidenza stesso titolo nella sezione 2. con La Sezione 2 permette a coloro che il percorso che conduce all’immissione in lista, essere informati sono sugli approfondire eventi più importanti che interessati, di meglio aspetti solo caratterizzano il decorso del trapianto sinteticamente presi in considerazione renale una volta realizzato. nella sezione 1, così da permettere Nella parte finale di questa sezione si una dà anche risposta a quelle che, sulla dell’informazione. base dell’esperienza, sono risultate La essere le domande più frequenti. organizzativa dei servizi impegnati nel Il testo utilizza per descrivere gli eventi garantire le prestazioni di trapianto un’ impostazione discorsiva, ma riporta renale in Piemonte, le modalità con le in neretto i termini ”tecnici” che il quali contattare le sedi operative, i paziente sentirà usare dagli operatori recapiti ai quali rivolgersi per ottenere per la descrizione degli stessi eventi. ulteriori informazioni o dirimere dubbi. Questo per favorire e facilitare una In pronta riassunta l’attività di trapianto renale comprensione degli come saranno descritti dagli eventi più Sezione questa “scientifica” 3 offre sezione una viene qualità mappa anche realizzata in Piemonte fino ad oggi. SEZIONE 1 SEZIONE 1 1 IL TRAPIANTO RENALE: GENERALITA’ Definizione , terminologia, modalità di esecuzione Si definisce renale categoria di un renale di successo eseguito nella individuo detto Ricevente, nel quale la storia, il 23 dicembre del 1954 al funzione Peter Bent Brigham Hospital di l’inserimento, trapianto nell’organismo renale è andata il primo trapianto definitivamente perduta, di un rene Boston “nuovo” prelevato da un individuo identici. detto Donatore. Il donatore può essere Nella quasi totalità dei trapianti un individuo deceduto per morte renali eseguiti nel mondo, invece, cerebrale deceduto) il donatore presenta differenze oppure un individuo vivente (donatore genetiche più o meno marcate vivente). La procedura di recupero del che possono arrivare fino ad una rene definisce completa dissimiglianza, rispetto prelievo, la rimozione di un trapianto al ricevente. Questa condizione non più funzionante, espianto. fa In una ridottissima percentuale di casi allotrapianto il trapianto renale avviene fra individui trapianto fra individui della stessa che hanno la stessa struttura genetica specie, (gemelli differenti). Questi casi, che come da (donatore trapiantare monocoriali, si fratelli HLA- (USA) definire il fra due gemelli trapianto (vale ma come a dire geneticamente identici, da donatori che hanno già già donato il midollo osseo). Questo tipo di praticamente la trapianto che si definisce isotrapianto richiedono una non terapia procedure per impedire il rigetto immunodepressiva perché il sistema dell’organo trapiantato (vedi 1.2). immunitario del ricevente riconosce Da un punto di vista chirurgico il l’organo donato come se fosse il suo trapianto renale si articola in due proprio. fasi . necessita Rientra di alcuna in questa rara detto tutta rappresentano norma, serie di SEZIONE 1 1.1 3 SEZIONE 1 Fase di prelievo e conservazione: trova il ricevente in attesa (che può avviene procedura essere in un’ altra regione, nella stessa nefrectomia, che città oppure nella sala operatoria secondo chirurgica, detta una preleva senza lesionarlo il rene (reni) accanto, a seconda dei casi) dal donatore. Una volta prelevato, il Fase di trapianto: il ricevente viene rene viene irrorato con liquidi speciali preparato chirurgicamente così da a che poter accogliere nella sua fossa iliaca sangue (vale a dire nella parte bassa e bassa temperatura sostituiscono il precedentemente contenuto nelle laterale dell’addome) da trapiantare. la temperatura dell’organo prelevato. nella nuova sede, prima vengono Successivamente il rene viene posto in connessi i vasi (arterie e vene) del rene un contenitore refrigerato dove sarà donato con i vasi arteriosi e venosi del conservato del ricevente cosi da ristabilire nel più sono breve tempo possibile la circolazione necessarie per proteggere il rene dai sanguigna. Poi viene connessa la via danni urinaria del rene donato trapianto. Queste cellulari al momento procedure conseguenti alla con la vescica periodo che intercorre fra il momento protezione della nuova via escretrice del prelievo e quello del trapianto viene (tempo Protetto tubicino con funzioni protettive (stent) all’interno del contenitore termico, il che sarà poi estratto dopo circa 1 rene verrà trasferito nella sede dove si mese. fredda). ricevente. posizionato mancata circolazione durante tutto il ischemia del volta rene arterie e nelle vene, così da abbassare fino Una il posizionato Per nell’uretere la un 1.2 Cenni sulle problematiche immunologiche dell’allotrapianto renale (vale a dire come prevenire/ridurre il rischio di rigetto) Ognuno di noi eredita dai propri cellule dell’organismo di particolari genitori attraverso i cromosomi che molecole riceve al momento del concepimento istocompatibilità (un po’ simili ai gruppi (metà dal padre e metà dalla madre) sanguigni AB0, ma molto, molto più anche le caratteristiche genetiche numerosi e complessi) che ci rendono che condizionano la comparsa sulle differenti gli uni agli altri. dette antigeni di 4 SEZIONE 1 Il sistema immunitario di ciascuno di umorale). Il rene trapiantato, che noi riconosce come “amici” (self) i proviene da un individuo della propri antigeni di istocompatibilità e nostra specie, ma geneticamente come “nemico” tutto ciò che viene a non identico (quindi con differenti contatto con il nostro organismo, ma antigeni di istocompatibilità) al che ricevente, presenta istocompatibilità antigeni differenti (ad di es. scatena inevitabilmente tale reazione di Rigetto) batteri, virus, miceti, cellule tumorali). difesa Riconosciute immediatamente queste mette in pericolo l’integrità del diversità, il sistema immunitario si mette rene trapiantato. in Per prevenire il rigetto devono moto per considera eliminare come “intrusi quelli che pericolosi” essere utilizzando come armi sia delle cellule terapie dedicate che anticorpi (immunità cellulare) circolanti sia (immunità (definita adottate che procedure altamente e specifiche consistono fondamentalmente nel: a) assegnare reni provenienti da donatori con caratteristiche genetiche il più possibile simili a quelle dei riceventi e quindi favorire la L’analisi genetica che permette di individuo dispone di 2 geni per documentare il grado di compatibilità qualità (1 ereditato dal padre ed tra il donatore ed il ricevente si basa su 1 dalla madre), in tutto saranno 6 un esame del sangue definito come gli antigeni di istocompatibilità dei “tipizzazione HLA”. quali ciascuno di noi dispone. I geni dell’HLA studiati e utilizzati per Per fare un esempio analogico è questo tipo di esame sono: HLA A, HLA come se ogni individuo avesse B, HLA DR. una sua targa, o meglio una Ogni gene regola (codifica) la sintesi cartella della Tombola personale, di 1 antigene di istocompatibilità. con sei caselle + 1 per il gruppo Poiché, sanguigno (tab. 1) come già detto, ogni SEZIONE 1 “compatibilità” immunologica tra donatore e ricevente. 5 SEZIONE 1 Tab. 1 Ipotetica tipizzazione tessutale del sig. Mario Rossi GRUPPO SANGUE HLA –A A 2 HLA -B 17 35 HLA -DR 17 2 6 Le casella del gruppo sangue può La probabilità che 2 individui abbiano essere solo occupata da 4 possibilità la (A,B,O,AB). Le altre caselle possono assimilabile alla probabilità di una essere occupate da oltre 500 numeri. vincita all’Enalotto. stessa tipizzazione tessutale è b) garantire che nel ricevente indipendentemente dal grado di compatibilità non siano presenti anticorpi diretti contro gli antigeni di istocompatibilità del donatore Nel corso della vita, il nostro sistema preformati) contro uno o più dei 500 immunitario sviluppa una “memoria antigeni di istocompatibilità presenti immunologica”, nella popolazione. vale a dire tiene come archiviate tutte le situazioni che Le lo hanno messo in allarme. Nel caso immunizzazioni sono le trasfusioni, non delle di filtrate, fatte a scopo terapeutico, le informazioni rappresenta senza dubbio gravidanze ed eventuali, precedenti un trapianti d’organo. infezioni vantaggio questo e ci bagaglio consente di cause più comuni di queste difenderci meglio da un secondo I pazienti che presentano nel loro attacco dello stesso agente infettivo in sangue questi anticorpi diretti contro quanto sono già predisposte le difese più del necessarie (cellule ed anticorpi). definiscono immunizzati, quelli con Nel caso presenza costituisce dei trapianti di questa un invece la memoria una percentuale di immunizzazione che supera l’80% iperimmunizzati. può In presenza, nel sangue del potenziale accadere infatti che in determinante ricevente, di anticorpi diretti verso gli circostanze, nel corso della vita, il antigeni nostro donatore, il trapianto non può essere sistema prodotto problema: 20% della popolazione si immunitario anticorpi abbia (anticorpi eseguito, di istocompatibilità indipendentemente del dal 6 SEZIONE 1 grado di compatibilità, l’immediato rigetto del pena sangue dei candidati in lista di trapianto attesa è resa necessaria dal fatto stesso. che il tasso (cioè la quantità) di E’ evidente quindi che la possibilità di questi anticorpi preformati può trovare un donatore accettabile è variare nel tempo. inversamente proporzionale al tasso di Può anticorpi presenti nel candidato. La anticorpi presenza di un elevato numero di sangue; si dice allora che quel anticorpi fa prevedere anche una paziente ha avuto degli anticorpi maggiore incorrere storici. E’ un dato che importante comunque in un rigetto acuto a del quale si deve tenere conto trapianto avvenuto. anche se ha minor influenza nella La presenza nei pazienti in lista di scelta del donatore. attesa, di anticorpi preformati viene Nella quindi studiata con grande attenzione invece e tenuta sotto controllo ogni tre mesi presenti senza tramite lo “studio periodico dei sieri”, (anticorpi attuali) dove per siero si intende la fase liquida presenza del scelta probabilità nostro ulteriormente sangue verificata di e nelle viene ore precedenti il trapianto. (sezione 2.2 cross- anche avvenire che scompaiano maggioranza gli del terapia dal dei anticorpi gli casi restano modificarsi e condizionerà donatore la loro sia la che la immunodepressiva prescelta. match). La frequenza trimestrale con la quale viene verificata la loro presenza nel c) somministrare farmaci che diminuiscono le difese immunitarie, i cosiddetti “immunosoppressori”, in modo da ostacolare il rigetto degli . SEZIONE 1 organi.(sezione 2- 3.cenni sui farmaci immunodepressori più usati) 7 SEZIONE 1 2 LE DIFFERENTI TIPOLOGIE DI TRAPIANTO RENALE A seconda delle caratteristiche del ricevente, del donatore e delle tempistiche prescelte sono previste differenti tipologie di trapianto renale. 2.0 Il trapianto di rene da donatore deceduto Il programma di trapianto renale sicurezza, dei reni provenienti da piemontese da donatore deceduto al donatori di qualsiasi età. Prendendo fine come di garantire esempio, i utilizzazione di tutti i donatori deceduti donatori utilizzati nel 2012 (tab. 2) il segnalati, ha, da oltre 15 anni, messo a 25% aveva un’ età fra i 60 ed 70 anni punto una serie di procedure che ed oltre il 42% era ultrasettantenne. permettono la l’impiego, massima in riferimento, ad tutta Tab. 2 Distribuzione per fascia di età dei donatori deceduti utilizzati in Piemonte nel 2012 nel trapianto renale dell’adulto età 21-30 31-40 41-50 51-60 61-70 71-80 > 80 N° 7 5 12 26 38 64 1 D’altra parte è noto che il naturale alle abituali informazioni derivanti dalla processo di invecchiamento al quale storia clinica del donatore, ai risultati va incontro ogni individuo può, anche degli esami di laboratorio eseguiti se durante il periodo di osservazione, a non necessariamente, ridurre l’efficienza dei singoli reni anche se la quelli loro anche, quando ritenuto necessario, le funzione complessiva è delle indagini radiologiche pienamente accettabile. informazioni derivanti dalla biopsia Per garantire a tutti i riceventi la renale che viene eseguita, per questo massima tipo di donatori, su ambedue i reni al garanzia di ricevere un trapianto adeguato, tutti i donatori momento del prelievo. con età superiore ai 50 anni vengono In base al risultato di tutti questi esami sottoposti ad un rigoroso protocollo di si deciderà se è adeguato l’impiego di valutazione che mette insieme, oltre un solo un rene (trapianto singolo), o 8 SEZIONE 1 se è opportuno trapiantarli entrambi questione (in questo caso i suoi nello organi stesso ricevente (doppio trapianto) oppure se si ritiene più vengono messi a disposizione della rete nazionale). prudente non utilizzare il donatore in 2.1 Trapianto renale singolo da donatore deceduto È la forma più tradizionale di trapianto permette, quindi, l’esecuzione di renale e rappresenta oltre il 95% dei due trapianti renali in quanto gli trapianti renali eseguiti nel mondo. esami eseguiti al momento del Il principio su cui si basa questa prelievo ore tipologia di trapianto è che un solo immediatamente rene funzionante è perfettamente in garantiscono a ciascuno dei 2 grado di garantire una perfetta attività reni renale. Molti degli individui nati con un ripristinare una funzione renale rene solo, ricordiamo che è la più pienamente frequente esigenze del ricevente. delle anomalie renali, e prelevati rene nelle la successive capacità sufficiente trapiantato di alle potrebbero non saperlo mai nel corso Il viene della loro vita perché questo tipo di posizionato anomalia non rappresenta di per sé destra o sinistra. I reni propri del una condizione di malattia. paziente, salvo casi particolari, In regime di trapianto singolo da vengono lasciati in sede. nella fossa iliaca donatore deceduto, ogni donatore Ogni qualvolta si ritiene che un rene garanzia di successo, trapiantare da solo possa essere sufficiente solo di ambedue i reni del donatore in misura questione, a garantire un’adeguata previa valutazione funzione renale al ricevente prescelto, delle loro caratteristiche con la si preferisce, per offrire la massima biopsia renale al momento del SEZIONE 1 2.2 Trapianto renale doppio da donatore deceduto 9 SEZIONE 1 prelievo. In questo caso i reni vengono posizionati ciascuno in una fossa iliaca attribuiti solo a candidati che hanno oppure ambedue dalla stesso lato, se scelto anche questa opzione, che le sono stati giudicati idonei nel corso consentono. della vista collegiale (vedi Sezione 1, I reni propri del paziente restano paragrafo 3.0.2) e che risiedono nella generalmente in sede. caratteristiche anatomiche lo Regione Piemonte. I reni vengono 2.3 Trapianto da donatore vivente Il trapianto da donatore vivente Nazionale Trapianti (sezione 2- 4.Linee guida rappresenta una preziosa alternativa trapianto al trapianto da donatore deceduto in procedura chirurgica si articola nelle quanto permette di: due fasi prima schematizzate 1) annullare, se programmato con renale paragrafo 1.1), sufficiente anticipo, il tempo di attesa una in lista del paziente. prelievo 2) evitare gli inevitabili danni da donatore vivente). La (sezione 1, ma utilizza per il prelievo modalità particolare laparoscopico prelievo laparoscopico), nefrectomia detta (sezione 2-5. che riduce, rispetto conseguenti alla durata del tempo di alla ischemia fredda del rene prelevato da degenza ed il disagio post chirurgico donatore deceduto. del donatore tradizionale, (minor necessità la di se analgesici, minimo danno estetico) ed programmato per tempo, di essere alleggerisce il carico psicologico del trapiantati ricevente. 3) garantire la prima trattamento certezza, dell’ dialitico inizio del (trapianto preventivo). La donazione da donatore vivente in Italia è regolata dalla legge a n° 458 del 1967 che rende possibile da parte di Ogni individuo che si candida come donazione potenziale donatore geneticamente vivente viene la individui apparentati oppure sottoposto ad una dettagliata serie di anche solo emotivamente correlati esami di (ad esempio partner, amici). Nella valutazioni psicologiche in accordo maggioranza dei casi si tratta di con donazione diretta (il donatore dona (ticket le linee esenti) Guida clinici del e Centro 10 SEZIONE 1 ad un ricevente tuttavia possibili prescelto). anche Sono donazioni indirette tra quali, più frequente in Italia la donazione incrociata – 6.trapianto ( sezione 2 in modalità cross-over ). Questa permette di rimuovere le barriere anticorpali. (sezione 2- 7 trapianto contro gruppo). Eccezionalmente nostro utilizzata Paese, la nel donazione procedura di crescente utilizzo nel samaritana, situazione nella quale Nord America e nel centro Europa un individuo decide di donare permette di superare l’ostacolo alla anonimamente ad un ricevente donazione dovuto all’incompatibilità che dei procedura, che rende ragione di gruppi sanguigni donatore non un anti-donatore soprattutto nel Nord America, e è potenziale numero di Questa /ricevente o alla presenza di anticorpi nel certo conosce. trapianti ricevente. stata solo recentemente normata In alternativa a questa opzione, è (2010) anche possibile utilizzare una procedura farmacologica/aferetica in Italia. (sezione 2- 8.donazione samaritana) che 2.4 Trapianto renale combinato In casi selezionati il trapianto renale organi di uno stesso donatore in deve essere associato al trapianto di quanto in queste situazioni esiste un un minor rischio di rigetto acuto organo oppure si può verificare la situazione inversa cioè del che il trapianto di altro organo rende combinato necessario il trapianto renale. facilitata gestione del trapianto Le combinazioni riguardano trapianto frequenti di e nel caso del rene-pancreas una pancreatico. rene- In talune situazione gli organi pancreas, di rene- fegato e di rene- possono invece essere trapiantati cuore. in momenti diversi della vita del Nella maggioranza dei casi i trapianti paziente. combinati il più rene avvengono contemporaneamente, utilizzando gli a. Il trapianto di rene e pancreas SEZIONE 1 altro 11 SEZIONE 1 I pazienti affetti da diabete di tipo I, I risultati migliori in termini assoluti si malattia ottengono per il trapianto simultaneo dovuta al fatto che il pancreas non produce più insulina, eseguito possono trattamento sostitutivo, il cosiddetto andare incontro con prima dell’inizio del l’andare del tempo, soprattutto nei trapianto preventivo. casi dove non si è ottenuto un perfetto Proprio alla luce dell’importanza di controllo ridurre al massimo la durata dello stato del diabete, alla compromissione della funzione renale di (nefropatia raccomandano di considerare per il diabetica). Una volta malattia, le linee guida comparsa, questo tipo di nefropatia trapianto combinato evolve verso diabetici di tipo I con una funzione l’insufficienza renale cronica terminale renale inferiore ai 50 ml/min di filtrato e l’uremia. In questi casi il trattamento glomerulare (GFR). dialitico più Il rene viene trapiantato con modalità precocemente di quanto avviene per analoghe a quelle descritte per il l’uremia in assenza di diabete, in trapianto quanto i danni del diabete di tipo I e prelevato anche con un tratto di quelli dell’insufficienza renale cronica duodeno terminale potenziano posizionato sul lato opposto rispetto al vicendevolmente. La correzione dello rene. Il suo sangue venoso ricco di stato uremico da parte della dialisi, insulina viene connesso con i vasi tuttavia, venosi inesorabilmente deve iniziare si è ininfluente sulla singolo. del iliaci tutti i pazienti Il pancreas, donatore, mentre il viene succo progressione della malattia diabetica pancreatico viene indirizzato nel lume e sulla comparsa delle complicanze intestinale grazie a una connessione ad essa correlate (danno retinico, tra vasculopatia, neuropatia). donatore e l’intestino del ricevente. Il trattamento veramente risolutivo per Si tratta di un trapianto impegnativo questi sostituzione sotto l’aspetto chirurgico che richiede combinata della funzione renale e la collaborazione di equipe differenti ( pancreatica, vale a dire il trapianto di nel caso del Piemonte il Centro di rene e pancreas simultaneo (SKP), Trapianto di Fegato della A.O città oppure della Salute e della Scienza - Torino – pazienti il è trapianto la del pancreas successivo al trapianto renale (PAK). il moncone duodenale del Dir. Prof. M. Salizzoni). Tutti gli Specialisti 12 SEZIONE 1 sono concordi nell’affermare che il dialisi in giovane età. trapianto combinato simultaneo rene- La dialisi, tuttavia, non è in grado pancreas di costituisce la miglior eliminare efficacemente soluzione proponibile a un paziente di l’abnorme produzione giornaliera questo tipo. di ossalato e l’accumulo nei vari organi che ne consegue espone a complicanze progressivamente sempre più severe. b Trapianto di fegato-rene trapianto di avvenire fegato-rene può contemporaneamente giovani pazienti va incontro ad un immediato/rapido insuccesso oppure in tempi successivi. (recidiva) perché anche il nuovo Il trapianto combinato fegato-rene rene viene rapidamente distrutto simultaneo presenta 2 indicazioni, dall’ossalato in eccesso. l’ La realizzazione di un trapianto ossaluria e la megapolicistosi epatica: simultaneo di fegato-rene risolve I pazienti affetti da una malattia invece alla radice la malattia con genetica ossaluria eccellenti ad tempestivamente realizzato . primitiva denominata vanno incontro una risultati quanto più deposizione, nei tessuti di vari organi, La di ossalato in quanto nel loro fegato, trapianto combinato fegato-rene funzionante per tutti gli altri aspetti, riguarda quei rari casi di pazienti manca affetti da malattia policistica nei un enzima che evita seconda indicazione al l’accumulo di questa sostanza. quali, Il rene, che ha la funzione di eliminare inevitabile di cisti renali si assiste l’ossalato in condizioni fisiologiche, di allo sviluppo di cisti epatiche di fronte al carico abnorme da eliminare dimensioni tali da rendere difficile subisce ben vent’anni) un compromette funzione, l’accumulo presto oltre alla presenza (prima dei l’alimentazione e la respirazione che ne oppure irreversibilmente la correlate con il morbo di Caroli cosi (cisti congenite dei dotti biliari danno peggiorando dell’ossalato in tutto in intraepatici) particolari situazioni SEZIONE 1 Il Il trapianto di solo rene in questi l’organismo e richiedendo l’avvio alla 13 SEZIONE 1 In questi casi, nei quali generalmente c. Trapianto combinato cuore rene . la funzione renale è ancora ben Come nel caso precedente questo conservata, trapianto combinato può avvenire in il trapianto epatico costituisce l’unica soluzione. Poiché contemporaneità, l’intervento organi di trapianto epatico dello utilizzando stesso gli donatore richiede anche la nefrectomia del deceduto. In questi casi si tratta di rene destro e la terapia antirigetto che paziente si rende necessaria è nefrotossica, si trapianto di cuore nei quali è presente rende una insufficienza renale cronica che necessario contemporanea anche esecuzione di la un sarebbe con indicazione destinata a ad un peggiorare trapianto renale, al quale in ogni caso, rapidamente in conseguenza della il paziente sarebbe destinato in futuro. terapia antirigetto necessaria per il Il trapianto fegato-rene in fasi differite trapianto di cuore. riguarda invece, nella maggior parte In analogia con quanto descritto per il dei un trapianto combinato fegato-rene, il paziente trapianto di rene isolato in tempo casi, la trapianto realizzazione renale in precedentemente fegato nel trapiantato quale immunodepressiva di la di successivo ad un trapianto di cuore terapia viene preso in considerazione per il nefrotossica ha paziente trapianto di cuore che sia compromesso i reni propri fino a andato rendere renale terminale nel corso degli anni . necessario il ricorso al incontro ad insufficienza trattamento dialitico. Più rara l’evenienza di un trapiantato La situazione inversa ( trapianto di di fegato trapiantato trapianto di cuore per deterioramento precedentemente di rene) presenta della funzione cardiaca anche in indicazioni che ragione dei limiti di indicazione al vengono discusse caso per caso dal trapianto di cuore oltre la VI decade trapiantatore di fegato (nel caso del (per informazioni: Centro Trapianto di Piemonte di Cuore della AO Città della Salute e Trapianto di Fegato della A.O. Città della Scienza - Torino – Dir. Prof. M. della Salute e della Scienza - Torino – Rinaldi) in paziente molto equipe restrittive del Centro rene che trovi indicazioni al Dir Prof M. Salizzoni) 14 SEZIONE 1 2.5 trapianto di rene preventivo Nella prevalente maggioranza dei casi tale il trapianto renale viene realizzato in dell’inizio pazienti dialitico. che sono in trattamento da concretizzarsi del prima trattamento L’elemento dialitico, talora da molti anni e non determinante che lo consente è sono rari nella nostra esperienza casi di l’avvio di una programmazione pazienti felicemente trapiantati dopo del molti decenni di dialisi . sufficiente anticipo. Questo tipo Come è noto, tuttavia, la dialisi, pur di opzione è attiva in ambedue i permettendo eccellente Centri della regione Piemonte ed sopravvivenza, anche grazie ai farmaci è consigliabile sia messa in atto di accompagnamento, non è in grado quando il paziente presenti un di correggere tutte gli inconvenienti GFR dovuti glomerulare) fra il 18 ed il 15 une alla perdita della funzione renale. che (velocità di inizi con filtrazione ml/min (misurati con la clearance più breve sarà quindi la della creatinina). parentesi temporale dialitica in attesa 2) del trapianto, tanto maggiori saranno programma le probabilità di un più completo donatore deceduto la possibilità ricupero del benessere perduto, prima di entrare in lista prima dell’inizio che si instaurino danni irreversibili. della dialisi (non ancora attiva in La soluzione ottimale in questo senso è Piemonte, anche se già prevista) rappresentata è già operativa nell’ambito di prima dal dell’inizio trapianto del renale trattamento altri per i quanto di riguarda trapianto il da programmi regionali di “trapianto trapianto renale. Al momento preventivo”. Vi sono diverse condizioni quello più precisamente definito nelle quali questa soluzione è possibile : ed accessibile è quello della dialitico, il cosiddetto 1) in tutti casi nei quali è disponibile regione Toscana che prevede un donatore l’accettazione in lista di attesa vivente idoneo il trapianto renale può (anzi dovrebbe n.d.r) essere programmato in modo da donatore deceduto di SEZIONE 1 Tanto trapianto 15 SEZIONE 1 pazienti non ancora in dialisi quando ma ovviamene non la certezza, a presentino una funzione renale ( GFR) differenza di quanto avviene nel caso inferiore al 20% e siano affetti da una del trapianto da donatore vivente. malattia renale evolutiva che faccia 3) come già ricordato, possono prevedere prossima la necessità di accedere all’immissione in lista avvio del trattamento dialitico. In anche molto prima della dialisi i questo caso esiste la possibilità di pazienti che necessitano di un essere trapiantati prima della dialisi, trapianto combinato 16 SEZIONE 1 3. LE FASI DEL TRAPIANTO RENALE 3.0 la fase pre-trapianto dedicato (i cosiddetti ambulatori 3.0.1 La decisione MaRea La decisione dell’ opzione trapianto è avanzata), con un giusto anticipo un il rispetto all’inizio della dialisi e con percorso e comporta l’interazione di la possibilità di un interlocutorio differenti attori . con Il primo è il Paziente. La scelta di operatori nei quali sia anche affrontare presente la figura dello Psicologo. momento cruciale l’iter che di tutto condurrà al - un malattia gruppo renale misto di trapianto deve essere libera (cioè deve essere una scelta che si basa su 3.0.2. L’iscrizione in lista di attesa una solida convinzione personale), Una volta presa la decisione, informata l’itinerario devono fonti avere competenza considerare di le gli e di attesa prevede, per i pazienti aspetti del motivata dalla paura della dialisi). Il secondo attore è rappresentato dal Nefrologo curante che valuta eventuali controindicazioni assolute, costituisce la prima fonte informativa e mette a disposizione la carta dei Servizi. Un contesto ideale per una decisione ponderata si realizza quando questa matura nel relazionale contesto di un essere devono positivo (cioè non deve essere una unicamente deve percorso per accedere alla lista trapianto anche quelli negativi) ed in scelta che della garanzie specifica tutti informazioni informativo/ Ambulatorio residenti (sezione 2– 9. normativa per l’iscrizione in lista di attesa in Piemonte dei pazienti residenti fuori Regione) nella regione Piemonte: 1) la compilazione, da parte del Nefrologo curante, di un dossier (cartella di pre- trapianto) che contiene tutte le informazioni cliniche sulle quali i medici del centro trapianti si baseranno per esprime il parere di idoneità. Si tratta in parte di esami ematochimici generalmente già in possesso del paziente, ma anche di SEZIONE 1 (le 17 SEZIONE 1 al 2) L’invio per raccomandata (gastroscopia, (o via mail) della cartella ecodoppler, completa in tutte le sue voci finalizzati specificatamente trapianto renale ecografie ed scintigrafia cardiaca, panoramica Dall’insieme cistografia, dentaria di psicologia medica) questi etc.). esami si presso l’ Ambulatorio pre- trapianto renale del centro trapianti di competenza ottiene una fotografia precisa dello (Torino o Novara). In base alla stato di salute del candidato, dei sua data di arrivo la cartella possibili fattori rischio dei quali si viene dovrà il numero di ordine progressivo possono (indelebile) che ne determina eventuali la posizione rispetto alle altre tenere trapianto conto ed durante inoltre evidenziano si quelle registrata patologie (talora insospettate) che cartelle devono valutazione. essere risolte prima di in con un attesa di affrontare il trapianto renale. Fa Mediamente entro 60 giorni parte integrante di questa messa a la cartella giunge all’esame punto dell’équipe complessiva anche una dell’Ambulatorio valutazione psicologica, orientata pre-trapianto. Se la cartella sia risulta a ricezione verificare ed una corretta elaborazione delle completa comunicato viene con informazioni ricevute e sia ad offrire modulo uno strumento con il quale superare Centro Dialisi del quale sarà le aree di rischio psicologico che la cura comunicare al paziente vicenda “trapianto“ inevitabilmente la data della visita collegiale. porta con sé. Questa valutazione La può essere condotta presso i Servizi allegata alla cartella. di Psicologia Medica e Psicoterapia inviato apposito ricevuta del via fax fax al sarà 3) La visita collegiale avviene attivi nei 2 centri trapianti della presso Regione nei trapianto dei rispettivi centri Servizi di Psicologia operanti presso il trapianto di competenza. La Centro di Nefrologia e Dialisi di vista collegiale impegna una appartenenza. mattinata e prevede: prelievo Piemonte oppure (sezione 2- 10 ruolo della gli ambulatori pre- SEZIONE 1 controlli diagnostici più approfonditi 18 SEZIONE 1 di sangue per esecuzione della interventi tipizzazione tessutale, incontro risoluzione informativo generale condotto particolari dall’equipe infermieristica di bonifica per la di patologie (sezione 2 – 12. interventi di bonifica). dell’ambulatorio pre-trapianto con Il paziente in questo caso viene tutti i candidati, visita e colloquio da accettato parte del nefrologo, del chirurgo candidato, ma entrerà in lista vascolare, dell’ urologo ed in casi attiva particolari (età > 55 anni, candidati risolta. al organizzazione che il paziente doppio trapianto, particolari) patologie dell’anestesista. A come solo a Raro potenziale problematica nella nostra venga considerato non idoneo questa fase di incontro è ammessa in fase di visita Collegiale. anche la presenza di un familiare. In ogni caso, il candidato riceve, Nel visite al termine della mattinata, una vengono sottoposti al candidato documentazione che sancisce o per la firma di accettazione diversi la sua idoneità oppure elenca Consensi Informati gli consensi informati corso delle differenti (sezione specifici) 2–11. I che ulteriori approfondimenti/ procedure necessari per il suo condizioneranno i tipi di donatore o conseguimento, di trapianto che saranno presi in raccomandazione considerazione per il paziente. consegnarla 4) La decisione all‘immissione in sull’idoneità lista: emergono se non problematiche con al la di Medico responsabile del Centro di Nefrologia e Dialisi di provenienza. Al paziente, inoltre, viene viene consegnata la fotocopia considerato idoneo ed entrerà in di tutti i consensi informati firmati lista durante la visita nefrologica. particolari il attiva candidato nelle 48-72 ore durante la fase di valutazione della cartella sia in corso di visita, 3.0.3 Mantenimento in lista di attesa problemi particolari possono essere Ogni candidato tramite il suo richiesti, dagli specialisti coinvolti, centro dialisi di appartenenza ulteriori valutazioni diagnostiche o deve inviare ogni 3 mesi un SEZIONE 1 successive. Nel caso emergano, sia 19 SEZIONE 1 campione di Immunogenetica e siero all’ frequenza della revisione è Biologia dei programmata ogni 2 anni (salvo casi Trapianti dell’ AO Città della Salute e particolari ove può essere annuale). della Scienza – Torino. Ogni candidato viene avvisato che gli Per i candidati di età inferiore a 55 sarà possibile richiedere la sospensione anni, ogni 5 anni è necessario un temporanea (o anche definitiva) dalla aggiornamento (revisione) dello stato lista di attesa per situazioni contingenti di idoneità (con necessità di ripetere di esigenze familiari o di lavoro o per solo una parte degli accertamenti cambiamento della sua decisionalità diagnostici) . a favore del trapianto. Per quelli di età superiore a 55 anni, la 3.1 L’evento trapianto renale Premessa: la procedura che viene parte è ben comprensibile che generi messa in moto dalla disponibilità sulla un senso di delusione nel candidato rete inizialmente trapiantologica regionale o allertato, dall’altra nazionale di un donatore deceduto il sottolinea l’attenzione alle misure di cui sicurezza rene (reni) potrebbero essere poste a garanzia della attribuito ad un ricevente in lista di procedura stessa. attesa, si articola in fasi successive, La necessità di attivare la fase di precisamente codificate secondo una chiamata cascata di eventi nella quale ogni sicurezza del via libera al trapianto è fase dà via libera alla successiva solo dovuta alla necessità di ridurre al quando massimo possibile i tempi dell’ischemia è stata positivamente verificata. prima della definitiva fredda. Può quindi avvenire che l’ iniziale segnalazione del potenziale trapianto (la cosiddetta Chiamata per via telefonica) venga annullata nel corso 3.1.0. la chiamata trapianto ed per possibile esecuzione del trapianto renale della sequenza. La mancata andata a buon fine della procedura se da una 20 SEZIONE 1 1) mancare accertamenti La chiamata di allerta: Il medico diagnostici fondamentali quali il del Centro Trapianti di competenza cross-match ( sezione 2 – 2.cross-match) contatta prima il medico del Centro o la biopsia renale del donatore Dialisi di riferimento del paziente. Il (sezione 2–13. biopsia renale del donatore) paziente viene quindi contattato dal che medico del Centro Dialisi con il quale disponibili solo quando il concorda la tempistica per eseguire candidato sarà arrivato al l’eventuale seduta dialitica, gli esami Centro. Al suo arrivo Il candidato ematochimici e strumentali e la visita viene visitato dal medico del cardiologica. Quindi , se tutto risulta centro, si eseguono prelievi del nella norma, il paziente è invitato a sangue ed esami radiologici di recarsi con tutta la documentazione routine, (relazione clinica del medico, esami, anestesiologica. In taluni casi si uretrocistografia e TC addome se può eseguiti per la pratica di immissione in trattamento lista) presso il centro trapianti di (generalmente per potassiemia competenza. Il medico di guardia elevata) estemporaneo. Poi il del Centro Trapianti, se lo ritiene paziente, una volta lavato e necessario, depilato, resta in attesa della può a sua volta potrebbero divenire visita rendere cardiologia, necessario un emodialitico contattare direttamente il candidato. chiamata della sala operatoria. Nel 2) corso di questa chiamata All’arrivo in sala operatoria possono essere richieste informazioni vengono aggiuntive sullo stato di salute ed procedure eventuale riconferma della volontà semplici mentre per quelle più di trapiantarsi. In casi particolari si invasive chiede al candidato di restare in vescicale, incannulamento dei attesa di una seconda chiamata vasi venosi, posizionamento del prima di trasferirsi. Nel corso della coassiale per i pazienti in dialisi chiamata per motivi di privacy non peritoneale, in vengono comunicate informazioni sul infusione di donatore. Si segnala, tuttavia, che, a immunodepressori, quel vengono eseguite quando il momento, possono ancora eseguite prima le preparatorie (cateterizzazione taluni casi farmaci etc.) SEZIONE 1 La sequenza degli eventi prevede: 21 SEZIONE 1 paziente è L’intervento già addormentato. chirurgico si svolge cliniche–organizzative al momento del trapianto, presso la secondo le sequenze descritte al Rianimazione paragrafo 1.1della Sezione 1. destinata ai trapianti d’organo. (9° 3) concluso l’intervento il neo- trapiantato viene trasferito a. nella maggioranza trapianti dei casi renali, in ambiente nefrologico. b. in casi già momento selezionati della Servizio Anestesia e Rianimazione – Dir. Dr. Pierpaolo Donadio). presso l’Unità Intensiva del reparto Degenza specificatamente al Nota : ulteriori informazioni sulla procedura di assegnazione del rene sono disponibili nella sezione Risposte alle più frequenti domande: 1-Con che criterio vengono attribuiti i reni dei donatori deceduti?) valutazione anestesiologica oppure per ragioni 4 IL POST-TRAPIANTO 4.0. la degenza nell’ immediato post–trapianto: la degenza di un trapianto renale con trasferito decorso durata ordinaria. In circa il 50% dei casi il media di circa due- tre settimane e si decorso clinico avviene senza eventi svolge, sia nel Centro di Novara che di rilevanti e la degenza è soprattutto Torino, finalizzata standard nel ha una reparto Nefrologico nel settore alla destinato ai trapianti renali. I primi (personalizzazione) giorni vengono della cosiddetta ambiente di degenza messa punto della terapia trascorsi all’interno immunodepressiva, alla manutenzione Unità Intensiva, della ferita chirurgica e dei drenaggi, protetto dotato di all’insegnamento dell’autogestione apparecchiature emodialitiche, dove terapeutica futura. In parte dei casi, può accedere, a partire dal 2° giorno, invece, durante la degenza devono solo un visitatore per volta, nelle fasce essere risolte specifiche complicazioni, orarie previste, previa vestizione con che sono commentate nel paragrafo indumenti a gettare. seguente. Successivamente, il trapiantato viene rappresentate dalla necrosi tubulare Le più frequenti sono 22 SEZIONE 1 acuta, dalla perdita urinaria, dalla portare al fallimento del perdita linfatica, dalla nefrotossicità trapianto, da farmaci. Più rara in questa fase interessa l’insorgenza di rigetto acuto. Molto frequente invece nella loro Del tutto eccezionale la possibilità gestione, il ricorso alla biopsia che queste complicazioni possano renale anche ripetuta . evenienza 0,5-1% dei che trapianti. 4.1 Le principali complicazioni dell’immediato post-trapianto a) La necrosi tubulare acuta (detta ATN): Frequenza; interessa circa 25-30% dei forma più completa la necrosi trapianti deceduto, tubulare acuta si manifesta con meno del 5% dei trapianti da donatore contrazione della diuresi fino alla vivente. sua donatore l’abbassamento totale mancanza (oligo- della anuria). In un certo numero di casi pressione arteriosa nell’organismo del la diuresi resta conservata, ma i donatore di valori di creatinina nel sangue osservazione, l’eventuale utilizzo nel tendono a salire o restano stabili donatore di mezzi di contrasto per anziché esami durante radiologici, ischemia fredda il la periodo scendere rapidamente durata dell’ (ATN a diuresi conservata). comportano una Trattamento: continuazione del sofferenza di grado variabile delle trattamento emodialitico fino a cellule tubulari. quando Conseguenza e manifestazioni: si il rene spontaneamente non riprende la sua funzione verifica una temporanea incapacità (generalmente del rene ad assolvere le sue funzioni settimane). Quando si prolunga depurative (Insufficienza renale acuta) oltre un certo periodo può essere non diversamente da quello che può necessario confermare la diagnosi avvenire anche sui reni sani quando si con una biopsia renale. verificano situazioni patologiche che Prognosi: la necrosi tubulare acuta inducono analoghi danni cellulari (gravi si risolve nel 100% dei casi, senza traumi, conseguenze, in quanto le cellule ustioni estese, disidratazione severa, shock, intossicazioni). Nella sua entro 2-3 SEZIONE 1 Cause: da 23 SEZIONE 1 tubulari hanno la capacità di rigenerarsi completamente. b)perdita urinaria (fuga urinaria ) la ricostruzione della via urinaria è resa l’impiego delicata soprattutto dalla condizioni meglio adeguato e con una sua non sempre ottimali della vescica (in permanenza più prolungata. Nei casi molti casi non più funzionante da anni) invece, dove la perdita urinaria è del fragilità conseguenza di un danno organico dell’uretere del rene donato. Ciò può dell’uretere (fistola urinaria) se ne può comportare, anche in ragione degli favorire la guarigione spontanea con elevati l’uso ricevente e volumi di dalla diuresi, perdita di di un catetere vescicale un drenaggio esterno urinaria dai drenaggi o dalla ferita (nefrostomia) e solo in una minoranza chirurgica. di casi sarà necessaria la revisione Nella maggioranza dei casi, la fuga urinaria si risolve con chirurgica. c) perdita linfatica: in taluni casi si evidenzia una perdita di incontro ad una spontanea chiusura. liquidi che a prima vista potrebbe Quando ciò non avviene si osserva essere una perdita linfatica dai drenaggi che confusa urinaria, ma con che una agli perdita esami di può persistere per un periodo laboratorio risulta essere linfa. La linfa è variabile. un liquido nutritivo per i nostri tessuti, di Trattamento: colore citrino, che scorre in una sua drenaggio cutaneo fino ad estinzione circolazione della perdita. Generalmente questa separata (circolo avviene sistema venoso. chiusura che in certi casi non avviene durante spontanea imponendo trapianto può avvenire l’interruzione mantenimento un dei esterno. vasi linfatici, di loro immediatamente, piccoli l’intervento la del linfatico), ma che comunica con il Causa: per mantenimento non di il drenaggio identificabili, che generalmente vanno 24 SEZIONE 1 c) Rigetto acuto : Frequenza : interessa circa il 15 % dei rari trapianti eseguirla ( per troppo elevato Cronologia: da un punto di vista teorico rischio emorragico) sulla esclusione può comparire in qualsiasi momento di altre cause di peggioramento della vita del trapianto, ma in pratica si funzionale. concentra nei primi mesi post- trapianto Trattamento: e può comparire già durante la fase di temporaneo ricovero. immunodepressiva con infusione di Causa: nonostante la ricerca della cortisone a dosi elevate (boli di miglior compatibilità fra donatore e steroide) per alcuni giorni e/o ricevente (vedi paragrafo 1.2 pag. 5) e impiego di anticorpi protettivi poli la terapia immunodepressiva o monoclonali. 3. cenni sugli immunodepressori di uso più frequente) di impossibilità ad incremento della Prognosi: terapia generalmente può accadere che non si riesca del favorevole soprattutto in caso di tutto a silenziare rigetto interstiziale dove si può protettiva del la naturale reazione sistema immunitario assistere ad una positiva risposta rispetto ad un organo geneticamente (riduzione differente. Ciò comporta l’aggressione plasmatica) già durante la terapia diretta del rene trapiantato da parte cortisonica. Nel caso di rigetto dei linfociti del ricevente (rigetto interstiziale) o tramite gli anticorpi da loro prodotti (rigetto vascolare anche detto umorale o anticorpo-mediato). della creatinina vascolare o di rigetto misto può essere necessario utilizzare più farmaci in sequenza, ricorrere alla plasmaferesi e talora ripetere la Conseguenze: si osserva sempre un biopsia. Possibile nei rigetti più aumento della creatinina, talora una gravi riduzione della diuresi ed un aumento persistente del peso corporeo per trattenimento di creatinina rispetto ai valori basali. liquidi, Rara, raramente oliguria. Possibile qualche linea di febbre e malessere. Diagnosi: si basa sulla biopsia renale (che oggi, trapianto. sono rari aumento la perdita ) un della del SEZIONE 1 (sezione 2 – casi ogni qual volta è possibile eseguirla. Nei 25 SEZIONE 1 d) Recidiva della malattia di base: E’ generalmente una complicanza paziente già in fase pre-trapianto, tardiva ( vedi complicanze tardive) . sono adottati protocolli terapeutici L’unica situazione che può porre dei non standardizzati, che talora usano, problemi precoci di recidiva è nel previo consenso informato ad hoc, caso si tratti di un paziente pervenuto farmaci cosiddetti off-label**. I risultati alla dialisi in conseguenza di una non glomerulosclerosi focale segmentarla variano con caratteristiche particolari. In tali risposta all’insuccesso con perdita del situazioni, nelle quali il rischio della trapianto sono mai da ben una prevedibili e discreta/buona recidiva è stato sempre discusso con il ** nota: si definiscono farmaci off-label quelli utilizzati per finalità terapeutiche non indicate dalla scheda tecnica propria di quel farmaco e) infezione da Citomegalovirus ( infezione CMV) il citomegalovirus è un Herpes virus per tutto il quale l’80% degli individui adulti è spontaneamente oppure si manifesta dotato di anticorpi avendo sviluppato, con nelle (febbre, prime decadi di vita, una asintomatica sintomi più astenia, o e si meno dolori risolve sfumati muscolari, infezione, generalmente asintomatica. ridotto numero di globuli bianchi ). La Il quello minoranza dei riceventi che sono permane invece CMV negativi se ricevono, virus tuttavia dell’Herpes segregato (come labiale) in cellule del nostro come è probabile, un rene di un organismo sotto la sorveglianza di donatore particolari linfociti. Per effetto della sviluppare una infezione “primaria”, immunodepressione maggiormente sintomatica . i linfociti CMV positivo possono “sorveglianti” ne risultano indeboliti ed Trattamento: le terapie antivirali oggi il disponibili sono utilizzate con successo virus riemerge causando un’ infezione cosiddetta “secondaria”. sia per la cura che per la prevenzione Questa re-infezione, in genere, è del dell’infezione . 26 SEZIONE 1 5 IL RITORNO ALLA VITA DI PRIMA Un volta dimesso ogni ricevente di Trapianti trapianto prevalenti quelle presso il centro trova nell’ divengono ambulatorio post trapianto il suo punto dialisi. di riferimento e di sicurezza. Nelle hanno come obbiettivo primario il settimane immediatamente controllo della funzione renale, il successive alla dimissione i controlli controllo dei livelli ematici dei ambulatoriali (comprensivi di prelievo farmaci immunodepressivi e le ematico loro conseguenti modificazioni di e trisettimanali visita clinica) poi progressivamente si fino sono diradano a divenire I controlli dosaggio ambulatoriali giornaliero, la sorveglianza clinica in genere. semestrali a partite dal 1° anno. Gli Nei casi dove emergano problemi ambulatori ai quali il paziente farà diagnostici capo sono in realtà 2. Uno è quello opportuno del centro trapianti di competenza secondo del tipo di problematica l’altro è quello del suo centro di coinvolta, il Nefrologia e Dialisi di provenienza ricoverato presso dove, almeno per il Piemonte, opera Trapianti di competenza (biopsia un medico-infermieristico renale, modificazioni qualitative specificatamente dedicato a questo della terapia immunodepressiva, scopo e coordinato da un nefrologo patologia esperto etc.) oppure (complicanze non nucleo delle problematiche di che un rendano ricovero, paziente il a sarà Centro trapianto-specifica trapianto renale (Medico Referente trapianto per il trapianto renale). I 2 ambulatori strutture di degenza e cura del sono in stretto contatto e si integrano centro vicendevolmente. Nei primi mesi sono appartenenza, ove disponibile. più frequenti le visite presso il Centro correlate) di presso Nefrologia le di SEZIONE 1 renale poi 27 SEZIONE 1 5.1 La qualità di vita L’affrancamento dalla dialisi permette, dopo una variabile fase da di caso convalescenza a caso, camminata a passo svelto. 4. un Indispensabile corretta l’assunzione della terapia progressivo ritorno ai comportamenti immunodepressiva sia nei dosaggi ed alle abitudini “normali”. prescritti che nelle ore di assunzione In particolare è raccomandabile : stabilite. Eventuali effetti collaterali 1. la ripresa di un’ alimentazione dovranno equilibrata senza limitazioni essere segnalati al per nefrologo che cercherà soluzioni quanto riguarda frutta e verdura alternative, ogni qual volta possibile. (non più problemi di potassio) e libera Mai modificare autonomamente la assunzione di liquidi. terapia (! Pericolo !!) Sorprendentemente, molti trapiantati nella stagione calda 5. devono fondamentale e talvolta devono essere ricoverati per programmate. 6. quale incorrono. 2. l’unica delle visite del ambulatoriali per le riceventi che intendono intraprendere raccomandazione rispetto calendario degli esami di controllo addirittura essere sollecitati a bere e correggere la disidratazione nella il una gravidanza è è consigliabile attendere almeno 24 quella di mantenere rigorosamente mesi dall’intervento. In ogni caso il peso sotto controllo, in quanto la assolutamente condizione di sovra-peso favorisce, discuterne la programmazione con oltre la il Nefrologo Referente o con gli mellito, esperti del Centro Trapianti per (vedi dalla sez.3 – Responsabili del counselling ad altri comparsa di complicanza inconvenienti, diabete già favorita terapia. necessario per gravidanza) per concordare 3. l’impegno a riservare fin dall’inizio preventivamente uno spazio della giornata per una la terapia immunodepressiva da adottare. attività fisica. Se possibile riprendere l’attività sportiva tralasciata a causa Limitate le proibizioni: della dialisi oppure iniziarne una - nuova. In ogni caso, programmare frequentazione almeno affollati e poco areati 40 minuti al giorno di evitare ove di possibile luoghi la molto 28 SEZIONE 1 evitare ove possibile - contatti con pazienti con varicella in atto e del tubercolosi nota. attenzioni di protezione del rene, evitare di fare la doccia in - strutture con acqua centralizzata (rischio Legionella ) astenersi - dal fumo (come calcio deve “fragile”. Nel caso dove già sottoscritto in modo autografo al vaccinazioni momento terapia vista collegiale vengano programmate ferie in luoghi peraltro già ogni paziente aveva della richiedere organo di per sé discretamente - n.d.r.) - tutti i tipi di lotta). Anche il gioco sono necessarie particolari o antimalarica, contattare il Centro Trapianti di evitare sport di contatto (karate, competenza. 6 COMPLICANZE TARDIVE DEL TRAPIANTO RENALE Nel corso di questi ultimi decenni il ‘80, il 15-20% dei rigetti acuti trapianto renale è andato incontro ad comportava la perdita del rene un progressivo continuo miglioramento (rigetti irreversibili), oggi questa ben documentato nella sezione 3 evenienza è eccezionale (meno dove del 5%). riassunti comparativamente i risultati ottenuti Non nel corso degli oltre 30 anni di attività risultati, tuttavia, ogni trapianto dei centri trapianti renali della regione renale con il trascorrere degli anni Piemonte. può I risultati più clamorosi sono stati ostante questi (se pur necessariamente) ad favorevoli non andare rappresentati dalla drastica riduzione incontro una del rigetto acuto: agli inizi degli anni 80 complicanze interessava il 60% di tutti i trapianti, essere risolte favorevolmente, con oggi meno del 15%. Prima degli anni l’ausilio di ricoveri intercorrenti o che serie di possono sia SEZIONE 1 sono 29 SEZIONE 1 modificazioni evolvere terapeutiche, verso sia una progressiva insufficienza renale cronica potenzialmente responsabile perdita del trapianto . Queste le complicazioni tardive più frequenti. della a) Rigetto cronico Costituisce una problematica non trapianti di vecchia data . ancora risolta né per quanto riguarda Lo studio degli anticorpi contro il il preciso riconoscimento delle cause donatore né per quanto concerne la terapia. Si associazione a certi aspetti osservati ritiene sia l’espressione di una reazione nella immunologica indicazioni poco appariscente (i cosiddetti biopsia renale per DSA) può in dare terapie/procedure mediata dalla produzione, un po’ in particolari (uso del rituximab e dalla sordina, di plasmaferesi) che tuttavia non sono antigeni anticorpi di donatore, diretti contro istocompatibilità appartenenti del non ancora confermate nella loro efficacia. necessariamente solo al sistema HLA La prognosi, come già ricordaton è tradizionale. molto L’andamento clinico della malattia è frequenti stabilizzazione della funzione molto anche molto prolungate ( anni). variabile e può avere un variabile in quanto sono decorso anche di decenni ed in molti La terapia comprende l’eventuale casi non è sempre facile distinguere il ritocco rigetto immunodepressiva, l’ottimizzazione del cronico dell’ipertensione e dal da danno quello della dei controllo farmaci (gli inibitori delle calcineurine controllo sono nefrotossici) sovente associati nei fosforico e dell’anemia. terapia dell’ipertensione del metabolismo ed il calcio- b) Recidiva della malattia di base La diagnosi istologica della nefropatia lista di attesa. Solo quando questa è di base che ha condotto alla dialisi disponibile diviene possibile la diagnosi rappresenta di recidiva. fondamentale un‘informazione che purtroppo è carente in circa il 40% dei pazienti in Alcune ripresentarsi nefropatie sul rene possono trapiantato 30 SEZIONE 1 (recidiva). Quelle frequentemente che più invece, quando la recidiva della recidivano sono nefropatia avviene nell’ambito di dovute a talune glomerulonefriti (IgA, malattie sistemiche membranosa, glomerulosclerosi focale diabete mellito, segmentarla, membrano proliferativa, l’amiloidosi primitiva, le malattie a Shőnlein-Henoch, forme rapidamente catene progressive, glomerulonefriti rare). In emolitico genere, con la sola eccezione della genetica. In alcune di queste glomerulosclerosi focale e di alcune tuttavia glomerulonefriti rare, la recidiva non essere prevenuto con trapianti significa combinati (fegato per l’ ossalosi, necessariamente che la quali l’ossalosi, leggere, la sindrome uremica il il rischio su può (deve) malattia assuma la stessa evoluzione pancreas per verso l’insufficienza renale terminale diabetica, midollo osservata nel corso della malattia di l’amiloidosi primitiva). Nel caso di base. malattie a catene leggere e di Sono evolutive frequenti o forme molto non la base nefropatia osseo per lentamente sindrome emolitico-uremica evolutive, talora con buone risposte a decisione del specifiche terapie. essere vagliata caso per caso e Decisamente sfavorevole la prognosi, discussa con il paziente. trapianto la deve c) Pielonefrite acuta La pielonefrite acuta è un infezione del dolore tipico, in quanto il rene rene dovuta alla risalita di germi delle trapiantato è denervato, la sua basse vie urinarie, favorita nel caso del diagnosi non è sempre agevole. trapianto renale La frequente risonanza magnetica, presenza di reflusso vescico-ureterale l’aumento della PCR ed in alcuni (vale a dire la risalita verso il rene, al casi momento della minzione, di una certa fondamentali per una diagnosi di quantità di urina). In ragione degli certezza. Il trattamento prevede effetti cicli mirati di terapia antibiotica e della immunodepressiva, sfumare le terapia che tende a manifestazioni la ricontrolli biopsia a renale distanza sono della risonanza per documentare una SEZIONE 1 dalla infiammatorie, e della mancanza di 31 SEZIONE 1 completa guarigione. In caso di (almeno 1500 ml) rappresenta un episodi di pielonefrite recidivante è in fattore di protezione nei confronti genere necessario valutare con lo dell’infezione specialista Urologo l’indicazione alla genere, e dipende da un introito di cistografia retrograda per decidere liquidi che deve tenere contro anche sull’ eventuale correzione del reflusso. delle Attenzione: il mantenimento di un temperatura esterna. delle modificazioni vie urinarie, stagionali in della adeguato flusso urinario nelle 24 ore d) Nefrotossicità Gli inibitori delle calcineurine quale è difficile discriminare la (sezione 2- possibilità di un lieve rigetto o di un 3.cenni sui farmaci immunodepressori più usati) danno nefrotossico. La biopsia renale (ciclosporina e tacrolimus) costituiscono al momento i farmaci permette in genere di sciogliere il fondamentali per la prevenzione del dubbio e di prendere le decisioni rigetto, terapeutiche appropriate: se emerge ma possono svolgere un rilevante azione nefrotossica. Questa dipende individuale e dalla dalla un sensibilità quantità di farmaco presente in circolo. La possibilità di dosare plasmatici dei farmaci una buona i rigetto occorrerà rinforzare l’immunodepressione se si tratta di un danno nefrotossico, ridurre il carico al di contrario, calcineurine livelli integrandolo con farmaci in funzione permette, in ancillare ( antimetaboliti ed mTor) non percentuale dei nefrotossici . trapiantati, di stabilire entro i primi mesi Attenzione: qual’é per quel paziente la dose pompelmo e sia l’assunzione di taluni ottimale effetto farmaci possono modificare anche in protettivo verso il rigetto, ma non misura rilevante i livelli di inibitori delle nefrotossico per il rene. calcineurine In un certo numero di casi il paziente sempre il Nefrologo prima di assumere può andare incontro ad un aumento qualsiasi nuovo farmaco ed evitare il della creatinina plasmatica succo di pompelmo. per garantire un per il sia l’uso di circolanti. succo di Consultare 32 SEZIONE 1 e) Infezione da BK virus Il BK virus è un papova virus presente in localizzi forma latente nella quasi totalità degli causando una nefropatia da BK individui ed in genere privo di effetti virus che si manifesta con un patologici incremento della creatininemia . nella popolazione non nel rene immunodepressa. In corso di trapianto La renale può accadere che il virus, per riconoscimento del virus a livello così, dire si “risvegli“ soprattutto a del tessuto renale, biopticamente livello renale. prelevato. Il trattamento consiste Documentano questa infezione un’ in elevata escrezione di BK a livello dell’immunodepressione urinario associata o meno l’aggiunta di (viruria) maggioranza casi nella i casi basa nella sul riduzione farmaci antivirali. Il decorso è normalizzarli. Solo in un 30% dei casi il poco prevedibile, ma nella nostra virus esperienza rilevabile tenderà tutti si a diviene dei che diagnosi trapiantato anche nel sono sangue (viremia). Quando questa è andati perduti elevata c’è la possibilità che il virus si complicanza. pochi per i reni questa f) Stenosi dell’arteria renale L’arteria renale del rene trapiantato (esame può un all’ecografia; il trattamento, per le può stenosi considerate significative, importante, consiste nel posizionamento di un andare restringimento incontro (stenosi) causare ipertensione ritenzione (cioè ad che trattenimento) di non invasivo) simile dilatatore endovascolare (stent) liquidi nei tessuti (edemi) con aumento introdotto del femorale sotto guida radiologica. peso corporeo ed eventuale attraverso l’arteria La diagnosi si basa sull’ecodoppler g)Diabete mellito post trapianto renale Circa il 7% dei riceventi di trapianto diabete mellito post trapianto SEZIONE 1 incremento della creatininemia. renale può andare incontro ad un 33 SEZIONE 1 indotto sia individuale dalla predisposizione Attenzione: che dai farmaci ricupero di un peso corretto (peso necessariamente ideale calcolato in base al Body Mass immunodepressori utilizzati. Il controllo dietetico, il mantenimento o il gli Index) associato ad una regolare ipoglicemizzanti orali e se necessaria, efficace attività fisica permettono una la terapia insulinica permettono un netta riduzione del rischio di sviluppare buon controllo di questa complicanza. questa complicanza. 34 SEZIONE 1 RISPOSTE ALLE PIÙ FREQUENTI DOMANDE Con che criterio vengono attribuiti i reni dei donatori deceduti? Nonostante il numero dei trapianti il reparto dell’Immunogenetica e renali abbia avuto un incremento Biologia dei Trapianti insperato in Italia ed in Piemonte in specie particolare, esiste ancora, nel nostro genetica (tipizzazione tessutale ) Paese, una marcata sperequazione assimilabile ad una scheda con fra quanti attendono un trapianto 7 caselle ciascuna. 1 casella è (circa occupata pazienti) e quanti carta di identità dal gruppo l’ottengono ogni anno (poco più di sanguigno, le altre 6 da numeri 1500). differenti corrispondenti a quegli In una situazione così sbilanciata, la antigeni trasparenza delle considerati conducono all’assegnazione organi procedure disponibili fondamentale è per che del sistema rilevanti HLA, al fine degli dell’accettazione dato trapianto. Ogni individuo ha una rassicurare sua tipizzazione tessutale e la un del futuro sull’equità del sistema. probabilità La procedura di scelta (allocazione) tipizzazioni utilizzata Regione considerazione del numero di questi antigeni possibili ( più di 500), ha nei Piemonte centri si della basa su che vi siano eguali, 2 in presupposti: un 1) assimilabile alla probabilità di come già riportato (Sezione 1, paragrafo 3.0.2, punto 3), il giorno indice di probabilità vincita all’Enalotto. della visita collegiale, al mattino, ogni 2) per ogni paziente che entra candidato esegue il prelievo per la in tipizzazione. contemporaneamente Il risultato di questo lista attiva è esame permette ad ogni candidato archiviato un dossier clinico in lista aggiornato (la cartella di pre- di essere registrato nel SEZIONE 1 7000 di con una computer centrale, operativo presso 35 SEZIONE 1 stato critico trapianto) accessibile in un capace cosiddetto armadio comprende una serie di situazioni per motorizzato, rotante, situato presso gli ambulatori di pre- le trapianto di Torino e Novara. particolari misure di tutela 3) quando in una Rianimazione del quali si riconosce il che diritto (sezione 2-15:. condizioni di inserimento in “stato critico”). volger un computer stampa la lista definitiva deceduto potenzialmente minuti, poi, il un della rosa di candidati prescelti (in campione del suo sangue viene genere dai 4 a 10 nominativi ) e la inviato all’Immunogenetica e invia via fax ai 2 centri trapianti Biologia dei la piemontesi. Lo stampato originale tipizzazione delle lista viene archiviato presso definizione idoneo, pochi Nel Piemonte scatta la segnalazione di donatore di a Trapianti della sua per tessutale. l’immunogenetica 4) Trapianti e resta a disposizione per quando questa è disponibile (generalmente entro 6-10 ore) il eventuali e Biologia verifiche dei successive. computer autonomamente individua Questa, che è la fase cruciale del fra tutte le tipizzazioni dei candidati processo di scelta, è completamente in lista di attesa, quelle che hanno informatizzata caratteristiche suscettibile di interferenze valutative di compatibilità da di pochi secondi, in base al numero nell’attività di trapianto. di 5) in comune. dei quindi accettabili, ordinandole, nel volgere antigeni parte e medici non coinvolti quando il medico di guardia Immediatamente a seguire, questa del centro trapianti riceve la lista, classifica viene controlla nell’armadio rotante, se modificata sulla base di una serie questa contempla pazienti afferenti complessa di criteri secondari previsti al dal programma del computer (sezione ricupera il loro dossier e contatta 2-14: approfondimento della procedura di scelta telefonicamente i candidati a partire preliminare dei riceventi di trapianto renale deceduto). da donatore Tra questi viene considerato la anche condizione del suo centro. In caso positivo, dai 2 primi in classifica attivando la procedura della chiamata come descritto (Sezione 1- paragrafo 3.1.0) 36 SEZIONE 1 La terapia antirigetto deve essere continuata tutta la vita ? quali rischi comporta? quanto riguarda la prima modificazione terapeutica è domanda è fondamentale ricordarsi, condotta sempre, che la risposta è SI. controllo del Nefrologo esperto, I pazienti che cadono nella trappola attivando contemporaneamente di un abbandonare immunodepressiva la o terapia perché mal con cautela, calendario di sotto controlli ravvicinati della creatinina, ogni consigliati o perché convinti che, eventuale dopo essere individuata e risolta con magari 5-6 anni di rene complicazione può perfettamente funzionante, il proprio tempestività organismo si sia abituato a convivere neutralizzarne gli effetti negativi. con il rene trapiantato senza più Rispondiamo ora ad una delle più bisogno di terapia, vanno incontro ad frequenti un rischio del 99% di perdere il rene . paziente trapiantato: quali rischi Si tenga presente tuttavia che, ogni comporta qual volta possibile, i Medici del vostro immunodepressiva? Centro Il Trapianti di riferimento sufficiente preoccupazioni la sistema a del terapia immunitario, minimo fondamentalmente, farmaci funzione di proteggere il nostro immunodepressivi. Circa il 40% dei organismo dalle infezioni (batteri, trapiantati oggi sospende gli steroidi (il virus cortisone, per intenderci), e circa il sorvegliare/eliminare 30% usa un solo farmaco. Nei casi un deviazioni tumorali delle nostre cui si ritiene necessario mantenere più cellule. farmaci, questi verranno utilizzati al qualsiasi allotrapianto alla stregua dosaggio di questi “nemici” e tenderebbe cercheranno necessario di il ridurre numero al di minore possibile quindi (minimizzazione). Ogni riduzione della terapia e miceti) Purtroppo a ha e la di potenziali considera distruggerlo con il meccanismo del Rigetto. immunodepressiva comporta di per sé La terapia immunodepressiva che un si rende necessaria per evitare il aumento della possibilità di sviluppare un rigetto acuto, ma se la rigetto, SEZIONE 1 Per indebolisce 37 SEZIONE 1 inevitabilmente anche i suoi effetti protettivi. dei Ne deriva che concettualmente paziente b. alla possibilità di dosare il livello il trapiantato presenta una principali immunodepressori farmaci che ogni paziente ha nel sangue. Questo suscettibilità maggiore alle infezioni ed permette ai tumori . oggettivamente Questo rischio, che era una seria rimanere entro i limiti di guardia preoccupazione prefissati evitando così i rischi di agli albori del trapianto (prima degli anni 80), è andato progressivamente riducendosi di essere sicuri di una iperimmunodepressione c. alla disponibilità di una vasta ed ormai da molti anni è stato gamma decisamene efficaci, venti anni or sono del ridimensionato fino a divenire oggi trascurabile, grazie: di farmaci tutto assenti, e di un sempre più a. alla possibilità, oggi di disporre di sofisticato armamentario una vasta gamma di farmaci farmaci antibatterici immunodepressori alternativi micotici che (oltre una decina rispetto ai 2 efficace soli infezioni in genere. disponibili negli anni antivirali 80 (sezione 2 – 3..cenni sugli immunodepressori di ed anti permettono trattamento un delle d. alla disponibilità di una nuova Questa famiglia di farmaci (gli mTor una inibitori) che sono ad un tempo personalizzazione della terapia immunodepressori, ma anche che tenga conto dei singoli anti tumorali. di più frequente disponibilità uso). permette profili di rischio. Quando un trapianto fallisce se ne può fare un altro ? Il fallimento di un trapianto non non rari anche i terzi trapianti ed in pregiudica nella maggioranza dei casi certi casi, i quarti) il successo di un trapianto successivo. pazienti in lista in Piemonte è in attesa Ogni anno fra il 15 ed il 20% dei di ritrapianto. trapianti eseguiti in Piemonte sono dei Solo in due categorie di pazienti la ri-trapianti (generalmente secondi ma perdita del primo ed il 36,3% dei trapianto può 38 SEZIONE 1 rappresentare una pregiudiziale al successo del secondo. La prima sviluppato anticorpi preformati ad alto titolo (pazienti iperimmuni). In decisamente ristretta questi, il rischio di rigetto acuto è riguarda i pazienti portatori di malattie più elevato ed i tempi di attesa di renali particolari (la glomerulosclerosi un donatore idoneo sono più focale prolungati. segmentaria, la sindrome emolitico uremica da deficit genetici, La possibilità di disporre di farmaci la nefropatia da catene leggere, la immunodepressori nefropatia diabetica) che possono quelli ripresentarsi precedentemente rapidamente sul rene usati differenti nei trapiantato, talora dopo pochi giorni nuove ,altre volte dopo anni . desensibilizzazione, La seconda numericamente più trapianti falliti e procedure tuttavia buone da le di offrono probabilità di consistente comprende i pazienti che successo anche in questi casi più dopo difficili. il trapianto fallito hanno Quando il rene trapiantato non funziona più è sempre necessario asportarlo (espianto)? alla necessario quando un rene cessa decisione improvvisamene genere la sua funzione. nefrotossicità etc.) sull’espianto procrastinata è a la in dopo Questa eventualità, oggi molto rara, si l’inizio della terapia emodialitica. verifica per un fatto trombotico dei L’insufficienza vasi o per un rigetto acuto che non ha dovuta al fallimento del trapianto risposto alla terapia. rende sempre consigliabile iniziare Quando invece il rene va incontro ad il trattamento emodialitico con un lento progressivo deterioramento, maggiore anticipo come quanto è avviene nel decorso dell’ renale cronica rispetto abituale renale per insufficienza renale cronica (che nel l’insufficienza trapianto consegue al rigetto cronico, propri ed è quindi presente una alla recidiva di certe glomerulonefriti, diuresi ancora dei a reni SEZIONE 1 L’intervento di espianto è sempre considerevole. 39 SEZIONE 1 Questo fatto rende meno disagevole il immunodepressiva trattamento emodialitico in quanto la essere del tutto sospesa. funzione residua del rene trapiantato in alcuni casi il rene trapiantato va permette una più libera assunzione di incontro ad una progressiva atrofia e bevande e contribuisce in qualche non darà più segni sé. In altri la misura presenza alla depurazione deve del rene, non funzionante, considerevole (>800/1000 ml 24 ore) malessere (febbricola, anemizzazione può valere la pena continuare una resistente all’epo, ematuria saltuaria, quota dolore, PCR elevata) o di episodi immunodepressiva di per terapia evitare un essere pur dell’organismo. Finché la diuresi resta minima può sempre causa di subentranti di rigetto. In tutti questi casi possibile rigetto. il rene deve essere espiantato al più Quando il volume diuretico diminuisce presto. così Nei casi ove il rene trapiantato rimane da qualità divenire di ininfluente vita, la sulla terapia in situ, deve essere controllato periodicamente con ecografia. Fino a che età ci si può mettere in lista per un trapianto renale ? A differenza di quanto erano le dell’armamentario farmacologico a indicazioni degli anni ’80, attualmente diposizione. non esistono a priori limiti basati solo La fig. 1 descrive in maniera evidente sulla carta di identità (nel 2012 ad questo clamoroso esempio, media dei il 40,5% dei pazienti progresso. trapiantati nei L’età Centri trapiantati aveva più di 60 anni al Piemontesi era di 35 anni agli inizi degli momento del trapianto ed il 6% oltre anni ’80 (linea rossa) ed è attualmente 70). salita a 53 anni. Ma soprattutto è quasi La progressiva candidati sempre accettazione anziani raddoppiata l’età massima (linea ha gialla). Agli inizi era poco superiori ai 40 seguito di pari passo il miglioramento anni, attualmente, il decano dei nostri dei risultati clinici grazie alla maggiore trapiantati ha compiuto i suoi 80 anni esperienza durante il suo ricovero avvenuto nel ed più di all’arricchimento 40 SEZIONE 1 marzo 2013, in occasione del suo 2° trapianto. Fig 1 E’ dimostrato infatti che quando vi sia informato che con il crescere una corretta indicazione clinica, il dell’età i rischi connessi con l’atto trapianto renale permette maggiore chirurgico e con le implicanze longevità e migliore qualità di vita della terapia successiva tendono rispetto ad al trattamento indipendentemente dialitico, dall’età del aumentare, anche se la bilancia dei pro, quando esista ricevente. una Con il progredire dell’età, tuttavia, i adeguata preparazione/bonifica fattori di rischio presenti devono essere pre-trapianto, resta a favore del ponderati trapianto. con grande attenzione. corretta indicazione e SEZIONE 1 Ogni paziente anziano deve essere 41 SEZIONE 1 In quanti centri trapianti è possibile iscriversi? Spesso i pazienti si chiedono se sia regioni per verificare che la normativa opportuno iscriversi ad una seconda sia stata rispettata. lista di trapianto. Le norme nazionali L’iscrizione a una seconda lista è prevedono che ogni paziente abbia lasciata diritto all’’iscrizione in una sola lista pazienti, eccetto alcuni casi in cui nazionale oltre a quella della propria invece regione. specifico. L’iscrizione a una seconda lista alla è libera decisione consigliata in In genere gli esami richiesti dei modo per aumenta la probabilità di ottenere il l’immissione in lista dagli altri centri trapianto, soprattutto se fatta quasi Italiani sono sovrapponibili a quelli già contemporaneamente eseguiti per l’iscrizione nel alla prima Centro iscrizione consentendo così di avere Piemontese di competenza, che, se un’anzianità di lista simile in entrambi i richiesto, può anche svolgere funzioni casi. di Tra gli incarichi del Centro collegamento con il centro Nazionale Trapianti rientra anche il prescelto per facilitarne l’accesso da controllo periodico delle liste di tutte le parte del paziente. Quanto si deve attendere in lista di attesa? Perché c’è chi viene trapiantato rapidamente e chi attende anni? L’incertezza di quanto sarà il tempo di donatore idoneo. Da un punto di vista attesa in lista rappresenta una delle statistico la mediana dell’attesa nel maggiori (e più che comprensibili) programma della regione Piemonte è preoccupazioni di ogni candidato in di 16 mesi, inferiore rispetto all’attesa lista nazionale. Le attese si modificano a di trapianto da donatore deceduto. seconda dell’età del candidato e Dare una risposta certa a questa sono maggiori in chi attende un domanda non è possibile perché trapianto successivo al primo (tab.3) dipende dall’esistenza o meno di un 42 SEZIONE 1 Tab. 3 -valore mediano dell’attesa (mesi) dei candidati adulti in lista attiva per 1° trapianto o ri-trapianto presso i Centri Trapianti della Regione Piemonte al 31/12/2012 Eta paziente 21-30 31-40 41-50 51-60 61-70 71-80 1°trapianto (mesi) 18,1 16,8 26,4 14,9 15,5 6,1 Ri-trapianto (mesi) 19,6 24,7 24,8 23,1 30,2 13 Si tratta, naturalmente, di valutazioni degli ultimi 1000 donatori della medie su tutta la popolazione dei regione pazienti in lista che non possono quindi compatibili per gruppo sanguigno tenere conto delle situazioni individuali 2) che devono essere esaminate caso minima (un HLA-DR ed un HLA-A) per caso. Esistono infatti, fattori che 3) riducono caratteristiche genetiche per le sanguigno esempio AB, il gruppo adesione al avevano una non 1) erano compatibilità presentavano quali il paziente aveva sviluppato programma di doppio trapianto) ed anticorpi. altri O, Il CRT Piemonte e Valle d’Aosta è antigeni di da etc.) la ricerca che presenza aumentano di (gruppo anticorpi, istocompatibilità rari sempre impegnato della miglior equità probabilità di più lunga permanenza in distributiva lista di attesa. garantire a tutti i candidati eguali Al fine di cercare di rispondere al o almeno simili probabilità di meglio accesso alle domande che ogni possibile nella al (ossia trapianto). il paziente si pone, i Medici del CRT conseguimento hanno messo a punto un sistema obbiettivo ideale il programma informatico che permette di stabilire informatico per ogni paziente la reale probabilità oggetto di trovare un donatore compatibile. Il aggiornamento per cercare di dato si riassume in un indicatore correggere il peso dei fattori che numerico definito “Indice di possono di Per nel di di creare trapiantabilità” e si ottiene calcolando nell’assegnazione per ciascun paziente in lista quanti disponibili. questo allocazione è costante diseguaglianza dei donatori SEZIONE 1 (ad Piemonte: 43 SEZIONE 1 Quali probabilità ci sono per un paziente “iperimmune” di essere trapiantato? L’iperimmunizzazione, come già detto, volta a ridurre l’iperattività del loro costituisce un’importante barriera per sistema il raggiungimento del trapianto ed è protocolli terapeutici. Per questo, il motivo di attese in lista molto lunghe Centro Trapianti di Torino ha introdotto (anche avendo nella pratica clinica il protocollo in uso presente che l’attesa mediana per un al Centro Ospedaliero Cedar Sinai (Los trapianto più di anni, con appositi in Piemonte è Angeles) che prevede l’infusione di anni). Trovare un immunoglobuline combinata con uno donatore compatibile per tali pazienti specifico trattamento farmacologico. richiede la disponibilità di un numero Questo protocollo molto alto di donatori ed è per questo poiché è motivo che il sistema trapianti sta trapianto da donatore cadavere, a creando differenza inferiore renale 10 immunitario, ai 2 una lista nazionale è stato applicabile di altri scelto anche trattamenti nel che (“Programma Nazionale Iperimmuni” ) possono essere utilizzati solo in caso di che raccoglie tutti gli iperimmuni in trapianto modo trattamento dura 1 mese e prevede la da facilitare il continuo da donatore vivente. Il confronto tra i donatori disponibili e somministrazione questa tipologia di pazienti. immunoglobuline Questo programma, avviato da pochi dosaggio due volte a distanza di 30 mesi, sta ottenendo buoni risultati ma giorni e, al 15° giorno, di una dose di al momento può dare risposta solo ai un anticorpo monoclonale pazienti contro i linfociti B , il Rituximab. con l’attesa molto lunga endovenosa umane ad di alto diretto poiché il criterio di accesso è una A tale programma sono stati avviati permanenza in lista maggiore di 10 per primi pazienti iperimmuni in lunga anni. Per i pazienti con una attesa attesa, con età inferiore a 70 anni e seppur lunga ma inferiore a 10 anni o condizioni cliniche tali da permettergli per coloro che non trovano risposta in di eseguire il suddetto trattamento questo programma si può provare la che, come tutte le terapie, ha degli procedura della “desensibilizzazione”, effetti collaterali che devono essere 44 SEZIONE 1 presi in considerazione e valutati. A che li pone oggettivamente seguire saranno trattati tutti gli altri in condizione di sfavore. seguendo il seguente ordine di accesso: c. Una volta pazienti a. Verranno per primi trattati i trapiantati che accumulato hanno una lunga pazienti iperimmuni che risultino attesa inseriti in lista d’urgenza per pazienti che, pur essendo motivi clinici: si tratta di pazienti inseriti che si trovano in condizioni di sovraregionale da più di 3 vita precarie o addirittura a anni, presentino un basso rischio di vita se non trapiantati. indice b. A seguire i pazienti che attendono un trapianto da più di 5 anni. Questo criterio serve a verranno i in di trattati una i lista trapiantabilità. (Sezione Risposta alle più frequenti domande – Quanto si deve attendere in lista di attesa). dare una risposta a pazienti che accumulato un’attesa SEZIONE 1 hanno 45 SEZIONE 2 SEZIONE 2 1. Cenni di prevenzione e diagnosi precoce delle malattie renali In un certo numero di casi le malattie renali esordiscono con sintomi significativi frequenti: (per ricordare cambiamento di i 1) esame completo delle urine ed urinocultura più colore delle urine, gonfiori inizialmente agli 2) un ematica (che richiede un prelievo di pochi cc di sangue arti inferiori -detti edemi- che poi si possono estendere al resto del corpo 3) un controllo della pressione arteriosa. con un rapido incremento di peso, dolori in zona lombare, febbre di controllo della creatinina 4) un’ ecografia dell’addome superiore ed inferiore. natura non chiara, coliche renali, Se questi controlli sono nella norma cefalea pulsante etc.). In questi casi, si può stare ragionevolmente tranquilli, che non devono mai essere trascurati, se sarà il Medico di Famiglia ad indirizzare necessariamente da allarmarsi, ma verso sono il percorso diagnostico più adeguato. emergono anomalie, necessari gli non c’è appropriati approfondimenti . Nella maggioranza dei casi tuttavia Alcune abitudini di vita possono le malattie renali danno pochi segni di contribuire sé, contrarre malattie renali. Fra queste almeno nelle fasi iniziali, e a ridurre il rischio di richiamano l’ attenzione del paziente ricordiamo con sintomi evidenti solo a danno garantire in tutte le stagioni una diuresi renale avanzato o molto avanzato (si adeguata (almeno 1300-1500 ml di tenga urine/24ore), conto che il 10-12% degli bere a sufficienza utilizzare una per dieta individui va incontro nel corso della equilibrata con uso parsimonioso del vita ad un certo grado di insufficienza sale, non ingrassare rispetto al peso renale, ma per l’80% non lo sa! ). Per ideale, evitare evitare spiacevoli sorprese è sufficiente antinfiammatori. l’abuso di farmaci eseguire alcuni semplici controlli, poco costosi e per nulla invasivi quali : 46 SEZIONE 2 2 Cross-match (prove crociate pre-trapianto) Nelle ore immediatamente dimostrerà la morte delle cellule, il precedenti l’esecuzione del trapianto cross-match verrà definito positivo renale per escludere con assoluta e quel trapianto non potrà essere certezza la presenza di anticorpi diretti fatto. contro attribuito al primo dei potenziali il donatore comporterebbe che Il l’immediato candidati insuccesso del trapianto, si esegue un negativo. esame detto cross-match. Nello specifico si Si mettono rene sarà, con tratta pertanto, cross-match di un indagine a fondamentale per la sicurezza del contatto le cellule del donatore con il trapianto, ma della quale in molti siero del candidato prescelto come casi, si ottiene la risposta solo nelle miglior potenziale ricevente in base ultime alle prove di compatibilità. intervento. ore precedenti l’ Nel caso siano presenti anticorpi diretti contro il donatore, l’esame 3. Cenni sugli Immunodepressori di più frequente uso corso degli l’armamentario ultimi 30 anni terapeutico a gli • antimetaboliti: azatioprina, micofenolato disposizione dei Medici trapiantatori, mofetile, per prevenire e controllare il rigetto Generalmente acuto, sono si è straordinariamente acido di micofenolico. questi considerati farmaci come arricchito passando da soli 2 farmaci accompagnatori (ancillari) di un disponibili (steroide ed azatioprina) altro prima degli anni ’80 ai 12 oggi a maggiore disposizione, qui di seguito elencati e calcineurine, mTor inibitore) del distinti per categoria: quale è così possibile ridurre la • steroidi (il cosiddetto cortisone) generalmente sotto forma di metilprednisolone o prednisone. immunodepressore (inibitore delle dose. • inibitori delle calcineurine: ciclosporina e tacrolimus. Sono SEZIONE 2 Nel 47 SEZIONE 2 gli immunodepressori fondamentali (personalizzazione) in modo dinamico ed ai quali si deve lo straordinario in progresso del trapianto d’organo donatore, del ricevente, della risposta in generale e di quello renale in clinica e del periodo di trapianto. Non particolare. è quindi possibile un loro elenco, ma Per quanto efficaci caratteristiche del può essere utile conoscerne potenzialmente anche nefrotossici aspetti e specialmente nei primi trapianti richiedono una dei costante loro livelli collaterale negativo. mTor inibitori: everolimus. generali alcuni (applicabili a rischio standard). ematici per evitare tale effetto Il trattamento immunodepressivo nelle ore e nei giorni immediatamente sirolimus Sono ed farmaci immunodepressori • alle nella prevenzione del rigetto, sono monitorizzazione • base poco i successivi all’intervento chirurgico, momento particolarmente perché sistema il critico immunitario del nefrotossici, utilizzabili sia da soli che ricevente , più sovente, in combinazione con prima gli inibitori delle calcineurine o degli istocompatibilità del donatore, viene antimetaboliti (raramente). Hanno indicato con il termine terapia di la preziosa caratteristica di svolgere induzione. In genere utilizza lo steroide anche un’azione antitumorale. a Anticorpi monoclonali e policlonali: monoclonale anti-CD protezione ed uno o due farmaci 25, timocitiche, globuline rituximab. anti- Vengono prende volta dosi con contatto per la gli medie, o immunodepressori antigeni un di anticorpo policlonale di di quelli sopra- seconda della ripresa utilizzati, in modo estemporaneo, elencati per la terapia di induzione o per il immediata o meno della funzione trattamento del rigetto acuto. renale. Nella pratica clinica, questi farmaci a Nei giorni successivi, quando la vengono utilizzati in varie combinazioni creatininemia dette protocolli terapeutici (un po’ previsti, come differenti menù di un buon cosiddetto di mantenimento con il ristorante n.d.r. ). quale il paziente viene dimesso. Nella I protocolli, peraltro, non sono rigidi, ma vengono adattati si raggiunge passa al i valori protocollo maggioranza dei casi il protocollo di mantenimento prevede: steroide a 48 SEZIONE 2 basse dosi, un Calcineurine, inibitore della eventualmente un antimetabolita o un mTor inibitore. Dopo un certo numero di mesi, a paziente ben stabilizzato, viene preso in considerazione un ulteriore Tutte le terapeutiche modificazioni importanti sono discusse nei loro pro contro con il paziente. ATTENZIONE: non devono mai essere apportate modificazioni alleggerimento della terapia che può alla terapia immunodepressiva in comprendere dello modo autonomo dal paziente, sospensione pena la perdita irreversibile del dell’antimetabolita oppure riduzione trapianto (vedi pag. 37: la terapia della quantità (minimizzazione) dei antirigetto deve essere continuata farmaci in uso. tutta la vita?) steroide sospensione oppure Per quanto riguarda i cenni sul trattamento del rigetto acuto vedi SEZIONE 2 Sezione 1, paragrafo 4, punto c. 49 SEZIONE 2 4. Linee guida trapianto renale da donatore vivente 50 SEZIONE 2 Ogni potenziale alla lo stato di salute generale e la donazione da vivente viene pertanto stabilità della funzione renale in sottoposto particolare. ad candidato uno scrupolosa valutazione di idoneità. L’ambulatorio di pre-trapianto, Nel caso del donatore vivente la valutazione è che ha avuto modo di conoscere particolarmente in modo approfondito il donatore impegnativa in quanto si fa carico non nella fase di preparazione alla solo di assicurare, come nel caso del donazione, è la struttura deputata donatore a farsi carico di questo impegno deceduto, l’adeguatezza funzionale del rene donato, ma anche anche (e soprattutto) di garantire che l’atto riconoscimento donativo non pregiudichi in nessun generosità donativa. quale della dovuto preziosa modo il benessere, a breve e lungo Nota : come nel caso degli termine, del donatore. in accertamenti diagnostici pre- considerazione sia gli aspetti clinici donazione anche quelli che si (assenza di qualsiasi fattore di rischio rendono necessari nel periodo generale e renale, alla donazione) sia successivo, sono ticket esenti. Vengono pertanto presi gli aspetti psicologici. Ciò comporta, in base all’esperienza dei Centri Per ulteriori approfondimenti è Piemontesi, l’esclusione di circa il 50% opportuno, anche solo per dei candidati donatori. colloquio orientativo, prendere Tutti i donatori vivente di rene rientrano in un programma contatti diretti con i Responsabili del programma di trapianto da “automatico“ di follow up (controllo donatore vivente indicati nella nel tempo) che si fa cura di verificarne Sezione 3 di codesta Carta dei 5. Il prelievo laparoscopico La procedura laparoscopica (Fig. 2) donatore vivente senza ricorrere permette di prelevare il rene del all’ ampia incisione della cute SEZIONE 2 Servizi 51 SEZIONE 2 richiesta dalla nefrectomia della dalle pieghe cutanee della regione chirurgia tradizionale. Il chirurgo sovrapubica . laparoscopista introduce, attraverso In determinate circostanze (rene piccole incisioni dei tessuti superficiali, una serie di strumenti che permettono, sotto controllo televisivo, di eseguire dall’esterno, tutte quelle manovre chirurgiche di resezione e sutura necessarie per il prelievo del rene. L’organo viene estratto dall’addome del donatore attraverso un’ incisione simile a quella richiesta dal parto cesareo, cioè una trascurabile cicatrice che resterà praticamente inapparente in quanto mascherata destro con vena breve , anomalie vascolari etc) può essere necessario “convertire“ la procedura laparoscopica nella procedura cosiddetta “hand-assisted” (in questo caso viene fatta un’incisione più allargata che permette intervento manuale limitato) che prevede l’ampliamento di una delle incisioni cosi da permettere un intervento manuale di minima. Fig. 2 intervento di prelievo renale laparoscopico a scopo di trapianto. I Chirurghi operano con strumenti guidati dall’esterno, attraverso minime incisioni cutanee, seguendo sul video il loro lavoro 52 SEZIONE 2 6. Trapianto renale con modalità cross-over Circa il 25% degli individui disponibili a donatore donare un rene ad una persona cara trovano in questa situazione. trovava fino a pochi anni or sono un La ostacolo nell’ambito insormontabile nell’ – ricevente combinazione delle che si incrociata coppie che incompatibilità di gruppo sanguigno, scelgono questa opzione (figura situazione preclude 3) permette di assicurare ad ogni la trasfusione, rendeva ricevente un rene da un donatore che, ancora oggi come impraticabile il trapianto d’organo. di gruppo sanguigno compatibile. Attualmente due Inoltre, può anche essere di utilità di in situazioni nella quale siano procedure sono che disponibili permettono superare questo ostacolo. presenti nel ricevente anticorpi Una di queste è rappresentata dal pre-formati programma potenziale donatore vivente. trapianto nazionale che centralizzazione di si basa presso il Nazionale Trapianti crosssulla Centro di un profilo genetico-clinico di tutte le coppie La contro seconda si il basa procedura immunologica trapianto ABO suo sulla del incompatibile (Sezione 2, punto 7- Trapianto renale contro-gruppo) Modello di cross –trapianto renale domino combination Madre B Padre A Non possibile Figlio B a Torino possibile Non possibile Figlio A SEZIONE 2 a Roma Fig. 1 53 SEZIONE 2 7. Trapianto renale contro-gruppo Questa opzione si basa sulla possibilità Quando il tasso anticorpale scende al di rimuovere dal sangue del ricevente di sotto di un valore soglia, il trapianto gli anticorpi diretti contro il gruppo può essere eseguito con risultati del sanguigno (o eventualmente verso tutto sovrapponibili a quelli di un antigeni trapianto standard. L’unico problema di istocompatibilità) del donatore. è il costo della procedura (15-20.000 E’ una modalità ampiamente usata, euro), ma in realtà il già da molti anni, in Giappone, nel superabile se si tiene conto che Nord America e nei Paesi Scandinavi . costo del trapianto, pur con questa La procedura prevede l’utilizzo di spesa colonne di uno speciale materiale in grado di adsorbire selettivamente tali anticorpi nel corso di sedute di circolazione extracorporea, per molti aspetti simili a quelle dell’emodialisi, su apparecchiature durante sedute tradizionale . dedicate di oppure plasmaferesi aggiuntiva, ampiamente problema è resta sempre inferiore, sul a quella lungo-termine, il medio del trattamento dialitico. Presso il Centro “A. Vercellone” delle Molinette eseguiti sono con stati questa felicemente sofisticata metodologia già 2 trapianti ed è in preparazione una terza coppia. 54 SEZIONE 2 SEZIONE 2 8. Linee guida della donazione samaritana 55 SEZIONE 2 9. normativa per l’iscrizione in lista di attesa dei pazienti fuori Regione In accordo con l’Assessorato alla richieste di prescrizione giacenti, partire dagli inviandole, per fax, agli Ambulatori anni 2000 l’iscrizione in lista di attesa di pre-trapianto di Novara e Torino. per trapianto renale da donatore Se il paziente ha espresso, per motivi deceduto dei residenti fuori regione di segue questo iter: Medici di un dato Centro Sanità della Regione a a. il paziente Regione residente compila e Centro sottoscrive, competenza con modulo che riporta la data di arrivo ed il numero progressivo della richiesta. b. Gli operatori controllano del CRT, che regolarmente la composizione della lista di attesa, quando la percentuale degli iscritti fuori regione scende al di sotto del 30% smistano automaticamente le come a Novara o Torino verrà operata d’ufficio dal CRT. ancora inevase. Il CRT, al momento di secondo a mano sulla scheda) l’attribuzione posizione rispetto alle altre richieste trapianto scelta, di primo Centro deve essere scritta la segnalazione all’ambulatorio pre- il prima segnalazione (attenzione: la scelta arrivo con un numero di ordine dell’arrivo della richiesta ne invia o per non sia stata esplicitata questa registrato in base alla data del suo definisce i caso nel modulo di pre-iscrizione (CRT). Il modulo viene ne con riserva, questa viene rispettata. Nel fax o per posta al Centro Regionale che di mantenendo modulo qui allegato e lo invia per indelebile contatto motivi organizzativi, l’opzione di un fuori dopo averne preso conoscenza, il Trapianti precedente c. Quando all’ambulatorio di Pre- Trapianto del Centro assegnato o richiesto giunge la comunicazione di via libera al percorso di iscrizione, si comunica al Centro telefonicamente preparare la il Dialisi, nulla-osta cartella ed inviarla appena completa seguendo stessa procedura descritta a per la i pazienti residenti in Piemonte nella Sezione 1 - Paragrafo 3.0.2. 56 SEZIONE 2 Qualora il Centro Dialisi fosse sprovvisto della cartella clinica in uso presso la regione Piemonte via mail, con le istruzioni per la compilazione e la restituzione. si provvederà ad inviarla preferibilmente Scrivere il nome del Centro di prima scelta se SEZIONE 2 richiesto 57 SEZIONE 2 10. Ruolo della Psicologia Medica per i Trapianti Il Servizio di Psicologia Medica e psicologico. Psicoterapia per i Trapianti compie Capita una pazienti valutazione di idoneità abbastanza siano spesso ancora che ben i poco psicologica dei pazienti candidati al informati al momento del colloquio trapianto garantendo con gli psicologi. Il fenomeno sembra l’assoluta tutela della soggettività delle dipendere dal fatto che in medicina e singole persone coinvolte nell’iter del nei medici è diffuso il presupposto che trapianto. Il Servizio ritiene infatti che la la psiche sia una realtà oggettiva da valutazione indagare insieme agli altri apparati d’organo, di idoneità sia l’atto conclusivo di un processo di tutela del organici, paziente, il cui obiettivo prioritario è il preliminari sostegno idoneità all’intervento chirurgico di loro e dei familiari ad tutti da visite sottoporre a specialistiche di affrontare l’iter del trapianto. In questo trapianto, lavoro di preparazione psicologica è contesto esistenziale del paziente, le di informazioni particolare importanza fare il tralasciando di cui è invece in il possesso possibile affinché le informazioni sulla riguardo a quanto sta per accadere situazione di malattia e necessità di nella sua vita. trapianto, sui fattori di rischio e sulle La terapia psicologica nell’ambito dei terapie successive da mantenere nel trapianti tempo un’articolata siano state comprese d’organo si fonda integrazione su di correttamente. Se è vero che in conoscenze scientifiche, tecnologie e genere questo tipo di informazioni comportamenti deve essere fornito dai medici curanti complessi; tra le maglie di questa del Centro di trapianto, il Servizio di macchina Psicologia che tuttavia aree di soggettività umana e accettare che l’elaborazione, sempre di emotività che dipendono dalla soggettiva, dell’informazione avvenga drammaticità degli eventi esistenziali in in modo realistico, così da poter causa e che possono costituire zone di creare rischio le Medica basi per ritiene un’adeguata motivazione del paziente al trapianto, sia un compito propriamente organizzativi operativa psicologico per emergono i trapianti d’organo e che riguardano: - il clima psicosociale dell’opinione 58 SEZIONE 2 In influenzato Alcuni pazienti, quando arrivano dall’informazione dei media alla fase del colloquio psicologico - lo stato emotivo dei pazienti prima non si sentono ancora pronti per e dopo il trapianto e quello dei loro affrontare il trapianto, la paura familiari dell’intervento - il rapporto tra medici e familiari complicanze nei centri di rianimazione conoscano tutti gli aspetti positivi. - lo stato emotivo dei familiari dei In casi come questi è importante donatori deceduti. che al paziente venga concesso il queste facilmente aree si situazioni verificano di crisi e delle possibili nonostante più tempo necessario per decidere, che nonostante il suo stesso timore di svelano il vissuto delle persone, spesso deludere familiari e medici. silente e segreto, in cui si intrecciano Maturare la scelta di sottoporsi a aspetti etici, giuridici e psicologici. un trapianto con la maggiore Nel relazionarsi al paziente il medico libertà è la condizione necessaria deve rispettare le clausole giuridiche per riuscire ad affrontare con le ed etiche del Consenso libero e giuste intenzioni e convinzione informato che servono a valutarne la l’intervento capacità cognitiva di intendere e di soprattutto volere, condizione trapianto. perché sia indispensabile legittimo esercitare chirurgico la vita e dopo il I familiari dei donatori deceduti e i qualsiasi attività medica e chirurgica pazienti nei confronti di una persona. Tuttavia vogliono sapere gli uni degli altri. ciò che porta a un consenso o a un Anche se il segreto professionale rifiuto deriva anche da motivazioni fa parte della tradizione etica profonde, in cui giocano le loro carte medica, desideri, aspettative futuro l’esistenza di bisogno psicologico migliore, paure. che di sapere che spesso è presente l’approccio psicologico va oltre le sia nei familiari dei donatori e che risposte che la scienza è in grado di nei trapiantati. I primi chiedono di offrire e mette al centro l’individuo, il sapere se il prelievo di organi dal rispetto della dignità della persona e cadavere del loro congiunto è di Ecco un allora trapiantati non si può spesso ignorare SEZIONE 2 pubblica, della sua autonomia. 59 SEZIONE 2 riuscito e se ha salvato la vita a delle dei trapianti effettuati, indicando l’età persone, i secondi vivono emozioni e il sesso dei trapiantati (senza indicare forti e contrastanti pensando alla il luogo del trapianto). Si tratta di una persona morta di cui hanno in corpo pratica che valuta di volta in volta la un organo e a volte si sentono in colpa sua perché sono vivi a spese di un’altra nell’assoluto rispetto dell’anonimato persona e chiedono di alleviare il peso Nella lettera si di un debito con l’espressione di un disponibilità del Servizio a rispondere ai ringraziamento personale. A partire bisogni di chiarimenti, di informazioni dal 1995, presso il Servizio di Psicologia aggiornate sulle condizioni dei pazienti Medica del Centro Regionale Trapianti trapiantati, pur nel rispetto assoluto del dell’anonimato, Piemonte, scegliendo di opportunità e si muove segnala inoltre la ed eventualmente accogliere una pratica anglosassone, un’assistenza è nata la “posta del cuore”, vale a approfondita per via ambulatoriale in dire l’iniziativa di inviare alle famiglie caso di necessità dovuti alla difficile dei elaborazione di un lutto improvviso e donatori una lettera di riconoscimento, con l’indicazione generica della riuscita dei prelievi e traumatico psicoterapica come quello più di un donatore. 11. I consensi informati specifici del trapianto renale Come richiede la Legge n° 145 del 28 Nel trapianto renale, procedura non marzo salvavita, dove la scelta è motivata 2001 che ha ratificato la Convenzione sui diritti dell’uomo e quindi da una ricerca verso una sulla biomedicina sancita ad Oviedo il qualità di vita migliore rispetto a quella 4 offerta dalla terapia dialitica, il aprile del indispensabile per 1997 e assicurare come una paziente deve essere, più che in altre proficua collaborazione terapeutica, trapianti d’organo, pienamente in ogni paziente deve essere edotto in grado di fare un bilancio dei pro ed i termini non generici e comprensibili sui contro delle varie opzioni . benefici ed i rischi delle procedure alle quali viene sottoposto. 60 SEZIONE 2 Qui di seguito sono raccolti i principali Consensi informati, inerenti ad una L’elenco dei consensi è in continuo serie di scelte opzionali, che vengono aggiornamento in quanto va di pari sottoposti alla valutazione del Paziente passo con l’arricchirsi delle opzioni per di trapianto. documentarne l’accettazione consapevole. a) Consenso relativo alla disponibilità o meno della tipizzazione dei precedenti trapianti Città ……………………………………………… Il/la sottoscritto/a………………………………………………………., nato/a a………………………………. il …………………..……………….., residente a ……………………………….…………………………….………. in …..……………..……………………………………………………………………………………………………… affetto da insufficienza renale cronica , in trattamento emodialitico regolare, già sottoposto a trapianto di ……………………………………….……………….………………, in data ……………………….…………….…, presso il Centro Trapianti di …………………………………………..…………………………………….…………. (trapianto attualmente non funzionante/ funzionante), essendo stato informato che la tipizzazione HLA -A, B, DR del suddetto trapianto non risulta disponibile in alcun archivio/risulta disponibile solo in parte (come da allegata scheda immunologica) e che tale situazione espone ad una possibile maggiore probabilità di rigetto acuto, che in alcuni casi può esitare nella perdita della funzionalità dell’organo trapiantato. Alla luce di quanto sopra citato si richiede al paziente di esprimere la decisione: 1. acconsento all’immissione in lista trapianto renale presso questo Centro trapianti 2. rinuncio all’immissione in lista trapianto renale presso questo Centro trapianti Il Paziente ……………………………………… il Medico ………………………………………………………… SEZIONE 2 In fede 61 SEZIONE 2 b) Consenso relativo all’uso dei donatori deceduti con presenza di anticorpo anticore PROTOCOLLO DI STUDIO PER L’UTILIZZO DI DONATORI POSITIVI PER GLI ANTICORPI DIRETTI CONTRO L’ANTIGENE CORE (HBcAb-IgG) DEL VIRUS B DELL’EPATITE (HBV) NEL TRAPIANTO DI CUORE E/O POLMONE E RENE. Cognome _______________________Nome _____________________ Sono stato esaurientemente informato dal Dott.______________________________ su quanto segue: • nonostante il notevole incremento del numero di donatori registrato in Italia negli ultimi 3 anni, la possibilità di soddisfare le richieste di trapianto di rene, cuore e polmone rimane ancora insufficiente • per aumentare il numero di donatori si è ipotizzata la possibilità di utilizzare donatori con positività degli anticorpi diretti contro l’antigene core del virus B dell’epatite (HBcAb-IgG positivi). Le ricerche effettuate nel Mondo su questo argomento hanno mostrato che il rischio di trasmissione dell’infezione da HBV in pazienti sottoposti a trapianto di cuore, polmone e rene con negatività dell’antigene di superficie del virus B (HBsAg negativi) è estremamente bassa se non assente. Questo programma di trapianto ha l’obiettivo di valutare, nel trapianto di cuore, polmone e rene l’effetto dell’utilizzo di organi da donatori HBcAb-IgG positivi in riceventi con negatività di HBsAg e HBsAb. Gli effetti saranno valutati in termini di insorgenza o progressione di malattia epatica correlata al virus dell’epatite B e di sopravvivenza dell’organo trapiantato e/o del paziente. Dovrò quindi sottopormi, dopo il trapianto, oltre alla terapia immunosoppressiva, anche ad accertamenti clinici e strumentali di valutazione del fegato, secondo protocolli decisi dal Centro di Trapianto, tesi a sorvegliare l’eventuale comparsa o progressione dell’infezione da HBV. Accetto che i dati relativi alla mia partecipazione a questo programma siano utilizzati, in forma anonima, per pubblicazioni scientifiche. La partecipazione a tale programma di trapianto è del tutto volontaria e non implica alcuno svantaggio nell’assegnazione degli organi. So che potrò ritirare la mia disponibilità al programma in ogni momento senza che questo possa pregiudicare il proseguimento delle cure mediche o la eventuale assegnazione di un organo. Ho compreso i contenuti del programma che mi è stato sottoposto e ho avuto risposte chiare ed esaurienti alle mio domande. Con la sottoscrizione di questo Consenso Informato accetto di essere trapiantato anche con un organo di un donatore HBcAb-IgG positivo (positivo per gli anticorpi diretti contro l’antigene core del virus B). Si dichiara di aver letto e compreso quanto sopra indicato. Firma del paziente………………………………………….……………….. Data……………………………….. Firma del medico………………………………………….………………… Data……………………………….. 62 SEZIONE 2 c) Consenso informato dell’avvenuto colloquio orientativo città ……………………………………………….. Il sottoscritto …………………………………………………………………………………….. nato a ……………………………………………………………………, il ……………………………. avendo avuto possibilità nel corso della mattinata odierna, trascorsa presso l’Ambulatorio Trapianto Renale per la valutazione multidisciplinare atta a definire il possibile inserimento in lista di trapianto dichiara di: conoscere in maniera approfondita le problematiche relative al trapianto, di aver avuto la possibilità di porre qualunque domanda al fine di chiarire ogni dubbio e di aver ricevuto risposte chiare e ben comprensibili. In particolare sono stati affrontati i seguenti argomenti: modalità di inserimento in lista attiva di trapianto giustificazioni di uno screening pre-trapianto approfondito esigenza di comunicare i cambiamenti di indirizzo, numeri telefonici, centro dialisi necessità di scambi d’informazioni cliniche, via fax o informatiche, sia tra il centro dialisi ed il Centro Trapianti, che tra i centri trapianti della regione o interregionali, consapevole che tali informazioni verranno custodite in appositi dossier cartaceo e/o informatico nel rispetto della privacy (Legge 675/96 e successive modifiche) possibilità di temporanea sospensione dalla lista attiva , su richiesta o del paziente per problemi personali, o del medico del centro dialisi per l’insorgenza di complicanze intercorrenti che richiedano approfondimento clinico, laboratoristico, strumentale, bonifiche possibilità di trasmissione da parte del donatore di malattie infettive e/o neoplasie, nonostante l’esecuzione di tutti i test ed accertamenti istologici effettuabili modalità di chiamata per trapianto, preparazione pre-operatoria e sede e durata delle procedure chirurgiche e post-chirurgiche, della degenza in unità intensiva e in reparto problematiche relative alla degenza in terapia intensiva: vitto, mobilizzazione, assistenza infermieristica continua, visite parenti significato della terapia immunodepressiva (importanza della compliance), sue complicanze possibili complicanze post-trapianto (mediche, chirurgiche, rigetto, infezioni, neoplasie) Importanza (per le donne in età fertile) della contraccezione nel post-trapianto e della decisione di intraprendere eventuali gravidanze in accordo con il medico del Centro trapianti (possibili rischi per il feto dovuti ad alcuni farmaci immunodepressori [es. malformazioni congenite da utilizzo di Cell possibile durata del trapianto, nostri risultati controlli periodici (visite ed esami) da eseguire presso il Centro Dialisi di appartenenza e presso il Centro Trapianti. Il sottoscritto dichiara pertanto di acconsentire al trapianto renale, alla raccolta e al trattamento dei dati personali nel rispetto della privacy. Firma del Paziente SEZIONE 2 Cept]) ……………………………………….…………… 63 SEZIONE 2 d) Consenso informato al trapianto renale per le procedure inerenti al Chirurgo Vascolare Il rene viene trapiantato in fossa iliaca destra o sinistra per via extraperitoneale. Si isolano l’arteria e la vena iliaca su cui vengono anastomizzate l’arteria e la vena renale. Durante questa manovra, se il ricevente ha delle arterie calcificate possono essere necessari atti chirurgici quali un’endoarteriectomia, finalizzati a migliorare il flusso ematico e a permettere una più valida irrorazione del rene. Questi atti, come il trapianto stesso, tuttavia non sono privi di rischi quali: • • • • emorragie con conseguente necessità di re-intervento; trombosi e/o embolia a carico dell’arto inferiore omolaterale al trapianto, con possibilità di eseguire un intervento di rivascolarizzazione dell’arto; possibilità di trombosi dei vasi venosi; possibilità di comparsa di raccolte linfatiche. Quando si esegue un doppio trapianto di rene i rischi aumentano in quanto si esegue un doppio atto chirurgico. Si segnala inoltre che, ad insindacabile giudizio del chirurgo, può essere trapiantato un solo rene, se le caratteristiche del secondo rene non sono tali da garantire la massima sicurezza per il paziente, oppure se le caratteristiche anatomiche locali del paziente, non prevedibili con gli esami preparatori, non permettono di collocare il secondo rene. Infine sia nel caso del singolo, sia in quello del doppio trapianto può essere necessario espiantare il rene appena trapiantato, se insorgono problemi quali: • emorragia incontrollabile • rigetto vascolare acuto • trombosi massiva • rottura irreparabile del rene. La percentuale di queste complicazioni è estremamente bassa, tuttavia è doveroso che il paziente ne sia adeguatamente informato e possa approfondire eventuali dubbi. Si segnala inoltre che i reni trapiantati “possono” essere lavati con un nuovo liquido di conservazione (Custodiol), attualmente già usato in molti centri italiani e stranieri con ottimi risultati, che tuttavia è ancora in fase di sperimentazione. In fede Firma del Paziente ……………………………………….…………… I sottoscritti attestano che a loro avviso il paziente ha interamente compreso quanto sopra esposto , punto per punto. In fede Firma dell’I. P. Firma del Chirurgo vascolare Firma del nefrologo 64 SEZIONE 2 e) Consenso informato per aumentato rischio tumorale città ………………………. Il/La sottoscritto/a.. ………………………………………………………………………………. Nato/a…. a ………………………………………………………………… il ………………………. residente a ………………………………………………………………………………………………. in via …………………………………………………………, affetto/a…… da insufficienza renale cronica per …………………………………………………………….., sottoposto/a…… a trattamento dialitico presso il Centro di ………………………………………………………… già affetto/a…. da …………………………………………………………………, diagnosi formulata presso l’Ospedale di ………………………………………………., nell’anno …………………… chiede di essere sottoposto/a…. a trapianto renale presso il Centro di Torino, informato/a….. in termini chiari e comprensibili del rischio generico di complicanza tumorale, per effetto della terapia immunodepressiva, accresciuto nel caso specifico dal fatto della precedente affezione tumorale. Il Medico SEZIONE 2 Il paziente 65 SEZIONE 2 f) CONSENSO INFORMATO AL DOPPIO TRAPIANTO DI RENE Torino, ………./….…../……. Il sottoscritto …………………………………………………………, nato a ………………….…………………….., il ………………, residente a ………………………………………………………………………………, in dialisi presso il Centro di ……………………………………………….. nell’ambito della visita di idoneità al trapianto renale, effettuata presso il Centro Coordinamento Trapianto Renale di Torino , dichiara di acconsentire al doppio trapianto renale (due reni dallo stesso donatore), essendo stato edotto in modo chiaro e comprensibile, dal Dott.………………………………….delle caratteristiche di questo trapianto: ♦ il doppio trapianto avviene inserendo nello stesso ricevente i due reni dallo stesso donatore ♦ il doppio trapianto viene eseguito quando si rende disponibile un donatore che per età avanzata o per caratteristiche cliniche potrebbe, usato singolarmente, non essere in grado di fornire una funzione ottimale. ♦ L’idoneità dei due reni utilizzati viene valutata in base alle informazioni ottenute dall’accertamento bioptico – vale a dire dal prelievo del tessuto renale e dalla sua valutazione microscopica – e/o dalla valutazione funzionale calcolata – vale a dire il calcolo di quanto funzionano i reni di quel donatore in base alla creatinina, all’età, al suo peso. Da questi due esami si possono avere informazioni che confermano che i due reni forniscono una massa renale adeguata – vale a dire che il numero delle unità filtrante dei due reni sia sufficiente ad una funzione renale buona. Si deve in ogni caso tenere presente che il doppio trapianto è esposto agli stessi rischi di non funzionamento del trapianto singolo ♦ Esiste un potenziale maggior rischio chirurgico del doppio trapianto rispetto al trapianto di rene singolo, essendo necessari due collegamenti con vene ed arterie, due connessioni con la vescica e due ferite chirurgiche (posizionamento dei due organi rispettivamente in fossa iliaca destra e sinistra e quindi due cicatrici). ♦ Vi è uguale necessità di terapia immuno-depressiva rispetto al trapianto singolo. ♦ In ragione della maggior complessità di questo tipo di procedura il chirurgo posizionare uno solo dei due reni, in particolari può ritenere opportuno occasioni, nel corso dell’intervento chirurgico e quindi necessariamente senza poter interpellare il paziente in quel momento sotto anestesia. Si ricorda inoltre che: l’immissione in lista attiva sia per trapianto singolo che per il doppio può comportare la necessità di essere allertati e preparati (cioè eseguire esami ematochimici, strumentali e seduta dialitica) più volte per poi non essere sottoposti a trapianto renale per lo stesso trapianto possono esistere due liste di candidati diversi: una per il trapianto singolo e l’altra per il doppio trapianto poiché nella maggior parte delle volte chi può essere sottoposto a trapianto singolo non risulta idoneo per il doppio. Il sottoscritto dichiara di aver compreso quanto esplicitato, di aver avuto modo di esprimere ogni quesito e di aver ricevuto risposta chiare ed esaurienti e di Il Paziente accettare non accettare Il Medico del Centro Coordinamento 66 SEZIONE 2 g) Consenso informato per colecistectomia laparoscopica città ……………..………………. Gent. Dr. ……………………………….……..………. Centro Dialisi ………………………….………………... Il sig./ la sig.ra …………………………………………………………………………………………., nato/a………. a …………………………………………………………..………., il ………………………, affetto/a……… da insufficienza renale secondaria a ……………………….…………………., e pertanto in trattamento dialitico cronico, è stato/a…….. valutato/a……… per inserimento in lista trapianto renale. Durante tale valutazione è emersa la presenza di calcolosi colecistica per la quale è stata richiesta la bonifica (colecistectomia laparoscopica) pre-immissione in lista trapianto renale (vedi consulenza chirurgica allegata). Si segnala inoltre che tale intervento è generalmente gravato da un basso tasso di complicanze. ………. paziente è edott………. che tale bonifica è consigliata, anche ai pazienti asintomatici, poiché l’assunzione di farmaci inibitori delle calcineurine (farmaci immunodepressori) nel post-trapianto può indurre effetti collaterali a livello epato-biliare, scatenare coliche biliari in presenza di calcoli con possibili complicanze pancreatitiche molto gravi, con elevato tasso di mortalità. ………l……… sottoscritt………… dichiara di aver chiaramente compreso quanto sopra esposto e di: acconsentire sotto la propria responsabilità a sottoporsi a colecistectomia per via laparoscopica pre immissione in lista di trapianto renale. Firma paziente ………………………………………………….. firma medico …………………………………………… ………l……… sottoscritt………… dichiara di aver chiaramente compreso quanto sopra esposto e di: non acconsentire sotto la propria responsabilità a sottoporsi a colecistectomia per via laparoscopica pre-immissione, richiedendo ugualmente l’immissione in lista attiva di trapianto renale . ………………………………………………….. firma medico …………………………………………… SEZIONE 2 Firma paziente 67 SEZIONE 2 i) Consenso informato per utilizzazione benefici dello stato critico/urgenza città ………………………… Il/la sottoscritto/a… …………………………………………..…………………….., nato/a….. a……………………………………………………………….…………. il ……………., residente a ………………………………..……………………, in …………………………………..………………………………………………., affetto da insufficienza renale cronica in trattamento emodialitico regolare ed iscritto in lista d’attesa per trapianto renale, reso edotto della possibilità di essere inserito in lista di trapianto renale d’urgenza/stato critico, dichiara di acconsentire essendo stato informato che tale procedura comporta un minor grado di compatibilità per quanto concerne la tipizzazione tissutale e di accettare, avendo chiaramente compreso, i possibili rischi ad essa connessi . In fede Il Medico del Centro Il paziente j) Consenso informato accettazione dell’angiografia coronarica città, ………………………………… Il sottoscritto ………………………………………………………….. nato il…………………………….……… a ………………………………………………………………………, dichiara di essere stato chiaramente informato dal Dott. ……………………………………………….……………………………. della necessità di essere sottoposto ad indagine coronarografica ai fini della definizione dei rischi cardiologici connessi alla malattia di base nell’ottica di poter correttamente valutare la propria idoneità all'inserimento in lista d'attesa per trapianto renale. Dichiara di essere stato informato dei rischi specifici, anche non prevedibili, connessi all’esecuzione di tale tecnica, se pure eseguita secondo arte ed acconsente ad esservi sottoposto. Dichiara inoltre di essere stato informato che , anche un referto non necessitante intervento di correzione in corso di dialisi, può essere considerato precludente al trapianto renale o necessitante correzioni in considerazione del tipo di intervento e della terapia successivamente necessaria. Il sottoscritto…..… dichiara di aver ben compreso quanto sopra citato. Il paziente Il medico 68 SEZIONE 2 I) Consenso informato al trapianto renale per le procedure inerenti il Chirurgo Urologo Durante il ristabilimento della continuità della via escretrice urinaria d'abitudine viene creata una anastomosi uretero-vescicale con tecnica antireflusso, protetta da uno stent JJ (un tubicino di piccole dimensioni, che viene poi rimosso per via endoscopica a distanza di 30-40 giorni dall'intervento) e da un catetere vescicale, che ordinariamente resta in sede per 6-7 giorni. In rari casi può invece rendersi necessario il ricorso alla via escretrice del ricevente con eventuale contemporanea asportazione del rene nativo. Anche il tempo chirurgico urologico non è scevro da eventuali complicanze quali: ● ematuria ● altri disturbi minzionali temporanei o permanenti (pollachiuria, nicturia, disuria, imperiosità minzionale, incontinenza urinaria) ● diastasi della ferita chirurgica o laparocele ● fughe di urina (da fistola, necrosi ureterale o deiscenza dell'anastomosi) ● sposizionamento dello stent ● ostruzione della via esctretrice (da slatentizzazione di patologia del giunto pieloureterale non nota, stenosi ischemica, flogistica o posizionale) ● reflusso vescico-ureterale sintomatico, con infezioni urinarie ascendenti, perdita funzionale ● infezioni urinarie recidivanti ● idrocele ● algie o alterazioni funzionali in sede di trapianto o all'arto inferiore omolaterale su base neurogena A seconda delle diverse situazioni cliniche, tali evenienze patologiche possono autorisolversi, così come possono invece necessitare di ulteriori vari provvedimenti terapeutici tanto nel periodo immediatamente successivo al trapianto, che a distanza anche di mesi o di anni. Quando si esegue un doppio trapianto di rene ovviamente i rischi aumentano in quanto si esegue un doppio atto chirurgico e molte delle situazioni patologiche su menzionate possono interessare una o entrambe le vie escretrici dei graft. In fede Firma del Paziente ............................................................ Firma dell'I.P. ..................................................................... Firma del Nefrologo ........................................................... Firma dell'Urologo ............................................................ SEZIONE 2 I sottoscritti attestano che a loro avviso il Paziente ha interamente compreso quanto sopra esposto, punto per punto. In fede 69 SEZIONE 2 12. Interventi di Bonifica I criteri di accettazione in Lista di f) attesa per Trapianto renale, adottati (eccezionalmente dai centri della Regione Piemonte per rene policistico di grandi sono finalizzati ad offrire, al maggior dimensioni, idronefrosi o reflusso numero di pazienti uremici la possibilità associati ad infezione, calcolosi a di accedere ai benefici del trapianto stampo etc. renale. g) Colectomia E’ stata privilegiata quindi, la strategia anamnesi di rimuovere (bonifica), ogni qual volta (infiammazioni di diverticoli). possibile, tutti i fattori di rischio prima h) Colecistectomia del calcolosi anche asintomatica. trapianto piuttosto che di Mono-nefrectomia bi-nefrectomia se presente episodi di ) in diverticolite in caso di escludere il paziente a priori per la sua i)Rivascolarizzazione complessità. quando emergano indicazioni in tal Gli interventi di bonifica sono sia senso dagli esami specifici (ischemia medici che chirurgici. I più frequenti inducibile alla scintigrafia confermata ed importanti prevedono: dalla coronarografia). a) eliminazione dell’infezione da j)Rimozione di coronarica tutte le lesioni helycobacter pilori quando emerga potenzialmente dalla gastroscopia ed eradicazione di (adenomi, tutti i focolai infettivi latenti. cutanee etc.). b) Trattamento profilattico per rischio k) Interventi urologici preparatori al di infezione tubercolare latente. trapianto c) Programma di riduzione del peso risoluzione di ostruzioni invalicabili della corporeo a limiti accettabili, in caso di bassa via escretrice. 2) ampliamento o obesità. sostituzione d) Rimozione neoplastica di lesione definizione nevi come sospetti, nel caso vescicale lesioni di: 1) oppure creazione di condotti urinari sostituivi del (anche con utilizzazione di derivazioni libero da intestinali ove indicato) qualora la recidiva prima della ammissione in vescica, come tale non sia idonea al lista). trapianto renale. periodo di (con ogni precancerose osservazione e) Bonifica dei focolai dentari. 70 SEZIONE 2 13. Biopsia renale di prelievo . Al fine di utilizzare con garanzie di 4 ore. Sulla base del quadro sicurezza i reni di donatori deceduti di bioptico osservato, al rene viene età anche molto avanzata, è previsto, assegnato uno score (un voto) di ove considerato indicato, il prelievo di valutazione, un (biopsia convenuto, che ne definisce le renale) di ambedue i reni al momento caratteristiche di integrità. Sulla del vengono base del punteggio assegnato Anatomia dal Patologo, i reni di quel dato Patologica dell’ A.O. Città della Salute donatore saranno utilizzati per 2 e della Scienza – Torino (Servizio riceventi (trapianto singolo), per prof.ssa G. Mazzucco) dove sono un analizzati speciali doppio) oppure non utilizzati in (forno a microonde) che permettono Piemonte e messi a disposizione di ottenere la risposta nel volgere di 3- sulla rete nazionale. campione prelievo. I inviati di campioni all’istituto con tessuto di procedure unico internazionalmente ricevente (trapianto 14. Approfondimento della procedura di scelta dei riceventi di trapianto di rene da donatore deceduto La selezione dei riceventi candidati al Regionale sono a disposizione dei trapianto renale è una procedura pazienti interamente informatizzata. Presso il funzionamento CRT è stato sviluppato un programma allocazione e garantire massima computerizzato che valuta, per ogni trasparenza a tutte le procedure. ricevente, quali siano i riceventi più A idonei. corrisponde la nuova tipizzazione punteggi adottati illustrare del nuovo sistema il di donatore vengono del suo sistema HLA e una nuova periodicamente modificati in base alle lista di riceventi compatibili. I conoscenze cliniche riceventi selezionati per la lista di pubblicate ufficialmente. Tutti i verbali un donatore non rientreranno in delle scelte vengono archiviati presso il quelle calcolate successivamente Centro Regionale Trapianti e sono per altri donatori. scientifiche e consultabili per verifica in qualsiasi momento. Inoltre i medici del Centro SEZIONE 2 I ogni per 71 SEZIONE 2 Le procedure informatizzato che il programma esegue sono le seguenti: 2. elenco dei candidati così selezionati, ordinati secondo il livello della compatibilità HLA tra donatore e 1. selezione dei riceventi compatibili ricevente. A questo scopo si utilizza la per gruppo sanguigno ABO ed età tabella qui riportata che serve a compresa fra i 7 anni in più o in meno definire rispetto all’età del donatore all’interno della lista d’attesa. una posizione iniziale HLA IN COMUNE Compatibilità DR > B > A Compatibilità DR+B+A > DR+B DR B A Posizione Iniziale 2 2 2 1 2 2 1 2 2 1 2 3 2 2 0 4 2 1 1 5 1 2 2 6 2 1 0 7 2 0 2 8 1 2 1 9 1 2 0 10 1 1 2 11 2 0 1 12 2 0 0 13 1 1 1 14 1 1 0 15 1 0 2 16 1 0 1 17 Si crea un elenco di 8-10 pazienti da in caso di criticità rilevate in uno dei sottoporre alle prove crociate (vedi due precedenti pazienti. paragrafo 1.7.2). I primi 3 pazienti Queste negativi alle prove crociate e senza sembrare eccessive e che spesso sono problemi clinici vengono preparati per causa il trapianto. Il terzo in lista sarà la riserva inutilmente allertati, sono in realtà cautele, di disagio che per possono i pazienti 72 SEZIONE 2 basti pensare che nonostante tale procedura capita, 12 mesi per essere selezionati con donatori di gruppo 0; almeno una volta all’anno, che si 2. il sistema non attribuisce i reni debba ampliare la scelta e ripetere le se il paziente ha anticorpi anti- prove tessuto, vale a dire se nei sieri di crociate per mancanza di riceventi. quel paziente sono Nel caso in cui nel range di età dei 7 individuati anticorpi contro gli anni in più o in meno rispetto a quelli antigeni del donatore non si trovino i 10 pazienti donatore; tessutali stati (HLA) del ad 3. il sistema non attribuisce i reni ampliare il margine di età sino al se il paziente ha già ricevuto in raggiungimento del numero di pazienti passato trapianti da donatori richiesto che richiesti, il sistema (senza procede superare però i ±17anni). condividono incompatibilità Per evitare che questo modo di le tessutali stesse (HLA) con il donatore attuale; procedere ostacoli il trapianto di reni 4. Infine il programma calcola molto compatibili, se un ricevente non una serie di punteggi relativi a rientra nel range di età ma ha una vari compatibilità da 2DR, 1B e 1A in su seguito) (dal 5° al 1° posto secondo la tabella), modificare viene automaticamente inserito nella variando la posizione iniziale e scelta. determinando la posizione finale 3. La graduatoria così ottenuta viene successivamente che (riportati permettono la di di graduatoria di ogni candidato. dal Fra i parametri a cui è attribuito programma computerizzato secondo un punteggio si può notare come alcune in realtà si tratti di valori arbitrari. regole modificata parametri e punteggi che possono essere a favore o sfavore del Per candidato: indicato 1. se il donatore è di ciascun un parametro valore viene numerico gruppo (punteggio) con segno aritmetico sanguigno AB, i riceventi di gruppo + o -, vale a dire che quel AB devono essere in lista da almeno punteggio viene aggiunto sottratto alla posizione iniziale. o SEZIONE 2 indispensabili; 73 SEZIONE 2 TABELLA PUNTEGGI Anzianità di lista, tempo di attesa oltre il quale si ha diritto a un punteggio addizionale: 1) pari al tempo medio dei pazienti in lista 1,0 punti 2) doppia del tempo medio dei pazienti in lista 1,5 punti 3) tripla del tempo medio dei pazienti in lista 2,0 punti Specificità sottotipi 1) per ogni sottotipo compatibile +0,5 2) per ogni sottotipo incompatibile -0,5 Immunizzazione ≥ 80% 7 punti ≥ 60% 4,5punti ≥ 40% 2,5 punti ≥ 20% 1 punti Antigeni rari Per ogni antigene raro 0.5 punti Full house In caso di piena compatibilità 8 punti Stato Critico Da diritto a 4,5 punti 15. Condizioni per l’inserimento in “stato critico” Per il paziente renale entrare in oppure perché compromessa da “stato critico” significa avere diritto a specifica patologia, si deve procedere 4,5 punti in più rispetto alla sua al posizione nella lista d’attesa. Nello quanto possibile, contenuti cosi da specifico, le condizioni che danno ridurre il rischio di una recidiva del accesso a tale stato di tutela sono le danno vescicale, che vanificherebbe seguenti: i benefici della bonifica precedente. - plastica vescicale Nel caso in cui i pazienti chirurgico subiscono (plastica l’ampliamento di abnormemente conseguenza completo un’ vescicale) una ridotta dei silenzio intervento molti urinario trapianto renale in tempi, per - rischio di esclusione per età. I pazienti che compiono 70 anni mentre per si trovano ancora in lista d’attesa vescica vengono considerati pazienti in “stato o in critico”. Il motivo è che a quell’età il anni di rischio di complicanze che potrebbero (anuria) pregiudicare un trapianto diventa 74 SEZIONE 2 vanificando le procedure rischio in breve tempo la fatte per l’iscrizione in lista e privando il sopravvivenza stessa del paziente. paziente Per arrivare di una significativa a decretare tale opportunità di migliorare la propria condizione clinica sono necessari: qualità di vita. il parere di una commissione e la - pazienti in lunga attesa (>5 anni) Si verbalizzazione delle cause da ritiene che la ricerca di un organo parte del centro trapianti grazie ottimale per il paziente non debba anche compromettere il suo diritto di accesso referente del centro dialisi che ha al trapianto, anche in considerazione in carico il paziente. Tale verbale dei dati più recenti che indicano dovrà essere inoltrato al CRT che come un ne invierà copia per conoscenza paziente, oltre alla qualità della stessa, agli altri centri trapianto di rene siano maggiori nei pazienti sottoposti a della regione e al Direttore di trapianto rispetto a quelli in dialisi. Struttura Complessa del centro l’aspettativa di vita di - rischio di esclusione per motivi al coinvolgimento del dialisi del paziente. clinici Si tratta di uno di quei casi - cause psicosociali Valgono le particolari e ben documentati in cui si stesse regole del caso appena ritiene che le condizioni cliniche del citato, vale a dire il parere di una paziente siano tali che la prosecuzione Commissione di esperti. del trattamento dialitico metta a SEZIONE 2 elevato, 75 SEZIONE 3 SEZIONE 3 Il trapianto renale in Piemonte Premessa. Il sistema Regione trapianto Piemonte renale della rappresenta (SCDU) dell’Immunogenetica e un Biologia dei Trapianti (A.O. Città della modello per taluni aspetti unico in Salute e della Scienza di Torino) e fa Italia in quanto organizzato da oltre 15 parte, a sua volta, dell’Associazione anni Interregionale secondo un modello di RETE Trapianti (AIRT) che assistenziale integrata, nel cui interno il riunisce i Centri di Riferimento Regionali paziente si muove secondo criteri di di Piemonte-Valle d’Aosta, Toscana, scelta individuale ed appropriatezza Emilia Romagna, Puglia e Provincia assistenziale. Autonoma di Bolzano. Il programma è coordinato dal Centro Il CRT è il gestore della lista di attesa Regionale Trapianti (CRT) di organi e piemontese che è unica (trapianto tessuti del Piemonte e Valle d’Aosta renale che afferiscono i Centri di trapianto renale ha sede presso la Struttura Complessa a Direzione Universitaria dell’adulto). Ad essa piemontesi che sono : 1- Il Centro Trapianti “A. Vercellone “ – Azienda Ospedaliera Città della Salute e della Scienza – presidio Molinette -Torino 2- Il Centro Trapianti Renali dell’Azienda Ospedaliera Maggiore della Carità di Novara 3- Il Centro Trapianti Pediatrico - Azienda Ospedaliera Città della Salute e della Scienza – presidio Regina Margherita – Torino A questi riferimento, residenza Centri in del Trapianti base alla paziente fanno zona di (Piemonte Ovest e Piemonte Est) le 23 U.O. di Nefrologia e Dialisi del Piemonte che risultano quindi cosi ripartite: • al Centro di Torino fanno riferimento i pazienti in trattamento 76 SEZIONE 3 nell’area metropolitana e della cintura importante punto di riferimento (ospedali Mauriziano, Molinette, CTO, per i pazienti e i centri trapianto. Martini, Giovanni Bosco, Rivoli, Chieri, Si tratta infatti su Dirigenti medici, Ciriè, Chivasso), nel quadrante ovest non della Regione Piemonte (Asti, Cuneo, preparati in materia, ma di veri e Ceva, Pinerolo) ed Aosta. propri trait-d’union dal punto vista solo specificatamente fanno clinico organizzativo fra la realtà riferimento i pazienti in trattamento a locale dei centri Nefrologia e Novara, Dialisi ed i Centri di trapianto. Ciò • al Centro di Alba, Novara Alessandria, Borgomanero, Casale Biella, Monferrato, permette un informativo I pazienti in lista d’attesa residenti fuori riguarda gli aspetti clinici dei Regione singoli pazienti che per quanto sez.2-9.normativa per per flusso Ivrea, Verbania e Vercelli. (vedi sia continuo quanto l’iscrizione in lista di attesa in Piemonte dei concerne pazienti residenti fuori Regione) sono scientifico degli operatori. inseriti in ambedue i Centri con la Attualmente nella maggioranza facoltà di esprimere una preferenza dei centri di Nefrologia e Dialisi per l’uno o per l’altro. Solo nel caso in del cui il Centro di prima scelta abbia in Referenti coadiuvati, a seconda quel delle scelte organizzative interne, momento esaurita la sua l’aggiornamento Piemonte sono attivi 2 capacità di accoglimento per il carico da un certo numero di Infermieri. di trapiantati in corso, il paziente verrà Al fine di garantire un costante trapiantato in quello di seconda scelta aggiornamento per evitare di perdere l’opportunità di attività e fare da ponte tra il essere trapiantato. Centro Trapianti e gli ospedali e i della propria centri dialisi periferici, i referenti In ciascuna delle 23 U.O. di Nefrologia sono tenuti a partecipare alle e Dialisi della Regione Piemonte sono attività operativi dal 1988 dei Medici Referenti organizzate dai Centri Trapianto per della Regione Piemonte e alle trapianto successivamente renale, istituzionalizzati nel 2007 (DGR 8-6636 3 agosto 2007) aggiornamento riunioni di coordinamento con il Centro Regionale Trapianto. SEZIONE 3 il di Tale figura professionale costituisce un 77 SEZIONE 3 Profilo operativo organizzativo ed operativo della rete dei Centri Trapianto dell’adulto della Regione Piemonte Centro Regionale Trapianti di Organo, Tessuti e Cellule del Piemonte e Valle d’Aosta (CRT): Dir Prof. Antonio Amoroso. P.T. della Palazzina “Ceppellini” - Istituto di Genetica Università di Torino – A.O. Città della Salute e della Scienza - via Santena n 19 – Torino. Tel. Segreteria: 011 633 6760 Centro di Coordinamento tel. 011 633 6544- 6545 SCU Immunogenetica e Biologia dei Trapianti: Dir Prof. Antonio Amoroso. P.T. della Palazzina “Ceppellini” - Istituto di Genetica Università di Torino – A.O. Città della Salute e della Scienza - via Santena n 19 – Torino. Tel. Segreteria: 011 633 6760 Centro Trapianti renali “ A. Vercellone” - Torino Il programma di trapianto renale dell’ attuale Azienda Ospedaliera Città della Salute e della Scienza, (ex A.O.U. San Giovanni Battista di Torino) – presidio Molinette, è iniziato il 5 novembre del 1981 con un certo ritardo rispetto ad altre regioni italiane in cui erano già operativi 19 centri trapianto, alcuni con esperienza ultradecennale. Nonostante questo ritardo iniziale, l’attività continuativa e gli eccellenti risultati ottenuti hanno reso il centro “A. Vercellone” delle Molinette un punto di riferimento per i pazienti uremici di tutto il Paese e il Centro di Torino è stato riconosciuto, dal 1990 fino al 2012, come il Centro Italiano più attivo per numero di trapianti all’anno. Nel corso di questi anni di attività fino al 31 dicembre 2012 sono stati realizzati complessivamente 2711 trapianti renali complessi (tab. 4) distribuiti nei differenti programmi attivati di volta in volta per meglio rispondere alle differenti esigenze dei pazienti. 78 SEZIONE 3 Tab. 4 Trapianti renali eseguiti presso il centro trapianti renali “A.Vercellone” dell’AO Città della Salute e della Scienza – presidio Molinette-Torino 1981-2012 Trapianti renali complessivi 2711 Trapianti singoli da donatore deceduto 2434 Trapianti doppi da donatore deceduto 91 Trapianti da donatore vivente 110 Trapianti combinati rene-pancreas 35 Trapianti combinati rene fegato 39 Trapianti combinati rene cuore 2 Trapianti insule pancreatiche 1 Il Centro Trapianti renale opera su una base interdipartimentale alla quale afferiscono : a. SCDU Nefrologia Dialisi e Trapianto (Dir. Prof. Luigi Biancone, Responsabile del programma di trapianto renale da donatore deceduto, da donatore vivente e del trapianto insulare, Co-Responsabile dei trapianti combinati di rene-cuore, rene-fegato, rene-polmone, rene pancreas) b. SCDU, Urologia (Dir. Prof Bruno Frea, Responsabile del programma: Dr. Fedele Lasaponara - tel. Segreteria 011 6335416) c. SC Chirurgia Vascolare (Dir. Dr. Maurizio Merlo, Dr. Piero Bretto Resp. SSCVD Chirurgia vascolare trapianto renale) d. SC Anestesia e Rianimazione 9 (Dir Dr. Pierpaolo Donadio) L’attività assistenziale si articola in differenti sedi logisticamente separate così distribuita: • Centro Direzionale: IV piano lato Corso A.M. Dogliotti c/o SCDU Nefrologia Dialisi e Trapianto - Dir. Prof Luigi Biancone (tel. Segreteria • Ambulatorio Pre-trapianto e Coordinamento del trapianto renale da donatore vivente: II piano padiglione Abegg - Responsabile Dr.ssa Giuliana Tognarelli (tel. 0116336307, Fax 011633 6306) SEZIONE 3 0116335594, studio 0116336012, fax 0116963158) 79 SEZIONE 3 • Reparto Degenza Trapianti Renali : 2° piano padiglione Abegg Responsabile dr.ssa Maria Messina (tel. 0116336797, fax 0116334990) • Ambulatorio Post-Trapianto Renale: 2° Piano – Padiglione ex casa Suore– Responsabile Dr.ssa Maura Rossetti (tel. 0116336643, fax 0116632444) • Servizio Psicologia dei Trapianti c/o Centro Coordinamento Donazioni e Prelievi – Responsabile Dr. Rodolfo Brun (tel. 0116336643, fax 011 6336878) • Servizio Counselling per gravidanza in corso di trapianto renale e malattie renali primitive e secondarie: Dr.ssa Loredana Colla c/o SCU Nefrologia Dialisi e Trapianto. SCDU Nefrologia Dialisi e Trapianto (tel. Segreteria 0116335594, studio 0116336013, fax 01169 63158) Dr.ssa Anna Manzione c /o Ambulatorio Post - Trapianto Renale - 2° Piano Padiglione ex casa Suore – (tel. 0116335597, 0116336149, fax 0116632444) • Fase Chirurgica del trapianto renale Sale Operatorie della Chirurgia Vascolare (PT Padiglione Abegg , dove si svolgono sia la fase vascolare che quella urologica del trapianto renale) Nel caso di trapianti combinati: a. i trapianti rene-pancreas o rene–fegato si svolgono in collaborazione con la SCDU Chirurgia Generale 8 - Centro Trapianto di Fegato “Sergio Emilio Curtoni” (Dir. Prof Mauro Salizzoni) b. i trapianti di cuore–rene si svolgono in collaborazione con la SCDU Cardiochirurgia (Dir. Prof. Mauro Rinaldi) In dette sedi il paziente viene ricoverato sia per l’intervento chirurgico che per il periodo post chirurgico. A seconda dei casi da queste sedi può essere dimesso direttamente o trasferito presso il Reparto degenza trapianti renali per completamento delle cure. 80 SEZIONE 3 Centro Trapianti Renali – Novara Il centro trapianti renali dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Maggiore della Carità di Novara ha iniziato la sua attività il 4 novembre del 1998 e si è rapidamente affermato come centro ad elevate performance conquistando ben le prime posizioni nel novero dei Centri Trapianto Italiani. Nel corso di questi anni di attività fino al 31 dicembre 2012 sono realizzati complessivamente 911 trapianti renali complessivi (tab. 5) distribuiti nei differenti programmi attivati di volta in volta per meglio rispondere alle differenti esigenze dei pazienti. Tab. 5- Trapianti renali eseguiti presso il centro trapianti renale dell’AOU Maggiore della Carità di Novara 1998 - 2012 Trapianti renali complessivi 911 Trapianti singoli da donatore deceduto 828 Trapianti doppi 44 Trapianti da donatore vivente 39 ( 51% preventivo) Analogamente al Centro di Torino, Il centro trapianti renale di Novara opera su una base interdipartimentale alla quale afferiscono : - SCDU Nefrologia e Trapianto Renale ( Dir Prof Piero Stratta) - lSCDU Clinica Urologica ( Dir. Prof Carlo Terrone) - lSC Chirurgia Vascolare ( Dir. Dr Piero Brustia) svolge nelle sale della Sc Chirurgia Vascolare, presso i locali della SCDU Nefrologia e Trapianto , così distribuita : SEZIONE 3 L’attività assistenziale si articola, ad l’eccezione dell’intervento chirurgico che si 81 SEZIONE 3 Centro Direzionale c/o SCDU Nefrologia e Trapianto Renale Dir . Prof Piero Stratta tel. Segreteria 0321 373 3798 , fax studio 0321 373 39 16 Ambulatorio Pre-trapianto : c/o SCDU Nefrologia e Trapianto 0321 373 3786 ; responsabili Dr.ssa Cristina Barbè e Dr.ssa Cristina Cornella tel. 0321 373 3795, 0321 373 3148, fax 0321 373 31 38 Coordinamento del trapianto renale da donatore vivente : c/o SCDU Nefrologia e Trapianto; responsabili Dr.ssa Cristina Barbè e Dr.ssa Caterina Canavese tel. 0321 373 3795, 0321 373 3148, fax 0321 373 31 38 Unità Intensiva : SCDU Nefrologia e Trapianto - responsabile Dr.ssa Roberta Fenoglio tel. 0321 373 3915 Degenza Trapianti renali: c/o SCDU Nefrologia e Trapianto responsabile Dr.ssa Elisa Lazzarich tel. 0321 373 3786 , fax 373 3916 Ambulatorio Post - Trapianto Renale : c/o SCDU Nefrologia e Trapianto – responsabili Dr.ssa Francesca Cofano e Dr.ssa Daniela Palmieri tel. 0321 373 3795, fax 0321 373 3786 Servizio Counselling per gravidanza: c/o SCDU Nefrologia e Trapianto – responsabile Prof Piero Stratta tel. Segreteria 0321 373 3798 , fax 0321 373 39 16 Servizio Psicologia dei trapianti c/o SCDU Nefrologia e Trapianto – responsabile Dr.ssa Anna Lisa Ceruso tel. Segreteria 0321 373 3798 82 SEZIONE 3 Sintesi dei risultati clinici ottenuti al 31 dicembre 2012 Nel corso degli anni i risultati clinici del trapianto d’organo in generale e di quello renale in particolare sono andati progressivamente migliorando in tutti i programmi del mondo. Questo andamento favorevole è particolarmente ben evidente nel programma della regione Piemonte nonostante sia costantemente aumentata l’età dei candidati (vedi pag. 41), siano stati progressivamente sempre più ampliati i criteri di accettazione e siano divenuti sempre più anziani i donatori deceduti utilizzati si è assistito ad un continuo miglioramento dei risultati . Nei trapianti, la valutazione dei risultati viene effettuata valutando la sopravvivenza dei riceventi nel tempo. Al momento dell’intervento il 100% di essi è vivo, passando il tempo, si valuta quale sia la percentuale dei trapiantati che sopravvive. Nel caso del trapianto di rene, a differenza dei trapianti di organo salvavita, si calcolano in genere 2 sopravvivenze: una per il paziente (fig. 4) ed una per l’organo (fig. 5). Nel caso del rene infatti la possibilità della terapia sostitutiva consente al paziente, in caso di fallimento del trapianto, di SEZIONE 3 tornare in dialisi. 83 SEZIONE 3 Fig. 4 Programma di Trapianto della Regione Piemonte Sopravvivenza dei riceventi di 1° trapianto renale nel periodo 1981 - 2011 100 88 81 75 Come si può osservare la sopravvivenza dei riceventi nei decenni 1981-89, 1990-99, 2000-2011 e rispettivamente migliorata dal 75 % all’ 81 % fino all’88% 84 SEZIONE 3 Fig. 5 Programma di Trapianto della Regione Piemonte Sopravvivenza de rene nei riceventi di 1° trapianto renale nel periodo 1981 - 2011 ESITO DEL TRAPIANTO DI RENE 3086 primi trapianti (1981-2011) sopravvivenza d'organo 100 1.0 1.0 TRAPIANTI 2000-11 (1930) TRAPIANTI 1990-99 (794) TRAPIANTI 1981-89 (362) Cumulative Proportion Surviving 0.9 2000-11 0.8 70 0.7 1990-99 0.6 0.9 0.8 0.7 0.6 1981-89 0.5 60 0.5 0.4 0.4 0.3 0.3 40 0.2 0.1 0.2 0.1 p<0.0001 0.0 0 3 6 9 12 0.0 15 tempo dal trapianto (anni) Altrettanto rilevante il miglioramento ottenuto nella sopravvivenza del rene a dieci anni , che negli stessi periodi è passata dal 40% degli anni ’80 al 70% dell’ultimo decennio. Se si usano come confronto i risultati di studi multicentrici europei (come il CTS-Collaborative Transplant Study) si nota come il programma regionale di trapianto renale sia di ottima qualità. 85 SEZIONE 3 SEZIONE 3 86