Nel neonato i linfonodi non sono in genere palpabili, ma la quantità
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Nel neonato i linfonodi non sono in genere palpabili, ma la quantità
PECULIARITA’ ANATOMO - FUNZIONALI DEL SISTEMA LINFATICO IN ETA’ I PEDIATRICA Nel neonato i linfonodi non sono in genere palpabili, ma la quantità di tessuto linfoide è notevole e aumenta progressivamente fino alla pubertà (come risultato di numerose stimolazioni antigeniche) per poi regredire progressivamente in seguito. PECULIARITA’ ANATOMO - FUNZIONALI DEL SISTEMA LINFATICO IN ETA’ II PEDIATRICA Fisiologicamente i linfonodi presentano dimensioni variabili da meno di 1 mm. a 2 cm. La conoscenza dell’habitus linfatico del paziente aiuta ad esprimere un giudizio corretto sul carattere patologico della linfoadenomegalia. La risposta linfoide agli stimoli antigenici è più importante e più rapida rispetto all’adulto. PECULIARITA’ ANATOMO - FUNZIONALI DEL SISTEMA LINFATICO IN ETA’ III PEDIATRICA I linfonodi cervicali, ascellari, inguinali sono più frequentemente palpabili nel bambino rispetto all’adulto, senza rivestire obbligatoriamente un significato patologico. I linfonodi preauricolari, epitrocleari, sopraclaveari, poplitei, addominali, mediastinici aumentati di volume sono sempre patologici. Drenaggio dei linfonodi regionali Testa-collo Linfonodi pre-auricolari: palpebre, congiuntive, guancia,cuoio capelluto temporale Linfonodi nucali: cuoio capelluto posteriore Linfonodi sottomascellari: denti, gengive, lingua, mucosa orale Linfonodi latero-cervicali: lingua, orecchio esterno, parotide, tessuti superficiali testa-collo, laringe, trachea, tiroide Drenaggio dei linfonodi regionali Torace Linfonodi sopraclaveari Destra torace superficiale, polmoni,mediastino Sinistra: addome Linfonodi ascellari: arto superiore, mammella Linfonodi mediastinici: visceri toracici Drenaggio dei linfonodi regionali Addome Linfonodi addominali e pelvici: arti inferiori, addome, organi pelvici Linfonodi inguinali: cute addome inferiore, perineo, glutei, canale anale, arti inferiori scroto e pene vulva e vagina Linfonodi iliaci: addome inferiore, parte dei genitali, uretra, vescica urinaria Drenaggio dei linfonodi regionali Arti Linfonodi epitrocheali: mano, avambraccio Linfonodi poplitei: articolazione del ginocchio, cute inferiore e laterale dell’arto, piede Stazioni linfatiche MECCANISMI PATOGENETICI DELLA LINFOADENOMEGALIA INTRINSECO ESTRINSECO Proliferazione dei linfociti o degli istiociti normalmente presenti nel linfonodo Infiltrazione di cellule estrinseche nel linfonodo MECCANISMO PATOGENETICO INTRINSECO DELLA LINFOADENOMEGALIA Proliferazione dei linfociti e/o istiociti •ingorgo linfatico per aumentato flusso afferente e rallentamento del tempo di transito dei linfociti •attivazione e proliferazione antigene-dipendente dei linfociti: espansione aree B e T cellulari •iperplasia ed alterazione delle cellule istiocitarie MECCANISMO INTRINSECO: ATTIVAZIONE E PROLIFERAZIONE ANTIGENE-DIPENDENTE LINFOCITI Iperplasia linfoide zone T e B dipendenti: toxoplasmosi mononucleosi infettiva linfoadeniti dermatopatiche Iperplasia follicolare e plasmocitosi (cellule B): iperplasia follicolare artrite reumatoide linfoadenite luetica AIDS stadio precoce Iperplasia paracorticale (cellule T): adeniti virali adeniti postvacciniche adeniti iatrogene (idantoina) MECCANISMO PATOGENETICO ESTRINSECO DELLA LINFOADENOMEGALIA Infiltrazione da parte di cellule estrinseche •polimorfonucleati in linfoadeniti batteriche corso di •cellule leucemiche o di tumori solidi metastatizzati. LINFOADENOMEGALIE Classificazione eziologica Reattive - infettive - autoimmunitarie - metaboliche - tossico-medicamentose - aspecifiche Neoplastiche LINFOADENOMEGALIE inquadramento eziologico Infettive Cause virali • mononucleosi infettiva (EBV) • CMV • adenovirus • coxsachie • HHV-6 • morbillo • rosolia • varicella • infezioni vie respiratorie • AIDS Iconografia LINFOADENOMEGALIE inquadramento eziologico Infettive Cause batteriche • Staphilococcus aureus • Streptococco β-emolitico gr.A • Haemophilus influenzae tipo B • Micobatteri T e NT • Bartonella henselae (M. graffio di gatto) • Corynebacterium diphtherie (difterite) • Brucella melitensis • Treponema pallidum (lue secondaria) • Leptospira interrogans (leptospirosi) • Francisella tularensis (tularemia) Iconografia LINFOADENOMEGALIE inquadramento eziologico Infettive Cause micotiche • Histoplasma capsulatum • Candida albicans • Sporothrix schenckii Cause parassitarie • Toxoplasma gondii • Leishmania • Plasmodi malarici • Trypanosoma brucei LINFOADENOMEGALIE inquadramento eziologico Autoimmunitarie • Anemie emolitiche • Artrite reumatoide giovanile • Lupus eritematoso sistemico • Malattia da siero • Malattia da reazione contro l’ospite LINFOADENOMEGALIE inquadramento eziologico Metaboliche •M. di Niemann-Pick •M. di Gaucher •M. di Tangier •Cistinosi LINFOADENOMEGALIE inquadramento eziologico Tossico-medicamentose •Difenilidantoina, primidone, trimetadione, carbamazepina •Pirimetamina •Fenilbutazone •Allopurinolo •Isoniazide LINFOADENOMEGALIE inquadramento eziologico Miscellanea •M. di Kawasaki •Iperplasia linfonodale benigna •Difetti della funzionalità leucocitaria •Disgammaglobulinemia primaria con adenopatia •Ipertiroidismo •Berilliosi •Sarcoidosi •Linfoadenopatia angioimmunoblastica con disprotidemia •M. di Castelmann (iperplasia gigante linfonodale) LINFOADENOMEGALIE inquadramento eziologico Neoplastiche •M. di Hodgkin •Linfoma non Hodgkin •Leucemie acute •Neuroblastoma •Rabdomiosarcoma •Istiocitosi LINFOADENOMEGALIE in sede ascellare & in sede inguinale CASISTICA della CLINICA PEDIATRICA Malattia di Castelmann (Iperplasia gigante linfonodale) Eziologia: non nota Età: 8 - 70 anni Sedi: Mediastino LN: addome pelvi, collo, ascella Tipo ialino vascolare: più frequente, sede unica, asintomatico Tipo plasmacellulare: multicentrico, pz meno giovani febbre, anemia, ipergammaglobul. ritardo di crescita, tendenza ad emorragie, neutropenia, anemia, febbre In età pediatrica: Evoluzione: risoluz. dei sintomi dopo asportazione chirurgica nelle sedi uniche LNH segnalati dopo mesi / anni Linfoadenopatia angioimmunoblastica con disprotidemia Eziologia: non nota (EBV) Età: adulta, ma anche in età pediatrica Sintomi: febbre, linfoadenopatia generalizzata, epatosplenomegalia rash cutanei, ipergammaglobul. policlonale, reaz. Ipersensibilità fino a 2 anni prima: anoressia, linfoadenomegalie Evoluzione: variabile dalla risoluzione spontanea al decorso aggressivo con SUR mediana di 30 mesi Progressione maligna: sedi linfonodali multiple ed extralinfatiche (reni, stomaco, polmoni) T-LNH, LNH immunoblastici, M. Hodgkin COMPORTAMENTO DI FRONTE AD UNA LINFOADENOPATIA DI NATURA I IMPRECISATA Linfonodo/i > 2 cm. indipendentemente dalle caratteristiche semeiologiche o dalla sede Linfonodo/i < 2 cm. con caratteristiche semeiologiche patologiche o sede sospetta ITER DIAGNOSTICO per linfoadenopatia localizzata o generalizzata COMPORTAMENTO DI FRONTE AD UNA LINFOADENOPATIA DI NATURA II IMPRECISATA Linfonodo/i < 2 cm. senza caratteristiche semeiologiche patologiche o sede sospetta SORVEGLIANZA ITER DIAGNOSTICO NELLE LINFOADENOPATIE PERSISTENTI LINFOADENOPATIE LOCALIZZATE: I livello • Es. emocromocitometrico, VES, PCR • Ig sieriche, GOT/GPT • Anticorpi anti-toxoplasma, CMV, EBV, anti-Bartonella Coxsachie, Adenovirus • Test “doppia Mantoux” (PPD+MNT) • Rx torace • Ecografia loco-regionale SOLO PER LOCALIZZAZIONI CERVICALI • TAS, Streptozyme • Tampone faringeo e/o nasale • Consulenza ORL Test alla Doppia Mantoux ITER DIAGNOSTICO NELLE LINFOADENOPATIE PERSISTENTI LINFOADENOPATIE GENERALIZZATE: I livello • Es. emocromocitometrico, VES, PCR • Ig sieriche, GOT/GPT • Anticorpi anti CMV, EBV, rosolia, toxoplasma • Sierodiagnosi, sierologia per lue, VDRL • Anticorpi anti-HIV • Emocolture • Anticorpi anti-organo e non organo specifici • Fattore reumatoide • Cellule LE • Aspirato midollare II livello LINFOADENOPATIE LOCALIZZATE ITER DIAGNOSTICO Linfoadenite batterica Acuta minimamente suppurata Diagnosi eziologica non batterica Nessun orientamento diagnostico Terapia specifica (se possibile) Terapia antibiotica + FANS per 10 giorni Ago-aspirato Es. colturale TERAPIA MIRATA Incisione e Acuta suppurata drenaggio e colliquata chirurgico Risoluzione BIOPSIA adenopatia LINFONODALE DIAGNOSI Iconografia Linfoma non Hodgkin Linfoadenopatie: 50-80% LNH linfoblastici Localizzate-sedi superficiali: Generalizzate latero-cervicali sopraclaveari ascellari inguinali Assenza segni di flogosi Rapido accrescimento (fino a dimensioni imponenti) Superficie irregolare. Consistenza parenchimatosa, dura Linfoadenomegalie Neoplastiche Malattia di Hodgkin •Linfonodi di di consistenza consistenza dura dura -parenchimatosa, -parenchimatosa, •Linfonodi non dolenti, dolenti, mobili mobili non •Tendenza aa confluire confluire ee ad ad aderire aderire ai ai piani piani •Tendenza circostanti ee alla alla cute cute circostanti •evoluzione lenta lenta (mesi, (mesi, anche anche anni), anni), talora talora •evoluzione esplosiva esplosiva •riduzione spontanea spontanea ee ricrescita ricrescita successiva successiva •riduzione Linfoadenomegalie Neoplastiche Malattia di Hodgkin Stazioni Stazioni linfonodali: linfonodali: •• cervicali cervicali •• mediastiniche mediastiniche •• retroperitoneali retroperitoneali •• lomboaortiche lomboaortiche Stazioni Stazioni sottodiafram.: sottodiafram.: •• milza milza •• paraortici paraortici •• iliaci iliaci •• ilo ilo splenico splenico •• celiaci celiaci •• portali portali Linfoadenomegalie Neoplastiche Malattia di Hodgkin Prot. AIEOP-MH’96-CNR Stazioni Stazioni linfonodali linfonodali (208 (208 pz): pz): n° n°pz pz •• cervicali cervicali •• mediastiniche mediastiniche •• ilo ilo polmonare polmonare •• paraortici paraortici •• ascellari ascellari •• ilo ilo epatico epatico •• mesenterici mesenterici •ilo •ilo splenico splenico 139 139 140 140 58 58 37 37 25 25 19 19 19 19 15 15 67% 67% 67% 67% 28% 28% 18% 18% 12% 12% 9% 9% 9% 9% 7% 7% Linfoadenomegalie Neoplastiche Malattia di Hodgkin Correlazione tra localizzazioni e sottotipo istologico SN • Mediastino PL • LN cervicali • LN inguinali DL • LN sottodiafr. • Milza • LN cervicali • Ilo polmonare CM / DL • LN cervicali • Mediastino • Milza Leucemia Acuta Linfoblastica Linfoadenomegalia localizzata o generalizzata (a volte unico reperto obiettivo alla diagnosi) Non dolenti, non caratteristiche flogistiche Presenti da giorni a mesi prima della diagnosi La presenza di voluminose masse extramidollari (es. linfoadenomegalie imponenti) può rendere necessario un trattamento chemioterapico più aggressivo Leucemia Acuta Mieloide Linfoadenomegalia localizzata o generalizzata nel 14% dei casi globali Linfoadenomegalia generalizzata massiva in circa il 25% pts. M4 - M5 (componente monocitica) Leucemia Mieloide Cronica Giovanile JCML Sindrome mielodisplastica caratterizzata da: •monocitosi periferica >10% •incremento dei precursori monocitari midollari •blasti periferici < 5% •blasti midollari < 30% Linfoadenomegalia generalizzata importante Neuroblastoma ematogene BM, osso, fegato,cute (rare polmoni, encefalo) Metastasi regionali (35% pts.) linfatiche a distanza = m. disseminata NB.: in circa 1% dei casi non si trova tumore primitivo (possibile solo riscontro di adenomegalia superficiale) Linfoadenomegalie Neoplastiche Istiocitosi Classe I Istiocitosi a cellule di Langerhans Classe II Linfoistiocitosi eritrofagocitica familiare S. emofagocitica associata a infezione Istiocitosi dei seni con linfoadenopatia massiva Linfoadenopatia istiocitica necrotizzante Xantogranuloma giovanile Classe III Leucemia acuta monocitica Istiocitosi maligna Sarcoma istiocitico vero Linfoistiocitosi eritrofagocitica familiare Trasmissione AR Età: in genere < 3-4 anni Segni clinici: Laboratorio: irritabilità, febbre, mancato accrescimento, sintomi neurologici, eruzioni cutanee, talora coagulopatie, linfoadenomegalie, epatosplenomegalia iperlipidemia, ipofibrinogenemia,difetti immunità cellulare e umorale Diagnosi: istologica ed anamnesi familiare Criteri diagnostici della Histiocyte’s Society Evoluzione: prognosi severa, decorso rapidamente fatale S. emofagocitica associata ad infezione Eziologia: infezione virale, batterica,micotica, parassitaria in soggetto immunocompromesso (trapiantati, malattie linfoproliferative) Segni clinici: irritabilità, febbre, mancato accrescimento, coagulopatie, linfoadenomegalie, epatosplenomegalia, pancitopenia Diagnosi: aspirato midollare Evoluzione: possibile risoluzione col controllo dell’infezione e dell’immunodepressione Istiocitosi dei seni con linfoadenopatia massiva Eziologia: non nota (EBV, virus morbillo, HHV-6) Razza nera, 1° decade di vita, M:F = 2:1 Linfoadenopatia imponente cervicale bilaterale non dolente stadio iniziale: LN mobili ed ingranditi stadio più avanzato: adesione dei LN ---> massa multinodulare 20-30% dei casi: cute, palpebre, orbita, SNC, s salivari, osso, app.respiratorio Altri segni & sintomi: 10% dei casi: Evoluzione: febbre, leucocitosi con neutrofilia VES, ipoalbuminemia, CD4/CD8 invertito, ipergammaglobulinemia policlonale autoAb ematologici, glomerulonefrite artropatie (associato a alteraz imm.) risoluz. spontanea 3-9 mesi fatale 7% pz con alteraz immunol. STRUTTURA DEL LINFONODO NORMALE Cellule B follicoli primari corticale esterna midollare (plasmacellule) FASE SECRETORIA Fagociti mononucleati follicoli secondari funzione T helper FASE PROLIFERATIVA Cellule T paracorticale