Comments
Description
Transcript
Catalogo Idrogetti HAMILTONJET Serie HJ
Idrogetti Serie HJ L’evoluzione Nel 1954 il primo idrogetto Hamilton riuscì a spingere con successo una piccola imbarcazione contro la corrente di un fiume impetuoso. Fin da allora la gamma di idrogetti Hamilton è stata perfezionata e si è estesa, collocando la nostra Società in un’indiscussa posizione di leadership nel campo della propulsione navale. Con più di 45.000 installazioni in oltre 54 anni, HamiltonJet vanta un’esperienza ineguagliabile. 1956 Chinook, il primo modello Hamilton in configurazione con flusso assiale La serie HJ di HamiltonJet La serie di idrogetti HJ di HamiltonJet HJ ha goduto di una tale evoluzione da rappresentare lo stato dell’arte più avanzato nell’ambito della propulsione navale. Non appena la velocità dell’imbarcazione supera i 25 nodi, gli idrogetti HamiltonJet offrono coefficienti propulsivi più elevati di quelli delle eliche convenzionali. Essi sono quindi la scelta ideale per imbarcazioni da lavoro, pattugliatori, traghetti veloci e motoryacht. L’innovazione di HamiltonJet è il risultato di una continua attività di Ricerca & Sviluppo che si avvale del proprio laboratorio idrodinamico e di programmi di prove per imbarcazioni. Per questi programmi, HamiltonJet mantiene una stretta collaborazione con l’università. Tutta l’attività dello stabilimento di HamiltonJet è rivolta esclusivamente alla produzione di idrogetti. Tutti i componenti sono prodotti impiegando i più moderni macchinari a CNC nel rispetto dei più severi standard di qualità navali al mondo, tra cui quelli dell’ABS, Lloyds e Det Norske Veritas. Foto di copertina: Pattugliatore della Polizia di Nassau, USA. Coppia di idrogetti HJ322 Pilotina tender “Humber Callisto” – UK. Tre idrogetti HJ362 Gamma di Modelli Dimensioni e Potenza/Numero di giri La serie HJ comprende una gamma di idrogetti ad elevato rendimento, idonei per spingere imbarcazioni a velocità comprese da zero fino a 50 nodi e tipicamente di lunghezza fino a 20 metri. Il layout e le dimensioni qui riportate sono indicative e valide solo in fase di progetto preliminare, basate su idrogetti con il blocco standard da 5° del condotto aspirante, che facilita un accoppiamento diretto compatto col motore. Un blocco opzionale da 0° del condotto aspirante, che posiziona l’idrogetto parallelamente al fondo della carena, è disponibile per alcuni modelli. Consultare HamiltonJet per informazioni più dettagliate. Jet Model A B C D E F G Peso a secco Potenza massima RPM (mm) (mm) (mm) (mm) (mm) (mm) (mm) (kg / lbs) (kW / hp) (Maximum) HJ212 450.3a 221.2 762 609 440 386 450 82 / 180.4 260 / 350 3950-4500 HJ213 413 249 762 609 420 386 450 91 / 200.4 260 / 350 3950-4500 HJ241 424 284 829 705 491 431 502 114 / 251 260 / 350 3250-4000 HJ274 570 302 1100 710 548 470 608 174 / 383.5 330 / 440 2930-3300 HJ292 681 330 1180 750 550 495 608 213 / 470 400 / 540 2650-3000 HJ322 866 371 1380 835 637 550 680 297 / 655 500 / 670 2550-2800 HJ364 937 420 1634 901 701 621 747 470 / 1036 670 / 900 2300-2500 HJ403 1053 474 1723 1080 752 690 803 713 / 1572 900 / 1200 2240-2400 la velocità di rotazione della girante è vincolata ai limiti di cavitazione – velocità di rotazione basse sono sempre preferibili. Potenze elevate limitano il campo di velocità di rotazione. a - HJ212 La quota “A” si riferisce all’estremità dell’albero millerighe. Potrebbe essere con giunto di accoppiamento. Peso basato sul blocco del condotto aspirante da 5°. L’opzione a 0° è un po’ più leggera. Dislocamento massimo consigliato 1300 800 600 52 1100 48 1000 44 900 40 800 36 700 500 600 400 500 32 28 1 = Single waterjet 2 = Twin waterjets 3 = Triple waterjets 117 108 99 90 81 72 63 24 54 300 400 20 45 200 300 16 36 12 27 8 18 4 9 0 0 200 100 100 0 RPM 4400 4200 4000 3800 3600 3400 3200 3000 2800 2600 2400 2200 2000 1800 1600 1400 1200 0 1000 Potenza – skW 700 56 1200 Power – shp 900 (imbarcazioni ad alta velocità) Le aree colorate in modo marcato indicano la gamma dei dislocamenti massimi consigliati 1000 lbs (x 1000) Curve potenza/numero di giri della serie HJ Tonnes NOTE: Nota: moltiplicare per 2 le gamme dei pesi riportati qui sopra per ottenere il dislocamento massimo consigliato per imbarcazioni lente di HamiltonJet Un design completamente integrato • Ogni idrogetto Hamilton è un modulo propulsivo completo, collaudato nello stabilimento. • I sistemi di comando per la retromarcia ed il timone sono completamente integrati nell’idrogetto per semplificarne l’installazione e la manutenzione. • Facile allineamento tra motore ed idrogetto, che può essere azionato direttamente o tramite riduttore. Sistema idraulico di comando entrobordo per la retromarcia Gruppo reggispinta entrobordo Pompa idraulica integrale azionata dall’idrogetto e sistema di comando (JHPU) Flangia di accoppiamento lato motore Il blocco per il condotto aspirante, inclusa la griglia, è fornito pronto per essere montato nella carena Il Vantaggio Halmatic “Pacific 22 MKII” gommone semirigido RIB di supporto della Marina, UK. Idrogetto singolo HJ241 Sicurezza e Comfort • Nessuna elica esposta offre una completa sicurezza per l’ambiente marino circostante e per le persone in acqua. • Nessuna vibrazione di carena, nessun effetto da momento torcente e nessuna cavitazione ad alta velocità offrono i massimi livelli di comfort. • Bassa emissione acustica subacquea. Manutenzione ridotta • L’assenza di appendici propulsive riduce il rischio di danni derivanti da impatti. • La girante è calibrata in modo fine sulla potenza del motore per eliminare il sovraccarico del motore in qualunque condizione. • L’elevato grado di protezione contro la corrosione e l’usura consente operazioni semplici di manutenzione, minimizza il fermo barca e massimizza i profitti. Praticità comprovata • Tutti gli idrogetti Hamilton includono una griglia di protezione sul condotto aspirante, progettato per non influire sulla prestazione dell’idrogetto. Traghetto turistico “Condor Express” –, USA. Quattro idrogetti HJ362 • Il condotto aspirante si integra bene con il fondo della carena per permettere un’immersione minima, mentre l’assenza di appendici subacquee riduce significativamente la resistenza di carena. Standard progettuali internazionali • Tutti gli idrogetti Hamilton sono progettati e prodotti per soddisfare i requisiti dei principali Enti di Classifica nel mondo. • Vengono utilizzati materiali che si contraddistinguono per robustezza e resistenza alla corrosione, insieme ad un sistema di protezione catodica integrale. Camma comando timone Massima spinta indietro • Il deflettore di retromarcia con scarico sdoppiato fornisce una spinta in retromarcia potente e molto efficace in tutte le condizioni di velocità scafo, profondità dell’acqua e impostazione della potenza. Deflettore di retromarcia con scarico sdoppiato • Progettato per fornire un controllo incrementale in avanti/indietro e una energica capacità di frenare ad alta velocità. Ugello JT del timone Protezione catodica – anodi di zinco prodotti secondo specifiche militari scambiatore integrato per il raffreddamento dell’olio idraulico Manovrabilità eccellente • Il comando molto reattivo e potente del timone massimizza la manovrabilità a tutte le velocità scafo. • Effetto virante di HamiltonJet a ‘velocità nulla’ – capacità di orientare la spinta su 360° per l’ormeggio e per il mantenimento della posizione. Rendimento e Flessibilità • La girante a flusso misto di HamiltonJet offre coefficienti propulsivi molto elevati insieme ad un’eccezionale resistenza alla cavitazione. • Gli idrogetti sono idonei sia per scafi plananti sia per scafi dislocanti, per installazioni sia con un solo idrogetto sia con più idrogetti senza perdita di rendimento. Possono essere impiegati anche insieme ad altri sistemi di propulsione o ad idrogetti di taglia diversa per propulsione loitering o come booster. • La vasta gamma di idrogetti HamiltonJet permette di selezionare la configurazione propulsiva più efficiente per ogni applicazione. E’ disponibile un software di selezione che tiene conto di fattori quali la resistenza di carena, la velocità, la potenza, il carico di combustibile ed i costi del ciclo di vita. Imbarcazione di soccorso “Valentijn” della KNRM, Olanda. Coppia di idrogetti HJ292 In servizio CONTROLLO TOTALE A 360° Timone JT Tutti gli idrogetti della serie HJ incorporano l’ugello JT HamiltonJet del timone per ottimizzare l’efficacia del governo senza compromettere la spinta propulsiva. In confronto ad altri sistemi di timoneria di idrogetti, l’ugello JT fornisce una risposta eccezionale di governo a tutte le velocità scafo. Questa caratteristica è particolarmente evidente a bassa velocità grazie all’assenza di un angolo “morto” centrale di governo. Inoltre il flusso in uscita dall’ugello risulta poco disturbato, riducendo così le perdite di energia e minimizzando la perdita della spinta propulsiva durante la virata. Questi fattori, contribuendo ad una migliore tenuta di rotta, offrono un più elevato rendimento propulsivo totale, con bassi carichi sulla timoneria e bassi livelli di rumore e rendono il sistema JT molto efficace ed affidabile in tutte le condizioni. Avanti / Indietro Così come per la timoneria, anche la funzionalità avanti/indietro è parte integrante degli idrogetti della serie HJ. Il deflettore di retromarcia con scarico sdoppiato è progettato in modo da fornire la massima spinta indietro in tutte le condizioni di velocità dello scafo, di profondità dell’acqua e di potenza erogata. Lo sdoppiatore incorporato nel deflettore divide il flusso verso i due canali di uscita. Questi canali dirigono il getto di retromarcia verso il basso, senza interferire con lo specchio di poppa e lateralmente, in modo da mantenere la componente di spinta per la virata. Spostando così le componenti di spinta indietro lontano dall’ingresso nel condotto aspirante si evita di mettere in riciclo il flusso d’acqua, ottenendo una spinta indietro equivalente al 60% della spinta avanti, mantenibile fino ad elevate potenze. “Motoryacht da 40’ - “Talaria”, USA. Coppia di idrogetti HJ322 Funzioni di comando Poiché le funzioni di timoneria e di avanti/indietro sono separate ed hanno effetti indipendenti, esse possono essere utilizzate in combinazione tra di loro per consentire manovre difficili dell’imbarcazione senza costringere l’operatore a dover trovare combinazioni complesse di comando. Con il deflettore di retromarcia in posizione completamente rialzata, il 100% della spinta in avanti è disponibile. Con il deflettore nella posizione bassa, si genera il 100% della spinta indietro. In entrambe le posizioni si dispone totalmente della funzione di timoneria per la rotazione dello scafo. Posizionando il deflettore nella posizione intermedia “velocità zero”, le spinte avanti e indietro si equivalgono e mantengono lo scafo in posizione, ma con la funzione indipendente di timoneria ancora disponibile per comandare la rotazione. La regolazione estremamente fine nell’intorno della “velocità nulla” rende possibile muovere l’imbarcazione molto lentamente in Avanti o indietro e, per installazioni con più idrogetti, è possibile ottenere una composizione vettoriale della spinta in modo da conseguire uno spostamento dello scafo puramente laterale. Il passaggio da tutta avanti a tutta indietro avviene gradualmente, perché il deflettore si abbassa attraverso il getto, eliminando ogni ritardo o carichi impulsivi che sono normalmente associati ai sistemi con elica e riduttore. Progettato per resistere ai carichi imposti quando il deflettore viene abbassato a piena velocità in avanti, il sistema offre un’energica capacità di frenare in caso di emergenza. La separazione delle funzioni di timoneria da quelle di avanti/ indietro, offre l’opportunità di combinazioni illimitate di spostamenti di traslazione e di rotazione con conseguente eccezionale controllo dell’imbarcazione. Engineering dell’applicazione Tipica stima della velocità La curva di resistenza della carena è fornita dal progettista oppure può essere stimata da HamiltonJet in base ai dati dello scafo quali la lunghezza al galleggiamento, la larghezza allo spigolo, gli angoli di diedro, la posizione longitudinale del baricentro LCG (se nota), il dislocamento a pieno carico e leggero, ed i dati di potenza e di giri del motore (vedere il modulo incluso Questionario Applicativo). 140 Spinta/Resistenza kN La vastissima esperienza di HamiltonJet rappresenta un prezioso bagaglio di conoscenza a disposizione di progettisti, costruttori ed operatori. Dalle fasi iniziali dello studio fino al commissioning finale, sono disponibili per supportare ciascun progetto: previsioni di velocità al computer e studi di ottimizzazione dell’ugello, analisi dei costi del ciclo di vita, informazioni dettagliate per l’installazione, l’assistenza al commissioning e programmi di formazione. Spinta dell’idrogetto 120 100 80 60 Resistenza di carena 40 20 0 5 10 15 20 25 30 35 40 Velocità scafo (nodi) Dal progetto concettuale al commissioning finale: Pattugliatore Halmatic Cougar Enforcer 33. Coppia di idrogetti HJ274 Lambro “Magna 110” – Gommone semirigido RIB Crewboat, Grecia. Coppia di idrogetti HJ241 Rassegne delle applicazioni HamiltonJet pubblica le rassegne “JetBrief” relativi alle sue applicazioni per evidenziare i comprovati benefici degli idrogetti in un’ampia tipologia di imbarcazioni normalmente in servizio. Contattare il vostro distributore locale HamiltonJet per ricevere copie di queste rassegne. APPLICATION CHECK Questionario Applicativo Tutte le informazioni fornite sono trattate con la massima confidenzialità. Riferimenti di progetto Società: _________________________________________________________Contatto: __________________________________ Tel.: _ ___________________________ Fax: _ __________________________Email: _____________________________________ Projeto n : _ ________________________________________________________________________________________________ Descrizione della carena Materiale di costruzione della carena: Alluminio ❑ ❑ Legno GRP ❑ Acciaio ❑ Altro_____________________ Forma di carena: Monocarena monoedrico ❑ Monocarena non monoedrico ❑ Catamarano ❑ ❑ Planante Carena a spigolo ❑ ❑ Semi-Dislocante ❑ Carena tonda Dislocante ❑ Altro________________ Chiatta/Scafo da sbarco ❑ Indicare qualsiasi altra caratteristica della carena od appendici (ad es.: alette idrodinamiche, pattini stabilizzatori di planata):_ _______________ _________________________________________________________________________________________________ Principali dimensioni della carena (specificare l’unità di misura) LOA = Lunghezza fuoritutto: _____________________________ LWL = Lunghezza al galleggiamento: _________________________ LCG = Baricentro longitudinale: ____________________________ B = Larghezza fuoritutto: _________________________________ CB = Larghezza allo spigolo: Max. _______ allo specchio di poppa. _______ DA = Angolo di diedro: a metà LWL. ____ allo specchio di poppa. _ ____ Altezza = sopra la WL: __________ (per tener conto della resistenza d’aria) Dislocamento: Massimo: _ __________________________ Leggero: ____________________________ Alle prove (se disponibile): _______________ Prestazione prevista di progetto Velocità scafo con la massima potenza: Velocità scafo con la potenza continuativa: Al dislocamento massimo = _ ________________________ Al dislocamento massimo = ______________________________ Al dislocamento alle prove = _ _______________________ Al dislocamento alle prove = _____________________________ Al dislocamento leggero = _ _________________________ Al dislocamento leggero = _______________________________ Stato del mare ___________________________________ Stato del mare _______________________________________ Allegare la curva di resistenza della carena (se disponibile): Stimata ❑ Modello provato ❑ incl. correzioni per: Vento ❑ Onde ❑ Motore(i) proposto(i) Singolo ❑ Doppio ❑ Triplo ❑ Quadruplo ❑ Marca: ___________________ Modello: ____________________ Potenza: Massima = ________________ kW (_ ____________ hp) a _ ______________ giri/min Continuativa = _____________ kW (_ ____________ hp) a _ ______________ giri/min le suddette tarature sono: Potenza netta al volano ❑ o Riduttore: No ❑ Si ❑ Potenza netta all’asse ❑ Rapporto di riduzione:_ _____________________________ Completare questo modulo e restituirlo per fax o per posta al Vostro Distributore HamiltonJet locale o alla sede di area. I dettagli del Vostro contatto si possono trovare sul retro di questo catalogo. Questo questionario è disponibile anche in formato elettronico/mail sul sito www.hamiltonjet.co.nz. Staccare lungo la perforazione Questo questionario serve per controllare che la forma di carena e la velocità prevista sono adatte per un’applicazione con idrogetti e per selezionare inizialmente la migliore opzione propulsiva. Da notare che quanto maggiori sono le informazioni fornite, tanto più elevata sarà la precisione con cui verrà effettuata una soluzione propulsiva adeguata. Forme adatte di carena Questa pagina fornisce le informazioni di base per assistervi nel determinare l’adeguatezza del sistema di propulsione ad idrogetto per diverse forme di carena, applicazioni e previsioni di prestazione. Linee guida generali La forma di carena, monoscafo o multiscafo, dovrebbe essere quella che meglio di tutte si conforma alla dimensione, al dislocamento ed alla velocità di crociera dello scafo, ma con i seguenti prerequisiti: • la forma di carena e delle appendici devono evitare l’ingresso di aria nel condotto aspirante. • se non è previsto un’opportuna appendice lungo la chiglia, la forma di carena deve essere stabile direzionalmente anche senza tali appendici. Pattini all’interno della larghezza del condotto aspirante dovrebbero interrompersi a 0.5m a poppavia dell’interfaccia dinamica acqua/aria • evitare appendici quali chiglie, timoni, pattini stabilizzatori di planata ecc. per almeno 2 metri in fronte all’ingresso del condotto aspirante dell’idrogetto. Le appendici possono essere generalmente posizionate al di fuori dell’area proiettata davanti ai condotti aspiranti, senza compromettere la propria prestazione. • il livello dell’acqua deve essere almeno all’altezza dell’asse principale con imbarcazione a riposo. • In tutti i casi, prima di iniziare la costruzione è necessario consultare HamiltonJet. Interfaccia aria/acua Pattini L’area ombreggiata deve essere sgombra da appendici Ingresso dell’idrogetto 0.1m Scafi molto veloci (“plananti”) (oltre i 30 nodi) Per la migliore stabilità di rotta e velocità, si raccomanda una carena con linee monoedriche (angolo di diedro costante nell’area interessata alla planata). Evitare ruote di prua profonde e sottili poiché, senza un’opportuna appendice lungo la chiglia, esse possono causare instabilità direzionale a velocità superiori ai 25 nodi. Inoltre, sempre per una buona Evitare pattini in fronte o Linee di carena monoedriche: le stabilità di rotta e per evitare l’ingresso tra i condotti aspiranti migliori per scafi plananti veloci Spigolo d’aria proveniente dalle onde di 10-25° prua nell’idrogetto, generalmente si Ruota di prua raccomandano angoli di carena compresi Chiglia Angolo di diedro ben avviata: Angolo di diedro tra 10° e 25°. preferibile costante a poppavia Pluriscafi e scafi a velocità intermedia (da 10 a 30 nodi ma oltre per lunghezze maggiori) • Gli scafi di tipo SES e gli aliscafi possono offrire una portanza aggiuntiva alla carena e ridurre significativamente la resistenza, tuttavia è necessario evitare l’ingresso negli idrogetti di acqua mista ad aria proveniente dalle prue e dalle ali. • Per scafi con velocità intermedie (ad es. carene semi-dislocanti e carene non monoedriche) bisogna assicurare un’immersione sufficiente per gli idrogetti affinché si adeschino quando lo scafo è fermo ed il baricentro è posizionato longitudinalmente per la migliore velocità. Nota: nel caso di un angolo di diedro moderato, di un’immersione limitata a poppavia e di sezioni di prua a V profonda, potrebbe essere necessario prevedere un’opportuna appendice lungo la carena a poppavia per mantenere una stabilità di rotta. Tabella guida delle velocità per imbarcazioni veloci (da usare per determinare il rapporto potenza/peso) VELOCITA’ SCAFO (nodi) • Multiscafi lunghi e stretti, che mantengono bassi angoli di beccheggio in tutto lo spettro di velocità, sono particolarmente idonei alla propulsione con idrogetti. Per minimizzare la resistenza di carena dei catamarani, i progettisti devono tener conto della perdita di volume di carena a poppa causata dall’installazione degli idrogetti, in generale mantenendo la posizione longitudinale del baricentro (LCG) ben avanti. Non si garantisce alcuna velocità LUNGHEZZA AL GALLEGGIAMENTO (WLL) – metri Staccare lungo la perforazione Imbarcazioni lente (da 0 a 10 nodi ma oltre per lunghezze maggiori) La velocità dello scafo è limitata dalla lunghezza al galleggiamento (LWL) e da una forma efficiente di carena piuttosto che dalla potenza all’asse. Per velocità fino a quella di inizio planata (NDS), è sufficiente una potenza asse alquanto modesta e comunque possono essere ottenuti rendimenti propulsivi accettabili anche con idrogetti relativamente piccoli. In ogni situazione raccomandiamo di compilare il Questionario Applicativo sul retro e quindi di discutere le varie opzioni propulsive con un distributore autorizzato HamiltonJet per assicurarsi che gli idrogetti siano la soluzione di successo per la vostra imbarcazione. HamiltonJet Global PO Box 709 Christchurch, New Zealand Ph: +64 3 962 0530 Fax: +64 3 962 0534 E-mail: [email protected] Web: www.hamiltonjet.co.nz HamiltonJet Americas 14680 NE North Woodinville Way Suite 100 Woodinville, WA 98072 United States of America Ph: +1 425 527 3000 Fax: +1 425 527 9188 E-mail: [email protected] Web: www.hamiltonjet.com HamiltonJet Europe Unit 26, The Birches Industrial Estate East Grinstead, West Sussex RH19 1XZ United Kingdom Ph: +44 1342 313 437 Fax: +44 1342 313 438 E-mail: [email protected] HamiltonJet Asia 50 Ubi Crescent, #01-08 Ubi Techpark, Singapore 408568 Phone: +65 6415 7227 Fax: +65 6415 7211 Email: [email protected] Altri distributori autorizzati in oltre 50 Paesi in tutto il mondo www.hamiltonjet.co.nz Il Vostro Distributore autorizzato HamiltonJet è: VULKAN ITALIA SrL Via dell’Agricoltura 2 15067 Novi Ligure AL Tel. +39.0143.310211 Fax +39.0143.329740 E-mail: [email protected] Le specifiche riportate in questa pubblicazione sono soggette a modifiche senza preavviso o notifica.