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GRUPPI E RETI
(Prof. Stefania Vergati – 6 marzo 2009 – Pisa)
PROBLEMA: POSSIBILITA’ EPISTEMOLOGICA E TEORICAMENTE
FONDATA DI UNA SOCIOLOGIA DEI GRUPPI E DELLE RETI SOCIALI.
PREMESSA
SOCIOLOGIA DEI GRUPPI DA’ COME PUNTO DI
PARTENZA QUELLO CHE OGGI È UN PUNTO DI
ARRIVO
IL CONCETTO DI GRUPPO
NON È PRIMARIO
NON È OSSERVATIVO
È INVECE
SECONDARIO
INTERPRETATIVO
NELLA SOCIOLOGIA –SOCIOLOGIA DEI GRUPPI SI DA’ PER SCONTATO CHE LA
―FORMA‖ GRUPPO ESISTA A PRIORI
A PRESCINDERE DALLA REALTA’ EMPIRICA STORICO-CULTURALE
MODI DIVERSI DI CONSIDERARE IL GRUPPO COME GESTALT
VIENE FATTA PROPRIA DALLA Sociologia
In particolare
SIMMEL
LE FORME SONO A PRIORI relative ad ogni cerchia
DETERMINANO I COMPORTAMENTI
L’INDIVIDUALITA’ È GARANTITA DALLA COMBINAZIONE DELLE CERCHIE (SIMMEL,
1890,1982, p.126)
LEWIN (GRUPPO E SPAZIO SOCIALE ARTICOLATO IN PUNTI E PERCORSI
 REGIONI CON CONFINI-FORZE CHE CONDIZIONANO I MEMBRI DEL GRUPPO)
2
Gli studi sui gruppi danno per scontato che ad ogni forma o ―tipo
ideale ―corrispondano ruoli, norme e atteggiamenti specifici
INVECE
LUNDBERG SULLA DIADE EVIDENZIA
a.- Stessa forma diverso contenuto e ruoli: es.
a. diadi paritarie (familiari)
b. diadi atipiche (superiore e subordinato; medico-paziente)
b.in base attrazione emotiva (lundberg, 1939)
attrazione, repulsione-indifferenza
LA SOCIOLOGIA DEI GRUPPI
FINISCE NEL MOMENTO IN CUI MERTON TENTA DI FONDARLA
MA INTRODUCE POSSIBILITA’ DI DISTINZIONE
GRUPPO APPARTENENZA-GRUPPO DI RIFERIMENTO (1949, Teoria e
struttura sciale)
MA ERA MAI ESISTITA?
MOLTEPLICI SEGNALI DELLA PROBLEMATICITA’ DI INDIVIDUARE GIA’
IERI UNA SOCIOLOGIA DEI GRUPPI
A. CONCETTO DI GRUPPO
B. DIVERSI TIPI DI APPROCCIO
C.DIVERSI LIVELLI DI ANALISI
D. PIU’ TIPI DI METODI
3
A. CONCETTO DI GRUPPO - GRUPPI
Concetto ―vuoto‖ di volta in volta riempito di diversi significati
Sociologia dei gruppi “SOCIOLOGIA TRASCURATA”
Di una “disciplina” sviluppata sul piano tecnico-empirico
Ma non teorico-fondazionale.
SOCIOLOGIA-PSICOLOGIA SOCIALE- GROUP DYNAMICS
-PICCOLO GRUPPO =
1. AGGREGATO PERSONE CHE HANNO POSSIBILITA’ DI INTERAGI RE
2. INSIEME DI PERSONE LEGATE DA CARATTERISTICHE COMUNI
-GRANDE GRUPPO (CATEGORIE SOCIALI)
- Gruppo naturale- Gruppo sperimentale;- gruppo psicologicogruppo sociale
B - DIVERSI APPROCCI PREVALENTI DI CONSIDERARE IL GRUPPO
COME OGGETTO DI STUDIO DAI CLASSICI/SOCIOLOGIA
1°. FASE: convivenza di approcci diversi
APPROCCIO TIPOLOGICO basato su tipo di contatto
-Cooley: gruppo primario
APPROCCIO FORMALE (numerosità) (SIMMEL, 1902)
(individuo, cerchia ristretta, cerchia ampia)
4
1.
APPROCCIO DESCRITTIVO-TIPOLOGICO
PRIMARIO (COOLEY); di scopo (Simmel)
von Wiese e Becker (1932): gruppo secondario
- - Chapin (1935): gruppo a contatto intimo (g. primario); gruppo a
contatto superficiale (gruppo intermedio), gruppo a contatto
artificiale (gruppo secondario)
Chapin, elementi di differenziazione:
- tipo di contatto sensoriale
- frequenza del contatto
- intensità emotiva
- mezzi di comunicazione
- tipo di interdipendenza e relazionalità
Gruppi “evolutivi”: impoverimento o arricchimento emotivo
PICCOLO-GRANDE; NATURALE –SPERIMENTALE
2.
APPROCCIO STRUTTURALE -FORMALE
SIMMEL (1908) FORMA, AMPIEZZA, RELAZIONI; VON WIESE (1932);
5
2° FASE: CENTRALITA’ DELL’INTERAZIONE NEL PICCOLO
GRUPPO
3. ALTRO APPROCCIO STRUTTURALE-RELAZIONALE
MORENO (1934; 1938): DIVERSE POSSIBILITA’:
- IL GRUPPO NEL COMPLESSO (INDICI SOCIOMETRICI)
- IL SINGOLO
4.APPROCCIO INTERAZIONALE (PARK, 1924; MEAD, 1934;
LUNDBERG, 1939 e1940); LEWIN E LA GROUP DYNAMICS (1951)
-C. TRE DIVERSI LIVELLI DI ANALISI
MICRO =PSICOLOGIA SOCIALE, SOCIOMETRIA
MACRO=
SOCIOLOGIA GENERALE
SOCIALE, GRUPPI ETNICI =SC.CHICAGO)
(DISORGANIZZAZIONE
MESO= LA RETE COME CONCETTO –RELAIS TRA MICRO E MACRO
ESEMPIO: LO STUDIO DELLE MIGRAZIONI
Micro= motivazioni individuali
Macro=dinamica push-pull
Meso= le catene migratorie come configurazioni senza confini
spaziali o gruppali
D. PIU’ METODI DI ANALISI
SOCIOLOGIA, SOCIOLOGIA DEI GRUPPI, SOCIOMETRIA
6
STESSI O ALMENO SIMILI METODI DI RILEVAZIONE
SOCIETA’ POSTMODERNA= CRISI CONCETTO UNIVOCO (SE MAI
ESISTITO) DI GRUPPO DAL PUNTO DI VISTA DEL SENSO ATTRIBUITOGLI
DAGLI ATTORI SOCIALI
ES.: CHI VIVE IN COMUNITA’ E CHI IN FAMIGLIA
CRISI DIMOSTRATA
FAMILISMO
SUL
PIANO
EMPIRICO:
ES
RICERCA
SUL
7
IIa PARTE
MORENO: TRADIZIONE E INNOVAZIONE DEL SUO APPROCCIO
1. IL CONCETTO DI GRUPPO RIMANE
MA ASSUME UN SIGNIFICATO NUOVO
A. IL GRUPPO ―NATURALE‖ PRESENTA INTERAZIONI SOCIALI, PSICOLOGICHE,
ETC. DIVERSI TIPI DI GRUPPI
B. SI INDIVIDUANO SOTTOGRUPPI RELAZIONALI DIVERSI HIC ET NUNC
INGROUP E OUTGROUP NON SONO DATI A PRIORI MA SONO INDIVIDUATI
―SCOPRENDO‖ CIO’ CHE NEANCHE GLI ATTORI SANNO
2. PRINCIPALI RICERCHE DI MORENO consentono di considerarlo essenziale
per IL PASSAGGIO DALLO STUDIO DEI GRUPPI ALLO STUDIO
CONFIGURAZIONI SOCIALI E QUINDI ALLA NETWORK ANALYSIS
DELLE
1913 QUARTIERE A LUCI ROSSE E GRUPPI DELLE ―CASE‖ (8-10 RAGAZZE)
1915-18 RICERCA A MITTERNDORF (VIENNA) SU ESULI ITALIANI
LA RICERCA SU NEW YORK STATE TRAINING SCHOOL FOR GIRLS (ILLUSTRARE)
COSA C’E’ E COSA MANCA IN WHO SHALL SURVIVE 1934?
MODELLI
MATEMATICI (Moreno e Jennings,
configurations”, Sociometry, 1938, 1, pp.342-74
“Statistics
of
social
SOCIOMETRY, 1938 UN MODELLO MATEMATICO
DI LAZARSFELD SU
PROBABILITA’ CHE UN INDIVIDUO HA DI ESSERE SCELTO DA UN ALTRO
INDIVIDUO IN UN GRUPPO
Moreno, “Sociometry in relation to other social sciences”, Sociometry, 1937, 1,
pp.206-19
CONCLUSIONE: Il metodo di Moreno presenta tutte le caratteristiche che
definiscono la network analysis
come paradigma di ricerca
organico(Freeman, 2007, p.59)
1. centralità studio struttura
2. raccolta dati empirici sistematici
8
3. uso modello matematico implicito (poi esplicitato nel 1938)
4. immagini grafiche come parte integrante degli strumenti
Cause del mancato riconoscimento di MORENO
1. la sua IMPOPOLARITA’?(PER I CONTEMPORANEI: MAYO, WARNER AD
HARVARD)
2. la mancata comprensione OGGI
ad es. Scott (1997, pp.35-6): Lewin, Moreno e Heider esponenti psicologia
sociale influenzata dalla Gestalt
oppure “la principale innovazione di M. fu il sociogramma”
(NO, ANCHE MAYO 1933 ROETHLISBERGER ET AL. 1939 , WARNER 1941, 1949,
WHYTE 1943
Moreno invece
1. “le configurazioni sociometriche non sono ciò che usualmente è
chiamato Gestalt” anche se ne hanno alcune caratteristiche
(l’interdipendenza delle parti mutamento un elemento influenza l’intera
struttura (Moreno, 1938, p.343)
ma ―i singoli elementi di un sociogramma sono analiticamente
determinabili‖
il ricercatore è ―l’inventore del framework in cui i fenomeni sociali sono
studiati”
SPECIFICITA’ DIFFERENZIANTI MORENO-LEWIN
1. OGGETTO DI STUDIO
(GRUPPO NATURALE –GRUPPO SPERIMENTALE-NATURALE)
2. METODO
TEST SOCIOMETRICO (METODO QUANTITATIVO)
OSSERVAZIONE PARTECIPANTE (METODO QUALITATIVO)
3.FINALITA’
(TERAPEUTICA DI GRUPPO- CONOSCITIVA FORZE VITA DI GRUPPO,
INFLUENZA SU PERSONALITA’ E ADATTAMENTO NEL E DEL GRUPPO)
MORENO
1 .GRUPPO NATURALE: PICCOLO GRUPPO, COMUNITA’
2. STUDIO MATEMATICO SULL’ORGANIZZAZIONE E SVILUPPO DEI GRUPPI E
LA POSIZIONE DEGLI INDIVIDUI NEI GRUPPI
SOCIOMETRIA DESCRITTIVA COLD SOCIOMETRY
9
IN APPARENZA DIFFERENZA SOSTANZIALE TRA STUDIO GRUPPI E
STUDIO RETI
A -OGGETTO DELLA SOCIOLOGIA DEI GRUPPI :
I GRUPPI IL SINGOLO ATTORE SOCIALE O L’ATTORE COLLETTIVO:
ATTEGGIAMENTI, COMPORTAMENTI NEL GRUPPO E DEL GRUPPO
- OGGETTO DELLA NETWORK ANALYSIS: LA STRUTTURA DELLE
RELAZIONI (O DEL NETWORK)
- NETWORK PERSONALI O EGONETWORK TRASVERSALI AI
GRUPPI
- NETWORK DI GRUPPI
- NETWORK TOTALI DELLA SOCIETA’
---------------------------------------
DIVERSO TIPO DI DATI:
1. ATTRIBUTI (ATTEGGIAMENTI, COMPORTAMENTI, MANIFESTI O
LATENTI)
2. RELAZIONI-->DATI RELAZIONALI (Scott, 1991, tr.it.1997)
LESSICO PARTICOLARE DELLA NETWORK ANALYSIS
- TRADUCIBILI COME RETE E RETICOLO : DIFFERENZE ED ESEMPI
ESEMPIO DI RETICOLO: SISTEMA FOGNARIO
DEFINIZIONE di NETWORK in generale
-― STRUTTURA COSTITUITA DA NODI DI DIVERSA IMPORTANZA E
GERARCHIZZAZIONE/
COLLEGATI TRA LORO IN MODO DIVERSO E CON FLUSSI VARIABILI‖
10
(reticolo CITTA’-strade -condomini- appartamenti)
1° DEFINIZIONE DEL NETWORK SOCIALE
SCUOLA DI MANCHESTER (USO METAFORICO E USO EFFETTIVO)
1.
BARNES (1954) “OGNI PERSONA E’ IN CONTATTO CON UN
CERTO NUMERO DI PERSONE, ALCUNE DELLE QUALI SONO IN
CONTATTO L’UNA CON L’ALTRA, MENTRE ALTRE NON LO SONO”
(USO METAFORICO)
2.
MITCHELL (1969) :
“UNO SPECIFICO COMPLESSO DI LEGAMI TRA UN INSIEME BEN
DEFINITO DI PERSONE..
CON LA PROPRIETA’ CHE LE CARATTERISTICHE DI QUESTI LEGAMI
COME UN TUTTO POSSONO ESSERE USATE PER INTERPRETARE IL
COMPORTAMENTO SOCIALE DELLE PERSONE COINVOLTE”
((USO EFFETTIVO INTERPRETATIVO)
11
-LA NETWORK ANALYSIS SPOSTA L’ATTENZIONE DALLA FORMA DEL
GRUPPO-COMUNITA’ALL’ANALISI DELLA STRUTTURA DI RELAZIONI “
QUALI RELAZIONI ? TRE LIVELLI
A- LE INTERAZIONI NEL GRUPPO O NELLA COMUNITA’ (ES.: già
MORENO; LUNDBERG; LEWIN, MAYO E &. WARNER, WHYTE))
B- LE RELAZIONI
(EGONETWORK)
DELL’
ATTORE
SINGOLO
O
COLLETTIVO
C- IL SISTEMA GENERALE DI RELAZIONI SOCIALI
A- LE RELAZIONI NEL GRUPPO E NELLA RETE (ES.: MORENO E
LUNDBERG)
- UN GRUPPO PIU’ TIPI DI INTERAZIONI
1. MORENO (1934; 1938); JENNINGS (1947)
PSICOGRUPPO (gruppo la cui struttura sociometrica è basata su un
criterio di natura personale)(Jennings, 1947)
SOCIOGRUPPO (gruppo la cui struttura sociometrica è basata su
un criterio di natura collettiva)(Jennings, 1947)
2. LUNDBERG, 1939; Gruppo primario, secondario, terziario di
uno stesso gruppo (Lundberg, 1939)
UN GRUPPO DIVERSA INTENSITA’ DI INTERAZIONI
3. DAVIS, GARDNER E GARDNER, 1941
12
STRUTTURA INTERNA / GRUPPO: core members, primary members,
secondary members (da Freeman, 1992).
Anticipazione del concetto di CLIQUE ED ANCHE DI RETE EFFETTIVA
E RETE ALLARGATA
CLIQUE
“un gruppo intimo, non parentale,
con un numero di membri che può variare da due a trenta o più
persone” (Warner e Lunt, 1941) (CONFUSIONE)
Corrispondente al concetto di “gruppo informale” in una
organizzazione (Scott, 1997)
CLIQUE
E
GRUPPO
INFORMALE
STUDI
HAWTHORNE
=
“Configurazione di relazioni interpersonali informali” SISTEMA
DI INTERDIPENDENZE CHE CONSENTONO DI CONNETTERE LIVELLO
MICRO E LIVELLO MACRO (ES. LE MIGRAZIONI)
―CONFIGURAZIONE SOCIALE”= TRAMA DI RELAZIONI ATTRAVERSO
CUI LE PERSONE INTERAGISCONO TRA DI LORO
LA CONFIGURAZIONE PUO’ DAR LUOGO AD UN GRUPPO O ESSERE
TRASVERSALE
CONCETTI COLLEGATI IN MORENO:
- CONCETTO “ATOMO SOCIALE”
Il nucleo di relazioni che si costituisce intorno al singolo
-CONCETTO di “RETE SOCIOMETRICA”
Catene complesse di interrelazioni costituite da più atomi sociali
-CONCETTO DI UNIVERSO SOCIALE
13
GIA’ MORENO AVEVA SPIEGATO
PERCHE’ STUDIARE LE RELAZIONI INTERNE AI GRUPPI O ALLE
COMUNITA’? (MORENO)
1. PER CONOSCERE LA POSIZIONE INDIVIDUALE (SOCIOMATRICE RISULTATI
DI COLONNA E SOCIOGRAMMA)
2. PERCHE’ LE RELAZIONI INTERNE HANNO RILIEVO PER L’ORGANIZZAZIONE
DEL GRUPPO
-RELAZIONI POSITIVE ---> GRUPPI CON ORGANIZZAZIONE INTROVERSA
(ORIENTAMENTO AL GRUPPO E SODDISFAZIONE X IL GRUPPO)
-RELAZIONI NEGATIVE--->GRUPPI CON ORGANIZZAZIONE ESTROVERSA
(ORIENTAMENTO MAGGIORANZA MEMBRI VERSO ESTERNO)
3. PERCHE’ LE RELAZIONI INTERNE HANNO RILIEVO PER LA CONDOTTA DEL
GRUPPO (CFR. DETTAGLI IN VERGATI, 2008, 143)
4. PERCHE’ SI POSSONO CONFRONTARE I GRUPPI ( INDICI)
COSA STUDIARE: ATTRAZIONE, REPULSIONE
(Indirettamente indifferenza)
COME: test sociometrico----> specificare ma anche osservazione
partecipante (quantitativo e qualitativo)
sociomatrice (matrice di adiacenza) (siamo in un aggregato)
---> sociogramma
IL SOCIOGRAMMA
Rappresentazione di “configurazioni sociali nel corso del tempo e
la loro espansione nello spazio” (Moreno,1934, tr.it. p.102)
14
SONO STATI INDIVIDUATI TRE TIPI DI RELAZIONI SOCIALI X
SPIEGARE I COMPORTAMENTI INTERPERSONALI (MITCHELL, 1973)
1.
L’”ORDINE STRUTTURALE” (LA POSIZIONE NEL GRUPPO” X
COMPRENDERE IL COMPORTAMENTO IN SITUAZIONI STRUTTURATE)
2.
L’”ORDINE CATEGORIALE” (IL RIFERIMENTO A CATEGORIE
D’APPARTENENZA X COMPORTAMENTO IN SITUAZIONI NON
STRUTTURATE)
3.
L’”ORDINE PERSONALE” (IL RIFERIMENTO A LEGAMI PERSONALI
X I COMPORTAMENTI SIA IN SITUAZIONI STRUTTURATE SIA NON
STRUTTURATE)
FILONE STRUTTURALE SCUOLA DI HARVARD
LA STRUTTURA SOCIALE E’ COSTITUITA DA UN MODELLO STABILE DI
RELAZIONI CHE INTERCORRE TRA POSIZIONI SOCIALI E PUO’ESSERE
RAPPRESENTATA COME UN NETWORK--->
LE COMUNITA’ SONO RETI RELAZIONALI (WELLMAN, 1988)
15
ALCUNE CARATTERISTICHE DELLA RETE SOCIALE
1. LA RETE è RAPPRESENTABILE
IN QUANTO E’ CONCETTUALIZZABILE COME INSIEME DI PUNTI
TRA CUI SI ATTIVANO RELAZIONI PIU’ O MENO INTENSE, VARIABILI NEL TEMPO
2. I PUNTI POSSONO ESSERE PERSONE O GRUPPI
(QUINDI RETE NEI GRUPPI MA ANCHE GRUPPI NELLA RETE)
3.
SIA PER LA RETE (BARNES, 1954) SIA PER IL GRUPPO
(LUNDBERG, 1939; LEWIN, 1951) SI PARLA DI CAMPO SOCIALE O
SPAZIO SOCIALE
IL CAMPO SOCIALE DELLE RETE NON HA NECESSARIAMENTE UNA
ORGANIZZAZIONE, NE’ UN’UNITA’
MENTRE
IL CAMPO SOCIALE DEL GRUPPO E’ DELIMITATO O DELIMITABILE ED
E’ RAPPRESENTATO COME LUOGO DELL’INTERAZIONE (LUNDBERG,
1939)
4. LA RETE E’ UNA REALTA’ FLUIDA ---> CONCETTO DI RETE E’
DINAMICO-PROCESSUALE POICHE’ MUTA STRUTTURA RELAZIONI E
L’INTENSITA’/ RELAZIONI
CAUSE: - EFFETTI STRUTTURALI
- CAMBIAMENTO CARATTERISTICHE ATTORI
- CAMBIAMENTO ORIENTAMENTO ATTORI I QUALI
A. POSSONO ATTIVARE MECCANISMI SELEZIONE
B. SI ATTIVANO MECCANISMI DI INFLUENZA
16
ALCUNI CONCETTI DELLA NETWORK ANALYSIS
1. RETE TOTALE
“INSIEME DEI LEGAMI
IN CONTINUA RAMIFICAZIONE E CRESCITA
CHE SI DISPIEGA ENTRO ED AL DI LA’ DEI CONFINI DI OGNI
COMUNITA’ E ORGANIZZAZIONE “ ( MITCHELL, 1969)
RETE TOTALE : ARTICOLAZIONE /SISTEMA RETE IN TRE SUBSISEMI
RETE TERRITORIALE
RETE LAVORATIVA
RETE SOCIALE O ORDINE PERSONALE= LEGAMI PERSONALI CHE
GLI INDIVIDUI HANNO CON UN INSIEME DI PERSONE ED I LEGAMI
TRA QUESTE (MITCHELL, 1969)
2. RETE PARZIALE
DI CUI FANNO PARTE
1. EGO-NETWORK
INSIEME DI RELAZIONI RICONDUCIBILI AD UN SINGOLO INDIVIDUO
CARATTERISTICHE DEL NETWORK PERSONALE (Daugherty, et al,
1988)
1.
2.
3.
4.
la composizione
l’interazione
supporto
confronto
17
CONCETTI COLLEGATI: ANCORAGGIO; AMPIEZZA; DENSITA’
RELAZIONI; FREQUENZA;DURATA; DIREZIONE
ES. DI RICERCA: GRANOVETTER (1974); GRIECO (1987)
3.RETI CON UNO SPECIFICO
CULTURALI, RETI POLITICHE ETC..
CONTENUTO
O
BASE:
4.CLUSTER O GRUPPO ALL’INTERNO DI UNA RETE
ATTIVAZIONE DIFFERENZIALE NELLE RETI
1. NELLE RETI EGOCENTRATE :ES.. RICERCA SUL FAMILISMO
2. NELLE RETI TOTALI
---------------------------------------------------------
RETI
18
GLI STUDI SULLE RETI
ARGOMENTI MOLTEPLICI
POSTULATI COMUNI E ORIENTAMENTI
CUI CORRISPONDONO INTERESSI TEMATICI DIVERSI
1. L’INTERAZIONE FORMA UN QUID
DIVERSO DAGLI ELEMENTI COSTITUTIVI
(già Lewin)
2. LE RELAZIONI STRUTTURALI DELLA RETE
INFLUENZANO
L’AZIONE SOCIALE DELL’ATTORE
MA SONO ANCHE MANIPOLABILI DALL’ATTORE
(SINGOLO O COLLETTIVO)
19
Studio delle reti: origini
ORIGINI STUDIO RETI (Scott, 1991; Freeman,
2004; Piselli, 1995)
1. Sociometria (Moreno, 1934 – gia’ 1910);
Lewin
2. Scuola antropologica Manchester
3. Scuola di Harvard
- STRUTTURA DELL’INTERAZIONE NELLE RETI
QUATTRO FILONI DIVERSI DI N.A. (FREEMAN, 2004)
1. PERIODO PREMORENIANO: STUDI SULL’INTERAZIONE
INFANTILE,(U.K., 1926-32
2. HARVARD- CONTATTI CON RADCLIFFE-BROWN E
MALINOWSKI)
MAYO 1933, ROETHLISBERGER 1939, HOMANS, 1950
WHYTE, 1943, WARNER 1941 E 1963
3. 1940-60 LEWIN, Research center of group dynamics,
MIT 1945-48
BAVELAS, CARTWRIGHT, FESTINGER,
LIPPITT
17 centri tra USA e UK
4. HARVARD 1970-->;
TORONTO-WELLMAN
ANALISI STRUTTURALE E NETWORK ANALISYS
L’APPROCCIO STRUTTURALE E’ IL PARADIGMA di riferimento
20
LA N.A. SERVE PER STUDIARE LE STRUTTURE SOCIALI
(WELLMAN E BERKOWITZ, 1988)
2 POSTULATI (BOISSEVAIN, 1973) 5 PRINCIPI METODOLOGICI
1°.POSTULATO
―LE PERSONE SONO VISTE COME INTERAGENTI CON ALTRE
PERSONE, ALCUNE DELLE QUALI INTERAGISCONO TRA LORO E
CON ALTRI ANCORA”
2°. POSTULATO
IL NETWORK TOTALE DI RELAZIONI CHE COSI’ SI FORMA è IN UNO
STATO DI FLUIDITA’
5 PRINCIPI METODOLOGICI (WELLMAN, 1988)
Struttura= sistema di relazioni sociali tra posizioni sociali
1°Le strutture sociali determinano il milieu in cui operano le
relazioni diadiche
2°. Le relazioni sociali strutturate sono una fonte più potente di
spiegazione sociologica /
rispetto agli attributi personali dei membri di un sistema
-----> PROCEDURE DI RICERCA
A. Se il gruppo è piccolo meglio analizzare le relazioni per
scoprire il sistema dei ruoli
B. Se il gruppo è organizzato allora si parte dai ruoli e dagli
attributi per poi studiare le relazioni che ne sono influenzate
3°. Le norme sono considerate effetto della posizione strutturale
4°. Il mondo è composto di network e non di gruppi
21
5° Il metodo strutturale sostituisce il metodo individualistico
6° PRINCIPIO (Burt, 1992)
La struttura delle relazioni e la localizzazione dei singoli attori nel
network esercitano influenze su percezioni, atteggiamenti e
comportamenti,/
sia a livello dei singoli attori/
sia a livello del sistema complessivo
- La N.A. nasce come metodologia di analisi e diventa approccio
teorico deterministico
Domanda: Qual e’ l’unita’ di analisi della Network
analysis?
PICCOLO GRUPPO (MORENO, 1934, WHYTE, 1943; MAYO, 1933)
COMUNITA’ (BARNES, 1954; WELLMAN, 1979)
--->CONFUSIONE
RILEVANZA INVECE CONTESTO SOCIO-CULTURALE: ES. GRANOVETTER, 1974)
DOMANDE IN SOSPESO:
1.LA NETWORK ANALYSIS HA TROVATO UNO STATUTO TEORICO?
A.
TENTATIVO DI TEORIA STRUTTURALE DELL’AZIONE (LE MOTIVAZIONI
ALL’AZIONE SONO DETTATE DALLA POSIZIONE INDIVIDUALE NELLA
RETE RELAZIONALE PIU’ CHE DALLA CULTURA COMUNE ; BURT,
1992)
B.
TEORIA DELLO SCAMBIO (COOK, 1982)
22
C. NETWORKED INDIVIDUALISM (WELLMAN, 1979; WELLMAN E
WORTLEY, 1989 E 1990)
2. INTERESSA IL CONTENUTO DELLE RELAZIONI?
3. CHE RELAZIONE C’E’ TRA TIPO DI STRUTTURA E SUPPORTO?
(WELLMAN, E FRANK, 2001; COTE’ E WELLMAN, 2007)
4. Dati relazionali attributo del sistema di attori e non del singolo?
ES.: Capitale sociale individuale (struttura di relazioni tra due o più
persone) (Bourdieu, 1980) e sua risorsa
Capitale sociale collettivo (Fukuyama, 1995; Putnam, 2000)
La Ricerca
DUE ASPETTI:
EXCURSUS SULLE RICERCHE
METODI DELLE RICERCHE
RICERCHE
23
TEORIA-RICERCA SUI GRUPPI IN USA:
1. COMUNITA’ ETNICHE: SCUOLA DI CHICAGO PARK E BURGESS
1924
INFLUENZA SIMMEL: I PROCESSI SOCIALI DI GRUPPO ISOLAMENTO, CONFLITTO,
ASSESTAMENTO-ASSIMILAZIONE ESISTONO COME FORME PURE---->
COMPETIZIONE, CONFLITTO, ASSESTAMENTO, ASSIMILAZIONE
METODO ECOLOGICO E STRUTTURA
2.GESTALT-THEORIE DI KURT LEWIN
-
EBREI E MARGINALITA’ (LEWIN, 1935a)
GRUPPI NATURALI studio SPERIMENTALE
GESTIONE GRUPPO-ATMOSFERA (LEWIN E LIPPIT 1939)
FILONE STUDIO GROUP DYNAMICS
MICROFUNZIONALISTA
3.SOCIOMETRIA
MORENO 1910-->
MORENO, 1934
MICROSOCIOLOGIA DERIVANTE DAL FORMALISMO SOCIOLOGICO DI SIMMEL
E VON WIESE
5. RICERCHE SCUOLA DI HARVARD (STUDIO /‖RELAZIONI UMANE‖)
- Warner W Lloyd, Mayo e Roethlisberger, Homans, WHYTE
Warner
a Berkeley
– lavora con Lowie e con Malinowski
- conosce Radcliffe-Brown -->Harvard
- 1927-29 Australia
- 1929 Harvard docente Antropologia
1926 Elton Mayo ad Harvard (australiano)
24
1928 Western electric (illuminazione, tipo di supervisione, relazioni operai)
1930 anche Warner (relazioni primarie e secondarie, prospettiva strutturale)
METODO: OSSERVAZIONE DIRETTA E SISTEMATICA DI UN OSSERVATORE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
CHI
CHI
CHI
CHI
CHI
CHI
HA SCHERZATO CON CHI
HA POLEMIZZATO CON CHI
HA SCAMBIATO IL LAVORO CON CHI
HA AIUTATO CHI
HA MOSTRATO UN COMPORTAMENTO AMICHEVOLE VERSO CHI
ERA L’ANTAGONISTA DI CHI (FREEMAN, pp.68-9)
Studio su Yankee City relazioni interpersonali e classe sociale (ipotesi della
omogamia) AIUTI DI B. E M .GARDNER
Studio di Newbury Port (Yankee City) interazione nel gruppo e status (1941)
METODO: MATRICE DI INCIDENZA CASI PER AFFILIAZIONI(FREEMAN, P.719
QUINDI 3 ELEMENTI SU 4 DELL’ANALISI STRUTTURALE
1. PROSPETTIVA STRUTTURALE
2. 2 DATI SISTEMATICI
3. IMMAGINI GRAFICHE X I RISULTATI
MANCA USO STRUMENTI MATEMATICI
1932 e seguenti università di HARVARD SEMINARI SU PARETO
Partecipano Warner, Mayo, Roethlisberger, homans, Whitehead, Parsons,
Davis, Merton
1935 WARNER A UNIVERSITA’ DI CHICAGO
1936 WHYTE WILLIAM FOOTE (e ARENSBERGER C.)
LAUREA IN ECONOMIA
BOSTON UNO SLUM ITALO AMERICANO (“Street Corner Society)
METODO: OSSERVAZIONE PARTECIPANTE
1. PROSPETTIVA STRUTTURALE
2. PROSPETTIVA ETNOGRAFICA
25
3. NO DATI SISTEMATICI
4. NO STRUMENTI MATEMATICI
5. CONSAPEVOLEZZA LIMITI E /PROSPETTIVA STRUTTURALE
(LA STRUTTURA DETERMINA CiO’ CHE LA GENTE DICE, PENSA, SENTE, FA
(WHYTE, 1994))
VALUTAZIONE DI FREEMAN (2007, P.80)
CONFLITTUALITA’ INTERNA- ESODO
MANCA IL CONVINCIMENTO DI AVER CREATO UN PARADIGMA COMUNE
SOLO SCOTT (2000) PISELLI 1997
1940—70 ―GLI ANNI BUI‖
LEWIN
BAVELAS
PROBLEMI DELLA RICERCA
INDIVIDUAZIONE DEI CONFINI DELLA RETE:
DIPENDE
SE
GRUPPO,
SOCIOCENTRICO
EGONETWORK
O
a.SE STUDIAMO UN GRUPPO ORGANIZZATIVO
L’OBIETTIVO è INDIVIDUARE LA RETE INTERNA AD ESSO
NETWORK
(MAYO)
26
c. EGONETWORK
PROSPETTIVA REALISTA: SI ADOTTA IL PUNTO DI VISTA DEGLI
ATTORI SOCIALI (LAUMANN, 1983)
(AD ES. CRITERIO REPUTAZIONALE)
PROSPETTIVA NOMINALISTA: I CONFINI SONO INDIVIDUATI DAL
RICERCATORE IN RELAZIONE ALL’OBIETTIVO
Fly UP