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Giustizia
Atti Parlamentari — XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B 664 AI RESOCONTI non abbiano aggiunto la capacità di operare secondo criteri di economicità nella gestione; è alto, quindi, il rischio di vedere lo stabilimento cessare la sua attività –: quali iniziative urgenti sono previste a salvaguardia della struttura militare per allontanare il rischio concreto di assistere alla chiusura dello stabilimento con evidenti ripercussioni sul fronte occupazionale. (3-00055) Interrogazione a risposta scritta: GIDONI, CHIAPPORI, FAVA e PIROVANO. — Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che: si ha notizia di concorsi banditi dal Ministero della difesa per l’assunzione di personale in possesso di varie professionalità; di alcuni dei concorsi sarebbero state approvate anche le graduatorie dei vincitori, senza che però alla pubblicazione delle liste seguissero la loro assunzione ed immissione in ruolo; la mancata immissione dei vincitori nei ruoli dell’amministrazione della difesa sarebbe da imputare a disposizioni che hanno determinato il blocco delle assunzioni e/o del turn over; il problema della mancata assunzione parrebbe riguardare diverse centinaia di persone –: per quali ragioni l’amministrazione della difesa abbia bandito concorsi tesi all’assunzione di nuovo personale civile stante un quadro normativo ostativo e cosa il Governo intenda fare per soddisfare le legittime aspirazioni di coloro che hanno superato le selezioni e sono stati riconosciuti vincitori dei bandi. (4-00435) * * * Camera dei Deputati — — SEDUTA DEL 23 GIUGNO 2008 GIUSTIZIA Interrogazione a risposta in Commissione: CAPARINI. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che: la Commissione giustizia della Camera dei deputati il 18 giugno del 2008 ha audito il presidente del tribunale di Torino, professor Mario Barbuto, e il procuratore della Repubblica presso il tribunale di Bolzano, dottor Cuno Tarfusser, in materia di organizzazione degli uffici giudiziari; da indiscrezioni di stampa è trapelata l’intenzione da parte del Governo di procedere al riordino delle sedi giudiziarie; la sede staccata del tribunale di Brescia a Breno alla fine dell’anno 2007 annoverava circa 1.400 cause civili pendenti e 500 cause penali superavano, oltre alla volontaria giurisdizione, alle esecuzioni, alle tutele ed altri; consta all’interrogante che il giudice titolare per le cause civili è in congedo da oltre un anno, il mercoledì presiede un giudice diverso, che rinvia all’udienza successiva che registra la presenza di un altro giudice; i decreti ingiuntivi temporaneamente inviati alla cancelleria a Brescia necessitano di un tempo di lavorazione di 2 mesi. Diversa è la situazione del penale e dell’ufficiale giudiziario che funziona in modo impeccabile –: se il Ministro sia a conoscenza dei fatti espostiti e se, nel processo di riorganizzazione degli uffici giudiziari intenda conservare la sezione staccata del tribunale di Brescia a Breno; se il Ministro intenda – per quanto di sua competenza – ripristinare l’operatività e la tempestività nel celebrare le cause civili. (5-00142) Atti Parlamentari XVI LEGISLATURA — — ALLEGATO B 665 AI RESOCONTI Interrogazioni a risposta scritta: ROSATO e MARAN. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che: l’orientamento prevalente della produzione legislativa d’ambito penale si è da tempo indirizzato verso l’apertura a misure alternative alla detenzione, e in questo stesso senso il Consiglio d’Europa ha espresso nel 2004 la sua raccomandazione agli Stati membri; le misure alternative alla detenzione, oltre a corrispondere a una concezione non meramente retributiva della pena, rappresentano anche un’opportunità di razionalizzazione delle spese per la pubblica amministrazione, date le ridotte esigenze di sicurezza, in termini di personale e di strutture, richieste per i detenuti semiliberi rispetto a quelli ordinari; è grave, cronica e notoria la situazione di sovraffollamento delle carceri italiane; l’esperienza e le analisi dimostrano come la dislocazione sul territorio di strutture e personale delle forze dell’ordine rappresentino di per sé un fattore disincentivante delle attività delinquenziali, costituendo presidi di sicurezza di cui i cittadini mostrano di apprezzare la visibile presenza; l’amministrazione penitenziaria, quasi dieci anni or sono, ha espresso interesse all’acquisizione di un immobile di proprietà della provincia di Trieste, già caserma dei carabinieri, da destinarsi a struttura ove ospitare i detenuti in regime di semilibertà, al fine di separare questi ultimi dai detenuti ordinari ospitati nell’attiguo carcere; l’acquisizione dell’immobile avrebbe permesso anche di reperire una sede per l’attuale ufficio di esecuzione penale esterna, oggi ospitato in locazione a prezzo di mercato in altro edificio privato, nonché lo spazio per una caserma per il personale della Polizia penitenziaria; Camera dei Deputati — — SEDUTA DEL 23 GIUGNO 2008 il contratto per l’acquisizione dell’immobile tra l’amministrazione penitenziaria e la provincia di Trieste era stato stipulato nel 2005; l’esborso dell’amministrazione penitenziaria per l’acquisizione dell’immobile, ammontante a poco più di un milione di euro, era decisamente modesto se rapportato ai prezzi di mercato; si apprende che dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria è giunta alla provincia di Trieste una lettera con la quale si interrompono le trattative in corso e l’iter procedurale volto all’acquisizione dell’immobile –: se il Ministro della giustizia concordi con le argomentazioni addotte nella lettera di recesso del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria alla provincia di Trieste, o non ritenga piuttosto prevalenti le ragioni più generali della sicurezza dei cittadini, dell’accasermamento degli agenti della Polizia penitenziaria, della possibilità di reinserimento dei detenuti semiliberi, nonché del risparmio, in prospettiva di non lungo termine, rappresentato dal cessato esborso per il canone di locazione della sede dell’ufficio di esecuzione penale esterna; se il Ministro della giustizia intenda promuovere un tavolo cui convocare i rappresentanti istituzionali del Governo, della regione autonoma Friuli-Venezia Giulia, della provincia e del comune di Trieste al fine di verificare la praticabilità di un accordo di programma volto a superare gli ostacoli di carattere finanziario e procedurale. (4-00431) MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che: da un dossier realizzato dal centro studi « Ristretti Orizzonti », rivista realizzata dai detenuti del Carcere « Due Palazzi » di Padova, realizzato con il contri- Atti Parlamentari XVI LEGISLATURA — — ALLEGATO B 666 AI RESOCONTI buto del Dap, del Comune di Padova, della Provincia di Padova e della Regione Veneto si apprende che: il 4 gennaio 2008 si è suicidato nell’Opg di Aversa il detenuto Fabrizio P., di anni 26; il 13 gennaio 2008 si è suicidato nel carcere di Trani il detenuto Andrea Mongelli di anni 32; il 18 gennaio 2008 si è suicidato nel carcere di Viterbo il detenuto Claudio Tomaino di anni 31; Camera dei Deputati — — SEDUTA DEL 23 GIUGNO 2008 detenuti e quando ciascuno di essi era stato arrestato, per quale reato, quale fosse la posizione giuridica di ciascuno dei citati detenuti nonché se vi siano stati altri casi di suicidio nel corso del 2008. (4-00445) MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che: il 10 febbraio 2008 si è suicidato nel carcere di Palermo il detenuto Giovanni Cataldo di anni 36; da un dossier realizzato dal centro studi « Ristretti Orizzonti », rivista realizzata dai detenuti del Carcere « Due Palazzi » di Padova, realizzato con il contributo del Dap, del Comune di Padova, della Provincia di Padova e della Regione Veneto si apprende che sono morti per malattia: il 20 marzo 2008 si è suicidato nel carcere di Siracusa il detenuto Giuseppe Romano di anni 48; il 29 gennaio 2008 Mija D., di nazionalità serba, di anni 40, nel carcere di Regina Coeli (Roma); il 25 marzo 2008 si è suicidato nel carcere di Opera (Milano) il detenuto Davide Folli di anni 27; il 13 febbraio 2008 Michele Greco, di anni 84, nel carcere di Rebibbia (Roma); il 28 marzo 2008 si è suicidato nel carcere di Opg Aversa (Caserta) il detenuto Said Mouaaouia di anni 36; il 24 febbraio 2008 Vincenzo Parlato, di anni 54, nel carcere di Salerno; il 29 gennaio 2008 si è suicidato nell’Opg di Aversa il detenuto Vincenzo Romano di anni 35; l’11 aprile 2008 si è suicidato nel carcere di Larino (Campobasso) il detenuto N.D.B., italiano di anni 25; il 13 aprile 2008 si è suicidato a Catania, detenuto agli arresti domiciliari, Orazio Cannata di anni 60; il 2 marzo 2008 un detenuto cinese, di anni 35, nel carcere di Venezia; il 1° maggio 2008 Marco Pes, di anni 42, nel carcere di Oristano; il 4 maggio 2008 Flor Castillo, di anni 33, nel carcere di Giudecca (Venezia) –: il 20 aprile 2008 si è suicidato a Torino, detenuto agli arresti domiciliari, Antonio Marchesani di anni 57; se sia a conoscenza dei fatti e se vi siano altri detenuti morti per malattia nel corso del 2008; il 25 aprile 2008 si è suicidato nel carcere di Verona un detenuto di nazionalità italiana di anni 60; se e quanti siano i detenuti scarcerati per malattia nel corso del 2008 e quanti di questi siano morti entro i 90 giorni dalla scarcerazione; il 27 aprile 2008 si è suicidato nel carcere di Torino il detenuto Giuseppe Clemente di anni 44; il 30 aprile 2008 si è suicidato nel carcere di Viterbo il detenuto Mihai, di nazionalità rumena di anni 20 –: se sia a conoscenza dei fatti descritti quali siano le circostanze della morte dei con riferimento a tutti i casi in premessa e dagli eventuali altri casi a conoscenza dell’Amministrazione penitenziaria quali siano le cause del decesso; se la malattia che ha causato il decesso sia stata diagnosticata prima dell’entrata in carcere; Atti Parlamentari XVI LEGISLATURA — — ALLEGATO B 667 AI RESOCONTI quando ciascuno dei detenuti sopra indicati sia stato arrestato, per quale reato, e quale fosse la posizione giuridica, di ciascuno dei detenuti citati. (4-00446) MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che: da un dossier realizzato dal centro studi « Ristretti Orizzonti », rivista realizzata dai detenuti del Carcere « Due Palazzi » di Padova, realizzato con il contributo del Dap, del Comune di Padova, della Provincia di Padova e della Regione Veneto si apprende che sono morti per cause non accertate: Walid El Manawhlx di anni 39 il 20 gennaio 2008 a Padova, detenuto che godeva di un permesso; Dimitri Feraresso di anni 37 il 20 gennaio 2008 a Padova detenuto che godeva di un permesso; Daniele Foti di anni 42 il 2 febbraio 2008 detenuto nel carcere di Siracusa; Gianfranco Buschini di anni 50 il 3 febbraio 2008 detenuto nel carcere di Venezia; Andrea Brigida di anni 29 il 4 febbraio 2008 detenuto nel carcere di Imperia; Giovanni Rondinelli di anni 71 il 4 febbraio 2008 a Catanzaro detenuto agli arresti domiciliari; Sandro Di Nisio di anni 35 il 5 febbraio 2008 detenuto nel carcere di Vasto; Valentino Atzori di anni 32 il 9 aprile 2008 detenuto nel carcere di Torino; Stefano M. di anni 40 il 23 aprile 2008 detenuto nel carcere di Roma Regina Coeli; Camera dei Deputati — — SEDUTA DEL 23 GIUGNO 2008 Orazio I. di anni 35 il 30 aprile 2008 detenuto nel carcere di Frosinone –: se sia a conoscenza dei fatti descritti, quali siano le circostanze della morte e quando ciascuno di essi sia stato arrestato, per quale reato nonché quale fosse la posizione giuridica di ciascuno dei citati detenuti. (4-00447) * * * INFRASTRUTTURE E TRASPORTI Interrogazioni a risposta scritta: MESSINA. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che: in data 9 luglio 2003 si teneva una conferenza di servizio presso la Direzione generale delle infrastrutture della navigazione marittima ed interna del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per l’individuazione della circoscrizione dell’Autorità portuale di Trapani, istituita con decreto del Presidente della Repubblica 2 aprile 2003, alla presenza delle autorità competenti; nella suddetta conferenza si stabiliva un’intesa preliminare affinché venissero trasferite, a titolo gratuito, al comune di Trapani, previa sdemanializzazione, la pertinenza demaniale denominata « la Colombaia » assieme al fabbricato basso ad essa limitrofo e affinché, in contropartita quale permuta a titolo gratuito, venisse trasferito al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, e successivamente all’Autorità portuale, l’immobile denominato il « Lazzaretto » di proprietà del comune di Trapani; successivamente agli accordi del 9 luglio 2003 l’Assessorato alla presidenza della regione Sicilia, chiedeva alla Capitaneria di porto di Trapani, con nota prot. n. 7689 del 23 ottobre 2003, che l’immobile « la Colombaia » fosse consegnato