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CORRUZIONE POLITICA E CARTELLI DELLA DROGA IN
CORRUZIONE POLITICA E CARTELLI DELLA DROGA IN COLOMBIA di: Fernando Tocora ABSTRACT La criminalità organizzata in Colombia si è sviluppato attorno al traffico della droga negli ultimi 40 anni. All’inizio il traffico riguardava la marihuana, col tempo si è steso anche alla cocaina, portando il paese ad essere el primo sportatore mondiale. Per raggiungere questo primato bisogna tener in conto fattori come la posizione geografica del paese che è strategica, in fatti si trova tra i paesi andini ancestrali coltivatore della pianta di coca e gli Stati Uniti, i maggiori consumatori. La debolezza dello Stato ha anche facilitato la formazione di organizzazioni criminali supportate nel potere della corruzione. Altri fattori importanti sono stati la topografía molto irregolare di un paese con tre catene montuose, due giungle, fiumi impetuosi e una moltitudine di foreste pluviali. Dobbiano anche tener conto della situazione di estrema povertà nel paese e l’utilizzo delle tradizionali rotte del contrabbando per aprirne delle nuove per l’esportazione della cocaina. Verso la fine degli anni ’60 due cartelli della droga iniziano a formarsi in Colombia. Quelle di Medellin e Cali, che fiorite per circa 20 anni, attraverso l’infiltrazione e la corruzione delle agenzie statali fundamentali per svilupppare il traffico. Una sorta di corruzione istituzionalizzata che ha permesso la crescita di due ‘mostri’ delli economia e della política che nel loro cinismo si sono offerti di pagare il debito estero dello Stato in cambio dell’impunità. La “guerra alla droga” era una farsa e il diritto penale ha fatto poco per ridurre tali organizzazioni, in cambio ha riempito le carceri di consumatori, piccoli trafficanti di quartiere e del contrabbando di piccola quantità in aereo verso l’stero. Quando il cartello di Medellin ha inginocchiato il paese con una raffica di crudi atti terroristi (bombe sull’aerei commerciali, esplosioni nel centro delle città, omicidi selezionati di candidati a la presidenza della republica, etc.), la funzionalità del sistema è entrato in crisi e lo Stato è stato obbligato a eliminare il capo de l’organizzazione Pablo Escobar Gaviria. Il cartello di Cali è stato ridotto attraverso l’estradizione dei suoi leader più importanti negli Stati Uniti, nonostante la richiesta di un trattamento differente per aver collaborato con lo stato alla suppressione del violentissimo cartello di Medellin. Ma la storia non si ferma qui. Ne derivano mutazioni, mutamenti geopolitici, la conversioni delle mafie. I Cartelli diventano dei “cartellini”, il “bussiness dalla droga” diventa globale con una maggiore partecipazione di altri paesi, per esempio: il Messico arriva a dominare lo spostamento della droga negli Stati Uniti, la Giamaica aumenta la sua importanza come produttore-esportatore della marihuana. Tredici Stati membrei degli Stati Uniti entrano nel mercato della produzione di marihuana. Per la Colombia il business della droga aumenta il carburante alla più vecchia guerra dell’America Latina (50 anni). Una guerra per la terra in uno dei paesi più disuguali al mondo. Attori armati entrano in esso. Fin dall’inizio i vecchi guerriglieri impongono “tasse” sulle spedizioni di marihuana e cocaína nel loro territorio. Attorno ai primi anni ’90 la guerriglia assume il ruolo di imprenditore della droga. I paramilitari, esercito dei propietari terrieri, sostenuti logísticamente dal settore delle Forze Armate dello Stato, semina il campo di terrore e patrocinano vari settori politici di alto livello. Oggi che molti capi paramilitari sono estraditati negli Stati Uniti, arriva una nuova mutazione, nascono le “Bacrim” (bande criminali) che riniziamo il ciclo delle estorsioni ai danni dei piccoli commercianti arrivando probabilmente così a costituire nuove e potenti mafie. Questa presentazione oltre a sintetizzare la lunga storia de violenza e corruzione in Colombia è anche utile per conoscere il modo in cui hanno affrontato la criminalità organizzata lo stato e la società stessa, o meglio, come non l’hanno affrontata, e quale è stato il ruolo essenziale que la corruzione politica ha avuto. E’vero che la politica di colpire l’economía dei trafficanti di droga con la creazione di delitti nuovi (arrichimiento illecito, reciclaggio, prestanomi nei casi di criminalità organizzata) e la pena di confisca dei beni ha contribuito a minare il potere di queste organizzazioni. Colombia dopo la caduta dei grandi cartelli e dopo l’stradizioni di centinaia di trafficanti, ha continuato ad essere il più grande produttore-sportatore di cocaína al mondo e una buona parte dei nostri politici hanno le mani in pasta.