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1. Se capisci la Fed è perché non è chiara…
Ottobre 2013 Ogni mese SYZ Asset Management propone «1 mese in 10 immagini », una carrellata sull’attività economica mondiale. E poiché un’immagine conta più di mille parole, ogni mese presentiamo 10 grafici che illustrano i fatti più significativi dell’attualità economica e finanziaria dell’ultimo periodo, corredati da un breve commento sulla loro interpretazione. Pubblicazione curata dal team Global Macro & Fixed Income Strategies – SYZ Asset Management - Tel. +41 (0)58 799 10 00 - [email protected] Autori: Maurice Harari, Adrien Pichoud La pubblicazione è basata su grafici elaborati con i dati raccolti nel mese di settembre 2013. Indice 1. Se capisci la Fed è perché non è chiara… 2. Stati Uniti – Nessun vuoto d’aria nell’estate 2013 3. Stati Uniti – Crescita meno marcata dell’immobiliare 4. Area euro – Migliora la fiducia ma non le condizioni di credito 5. Area euro – L’inazione della Fed spingerà la BCE ad agire? 6. Giappone – Confermato il miglioramento economico 7. Correlazione fra importazioni dei BRIC e performance dell’MSCI EM $ 8. Quotazioni: paesi emergenti contro avanzati 9. Mercati obbligazionari – Nuove tensioni sui tassi italiani 10. Mercato valutario – Il più attivo del pianeta 1. Se capisci la Fed è perché non è chiara… • • • Il 18 settembre il sorprendente voltafaccia della Riserva federale ha gettato lo sconcerto sui mercati finanziari: contrariamente a quanto annunciato negli ultimi mesi, la Fed ha deciso di rimandare l’inizio del tapering. Eppure, dopo maggio Ben Bernanke e gli altri membri del FOMC non hanno perso un’occasione per riaffermare che di fronte al perdurare del miglioramento sul fronte del lavoro la banca centrale avrebbe dovuto iniziare a ridurre il suo programma di acquisto di attivi (85 miliardi di USD al mese). Inoltre, mentre gli investitori progressivamente si abituavano alla prospettiva di una svolta in politica monetaria e l’intera curva dei tassi si spostava verso l’alto, la Fed non ha in alcun modo contrastato la formazione di un generale consenso sull’anticipazione di una prima mossa in settembre. La decisione della Fed ha quindi sorpreso e disorientato i mercati, e non solo per il contenuto ma anche per la forma. Infatti, questo episodio allenta il «legame di fiducia» con i mercati che permetteva alla Fed di orientare le anticipazioni degli investitori. CURVA DEI TASSI GOVERNATIVI AMERICANI AL 1 MAGGIO 2013 E AL 1 OTTOBRE 2013 4.00 + + + + 3.50 + + +++ + ++ + + ++ 01/10/2013 3.00 ++ 2.50 ++ + + ++ +++ ++ +++ + ++ +++ + + + + ++ +++ ++++ + + ++++ + ++ ++ + +++ + + + + ++ + +++ ++ +++ + + + + + + +++ + +++ +++ + + + + ++ +++ +++ 2.00 1.50 1.00 0.50 0 + + 01/05/2013 -0.50 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 01/10/13 CURVE TO POWER 3 01/05/13 CURVE TO POWER 3 X AXIS - LIFE Y AXIS - REDEMPT ION YIELD Source: T homson Reuters Datastream La presente pubblicazione è rivolta esclusivamente ai clienti professionali, ai clienti istituzionali e alle controparti qualificate; non è destinata alla distribuzione o all’uso da parte di clienti al dettaglio o di qualsiasi persona o organismo che sia cittadino, residente o abbia la propria sede in qualsiasi territorio, stato, paese o altra giurisdizione nella quale la distribuzione, pubblicazione, disponibilità o uso di tali informazioni sia contrario alla legge o alla regolamentazione. La presente pubblicazione è rilasciata esclusivamente a scopo informativo e non costituisce in alcun modo un documento contrattuale, un’offerta o una sollecitazione all’acquisto o alla vendita di prodotti d’investimento o di altra natura finanziaria. Le analisi ivi contenute sono fondate su una serie di ipotesi. Differenti ipotesi potrebbero comportare risultati sostanzialmente diversi. Le opinioni espresse sono pertinenti esclusivamente alla data della pubblicazione e possono essere modificate in qualsiasi momento senza preavviso. Le performance passate non sono indicative dei risultati futuri. Sebbene tutte le informazioni e le opinioni espresse in questo documento siano fornite in buona fede da fonti ritenute attendibili, nessuna garanzia – implicita o esplicita - è fornita in merito alla loro completezza o esattezza. Syz Asset Management SA declina ogni responsabilità in caso di perdite o danni occorsi in conseguenza del loro utilizzo. Si raccomanda a chi prende visione della presente pubblicazione di consultare il proprio consulente legale, finanziario e/o fiscale prima di prendere qualsiasi decisione in merito all’investimento. La presente pubblicazione non può essere riprodotta o distribuita, per intero o in parte, senza previa autorizzazione di Syz Asset Management SA. Ottobre 2013 2. Stati Uniti – Nessun vuoto d’aria nell’estate 2013 • • • Nelle estati 2011 e 2012, gli indici di attività USA hanno segnato una flessione che per due volte ha fatto temere una ricaduta dell’economia americana in recessione. Questo non è avvenuto nell’estate 2013 durante la quale la dinamica congiunturale ha invece mostrato un’accelerazione (che a sua volta ha alimentato le anticipazioni sull’avvio della normalizzazione della politica monetaria). In agosto, gli indici ISM sono balzati verso l’alto (nel caso dei servizi, al livello più alto da fine 2005). E secondo le prime letture di settembre, l’attività è rimasta sostenuta anche nell’ultimo mese dell’estate. La buona tenuta della crescita nonostante l’inasprimento della politica di bilancio in atto dall’inizio dell’anno rinforza l’impressione che l’economia USA sia ormai in grado di crescere al ritmo del 2% all’anno (o leggermente di più) a dispetto di alcuni venti contrari. ISM COMPOSITO (SERVIZI+MANIFATTURA) E PIL (VARIAZIONE ANNUA) 65 6 60 4 55 2 50 0 45 -2 40 -4 35 -6 00 01 02 03 US - ISM Composite US - GDP, YoY%(R.H.SCALE) 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 Sourc e: T homs on Reuters Datas tream 3. Stati Uniti – Crescita meno marcata dell’immobiliare • • • Nel 2012 gli indicatori del mercato immobiliare USA hanno evidenziato un recupero impressionante. Dopo la depressione successiva allo scoppio della bolla immobiliare, le aperture di nuovi cantieri, le vendite di alloggi e i prezzi si sono riportati in traiettoria ascendente, contribuendo così al miglioramento della fiducia delle famiglie e al rafforzamento dei consumi. Quest’anno, benché l’andamento resti ancora positivo, l’accelerazione non è più altrettanto marcata: le aperture di cantieri e le vendite di alloggi nuovi si sono stabilizzate e l’aumento dei prezzi è meno rapido. La risalita dei tassi d’interesse dopo la primavera di certo contribuisce a fiaccare la dinamica del settore. Tuttavia, la dinamica di questo settore chiave per l’economia rimane positiva, come dimostra l’incremento delle vendite di alloggi esistenti in agosto e l’alto livello dell’indice di attività dei costruttori edili in settembre. VENDITE TOTALI DI ALLOGGI E PREZZO MEDIO DI VENDITA 9 250 8.5 8 225 7.5 7 200 6.5 6 175 5.5 5 150 4.5 4 3.5 2000 125 2002 2004 2006 2008 2010 2012 So urce: SYZ A M , B lo o mberg Total home sales (existing + new, millions) Median sale price (existing homes, USD k) - RHS 4. Area euro – La fiducia migliora ma non le condizioni di credito • • • In estate i dati macroeconomici europei si sono tutti orientati verso l’alto. Con un’eccezione. Un settore, che è cruciale per l’economia, non ha dato alcun segnale di ripresa: l’erogazione del credito, in particolare nelle economie del sud. I motivi sono noti e il recupero della fiducia degli ultimi mesi non ha cambiato nulla: vincoli sul fronte dell’offerta (disindebitamento delle banche, crediti inesigibili) e vincoli anche sul fronte della domanda (disoccupazione alta, prospettive di attività depresse e poco stimolanti per gli investimenti ), il tutto sullo sfondo di tassi d’interesse proibitivi… A prescindere dal rimbalzo degli indici di fiducia e di attività appare quindi difficile che l’Europa possa realmente tornare a crescere senza che sia almeno fermata la contrazione del credito. Anche se sarebbe auspicabile che il credito riprendesse a crescere… SENTIMENT ECONOMICO E VARIAZIONE DEL CREDITO AL SETTORE PRIVATO 12 120 115 10 110 8 105 100 6 95 4 90 2 85 80 0 75 -2 70 65 -4 99 00 01 02 03 04 05 06 07 EMU ECONOMIC SENTIMENT INDEX CREDIT TO DOMESTIC PRIVATE SECTOR YoY %(R.H.SCALE) 08 09 10 11 12 13 Sourc e: T homs on Reuters Datas tream La presente pubblicazione è rivolta esclusivamente ai clienti professionali, ai clienti istituzionali e alle controparti qualificate; non è destinata alla distribuzione o all’uso da parte di clienti al dettaglio o di qualsiasi persona o organismo che sia cittadino, residente o abbia la propria sede in qualsiasi territorio, stato, paese o altra giurisdizione nella quale la distribuzione, pubblicazione, disponibilità o uso di tali informazioni sia contrario alla legge o alla regolamentazione. La presente pubblicazione è rilasciata esclusivamente a scopo informativo e non costituisce in alcun modo un documento contrattuale, un’offerta o una sollecitazione all’acquisto o alla vendita di prodotti d’investimento o di altra natura finanziaria. Le analisi ivi contenute sono fondate su una serie di ipotesi. Differenti ipotesi potrebbero comportare risultati sostanzialmente diversi. Le opinioni espresse sono pertinenti esclusivamente alla data della pubblicazione e possono essere modificate in qualsiasi momento senza preavviso. Le performance passate non sono indicative dei risultati futuri. Sebbene tutte le informazioni e le opinioni espresse in questo documento siano fornite in buona fede da fonti ritenute attendibili, nessuna garanzia – implicita o esplicita - è fornita in merito alla loro completezza o esattezza. Syz Asset Management SA declina ogni responsabilità in caso di perdite o danni occorsi in conseguenza del loro utilizzo. Si raccomanda a chi prende visione della presente pubblicazione di consultare il proprio consulente legale, finanziario e/o fiscale prima di prendere qualsiasi decisione in merito all’investimento. La presente pubblicazione non può essere riprodotta o distribuita, per intero o in parte, senza previa autorizzazione di Syz Asset Management SA. Ottobre 2013 5. Area euro – L’inazione della Fed spingerà la BCE ad agire? • • • Il copione sembrava già scritto: di fronte alla schiarita congiunturale americana, la Fed avrebbe avviato la normalizzazione delle condizioni monetarie e alla BCE bastava assicurarsi che i tassi rimanessero bassi in Europa perché il vecchio continente potesse approfittare del mix di crescita mondiale più forte/tassi bassi/moneta debole (mentre l’USD avrebbe dovuto rafforzarsi). Ma la decisione a sorpresa della Fed ha smentito le proiezioni, come dimostra il recente rialzo dell’EUR/USD a 1,35. Ancora una volta gli occhi si puntano sulla BCE, tanto più che la difficoltà di accesso ai finanziamenti resta un grave nodo da sciogliere per la ripresa in Italia e in Spagna. Immediata la reazione di Mario Draghi che davanti al Parlamento Europeo ha evocato un nuovo allentamento di politica monetaria. Nei prossimi mesi la BCE potrebbe tentare di sostenere la fragile ripresa in atto con un taglio del tasso refi o nuove iniezioni di liquidità. BILANCIO DELLA BCE E DELLA FED (IN % DEL PIL NAZIONALE) 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% 2007 FED 2009 EC B 2011 2013 So urce: SYZ A M , Fed, ECB , Datastream, B lo o mberg 6. Giappone – Confermato il miglioramento economico • • • L’indagine trimestrale Tankan a cura della BoJ ha confermato che nel 2013 l’economia giapponese ha dato prova di un rinnovato dinamismo. Per le grandi aziende industriali e dei servizi l’economia gira ai massimi degli ultimi 5 anni. Quindi, anche il PIL del 3° trimestre dovrebbe registrare una marcata crescita. Il segnale più incoraggiante nell’ottica dell’uscita dalla deflazione è che il miglioramento sta coinvolgendo soprattutto le piccole e medie imprese. Nel settore dei servizi i livelli di attività attuali non si registravano da oltre vent’anni. Il fatto che la schiarita sia percepita da tutti i livelli dell’economia è un nuovo indizio dell’efficacia dello shock di fiducia voluto dal governo Abe. Un altro segnale viene dal ritorno dell’inflazione in territorio chiaramente positivo degli ultimi mesi. INDICE TANKAN DI ATTIVITÀ DELLE GRANDI AZIENDE NELL’INDUSTRIA E NEI SERVIZI 36 30 20 10 0 -10 -20 -30 -40 -50 -60 95 96 97 98 99 00 01 02 JAP - TANKAN LGE MANUFACTURERS JAP - TANKAN LGE NON-MANUFACTURERS 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 Sourc e: T homs on Reuters Datas tream 7. Correlazione fra importazioni dei BRIC e performance dell’MSCI EM $ • • • • Abbiamo sommato tutte le importazioni provenienti dai BRIC (Brasile, Russia, India e Cina) calcolando la variazione annua dell’aggregato. Abbiamo poi misurato la variazione annua dell’MSCI EM ($) e dal confronto è risultato che fra le due variabili esiste una correlazione. Dopo la crisi del 2008, quando le importazioni di questi paesi che erano la locomotiva della crescita mondiale sono diminuite, hanno perso quota anche i loro mercati azionari. Nei periodi di forte crescita delle importazioni si osserva l’effetto inverso. Pertanto, tenuto conto della domanda interna debole in alcune di queste economie (in particolare in India), la recente correzione osservata nei paesi emergenti potrebbe durare più a lungo del previsto. VARIAZIONE ANNUA DELLE IMPORTAZIONI TOTALI DEI BRIC E DELL’MSCI EM $ (%) 100.0% 80.0% 60.0% 40.0% 20.0% 0.0% -20.0% -40.0% IMPORTS (BRIC) MSCI EM $ -60.0% Jan-95 Jan- 97 Jan-99 Jan-01 Jan-03 Jan-05 Jan-07 Jan-09 Jan-11 Jan-13 La presente pubblicazione è rivolta esclusivamente ai clienti professionali, ai clienti istituzionali e alle controparti qualificate; non è destinata alla distribuzione o all’uso da parte di clienti al dettaglio o di qualsiasi persona o organismo che sia cittadino, residente o abbia la propria sede in qualsiasi territorio, stato, paese o altra giurisdizione nella quale la distribuzione, pubblicazione, disponibilità o uso di tali informazioni sia contrario alla legge o alla regolamentazione. La presente pubblicazione è rilasciata esclusivamente a scopo informativo e non costituisce in alcun modo un documento contrattuale, un’offerta o una sollecitazione all’acquisto o alla vendita di prodotti d’investimento o di altra natura finanziaria. Le analisi ivi contenute sono fondate su una serie di ipotesi. Differenti ipotesi potrebbero comportare risultati sostanzialmente diversi. Le opinioni espresse sono pertinenti esclusivamente alla data della pubblicazione e possono essere modificate in qualsiasi momento senza preavviso. Le performance passate non sono indicative dei risultati futuri. Sebbene tutte le informazioni e le opinioni espresse in questo documento siano fornite in buona fede da fonti ritenute attendibili, nessuna garanzia – implicita o esplicita - è fornita in merito alla loro completezza o esattezza. Syz Asset Management SA declina ogni responsabilità in caso di perdite o danni occorsi in conseguenza del loro utilizzo. Si raccomanda a chi prende visione della presente pubblicazione di consultare il proprio consulente legale, finanziario e/o fiscale prima di prendere qualsiasi decisione in merito all’investimento. La presente pubblicazione non può essere riprodotta o distribuita, per intero o in parte, senza previa autorizzazione di Syz Asset Management SA. Ottobre 2013 8. Quotazioni: paesi emergenti contro avanzati • • • Questo grafico confronta l’andamento, dal 1995, delle quotazioni dei mercati azionari emergenti rispetto ai listini dei principali mercati avanzati. Fino a di recente, i titoli dei mercati emergenti erano quotati a premio rispetto a quelli dei mercati avanzati, ma la situazione oggi si è ribaltata e si è tornati a una situazione di quotazioni a sconto. Gli investitori si chiedono perciò se sia opportuno tornare su questa asset class. Per il momento prevale la prudenza, tanto più che le notizie sono poco incoraggianti. Comunque sia, quando si opera su questi mercati è opportuno dare prova di una grande selettività (prestando ad esempio una particolare attenzione al grado di dipendenza dai capitali esteri). EM VS DM IN TERMINI DI RAPPORTO PREZZO/UTILI 1.60 1.40 1.20 1.00 0.80 0.60 0.40 0.20 0 95 96 97 98 EM/EU (in terms of PE) EM/US (in terms of PE) 99 00 01 02 03 04 05 06 07 08 09 EM/World (in terms of PE) EM/JP (in terms of PE) 10 11 12 13 Source: Thomson Reuters Datastream 9. Mercati obbligazionari – Nuove tensioni sui tassi italiani • • • L’assenza di una chiara maggioranza dopo le elezioni di febbraio ha portato al governo una coalizione fragile, guidata da Enrico Letta. E’ bastata la condanna pronunciata nei confronti di Silvio Berlusconi per farla saltare, con le dimissioni dei ministri del PDL. Il ritorno dell’instabilità politica in Italia e la possibilità di nuove elezioni hanno risvegliato i timori degli investitori riguardo alla terza economia dell’area euro, proprio quando gli indicatori avevano evidenziato un relativo miglioramento della situazione (o quantomeno l’arresto del peggioramento). I tassi d’interesse delle obbligazioni di governo decennali italiane si sono immediatamente impennati, superando (per la prima volta da inizio 2012) i tassi spagnoli. La principale fonte di rischio per il Belpaese è certamente l’assoluta mancanza di una leadership politica, che rischia di vanificare gli sforzi compiuti negli ultimi anni per risanare il bilancio. TASSI GOVERNATIVI A 10 ANNNI PER ITALIA E SPAGNA 7.50 7.00 6.50 6.00 5.50 5.00 4.50 4.00 3.50 J F M A M J ITALY 10Y GOVERNMENT RATE SPAIN 10Y GOVERNMENT RATE J A S O N D J F M A M J J A S Sourc e: T homs on Reuters Datas tream 10. Mercato valutario – Il più attivo del pianeta • • • La Banca dei Regolamenti Internazionali ha pubblicato a inizio mese la sua relazione triennale sul mercato dei cambi, che rimane di gran lunga il mercato più attivo (USD 5.300 mrd/giorno) e con la crescita più spettacolare (il volume è quadruplicato in 12 anni). Al primo posto tra le monete più scambiate (con un netto distacco dalla successiva) figura l’USD, presente in 9 transazioni su 10. L’euro, al secondo posto, è presente solo nel 33% delle transazioni e vede il suo peso diminuire dal 2010. Si noti che essendo presenti 2 monete in ogni transazione, il totale ammonta a 200% e non 100%... La tendenza più interessante è indubbiamente la costante progressione delle monete emergenti. Per la prima volta, il Top 10 delle monete più trattate ha incluso due monete emergenti: il peso messicano, 8°, e lo yuan cinese, 9°. Una tendenza che è destinata a proseguire e che riflette la crescente apertura delle rispettive economie. IMPORTI TRATTATI GIORNALMENTE SUI MERCATI DEI CAMBI, PERCENTUALE DEL DOLLARO E DELLE MONETE EMERGENTI 6000 100% 90% 5000 80% 70% 4000 60% 50% 3000 40% 2000 30% 20% 1000 10% 0% 0 1998 2001 2004 2007 2010 2013 *NB : the sum o f % daily turno ver is 200% USD (%* of daily turnover) EM 23 (%* of daily turnover) Avg FX market daily turnover (USD bn, RHS) So urce: B IS, SYZ A M La presente pubblicazione è rivolta esclusivamente ai clienti professionali, ai clienti istituzionali e alle controparti qualificate; non è destinata alla distribuzione o all’uso da parte di clienti al dettaglio o di qualsiasi persona o organismo che sia cittadino, residente o abbia la propria sede in qualsiasi territorio, stato, paese o altra giurisdizione nella quale la distribuzione, pubblicazione, disponibilità o uso di tali informazioni sia contrario alla legge o alla regolamentazione. La presente pubblicazione è rilasciata esclusivamente a scopo informativo e non costituisce in alcun modo un documento contrattuale, un’offerta o una sollecitazione all’acquisto o alla vendita di prodotti d’investimento o di altra natura finanziaria. Le analisi ivi contenute sono fondate su una serie di ipotesi. Differenti ipotesi potrebbero comportare risultati sostanzialmente diversi. Le opinioni espresse sono pertinenti esclusivamente alla data della pubblicazione e possono essere modificate in qualsiasi momento senza preavviso. Le performance passate non sono indicative dei risultati futuri. Sebbene tutte le informazioni e le opinioni espresse in questo documento siano fornite in buona fede da fonti ritenute attendibili, nessuna garanzia – implicita o esplicita - è fornita in merito alla loro completezza o esattezza. Syz Asset Management SA declina ogni responsabilità in caso di perdite o danni occorsi in conseguenza del loro utilizzo. Si raccomanda a chi prende visione della presente pubblicazione di consultare il proprio consulente legale, finanziario e/o fiscale prima di prendere qualsiasi decisione in merito all’investimento. La presente pubblicazione non può essere riprodotta o distribuita, per intero o in parte, senza previa autorizzazione di Syz Asset Management SA.