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142TR Nuova pinza per le biopsie inventata a Forlì

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142TR Nuova pinza per le biopsie inventata a Forlì
COMUNICATO STAMPA/NOTIZIE
Agli organi d’informazione
Prot. N. 142 TR
Forlì, 18 Agosto 2008
“Ritorno al futuro”
Indagini meno invasive per il paziente, complicanze ridotte,
maggiore quantità di tessuto polmonare
Dalla broncoscopia alla pinza Jumbo per le biopsie polmonari, utilizzata
dall’Unità Operativa di Pneumologia Interventistica di Forlì, diretta dal
Prof.Venerino Poletti
Inventata 110 anni fa da Gustav Killian dell’Università di Heidelberg, per
la rimozione dei corpi estranei inalati, la broncoscopia rigida è una
metodica importante per lo pneumologo per la diagnosi, la terapia delle
patologie endotracheobronchiali e le urgenze respiratorie da ostruzione
meccanica delle vie aeree.
Con l’introduzione del broncoscopio flessibile, il broncoscopio rigido
veniva utilizzato sempre di meno, anche perché per essere introdotto
richiedeva un’anestesia generale.
Questo fino all’applicazione della broncoscopia diagnostica per ottenere
il tessuto polmonare senza sottoporre il paziente ad una biopsia polmonare
aperta. Un ritorno al futuro...
____________________________________________________________________
Comunicazione, Relazioni interne, Relazioni con il cittadino, Ufficio Stampa
C.so della Repubblica, 171/D – 47100 Forlì T. +39.0543.731007/30/61 F. +39.0543.731064
E-mail: [email protected] ; Sito web: www.ausl.fo.it
Il prof.Venerino Poletti, direttore dell’Unità Operativa di Pneumologia
Interventistica di Forlì, ha modificato questa tecnica, utilizzando le pinze
“Jumbo”, pinze flessibili di derivazione gastroenterologica, adattate per l’utilizzo
broncoscopico, che presentano dimensioni maggiori per effettuare biopsie
polmonari.
La biopsia polmonare broncoscopica definita anche biopsia polmonare
transbroncoscopica o transbronchiale (TBLB) è infatti un intervento con
scarsa morbilità e mortalità.
“La pinza Jumbo ottiene prelievi molto più grandi delle pinza utilizzata nella
tecnica tradizionale – spiega il dottor Gianluca Casoni, medico dell’Unita
Operativa Pneumologia Interventistica - che prendeva porzioni talora non
sufficienti per porre una diagnosi istologica definitiva, soprattutto per le
pneumopatie infiltrative diffuse. Sono pinze utilizzabili solo in corso di
broncoscopia rigida e presentano numerosi vantaggi sia per il medico che,
soprattutto, per il paziente.”
“Innanzitutto l’utilizzo di questa pinza comporta un aumento della resa
diagnostica – prosegue Casoni – perché i campioni che preleva sono molto più
grandi, dal 65% della procedura tradizionale al 78% di quella con la pinza jumbo.
Inoltre le complicanze di queste tecnica sono significativamente diminuite, dal
1,5-2% di mortalità riferita alla videtoracoscopia, allo 0,02% di questa nuova
metodica. Si verifica poi anche una riduzione delle complicanze, grazie ad un
maggiore controllo del sanguinamento e infine una diminuzione dei giorni di
ricovero”
La biopsia polmonare transbronchiale (TBLB) eseguita con la “pinza jumbo” è
stata oggetto di un articolo originale pubblicato in queste settimane su “Monaldi
Archives for chest disease”, a cura dell’Unità Operativa di Pneumologia
Interventistica dell’Ospedale di Forlì, delle Università di Basilea (Svizzera),
Verona e Parma.
I vantaggi della Pinza Jumbo rispetto alle altre metodiche per le
biopsie polmonari
Biopsia transbronchiale
Resa diagnostica
Mortalità
80-85%
0,02%
65-70%
0,02%
con Pinza Jumbo
Biopsia transbronchiale
con strumento flessibile
(tradizionale)
Biopsia chirurgica
(videotoracoscopia)
95%
1,5-2%
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