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Il Sole 24 Ore Il Fondo italiano accelera

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Il Sole 24 Ore Il Fondo italiano accelera
INDUSTRIA
Il Fondo Pmi
accelera
gli investimenti
Pmi. Concluse tre operazioni d'investimento in pochi giorni - Impegnati finora 176 milioni di euro
Il Fondo italiano accelera
Accordo per l'ingresso in TrueStar, attiva nei servizi aeroportuali
Giuseppe Chiellino
MILANO
Sprint estivo per il Fondo italiano di investimento che ha chiuso tre operazioni in pochi giorni.
L'ultima in ordine di tempo è
quella firmata ieri che porterà il
fondo di private equity promosso dal ministero dell'Economia e
partecipato dalle principali banche italiane ad avere circa un
quarto del capitale di TrueStar
Group, azienda milanese presente in più dì 30 aeroporti in tutto il
mondo con le sue macchine per
avvolgere e mettere in sicurezza
i bagagli prima di imbarcarli.
L'accordo prevede un intervento in due fasi: la prima consiste in un prestito obbligazionario convertibile di 2,5 milioni di
euro; quando si saranno verificate alcune condizioni di sviluppo,
il Fondo sì farà carico di un aumento di capitale che lo porterà
a detenere una quota vicina al
25% nella società fino ad oggi controllata al 100% dal presidente e
a.d. Fabio Talin. L'impegno complessivo è di 10,2 milioni.
«Cercavamo un fondo di private equity che facesse operazioni di minoranza - ha spiegato Talin da Miami, dove si trova per
seguire una delle ultime concessioni - e tra i pochissimi che fan-
no investimenti del genere il
Fondo italiano era sicuramente
il più importante e il più prestigioso». Una conferma di quello
che sul mercato del private equity si sussura da qualche mese, da
quando cioè il Fondo italiano di
Investimento ha cominciato a
macinare operazioni, scegliendo tra le diverse centinaia di candidature le imprese medio-piccole con i migliori progetti di
espansione e di crescita. L'obiettivo del Fondo, infatti, è soprattutto quello di favorire il rafforzamento di quelle Pmi che hanno le idee e i prodotti in regola
per competere a livello internazionale ma non hanno ancora le
dimensioni adeguate per confrontarsi sui mercati esteri.
L'avvento del Fondo italiano
d'investimento (Fiì), che ha una
dotazione di 1,2 miliardi di euro,
è stato un elemento di forte cambiamento del private equity e sta
spingendo (o costringendo) gli
altri attori del mercato italiano a
individuare nuove strategie che
tengano conto del peso di un
concorrente per certi versi così
ingombrante. Una di queste è
agevolata, dal Fondo stesso attraverso gli investimenti indiretti
infondi di fondi che accettino la
filosofia del Fii, cioè quote di minoranza, tempi di way out più
lunghi e compatibili con i programmi delle aziende e in generale un atteggiamento "più fair"
nei confronti delle imprese.
«L'obiettivo - precisano i vertici
delFondo-èessereunvero supporto per le imprese ma anche diventare con gradualità punto di
riferimento per gli altri fondi.
Quindi non tanto concorrente ingombrante quanto un soggetto
che indica una direzione. In ogni
caso a prezzi equi e a condizioni
di mercato».
I numeri evidenziano questo
mutamento: nei due anni precedenti all'avvio del Fii sono state
realizzate una decina di operazioni all'anno di questo tipo. Da
dicembre 2010 a oggi solo il Fii ne
ha già chiuse otto e si è posto
l'obiettivo di arrivare a 20 entro
la fine dell'anno. Prima di TrueStar, tra fine luglio e l'inizio di
agosto, il Fondo è entrato nel capitale di Eco Eridania (trattamento rifiuti speciali, 10 milioni di investimento) e di Sanlorenzo
(produzione yacht, 15 milioni).
In tutto si tratta di quasi 76 milioni di investimenti diretti a cui
occorre aggiungere i 100 milioni
investiti in quattro operazioni
con fondi di fondi che portano
l'impegno complessivo del Fii a
17Ó milioni, pari a circa il 10% del
capitale disponibile.
Tornando a TrueStar, la società ha più di ìóo macchine per
mettere in sicurezza i bagagli installate in 32 aeroporti distribuiti in 13 Paesi di quattro continenti. Serve quattro milioni e mezzo di passeggeri, offrendo assistenza in caso di smarrimento o
perdita del bagaglio. A fine 2010
ha registrato 32 milioni di euro
di fatturato {5,7 milioni l'ebitda)
contro i 23 dell'anno precedente. «Quest'anno prevediamo di
chiudere sopra i 42 milioni» ha
detto Talin. Con le risorse fresche assicurate dall'intervento
del Fondo italiano, Talin intende «ampliare l'offerta nei principali aeroporti del mondo guardando soprattutto ad Est. Abbiamo molte gare importanti soprattutto nel 2012 a cui intendiamo partecipare, ma abbiamo individuato anche qualche società che potremmo acquisire».
STRATEGIA
L'obiettivo è di arrivare a
una ventina di partecipazioni
entro la fine dell'anno
nelle aziende ad alto
potenziale di crescita
Fondo italiano investimenti
Sintesi dell'attività del Fondo aggiornata al 9 agosto 2011
LE AZIENDE
Dati in milioni di euro
LESGR
Dati in milioni di euro
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