Comments
Transcript
Le aspettative Politica Economica (aa 2013-2014)
Le aspettative Cosa sono le aspettative? Previsioni soggettive sui valori futuri delle variabili economiche. Non sono una teoria economica ma un metodo di analisi. Rappresentano un tema centrale della politica economica perchè influenzano il comportamento degli agenti economici. Esempi: le famiglie decidono quanto consumare sulla base delle aspettative di reddito futuro; le imprese decidono quanto investire in base alle aspettative di rendimento futuro. Le aspettative dipendono da molti fattori fra cui le azioni del governo: una modifica della politica monetaria o fiscale spinge gli individui a modificare le proprie aspettative e quindi, ogni valutazione di efficacia di un intervento di politica economica deve tener conto dell’effetto sulle aspettative. Lavinia Rotili (Sapienza) Le aspettative 28 aprile 2014 2 / 14 Le aspettative - Evoluzione Aspettative esogene (Keynes). Vedi efficienza marginale del capitale (tasso di profitto atteso) e domanda di moneta di natura speculativa (determinata dal corso futuro atteso dei titoli). Debolezze: non è esplicitato il modo in cui si formulano (animal spirits). Lavinia Rotili (Sapienza) Le aspettative 28 aprile 2014 3 / 14 Le aspettative adattive Formulazioni: Cagan, 1956; Nerlove, 1958 (utilizzate da Friedman per criticare lo sfruttamento del trade-off nella curva di Phillips). Le aspettative attuali dipendono dall’esperienza passata più recente; sono fondate sui valori passati delle variabili e sul margine di errore delle aspettative formulate al tempo precedente, ponderato per α, un fattore di aggiustamento: e t Xt+1 e t−1 Xt = | {z } valore passato +α( Xt −t−1 Xte ) | {z } margine di errore dove e t Xt+1 e t−1 Xt è il valore futuro atteso; è il valore passato atteso; Xt è il valore effettivo; Lavinia Rotili (Sapienza) Le aspettative 28 aprile 2014 4 / 14 Le aspettative adattive (segue) Un esempio: e 2014 π2015 e e =2013 π2014 + α(π2014 −2013 π2014 ) Limiti delle aspettative adattive: sono backward looking in quanto considerano solo la storia passata della variabile; non rappresentano dunque un metodo ottimizzante perchè non utilizzano tutte le informazioni disponibili al tempo t; gli agenti commettono errori sistematici di previsione, cioè si rendono conto di sbagliare ma non imparano dagli errori passati, non sono informati. Lavinia Rotili (Sapienza) Le aspettative 28 aprile 2014 5 / 14 Una applicazione delle AA: il modello del vizio di percezione dei lavoratori In questo modello, i lavoratori decidono quanto lavoro offrire in funzione del salario reale atteso (W /P e ), ovvero il salario reale (W /P) moltiplicato per la misura dell’errore delle aspettative (P/P e ). Si noti che i lavoratori possono percepire con errore il livello dei prezzi P. Le imprese, meglio informate, domandano lavoro in funzione del salario reale (W /P). Si ipotizzi un aumento inatteso dei prezzi, P: i lavoratori non si accorgono dell’aumento di P (vizio di percezione) e si aspettano il livello precedente, quindi P > P e . Di conseguenza, sovrastimano il salario reale atteso, ritenendolo superiore a quello che effettivamente percepiscono (W /P e > W /P perchè P > P e ) e sono disposti ad offrire più lavoro per ogni dato livello di salario reale; le imprese, meglio informate, domandano più lavoro, poichè il salario reale è diminuito; dunque, temporaneamente, occupazione e produzione cresceranno; non appena i lavoratori correggeranno l’errore di percezione sui prezzi ed adatteranno le loro aspettative al livello dei prezzi osservato (aspettative adattive), chiederanno un aumento del salario nominale. Lavinia Rotili (Sapienza) Le aspettative 28 aprile 2014 6 / 14 Una applicazione delle AA: il modello del vizio di percezione dei lavoratori (segue) Lavinia Rotili (Sapienza) Le aspettative 28 aprile 2014 7 / 14 Una applicazione delle AA: il modello del vizio di percezione dei lavoratori (segue) Iniziale equilibrio in E , punto di intersezione tra domanda ed offerta di lavoro. Il salario reale di equilibrio è W /P ∗ e l’occupazione di equilibrio è L∗ . Si verifica un aumento inatteso di P, ovvero P > Pe : i lavoratori sovrastimano il salario reale atteso e sono disposti ad offrire più lavoro: Lo si sposta in L0o ; le imprese (non affette da vizio di percezione), vista la diminuzione del salario reale (da W /P ∗ a W /P 0 ), sono disposte ad assumere più lavoratori, da L∗ a L0 . Di conseguenza si determina un temporaneo equilibrio in A. I lavoratori adattano gradualmente le loro aspettative sui prezzi (AA). Nel BP un aumento dei prezzi determina un aumento di occupazione (o riduzione della disoccupazione) e produzione. Lavinia Rotili (Sapienza) Le aspettative 28 aprile 2014 8 / 14 Le aspettative razionali Formulazione originaria: John Muth (1961). Sviluppo nell’ambito della teoria economica: Robert Lucas. Articoli chiave: Some International Evidence on Output-Inflation Tradeoffs in American Economic Review, Giugno 1973; Understanding Business Cycles Carnegie-Rochester Conference Series on Public Policy, vol.5, 1977. Critica di Lucas: i metodi tradizionali di valutazione della PE (come i modelli macroeconometrici) non tengono in adeguata considerazione l’impatto della PE sulle aspettative. Caratteristiche del metodo: gli agenti economici, in condizioni di incertezza, formulano le proprie aspettative utilizzando tutte le informazioni disponibili al tempo t. È importante considerare che: gli agenti non commettono errori sistematici di previsione (le aspettative sono in media corrette); le aspettative sono endogene. Gli individui endogenizzano gli errori, ovvero si accorgono di sbagliare e migliorano la loro previsione, sono informati. Lavinia Rotili (Sapienza) Le aspettative 28 aprile 2014 9 / 14 Le aspettative razionali (segue) e t Xt+1 = E (Xt+1 /It ) dove e t Xt+1 rappresenta il valore futuro atteso; E è l’operatore del valore atteso; Xt+1 = Xt + con = termine d’errore; It è il set di informazioni disponibili al tempo t. Lavinia Rotili (Sapienza) Le aspettative 28 aprile 2014 10 / 14 Le aspettative razionali (segue) Le aspettative razionali sono espresse come valore atteso della variabile al tempo t+1, dato dalla media ponderata dei valori che la variabile può assumere con pesi pari alle probabilità associate, dato il set di informazioni nel periodo t. In pratica, gli operatori formulano aspettative sui valori futuri delle variabili che sono in media corrette. Ciò perchè utilizzano tutte le informazioni (anche errori passati) e non commettono errori sistematici. Limiti: assioma di ergodicità: esistenza di una realtà preordinata (realtà ergodica) che non è nota (perchè le informazioni sono incomplete) ma che può essere descritta (stimata) tramite funzioni di probabilità condizionate e oggettive; assenza di un processo di apprendimento (ogni informazione rilevante è inglobata immediatamente nel modello senza prevedere un certo periodo di apprendimento). Lavinia Rotili (Sapienza) Le aspettative 28 aprile 2014 11 / 14 Media ponderata Ipotizzando che i valori che la variabile X può assumere al tempo t + 1 e le probabilità associate al verificarsi di ciascun valore (cioè il grado di verosimiglianza con cui ciascun valore è destinato a verificarsi) siano: 1 x1 con probabilità p1 ; 2 x2 con probabilità p2 ; 3 x3 con probabilità p3 ; 4 x4 con probabilità p4 . la media ponderata è la somma dei valori che la variabile può assumere, da x1 a x4 , moltiplicati (cioè pesati) per le relative probabilità, ovvero: (x1 ∗ p1 ) + (x2 ∗ p2 ) + (x3 ∗ p3 ) + (x4 ∗ p4 ) Lavinia Rotili (Sapienza) Le aspettative 28 aprile 2014 12 / 14 Media ponderata, esempio 1 x1 = 5 con probabilità p1 = 0, 2; 2 x2 = 4 con probabilità p2 = 0, 1; 3 x3 = 9 con probabilità p3 = 0, 6; 4 x4 = 3 con probabilità p4 = 0, 1. Media aritmetica: (5 + 4 + 9 + 3)/4 = 5, 25 Media aritmetica ponderata (5 ∗ 0, 2) + (4 ∗ 0, 1) + (9 ∗ 0, 6) + (3 ∗ 0, 1) = 7, 1 La media ponderata è più elevata di quella semplice perchè viene dato più peso al valore della variabile con più alta probabilità di verificarsi rispetto alle altre, ovvero x3 = 9 con probabilità 0, 6. Lavinia Rotili (Sapienza) Le aspettative 28 aprile 2014 13 / 14 Aspettative razionali e politica economica AR è l’ipotesi di base nei modelli attuali di politica economica (sia NMC, sia NEK). L’ipotesi di AR ha: svolto un ruolo fondamentale nell’ambito del dibattito circa l’efficacia della politica monetaria sulla produzione e l’occupazione (alimentando la c.d. PIH o proposizione di inefficacia; per la PE sistematica vedi Sargent e Wallace, 1976; Fischer 1977); alimentato la critica di Lucas (l’invarianza dei parametri nelle forme ridotte nei modelli di PE non è accettabile; Lucas, 1975); evidenziato il problema dell’incoerenza temporale della politica ottimale (vedi Barro e Gordon, 1983); rivoluzionato la teoria del consumo (vedi Hall, 1978); aperto la strada all’utilizzo di modelli fondati sulla c.d. teoria dei giochi. Lavinia Rotili (Sapienza) Le aspettative 28 aprile 2014 14 / 14