Mazzucchelli L, Botta U, Leiomioma atipico, luglio/agosto 2008.
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Mazzucchelli L, Botta U, Leiomioma atipico, luglio/agosto 2008.
SEZIONE SCIENTIFICA - Patologia in pillole PATOLOGIA IN PILLOLE Nr. 29 L Mazzucchelli, U. Botta Storia clinica Una donna di 39 anni consulta il ginecologo per menometrorragie ingravescenti. L’esame clinico e sonografico rivelano la presenza di alterazioni compatibili con grossi leiomiomi del corpo uterino. Dopo aver informato la paziente e discusso le possibili opzioni terapeutiche, si decide per un’isterectomia totale non da ultimo in conside- razione dei sintomi che soggettivamente vengono mal tollerati e di una pianificazione famigliare terminata. Le immagini mostrano il prodotto di isterectomia con alcuni nodi biancastri, duri, di aspetto fascicolato e senza necrosi del corpo uterino nonché gli aspetti istologici di questi nodi caratterizzati da cellule fusate con nuclei polimorfi e atipici. Indica la diagnosi corretta: a b c d 73 LUGLIO/AGOSTO 2008 Leiomioma atipico Leiomiosarcoma Leiomioma cellulato Leiomioma con attività mitotica elevata e Tumore di muscolatura liscia con potenziale di malignità incerto TRIBUNA MEDICA TICINESE 351 SEZIONE SCIENTIFICA - Patologia in pillole Diagnosi Leiomioma atipico (sinonimi: leiomioma pleomorfo; leiomioma a cellule bizzarre; leiomioma simplastico) Commento Il leiomioma rappresenta la neoplasia uterina più comune. Viene diagnosticato in circa l’80% dei prodotti di isterectomia e la prevalenza nelle donne con più di 30 anni di età è stimata tra il 20 ed il 30%. La patogenesi dei leiomiomi dipende fortemente da fattori ormonali. Infatti le cellule di muscolatura liscia del corpo uterino da cui origina questa neoplasia esprimono abbondantemente recettori estrogeni e progestinici. Una terapia ormonale sostitutiva, in particolare con progestinici, oppure una gravidanza possono essere associate ad una rapida crescita di leiomiomi. Dopo la menopausa si assiste in alcuni casi ad una regressione delle dimensioni di leiomiomi, tuttavia la prevalenza nella popolazione anziana non diminuisce. La maggior parte dei leiomiomi uterini sono asintomatici. Una terapia è indicata solo se causano sintomi quali menometrorragie, ipermenorrea, dolori pelvici, pesantezza addominale, pollachiuria, dispareunia, dismenorrea, o interferiscono con la fertilità della paziente, o crescono rapidamente oppure causano problemi diagnostici. La presentazione clinica dipende dal numero, le dimensioni e la localizzazione. Tumori sottomucosi possono causare ulcerazioni e necrosi dell’endometrio con conseguenti metrorragie oppure assumere un aspetto peduncolato fino a protrudere dalla cervice uterina. Grossi leiomiomi intramurali o sottosierosi deformano l’utero e possono esitare in complicanze quali infarti anemici e torsioni. All’esame macroscopico i leiomiomi appaiono ben demarcati dal miometrio circostante dal quale possono spesso essere facilmente enucleati. Al taglio si reperta tessuto biancastro, di 352 TRIBUNA MEDICA TICINESE aspetto fascicolato, duro, a volte con estese calcificazioni. Alterazioni regressive quali edema, fibrosi di tipo ialino oppure aspetti mixoidi sono comuni. Necrosi di tipo ischemico ed emorragie vengono osservate soprattutto in leiomiomi di grosse dimensioni oppure nel contesto di terapie sostitutive con progestinici. In questi casi i leiomiomi assumo un aspetto giallastro o violaceo e mostrano consistenza diminuita simulando pertanto un leiomiosarcoma. Gli aspetti istologici del leiomioma uterino sono interessanti in quanto possono mimare quelli del leiomiosarcoma e devono quindi essere riconosciuti dall’anatomo patologo. Si differenziano diverse varianti in base alle caratteristiche istologiche ed al tipo di crescita (Tabella 1). Il leiomioma atipico è caratterizzato da marcata polimorfia nucleare, focale oppure diffusa, assenza di necrosi e meno di 10 figure mitotiche in 10 campi a forte ingrandimento (HPF, high power field) con il microscopio. Il comportamento è sempre benigno anche in caso di atipie marcate con nuclei bizzarri. Si tratta di regola di pazienti premenopausali in trattamento con progestinici. Anche altre varianti istologiche come il leiomioma con attività mitotica elevata e il leiomioma cellulato con o senza emorragie insor- A. Varianti istologiche Leiomioma atipico Leiomioma con attività mitotica elevata Leiomioma cellulato Leiomioma cellulato emorragico Leiomioma epitelioide Leiomioma mixoide Lipoleiomioma B. Varianti per tipo di crescita Leiomiomatosi diffusa Leiomioma dissecante Leiomiomatosi intravenosa Leiomioma benigno metastatizzante Tabella 1: Varianti di leiomioma uterino 73 LUGLIO/AGOSTO 2008 gono in pazienti premenopausali e mostrano chiara associazione con trattamenti ormonali. Il comportamento è sempre benigno a condizione che il numero di mitosi non superi 10/10HPF. In tutte queste varianti è importante effettuare un esteso campionamento del tessuto per escludere focolai maligni nel senso di un leiomiosarcoma. Il tipo di crescita di un leiomioma caratterizza alcune varianti con aspetti clinici e patologici inusuali. La leiomiomatosi diffusa causa un notevole aumento del volume del corpo uterino che presenta innumerevoli noduli mal definiti. Il leiomioma dissecante e intravenoso sono rari tumori benigni che producono quadri macroscopici ed istologici inquietanti in quanto simulano la crescita invasiva e distruttiva di una neoplasia maligna. Una variante ancora più intrigante dal punto di vista della patogenesi è il leiomioma benigno metastatizzante che malgrado l’aspetto istologico assolutamente benigno può causare a distanza di anni metastasi, ad esempio nei polmoni. La diagnosi differenziale del leiomioma uterino comprende infine entità più rare quali il nodo stromale dell’endometrio, che può essere associato a sarcoma stromale dell’endometrio, il tumore adenomatoide, che origina dalla sierosa uterina ed è sempre benigno, ed il tumore a cellule epiteliodi perivascolari, chiamato anche pecoma, che rappresenta un’entità a comportamento incerto recentemente descritta. Distinguere un leiomiosarcoma da un leiomioma uterino e dalle sue numerose varianti rimane tuttavia il compito più importante nel contesto della valutazione di un prodotto di isterectomia. La presenza di atipie nucleari moderate o severe, necrosi di tipo tumorale e soprattutto di un elevato indice mitotico (maggiore di 10/10HPF) devono allarmare l’anatomo patologo. Le implicazioni cliniche sono enormi dal momento che il leiomiosarcoma è una neoplasia altamente maligna con complessivamente una sopravvivenza a 5 SEZIONE SCIENTIFICA - Patologia in pillole anni tra il 15 ed il 25%. Purtroppo anche dopo esteso campionamento del pezzo chirurgico e valutazione istologica attenta e minuziosa rimangono raramente dei tumori ambigui che in base alle raccomandazioni dell’organizzazione mondiale della sanità (OMS) devono essere classificati come tumori di muscolatura liscia ad incerto potenziale di malignità. L Mazzucchelli, Istituto cantonale di patologia, Locarno U. Botta, Servizio di ginecologia, Ospedale civico, Lugano Bibliografia World Health Organization. Tumors of the breast and female genital organs. Edited by FA Tavassoli and P Devilee. IARC Press, Lyon 2003 Toledo G, Oliva E. Smooth muscle tumor of the uterus: a practical approach. Arch Pathol Lab Med 2008, 132:595-605 73 LUGLIO/AGOSTO 2008 TRIBUNA MEDICA TICINESE 353