Comments
Transcript
su due casi di emangiopericitoma della cute
SU DUE CASI DI EMANGIOPERICITOMA DELLA CUTE F. MIGLIORI, S. ROMANO , G. F. MUZIO, P. BERRINO, R. BERTAMINO ("), B. FILIPPI Università degli Studi di Genova Cattedra di Chirurgia Plastica (Direttore Inc.: Prof. B. Filippi) (") Clinica Dermatologica «B» (Direttore: Prof. G. Moretti) SUMMARY Two cases of haemangioperecitoma the skin. of After a brief revie\V of \Vorld Iiterature, two cases of haemangiopericytoma, one on the upper lip of a 15 year-old adolescent and the other on the distaI phaloux of the second finger of thc left hand of male of 5 years are described. Microscopically these tumours were composed of vascular spaces of varying size surrounded by groups of round or ovaI cells. Atypical cells and marked mito tic activity was noted in the first case. In the other patient angiomatous structures were noted . RIV. lT AL. CHIR. PLASTICA 14 - 1982 L'emangiopericitoma è una entità nosologica individuata da Stout e Murray> che lo hanno definito un tumore vascolare caratterizzato da una proliferazione di capillari circondati da masse di cellule rotondeggiate o fusiformi che ricordano talvolta la struttura del glomangioma senza mai riprodurne , però, l'architettura organoide altamente organizzata . Gli stessi AA., sulla scorta delle loro colture di cellule in vitro, conclusero che le cellule neoplastiche fossero dei periciti di Zimmerman. Pur essendo più frequente nella 5'-6" decade, l' emangioperici torna può manifestarsi in qualsiasi età senza preferenza di sesso. Originando da strutture proprie dei capillari, è ubiquitario e può localizzarsi sulla cute, nel tessuto osteo-muscolare , nel mediastino, nel cavo retroperitoneale ed in organi dell'apparato genito-urinano . Le localizzazioni cutanee sono costituite da noduli ben delimitati, di consistenza duro-elastica , ad accrescimento di solito lento e ricoperti da pelle di colorito che va da quello normale al rosso-bluastro e talvolta ulcerata, se la neoplasia è superficiale . L'emangiopericitoma ha dimensioni variabili da una capocchia di spillo fino ad 8-10 cm ., e talvolta è peduncolato. L'emangiopericitoma non provoca sintomatologia soggettiva , a meno che durante il suo accrescimento non venga a comprimere elementi nervosi . Gli esami radiografici possono rivelare calcificazioni eventualmente prodottesi nel suo contesto . L'evoluzione, e di riflesso la prognosi, non sono sempre correlabili alle caratteristiche istologiche, e sono quanto mai variabili potendo l'emangiopericitoma rivelarsi assolutamente benigno in alcuni casi , recidivare in situ dopo l'asportazione in altri, o metastatizzare prevalentemente per via ematica, soprattutto nei polmoni e nelle ossa, in circa il 20-52 % dei pazienti, a seconda delle varie statistiche. Le metastasi, che al pari delle re ci- 541 F. Migliori - S. Romano - G. F. Muzio - P. Berrino - R. Bertamino - B. Filippi dive locali possono rivelarsi anche a distanza di molti anni dall'escissione, sono di gran lunga più frequenti se la sede iniziale della neoplasia è osteo-muscolare o retroperitoneale. La prognosi deve essere riservata di fronte a masse neoplastiche localizzate profondamente, a rapida espansione e costituite da numerose cellule con caratteristiche di immaturità. Istologicamente 1'emangiopericitoma è caratterizzato da una trama vascolare di aspetto sinusoidale o da capillari, non di rado collabiti, tappezzati da cellule endoteliali appiattite e circondati da masse di cellule di dimensioni abbastanza uniformi, rotondeggiate ovalari o fusiformi, variamente orientate ma mai disposte a fasci od a vortici. Il loro citoplasma è pallido, di solito piuttosto abbondante, il loro nucleo può essere rotondeggiante, poliedrico, ovoidale o fusiforme e non di rado presenta mitosi, che però non sono sempre indicatrici di una potenziale malignità. L'impregnazione argentica, essenziale per la diagnosi istologica di emangiopericitoma, rivela l'esistenza di un manicotto reticulinico continuo che separa chiaramente gli endoteli dalle cellule neoplastiche, e dal quale emanano fibre reticuliniche che fra queste cellule si addentrano circondandole, individualmente od in piccoli gruppi. In rari casi sono osservabili anche aspetti istologici tipicamente glomangiomatosi. Di solito l'emangiopericitoma è circondato da una capsula ben definita , anche nei casi in cui tende ad espandersi . L'istogenesi delle cellule neoplastiche è ancora discussa, ma si ritiene che si tratti di cellule essenzialmente angioblastiche riferibili ai periciti di Zimmerman. Queste cellule, ubiquitarie, si trovano all'esterno dell'endotelio e della membrana basale dei capillari e delle venule, come le cellule glomeiche che però sono limitate alle pareti dei canali di Suquet-Hayer, e sono provviste di miofilamenti e dei cosiddetti corpi densi di Kuhn. Tuttavia alcuni periciti contengono queste formazioni, co542 stituendo delle forme di transizione tra il pericita e le miocellule lisce delle piccole arteriole, mentre altri conserverebbero la capacità di differenziarsi in elementi morfologicamente simili alle cellule glomiche, che altro non sarebbero se non cellule muscolari modificate. La diagnosi istologica di emangiopericitorna è una delle più difficili e sotto questo termine sono state catalogate, perfino dallo stesso Stout, altre neoplasie provviste di vascolarità e cellularità piuttosto limitate. Pertanto nel 1976, Enzinger, rivedendo la letteratura mondiale allora esistente, conclude che gli emangiopericitomi autentici non siano più di 200. L'emangiopericitoma deve essere differenziato soprattutto dal glomangioma, dal morbo di Kaposi e dall' emangioendotelioma. Il glomangioma si distingue per la presenza di una capsula fibrosa ben evidente , di fibre nervose, per un monomorfismo e per una più ordinata proliferazione cellulare . Il morbo di Kaposi si presenta con aspetto a spugna per la presenza di fissurazioni, per una più vivace proliferazione di vasi abitualmente di dimensioni maggiori e tappezzati da endoteli più prominenti nel lume . L'emangiopericitoma si distingue dall'emangioendotelioma per la maggiore evidenza in quest'ultimo dei lumi vascolari e per la collocazione delle cellule neoplastiche internamente al manicotto pericapillare di fibre reticoliniche, e non es ternamen te come nell' emangiopericitoma. Come emangiopericitomi sono state etichettate inoltre diverse altre neoformazioni quali liposarcomi mixoidi, angioleiomiomi, angioleiomiosarcomi, emangiorni capillari nei bambini, il cosiddetto condrosarcoma mesenchimale, lo schwannoma, l'istocitofibroma e il sarcoma sinoviale. Perciò, molti anatomo-patologi, negando una autonomia nosologica all'emangiopencltoma, preferiscono parlare di struttura a tipo di emangiopericitoma presente in un gran numero di neoplasie dei tessuti molli. Su due casi di emangiopericitoma della cute 2 Fig. 1. Fig. 2. Formazione peduncolata angioma tosa vista anteriormente. FormazIone peduncolata angioma tosa vista lateralmente. Qui riferiamo su due casi di emangiopericitoma cutaneo occorsi alla nostra osservaZ1One. CASI CLINICI Caso 1: P. O. , di anni 15, sesso femminile, oligofrenica . Anamnesi familiare e patologica remota negative . La paziente arrivò alla nostra osservazione presentando al terzo laterale destro del labbro superiore una formazione angiomatoide parzialmente peduncolata, di forma grossolanamente sferica e di ca. 4 cm di diametro (fig. 1 e fig . 2). I familiari riferiscono che tale formazione era insorta circa 6 mesi prima su semimucosa sana, in seguito crescendo lentamente di dimensioni. Tutte le indagini cliniche e di laboratorio risultarono normali e la pazien te, dopo l'exeresi Fig. 3. - Neoformazioneabbastanza ben delimitata formata da numerosi vasi capillari e formazioni vascolari ad aspetto di sinusoidi. 543 F. Migliori - S. Romano - G. F. Muzio - P. Berrino - R. Bertamino - B. Filippi - -- - - - - ' Fig. 4. - Ricchezza del reticolo argentico nel contesto di una neoformazione vascolare. della neoformazione, venne dimessa in ottava giornata. All'esame istologico si osservò la presenza di numerosi vasi a volte con aspetto di sinusoide, in parte collabiti, tappezzati da endo tali spesso prominenti nel lume vasale (fig. 3). Intorno ad essi si trovavano numerose masse piuttosto piccole di cellule ovalari o fusiformi con cito- Fig. 5. - 544 plasma eosinofilo pallido, in buona parte atlplche con nuclei polimorfi e con frequenti mitosi. In qualche punto circoscritto le cellule neoformate riproducevano la morfologia di quelle glomangiomatose. L'impregnazione argentica evidenziò manicotti vascolari che separavano nettamente gli endoteli dalle cellule neoplastiche, tra le quali si immettevano numerose fibre reticoli- Capillari circondati all'esterno da cellule rotondeggianti e fusiformi . Su due easi di emangioperieiloma della eule niche (fig. 4) . Il collageno, come più di frequente accade nei giovani, era ben rappresentato. Caso 2: V. A., di anni 51 , sesso maschile. Anamnesi familiare e patologica remota negative. Alcuni mesi prima, sul bordo esterno del 2° dito della mano sinistra, era comparsa una tumefazione leggermente rilevata sulla cute, di colorito eri temato·violaceo, grande come una lenticchia ed abraso in qualche piccolo punto, lievemente dolente ai microtraumi. Le indagini cliniche risultarono negative e gli esami di laboratorio non espressero valori Significati vi. L'esame istologico della neoformazione asportata ambulatorialmente rivelò la presenza di un discreto numero di vasi capillari , alcuni dei quali collabiti, e qualche formazione vascolare con aspetto di sinusoidi tutti rivestiti da cellule endoteliali. Intorno a queste formazioni vascolari si disponevano masserelle cellulari più o meno nettamente delimitate e costituite da cellule più o meno rotondeggianti o fusiformi , a citoplasma eosinofilo pallido con nuclei di varia forma e pochissime mitosi (fig. 5). Con l'impregnazione argen tica si scorgevano chiara me n te i manicotti vascolari dai quali si dipartivano numerose fibre reticolari che si distribuivano fittamente nel contesto delle masse cellulari periferiche. Quasi tutte le masse erano circondate da abbozzi capsulari, mentre la componente collagena appariva scarsa. membrana periendoteliale ci ha permesso di escludere l'emangioendotelioma. La presenza nell'emangiopericitoma di formazioni similglomangiomatose, come quelle osservate in minima misura nella bambina, è ammessa da Andrade. La quota collagena, inoltre, era più evidente sempre nella bambina, in accordo con i dati della letteratura. Nei nostri due casi, infine, non si sono ancora avute recidive . RIASSUNTO Gli AA., dopo una breve rassegna della Letteratura mondiale, descrivono 2 casi di emano giopericitoma insorti uno al labbro superiore di una adolescente di 15 anni, l'altro alla falange distale del 2° dito della mano sinistra di un uomo di 51 anni. All'esame microscopio si evidenziano spazi vascolari di varie dimensioni circondati da gruppi di cellule tondeggianti od ovalari. Il primo caso presenta atipie cellulari e vivace attività mitotica , assenti - invece - nel secondo caso, dove compaiono anche formazioni similglomangiomatose . BIBLIOGRAFIA DISCUSSIONE Nei nostri due casi le neoformazioni avevano s tru tture is tologiche fondamentalmente simili, compatibili con la diagnosi di emangiopericitoma. Abbiamo scartato infatti il glomangioma solitario essendo le cellule neoplastiche più grandi, più irregolarmente proliferanti e per il loro pleiomorfismo nucleare maggiormente evidente nella bambina. Il morbo di Kaposi si è potuto escludere per l'assenza della caratteristicamente più cospicua angioproliferazione, degli stravasi eritrocitari quasi sempre molto evidenti e per una minore prominenza degli endoteli nel lume dei vasi. La netta dimostrazione mediante impregnazione argentica che le cellule neoplastiche si trovavano all' esterno della Andrade R., Gumpart S. L., Popkin G. L. , Rees T. D.: «Cancer of the skin ». Saunders, Philadelphia , 1181, 1976. Backwinkel K . D., Diddams ].: « H emangiopericytoma. Report of a case and comprehensive review of the litera ture ». Caneer, 25 , 896, 1970. Enzinger F. M ., Smith B. H.: « Hemangiopericytoma. An analysis of 106 cases » . Hu man Palhol. , 7, 61 , 1976. Gerner R. E. , Moore G. E ., Pickren J. W.: « Hemangiopericytoma ». Am. Surg., 179, 128, 1974. KaufEman S. L. , Stou t A. P .: «Hemangiopericytorna in children » . Caneer. , 13, 695, 1960. Kuhn c., Rossi J.: «Tumors arising trom pericytes. Ultrastructures and Organ culture of a case ». Areh. Palh., 88, 653 , 1969. Lanza G.: « Trattato di anatomia ed istologia patologica » . Piccin ed., 1174, 1975. Lever W ., Schaurnburg·Lever G .: « Histopathology of the skin ». J. B. Lippincott Co. , 603, 1975. 545 F. Migliori - S. Romano - G. F. Muzio c.: McMaster M., Soule E . H., Ivins J. «Hemangiopericytoma . A clinicopathology study and a long term follow-up of 60 patients ». Caneer, 36, 2232 , 1975. Monacelli M., Nazzaro P .: «Dermatologia e venereologia ». Vallardi ed ., 935 , 1967. O 'Brien P., Brasfield R. D. : «Hemangiopericytorna ». Caneer, 18, 249 , 1965. 546 P. Berrino - R. Bertamino - B. Filippi Spiro R. H., Brockunier A., Brunschwig A.: «Pelvic hemangiopericytoma. Review of the literature and report of a case treated by posterior exenteration ». Obstet. Gyneeol. , 24, 402 , 1964. Stout A. , Murray M.: «Hemangiopericytoma: vascular tumor featuring Zimmerman's pericytes ». Ann. Surg. , 116, 26, 1942.