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UNO MOSTRO DUE MOSTRO Introduzione Il racconto “Uno Mostro Due Mostro” è stato suddiviso in capitoli in modo da individuare sequenze al loro interno coerenti anche rispetto alle proposte operative. capitolo Al freddo Al caldo In città Catturati! Uno Mostro e Due Mostro eroi della città pagine 3-13 14-23 24-36 37-43 44-48 Le attività legate al testo si articolano in tre sezioni principali, segnalate nel titolo degli apparati operativi del libro: 1. Giocare con le parole: in cui si sviluppano abilità legate all’ortografia, all’approfondimento lessicale e alla riflessione linguistica e all’analisi di espressioni particolari. 2. Alla scoperta del racconto: con attività di comprensione del racconto o di strutture logiche in esso utilizzate, di analisi delle sequenze narrative e del contesto storicogeografico, di descrizione dei personaggi e di comprensione e sviluppo del messaggio trasmesso dal racconto. 3. Io scrittore: con suggerimenti per rielaborare e reinventare parti del racconto, per esprimere situazioni riferite a se stessi e per narrare o descrivere partendo dalla traccia del racconto stesso. Nell’ultimo capitolo, la sezione “Giocare con le parole” è stata eliminata per lasciare più spazio alla ricostruzione del racconto. Uno Mostro, Due Mostro © Copyright 2010 RCS Libri, Fabbri Editori - Tutti i diritti riservati I-1 OBIETTIVI DELLE PROPOSTE OPERATIVE Obiettivi delle proposte contenute nel volume riferimento al volume obiettivi Al caldo, pp. 3-13 p. 50 GIOCARE CON LE PAROLE Imparare a comprendere il significato di una parola nuova dal contesto. Ampliare il lessico. Riconoscere frasi scritte in italiano corretto p. 51 ALLA SCOPERTA DEL RACCONTO Leggere e comprendere particolari nelle descrizioni. Conoscere gli elementi caratteristici dell’ambiente in cui si svolge la narrazione. p. 52 IO SCRITTORE Raccontare caratteristiche anche di fantasia a partire da un racconto e da esperienze personali. C&C∗: Riflettere sul proprio tipo di alimentazione. Al freddo, pp. 14-23 p. 53 GIOCARE CON LE PAROLE Conoscere i nomi comuni d’animali. Conoscere gli aggettivi e usare correttamente la concordanza. Conoscere alcuni modi di dire comuni. p. 54 ALLA SCOPERTA DEL RACCONTO Riconoscere i passaggi di ambientazione di un racconto. Estrapolare dalle descrizioni le caratteristiche dei paesaggi presentati. p. 55 IO SCRITTORE Riconoscere e riordinare sequenze narrative. Riconoscere immagini incontrate nel libro. Avvio al riassunto. In città, pp. 24-36 p. 56 GIOCARE CON LE PAROLE Ampliare il lessico di base sapendo riconoscere espressioni equivalenti. Conoscere parole inglesi di uso comune. p. 57 ALLA SCOPERTA DEL RACCONTO Saper leggere un cartello individuando gli elementi principali. Riconoscere e comprendere il messaggio trasmesso da un testo. C&C: Riconoscere comportamenti e atteggiamenti razzisti. p. 58 IO SCRITTORE Saper raccontare un evento con l’aiuto di immagini. C&C: Saper immaginare emozioni e comportamenti altrui e comprendere idee diverse dalle proprie. segue ∗ C&C: Cittadinanza e Costituzione Uno Mostro, Due Mostro © Copyright 2010 RCS Libri, Fabbri Editori - Tutti i diritti riservati I-2 OBIETTIVI DELLE PROPOSTE OPERATIVE Catturati, pp. 37-43 p. 59 GIOCARE CON LE PAROLE p. 60 ALLA SCOPERTA DEL RACCONTO Conoscere e utilizzare semplici similitudini. p. 61 IO SCRITTORE Raccontare un’esperienza reale o inventata seguendo l’esempio del racconto letto. C&C: Individuare comportamenti corretti per la propria e altrui sicurezza rispetto a situazioni particolari. Comprendere gli avvenimenti di un racconto. Comprendere relazioni causa-effetto. Scrivere un periodo completo a partire da frasi tra loro collegate. Uno Mostro e Due Mostro eroi della città, pp. 44-48 pp. 62-63 ALLA SCOPERTA DEL RACCONTO P. 64 IO SCRITTORE Completare il riassunto di un libro, individuando i tratti salienti di una storia. Cogliere il messaggio di un racconto e saperlo trasportare in altri contesti. C&C: Conoscere i principi per attivare un’accoglienza positiva. Uno Mostro, Due Mostro © Copyright 2010 RCS Libri, Fabbri Editori - Tutti i diritti riservati I-3 SPUNTI DI LAVORO Partendo dal presupposto che le attività seguenti sono perlopiù realizzabili se l’intera classe legge il libro contemporaneamente, precisiamo che il libro di narrativa può essere letto dagli alunni secondo una delle seguenti modalità, che presentano vantaggi differenti. a) L’insegnante concorda con i bambini quali pagine vanno lette entro il periodo stabilito (una settimana, il mercoledì seguente ecc.): questo permette un maggiore controllo del ritmo di lavoro. b) L’insegnante concorda con i bambini una data entro la quale tutti devono aver terminato di leggere il libro: questo consente agli alunni una maggiore autonomia; la verifica della comprensione, passo passo, può essere fatta attraverso le operative dedicate nel testo. A seconda del momento dell’anno scolastico in cui sarà proposta la lettura del libro e delle capacità raggiunte dalla classe, l’insegnante sceglierà la modalità di lavoro che ritiene migliore. A seguire, alcune attività che potrete sviluppare a partire dal testo – coinvolgendo la classe coralmente o a gruppi – alcune delle quali potranno essere ripetute più volte durante la lettura del testo. In particolare si insiste sulla descrizione, di persone, animali e luoghi, che spesso viene avviata e sviluppata in classe seconda. Il testo ben si presta a questo genere di attività e numerosi sono gli spunti di lavoro che emergono dal testo. 1) Descrivere luoghi Potete realizzare dei cartelloni nei quali illustrare e descrivere di volta in volta gli ambienti attraversati dai mostri nelle loro avventure: il freddo polo, le calde zone africane (valutate se sceglierne uno in particolare o se rappresentare sia il deserto sia la foresta), la città. Per ciascun ambiente, fate ritagliare da riviste varie o cercate in Internet alcune immagini di elementi caratteristici di ciascun ambiente: animali, piante, persone… Chiedete ai bambini di disegnare uno sfondo opportuno e quindi di attaccare con la colla gli elementi ritagliati. Una volta completata la parte iconica, scrivete la descrizione dell’ambiente; almeno per la prima volta fatelo in classe, coinvolgendo tutta la classe. Ogni bambino poi copierà sul suo quaderno la descrizione. Uno Mostro, Due Mostro © Copyright 2010 RCS Libri, Fabbri Editori - Tutti i diritti riservati II - 1 SPUNTI DI LAVORO Evidenziate bene i diversi punti da sviluppare nella descrizione: • Che posto è? • Fa caldo o freddo? • Quali piante ci sono? • Quali animali vi abitano? • Ci vivono delle persone? • Ci sono altre caratteristiche particolari di questo ambiente (suoni, colori, odori…)? Usando questa stessa traccia analizzate anche gli altri ambienti, avviando a mano a mano i bambini a realizzare la descrizione sempre più in autonomia, per esempio facendo in classe la descrizione e poi chiedendo ai bambini di scriverne una da solo, senza copiarla, o addirittura di abbozzarne una che poi dovranno condividere con la classe affinché venga precisata e integrata. Naturalmente, potete creare anche dei cartelloni di altri ambienti che per motivi diversi rientrano negli interessi dei bambini. L’attività permette di sviluppare in maniera interdisciplinare le capacità descrittive dei bambini e avvia alla distinzione di ambienti differenti. Uno Mostro, Due Mostro © Copyright 2010 RCS Libri, Fabbri Editori - Tutti i diritti riservati II - 2 SPUNTI DI LAVORO 2) L’identikit La descrizione dei mostri, l’esercizio di p. 51 del libro e la scheda 1, permettono di sviluppare la descrizione di persone (o… di mostri), orale o scritta, anche in maniera ludica. Scheda 1 – IVO IL PORTINAIO Potete inoltre fare il gioco dell’identikit: un bambino fa l’investigatore, gli altri alunni sono i testimoni e tra loro devono scegliere, di comune accordo, il “colpevole”. Tutti i bambini si schierano in piedi davanti all’investigatore che comincia a fare delle domande sull’aspetto del colpevole, alle quali però deve essere possibile rispondere solo con un SÌ o con un NO. A mano a mano che l’investigatore scopre una caratteristica, i testimoni Investigatore: - Il colpevole ha i pantaloni che non possiedono quella caratterossi? ristica devono sedersi, finché resta in Testimoni: - NO piedi solo il colpevole. Siedono tutti i bambini che hanno i pantaloni Quest’ultimo diventa il nuovo inverossi. stigatore e il gioco ricomincia. Il gioco favorisce le capacità di osservazione e di logica, in quanto impone di trovare criteri sempre più precisi per arrivare rapidamente all’identificazione. Uno Mostro, Due Mostro © Copyright 2010 RCS Libri, Fabbri Editori - Tutti i diritti riservati III -1 SPUNTI DI LAVORO 3) I puzzle I disegni del testo, oltre a rendere piacevole la lettura e aiutare i bambini nella comprensione, possono essere utili anche per organizzare alcuni giochi. Fotocopiate i disegni a pagina intera del libro (pp. 7, 17, 27, 32, 41) e incollateli con colla stick su un cartoncino. Tagliate (se possibile con una taglierina) ciascun disegno in modo da ricavarne 5-8 tessere irregolari. Mescolate le tessere di due o più disegni (a seconda del numero di giocatori e delle loro abilità) e distribuitele agli alunni. Al vostro comando, i bambini dovranno aggirarsi nella classe cercando di trovare i bambini che hanno gli altri pezzi del loro stesso puzzle per ricostruire il disegno. Ogni gruppo, una volta ricomposta l’immagine, dovrà inventare una storia a partire dall’immagine e raccontarla alla classe. Potrete in seguito scrivere le diverse storie e appenderle accanto ai relativi disegni. Uno Mostro, Due Mostro © Copyright 2010 RCS Libri, Fabbri Editori - Tutti i diritti riservati IV - 1 ESPANSIONI ALLE ATTIVITÀ proposte nel volume di narrativa Al caldo, pp. 3-13 p. 51 Alla scoperta del racconto Fate disegnare i mostri usando le caratteristiche disegnate nel primo esercizio della pagina. I bambini potranno anche inventare nuovi mostri mescolando i diversi particolari. p. 52 Io scrittore Chiedete agli alunni di descrivere il viaggio fatto dai mostri per raggiungere la Terra. Al freddo, pp. 14-23 p. 53 Giocare con le parole Le espressioni figurate contenute nel testo sono: “in quattro e quattr’otto” “di buon passo” “fuggi fuggi”. Invitate gli alunni a cercare altri modi di dire che possono conoscere e usare loro stessi. In alcuni casi può risultare divertente disegnare la frase nel senso letterale (per esempio: “cadere dalla padella alla brace”, “fare un salto dagli zii…”) p. 54 Alla scoperta del racconto Fate elencare alcuni elementi caratteristici di altri luoghi, noti ai bambini. p. 55 Io scrittore Chiedete agli alunni di scrivere, in ordine cronologico, le didascalie alle immagini che hanno riordinato nell’esercizio di p. 55. Fatele poi collegare con le “parole che uniscono”: poi, allora, in seguito… così da raccontare le disavventure di Uno Mostro e Due Mostro. In città, pp. 24-36 p. 56 Giocare con le parole Se nella vostra classe ci sono bambini che conoscono altre lingue, o che possono trovare informazioni da genitori e parenti su altre lingue, avviate un’attività interculturale cercando parole in lingue e dialetti diversi. Potete usare queste parole per decorare semplici ventagli costruiti pieghettando della carta abbastanza sostenuta. p. 57 Alla scoperta del racconto Chiedete ai bambini di preparare un cartello per ricercare un animaletto scomparso o un oggetto che hanno perso, seguendo le spiegazioni sul libro. Fate aggiungere sotto l’immagine l’indicazione di dove portare il “disperso” o eventuali informazioni. Uno Mostro, Due Mostro © Copyright 2010 RCS Libri, Fabbri Editori - Tutti i diritti riservati V-1 ESPANSIONI DELLE ATTIVITÀ p. 58 Io scrittore Nell’esercizio vengono proposte due possibili situazioni alternative. Per verificare la capacità di ipotizzare conseguenze logiche, chiedete agli alunni di disegnare che cosa succederà in seguito nella classe: • se i mostri hanno accolto bene il nuovo arrivato, allora… • se i mostri hanno avuto paura e preso in giro il bambino, allora accadrà che… Catturati, pp. 37-43 p. 59 Giocare con le parole Se avete già letto in classe alcune favole, potrete facilmente ricollegarvi a esse e ai diversi modi di dire legati agli animali. p. 61 Io scrittore In una discussione di classe, fate raccontare ai bambini le possibili conseguenze di ciascuna soluzione proposta per portare aiuto a un compagno che vuole nascondersi perché è in pericolo. Uno Mostro e Due Mostro eroi della città, pp. 44-48 p. 62-63 Alla scoperta del racconto Chiedete di riscrivere il riassunto completo sul quaderno. illustrandolo con disegni, diversi da quelli nell’esercizio, che identifichino le varie sequenze. p. 64 Io scrittore Fate preparare un semplice questionario sull’accoglienza a partire dall’ultimo esercizio della p. 64 del libro. Invitate i bambini a porre la domanda a gruppi di persone diverse, che risponderanno in maniera anonima, indicando solo il loro “ruolo”: le insegnanti della scuola, i genitori, i compagni delle altre classi. Raccogliete i dati e usateli per costruire tabelle e grafici. Infine fate le vostre osservazioni. Che cosa pensi quando incontri una persona nuova? • • • • Ho paura Sono curioso Non provo alcun interesse altro (spiegate il vostro sentimento) Scheda 2 – LEZIONI DI BUONE MANIERE – AL COMMISSARIATO Scheda 3 – MODI DI DIRE Scheda 4 – NOTIZIE AL TG Uno Mostro, Due Mostro © Copyright 2010 RCS Libri, Fabbri Editori - Tutti i diritti riservati V-2 DENTRO IL RACCONTO La tematica centrale del racconto “Uno Mostro Due Mostro” è quella dell’accettazione dell’altro e dell’accoglienza, con tutte le emozioni che la presenza di una nuova persona comporta: dall’intolleranza alla curiosità, dalla paura alla solidarietà... Protagonisti sono due personaggi venuti da chissà dove, diversi dagli abitanti della Terra, ma con caratteristiche differenti tra loro, a sottolineare come non sia giusto uniformare e raggruppare tutti coloro che non conosciamo nel grande gruppo dello “straniero”. Il punto di vista è quello dei mostri che, giunti sul nostro pianeta, devono affrontare molte disavventure e difficoltà prima di trovare una loro collocazione nella società. Il cibo, uno dei bisogni primari dell’essere umano, è preso a simbolo della “diversità”: i mostri, infatti, si nutrono di puzze e rifiuti, cioè di qualcosa che per gli umani risulta disgustoso. Ma, allo stesso modo degli uomini, i mostri hanno bisogno di mangiare per vivere, e allora, forse, la differenza è solo una questione di… gusto! L’intolleranza, l’ignoranza e la paura si trasformano con il tempo in razzismo, un sentimento che non solo ci fa vedere gli altri come “diversi” da noi e dal nostro gruppo, ma ci fa sentire superiori alle persone che, per qualche motivo, sentiamo estranee a noi. Questa tematica si presta a essere sviluppata nella classe sotto diversi punti di vista, ma cercate di non far identificare i bambini di origine straniera con i mostri: ognuno di noi è diverso dall’altro e a tutti può capitare di sentirsi un estraneo in una certa situazione, per esempio il bambino che non sa giocare a calcio quando all’intervallo si formano le squadre, la bambina che ancora non legge bene durante le attività di classe ecc. 1) Siamo tutti… mostri Fate osservare come ognuno di noi ha delle caratteristiche particolari, che ci rendono delle persone uniche. Concentrandosi su un aspetto o su un altro è possibile trovare un numero maggiore o minore di differenze con gli altri componenti del gruppo. • Se per esempio puntiamo l’attenzione sull’età dei componenti della classe, il “mostro” è… l’insegnante! • Se invece pensiamo alla lingua parlata, può essere che in classe ci siano bambini da poco arrivati dall’estero che ancora non parlano italiano, o bambini italiani che ancora parlano il dialetto o che hanno problemi di dizione. • Se guardiamo l’aspetto fisico, potranno esserci bambini con la pelle più scura, e altri con la carnagione chiarissima, grassi o magri… • Ancora, se pensiamo agli abiti preferiti, magari qualche bambina potrà sentirsi “mostra” perché ama le gonne e i fiocchi o perché non indossa abiti di marca. Insomma, siamo tutti un po’… mostri. Uno Mostro, Due Mostro © Copyright 2010 RCS Libri, Fabbri Editori - Tutti i diritti riservati VI - 1 DENTRO IL RACCONTO Proponete di raggruppare i componenti della classe secondo criteri diversi, come quelli proposti nel testo sopra. Individuate per prima cosa la “zona dei mostri”, cioè uno spazio dove si raccoglieranno i bambini che, rispetto al criterio scelto, si sentano diversi dalla maggior parte dei compagni. Indicate anche quale sarà la “zona dei non mostri”. Se volete potete svolgere il gioco in palestra o in cortile. All’inizio del gioco i bambini sono in circolo, a un girotondo, tenendosi per mano; annunciate il criterio di selezione dei mostri (insegnante: “Sono mostri… tutti quelli a cui non piace la pizza!”). I bambini si staccano e vanno verso l’angolo che sembra loro più adatto. Chiedete ad alcuni bambini, dell’uno e dell’altro gruppo, di esprimere a parole la loro scelta, soprattutto se avete il dubbio che ci siano stati dei fraintendimenti. Al vostro segnale, i bambini tornano in cerchio per una nuova manche, ma prima fate eseguire un semplice girotondo. Potete anche proporre loro di cantare un ritornello sulla falsariga del testo seguente: Giro giro tondo, seppur diversi siamo prendiamoci per mano e tutti insiem giochiamo Una volta terminato il gioco, proponete di formalizzare i gruppi che di volta in volta si formano, usando i diagrammi di Eulero-Venn e sviluppando così degli argomenti di matematica. bambini e bambine a cui piace la pizza bambini e bambine a cui NON piace la pizza Paolo Sara Anna Semir Luca L’attività permetterà di sviluppare la coesione di classe e sarà utile per fare esperienze concrete di classificazione. Scheda 5 – SONO SOLO… MOSTRI! Uno Mostro, Due Mostro © Copyright 2010 RCS Libri, Fabbri Editori - Tutti i diritti riservati VI - 2 DENTRO IL RACCONTO 2) Un bel regalo La valorizzazione delle caratteristiche di ciascuno di noi, e il loro apprezzamento da parte di chi ci circonda, è un elemento importante per rafforzare un’autovalutazione positiva e per creare una buona armonia di classe. L’attività che ora proponiamo può essere anche usata nelle prime settimane di scuola per approfondire la conoscenza fra gli alunni. Distribuite dei foglietti sui quali avrete scritto i nomi degli alunni della classe. Ogni bambino dovrà indicare una caratteristica positiva del compagno o della compagna indicati, motivando semplicemente la loro scelta. L’insegnante raccoglie tutti i foglietti in una scatola, poi li legge uno a uno in classe. Ogni bambino ritirerà il foglietto con il complimento che si riferisce a sé, lo incollerà sul quaderno e intorno ci disegnerà un pacchetto regalo. IL REGALO DEI MIEI COMPAGNI Franco è divertente perché racconta delle barzellette buffe Potrete utilizzare i testi dei bambini anche per avviare un’attività sugli aggettivi, riportandoli in una tabella, classificandoli in maschili e femminili e facendo le prime osservazioni sul comportamento degli aggettivi al variare del genere. L’attività rafforza l’autostima e può essere utile per l’apprendimento di regole grammaticali relative agli aggettivi. Uno Mostro, Due Mostro © Copyright 2010 RCS Libri, Fabbri Editori - Tutti i diritti riservati VII - 1 DENTRO IL RACCONTO 3) Benvenuto! Può capitare, durante l’anno scolastico, di accogliere nella propria comunità-classe un nuovo componente per un periodo più o meno lungo: una nuova compagna o compagno, un insegnante supplente, ma anche un esperto che tiene un laboratorio o una lezione alla classe, per esempio un rappresentante della polizia municipale… Come si predispone la classe per l’accoglienza? Potrebbe essere una buona pratica concordare alcune regole in anticipo, naturalmente modulandole a seconda del tipo di persona che viene accolta e del tempo che resterà nella classe. Introducete l’attività con una discussione di classe per raccogliere le proposte degli alunni (in un primo tempo in maniera indiscriminata) riguardo alle azioni che ritengono accoglienti. Per esempio: • Salutiamo tutti in coro o uno di noi si alza e saluta. • Ci alziamo in piedi. • Quando si presenta alla classe stiamo in silenzio. • Facciamo un gioco o cantiamo tutti insieme. Annotate tutte le proposte alla lavagna e, in seguito, attraverso domande e suggerimenti mettete a punto le proposte, integratele o eliminatele se vengono ritenute troppo macchinose o non opportune. Per esempio: Facciamo un gioco o cantiamo tutti insieme: va bene se gli ospiti sono dei bambini o delle bambine come noi. Per permettere anche a loro di cantare deve essere una canzone semplice, magari la scriviamo su un cartellone oppure cerchiamo una canzone dove si fanno dei gesti o si battono le mani così possiamo cantarla tutti, anche i nuovi arrivati. Uno Mostro, Due Mostro © Copyright 2010 RCS Libri, Fabbri Editori - Tutti i diritti riservati VIII - 1 DENTRO IL RACCONTO Infine cercate di organizzare tutte le proposte, usando per esempio una tabella o un diagramma ad albero. Fate notare che alcune modalità sono efficaci in entrambe le situazioni. Che cosa fare per dare il benvenuto a… bambine e bambini adulti Salutiamo tutti in coro Cantiamo tutti insieme Quando si presenta alla classe stiamo in silenzio … Uno di noi si alza e saluta Quando si presenta alla classe stiamo in silenzio Ci alziamo in piedi … BENVENUTI! bambine e bambini Salutiamo tutti in coro Cantiamo tutti insieme Quando si presenta alla classe stiamo in silenzio … adulti Uno di noi si alza e saluta Ci alziamo in piedi Quando si presenta alla classe stiamo in silenzio … L’attività prepara la classe a un atteggiamento di accoglienza e sviluppa obiettivi di Cittadinanza e Costituzione; inoltre permette di lavorare sullo sviluppo di idee e di frasi e su attività di classificazione. Uno Mostro, Due Mostro © Copyright 2010 RCS Libri, Fabbri Editori - Tutti i diritti riservati VIII - 2 DENTRO IL RACCONTO 4) Ri… giocando! Un’altra tematica proposta dal libro è lo smaltimento dei rifiuti. Mettete l’attenzione degli alunni su questo problema, invitandoli a segnare sul quaderno la quantità di rifiuti prodotti in classe alla fine di ogni giorno (3 cestini di carta, 1 di plastica 1 di materiali non riciclabili…) e spiegate loro la regola delle tre R: • Ridurre la quantità di spazzatura prodotta, per esempio acquistando materiali che non abbiano imballaggi esagerati; • Riutilizzare gli oggetti più volte prima di gettarli (per esempio, scrivere sul retro dei fogli usati per stampare…). Se volete potete chiedere agli alunni di fare un elenco di possibili modi di riutilizzare gli oggetti stilando elenchi o attraverso una discussione di classe. • Riciclare i materiali; verificate se gli alunni conoscono e mettono in pratica questa “buona abitudine” a casa e a scuola. Potrete sviluppare l’argomento anche attraverso laboratori di immagine che utilizzano materiali di recupero, come quelli proposti in questa guida. L’attività sviluppa sia obiettivi di C&C sia obiettivi di Arte e immagine. Scheda 6 – MOSTRI MANGIARIFIUTI Scheda 7 – MASCHERE MOSTRUOSE Uno Mostro, Due Mostro © Copyright 2010 RCS Libri, Fabbri Editori - Tutti i diritti riservati IX - 1 IVO IL PORTINAIO 1 1. Completa le frasi in modo da descrivere il personaggio di Ivo. • Ivo è il …………………………………………………………………..….. della casa dove abitano …………………………………………………………………………………………………………………..……….……..……, ma avrebbe voluto fare il ………………………………………………………………………………….……… • Ivo è un tipo ……………………………………………………………………..……, infatti si accorge subito che sta per succedere qualcosa. • È anche una persona ………………………………………………………...…………………… perché non scappa, ma va a chiedere aiuto alla polizia. 2. Continua tu la descrizione: spiega qual è l’aspetto di Ivo osservando il disegno. …………………………………………………………..………………………… …………………………………………………………..………………………… …………………………………………………………..………………………… …………………………………………………………..………………………… …………………………………………………………..………………………… …………………………………………………………..………………………… …………………………………………………………..………………………… …………………………………………………………..………………………… Uno Mostro, Due Mostro © Copyright 2010 RCS Libri, Fabbri Editori - Tutti i diritti riservati LEZIONI DI BUONE MANIERE 2 1. Collega ogni fumetto al suo mostro. Ricorda: Uno Mostro è aggraziato, Due Mostro è sgrammaticato. HO GRATTAMENTO AL NASOTTO. MI PRUDE IL NASOTTO. AL COMMISSARIATO 1. Collega ogni parola al suo significato. ufficio della polizia commissariato pantera seguire qualcuno senza farsi vedere piantone auto della polizia molto veloce pedinare agente che ha il compito di sorvegliare Uno Mostro, Due Mostro © Copyright 2010 RCS Libri, Fabbri Editori - Tutti i diritti riservati 3 MODI DI DIRE 1. A volte, per esprimere un’idea si usano delle espressioni particolari. Sapresti collegare le seguenti espressioni con i loro significati? Aiutati rileggendo il libro da pagina 14 a pagina 23. in quattro e quattr’otto tutti scappano di corsa cadere dalla padella nella brace passare da una brutta situazione a una peggiore camminare di buon passo molto rapidamente c’è un fuggi fuggi generale camminare veloci 2. L’espressione “fare i conti” ha più significati: spiega che cosa vuol dire in ogni vignetta. NON ABBIAMO FATTO I CONTI CON IL TEMPO! FAI BENE I CONTI… Uno Mostro, Due Mostro © Copyright 2010 RCS Libri, Fabbri Editori - Tutti i diritti riservati ORA FACCIAMO I CONTI! NOTIZIE AL TG 4 1. Immagina di essere un giornalista che assiste alla cattura dei mostri e prepara il tuo articolo per il telegiornale. Segui la traccia e completa le frasi con le espressioni qui sotto. il giorno seguente • mostri • due bambini • il portinaio Ivo • la spazzatura • una rete trappolona • al commissariato Introduzione (annuncio che attira l’attenzione) Finalmente catturati i due pericolosi Mostri! Dove e quando è successo il fatto La cattura è avvenuta …………………………………… al loro arrivo in città. Chi sono i protagonisti del fatto? Oltre ai due …………………………………… sono stati presi nella rete anche …………………………………… Perché è intervenuta la polizia? La polizia ha catturato i mostri grazie a ………………………………………………………………………… e li ha portati …………………………………………….…………… Come avviene la cattura? La polizia era stata chiamata sul posto da …………………………………… che aveva visto i bambini portare ……………………………………… in cantina. Conclusione Attendiamo che la polizia ci informi sulle reali intenzioni di questi Mostri. Uno Mostro, Due Mostro © Copyright 2010 RCS Libri, Fabbri Editori - Tutti i diritti riservati 5 SONO SOLO… MOSTRI! 1. Racconta: come vengono accolti Uno Mostro e Due Mostro dagli abitanti della città? Leggi pagina 26 e scrivi almeno 6 aggettivi che gli abitanti della città potrebbero usare per descrivere i Mostri. ………………..……….. ………………..……….. ………………..……….. ………………..……….. ………………..……….. ………………..……….. 2. Ecco come Anna e Paolo hanno, invece, accolto Uno Mostro e Due Mostro. Cancella le parole sbagliate. Anna e Paolo, quando hanno visto Uno Mostro e Due Mostro, all’inizio si sono arrabbiati / spaventati, poi, però hanno cominciato a fare domande / a lanciare spazzatura ai mostri per capire chi erano. I bambini hanno ascoltato la loro storia con paura / attenzione e si sono stupiti / disgustati quando hanno scoperto che i mostri mangiavano rumori / spazzatura. Però hanno capito che anche se erano diversi da loro erano gentili / cattivi e non erano simpatici / pericolosi. Così sono diventati nemici / amici! Uno Mostro, Due Mostro © Copyright 2010 RCS Libri, Fabbri Editori - Tutti i diritti riservati 6 MOSTRI MANGIARIFIUTI OCCORRENTE • • • scatoloni tempere colorate, fogli di carta tappi di plastica, lana, tubo di carta forbici con punte arrotondate, colla vinilica, plastilina • Prendete uno scatolone abbastanza grande, aperto in alto. • Mettete al posto degli occhi due tappi grandi, fissali con la colla vinilica. • Incollate con colla vinilica la lana in modo da fare dei ciuffi di capelli. • Fate un foro al posto del naso e infilate un tubo di cartone, per esempio quello della carta forno: vi servirà anche come manico! Fissatelo bene con la plastilina. • Colorate il tutto in modo da farlo sembrare un mostro. • Disegnate su fogli di carta tutto ciò che desiderate aggiungere: orecchie, braccini, tentacoli… Usate la colla vinilica per incollarli alla scatola. Potete fare mostri di colori diversi per la raccolta differenziata: il mostro verde “mangia” solo carta, quello rosso solo plastica ecc. Uno Mostro, Due Mostro © Copyright 2010 RCS Libri - Tutti i diritti riservati 7 MASCHERE MOSTRUOSE OCCORRENTE 1 cartoncino leggero bianco o colorato matite, pennarelli e tempere colla vinilica, fogli di carta e di velina colorata, forbici con punte arrotondate, una penna scarica, una pinzatrice un pezzetto d’elastico • Preparate la maschera per il viso: mettete il cartoncino davanti alla faccia e fatevi aiutare a segnare la posizione degli occhi, del naso e della bocca. • Togliete il cartoncino dal viso, fate due fori Per ricavare i fori: in corrispondenza degli occhi e uno in cor- appoggia il cartoncino su uno straccio e con la punta rispondenza del naso. • Per la bocca, potete ricavare un rettangolo della penna fai tanti fori, di cartoncino in corrispondenza della bocca uno vicino all’altro, in modo o più semplicemente tagliare la maschera in da coprire tutto il bordo. Con delicatezza stacca poi modo che copra il viso solo fino al naso. la forma punzonata. • Preparate ora il naso da mostro: prendete un foglio di carta e arrotolatelo in modo da ottenere un cono o un tubetto, come preferite. La base del naso va tagliuzzata in modo da ricavare tante linguette che piegherete verso l’esterno e incollerete alla maschera. • Se volete potete fare una pallina di carta velina e fissarla sulla punta del naso. segue Uno Mostro, Due Mostro © Copyright 2010 RCS Libri - Tutti i diritti riservati 7 MASCHERE MOSTRUOSE • Disegnate due (ma anche tre o quattro… siete dei mostri!) orecchie sulla carta, coloratele e ritagliatele. Decoratele con ciuffi di peli fatti di carta velina o di fili di lana e fissateli alle orecchie con una pinzatrice. Fissate le orecchie con dei punti di graffatrice dove preferite, meglio sul bordo della maschera non in corrispondenza della bocca. • Aggiungete i capelli: sovrapponete più fogli di carta velina di colore diverso, pinzate il bordo in basso in modo da fissarli insieme, ritagliate delle striscioline nel bordo superiore, ma senza separarle fino in fondo e fissate questa parrucca sulla maschera. Se preferite potete anche dividere in due la parrucca e attaccarla sopra le orecchie come orrendi ciuffi che crescono sulle tempie. • Se volete potete “abbellire” il volto incollando con la colla vinilica: brillantini, nèi fatti con palline di carta velina e tutto ciò che più vi piace (o vi fa orrore!). • Sempre con la pinzatrice, fatevi aiutare a graffare l’elastico alla maschera, all’altezza delle tempie, in modo da poter indossare la maschera. Date infine un nome al mostro che avete deciso di rappresentare. Uno Mostro, Due Mostro © Copyright 2010 RCS Libri - Tutti i diritti riservati