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Suora crocifissa in convento
http://www.ansa.it/balcani/romania/20050728121333564210.html ROMANIA: SUORA CROCIFISSA, SCARCERATI POPE E SUORE INQUISITI (ANSA) - BUCAREST, 28 LUG - Sono stati scarcerati il pope Daniel Corogeanu e le quattro suore, accusati del sequestro e omicidio della giovane suora Irina Cornici, morta crocifissa per le conseguenze di un rito di esorcismo il mese scorso nel monastero ortodosso di Tanacu, vicino a Vaslui nella Romania orientale. I cinque saranno indagati in liberta', secondo quanto hanno deciso ieri sera i magistrati della Corte d'appello di Bucarest. Il prete e le suore erano stati arrestati una settimana dopo la morte di suor Irina, avvenuta il 15 giugno scorso. Uscendo di prigione, Corogeanu indossava abiti monacali, nonostante il fatto che la Chiesa Ortodossa della Romania lo abbia escluso dall'ordine monastico e privato dalla tonaca. Anche Nicoleta Arcaleanu, Adina Ciopraga, Elena Otelea e Simona Bardanas, accusate di complicità all'omicidio, si sono mostrate in abiti neri da suora, pur essendo state allontanate anch'esse dal loro ordine. “Siamo innocenti e lo proveremo”, è stato tutto quello che una delle suore ha accettato di dichiarare ai giornalisti romeni all'uscita dall'arresto. E' infatti sulla non-colpevolezza che si basa la strategia della difesa, pronta a sostenere che Irina Cornici era davvero posseduta dal demonio e le prediche e i servizi religiosi usati su di lei sono accettati dal patriarcato ortodosso nei riti di esorcismo. Secondo l'accusa, che si basa su documenti medici, invece, suor Irina era affetta da turbe schizofreniche e la crudele morte è avvenuta dopo che la giovane di 23 anni era stata tenuta per alcuni giorni in un edificio annesso al monastero, legata e imbavagliata, senza mangiare o bere e poi crocefissa. (ANSA). COR*RED 28/07/2005 (12:13) http://italy.indymedia.org/news/2005/06/815132.php Suora muore crocefissa : accusato il priore by CHIESA PAZZA Sunday, Jun. 19, 2005 at 1:04 PM ESORCISMI. Religiosa schizofrenica legata sui legni per giorni Suora muore crocefissa Choc in un monastero in Romania: accusato il priore Bucarest. Una sommossa è avvenuta alle porte del monastero di Tanacu, in Romania orientale, quando i rappresentanti del patriarcato ortodosso romeno sono arrivati per privare il pope Daniel Corogeanu del diritto di officiare in chiesa dopo la morte in un rito di esorcismo di una giovane suora, che probabilmente era affetta invece da turbe schizofreniche. La religiosa è deceduta dopo essere stata legata ad una croce per tre giorni, lasciata senza cibo e acqua ed imbavagliata. «Era in preda agli spiriti maligni, abbiamo pregato per lei. al punto di vista religioso ci siamo comportati correttamente» ha detto alla polizia il priore del monastero di Tanacu. In precedenza la giovane suora, secondo una prima ricostruzione della polizia, era stata rinchiusa per diversi giorni in un edificio annesso al monastero, con mani e piedi legati e senza acqua o cibo. Ora la polizia, ma anche le autorità religiose, hanno avviato una inchiesta. Il pope Corogeanu, le quattro suore che avevano preso parte al rito di esorcismo ed anche alcuni cittadini del villaggio di Tanacu - ha riferito ieri il quotidiano «Evenimentul Zilei» - hanno aggredito venerdì i rappresentanti del Patriarcato che cercavano di entrare nel monastero. «Abbiamo a che fare con una persona molto malata, il pope Corogeanu. Eravamo venuti a comunicargli che non può più servire nel monastero fino a quando la procura non avrà espresso il suo verdetto su questo caso, ma egli ha chiamato in suo aiuto gli uomini del villaggio e ci hanno aggredito», ha raccontato Corneliu, vicario di Husi, mandato dal patriarcato per condurre un’ inchiesta sul caso. Il prete e le quattro suore si sono barricati nel monastero ed è intervenuta la polizia in modo che tutti e cinque possano essere interrogati. Secondo i primi risultati medici, suor Irina, che aveva solo 23 anni, è morta per una «insufficienza cardio-respiratoria» dopo essere rimasta per tre giorni legata ad una croce di legno senza bere e senza mangiare e con un asciugamano legato intorno alla bocca come bavaglio. Suor Irina era malata di schizofrenia, secondo i referti medici, ma la famiglia non aveva voluto che fosse ricoverata in ospedale. Gli episodi schizofrenici potrebbero essere apparsi al pope ed alle altre suore come comportamento da persona posseduta da spiriti maligni, scrive «Evenimentul Zilei». Il patriarcato ortodosso romeno ha giudicato «orrendo e un grande peccato» quanto avvenuto: «Si tratta del gesto di un pope instabile dal punto di vista psicologico, che ha compiuto atti barbari pensando di curare la suora dagli spiriti maligni. È un gesto che non ha niente a che fare con la tradizione e la spiritualità ortodossa», ha dichiarato il portavoce del patriarcato, il pope Costel Stoica. © Copyright 2003, Athesis Editrice S.p.A. - Tutti i diritti riservati [Credits] http://www.repubblica.it/2005/f/sezioni/esteri/romania/romania/romani a.html Suora crocifissa in convento Il prete: "Posseduta dal demonio" Romania, la vittima aveva 23 anni e soffriva di schizofrenia è stata lasciata senza acqua e cibo, poi è morta soffocata Sommossa nel villaggio per difendere il padre superiore barricato in chiesa Aggredito il rappresentante del patriarca ortodosso andato a rimuoverlo Il pope Daniel Corogeanu BUCAREST - Una suora di 23 anni crocifissa e lasciata morire nel suo stesso convento perché "posseduta dal demonio". Un padre superiore che ha dato l'ordine e le consorelle della vittima che lo hanno eseguito. Una rivolta sfociata in una sommossa quando gli alti rappresentanti della chiesa hanno cercato di entrare nell'edificio per capire che cosa era avvenuto. Una storia che viene dalla Romania quasi a voler confermare le cupe atmosfere di quelle terre. Ma non è letteratura, la vicenda di suor Maricica Irina Cornici, probabilmente malata di schizofrenia, e uccisa nel tentativo di scacciare quello che Daniel Corogeanu, il padre superiore del convento ortodosso, era certo si trattasse del demonio. Secondo le prime indagini avviate sul caso, il pope del convento della Santa Trinità di Tanaco, nella Romania orientale, e le quattro religiose avrebbero legato suor Irina e l'avrebbero rinchiusa nella sua cella, lasciandola senza acqua e senza cibo. Poi, stanchi delle sue proteste, l'avrebbero imbavagliata e crocifissa, lasciandola morire. E' accaduto il 15 giugno scorso e sia il patriarca della Chiesa ortodossa che la magistratura hanno avviato le indagini che si sono concluse per il momento con un'incriminazione per sequestro e omicidio per i cinque religiosi. Ma quando ieri i rappresentanti della Chiesa ortodossa sono arrivati al convento per privare padre Corogeanu del diritto di officiare, è scoppiata una sommossa. Il pope e alcuni cittadini del villaggio - riferisce oggi in prima pagina il quotidiano romeno Evenimentul Zilei - hanno aggredito i religiosi e si sono barricati all'interno del convento. "Abbiamo a che fare con una persona molto malata, il pope Corogeanu. Eravamo venuti a comunicargli che non può più servire nel monastero fino a quando la Procura non avrà espresso il suo verdetto su questo caso, ma egli ha chiamato in suo aiuto gli uomini del villaggio e ci hanno aggredito. Questa è la triste realtà, ha raccontato Corneliu, vicario di Husi, mandato dal patriarcato per condurre l'inchiesta. Secondo i primi risultati medici, suor Irina è morta per "insufficienza cardio-respiratoria" dopo essere rimasta per tre giorni legata a una croce di legno senza bere e senza mangiare e con un asciugamano legato intorno alla bocca come bavaglio. Suor Irina era malata di schizofrenia, secondo i medici. La ragazza era cresciuta in un orfanotrofio ed era arrivata nel convento tre mesi prima per trovare un'amica. Poi aveva deciso di restare. Gli episodi schizofrenici sono apparsi al pope e alle altre suore come comportamento da persona posseduta da spiriti maligni, scrive Evenimentul Zilei citando fonti mediche. Il patriarcato ortodosso romeno ha giudicato "orrendo e un grande peccato" quanto avvenuto al monastero di Tanacu. "Si tratta del gesto di un pope instabile dal punto di vista psicologico, che ha compiuto atti barbari pensando di curare la suora dagli spiriti maligni. E' un gesto che non ha niente a che fare con la tradizione e la spiritualità ortodossa", ha dichiarato il portavoce del patriarcato, il pope Costel Stoica. Padre Daniel la pensa in tutt'altro modo e nei giorni scorsi ha detto di essere sorpreso dell'attenzione della stampa riguardo a questo caso visto che "l'esorcismo è una pratica comune nel cuore della Chiesa ortodossa romena: i miei metodi sono perfettamente noti agli altri preti". (19 giugno 2005) http://www.ilbarbieredellasera.com/article.php?sid=13906 Suora crocifissa: cardinal Ruini, nulla da dire? di Milo Calaferro Non mi pare che i nostri media abbiano dato il giusto risalto alla raccapricciante vicenda della giovane suora crocifissa in un convento romeno dal padre superiore e da quattro consorelle, che avevano scambiato i suoi sintomi schizofrenici per possessione demoniaca Né mi risulta che il cardinal Ruini - tanto sollecito quando si tratta della vita di spermatozoi e ovuli - abbia speso una sola parola per difendere il diritto alla vita di quella povera ragazza di 23 anni, vittima in definitiva non del gesto inconsulto di un pazzo, ma dei barbari metodi normalmente usati, o quanto meno ampiamente diffusi nell'ambito della chiesa ortodossa romena. Avrebbe dovuto dire una parola forte, il cardinal Ruini. Soprattutto in considerazione del fatto che la pratica dell'esorcismo non è un'esclusiva della chiesa ortodossa, ma è discretamente diffusa anche nei territori che cadono sotto la diretta influenza di santa romana chiesa, compresa naturalmente l'Italia. Invece non ha detto nulla, il capo della Cei. Eppure, ripeto, quella suora è morta non per una caduta dalle scale ma a causa dell'abissale ignoranza che fa da piedistallo alle teorie religiose, della chiesa ortodossa come di quella cattolica. Certo, non tutti gli esorcisti causano la morte dei soggetti da loro trattati, e padre Daniel Corogeanu dev'essere un bel pasticcione o un po' fuori di testa. Tuttavia, come lui stesso ha tenuto a sottolineare, "l'esorcismo è una pratica comune nel cuore della Chiesa ortodossa romena: i miei metodi sono perfettamente noti agli altri preti". Dunque il legare l'"indemoniato" al letto o alla croce e lasciarcelo per lunghi giorni senza cibo né acqua rientra nella comune prassi del rito esorcistico, almeno nella chiesa ortodossa romena. E' evidente la brutalità e l'estrema pericolosità impliciti in simili metodi, al di là di possibili esagerazioni o errori che possono essere commessi dall'officiante nell'applicarli. Ma se le credenze e le pratiche religiose possono risultare nocive fino al punto da mettere a rischio la vita propria e altrui, che significato bisogna dare allo slogan di Ruini "noi siamo per la vita"? E dov'era il diritto alla vita di quella giovane suora, quando l'altro Ruini, quello di Bucarest, l'ha imbavagliata, legata ad una croce e lì abbandonata senz'acqua né cibo finché morte non è sopraggiunta? Assordante è il silenzio dei nostri media e del cardinal Ruini sull'incredibile caso della suora crocifissa. Una storia che ci dà la sgradevole sensazione di essere ripiombati in pieno medioevo, quando i preti bruciavano le streghe. Ma se ci meravigliassimo del silenzio di Ruini sull'attività degli esorcisti romeni, dovremmo meravigliarci anche di quello del Vaticano sull'attività dei Daniel Corogeanu di casa nostra. E della facilità con cui, sempre il Vaticano, ratifica, appone suggelli e rilascia certificati di autenticità alle madonnine piangenti, alle scritte che appaiono in cielo, e così via. E se ci meravigliassimo del dogma cattolico del demonio, dovremmo meravigliarci anche di quello sugli angeli, sui santi e sulla verginità di Maria, via via fino alla origine divina del Cristo. Dunque non meravigliamoci. Continuiamo a seguire gli insegnamenti del cardinal Camillo Ruini. A farci "illuminare" da lui. Come i romeni si fanno illuminare da padre Daniel Corogeanu. Milo Calaferro