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Suona l`inno di Mameli, la Lega abbandona l`aula
Giornale di Merate Pagina 1 di 1 Giornale di Desio del 26/04/11 CONSIGLIO COMUNALE SUONA L'INNO DI MAMELI, LA LEGA ABBANDONA L'AULA Nova milanesei - Alle prime note dell'Inno di Mameli la Lega esce dall'aula. E' quanto è accaduto all'inizio delle due riunioni del Consiglio comunale martedì e mercoledì scorso. A decidere di aprire le assemblee con l'inno nazionale la Giunta: per tutto il 2011, in occasione del 150esimo anniversario dell'unificazione dello Stato, le sedute del parlamentino si apriranno con la musica dell'inno d'Italia. Una decisione non gradita dal Carroccio che ha scelto di abbandonare i banchi tra le file di opposizione. «Sposiamo la tesi di Palmiro Togliatti - ha argomentato provocatoriamente Gabriele Lanzani (nella foto ), uno dei tre rappresentanti della Lega Nord, che alle prime note ha urlato «fermi tutti» - A lui, cittadino onorario sovietico, sono state dedicate strade e piazze, ma ha affermato essere umiliante dirsi italiano. Anche noi non ci sentiamo italiani. Noi ci sentiamo padani». A restare in sala a cantare insieme ai consiglieri della maggioranza di centrosinistra gli altri membri di minoranza del Popolo della libertà e l'indipendente Andrea Romano . Quest'ultimo, insegnante di musica nella scuola media cittadina, ha ironizzato però sulle prestazioni canore dei politici novesi: «Visto che si tratta di seduta di bilancio, proporrei uno stanziamento per un corso accelerato di canto. E' stata una sofferenza». «Se siam stonati, siam stonati» ha risposto alla battuta il comunista Giuseppe Caserta . Da rilevare anche l'appariscente abbigliamento tricolore del capogruppo della lista «Per nova» Giuseppe Lissoni : giacca verde, camicia e cravatta bianca, pantaloni rossi.Le contestazioni si non sono mancate neanche per il minuto di silenzio proposto dal sindaco Laura Barzaghi per i morti negli scontri in Nord Africa, per «le vittime sconosciute delle migrazioni» e in memoria di Vittorio Arrigoni «promotore di pace in un angolo difficile del mondo, mentre metteva in pratica i valori di solidarietà ». Sul silenzio per il volontario brianzolo ucciso a Gaza sono arrivati i distinguo delle minoranze: una figura troppo anti israeliana secondo i consiglieri leghisti e l'indipendente Romano. Articolo pubblicato il 26/04/11 Powered by promo.it © Copyright Dmedia Group S.p.a. 2011 Tutti i diritti riservati http://www.giornaledidesio.it/leggi.php?artID=1893994&stampa=yes 26/04/2011