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Si salverà il castagno? - Fito
FITOPATOLOGIA Si salverà il castagno? Il Cinipide del castagno, Dryocosmus kuriphilus, detto anche "Vespa cinese", è stato introdotto accidentalmente nel nostro Paese una decina di anni fa attraverso il commercio di giovani piante di castagno dal Giappone, dove questo insetto proveniente dalla Cina si era già diffuso. Dopo aver colonizzato la zona di insediamento, la provincia di Cuneo, area particolarmente vocata alla produzione di castagne, l'insetto si è in pochi anni diffuso su tutto il territorio nazionale ed è sconfinato anche in diversi Stati limitrofi come Francia, Svizzera e Slovenia. Il cinipide è oggi l'insetto più dannoso per il castagno: in alcune annate ha provocato perdite di produzione dal 60% all'80%. La sua azione sta minando la sopravvivenza dei castagneti nelle nostre regioni; castagneti già duramente provati da attacchi di un'altra grave malattia presente da decenni, il cancro della corteccia. Se si considera che l’Italia è attualmente il maggior produttore europeo di questo frutto e il quarto a livello mondiale (dopo Cina, Corea del Sud e Turchia), sarà facile capire l’entità dell’impatto della diffusione di questo insetto nella nostra economia. Il calo drastico delle produzioni è infatti compensato con rilevanti importazioni di castagne dalla Cina, che conquista quindi nuovi mercati. A esserne 4 Il nostro Dr. agr. Fabrizio Ballerio impegnato nel "lancio" dell'iperparassita danneggiato è anche l’aspetto qualitativo: l’Italia vanta ben sette varietà di castagne con riconoscimento europeo dell’Igp (Indicazione geografica protetta). Il cinipide compie una sola generazione all'anno, la popolazione è costituita da femmine partenogenetiche, che senza bisogno di accoppiamento da giugno ad agosto depongono le uova nelle gemme dell'anno del castagno; ogni femmina può deporre fino a 100 uova in varie gemme. L'attacco all'inizio è asintomatico, dalle uova nascono le larve che si sviluppano lentamente nell'autunno senza dare sintomi esterni. Nella primavera successiva, quando la pianta vegeta, le gemme infestate producono evidenti galle di colore verde-rosso-aranciato, all'interno delle quali si sviluppano una o più larve che compiono il loro ciclo fino alla formazione dell'adulto, che sfarfalla nel mese di giugno. La formazione delle galle impedisce una normale fogliazione e vegetazione delle piante, i boschi di castagno sembrano quasi spogli, anche la fioritura è ridotta: tutto ciò comporta un generale indebolimento delle piante, con gravi ripercussioni sulla produzione del frutto. La scarsa fioritura ha come effetto secondario anche una limitata produzione del pregiato miele di castagno. Oltre ai già citati danni di tipo economico la presenza di questo insetto ha impatto rilevante anche sulle numerosissime piante di castagno radicate in ambito privato in tutta la fascia pedemontana del Nord Italia. La pianta di castagno ha sempre rappresentato nei secoli scorsi un patrimonio fondamentale per l’economia domestica, come testimoniano gli esemplari ultracentenari di castagno ai quali si dedicano cure del tutto particolari. La lotta contro il cinipide è oltremodo ardua, i prodotti chimici hanno un'azione limitata, inoltre è impensabile dal punto di vista ambientale andare a trattare boschi di castagni o interi versanti di montagne. Qualche anno fa si è pensato di introdurre, e successivamente allevare, anche nel nostro Paese l'imenottero Torymus sinensis, antagonista naturale del cinipide nel suo Paese d'origine. Il Torymus è una piccola vespetta di circa 2,5 mm di lunghezza e si comporta come parassitoide larvale del cinipide. La popolazione è formata sia da maschi che da femmine che dopo l'accoppiamento depongono le uova nelle galle del cinipide. Le larve del Torymus che si originano dalle uova attaccano le larve del cinipide presenti nelle galle nutrendosi di esse. Una volta mangiato il cinipide queste rimangono nelle galle secche per tutto l'inverno, sfarfallando dopo metamorfosi nella primavera successiva e ripetendo il ciclo. I lanci in castagneti infestati dal cinipide vengono effettuati utilizzando adulti di Torymus allevati in laboratorio o in apposite zone di propagazione. Ogni lancio è costituito da un numero minimo di 50 maschi e 100 femmine che devono essere liberati in una zona ristretta. Gli insetti vengono custoditi in apposite provette contenenti un alimentatore zuccherino che ne consente la sopravvivenza per 2 o 3 giorni. Vengono liberati sui rami basali del castagno, volano velocemente verso l'alto e iniziano la loro missione. Dopo alcuni anni di ripetuti lanci del parassitoide nelle zone piemontesi per prime interessate dalla presenza della vespa cinese, i risultati sono molto confortanti; in alcuni casi le percentuali di parassitizzazione delle galle da parte del Torymus superano valori dell'85-90%, con una sensibile diminuzione dei danni e una ripresa vegetativa confortante dei castagneti, che ha portato ad un notevole incremento della produzione di castagne e marroni. Fito-Consult, sempre attenta a fornire un servizio all’avanguardia tecnica, ha iniziato un programma di collaborazione operativa con gli allevatori dell’iperparassita e ne ha curato la diffusione in alcune proprietà private in cui sono radicati esemplari importanti di castagno gravemente debilitati dal cinipide. Le piante trattate questa primavera saranno monitorate quest’autunno per controllare il livello di parassitizzazione raggiunto e per valutare nuove introduzioni eventuali negli anni successivi. Il controllo biologico di un parassita così aggressivo richiede studio, applicazione e perfetta conoscenza dei cicli vitali degli insetti coinvolti. Non è semplice, né facile, ma la sfida non può fare altro che intrigarci! Rivista tecnica - informativa Fito-Consult e Agri-Consult Varese Fondata nel 1989 Direttore responsabile Giovanni Nello Franchi Collaboratori a questo numero Tiziana Artuso Fabrizio Ballerio Elena Baratelli Stefania Barbieri Fabio Borghi Mattia Castiglioni Monica Castiglioni Giuliana Comolli Camillo De Beni Kristyna Dvorackova Franco Macchi Elisa Mappelli Raffaele Mason Carlo Meazza Roda srl Marco Rossi Marilyn Shigo Renzo Tamborini Ambrogio Zanzi Cecilia Zanzi Daniele Zanzi Grafica: Graffiti s.a.s. Varese: Via Malnasca, 13 Tel. 0332.435327 Stampa Fotolito Cromoflash srl Via Rossini, 8 - 21040 Castronno (Va) Copia Omaggio Edizioni: Daniele Zanzi Registrazione Tribunale di Varese n° 570 del 24/10/89 5