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O. SCAPECCHI, Presentazione, p. 5
Presentazione Quando iniziammo a pensare l'intervento sul Palazzo d'Arnolfo avevamo chiaro che si trattava non soltanto di compiere un'importante operazione di "recupero" edilizio e di restauro, ma che avevamo di fronte un'occasione irripetibile che imponeva uno sforzo significativo a livello di studio e di ricerca per capire, con la storia e l'evoluzione del Palazzo, le "radici" della nostra città. L'altro obiettivo che ci ponevamo era quello di verificare e consolidare la situazione strutturale del Palazzo con interventi nelle fondazioni. Con questi due scopi prioritari si sono presi contatti con le strutture della ricerca e della tutela ed in particolare, per quanto concerne l'indagine archeologica, si è affidata al Prof. Riccardo Francovich, del Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti dell'Università di Siena, la direzione scientifica di un primo lotto di lavori. Lo scavo, iniziato in una piccola porzione del Palazzo, ha raggiunto significativi risultati, tali da incoraggiarci ad estenderlo all'intera area interna al Palazzo e nel loggiato. Contestualmente si avviava l'intervento restaurativo che ha trovato nella preliminare indagine archeologica, piuttosto che un fastidioso intralcio, come troppo comunemente siamo abituati a ritenere, un elemento di chiarificazione e di razionalizzazione, offrendo imprescindibili indicazioni per le successive definizioni progettuali. Gli obbiettivi che l'Amministrazione si era inizialmente proposta sono stati quindi pienamente raggiunti. Con la mostra e con il presente catalogo presentiamo i primi risultati. Il metodo ha permesso di valorizzare la risorsa inesauribile di notizie racchiuse nel Palazzo ed ha posto prospettive per ulteriori indagini, aprendo nuove problematiche ed interrogativi sulle vicende storiche della città e sulle vicende edilizie del Palazzo, cui si dovrà dare risposta con successivi approfondimenti. Il positivo rapporto instaurato con la Soprintendenza ai Beni 5 Archeologici della Toscana, che tra l'altro si è fatta carico del restauro dei materiali ceramici esposti e descritti nel catalogo, quello consolidato e approfondito con la Soprintendenza per i Beni Ambientali, Architettonici, Artistici e Storici della Provincia di Arezzo e quello con l'Università di Siena rappresentano altrettanti tracciati su cui continuare a lavorare. In questo senso un ruolo fondamentale potrà essere svolto dal centro di documentazione che sarà realizzato nel Palazzo d'Arnolfo a restauro ultimato. OTELLO SCAPECCHI Assessore al Recupero del Patrimonio Edilizio Esistente 6