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Notte sul tetto alla Tamini “Basta trattative-farsa”
67 LA STAMPA REDAZIONE DI NOVARA C.SO DELLA VITTORIA 7, 28100 TEL. 0321 380411 E-MAIL [email protected] REDAZIONE DI VERBANIA VIA SAN VITTORE 11, 28921 TEL. 0323 407024 E-MAIL [email protected] PUBLIKOMPASS S.P.A. BIELLA, VIA COLOMBO 4 TEL. 015 2522926 - 015 8353508 FAX 015 2522940 Eliana Baici e il vescovo Si indebolisce l’alta pressione e tornano correnti più umide collegate a una depressione sul Mediterraneo occidentale, con nubi in aumento ma poca pioggia fino a domani. 12° 20° Oggi Parzialmente nuvoloso o nuvoloso fin dal mattino in bassa valle; schiarite altrove con nubi in aumento in giornata. Precipitazioni generalmente assenti. 12° 22° Oggi Variabilità con condizioni più soleggiate sulle pianure soprattutto nelle ore centrali. Nubi più estese sulle Alpi ma precipitazioni assenti. 10° 17° Sabato Irregolarmente nuvoloso o nuvoloso con piogge e rovesci sparsi in esaurimento nel pomeriggio con tendenza a schiarite. Temperature in calo. Lotta alla movida Il micro credito finanzia 50 idee Omegna, al bando i contenitori di vetro Un artista di Quarna costruisce carillon, ad Armeno è stata riaperta una panetteria mentre una ragazza ha aperto una gelateria. Sono alcune delle attività finanziate dal micro credito della Fondazione San Gaudenzio voluta dal vescovo Franco Giulio Brambilla. Il bilancio di un anno di progetto è stato presentato a Orta. A Omegna è entrata in vigore un’ordinanza che vieta la vendita in contenitori di vetro di bevande da asporto. Il provvedimento è rivolto a bar, gelaterie, piadinerie e tutte le attività di somministrazione di alimenti e bevande, compresi gli esercizi temporanei allestiti in occasione di fiere ed eventi di ogni tipo. Resterà in vigore fino al 30 settembre. [L. ZIR.] Servizio A PAGINA 43 Ordinanza fino a settembre NOVARA - VCO Che tempo fa Situazione Fondazione del vescovo 12345 E PROVINCIA GIOVEDÌ 21 APRILE 2016 LA PROTESTA CONTRO 48 ESUBERI ALL’EX VERBANO DI CORSO RISORGIMENTO A NOVARA DOMODOSSOLA Notte sul tetto alla Tamini “Basta trattative-farsa” Ruba una bici e di notte viene fermato in superstrada Altro servizio A PAGINA 41 La sua intenzione era arrivare a Verbania nel minor tempo possibile visto che per sbaglio era arrivato fino a Domodossola. E per farlo ha rubato una bicicletta e si è messo a pedalare in superstrada. La rocambolesca fuga - o semplicemente un ritorno alla sua iniziale destinazione - è stata fermata dalla polizia nella notte tra lunedì e martedì scorso lungo la strada statale 33 del Sempione, tra Villadossola e Piedimulera. Alcuni automobilisti intorno alle 23 hanno segnalato questo insolito ciclista poco prima di Villa. L’uomo, un italiano di 30 anni residente a Gallarate, aveva preso il treno per raggiungere Verbania, ma è rimasto addormentato, finendo così, per sbaglio, alla stazione di Domodossola. Qui ha rubato una bici e si è diretto all’uscita della città in regione Nosere per inserirsi in superstrada, dove il transito è vietato alle bici. La polizia di Domo lo ha fermato, sequestrando il mezzo e denunciandolo per furto. La bici è bianca da uomo, una city bike e si trova in commissariato perché nessuno ne ha ancora denunciato la scomparsa. La polizia consiglia, considerato l’elevato numero di bici rubate, di dotarle di codice del telaio e numero di matricola sotto il mozzo del pedale, per agevolare la ricerca. [F. ZA.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Operai e sindacalisti vogliono incontrare l’ad: è l’unico che può decidere MARCELLO GIORDANI NOVARA Una notte sul tetto, a guardare la città dall’alto, tra un caffè portato dagli altri operai e un panino preparato dalla moglie a casa. Sono trascorse così le lunghe ore dal tramonto di martedì all’alba di ieri per i sindacalisti e i lavoratori della Tamini Trasformatori (l’ex Verbano), in corso Risorgimento. Protestano contro i 48 licenziamenti chiesti dalla proprietà e contro la mancata partecipazione dei vertici dell’azienda agli incontri con il sindacato. «Lavoro in questo stabilimento da quattordici anni e non avrei mai pensato di trascorrere la notte sul tetto del capannone - dice uno degli operai, Stefano Brustia -. Ma davanti ad una situazione di questo genere dobbiamo provarle tutte. Dove lo troviamo di questi tempi un altro posto di lavoro? Che futuro avranno le nostre famiglie?». Thermos e panini Luca Gobbato, un altro dipendente, aggiunge che l’occupazione del tetto continuerà: «Agli incontri la società Tamini non si fa rappresentare dall’amministratore delegato, cioè la persona che potrebbe «Andremo avanti» avrà nessuno sviluppo. In corso Risorgimento, durante la notte, si ferma incuriosito qualche automobilista di passaggio che rientra dal turno 22-6, si informa, guarda sul tetto gli operai che salutano sventolando le bandiere e offre la propria solidarietà. Operai e sindacalisti hanno trascorso la notte sul tetto della fabbrica di corso Risorgimento di proprietà della Tamini (ex Verbano Trasformatori). Sotto il corteo di ieri Le tre richieste sbloccare le trattative. Terna Plus, che ha la maggioranza dentro al gruppo, non si presenta neppure. A noi che cosa resta? La promessa che ci mettano in un data-base e magari tra qualche anno ci dicano che non ci sono possibilità di trovare un’altra collocazione? Noi restiamo sul tetto, da qui non ci muoviamo». All’ingresso dello stabilimento gli altri lavoratori ogni tanto «mandano» sul tetto qualche thermos di caffè o un plaid: sono decisi ad andare anche in mezzo alla strada e a bloccarla, se la situazione non «Se la proprietà pensa di continuare a ignorare le nostre richieste - dicono i sindacalisti Sergio Busca e Francesco Campanati, che sul tetto ci sono stati l’intera notte e tutta la giornata di ieri - ha fatto male i propri calcoli. Noi e i lavoratori siamo decisi a continuare la protesta, anzi, ad alzare il livello. Qui sono in gioco i destini di 48 famiglie e poi, probabilmente, anche di altri dipendenti perché il rischio è la chiusura totale dello stabilimento». Vogliono tre cose: «Chiediamo chiarezza sulle motivazioni degli esuberi, il ritiro del provvedimento con l’avvio della cassa integrazione e la presenza al tavolo delle trattative sia dei vertici di Tamini che di Terna». Oggi pomeriggio alle 15 a Torino si aprirà anche un tavolo in Regione per tentare di trovare una soluzione alla vertenza. 12345 LA STAMPA GIOVEDÌ 21 APRILE 2016 il caso MARCELLO GIORDANI NOVARA posti di lavoro non si toccano!»: fra un rullare di tamburi e gli slogan scanditi che arrivano dal tetto della Tamini Trasformatori, gli operai metalmeccanici arrivati da tutta la provincia di Novara, attraversano corso Risorgimento e bloccano il traffico. Lo sciopero della categoria ieri pomeriggio avrebbe dovuto concludersi con un sit in davanti alla sede dell’Associazione Industriali di corso Cavallotti, ma per dare un risalto maggiore alla protesta ed alla vicenda dell’ex Verbano Trasformatori, Cgil, Cisl e Uil hanno deciso di trasferire la manifestazione davanti alla fabbrica dove sono a rischio 48 posti di lavoro. L’azienda ha proposto di reintegrare una ventina di addetti in altre aziende del gruppo ma in sedi molto lontane da Novara. «Quello che è inaccettabile è il comportamento della proprietà - commenta Rolando Bianchin, segretario metalmeccanici della Cisl - che neppure si presenta agli incontri. Il caso della Tamini non ci deve far dimenticare quante migliaia di posti di lavoro sono stati persi in provincia negli ultimi anni. Interi settori non esistono più». Metalmeccanici di tutta la provincia all’ex Verbano I sindacati: “Già cancellati migliaia di posti di lavoro” Il sit in Era fissato davanti alla sede dell’Associazione Industriali ma la crisi dell’ex Verbano ha convinto i sindacati a convocare la manifestazione in corso Risorgimento COSTANO 700 MILA EURO «Alla Meritor di Cameri la cassa è cominciata nel 2008» Ultimi lavori al castello Il 25 Aprile sarà aperto «La crisi continua e rischia di aggravarsi ancora» Paolo Giacomotti Così la manifestazione diventa un grido d’allarme per l’intero comparto: Paolo Giacomotti e Mauro Borsetto sono della GMV, 150 addetti, specializzata nella produzione di ascensori raccontano: «Siamo in contratto di solidarietà per dieci ore e mezzo la settimana, questo significa perdere il 30 per cento dello stipendio. Il problema è che se non si costruiscono case, non si utilizzano nemmeno gli ascensori: l’edilizia è ferma, la crisi non solo continua ma addirittura rischia di aggravarsi e noi siamo particolarmente preoccupati». Giuseppe Barone, Alessandro Bandini, Giorgio Bellebona e Ottavio Maresca lavorano alla Meritor di Cameri, 550 addetti, produzione di assali per camion. «Anche noi facciamo alcuni giorni al mese per il contratto di solidarietà - dicono - e anche nel nostro caso è la crisi più generale dell’auto e dell’economia a fare diminuire la richiesta di veicoli pesanti. Il primo periodo di cassa integrazione è iniziato il 20 ottobre del 2008: la crisi continua ancora oggi». «Il contratto di solidarietà taglia un terzo della paga» Rolando Bianchin «Il comportamento della Tamini è inaccettabile» Dove rivolgersi C’è poi l’opportunità di rivolgersi a cinque punti di incontro aperti nelle tre zone a più alta concentrazione di residenti che vengono dall’estero: tra Sant’Andrea, Sant’Agabio e Centro vivono il 42% degli stranieri di Novara. Qui il Comune ha individuato gli uffici a cui possono rivolgersi senza problemi di traduzione: l’ex villaggio Tav, «Al Amal» e il centro famiglie di S. Agabio, la comunità di S.Egidio in via Sforzesca, l’Urp e i servizi sociali. Il progetto da 195 mila euro è stato sostenuto da Fondazione Tim con un contributo di 120 mila euro. Ne parleranno Iodice, il dirigente del Comune Alvaro Canciani, Laura De Carlo di Fondazione Tim e Bruno Lamborghini dell’Università Cattolica. [F.M.] Ballarè: «Ha detto che con me ci sono persone che “volevano qualcosa in cambio e non sono state accontentate”. È scorretto: spieghi cosa voleva dire o lo denuncio». [B.C.] I lavori saranno eseguiti durante la bella stagione e dureranno 120 giorni. La parte più significativa riguarderà la sistemazione dei 4 mila metri quadri di cortile e delle aree a verde. Poi ci sono opere elettriche per 112 mila euro, termiche per 71 mila e una serie di finiture interne per 190 mila per tinteggiature, cartongessi nell’ala ovest, parapetti, impianti di illuminazione e di sicurezza. I 700 mila euro sono arrivati come contributo dalla Regione nel maggio 2015 grazie alla revoca di fondi assegnati ad altri interventi non realizzati. È l’ultimo atto dei lavori di recupero del castello: per gli otto stralci realizzati si sono spesi circa 18 milioni di euro. Intanto il Comune ha indetto un’altra apertura straordinaria che sarà il 25 Aprile: le visite sono alle 10,11,15 e alle 16. È necessario prenotare chiamando l’Atl al numero 0321-394059. [C.B.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI STASERA INCONTRO CON “LA CITTÀ IN COMUNE” 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI L’ex leader della Cgil Sergio Cofferati sarà a Novara questa sera alle 21 in piazza Duomo per parlare di lavoro con il candidato sindaco Luigi Rodini e la sua lista «La città in Comune». Con loro interverranno anche alcuni disoccupati: «Il lavoro è il tema centrale del nostro programma» sottolinea Rodini. La lista ancora non sarà resa nota. O meglio, si sa per ora chi non c’è come i «fondatori» Ugo Boggero, Antonio Malerba e Alfredo Reali. Intanto Rodini non esclude di presentare denuncia contro Un raggruppamento temporaneo costituito da due imprese torinesi, la «Csg Costruzioni srl» di Castelrosso e la «Imp. Electric srl» di Rivoli, si è aggiudicato l’appalto per i lavori di completamento del castello di Novara. L’importo base era di 584.500 euro più Iva, la somma complessiva a disposizione di 700 mila. L’offerta vincitrice ha prevalso, tra le otto in gara, ottenendo il miglior punteggio sia per l’aspetto tecnico sia per quello economico, con un ribasso del 22,7%, che significa uno sconto di oltre 129 mila euro. Che cosa resta da fare 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Un’app e 5 punti d’incontro rivolti agli stranieri Rodini e i commenti di Ballarè A Novara il digitale favorisce l’integrazione “Si spieghi oppure lo denuncio” come la modulistica per la casa e una guida per trovare uffici e parcheggi. La sua particolarità è però la lingua: oltre che in italiano, si può consultare in inglese o arabo. «E’ in continua evoluzione - spiega Francesco Iodice, consigliere con delega all’Innovazione digitale -. Crescerà con altre lingue». Nuova visita straordinaria Alessandro Bandini Mauro Borsetto IL PROGETTO PREMIATO ALLO SMAU PER L’INNOVAZIONE SOCIALE Il progetto vuole favorire l’integrazione degli stranieri: si chiama «Novara per tutti» e ha conquistato il premio Smau 2015 sull’innovazione sociale. Verrà presentato domani alle 14,30 nella sala convegni del centro Ipazia inaugurato lunedì in corso Trieste. L’idea si basa sul potenziamento della rete a banda larga in alcune aree e su iniziative che promuovano l’inclusione. Tra queste, il lancio dell’app «Novara per tutti» già scaricabile su smartphone. La piattaforma contiene informazioni e servizi su Novara, Novara città .41 La protesta della Tamini ferma corso Risorgimento I Una crisi infinita . Sergio Cofferati Sarà a Novara questa sera alle 21 in piazza Duomo