Comments
Transcript
Portinnesti del PERO, un modello vincente
LA TECNICA / L’IMPIANTO DEL FRUTTETO Portinnesti del PERO, un modello vincente ROBERTO COLOMBO Cisa Mario Neri - Imola (BO) Dal punto di vista produttivo l’impiego dei cotogni ha favorito lo sviluppo della pericoltura in Emilia-Romagna. Per le medie e basse densità sono utilizzati i franchi e le piante autoradicate. L a pericoltura emiliano romagnola degli ultimi 20 anni si è sviluppata grazie all’adozione dei portinnesti cotogni, caratterizzati da rapidità di messa a frutto, produttività, contenimento della vigoria e qualità del prodotto. Anche il disegno del frutteto ha subito, soprattutto nell’ultimo decennio, una notevole trasformazione, con una progressiva intensificazione della densità di impianto associata ad un diffuso impiego di cotogno EMC. In anni più recenti il modello altadensità ha tuttavia evidenziato alcune lacune, principalmente dovute agli elevati costi di impianto e gestione ed alle limitazioni o proibizioni di impiego di certi fitoregolatori. Oggi queste soluzioni trovano adeguata collocazione in aziende di medio-grandi dimensioni, in cui diviene prioritaria la standarizzazione delle operazioni colturali, collocate in aree vocate al cotogno. Dal punto vista produttivo l’impiego dei cotogni dà buoni risultati, semprechè vengano impiegati con cultivar adatte (principalmentre Abate Fetel, a seguire Conference e Decana del Comizio) e in condizioni edafiche ad essi favorevoli. I COTOGNI Oltre al cotogno EMC che può essere considerato il più delicato e l’unico portinnesto diffuso veramente nanizzante per il pero, segnaliamo il cotogno Sydo®, un portinnesto oggi in espansione, con tolleranza a livelli di calcare leggermente superiori a quelli del cotogno EMC, entrata in produzione e qualità del prodotto perfettamente paragonabili a quelle ottenibili con il BA29. Indicato per Abate Fetel, William (solo con intermedio), Conference, Kaiser e Decana del Comizio. Il cotogno BA29, il più rustico e diffuso dei vari cotogni, viene spes- Caratteristiche dei portinnesti del pero. ORIGINE FAROLD ® 40 Daygon Clone ottenuto dalla selezione di semenzali dell'incrocio Old Home x Farmingdale, in Oregon (USA). FAROLD ® 69 Daymir Clone ottenuto dalla selezione di semenzali dell'incrocio Old Home x Farmingdale, in Oregon (USA). PYRIAM Selezione di Pyrus communis ottenuto in Francia dall’Unitè D’Amélioration des Espèces Fruitières et Ornamentales della stazione INRA d’Angers. 72 CARATTERISTICHE ADATTABILITÀ GIUDIZIO D’INSIEME Induce una vigoria superiore al Cotogno BA 29 e all'OHF 69. L'entrata in produzione è ritardata rispetto al cotogno la fruttificazione è abbondante ed i frutti sono di buona pezzatura. Dotato di apparato radicale superficiale e ricco di radici fini, non tollera i terreni pesanti e asfittici, necessita, in generale, dell'apporto irriguo. Resistente all'Erwinia amylovora e tollerante al “Pear Decline”. Portinnesto interessante sia per la cultivar William che per Abate Fetel, idoneo per impianti a media densità Le piante presentano una vigoria leggermente superiore al Cotogno BA 29. L'entrata in produzione risulta più tardiva rispetto al cotogno, la fruttificazione è da ritenersi buona, così come la qualità dei frutti. Si riproduce per micropropagazione; presenta apparato radicale ben ramificato e ricco di capillizio. Tollera terreni abbastanza argillosi, purchè non asfittici. Elevata la tolleranza al calcare attivo. Resistente all'Erwinia amylovora e tollerante al deperimento del pero. Portinnesto valido, la vigoria indotta è inferiore a quella del Farold ® 40, buoni i risultati ottenuti in combinazione con la cultivar William, adatto anche per Abate Fetel. Da impiegarsi per impianti a media densità. La vigoria indotta è superiore sia al Da verificare l’adattabilità alle diverse Portinnesto franco potenzialmente Cotogno BA 29 che al Farold ® 69. La pro- condizioni pedoclimatiche. interessante. Necessita di verfiduttività è simile a quella del Cotogno BA che. 29. In Francia è stato sperimentato su William e Guyot. Caratteristiche dei portinnesti del pero. ORIGINE PYRODWARF® Franco clonale (Old Home x Buona Luisa) ottenutodal Dr. H. Jacobs nel 1980 presso il Geisenheim Research Institute and Applied University (Germania). PYRO 2-33 Franco clonale (Old Home x Buona Luisa) ottenuto dal Dr. H. Jacobs nel 1980 presso il Geisenheim Research Institute and Applied University (Germania). Cotogno EMC Selezionato presso la stazione di East Malling in Inghilterra Cotogno BA 29 Selezione di una popolazione di Cotogno di Provenza (Cydonia oblunga). Cotogno Sydo® Selezione clonale di Cotogni d’Angeres ottenuto in Francia (INRA) nel 1975 Cotogno EMH Selezionato presso l’Horticulture Research International di East Malling (Inghilterra) CARATTERISTICHE ADATTABILITÀ GIUDIZIO D’INSIEME La vigoria indotta è inferiore a quella del Dalle prime osservazioni pare poco Cotogno BA 29. L’entrata in produzione è sensibile al calcare attivo. ritardata rispetto ai cotogni, la produttività è tuttora in corso di verifica. Buona fino a questo momento l’affinità con le cultivar William ed Abate Fetel. Nuovo portinnesto franco che si è dimostrato interessante per il controllo della vigoria indotto nelle cultivar innestate. Da verificare il comportamento produttivo e la qualità dei frutti. Induce una vigoria simile a quella del fran- Viene presentato come portinnesto dotato di notevole rusticità. co, da verificare nei nostri ambienti la rapidità di messa a frutto e la produttività. Affine con le principali cultivar. Portinnesto di recentissima introduzione tuttora in fase di verifica. Presenta apparato radicale superficiale, induce scarsa vigoria, presenta rapida messa a frutto. Necessita di terreni fertili freschi e con tenore in calcare attivo non superiore al 4-5% Per massimizzare le proprie caratteristiche deve essere supportato da adeguata tecnica di nutrizione e gestione Portinnesto indicato per impianti intensivi adatto per Abate Fetel, Decana del Comizio e Conference, con quest’ultima varietà necessita di adeguato diradamento per non comprometterne la pezzatura finale dei frutti. Conferisce alle cultivar innestate media vigo-Predilige terreni freschi e fertili tollera Necessita di terreni vocati, adatto ad Abate Fetel con l’impiego di ria superiore sia ad EMC che cotogno Sydo® il calcare attivo fino a livelli di 6-7% innesto intermedio rapida messa a frutto e produttività elevata. Vigoria media leggermente inferiore al BA Medio-scarsa tolleranza al calcare atti- Adatto per impianti a medio alta denvo, rapida entrata in produzione, ele- sità portinnesto oggi in espansione, 29 vata produttività. entrata in produzione e qualità del prodotto perfettamente paragonabili a quelle ottenibili con il BA29. Indicato per Abate Fetel, William (solo con intermedio), Conference, Kaiser e Decana del Comizio Presenta vigoria compresa tra EMC ed EMA so messo a dimora anche in condizioni limite di terreno e con combinazioni d’innesto non sempre adeguate che ne compromettono le potenzialità; con la varietà William necessita di intermedio che però non sempre è in grado di risolvere completamente il problema della disaffinità di innesto. Le novità per i cotogni sono rappresentate dai cotogni CTS 212 e EMH (QR 193-16). Il CTS 212, da precedenti prove risultato interessante in combinazione con la varietà Kaiser, è stato reso oggi nuovamente disponibile dopo essere stato sottoposto ad un processo di selezione sanitaria presso il CAV di Tebano (RA). Il Cotogno EMH (QR 193-16), selezionato in Inghilterra, presenta vigoria compresa tra EMC ed EMA; secondo la bibliografia è compatibile con Conference, Decana del Il materiale vivaistico disponibile risulta virus-controllato e non presenta attività pollonifera; la messa a frutto è paragonabile a quella del Cotogno C o del Sydo®. Comizio e Concorde; da verificare invece quella nei confronti di William ed altre cultivar. Questo portinnesto (licenziatario per l’Italia il Gruppo CIV di Ferrara) è stato recentemente inserito tra i nuovi portinnesti del pero in sperimentazione. I FRANCHI Possibili alternative all’impiego dei portinnesti cotogni, sono i franchi o le piante autoradicate; idonee per impianti a medio-bassa densità con forma di allevamento a palmetta. Questi sistemi di propagazione risolvono il problema legato all’affinità con la cultivar; tuttavia, rispetto ai cotogni, inducono una maggiore vigoria (per le piante autoradicate è molto elevata) ed un ritardo nella messa a frutto. Per portinnesti franchi oggi si intendono i portinesti della “serie In bibliografia viene dato come compatibile con Conference, Decana del Comizio e Concorde, da verificare invece quella nei confronti di William ed altre cultivar. Farold®”, e della “serie Fox”. I primi, soggetti clonali ottenuti dalla selezione di semenzali dell’incrocio Old Home x Farmingdale, (origine USA), sono dei franchi mediamente “deboli”. Farold® 69 presenta una vigoria leggermente inferiore a Farold® 40; sono entrambi nettamente meno vigorosi del franco comune, ma sicuramente più vigorosi rispetto al Cotogno BA29. Punti di forza sono la tolleranza ai terreni calcarei e l’elevata produttività. Provati sulle pricipali cultivar, i migliori risultati si sono ottenuti in combinazione con William ed Abate Fetel. I principali limiti, soprattutto in riferimento alla varietà Abate Fetel, sono legati alla pezzatura e alla forma dei frutti, buona, ma inferiore a quella ottenibile con il cotogno. I portinnesti franchi della serie “Fox” sono stati selezionati dal 73 LA TECNICA / L’IMPIANTO DEL FRUTTETO Dipartimento di Coltivazioni Arboree dell’Università di Bologna, a partire da semenzali della vecchia cultivar di pero Volpina. Si caratterizzano per una vigoria più contenuta rispetto ai franchi comuni: l’apparato radicale è poco ramificato, ma dotato di buon ancoraggio. Due i soggetti recentemente proposti Fox 11 e Fox 16. LE PIANTE AUTORADICATE I principali vantaggi derivanti dall’impiego delle piante autoradicate sono: assenza di disaffinità di innesto, notevole rusticità, buona tolleranza al calcare attivo, elevata produttività (eccezione fatta per la cultivar Decana del Comizio). Per contro presenta però una elevata vigoria ed una lunga fase di “giovanilità”. Sono particolarmente indicati per impianti in terreni con scarsa fertilità. Nel gruppo dei “franchi” le novità sono rappresentate da: Pyrodwarf®e Pyro™ 2-33, due franchi clonali (Old Home x Buona Luisa) ottenuti dal Dr. H. Jacobs nel 1980 presso il Geisenheim Conoscere il suolo per una scelta migliore Il suolo è uno dei fattori che si può prendere in considerazione quando si intende realizzare un nuovo impianto di pero; infatti conoscere i caratteri pedologici presenti nell’appezzamento destinato all’impianto aiuta la scelta del portinnesto maggiormente idoneo. Le caratteristiche del suolo che influenzano la crescita del pero, come tessitura, calcare totale, pH, presenza o assenza di problemi di ristagno idrico si possono individuare in campo tramite carotaggi con trivella manuale. Un’ulteriore fonte di informazioni che supporta i rilievi pedologici in campo è disponibile consultando le carte dei suoli e i rispettivi cataloghi regionali nei siti internet www.regione.emilia-romagna.it/cartpedo e www.gias.net. 74 Research Institute and Applied University (Germania). Il primo induce un chiaro habitus “dwarf” (nanizzante, ndr) nelle piante innestate mentre per il secondo, Pyro™ 2-33, la bibliografia segnala un comportamento vegetativo molto simile al franco ed una buona produttività. In Francia presso la stazione INRA d’Angers è stato selezionato da Pyrus Communis l’OH11 (chiamato anche Pyriam) che sarà presto diffuso da parte dei vivaisti del CEP (Consorzio di vivaisti francese, ndr). ! Un gruppo di lavoro interdisciplinare, composto da pedologi della cooperativa I.ter, tecnici regionali del Servizio sviluppo sistema agro-alimentare, sperimentatori dell’Università di Bologna e del CISA Mario Neri e dai tecnici che operano nel campo dell’assistenza alle aziende, sta collaborando per individuare le diverse potenzialità del territorio di pianura per la crescita del pero su tre tipi di portinnesto: Franco, Cotogno BA29 e Cotogno MC. Sotto riportiamo un esempio, riferito alla provincia di Ferrara, di carta applicativa che individua le aree a diversa potenzialità di crescita del pero in funzione del portinnesto. La carta deriva dalla elaborazione delle informazioni presenti nella “Carta dei suoli in scala 1:50.000 della pianura emiliano-romagnola” e dal “Catalogo dei suoli della pianura emiliano romagnola”. Per avere ulteriori informazioni sulle carte prodotte è possibile consultare il sito INFOSUOLO (www.gias.net) alla sezione suoli, cliccando “bollettini provinciali che trattano informazioni sul suolo”. ! (Carla Scotti - Coop I.ter, Bologna)