Comments
Transcript
9/2008 - Banca San Giorgio Quinto Valle Agno
Periodico d’informazione di Banca San Giorgio e Valle Agno Poste Italiane s.p.a. - spedizione in abbonamento postale - 70% CNS PD - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 - Comma 1 - DCB PD CONTIENE I.R. - Restituire al mittente le copie non consegnate N. 9/2008 .ban w w w u ees l a i l i f do in n a b l i 2008: o i d u t is B o rs e d Una banca in crescita continua: apre a Vicenza la diciannovesima filiale I giovani sono una risorsa: diamogli credito io.it g r o i g casan Etica ed economia L’esperienza delle cooperative sociali Quadrimestrale d’informazione n. 2 anno 4 Chiuso in redazione il 28/07/08 Iscrizione al Registro Stampa del Tribunale di Vicenza n. 1172 del 20/03/08 Direttore Responsabile: Marco Catalani Coordinatore editoriale: Barbara Gamba Editore e Proprietario: Banca San Giorgio e Valle Agno Via Perlena, 78 - San Giorgio di Perlena (VI) Stampa: Industrie Grafiche Vicentine - Tiratura: 7.500 copie Per ogni informazione, segnalazione, proposta o suggerimento, Vi invitiamo a contattare la redazione all’indirizzo di posta elettronica: [email protected]. Si ringraziano le persone e gli enti che hanno collaborato alla realizzazione di questo numero. Sommario Una banca in crescita continua: apre a Vicenza la diciannovesima filiale a pagina 8 Gli editoriali 4 Collaborazione e competizione nel futuro del credito cooperativo 5 Una crescita equilibrata nel primo semestre 2008 Storie e memorie 6 Due ex Amministratori raccontano la “Cassa Rurale” Le Filiali 8 Una banca in crescita continua: apre a Vicenza la diciannovesima filiale Iniziative I giovani sono una risorsa: diamogli credito a pagina 14 9 In ufficio con mamma e papà 9 IX Convention dei dipendenti I Servizi 10 Anche in Banca San Giorgio e Valle Agno la tecnologia acquista credito Notizie Finanziarie 12 “500 ORO”: il concorso che premia tutti, anche il territorio Iniziative 14 I giovani sono una risorsa: diamogli credito Etica ed economia L’esperienza delle cooperative sociali a pagina 20 Le Aziende 16 La stampa di qualità passa per il Vicentino 18 TicTac: stampa digitale da Vicenza all’Italia grazie al web Cooperazione 20 Etica ed economia L’esperienza delle cooperative sociali Territorio 22 Gruppo Atletico Bassano, sessantanni di sport e successi 23 A Breganze con il progetto Muoversicuri 3 Gli editoriali Collaborazione e competizione nel futuro del credito cooperativo Lo straordinario sviluppo che hanno avuto di recente le banche di credito cooperativo ha sollevato la questione della sovrapposizione territoriale dei diversi istituti, accentuata dall’appartenenza ad una “rete” che, per propria natura, porta a omogeneizzare i prodotti, i servizi, le metodologie e rende complessa la convivenza. D’altra parte, le esigenze di mercato e la necessità di sviluppo spingono a esplorare ambiti territoriali nuovi e innescano dinamiche competitive. Parlare di “collaborazione” tra BCC può apparire esercizio accademico, privo di reale significato. Invece, la capacità di collaborare va ricercata nella storia comune delle BCC, nella loro identità e nel medesimo obiettivo di essere consapevoli attori della crescita economica e sociale del proprio territorio. Se è quindi il benessere del territorio l’obiettivo da perseguire, non è la concorrenza da porre al centro della nostra attenzione ma la capacità di interpretare l’evolversi degli eventi e ipotizzare strategie comuni per affrontare il mercato. Così come si esplorano ambiti territoriali diversi, ma comunque limitrofi, si dovrebbero esplorare ambiti di collaborazione che possono generare una diversa cultura, offrire una lettura differente e dinamica della possibile nuova clientela e suggerire i vantaggi offerti dalla visione di “squadra”, piuttosto che da quella “individualistica”. La collaborazione, se sono ben chiare l’identità dei singoli attori e le finalità comuni, può anche essere competitiva, giacchè competizione non significa concorrenza ostile. La competizione serve a rivedere e migliorare lo standard, a fornire nuovi stimoli apportando nuove esperienze, migliorando l’approcio complessivo al territorio. Ma, soprattutto, dobbiamo ripensare al “localismo” e al significato degli “ambiti territoriali”. Osserviamo come, per esempio nell’alto vicentino, il territorio si stia omogeneizzando e come le amministrazioni locali stiano sempre più ricercando ambiti sovra comunali per l’ottimale erogazione dei servizi (vigilanza urbana, acqua, energia ...) e come le organizzazioni di categoria stesse stiano sperimentando, a volte con fatica, forme di integrazione. Si attenua 4 la percezione dei confini comunali, non solo da parte degli operatori economici ma anche dei cittadini. Ormai il territorio, specie in ambito di pianura e pedemontano, è un dato complessivo e anche fisicamente appare senza soluzione di continuità: dobbiamo quindi essere pronti ad “aggiornare” anche la dimensione territoriale delle nostre BCC e passare dalla visione obsoleta del localismo, della staticità a quella moderna e contrapposta dell’integrazione intesa come “dinamicità territoriale”. Una recente ricerca della Fondazione Cerruti evidenzia che: “... c’è il rischio che l’orizzonte strategico delle singole BCC rimanga pacificamente immerso nell’economia di prossimità con il cliente, restando in questo modo al traino della domanda più tradizionale e perdendo capacità di proposta e di innovazione, o subendo, cosa ancora più preoccupante, una “adverse selection” che mantiene fedeli alla banca i clienti più conservatori, allontanando invece quelli che si spingono troppo rapidamente avanti sulla frontiera dell’innovazione. (...) La prossimità è un fattore a due facce: è un vantaggio ma può diventare un limite culturale e di immaginazione se toglie la curiosità di sperimentare ...” e ancora “ anche nel rapporto - stretto e tradizionale - tra la BCC e il suo territorio si può trovare un importante limite allo sviluppo di nuove idee e di nuove energie competitive. La banca che non è abbastanza sfidata dal nuovo ( o che non accetta la sfida ) rischia di trovarsi a sfruttare una rendita di posizione, finchè dura. Tanta o poca che sia. Una rendita, s’intende, in gran parte ereditata dal passato e dunque non dovuta alla capacità e alla pratica dell’innovazione. E allora, se la “ricchezza” proveniente dal passato, spegne - attraverso le rendite - la voglia di innovare e di mettersi in gioco, grosse nuvole si addensano all’orizzonte: non importa se ancora i bilanci non ne risentono. Come si dice, il tempo è galantuomo ... e alla fine ci restituirà quello che veramente sappiamo fare.” E’ necessario quindi investire in una nuova forma di relazione all’interno e all’esterno dell’impresa e in nuove competenze personali, ridefinendo la nostra identità distintiva. E ciò sarà possibile solo se riusciremo a mantenerci al passo con i tempi ricordando che, usciti dalla canonica, dove molte BCC sono nate chiamandosi Casse Rurali, ci siamo aperti al paese e a quelli limitrofi, diventando casse rurali e artigiane e, seguendo l’evoluzione delle nostre comunità, siamo poi diventati Banche di credito cooperativo. Presidente Arch. Elio Carollo Da sinistra: la chiusura di un corso di formazione per i dipendenti; l’Assemblea dei Soci approva il bilancio di esercizio Una crescita equilibrata nel primo semestre 2008 I dati di chiusura del primo semestre 2008 evidenziano il positivo andamento del nostro Istituto e, se raffrontati a quelli dei primi sei mesi del 2007, mostrano un quadro generale di crescita equilibrata e ordinata, pure in presenza di una riduzione del margine economico, come peraltro previsto nel settore. Rispetto al 30 giugno dello scorso anno i mezzi amministrati sono cresciuti del 13% e ammontano al 30.06.2008 a 1.695 milioni di euro circa. La raccolta diretta è passata dai 663 milioni del 30.06.07 ai 770 del 30.06.08, con un tasso di incremento del 16%. Gli impieghi si attestano attorno ai 752 milioni, rispetto ai 646 dei primi sei mesi dello scorso anno, in crescita del 16,5%. Cala invece, come valore complessivo, la raccolta indiretta, costituita da risparmio gestito e risparmio amministrato. La flessione del 3,5% circa nel comparto del risparmio amministrato è dovuta principalmente alla diminuzione dei corsi azionari registrata nei mercati finanziari internazionali. Ha contribuito anche la minor propensione al rischio che caratterizza i nostri clienti in fasi particolarmente volatili dei mercati, controbilanciata per la componente obbligazionaria dal trasferimento di titoli da altri Istituti. Sempre a causa dell’andamento negativo delle borse è in flessione anche il risparmio gestito, seppur in misura decisamente inferiore rispetto all’andamento medio delle banche di credito cooperativo nel vicentino e a livello nazionale: infatti, mantengono un buon trend di crescita i fondi pensione ed è positivo l’andamento nei primi sei mesi dell’anno dei prodotti assicurativo-finanziari. Come constatano quotidianamente i nostri clienti e soci, il generale rallentamento dell’economia ha conseguenze anche nei nostri distretti produttivi. Le turbolenze dei mercati finanziari internazionali hanno prodotto grande incertezza ed una preoccupante crisi di liquidità nel sistema bancario europeo e mondiale. Tali fatti ci inducono ad adottare un approccio ancor più prudente e a rivedere i tassi di crescita programmati, con la conseguenza che il risultato di gestione, i margini di intermediazione e di interesse a fine anno, oltre a essere positivi, saranno frutto di gestione attenta delle risorse finalizzata al servizio alle aziende ed alla tutela dei risparmiatori. Nel primo semestre dell’anno si sono verificati tre importanti avvenimenti: la consueta rotazione degli incarichi ha portato il con- sigliere Corrado Nicoletti ad assumere il ruolo di Vice Presidente, la compagine sociale ha toccato quota 7.000 ed è stata aperta la nostra 19^ filiale, a Vicenza. Si tratta di un passo importante per il nostro Istituto, per la prima volta presente nel capoluogo di provincia; una piazza caratterizzata da concorrenza elevata, che impegna ma non intimorisce: siamo infatti consapevoli dei nostri punti di forza e decisi a proseguire con senso di responsabilità e massimo impegno. Proseguono inoltre i lavori di ristrutturazione dell’immobile nel centro storico di Valdagno - un progetto architettonico di pregevole interesse - con previsione di apertura della seconda filiale della piazza nel prossimo mese di ottobre. Sono iniziati anche i lavori di ammodernamento della filiale di Marostica e gli interventi nella nuova sede di Bassano. Sul fronte organizzativo interno, prosegue regolarmente l’applicazione della normativa prevista da Basilea 2 e, nei primi mesi del 2008, la nostra Banca si è dotata della nuova funzione di “Compliance” o “adeguatezza alla normativa”, individuandone il responsabile nel Dott. Gianluigi Pertile, in ottemperenza alle vigenti disposizioni degli organi di Vigilanza. Inoltre, abbiamo ottenuto il rinnovo della Certificazione Qualità ed è in fase di implementazione il nuovo sistema di Asset Liability Management con l’adozione di una piattaforma per il controllo di gestione. L’obiettivo di tali interventi è una più attenta pianificazione strategica ed operativa con la razionalizzazione delle spese nei vari centri di costo: in questo modo, Consiglio di Amministrazione e Direzione auspicano il raggiungimento di migliori standard di efficienza e, quindi, migliori risultati complessivi per i Soci e la comunità intera. Direttore Generale Leopoldo Pilati 5 Storie e memorie Due ex Amministratori raccontano la “Cassa Rurale” Guerrino Sperotto consigliere dal 1977 al 1988 Classe 1945, coniugato, padre di tre figli e nonno felice di tre nipotini è stato membro del Consiglio di Amminsitrazione per 11 anni. Un periodo difficile, in quanto immediatamente successivo al commissariamento, nel quale ricreare consenso attorno all’istituto rappresentava una sfida. “Sono entrato nel Consiglio di Amministrazione della Banca nel 1977, come rappresentante della zona di Fara – ricorda - “Allora i Soci erano in prevalenza di San Giorgio: il dottor Zonin, instancabile sostenitore della Cassa Rurale, mi contattò coinvolgendomi nel progetto di allargare la compagine sociale. Divenni promotore del gruppo di Soci di Fara: ero il più giovane e ricordo che ci riunimmo tutti in un bar di Mezzavilla. Avere persone del calibro del dottor Zonin, del Presidente Tura e del Direttore Lamesso fu una fortuna: la loro levatura e l’eperienza anche professionale che portarono consentì di ricreare un clima di fiducia”. L’esperienza come amministratore prosegue fino al 1988. “Le sedute del Consiglio – racconta – erano animate, perché vissute intensamente da tutti noi. Sentivamo molto il senso di responsabilità e il dovere di far crescere la Banca: nei primi tempi, bisognava ogni mese portare un resoconto alla Banca d’Italia ed eravamo molto attenti quando si trattava di concedere crediti. Gli incontri andavano avanti anche fino a notte inoltrata e nel Consiglio c’era chi aveva personalità molto forti: talvolta si discuteva, ma non ci siamo mai lasciati senza prima esserci chiariti.” Sperotto è un imprenditore e vive e lavora tutt’oggi a Fara. Della sua esperienza come cliente della Banca ha ricordi positivi e sottolinea come la banca abbia mostrato capacità di ascolto per gli operatori economici locali. “Lo spirito che animava la Cassa negli anni in cui ero amministratore era quello di aiutare la gente, le piccole unità produttive e le famiglie. Mostrandosi attenta ai loro bisogni e dando credito, seppur con attenzione, ha cointribuito in modo sostanziale alla crescita economica e sociale del territorio. La maggior soddisfazione di noi amministratori era ricevere una parola di ringraziamento da parte della gente che nella Banca aveva trovato sostegno”. Negli anni le cose sono cambiate, ma Sperotto è convinto che questo stesso spirito debba animare la Banca oggi. E prosegue: “Vedo che poco a poco stiamo perdendo la cultura del lavoro agricolo e artigiano, si è interrotta la trasmissione delle conoscenze e del saper fare un mestiere e rischiamo di perdere un grande patrimonio. Mi piacerebbe che la Banca trovasse il modo di intervenire in questi settori, per esempio con delle Borse di Studio a sostegno dei ragazzi interessati ad un apprendistato nel settore artigiano o con dei corsi di formazione per il mondo agricolo. Oggi sono tra gli amministratori della Cantina Beato Bartolomeo di Breganze, una delle poche realtà associative e cooperative sopravvissute legate al mondo agricolo. Putroppo constato quotidianamente come spesso i nostri viticoltori si trovino impreparati: il mondo rurale si è profondamente trasformato, il clima e le temperature non sono più gli stessi, le malattie delle piante e gli stessi prodotti che si possono usare per contrastarle sono cambiati. Ecco, qui vedo una possibilità di intervento della Banca: sarebbe davvero un bel ritorno alle sue origini di Cassa Rurale e Artigiana”. La vecchia sede della “Cassa Rurale e Artigiana di San Giorgio di Fara” 6 Momenti di incontro fra i Soci Alberto Angonese consigliere dal 1985 al 2000 Alberto Angonese, nato nel 1952, sposato con 3 figli è un imprenditore di Salcedo. È stato membro del Consiglio di Amministrazione per 15 anni, 9 dei quali come vicepresidente. Aveva poco più di trent’anni quando, scelto nel corso di una pre-assemblea dei Soci, si è candidato ed è stato poi eletto dalla successiva Assemblea. Racconta del suo incarico per Banca San Giorgio e Valle Agno come di una delle esperienze più significative e soddisfacenti tra quelle finora vissute. “Sono diventato consigliere nel 1985 - ricorda – per lasciare l’incarico nel 2000. In quegli anni si sono succeduti tre Presidenti: Domenico Tura, Mario Fabris e Roberto Farina. Tre personalità differenti, con carattere e capacità diversi ma di notevole spessore, che hanno saputo interpretare tre distinte fasi nella crescita della Banca e dare ciascuno il proprio positivo contributo”. E prosegue: “Io ero tra i più giovani e la possibilità di confrontarmi con persone di esperienza, sia tecnica che umana, tanto più grande della mia è stato senz’altro motivo di crescita personale”. Il legame con Banca San Giorgio e Valle Agno è molto stretto e difatti Angonese è il promotore degli incontri annuali che coinvolgono tutti gli ex-consiglieri e gli ex-sindaci. “Sono incontri ai quali tutti partecipano molto volentieri, che diventano occasioni per ricordare i vecchi tempi ma al contempo per confrontarci su nuove idee, esprimendo opinioni e punti di vista”, racconta con una punta d’orgoglio. Gli ultimi anni ’80 ed i successivi anni 90’ sono stati un periodo di crescita per la Banca, anche se in un contesto caratterizzato da forte concorrenza. Ricorda Angonese: “In Consiglio abbiamo dovuto fare scelte difficili, spesso dibattute. Capitava che le discussioni si facessero accese, ma a motivare i nostri interventi era sempre il bene dell’azienda e agivamo con grande senso di responsabilità personale. Le valutazioni, che oggi sono molto tecniche e basate soprattutto sui dati di bilancio, allora erano invece più umane: la conoscenza diretta dei clienti e dei soci era un fattore determinante. Come consiglieri eravamo coinvolti ad ogni livello, dalla concessione del credito alla trattativa per l’acquisto di un immobile. Ma eravamo disponibili a fare qualunque cosa fosse necessaria, anche manuale: mi ricordo che il giorno precedente l’apertura della nostra prima filiale, a Molvena, io ed un altro consigliere, Toni Viero, siamo andati a fare gli ultimi lavori. Negli anni la Banca si è trasformata, crescendo nelle dimensioni e consolidando la propria immagine di Istituto di credito lcoale: credo che questo debba essere ascritto alla Direzione Generale e all’impegno corale di tutti i dipendenti, che mostrano disponibilità e professionalità non comuni: mi auguro si possa continuare su questa strada.” E prosegue: “Oggi il numero dei Soci è cresciuto moltissimo. Diventa difficile sviluppare iniziative per tutti loro, ma non dobbiamo dimenticare che essi rappresentano il futuro della Banca. Per questo vorrei più attenzione ai giovani Soci, per coinvolgerli maggiormente e stimolare da parte loro un contributo positivo, costruttivo. I giovani affrontano il problema del passaggio manageriale tra generazioni e diventare buoni imprenditori oggi non è certo facile: su questo terreno penso che la nostra Banca possa dare molto. Inoltre – continua Angonese – non dobbiamo dimenticare le nostre origini di Cassa Rurale. Con i vecchi Soci il rapporto era strettissimo, perché ci si conosceva tutti di persona. Oggi la situazione è cambiata: per costruire la relazione anche con i nuovi entrati, che sono molti, vedrei positivamente un’indagine di soddisfazione tra i Soci. Penso che sarebbe utile per capire se i nuovi Soci conoscono e apprezzano le iniziative della Banca, che sono davvero molte. Viceversa, questo potrebbe essere un modo per la Banca per analizzare a fondo le loro esigenze e comprendere meglio i Soci di nuova generazione”. 7 Le Filiali Una banca in crescita continua: apre a Vicenza la diciannovesima filiale Dal 16 giugno scorso è aperta la nuova filiale di Vicenza, in via Zampieri 23. Un passo importante per la nostra Banca, che raggiunge così le 19 filiali operative ed estende il suo territorio di competenza al capoluogo di provincia ed ai comuni limitrofi. “Aprire una filiale è sempre un compito impegnativo – racconta il Direttore della nuova filiale Sergio Fioletti – in particolare in questo caso perché siamo per la prima volta in città, dove il nostro Istituto non è ancora molto conosciuto. Vicenza è infatti al confine del cuore storico del nostro territorio e la piazza conta la presenza di circa 110 sportelli bancari: siamo una piccola goccia in un mare grande, con le sue insidie e le sue opportunità, ma questo non ci spaventa o scoraggia. Siamo anzi determinati a fare bene e a crescere. Vogliamo farci conoscere piano piano, lavorando con trasparenza e serietà per diventare un punto di riferimento sia per le famiglie sia per le piccole e medie imprese”. L’ubicazione della filiale è in una zona interessante – l’area del Mercato Nuovo – limitrofa al centro storico, con alta densità residenziale, buona presenza di terziario e di attività commerciali. Nelle vicinanze si trova anche la zona industriale ovest. Palazzo Specchi, l’edificio al cui interno ha sede la filiale, si caratterizza per il forte impatto visivo, Sede e Direzione Via Perlena 78 36030 San Giorgio di Perena (VI) Tel. 0445 800800 Fax 0445 800888 Filiale di Carrè Cab 88340 Via Fondovilla, 59 bis - 36010 Carrè (VI) Tel. 0445 893070 Fax 0445 395260 Direttore: Giovanni Moro Filiale di Isola Vicentina Cab 60430 Via Arasella, 9 - 36033 Isola Vicentina (VI) Tel. 0444 978388 Fax 0444 978389 Direttore: Ignazio Amato Filiale di Bassano del Grappa Cab 60160 Piazzale Cadorna, 43/44 36061 Bassano del Grappa (VI) Tel. 0424 524451 Fax 0424 219022 Direttore: Corrado Carollo Filiale di Cassola Cab 60260 Viale Venezia - 36022 Cassola (VI) Tel. 0424 383430 Fax 0424 514756 Direttore: Roberto Cremona Filiale di Marano Vicentino Cab 60490 Piazza Silva, 84 36035 Marano Vicentino (VI) Tel. 0445 561212 Fax 0445 561208 Direttore: Giuliano Zarantonello Filiale di Breganze Cab 60180 Via 5 Martiri, 24 - 36042 Breganze (VI) Tel. 0445 300095 Fax 0445 300485 Direttore: Lorenzo Grotto Filiale di Caldogno Cab 60210 Via G. Marconi, 70 - 36030 Caldogno (VI) Tel. 0444 905670 Fax 0444 585159 Direttore: Nirvano Gnata 5 8 che lo rende facilmente identificabile, ed è dotato di ampio parcheggio esterno. I locali interni della filiale, accoglienti e spaziosi, sono arredati in modo da garantire riservatezza, sicurezza e massima efficienza del personale. Ma la nuova struttura si caratterizza soprattuto per il bancomat esterno, uno Sportello automatico multifunzione dotato di tastiera tattile che può essere facilmente utilizzata dagli ipovedenti. Nel rispetto dei più stringenti requisiti di accessibilità previsti dalla USA ADA Accessibility Guidelines for Building and Facilities (ADAAG), l’intera struttura e lo stesso sportello bancomat sono inoltre totalmente accessibili alle persone diversamente abili. “Per facilitare il nostro inserimento nella piazza – prosegue Fioletti – la Direzione ci sta appoggiando con una forte azione di marketing veicolata attraverso messaggi radio, striscioni stradali, volantini porta a porta e presenza pubblicitaria su Il Giornale di Vicenza. A ciò va aggiunto il nostro impegno quotidiano nel costruire relazioni con studi professionali, consulenti e associazioni di categoria, per presentarci e farci conoscere in maniera approfondita. Finora abbiamo ottenuto riscontri positivi ed efficaci nel contatto con la clientela: sicuramente il miglior incentivo per proseguire con convinzione nel cammino appena intrapreso”. Filiale di Castelgomberto Cab 60280 Viale Chiuse, 9b - 36070 Castelgomberto (VI) Tel. 0445 941645 Fax 0445 941649 Direttore: Fernando Dalla Valle Filiale di Cornedo Vicentino Cab 60330 Via Monte Pasubio, 36 36073 Cornedo Vicentino (VI) Tel. 0445 969000 Fax 0445 969030 Direttore: Franco De Mori Filiale di Marostica Cab 60500 Viale Stazione, 40 - 36063 Marostica (VI) Tel. 0424 470960 Fax 0424 73477 Direttore: Giuliano Rossi Filiale di Molvena Cab 88370 Via Ponticello, 48 - 36060 Molvena (VI) Tel. 0424 708501 Fax 0424 708727 Direttore: Michele Carlesso Iniziative IX Convention dei dipendenti In ufficio con mamma e papà In giugno è stata riproposta l’iniziativa “In Ufficio con Mamma e Papà”, il progetto promosso da Il Sole 24 Ore con il patrocinio del Ministero per le Pari Opportunità e giunto quest’anno alla XIII edizione. Un’occasione per richiamare l’attenzione sul ruolo delle mamma e dei papà che lavorano, confermando l’impegno della Banca a sostegno delle giovani famiglie con un’iniziativa che vuole essere momento di aggregazione e, al contempo, creare un ambiente di lavoro sereno e stimolante. Il Clown “Genius” ha accolto i piccoli ospiti intrattenendoli con giochi e sorprese e dividendo con loro la merenda preparata per l’occasione. Si è svolta lo scorso aprile la convention dei dipendenti di Banca San Giorgio e Valle Agno, un appuntamento che si ripete ormai da nove anni ed è assieme momento di formazione professionale, culturale e di svago. Quest’anno l’incontro ha avuto come ospite e relatore il Prof. Mario Comana, ordinario di Tecnica Bancaria presso la Facoltà di Economia della Luiss Guido Carli di Roma, Vice Direttore della rivista “Banche e Banchieri” ed editorialista di MF – Milano Finanza. Il meeting si è svolto a Ferrara ed i partecipanti all’incontro hanno avuto la possibilità di visitare la città, i suoi edifici più importanti e per gli appassionati di arte moderna la mostra “Mirò e la Terra”. Durante la convention, come avviene ormai da qualche anno, è stato consegnato uno speciale riconoscimento al Direttore della Filiale di Castelgomberto, Fernando Dalla Valle, per i 30 al servizio della Banca. Un po’ emozionato, Dalla Valle, nel commentare il riconoscimento, ha sottolineato: “L’unica cosa che tengo a dire in merito ai miei 30 anni in Banca San Giorgio e Valle Agno è che sono orgoglioso e fiero di aver lavorato per la MIA Banca per tutti questi anni. Un grazie di cuore a tutti i colleghi che mi hanno aiutato e “sopportato”. Un grazie grosso grosso ai VECI colleghi, Direttori e non, per le opportunità e l’aiuto che mi hanno dato e che continuano a darmi”. Sono stati premiati anche i dipendenti che hanno maturato venti anni di servizio: Claudio Bertollo e Sandro Stella. Filiale di Montecchio Precalcino Cab 60540 Via Summano, 16 36030 Montecchio Precalcino (VI) Tel. 0445 803400 Fax 0445 803495 Direttore: Andrea Rizzo Filiale di Sandrigo Cab 60710 Piazza G. Marconi 36066 Sandrigo (VI) Tel. 0444 751320 Fax 0444 751318 Direttore: Giuseppe Chemello Filiale di Zugliano Cab 60860 Via Libertà, 11 36030 Zugliano (VI) Tel. 0445 330010 Fax 0445 330174 Direttore: Carlo Girardin Filiale di Recoaro Terme Cab 60670 Via del Donatore, 12 36076 Recoaro Terme (VI) Tel. 0445 780906 Fax 0445 780863 Direttore: Luca Gallerini Filiale di Thiene Cab 60790 Via Masere 36016 Thiene (VI) Tel. 0445 375900 Fax 0445 375930 Direttore: Renato Zampieri Filiale di Vicenza Cab 11800 Via Zampieri, 23 36100 Vicenza (VI) Tel. 0444 562931 Fax 0444 961307 Direttore: Sergio Fioletti Filiale di San Giorgio di Perlena Cab 60380 Via Perlena, 106 36030 San Giorgio di Perlena (VI) Tel. 0445 851188 Fax 0445 851236 Direttore: Edoardo Manzardo Filiale di Valdagno Cab 60820 Via 7 Martiri 36078 Valdagno (VI) Tel. 0445 481226 Fax 0445 481234 Direttore: Camillo Talin Sportello ATM a Fara Vicentino Via Verdi, 6 36030 Fara Vicentino Tel. 0445 800800 Fax 0445 800888 NUOVA APERTURA: VALDAGNO - Piazzetta San Giorgio 9 6 I Servizi Anche in Banca San Giorgio e Valle Agno la tecnologia acquista credito L’Ufficio Tecnologia e Sistemi Informativi è uno dei più giovani di Banca San Giorgio e Valle Agno, avviato nei primi anni Novanta con l’avvento delle nuove tecnologie e di internet anche nel mondo bancario. In quegli anni, infatti, i computer entrano finalmente con forza negli uffici e cominciano a comparire sempre più anche nelle case e sulle scrivanie degli utenti comuni, con le prime interfacce grafiche e alcune funzioni evolute. La rivoluzione tecnologica è alle porte anche per il mondo bancario, proprio mentre internet nel frattempo avanza a passi poderosi. La Banca, a onor del vero, ha sempre prestato particolare attenzione all’evolversi dei Sistemi Informativi. Già dagli anni ’80 si era dotata di un sistema informativo con utilizzo dei primi computer TEP collegati ad una Unità Centrale PTS, abbandonando l’allora tradizionale sistema di registrazione “su banda”. Nel tempo e grazie all’evoluzione tecnologica il “sistema” si era evoluto comprendendo tutti i servizi bancari offerti alla clientela e prevedendo già allora collegamenti in tempo reale con le filiali che nel frattempo erano state aperte. Successivamente, con l’obiettivo di migliorare il servizio offerto alla propria clientela e avere maggiori garanzie di assistenza e sviluppo, si era passati ad altro fornitore software. É proprio in quegli anni che all’interno dell’ Ufficio Organizzazione e sotto la responsabilità diretta del funzionario Timoteo Mauri, viene creata la nuova divisione informatica, per seguire i problemi legati all’utilizzo e al funzionamento delle nuove macchine e rispondere alle esigenze dettate dall’accresciuto numero degli utenti interni. Con la collaborazione del collega Simone Bertollo, che ancora oggi guida la struttura, comincia il suo cammino l’Ufficio Tecnologia e Sistemi Informativi. 10 L’Ufficio Tecnologia e Sistemi Informativi conta oggi cinque tecnici che permettono alla Sede centrale e alle filiali, oltre che a tutti i clienti, di operare sempre con efficienza e sicurezza Da allora sono passati 15 anni, e non solo la dimensione della Banca è cresciuta di molto, ma anche la tecnologia all’interno della stessa è entrata di prepotenza ed oggi rappresenta uno dei punti di forza dell’Istituto. Le postazioni attive per dipendenti e non solo sono ormai più di 230, mentre gli utenti gestiti dall’ufficio sono circa 200. E’ attiva una rete Intranet aziendale, per la condivisione delle informazioni e il lavoro di gruppo. I server inoltre, il centro nevralgico del sistema informativo aziendale, sono ben dieci, conservati in un locale climatizzato dedicato e rispettoso dei massimi livelli di sicurezza. Una struttura IT di rilievo, che anche internamente negli anni ha reso via via necessario un potenziamento della divisione, con l’assunzione di nuovo personale e la costituzione nel 2007, nell’ambito dell’area informatica, di due unità separate ma sinergiche: l’Ufficio Tecnologia e l’Ufficio Sistemi Informativi. Il primo, sotto la responsabilità di Simone Bertollo e con il supporto di Costantino Lupato e di Johnny Celi, ha oggi la responsabilità in particolare non solo di gestire tutto il parco computer di sede e delle filiali, i singoli utenti e determinati applicativi come l’home banking e sistemi Internet Banking, ma anche di garantire il perfetto funzionamento di tutta la strumentazione informatica della Banca, come ad esempio i 19 Atm (Automatic teller machine, ovvero gli sportelli bancomat) distribuiti sul territorio. L’Ufficio Sistemi Informativi, invece, con Roberto Cavallin e Giuseppe Muraro, gestisce tutti gli applicativi necessari al funzionamento della Banca e dell’operatività di filiale, rinnovati di recente con un’importante e onerosa operazione di migrazione ad una nuova e più efficiente piattaforma nel corso del 2006. Entrambi gli uffici ogni giorno lavorano dietro le quinte, ma svolgono una funzione fondamentale a supporto dell’attività ordinaria di colleghi e clienti, per garantire sia il corretto funzionamento di tutti i settori della Banca sia soprattutto la massima sicurezza dei dati e delle operazioni. Proprio sul fronte sicurezza negli ultimi anni l’Ufficio ha reso possibile l’adozione di numerose misure e soluzioni ad hoc, spesso in anticipo sui normali tempi di recepimento degli altri istituti. É il caso ad esempo dei sensori antigas all’interno degli sportelli bancomat, oppure della rapida diffusione del TOKEN, il nuovo sistema di protezione per tutti coloro che utilizzano i servizi di Internet banking, disponibile presso tutte le filiali. Lo sforzo maggiore è stato però rivolto anche alla definizione di un piano efficace e funzionale di disaster recovery, per assicurare la piena operatività della sede e delle singole filiali anche in caso di incidenti e disastri. Dopo mesi e mesi di test e importanti investimenti economici, oggi Banca San Giorgio e Valle Agno, può così garantire – at- traverso un articolato meccanismo di backup giornaliero – il corretto funzionamento di ogni unità della rete, anche qualora la sede centrale non fosse più grado di garantire il servizio ordinario, grazie alla possibilità di ripristinare in ogni momento tutte le informazioni e i collegamenti delle sedi secondarie “virtuali” d’emergenza. In più, ogni struttura dell’Istituto oggi può contare sul raddoppio delle utenze (in particolare telefono, banda larga ed elettricità), per assicurare linee d’emergenza nel caso quelle primarie dov’essero risultare per qualunque motivo danneggiate o interrotte. Garantire la continuità dell’attività è infatti per Banca San Giorgio e Valle Agno una responsabilità ben precisa e assieme anche un servizio importantissimo offerto a tutti i clienti, che possono così contare oggi nella tutela quotidiana dei loro dati e sulla possibilità di vedere soddisfatte le proprie esigenze o necessità anche in situazioni di calamità o eventuale incidente. Se sicurezza e continuità sono per la Banca due degli imperativi nelle gestione della tecnologia e dei sistemi informativi, il terzo e non meno importante ricade sotto la parola innovazione. È continua infatti la ricerca e il monitoraggio di nuove soluzione software o hardware provenienti dal mercato dell’IT banking che potrebbero dare nuovo impulso all’attività, maggiore efficienza o nuovi servizi alla clientela. L’esempio più eclatante viene dal mercato degli Atm, con nuovi modelli di sportelli bancomat che aggiungono via via sempre nuove funzionalità, come ad esempio la possibilità di versamento da parte degli utenti. La volontà di rinnovamento continuo sarà presto visibile anche online al sito ufficiale della Banca (www.bancasangiorgio.it), in questi mesi oggetto proprio di un approfondito processo di restyling e arricchimento che dovrebbe chiudersi entro fine anno. 11 Notizie Finanziarie “500 ORO”: il concorso che premia tutti, anche il territorio Le obbligazioni con il bollino possono farti vincere ricchi premi Continua a riscuotere consensi “500 ORO”, il nuovo concorso voluto dal Consiglio di Amministrazione di Banca San Giorgio e Valle Agno per premiare clienti e soci e dare al contempo un contributo concreto alla comunità vicentina. Partecipare è semplicissimo, basta acquistare le obbligazioni della Banca collegate al concorso: ad ogni 1.000 euro di capitale nominale sottoscritto verrà abbinato un numero utile per la grande estrazione, prevista entro fine marzo 2009. Nel caso di piena sottoscrizione dei prestiti obbligazionari emessi dalla Banca e collegati all’iniziativa, il montepremi finale toccherebbe un valore complessivo di 143 mila euro, corrispondente a ben otto diversi pacchetti premio. Ogni pacchetto premierà i sottoscrittori e prevede anche la donazione di mille euro alla Fondazione di Comunità Vicentina per la Qualità della Vita, che opera in tutto il territorio della Provincia sostenendo una vasta gamma di progetti. “In questo modo – spiega il Presidente della Banca Elio Carollo – vogliamo tradurre in realtà i principi affermati nel nostro Statuto, che ci impegnano a favore non solo del territorio nel quale operiamo – in questo caso con un aiuto concreto ad un’importante iniziativa sociale – ma anche dei nostri soci. Per tutti i Soci che sottoscrivono le nostre obbligazioni, infatti, abbiamo previsto l’estrazione di un ulteriore pacchetto premio “speciale”, che si aggiungerà a quelli già previsti dal concorso.” 12 La sottoscrizione, che ha preso avvio lo scorso aprile e si concluderà alla fine di ottobre, riscuote grande interesse presso la clientela: sono stati già sottoscritti titoli per circa 40 milioni di euro, consentendo quindi il progressivo accumulo del “gruzzoletto” a favore della Fondazione. “Molti dei sottoscrittori sono nuovi clienti – prosegue Carollo – e questo ci lascia pensare che la formula del concorso e la reddività dei titoli proposti trovino diffuso apprezzamento. Ulteriore motivo di interesse è poi la tutela offerta dal Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti, che i sottoscrittori di titoli obbligazionari possono trovare solo nel Credito Cooperativo”. Su www.bancasangiorgio.it e nelle filiali della Banca – ormai venti con la nuova struttura di Vicenza a l’apertura imminente di Valdagno Centro – sono a disposizione tutte le informazioni relative ai titoli emessi e il regolamento del concorso, per chi, socio, cliente o nuovo sottoscrittore, desidera mettere in moto i suoi risparmi, correndo al sicuro! Attenzione: per partecipare al concorso c’è tempo fino al 31.10.2008. Iniziative I giovani sono una risorsa: diamogli credito Banca San Giorgio e Valle Agno finanzia idee, progetti e sogni di Federica Morello, Ufficio Stampa Federazione Veneta delle BCC Credito ai giovani: dallo slogan per il lancio di un prodotto alla realtà. E questa volta la realtà inizia proprio dal territorio servito da Banca San Giorgio e Valle Agno, che mette a segno il primato nazionale nell’erogazione di finanziamenti per i giovani nell’ambito del progetto “Diamogli credito”, promosso in tutta Italia dal Ministero per le Politiche Giovanili e le Attività Sportive (POGAS), il Ministero per le Riforme e le Innovazioni nella Pubblica Amministrazione e il Ministero dell’Università e della Ricerca (MIUR), in collaborazione con l’Associazione Bancaria Italiana (ABI). “Nell’ambito di un’intesa più ampia – spiega il direttore generale di Banca San Giorgio e Valle Agno, Leopoldo Pilati – la nostra BCC ha raccolto l’invito ad aderire all’accordo per sostenere i giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni con azioni mirate e concrete”. “Si tratta – continua Pilati – di facilitare l’accesso a prestiti bancari a condizioni agevolate per il finanziamento di corsi universitari e di alta formazione. In più, il progetto vuole anche sostenere i giovani nell’acquisto di beni tecnologici come il computer e nelle spese correnti di libri, contributi universitari, corsi e master post lauream, affitti e locazioni dell’appartamento, o per iniziative importanti per la loro crescita come il progetto Erasmus. “Il primo finanziamento erogato attraverso questo protocollo nazionale è stato nella nostra filiale di Thiene ad un giovane ventiduenne per l’acquisto di un computer del valore di 500 euro”, rivela con un pizzico di orgoglio il Direttore Pilati. “Il giovane universitario si è rivolto al nostro sportello per chiedere alcune informazioni sul progetto Diamogli Credito conosciuto attraverso un’informativa della segreteria dell’Ateneo prima ancora che il progetto fosse pubblicizzato”. Per Banca San Giorgio e Valle Agno i giovani sono una risorsa importante, tant’è vero che per loro sono stati studiati alcuni prodotti disponibili in tutte le filiali da alcune settimane. I riscontri finora sono molto buoni, visto che l’offerta del nuovo Conto Dream è articolata in tre diverse soluzioni di finanziamento. Attraverso Conto First Dream realizziamo il sogno di coloro che vanno a scuola o iniziano un corso universitario e che quindi necessitano di una mano per pagarsi gli studi Borse di Studio per l’anno scolastico 2007-2008: E’ stato pubblicato il bando di assegnazione delle Borse di Studio per studenti delle scuole superiori e dell’università: visita il sito www.bancasangiorgio.it o chiedi in filiale! 14 Le Olimpiadi di Matematica 2008 senza dover pesare troppo sulla famiglia. Con Conto Real Dream sosteniamo invece le necessità di giovani lavoratori, che stanno pensando ad un mutuo su misura per la prima casa o per altri investimenti, dalle spese per le letture, a quelle per la musica, lo sport e il tempo libero. Il Conto Active Dream, infine, è stato pensato per i lavoratori under 30 che stanno valutando di mettersi in proprio e di diventare imprenditori. Per ogni soluzione Conto Dream è disponibile un tutor personale che in filiale farà da guida e da garante di scelte appropriate e con i piedi per terra. In più, all’apertura del conto scatta una ricarica telefonica gratuita e vale la formula “porta un amico”: chi apre il conto e presenta un amico under 30 viene premiato. “Abbiamo fotografato con attenzione la nostra realtà territoriale e il nostro tessuto sociale, cercando di costruire per la nostra clientela e per potenziali nuovi clienti un prodotto su misura”, conclude Pilati. “Il traguardo dei 7.000 soci di Banca San Giorgio e Valle Agno è un risultato importante, che ci rassicura del buon lavoro svolto nel territorio. Di questo successo i giovani, per quanto ci riguarda, sono e saranno parte attiva con i loro sogni, le loro potenzialità e soprattutto le loro nuove idee, che da oggi diventano anche le nostre idee”. Proprio in questa direzione va l’interesse delle Banche di Credito Cooperativo e delle Casse Rurali della provincia di Vicenza per la “musica giovane”, capace di attrarre un pubblico di appassionati e di artisti, ansiosi di esprimersi e di mettere in luce la loro abilità e sensibilità. Da quest’anno anche Banca san Giorgio e Valle Agno con le consorelle della provincia di Vicenza ha contribuito a sostenere la maratona musicale Vicenz@ NetMusic 2008, rendendo possibile per i gruppi arrivati sul primo gradino del podio una registrazione demo professionale. Alla premiazione dei gruppi che sono risultati vincitori attraverso il voto della giuria e il voto su Internet I vincitori del concorso Vicenz@NetMusic2008 (oltre 76 mila voti su Internet per i primi arrivati) c’erano anche i rappresentanti delle BCC. Il Direttore di Banca San Giorgio e Valle Agno ha introdotto la serata, sottolineando come la decisione di contribuire alla buona riuscita di Vicenz@NetMusic 2008 sia stata dettata dal tradizionale impegno delle BCC provinciali ad investire nelle opportunità di crescita per il territorio. Particolare attenzione viene riservata a quelle iniziative che, rivolgendosi ai più giovani in maniera qualificata, offrono un’occasione in più per lo sviluppo della cultura del domani e della creatività, in tutte le sue espressioni. A suggellare l’incoronazione dei gruppi vincitori di quest’anno, lo stesso Pilati ha consegnato gli attestati validi per l’incisione di un demo professionale nelle mani dei giovani musicisti. 15 Le Aziende La stampa di qualità passa per il Vicentino Industrie Grafiche Vicentine rappresenta oggi una punta d’eccellenza del mercato della stampa nazionale. Tra i “prodotti” dell’azienda anche La Rua, il periodico per i nostri Soci Una vita da imprenditore nei settori immobiliare e del turismo. Poi, alla soglia dei quarant’anni, la grande occasione per entrare dalla porta principale anche nel comparto industriale. É il 2005 quando Paolo Morsoletto, l’attuale Presidente ed Amministratore Delegato di Industrie Grafiche Vicentine, si trova davanti la possibilità di rilevare un’azienda dalla storia trentennale che sta affrontando però un momento di profonda crisi. Morsoletto valuta, ci pensa, ragiona, poi accetta: coinvolge tre diversi istituti di credito – con Banca San Giorgio e Valle Agno in prima linea – convincendoli della bontà del progetto industriale, e ne incassa la fiducia, mettendo così assieme le risorse necessarie per dar corso all’investimento iniziale. Il primo passo è razionalizzare subito il business e in particolare il parco clienti, eliminando le tante voci in perdita e facendo leva su quelle in attivo. É un’impresa, a suo modo un’avventura non esente da rischi, ma oggi, a distanza di nemmeno tre anni, i risultati sono entusiasmanti tanto che Industrie Grafiche Vicentine si sta imponendo come modello nel settore. Per Morsoletto, un successo e un motivo di orgoglio personali: “ero partito per lo più per testare le mie competenze anche in un campo industriale – spiega – e a distanza di poco tempo credo davvero di potermi dire contento del primo risultato”. 16 All’inizio però non dev’essere stato semplice credere nel progetto, e soprattutto convincere le banche a darle fiducia... A dire il vero le idee sono state fin dall’inizio molto chiare. Abbiamo analizzato con attenzione il business e la gestione. Ho messo subito sul piatto la mia quota come socio fondatore, dotando Industrie Grafiche Vicentine di risorse proprie per una cifra importante, ma l’investimento iniziale richiesto era di molto superiore: un terzo delle risorse era necessario per acquisire dal tribunale la Tipografia Soso S.p.a., un terzo per l’acquisto di un nuovo capannone e per i costi di trasloco dalla vecchia sede alla nuova, e l’ultima parte infine per introdurre nell’impianto alcuni macchinari all’avanguardia. Il piano industriale fin dall’inizio ha previsto un meticoloso processo di razionalizzazione. Come con le piante, anche per l’azienda l’idea di partenza era quindi quella di tagliare i rami secchi, ma per dare inizio ai lavori c’era bisogno del sostegno delle banche. Le diedero subito credito? Al contrario di quanto solitamente si pensa per operazioni di questo tipo, non furono le grandi banche ad aprirmi le porte ed accettare la sfida, ma le piccole banche territoriali, a partire proprio da Banca San Giorgio e Valle Agno. Alla fine par- tì una sorta di “cordata”, che vedeva uno affianco all’altro tre diversi istituti, tutti appartenenti al mondo del Credito Cooperativo: oltre a Banca San Giorgio, scesero infatti in campo anche la Banca del Veneziano e la Cassa Centrale Banca. Devo molto al Credito Cooperativo, ha creduto fin da subito nel mio progetto e mi è stato vicino. In Banca San Giorgio e Valle Agno in particolare ho trovato persone pronte ad affiancarmi, a condividere il progetto, non solo ad erogare un prestito. Insomma, qualcuno che fosse davvero dalla mia parte, con lungimiranza. Cosa è cambiato in questi tre anni per Industrie Grafiche Vicentine? Sicuramente i valori economici, a partire dal fatturato. Il primo anno l’azienda ha fatturato 3,5 milioni, mentre abbiamo chiuso il 2007 a quota 4,5. Già raggiunto da tempo il break-even, oggi abbiamo un tasso di crescita che si aggira attorno al 15%, i numeri mi dicono che dovremmo chiudere il 2008 con un fatturato di 5,4 milioni. Credo che, assieme ai due soci che sono entrati a partire dal 2007 a far parte della compagine azionaria, siamo davvero riusciti a valorizzare e patrimonializzare l’azienda. Senza contare che oltre ad una crescita patrimoniale finalmente “sana”, la società sta affrontando anche una vera e propria crescita dimensionale: abbiamo da pochi giorni completato la migrazione dal vecchio stabilimento di Bolzano Vicentino al nuovo capannone di quasi 3.000 metri a Costabissara, lungo la statale 46 che ci permette di migliorare notevolmente nella logistica, dandoci anche maggiore visibilità. Oggi inoltre siamo certificati UNI: EN ISO 9001:2000. A libro paga abbiamo trenta dipendenti, ma anche su questo fronte la crescita è continua. La vera, prossima sfida per noi ora è l’espansione nel mercato europeo, abbiamo aperto lo scorso anno un ufficio di rappresentanza a Londra, ed ora stiamo lavorando per aprirne uno in Russia. Lei oggi è anche Amministratore Delegato di Industrie Grafiche Vicentine. Come presenterebbe l’azienda che guida? Industrie Grafiche Vicentine è oggi forse il player di riferimento nel mercato della stampa vicentino, e una realtà importante anche nel più ampio mercato nazionale ed europeo. Utilizziamo la stampa in offset e siamo specializzati nel formato 70 / 100; abbiamo anche un reparto di legatoria interna, che ci permette di garantire ai nostri clienti un servizio accurato e veloce. Tra i nostri clienti (oltre 200) contiamo nomi come Fossil, Selle Italia, Vimar, Fiera di Vicenza, Dainese, Richard Ginori, De Roma, Dolce e Gabbana, Armani, Marco Bicego, solo per citarne alcuni. Abbiamo anche dei clienti più particolari che sono però motivo di particolare orgoglio per l’azienda, come Nova Charta, che edita Alumina, rivista di gran pregio, l’unica a livello europeo a trattare di codici miniati, e poi Graphotism, che edita l’omonima rivista sempre a livello europeo dedicata al mondo dei graffiti. Qual è il rapporto di “I.G.VI.” con il territorio? Da vicentino doc, direi importantissimo. Pensi che ho aderito all’iniziativa “azionariato imprenditoriale” promossa dal Vicenza Calcio, al quale siamo legati come fornitori ufficiali. É per noi un motivo di orgoglio, e ci fa sentire ancora più legati al nostro territorio. Lei stesso è impegnato in prima linea in numerose attività e iniziative sociali. Devo molto in questo senso alla mia formazione. Mi piace mantenere i contatti con i membri di un gruppo, tenerlo unito, rinsaldare i legami: fortunatamente la mia attività professionale mi dà anche uno strumento concreto per farlo, visto che I.G.VI. collabora a vario titolo con il Comitato Unicef di Vicenza e alla pubblicazione di riviste associative. Per questo quando la Banca mi ha coinvolto nei progetti per i suoi Soci, il Libro per l’anniversario dei 110 anni e poi il periodico La Rua, ho accolto la proposta con entusiasmo. Da ultimo, e non meno importante, è anche padre di famiglia. Ho una splendida figlia ventenne, che fresca di diploma, sta costruendo le basi del proprio futuro. Vorrei per lei che potesse fare esperienza del mondo e nel mondo, che potesse studiare in diversi paesi, anche oltreoceano, negli Stati Uniti. Poi c’è mia moglie, che mi ha sempre sostenuto ed è per me un punto di riferimento fondamentale ed insostituibile. E mio padre, il cui esempio e i cui insegnamenti mi hanno reso l’uomo che sono e che mi accompagneranno ancora per tutta la vita. 17 Le Aziende TicTac: stampa digitale da Vicenza all’Italia grazie al web Un’azienda tutta al digitale. Non solo per i tipi di servizi e prodotti offerti sul mercato ma anche per la stessa idea di business, fortemente votata al Web e alle nuove opportunità commerciali che la Rete può offrire. L’avventura industriale della TicTac Srl di Thiene, azienda specializzata nel settore della stampa digitale anche di grande formato, prende avvio ancora nel 1992, da un’idea di Giancarlo Miotto, attuale titolare e amministratore, che decide di abbandonare un’attività all’epoca già ben avviata per seguire un’intuizione che, col senno di poi, si rivelerà fortunata. La nuova impresa parte così da zero, da un sottoscala e da un paio di macchinari all’avanguardia che arrivano dall’America. Commessa dopo commessa, l’attività prende il suo corso e cresce; i clienti cominciano a restare e a tornare, portandone con sé degli altri grazie al passaparola. È l’inizio del lungo percorso che porterà l’azienda negli anni, grazie anche al trend positivo del settore della stampa digitale e agli sviluppi tecnologici, ad ingrandirsi al punto di contare oggi ben 22 dipendenti e un totale di venti macchine installate per stampa e finitura. Una struttura solida, pronta a vincere la sfida di un mercato nazionale sempre più competitivo. “Oggi – spiega Miotto – la nostra azienda può offrire una stampa di qualità per ogni tipo di formato e materiale. Stampando in digitale 18 L’azienda di Thiene fondata nel ’92 da Giancarlo Miotto da inizio anno ha una nuova piattaforma di e-commerce, per offrire i suoi servizi di stampa in digitale di tutti i tipi e formati lungo l’intera Penisola. Tra le ultime novità offerte, anche il packaging digitale per prodotti e raccoglitori e non su pellicola, possiamo lavorare e soddisfare le esigenze dei committenti anche per piccoli quantitativi, senza necessità di realizzare ogni volta un costoso impianto ad hoc. È un po’ quello che succede con le moderne fotocamere digitali, per cui il costo di stampa corrisponde al costo della stampa della singola foto. È un approccio sicuramente più flessibile e comodo, adatto per le produzioni non su larga scala, con quantitativi ridotti, e che consente anche risparmi economici e di tempo”. Che tipo di prodotti offrite oggi sul mercato? “Abbiamo a listino ben sei linee di prodotto, oltre agli espositori. In aggiunta alla tradizionale stampa su carta, infatti, offriamo anche quella su tessuto e vetro, e la produzione di teli, adesivi in pvc e pannelli. Possiamo realizzare prodotti di tutte le dimensioni, anche combinando tra loro le singole stampe – che possono arrivare anche a cinque metri di larghezza ciascuna – per arrivare a coprire, per dire, una superficie di mille mq o a rivestire un intero palazzo. Possiamo davvero realizzare tutto quanto oggi sia immaginabile, in accordo con le richieste del cliente e nell’obiettivo di soddisfarle sempre nel miglior modo e nel minor tempo possibili. In più, abbia- mo da poco introdotto anche la linea del packaging digitale, per realizzare anche in piccoli quantitativi contenitori, scatole per prodotti e raccoglitori personalizzati di tutte le forme e misure. È un servizio innovativo e su cui contiamo molto anche per il prossimo futuro, anche perché siamo davvero in pochi a poterlo garantire con l’adeguato livello di qualità”. Merito dei macchinari all’avanguardia… “In azienda abbiamo due risorse fondamentali: le persone e i macchinari. Oggi possiamo contare infatti su una squadra di tecnici davvero in gamba che fanno ogni giorno la fortuna di TicTac Srl e che sanno far rendere al meglio la notevole tecnologia che abbiamo a disposizione. L’innovazione infatti per l’azienda è stata fin dall’inizio una precisa vocazione e un elemento distintivo, poiché rappresenta la chiave fondamentale per lo sviluppo del business in un settore, quello della stampa digitale, per sua natura molto esigente. Un settore per di più dove la sola qualità della stampa non è sufficiente, ma dove per competere bisogna poter offrire prezzi bassi, efficienza e soprattutto flessibilità e rapidità nell’esecuzione. Ecco perché per noi è importante la tecnologia e perché gran parte dei nostri macchinari (ad oggi dieci per la stampa e dieci per la finitura) viene, oltre che dall’Italia, anche dall’estero e da Oltreoceano”. Chi sono i vostri clienti abituali? “Ci siamo per lo più sempre rivolti ad agen- zie pubblicitarie, intermediari e creativi, che ci commissionano solitamente lavori anche per aziende di peso come possono essere Diesel, Peuterey, Alpitour. Abbiamo però intenzione di ampliare la nostra strategia già da quest’anno, andando a presentare i nostri servizi direttamente alle aziende, non solo nel Vicentino ma in tutta Italia, anche grazie al nostro sistema di vendita via Web.” Il Web è infatti oggi la vostra “finestra sul mondo”, così come la vostra vetrina. Cos’è cambiato con l’avvento dell’e-commerce? “La nuova piattaforma è stata lanciata lo scorso 24 gennaio, e ci permette di entrare in relazione diretta con il cliente già in Rete, offrendo la possibilità di far vedere nel dettaglio tutti i prodotti a catalogo e di procedere alla gestione dell’eventuale ordine. Di fatto è il nostro negozio, anche se virtuale, dove periodicamente possiamo esporre le promozioni del momento o mostrare le innovazioni e le migliori offerte dell’azienda. Il sistema di pagamento e di acquisto è pensato poi a misura di utente: si può scegliere infatti di pagare via bonifico bancario o, per maggiori garanzie, in contrassegno, evitando quindi di dover utilizzare la propria carta di credito online”. Oltre all’e-commerce state però puntando molto anche sull’ottimizzazione dei processi e sulla riorganizzazione interna. “Con il crescere delle dimensioni è spesso necessario mettere mano anche alla strut- tura e ai processi alla base del funzionamento dell’azienda. Pochi mesi fa abbiamo tra l’altro inserito una figura dedicata proprio a questo obiettivo, per sviluppare la cosiddetta “lean production” (produzione snella), sull’esempio illustre della casa automobilistica Toyota: vogliamo migliorare i processi, e rendere un servizio ancora migliore ai clienti”. Cosa c’è ora nel futuro dell’azienda? “Siamo sicuri di poter crescere con forza sul mercato nel giro già dei prossimi tre anni. Abbiamo realizzato una serie di investimenti nell’ultimo periodo – oltre al web e ai macchinari, anche un nuovo stabilimento, più ampio e adatto alle nostre necessità –, e contiamo di far fruttare al massimo già nel breve periodo questo nostro investimento. Le premesse ci sono tutte, a partire da un’offerta commerciale assolutamente competitiva”. Insomma, una storia di successo imprenditoriale che dura ormai più di dieci anni: come ha contribuito il credito cooperativo al suo sviluppo? Sono probabilmente uno dei clienti storici di Banca San Giorgio e Valle Agno. Lo ero ancora prima del ’92 e prima di avviare la TicTac Srl. Molto di quello che oggi ho costruito lo devo proprio alla fiducia che la Banca allora mi diede e che spero di aver ripagato negli anni. Non riesco a considerarla come un fornitore alla stregua di altri: è da sempre un partner, disposto ad ascoltare i problemi e ad aiutarci nel trovare delle soluzioni. 19 Cooperazione Etica ed economia L’esperienza delle cooperative sociali Cooperativa San Gaetano di Thiene: una comunità speciale La “San Gaetano” nasce a Thiene nel 1989, grazie ad un piccolo nucleo di persone particolarmente sensibili ai problemi sociali e del territorio, mosse da valori semplici quali la solidarietà, lo spirito di collaborazione, il desiderio di migliorare la qualità della vita delle persone svantaggiate e delle loro famiglie. A distanza di quasi 20 anni, accoglie oggi una ventina di persone in condizioni di disagio psico-fisico e si avvale della collaborazione di numerosi volontari. Le persone accolte sono impegnate durante il giorno in piccoli lavori e attività di assemblaggio minuto per imprese della zona: la Cooperativa, infatti, attraverso la vita di gruppo ed il lavoro quotidiano mira alla realizzazione globale della persona disabile e al suo inserimento partecipe ed attivo nella vita comunitaria. I ragazzi, supportati da un ambiente protetto e adatto alle loro possibilità, riescono in questo modo a costruire relazioni interpersonali e rapporti di amicizia e si sentono par- 20 te attiva di un tessuto sociale che altrimenti li lascerebbe al margine. Grazie alla vita di gruppo e alle attività svolte presso la sede della Cooperativa, inoltre, anche le loro famiglie ricevono aiuto e sollievo. Alla guida della Cooperativa, assieme al Presidente Luigi Rigon, ci sono il Vice presidente Carla Tessaro ed i membri del Consiglio di Amministrazione: Luigi Stella, Rosalba Zocche e Fabio Retis. Di recente la Cooperativa – che è l’unica realtà del genere nel Thienese – si è impegnata nella non facile impresa di offrire agli ospiti una struttura più ampia e dotata di servizi indispensabili: per questo motivo si è cercato di raccogliere sostenitori e amici in una “cordata” che rendesse possibile il reperimento delle risorse necessarie. Anche Banca San Giorgio e Valle Agno crede nel progetto della Cooperativa San Gaetano e lo sostiene sia attraverso elargizioni dirette, sia tramite l’erogazione di servizi bancari a condizioni agevolate. Per chi volesse unirsi ai sostenitori della Cooperativa, è possibile dare un contributo: -offrendo commesse di lavoro; -donando il proprio tempo, esperienze, competenze; -con una firma per il 5 per mille, indicando il C.F. 008941102406; -con una donazione sul c/c 8005099 presso la filiale di Thiene di Banca San Giorgio e Valle Agno IBAN: IT19 V088 0760 7900 0700 8005 099. “Conto Solidarietà” le loro risorse. Il conto corrente “Conto Solidarietà” offre i seguenti servizi a costo zero: Banca San Giorgio e Valle Agno ha studiato speciali condizioni di conto corrente per gli operatori del settore non profit. Possono beneficiarne tutti gli Enti e le Associazioni senza scopo di lucro impegnate nel volontariato sociale che, grazie alle vantaggiose condizioni per l’apertura e la tenuta conto, potranno destinare alle proprie attività tutte - Spese invio estratto conto - Spese per operazione - Spese per invio contabili - Costo del libretto degli assegni - Commissioni pagamento utenze - Disposizioni RID in genere - Bonifici per cassa Da sinistra: ospiti della Cooperativa San Gaetano al lavoro; la sede di Mano Amica A Schio una Mano Amica per il disagio sociale La Cooperativa Mano Amica nasce a Schio nel 1982, in una fase storica caratterizzata da forti dinamiche sociali - ad esempio l’inserimento estensivo delle donne nel mondo del lavoro – e da interventi legislativi di grande impatto, come la Legge 180 sull’abolizione dei manicomi. Tra i primi obiettivi che la Cooperativa si pone vi sono l’aiuto alle famiglie in difficoltà e l’assistenza agli anziani ed ai malati psichici. Negli anni successivi la Cooperativa si sviluppa grazie anche alla collaborazione instaurata con diversi Enti pubblici e privati, offrendo via via diverse tipologie di servizi e sostenendo parallelamente la crescita professionale dei propri Soci. Mano Amica è una cooperativa senza fini di lucro il cui obiettivo principale è perseguire l’interesse gene- rale della comunità, la promozione e l’integrazione delle persone. Si ispira ai valori che sono alla base del movimento cooperativo mondiale quali la mutualità, la solidarietà, la democraticità, l’impegno, lo spirito comunitario, il legame con il territorio, l’equilibrato rapporto con lo stato e le istituzioni pubbliche. Tra le prestazioni oggi offerte vi sono i vari servizi rivolti agli anziani (centri diurni, assistenza domiciliare, assistenza diretta in case di riposo, fornitura di pasti caldi a domicilio), due strutture rivolte alla salute mentale (Comunità Terapeutica Residenziale Protetta e Centro Diurno), oltre ad attività socio-educative per minori (doposcuola, centri estivi e interventi a domicilio per famiglie in difficoltà). Sono inoltre attivi una lavanderia, il laboratorio di assemblaggio per con- - Bonifici interni - Bonifici verso altri Istituti - In Bank base - Bonifici dall’estero I destinatari dell’iniziativa sono le Organizzazioni non lucrative di utilità sociale iscritte all’Anagrafe Unica delle ONLUS, le Organizzazioni di volontariato iscritte nei registri istituiti dalle regioni e dalle provincie autonome di Trento e Bolzano ai sensi dell’art. 6 della medesima legge, le Organizzazioni non governative riconosciute idonee dal to terzi, il laboratorio di legatoria e i servizi di manutenzione del verde e pulizia: tutte queste attività hanno lo scopo di inserire nel mondo del lavoro persone svantaggiate per favorirne l’autonomia e integrazione sociale. Mano Amica ha assunto oggi dimensioni significative e conta 160 soci lavoratori, 33 soci volontari e 81 dipendenti per un totale di 274 persone. Nel febbraio 2008 ha ottenuto la certificazione di qualità ISO 9001. Ad inizio anno, la Cooperativa ha ospitato nella nuova struttura di Schio – acquistata grazie al finanziamento concesso dal nostro Istituto - un seminario formativo sul tema della Responsabilità Sociale d’Impresa al quale hanno partecipato Amministratori e Sindaci di Banca San Giorgio e Valle Agno. Ministero degli Affari Esteri, le Cooperative sociali iscritte all’albo regionale delle cooperative sociali e nella “sezione cooperazione sociale” del Registro Prefettizio e, infine, le Associazioni in genere senza scopo di lucro. Attenzione! Le ONLUS hanno diritto anche all’esenzione dal pagamento dei bolli. Per aprire il conto è sufficiente rivolgersi alla propria filiale, dove sono disponibili tutte le informazioni sulla documentazione da fornire. 21 Territorio Gruppo Atletico Bassano, sessantanni di sport e successi con la collaborazione di Vittorio Fasolo Ha compiuto 60 anni il Gruppo Atletico Bassano, una delle più antiche società di atletica leggera in attività nel Veneto nonché la più antica della provincia di Vicenza. La sua costituzione risale alla primavera del 1948, quando un gruppo di appassionati si ritrovò nel comune intento di dare finalmente ai giovani del comprensorio bassanese la possibilità di praticare in una struttura organizzata il più nobile degli sport. Il primo atleta bassanese in maglia azzurra fu il discobolo Sartorelli nel 1955, seguito da numerosi altri negli anni successivi. Il 1970 segnò l’apertura del Gruppo al mondo femminile, protagonista di uno sviluppo ancora più rapido e prestigioso della controparte maschile, tanto che dopo appena due anni la velocista Basso era già approdata alla Nazionale. Ad oggi sono 57 gli atleti, maschi e femmine delle varie categorie di età, ad aver rivestito la maglia azzurra. Indelebile nella storia del Gruppo resta il ricordo del 1984, quando tre atlete del GAB parteciparono alle Olimpiadi di Los Angeles, un evento incredibile per una piccola città di provincia: Gabriella Dorio vinse l’oro sui 1.500 metri, Cosetta Campana fu finalista con la staffetta nazionale 4x400 e Paola Moro figurò ottima protagonista della prima Maratona della storia olimpica. Proprio dall’olimpionica Gabriella Dorio e dal marito Carlo Spigarolo, divenuto nel frattempo presidente della società, venne l’idea di concentrare l’attività sempre più sulle categorie giovanili. Fu un fiorire di attività rivolte ai giovani ed al territorio, dai corsi di avviamento all’atletica ai campionati scolastici. Lo sforzo fu presto ripagato, e il GAB riuscì ad attrarre un buon numero di ragazze e ragazzi in una zona non facile per la presenza di innumerevoli società sportive di ogni genere. Ciononostante il Gruppo Atletico Bassano ha tenuto duro, pur con sacrifici immensi e con limitate possibilità economiche, grazie all’impegno ed al volontariato dei suoi dirigenti e collaboratori, avviando negli anni tantissimi giovani ad uno sport sano e genuino, con la precisa convinzione che il progresso tecnico e l’agonismo non 22 devono essere fini a sé stessi ma parte essenziale di un progetto educativo completo. Delle tante iniziative sviluppate per i giovani, una in particolare si è imposta ormai come la più interessante e coinvolgente: il GIOCO-ATLETICA. Nato da un’idea di Gabriella Dorio e giunto alla 12° edizione, il progetto promuove l’inserimento dell’atletica in forma di gioco nelle scuole elementari, in collaborazione con i Circoli Didattici e gli insegnanti, e si è gradualmente sviluppato sino alle eccezionali dimensioni di partecipazione attuali: oggi sono 1.300 i ragazzi coinvolti, un successo incredibile che pone agli organizzatori del Gruppo Atletico Bassano, tutti rigorosamente volontari, non pochi problemi di gestione del variopinto esercito di mini-atleti. La manifestazione conclusiva di metà maggio – che annovera tra i principali enti sostenitori anche Banca San Giorgio e Valle Agno - è tuttavia solo il festoso momento di chiusura di un articolato percorso che si sviluppa nel corso di tutto l’anno scolastico, che vede gli istruttori del GAB affiancare i maestri e le maestre delle tante scuole cittadine, statali e paritarie, per proporre agli alunni l’attività motoria attraverso un approccio educativodidattico e ludico. Anche attraverso il gioco, infatti, possono essere rafforzarti quei valori che avranno un ruolo primario nella vita di tutti i Alcuni momenti del Gioco Atletica 2008 giorni: l’autostima, l’altruismo, la cooperazione e la conoscenza. Giocare allena l’intelligenza, aiuta a prendere continuamente decisioni rapide ed efficaci adattandosi alle situazioni che cambiano e che il bambino stesso può cambiare. Sono questi i veri obiettivi di GIOCO-ATLETICA, che è molto di più che una semplicistica proposizione dello sport agonistico a dei ragazzini, poiché mira in realtà al loro armonico sviluppo psicofisico attraverso l’attività motoria, in un mondo che invece tende a limitare sempre più gli spazi di gioco e di libertà alle generazioni più giovani. Descrivere la felicità della festa conclusiva è quasi impossibile, tanti sono i momenti di entusiasmo per i piccoli partecipanti che possono finalmente dare dimostrazione davanti a genitori ed insegnanti dei progressi compiuti durante i mesi passati a scuola con gli istruttori: dalla splendida sfilata in stile olimpico divisi scuola per scuola alle corse con i piccoli ostacoli, dai salti sui sacconi morbidi al tiro del Vortex, il divertente attrezzo che vola e fischia, fino alle palle colorate lanciate contro le sagome di cartone, alla splendida staffetta finale 8 x 50 con le casacche colorate, e alla premiazione conclusiva nella quale tutti ricevono la medaglia, perché tutti risultano alla fine vincitori grazie al loro impegno . Alla fine si sente sempre dire “mi sono divertito ma l’anno prossimo farò meglio!”. A Breganze con il progetto Muoversicuri MUOVERSICURI è il progetto finalizzato a perseguire una maggiore sicurezza di tutti gli utenti della strada e, in particolare, di giovani e giovanissimi, promosso dal Comune di Breganze, Assessorato alla Sport, in collaborazione con l’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada, la Società Sportiva Breganze Cicloclub 96 e l’Ulss 4 che si è concretizzato grazie anche al sostegno di Banca San Giorgio e Valle Agno. L’obiettivo di tutte le iniziative programmate per il biennio 2008-2009 è quello di difendere il diritto alla vita e alla salute sulle strade, insegnando l’importanza di circolare in condizioni di sicurezza, prudenza e cortesia. Un modo insomma per rendere più vivibili le nostre città. Nell’ambito di questa iniziativa si è scelto di puntare alla massima valorizzazione possibile della bicicletta intesa non solo come mezzo di locomozione amatoriale ma anche, e soprattutto, come mezzo ideale per circolare in città. È, infatti, il mezzo di trasporto più a misura d’uomo ma forse, proprio per questo, anche il più esposto a subire le conseguenze degli incidenti. In quest’ottica lo scorso dicembre sono stati consegnati a tutti gli studenti della Scuola Primaria “Laverda” dei modernissimi caschetti rispondenti alle più recenti normative in materia di sicurezza stradale, e dei fascicoli divulgativo didattici a fumetti nei quali vengono illustrati tutti gli aspetti da tenere bene a mente per circolare in bicicletta in tutta sicurezza. Educazione e prevenzione, quindi, sono le parole chiave in grado di descrivere al meglio le finalità perseguite dal progetto, che continuerà anche nei prossimi mesi. 23