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Qualità del Servizio ai piani
Il manuale è stato promosso da PromoVeneto e dalle Camere di Commercio di Belluno, Verona e Vicenza. Ideazione e testi a cura di Teamwork srl di Rimini. I testi sono stati scritti da Roberta Mariotti e Viviana Andriani. Hanno collaborato alla realizzazione: Beatrice Mazzocchetti, Carla Padovan e Vladimiro Riva. Ringraziamo l’Holiday Inn di Rimini per il materiale fotografico fornitoci. Copyright © 2002 by Teamwork srl, Rimini, Italy È vietata la riproduzione, anche parziale o ad uso interno o didattico, con qualsiasi mezzo, non autorizzata dagli autori. “La Qualità del Servizio ai piani” (1a edizione) è distribuito da PromoVeneto e utilizzato da Teamwork per la formazione aziendale. via Enrico Fermi 134 36100 Vicenza tel 0444 994780 fax 0444 994785 Teamwork srl via Mentana 15 47900 Rimini tel 0541 57474 fax 0541 59980 www.teamwork-rimini.com 2 INDICE Premessa Introduzione pg. 5 pg. 7 1. Il ruolo del personale addetto alla pulizia in albergo 1.1 La pulizia è indispensabile per la soddisfazione del cliente 1.2 Professionalità, accoglienza e cura del cliente 1.3 Regole di comportamento pg. pg. pg. pg. 2. Comunicazione e gestione delle relazioni 2.1 Comunicare con il cliente 2.2 Procedure di sicurezza e rispetto della privacy del cliente 2.3 Gestire i reclami 2.4 Comunicare con gli altri reparti pg. 20 pg. 21 pg. 24 pg. 27 pg. 29 3. Igiene, pulizia e disinfezione degli ambienti 3.1 I diversi tipi di sporco e i prodotti utilizzati 3.2 Pulizie giornaliere, periodiche e di fondo pg. 37 pg. 37 pg. 41 4. Sicurezza e prevenzione 4.1 Rischi e misure di prevenzione 4.2 La prevenzione delle malattie professionali pg. 44 pg. 46 pg. 50 5. Le procedure della pulizia professionale in albergo 5.1 La pulizia professionale della camera 5.2 La pulizia professionale del bagno 5.3 Il controllo finale 5.4 La pulizia dei pavimenti 5.5 La pulizia delle aree comuni 5.6 Il servizio di cortesia 5.7 Riordinare e rifornire il carrello pg. 53 pg. 53 pg. 62 pg. 65 pg. 66 pg. 69 pg. 71 pg. 73 6. Il controllo di qualità 6.1 Check list e controllo del risultato 6.2 Efficienza e tempi medi di pulizia pg. 74 pg. 75 pg. 77 Idee dal mondo per stupire gli ospiti Conclusioni Glossario Bibliografia pg. 81 pg. 83 pg: 85 pg. 87 Indice 9 11 14 18 3 Premessa Nel proseguire il nostro impegno volto a sostenere gli imprenditori alberghieri sulla strada della qualità, con questo manuale abbiamo voluto approfondire le tematiche che riguardano la gestione operativa di quel reparto che si occupa della pulizia delle camere, un reparto spesso più in ombra degli altri, ma non per questo meno importante nella realizzazione della qualità finale offerta al cliente. Crediamo, infatti, che per fornire al cliente un servizio impeccabile e di qualità gli albergatori oggi non possano trascurare il ruolo del personale ai piani, che, per diversi motivi, nel nostro paese spesso non è sufficientemente informato sui corretti standard di servizio o addestrato alle procedure professionali di pulizia. Anche nella nostra regione alcuni albergatori hanno scelto di appaltare la gestione di questo reparto a società esterne o cooperative che forniscono un servizio di pulizia chiavi in mano. Questa scelta oltre a portare vantaggi economici può al contempo garantire un servizio flessibile, professionale e di qualità, se il personale viene opportunamente addestrato e controllato. L’accoglienza e un servizio di qualità sono fattori decisivi per la soddisfazione della clientela d’albergo. Fattori che non dipendono solo dal personale di contatto, ma da tutto lo staff alberghiero. Comunicare ai clienti l’attenzione e la cura nei dettagli è anche frutto, infatti, di un’efficace pulizia professionale delle camere e degli ambienti in cui essi soggiornano. Come gli altri manuali della collana anche “La qualità del servizio ai piani” si inserisce all’interno del progetto Marchio di Qualità delle imprese alberghiere, che vede PromoVeneto da anni impegnato nel diffondere conoscenza e cultura per stimolare gli operatori nel cammino della Qualità. Vladimiro Riva Segretario Generale PromoVeneto 4 Premessa Giuseppe Bruni Presidente PromoVeneto 5 Introduzione Considerare la pulizia professionale uno degli aspetti fondamentali in albergo significa garantire alla clientela un elevato standard di qualità ospitale. La qualità del servizio si manifesta in ogni reparto dell'albergo, non può essere lasciata al caso, ma è frutto di quell'esperienza, abilità e professionalità che il personale dell'albergo, dal primo all'ultimo, manifesta nell’accogliere, prendersi cura e soddisfare la clientela. Tutto il personale dell'albergo nel fornire un servizio al cliente contribuisce a determinarne la soddisfazione, ma poiché ordine e pulizia rappresentano per il cliente aspetti irrinunciabili dell'ospitalità alberghiera, è proprio l'organizzazione di un efficace ed efficiente servizio di pulizia che consente all'albergo di dimostrare interesse e attenzione nei confronti dei suoi ospiti. Il reparto housekeeping (che si occupa della pulizia ai piani e delle aree comuni dell’albergo) merita, quindi, maggiore attenzione. E' necessario che coloro che lavorano in questo reparto conoscano le procedure atte a garantire una pulizia professionale degli ambienti, ma anche più in generale a fornire un buon servizio al cliente. Pulire le camere in un albergo non significa, infatti, preoccuparsi di una semplice operazione di pulizia, ma garantire una pulizia professionale, vale a dire garantire l’accurata igiene, la cura dei dettagli e l’attenzione particolare alle esigenze del cliente, seguendo precisi standard di qualità. Il ruolo del personale addetto alla pulizia in albergo richiede, al pari di quello di ogni altro reparto, competenza e professionalità. L’obiettivo di questo manuale rivolto ad albergatori, alle cameriere, agli addetti ai piani e alle governanti, è, quindi, quello di valorizzare questo ruolo all’interno dell'albergo e di offrire consigli, strumenti e metodi per migliorare la professionalità e il lavoro svolto da tutto lo staff. In questo manuale per semplicità abbiamo utilizzato spesso la definizione 6 Introduzione 7 di cameriere ai piani e governanti al femminile, in quanto questi ruoli nel nostro paese sono ancora ricoperti per lo più da donne. Non vogliamo per questo escludere tuttavia gli uomini che, in numero sempre maggiore, anche nel nostro paese, come avviene già in altri, si occupano della pulizia professionale all'interno degli alberghi. 1. Il ruolo del personale addetto alla pulizia in albergo Gran parte del progresso nella qualità della vita è il risultato dell’opera di individui impegnati a fare ciascuno il proprio dovere con abilità e coscienza. Molte scontentezze personali, nonché tanti difetti dei prodotti e dei servizi, sono la conseguenza del tenere lo sguardo fisso in alto, allo scalino superiore, invece che dritto davanti a sè al lavoro che si sta facendo. Laurence Peter La consapevolezza del ruolo che svolge chi si occupa della pulizia in albergo nella determinazione della qualità del servizio è un passo relativamente recente nell’industria alberghiera italiana. Nel nostro paese sono ancora pochi i corsi che si propongono di addestrare e formare il personale a svolgere correttamente, in modo efficace ed efficiente, il servizio di pulizia in albergo. Tuttavia l'attenzione alla qualità ospitale in tutti i suoi aspetti sta portando sempre più alla luce l'importanza di sviluppare una maggiore professionalità in chi si occupa della pulizia in albergo, un lavoro spesso ancora lasciato alla buona volontà degli addetti e imparato sul campo con una sorta di auto addestramento. Essere governante, o cameriera ai piani significa, al contrario, avere conoscenze, competenze e abilità particolari: è importante, infatti, conoscere e saper usare correttamente i diversi prodotti necessari alla pulizia e sanitizzazione degli ambienti, avere un metodo di lavoro che consenta di ottenere e raggiungere standard adeguati di pulizia in tempi rapidi, ma anche saper comunicare e gestire i rapporti sia con i colleghi che con i clienti, riconoscere i bisogni e le diverse esigenze della clientela, in definitiva saper offrire un'adeguata qualità del servizio ai clienti. Le cameriere che lavorano con professionalità non si preoccupano, infatti, solo di pulire, spolverare, rifare i letti, ma anche del risultato finale. L’attenzione ai particolari, a fare in modo che ogni cosa sia in ordine e perfettamente pulita, consente al cliente di avere un impatto gradevole prima di tutto con la cameriera e in secondo luogo con la camera, che sarà piacevole e fresca, come se il cliente fosse il primo a metterci piede. Per questi motivi è importante ricordare che il ruolo della cameriera ai piani è decisivo per la soddisfazione del cliente e, quindi, per il successo dell’albergo. 8 Introduzione Il ruolo del personale addetto alla pulizia in albergo 9 Solitamente le cameriere ai piani si occupano di tutti gli aspetti che riguardano la pulizia dell'albergo: camere, corridoi, ricevimento, hall, ristorante, bar e aree ricreative, uffici, bagni comuni, office, ascensori, scale, spogliatoi, magazzini, etc. Talvolta alcune mansioni vengono svolte con l'ausilio dei facchini, come ad esempio le pulizie di fondo, quelle dei vetri nelle aree comuni, le pulizie delle sale convegni, etc. Spesso la governante è anche responsabile delle divise dei dipendenti e delle operazioni riguardanti la lavanderia, sia essa interna o esterna all’albergo. In sintesi, queste sono le aree di competenza del reparto piani: - camere degli ospiti, corridoi, ascensori, scale, office - aree pubbliche: ricevimento, hall, bagni comuni - aree ricreative: aree fitness, piscina, spogliatoi, saune - bar: area di servizio e bar. La professionalità e le competenze di governanti e personale ai piani sono il frutto di capacità operative (necessarie per rispettare gli standard di pulizia nei tempi e secondo i metodi prestabiliti) e di un corretto atteggia mento indispensabile a svolgere con serietà ed efficienza il lavoro, gestire i rapporti con la clientela dell’albergo e comunicare con gli altri membri dello staff. Il corretto atteggiamento del personale ai piani può essere riassunto nei seguenti aspetti: * Cura della persona. L’aspetto è molto importante per chi lavora nel settore dell’ospitalità e serve a trasmettere una buona impressione di se stessi e dell’albergo. * Sicurezza e auto-controllo, ovvero mostrarsi sicuri di sé, mantenere il controllo in ogni situazione, evitare di discutere con il cliente, sorridergli anche se lui non lo fa, salutarlo cortesemente chiamandolo con il suo cognome, etc. * Discrezione. E’ un requisito indispensabile e una dote molto apprezzata nelle cameriere. Mostrarsi discreti significa evitare l’eccessiva confidenza e i commenti di qualunque tipo, in definitiva significa rispettare la privacy del cliente. * Rispetto dei compiti assegnati e delle norme comportamentali. Per otte- 10 Il ruolo del personale addetto alla pulizia in albergo nere buoni risultati è necessario che tutto lo staff rispetti i compiti assegnati e le regole di comportamento previste dalla direzione dell'albergo. Ogni albergo può avere norme particolari, ma per svolgere con professionalità il ruolo di cameriera alcune regole di comportamento sono basilari e irrinunciabili. E' importante ricordare che, come tutto il personale dell’albergo, anche chi lavora ai piani è responsabile dell’accoglienza del cliente. Oltre a trasmettere un’immagine di ordine e cura tutto il personale deve saper rivolgersi alla clientela in modo cortese e professionale, sorridendo, salutando i clienti che incontra e rispondendo a eventuali richieste. In definitiva, l’immagine di un albergo è frutto dell’atmosfera che tutto il personale riesce a trasmettere ai suoi ospiti. La sensazione che il cliente dovrebbe ricevere è appunto questa: essere trattato come se fosse un ospite gradito. Quindi fa parte anche dei ruoli di governanti e cameriere ai piani contribuire attivamente alla soddisfazione del cliente! 1.1 La pulizia è indispensabile per la soddisfazione del cliente Lo standard minimo di qualità che il cliente si aspetta in ogni albergo è la pulizia. La soddisfazione della clientela è uno dei maggiori obiettivi per l'albergo, in quanto l'albergo non può vivere senza clienti. La soddisfazione della clientela dipende dalla percezione che ha della qualità ospitale, valutando e analizzando gli elementi che la costituiscono, in parte tangibili, rappresentati dal prodotto vero e proprio (struttura, letti, cibi, piscina), e, in parte, intangibili, costituiti dal servizio, dall’accoglienza, dalla pulizia, dalla cura per il cliente. Nel vostro albergo è sicuramente importante il prodotto (camere, aree comuni, fitness center, centro termale, sale meeting, campi di tennis, calcio, piscina, ristorante, etc.), ma l’influenza del servizio ha per il cliente un peso determinante nella percezione della qualità ospitale. Una camera pulita, un letto che profuma di fresco, un condizionatore che Il ruolo del personale addetto alla pulizia in albergo 11 funziona correttamente e con i filtri ben puliti, una vasca idromassaggio che all’accensione non dà spiacevoli sorprese, comunicano immediatamente al cliente che lui è importante per l’albergo e che la sua soddisfazione viene prima di ogni altra cosa. Al contrario, anche piccole trascuratezze in camera, sono percepite dal cliente come segnali di disinteresse, di poca cura, oltre che di scarso livello di igiene. Del resto, quale sarebbe la vostra reazione entrando in un albergo per la prima volta, se in camera la cornetta del telefono fosse unta, il posacenere o i bicchieri non fossero perfettamente puliti, la moquette e la toilette fossero sporche? Secondo uno studio condotto dall’Educational Institute AH&MA negli alberghi statunitensi la pulizia rappresenta proprio l’elemento cruciale per la soddisfazione della clientela, per ottenere fiducia e credibilità. Come si può vedere dalla tabella che segue, pulizia e servizio rappresentano i fattori decisivi e più importanti nella scelta del cliente. MOTIVI PER CUI I CLIENTI TORNANO NELLO STESSO ALBERGO Motivi Pulizia Servizio Opportunità offerte Posizione Prezzo Tranquillità e privacy Viaggiatori in totale 63% 42% 35% 32% 39% 9% Viaggiatori frequenti 63% 45% 41% 38% 35% 8% Fonte: Educational Institute AH&MA, Managing Housekeeping Operations, USA, 1995 In altri termini, possiamo affermare che la pulizia rappresenta per i clienti uno standard di qualità irrinunciabile, che tutti si aspettano di trovare in 12 Il ruolo del personale addetto alla pulizia in albergo ogni struttura alberghiera, dal piccolo albergo ad una stella al grande albergo di lusso. Da ciò risulta evidente che la presenza in albergo di cameriere qualificate, non solo garantisce un ordinato e puntuale servizio ai piani, ma influisce in modo determinante sulla soddisfazione degli ospiti e sul loro ritorno. Per porre le basi di un servizio di qualità e prestare attenzione alla cura dei dettagli, provate ad osservare con gli occhi del cliente il servizio alberghiero che fornite, cercando di immaginare quali sono i suoi desideri, cosa si aspetta di trovare in albergo e soprattutto in camera, dal momento che questa è il luogo dove, in genere, trascorre la maggior parte del tempo. Riflettete innanzitutto sulla STRUTTURA: cercate di guardare con occhio critico l’estetica delle camere, il comfort del letto, l’atmosfera complessiva della stanza e del bagno e tutte le dotazioni (telefono, televisione, frigobar, materiale informativo, cuscini supplementari, appendiabiti, etc.). Pensate alla FUNZIONALITÀ: la finestra si apre senza problemi? Le tende scorrono perfettamente sulle guide? Le prese sono ben raggiungibili? La luce è sufficiente? C’è abbastanza spazio per sistemare il bagaglio? Se la camera è accogliente, ben equipaggiata, ha un letto comodo e tutto funziona alla perfezione, passate allora a valutare la qualità del vostro servizio di pulizia. Innanzitutto preoccupatevi di creare un’atmosfera piacevole, dove tutto profuma di pulito e di fresco e dove ogni cosa è disposta con cura in maniera ordinata. Quindi ricordate che per offrire un buon servizio dovrete: > assicurare un livello di pulizia approfondito, > lasciare un buon odore negli ambienti, > curare i dettagli. Un buon servizio ai piani si esprime anche sottolineando l'attenzione che siete in grado di riservare al cliente, che non consiste solo nella pulizia delle stanze, ma anche nel saperlo accogliere con cortesia come se fosse un vostro gradito ospite. Benchè, nel vostro ruolo di cameriere o governanti, le occasioni di contatto siano saltuarie e casuali, non dimenticate che in definitiva voi siete responsabili dell'alloggio, la parte più importan- Il ruolo del personale addetto alla pulizia in albergo 13 te del servizio alberghiero, quindi potete essere considerate in un certo senso come le padrone di casa che si prodigano affinché i loro ospiti possano trascorrere un piacevole soggiorno. Ricordate quindi che non siete in albergo solo per pulire delle camere, ma per dare un servizio ai vostri ospiti. Sta a voi sfruttare le occasioni di incontro con la clientela per apparire come impeccabili padrone di casa e trasmettere quindi una buona impressione di voi e dell'albergo. Le occasioni di dimostrare la vostra professionalità sicuramente non mancheranno, ma non fatevi trovare impreparate, perché non esiste una seconda opportunità per fare una buona prima impressione. Se il cliente, infatti, uscendo dalla sua camera o dall'ascensore, vi sentisse parlare a voce alta con una collega, o vi vedesse appoggiare distrattamente le coperte a terra o le lenzuola pulite su superfici sporche, difficilmente riceverebbe una buona impressione e valuterebbe in modo positivo il vostro lavoro. Inoltre, spesso siete voi a raccogliere dal cliente alcune richieste particolari, come un cuscino più alto o più morbido, un accappatoio, un asciugamano o un kit per il cucito. Cercare di esaudire queste richieste rientra nelle vostre responsabilità e contribuisce a garantire al cliente un buon soggiorno. Se poi una richiesta riguarda l'intero soggiorno, fate attenzione ad appuntarla sulla lista camere (rooming list), per evitare di farvela ripetere. In questo modo vi mostrerete attente, pronte ad anticipare il cliente e riuscirete a trasmettergli quell'impressione di professionalità necessaria a stabilire con lui un clima di rispetto e fiducia. Per chi lavora nell'ospitalità l'obiettivo comune è soddisfare il cliente e lasciargli un buon ricordo della struttura, delle persone e del servizio ricevuto. Non dimenticate che quando l’ospite è soddisfatto, sicuramente sta apprezzando il vostro operato e voi quindi potete lavorare in un clima più piacevole e gratificante. 1.2 Professionalità, accoglienza e cura del cliente Nel ruolo di addette ai piani, la vostra professionalità, accoglienza e cura del cliente si manifesta in 3 elementi cruciali: 14 Il ruolo del personale addetto alla pulizia in albergo - nei momenti di contatto con il cliente - nella pulizia professionale - nella preparazione accurata della camera. Riguardo al rapporto diretto con il cliente, considerate che ogni persona quando arriva in albergo si aspetta di ricevere una cordiale accoglienza, non solo dal personale al ricevimento ma anche da tutti gli altri, comprese governanti e cameriere ai piani. Ogni cliente vuole sentirsi un ospite gradito e quindi trovare in albergo persone sorridenti, in grado di accoglierlo volentieri, facendolo sentire atteso, benvoluto, addirittura speciale. Ovviamente l’atteggiamento da assumere non potrà essere uniforme e uguale per tutti: alcuni clienti apprezzano essere riconosciuti e salutati per nome, altri sono più riservati; alcuni sono affabili, altri visibilmente scostanti o irritati. Cercate quindi di scegliere l'atteggiamento più adatto alla situazione e al cliente. Va anche detto che con un cliente conosciuto solitamente vi comportate in maniera diversa rispetto ad uno nuovo: il cliente abituale si aspetta di essere riconosciuto, quello nuovo ancora non sa cosa aspettarsi da voi, ma sicuramente apprezza un ambiente che lo faccia sentire da subito a proprio agio. Ognuno di loro, in sostanza, desidera ricevere un’accoglienza personalizzata e non vuole essere trattato con indifferenza o con eccessivo distacco. La vostra esperienza e certe piccole attenzioni permetteranno di soddisfare queste esigenze del cliente e predisporlo in modo positivo nei confronti dell’albergo e verso di voi. Questo è il primo passo verso una corretta accoglienza al cliente, ma nel vostro ruolo, l’accoglienza si manifesta anche attraverso la pulizia professionale della camera, in modo da offrire all’ospite un soggiorno confortevole, per tutta la sua durata; perché, per chi lavora in albergo, l’accoglienza non è solo un momento isolato, ma dura dal momento dell’arrivo alla partenza del cliente. Il dizionario alla voce accoglienza indica: “modalità di ricevere l’ospite”. Chi inizialmente riceve il cliente e fornisce il primo impatto all’ingresso dell’albergo è il receptionist. Tuttavia la vostra accoglienza, anche se meno immediata e visibile, è altrettanto importante, perché nel vostro Il ruolo del personale addetto alla pulizia in albergo 15 lavoro ogni giorno (anche più di una volta) venite in contatto con gli aspetti più personali del cliente: conoscete le sue abitudini, sapete se è una persona ordinata o meno, vedete gli abiti che indossa, i prodotti che utilizza, in definitiva conoscete il suo stile di vita. In questo modo è più semplice rapportarsi a lui quando lo incontrate ed è sufficiente un po’ di attenzione, per anticipare qualche sua richiesta o esigenza. Ad esempio, se vi siete accorte che il signor Bianchi beve sempre acqua naturale, potete mettere un numero maggiore di bottiglie di acqua naturale nel minibar, oppure se ha usato la coperta supplementare potete aggiungerla quando rifate il letto, o ancora, se nel rifare la stanza trovate un bottone staccato, potete far trovare al cliente sul comodino, accanto al bottone, anche il kit per il cucito. Queste sono piccole attenzioni che denotano la vostra professionalità e solitamente sono molto gradite dai clienti. Ricordate inoltre che voi potete conoscere anche aspetti personali del cliente, quindi mostrate sempre di essere discrete, utilizzandoli solamente per migliorare il vostro servizio nei suoi confronti. Vediamo ora alcuni segreti per riservare al cliente una buona accoglienza, offrendogli un servizio personalizzato, come foste delle vere e proprie padrone di casa. 1) Riconoscere il cliente senza aspettare che sia lui il primo a salutarvi. Anticipatelo sempre, anche se non lo conoscete, fategli capire che lo avete visto e che il vostro compito è occuparvi di lui. Ricordatevi che riconoscere il cliente è il primo passo per rendere l’ambiente piacevole e l’atmosfera positiva; ci sono diversi modi per farlo: in primo luogo dimostrargli attenzione, sorridergli, salutarlo e, quando possibile, chiamarlo utilizzando il suo cognome (preceduto da signor/a o eventualmente dal titolo: dottor, avvocato, ingegner, cavaliere, contessa, etc.). 2) Stabilire un contatto visivo e guardare il cliente negli occhi è fondamentale per farlo sentire importante. Probabilmente è anche la più semplice dimostrazione di attenzione, anche se spesso viene trascurata. Qualsiasi atteggiamento disponibile possiate avere, perde di efficacia e di credibilità, se continuate ad arrotolare il filo del battitappeto o a riporre i 16 Il ruolo del personale addetto alla pulizia in albergo prodotti nel carrello, mentre parlate al cliente. Lo sguardo ha, poi, ancora più importanza quando un cliente vi fa un reclamo: guardarlo negli occhi è il primo segnale per dimostrargli che vi interessa quello che ha da dirvi. 3) Sorridere. Il sorriso è un messaggio di accoglienza universalmente riconosciuto ed è tanto più apprezzato quanto più appare sincero e spontaneo. Nella sua semplicità è un'inequivocabile segnale di considerazione positiva che predispone ad un contatto piacevole e rassicurante. 4) Usare il nome dell’ospite è un chiaro segnale di riconoscimento e di attenzione. Salvo rare eccezioni, ai clienti piace sentirsi chiamare per nome ed essere quindi trattati come persone e non come anonimi numeri di camera. Anche se è difficile conoscere il cognome di tutti i clienti, in alcuni casi si può riuscire ad utilizzarne alcuni grazie alla lista camere, oppure provare a ricordarne altri, aiutando la vostra memoria ad archiviare alcuni particolari interessanti associati al nome. Di solito memorizziamo le cose che ci interessano, quindi se volete ricordare il cognome di alcuni clienti, trovate in loro qualcosa di peculiare che vi incuriosisca per poterli distinguere dalla massa indifferenziata delle tante persone che incontrate ogni giorno. 5) Essere creativi è segno di freschezza intellettuale e spontaneità. Richiede allenamento e interesse nei confronti del cliente, ma soprattutto è necessario evitare quelle noiose e stucchevoli frasi stereotipate, ripetute in modo automatico e impersonale. 6) Mostrare comprensione nei confronti dei clienti ed esprimerla ascoltando attentamente, rispondendo e consigliando è una qualità molto apprezzata. Ascoltare i clienti serve a conoscere meglio i loro bisogni, a risolvere un loro problema o semplicemente a soddisfare il loro desiderio di sentirsi considerati. Rispondere in modo cortese alle loro domande o richieste è un modo per esprimere la vostra professionalità. 7) Modulare il tono di voce (la cadenza e l'accento) può servire ad addolcire il vostro modo di parlare, rendendolo gradevole, ma vi aiuta anche a rafforzare in modo positivo la vostra comunicazione. Un tono di voce Il ruolo del personale addetto alla pulizia in albergo 17 aspro, arrogante o, al contrario, eccessivamente piatto, dimesso o timoroso difficilmente comunicheranno al cliente cortesia, accoglienza, disponibilità e sicurezza. 1.3 Regole di comportamento La serietà e la professionalità nei confronti dei clienti e dei colleghi non può essere frutto di casualità o di doti personali possedute solo da alcuni. E’ necessario che tutto lo staff segua alcune precise modalità di comportamento ed un certo atteggiamento, in grado di rendere la propria immagine, e quindi quella dell’albergo, positiva affidabile e e professionale. Come in ogni ambiente di lavoro esistono perciò regole di comportamento da seguire, alcune valide per tutto lo staff dell'albergo, altre più specifiche relative ai diversi ruoli. Per quanto riguarda il lavoro delle cameriere ai piani, esistono alcune basilari regole di comportamento da adottare per svolgere in modo corretto ed efficiente il lavoro in albergo. La prima regola è la puntualità: considerate quindi il tempo che impiegate per raggiungere l'albergo, parcheggiare, indossare la divisa e firmare la scheda di presenza. La seconda, che più che una regola di comportamento è una buona abitudine per incominciare al meglio la giornata, è salutare i colleghi e i clienti che incontrate, appena arrivate, con un sorridente "Buongiorno". E’ fondamentale inoltre indossare la divisa pulita, in ordine ed in buono stato. Fate attenzione anche al vostro aspetto complessivo: calze non smagliare (e del colore previsto), scarpe pulite, accessori non vistosi, badge con il nome sempre appuntato sulla divisa, trucco e pettinatura semplici e curati. Oltre al rispetto dei compiti assegnati, le regole di comportamento prevedono anche che, quando siete in servizio, evitiate di: - Fumare mentre siete nelle camere o nelle aree dell'albergo - Masticare chewing-gum - Parlare ad alta voce - Correre nei corridoi - Lasciare bevande o vivande nei locali di servizio 18 Il ruolo del personale addetto alla pulizia in albergo - Abbandonare senza motivo il posto di lavoro - Abbandonare il carrello nei corridoi - Lasciare il cercapersone, il pass e i carrelli incustoditi - Bere bevande alcoliche durante l'orario di servizio - Prestare il passe-partout - Portare a casa oggetti che appartengono all'albergo - Bussare alla porta con le chiavi - Lasciare in giro la biancheria sporca - Rovistare negli effetti personali del cliente - Far entrare estranei nelle camere dei clienti - Lasciare aperte e incustodite le camere. Quando siete all'interno di una camera ricordate di: · non far entrare estranei. Nessuno deve entrare in camera senza permesso a meno che non faccia parte della manutenzione, del room service o debba rifornire il minibar · evitare di usare il telefono per chiamate personali. Farlo solo in caso di emergenza per comunicare con la reception · rispondere al telefono di servizio facendolo squillare massimo tre volte, poi alzate il ricevitore dicendo: "Buongiorno, sono ….". Cercate di mantenere il tono di voce basso per non disturbare i clienti ancora in camera e di non dilungarvi troppo. Il ruolo del personale addetto alla pulizia in albergo 19 2. Comunicazione e gestione delle relazioni 2.1 Comunicare con il cliente Fra due spiegazioni scegli la più chiara. Fra due forme la più elementare. Fra due parole la più breve. Eugenio d’Ors Comunicare e dare informazioni corrette al cliente in albergo è indice di professionalità. Per non farvi trovare impreparate e poter trasmettere al cliente una buona impressione, dovreste conoscere le richieste più usuali che i clienti fanno e i principali riferimenti della città, compresi i servizi che offre. Ad esempio dovreste sapere i nomi e le vie dei negozi principali, dei musei e degli orari di apertura, saper consigliare una parrucchiera alle signore, un internet point ad un uomo d’affari o, ancora, il cinema o il teatro ad una coppia. Se non ricordate qualcosa, aiutatevi con una piantina della città, da offrire al cliente. Se è poco tempo che lavorate in questa città e non sapete ancora dove sono cinema, teatri, farmacie, o se non conoscete la lingua del cliente, non mostratevi imbarazzate, ma indirizzatelo al collega che può aiutarlo. Insomma, non abbandonatelo quando ha bisogno di qualcosa. Se può capitare di non ricordare un nome di una via, o l’orario di un museo della zona, non potete invece ignorare i servizi del vostro albergo: può capitare che un cliente vi chieda informazioni su dove sono situate le sale riunioni, gli orari del ristorante, come si fa per accedere alla piscina, come si usa il televisore, etc. Dovreste, quindi, non farvi trovare impreparate, per contribuire a dare un’immagine professionale di voi e dell’intera struttura. Tutto il personale in albergo deve saper comunicare in modo appropriato con i clienti e con i colleghi e gestire le relazioni quotidiane. In albergo, infatti, la comunicazione può essere considerata come un ponte che si stabilisce tra personale e clienti e che permette di raggiungerli. Mentre si lavora, si comunica professionalità e si trasmettono messaggi agli altri, più o meno consapevolmente; comunicare non significa solo parlare: anche il silenzio e il sorriso sono messaggi che gli altri ricevono e interpretano. Così come accogliere, saper comunicare quindi non è solo compito di chi sta al ricevimento, ma anche della governante e delle cameriere ai piani, che devono saper gestire le situazioni e i brevi contatti che per motivi diversi si stabiliscono con i clienti. Innanzitutto, nessuno meglio di voi conosce le abitudini e le caratteristiche dei clienti di un albergo, perché i vostri incontri avvengono in situazioni più confidenziali e personali di quanto avvenga per un receptionist. Il vostro atteggiamento e la gestione delle relazioni con i clienti, dunque, devono essere orientati al rispetto della privacy, alla discrezione e affidabilità, nonché alla prontezza ed efficienza. Tenendo presente tutto questo, cercate di sfruttare le occasionali situazioni di contatto per poter conoscere meglio le esigenze del cliente, questo vi permetterà di prevenire le sue necessità e soddisfarlo maggiormente. Più si conosce il cliente, infatti, meglio si lavora, perché si possono evitare errori e ricevere in cambio ringraziamenti e gratificazioni. Un’efficace comunicazione non è solo frutto di doti innate, ma anche di esercizio, attraverso il controllo e l’uso di comportamenti e atteggiamenti che favoriscono l’interazione con il cliente. E’ possibile, infatti, comunicare con i clienti in maniera cortese e professionale unendo le vostre competenze, l’esperienza acquisita e le vostre doti personali, a qualche tecnica di comunicazione, semplice e facilmente applicabile, che servirà a migliorare il servizio offerto. 20 Comunicazione e gestione delle relazioni D’altra parte essere cortesi e professionali non significa dare troppa confidenza ai clienti, fornire consigli non richiesti, essere invadenti, entrare senza bussare nella loro camera o chiudere la porta mentre riordinate. Cortesia e professionalità sono frutto dell’esperienza, ma anche dei vostri atteggiamenti e comportamenti in servizio. La vostra comunicazione riuscirà ad essere tanto più efficace quanto più sarete in grado di sintonizzare il vostro comportamento e le parole con l’interlocutore. Per fare questo è indispensabile sviluppare capacità di osservazione e di ascolto. Quando un ospite vi chiede un’informazione, vi fa una richiesta o si lamenta per qualcosa, ascoltatelo attentamente, cer- Comunicazione e gestione delle relazioni 21 cando di raccogliere tutti i segnali e le informazioni che vi fornisce, mostrando attenzione ed interesse e guardandolo negli occhi. Ricordate che tra udire ed ascoltare c’è differenza: il sentire è l’atto fisico di percepire segnali, suoni e parole tramite l’udito, mentre ascoltare è l’atto volontario ed intenzionale di prestare attenzione a ciò che l’interlocutore dice. La comunicazione richiede, dunque, flessibilità, ovvero capacità di adattare stili di comunicazione diversi in funzione delle caratteristiche del cliente e non semplicemente delle vostre inclinazioni personali. Eviterete quindi di adottare per esempio un gergo colloquiale con persone che si mostrano formali e “impettite”, mentre con persone anziane cercherete di parlare in modo chiarom con un tono di voce medio- alto e un ritmo non veloce. 2.1.1 Comunicazione verbale e non verbale Per comunicare efficacemente e in modo chiaro con gli altri non è sufficiente solo prestare attenzione alle parole. In realtà, come sostengono ricerche e studi condotti sulla comunicazione, nell’interazione con gli altri, e quindi anche con la clientela d’albergo, le parole (il linguaggio verbale) hanno un impatto minore rispetto al comportamento non verbale, costituito da una serie di elementi come l’apparenza estetica, lo sguardo, il contatto oculare, la mimica facciale, la postura, la gestione dello spazio e la gestualità. Più precisamente, l’incisività nella comunicazione è determinata da tre elementi che nell'interazione assumono un peso differente: > il 55% dipende dal comportamento non verbale > il 38% dipende dal tono, timbro, volume e ritmo della voce > il 7% dipende dalle parole. La comunicazione precede ed accompagna tutte le attività di chi svolge un servizio ospitale sia con colleghi e superiori, che con i clienti. Ciò che si dice al cliente è importante, ma ancora più importante è come si comunica, ovvero come si utilizza il linguaggio non verbale per rafforzare il messaggio trasmesso. Possiamo, quindi, affermare che la comunicazione 22 Comunicazione e gestione delle relazioni avviene su due piani inseparabili: il contenuto, vale a dire la trasmissione di informazioni che avviene prevalentemente attraverso le parole e la relazione, che si stabilisce principalmente attraverso il comportamento non verbale. L’efficacia e la credibilità nella comunicazione interpersonale si fonda sulla coerenza fra linguaggio verbale e non verbale. In ogni contatto con il cliente, quindi, ricordate di prestare attenzione al vostro comportamento non verbale che si esprime principalmente attraverso: · contatto visivo · gestualità · posizione del corpo · mimica del viso (fatta di sorrisi ed espressività). Immaginate di entrare in un albergo, di salire nelle camere e di trovare una cameriera con la divisa in disordine, che vi gira le spalle e non vi saluta. Che impressione ricevete se non quella di una persona poco professionale? Sicuramente immaginate che quella cameriera non è in grado di prendersi cura di voi e di conseguenza, generalizzando, penserete che nemmeno il resto dello staff dell’albergo lo sarà. Non dimenticate che voi rappresentate l’immagine dell’albergo; le persone che vi incontrano nei corridoi si fanno un’opinione sulla base di come vi vedono ed è proprio in questi primi istanti di contatto che il cliente decide se darvi fiducia o meno, se affidarvi volentieri la sua camera e i suoi oggetti personali. E dato che questi contatti, come abbiamo detto, non sono molto frequenti, è ancora più importante cercare di essere sempre pronte a dare una buona prima impressione. Avere una seconda opportunità è molto difficile: una volta, infatti, che il cliente, entrando in camera, ha avuto una sensazione negativa, la rifletterà su di voi, sull’albergo e, a quel punto, difficilmente cambierà idea. aspetto: cura di sè, Una buona prima impressione è data innanzi tutto dall’a una divisa pulita e profumata. Con la vostra presenza date il benvenuto e comunicate al cliente che vi state prendendo cura di lui volentieri. Comunicazione e gestione delle relazioni 23 Tradotto in termini pratici la cura della vostra persona significa: > tenere i capelli puliti e pettinati, raccolti se lunghi > aver cura delle mani, tenere unghie corte e pulite e scegliere smalti dai colori naturali: con le mani toccate gli oggetti dei clienti > usare un trucco leggero > evitare accessori vistosi che mal si adattano al vostro ruolo, ma soprattutto che sono poco pratici per il lavoro che dovete svolgere. Collane, braccialetti e anelli vistosi risultano scomodi e possono essere d’intralcio > curare la divisa e cambiarla con regolarità. Se sono necessarie delle modifiche o se è ora di sostituirla informate la governante o la direzione > usare scarpe comode. Dovendo stare in piedi per molto tempo, quelle da tennis sono adatte perché danno senso di ordine e di stabilità lavorativa e non fanno rumore nei corridoi; in estate le scarpe bianche di rete possono essere più confortevoli. Da evitare sono invece zoccoli e ciabatte > porre bene in vista la targhetta col nome a sinistra sul petto per consentire agli ospiti di riconoscervi > usare deodoranti e profumi con moderazione. Ovviamente, non basta l’aspetto da solo a trasmettere un’immagine positiva di sé, ma deve essere completato da un corretto atteggiamento, che esprima serietà e discrezione nello svolgere il proprio lavoro. Ancora prima e più delle parole, sono i vostri comportamenti che trasmettono, unitamente all’aspetto, professionalità e serietà. 2.2 Procedure di sicurezza e rispetto della privacy del cliente L’albergo è un luogo concepito per sostituire la casa dell’ospite quando è in viaggio. Come a casa propria ognuno si sente tranquillo, sicuro, può fare entrare solo chi desidera, in definitiva è libero di fare ciò che vuole; così la 24 Comunicazione e gestione delle relazioni tranquillità e il rispetto della vita privata del cliente dovrebbero essere garantite anche in albergo. Per garantire privacy e sicurezza al cliente all’interno della sua camera è importante seguire alcune regole procedurali. Se lavorate con il carrello, al vostro arrivo nella camera, il carrello resterà davanti alla porta aperta in modo da comunicare la vostra presenza e contemporaneamente bloccare l’accesso ad estranei. Porre il carrello davanti all’ingresso non solo vi facilita il lavoro di pulizia, consentendovi di avere a portata di mano biancheria e prodotti per la pulizia, ma crea un ostacolo ad eventuali ladri o malintenzionati, che per entrare dovrebbero spostare il carrello e quindi farsi notare. Se nel vostro albergo non lavorate con il carrello, dovrete trovare, in accordo con la vostra governante e la direzione, una procedura di sicurezza alternativa. Potete utilizzare il triangolo per segnalare la vostra presenza in camera, oppure, se è impossibile lasciare la porta della camera aperta, potete collocare sulla maniglia un cartellino ad indicare che state rifacendo la stanza. Ricordate che quando siete all'interno della camera del cliente siete voi le responsabili dei suoi oggetti personali e della tutela della sua privacy. Per questo motivo è importante che facciate attenzione a non far entrare estranei nelle camere dei clienti. Prima di acconsentirne l’ingresso, accertatevi che si tratti di un collaboratore dell’albergo (manutentore, facchino o addetto al bar). Questo vale anche per il cliente. Prima di farlo entrare, chiedetegli cortesemente il suo nome (se avete la lista camere con i nomi degli ospiti), oppure il numero della chiave, spiegandogli con cortesia che si tratta di una procedura di sicurezza dell’albergo (un comportamento che solitamente è molto apprezzato dai clienti). Evitate poi di utilizzare in modo improprio il pass (che annoderete intorno alla vita quando prenderete servizio, o comunque custodirete con cura per evitare di perderlo), vale a dire utilizzarlo per scopi differenti da quelli di apertura delle camere per la consueta pulizia giornaliera, o per i casi di emergenza. Se siete nel corridoio e una persona vi chiede di entrare nella camera 56, perché ha perso la chiave, non utilizzate mai il pass, prima di aver comunicato con il ricevimento: questo vi consente di avvisare il ricevimento dello smarrimento della chiave, ma anche di verificare che si trat- Comunicazione e gestione delle relazioni 25 ta effettivamente del cliente di quella camera. Solo dopo aver ottenuto l'autorizzazione dal ricevimento, potete aprire la camera al cliente e scusarvi per l'attesa, motivandola con il rispetto delle norme di sicurezza. Se trovate una chiave ancora inserita nella serratura esterna di una camera, accertatevi che il cliente sia all’interno, in caso contrario, chiudete a chiave e riportate la chiave al ricevimento. Evitate, inoltre, di dare informazioni su abitudini e orari degli ospiti del vostro albergo e di comunicare ad estranei il numero della loro camera. Infine, per garantire la sicurezza dell’albergo e di tutti i reparti, avvertite sempre tempestivamente la governante o il ricevimento, se vedete una persona sospetta che si aggira per i corridoi e, se ne avete l’opportunità, chiedetele se potete esserle utile, in modo da verificare la sua reazione. Solitamente il malintenzionato si allontana velocemente, quando vede qualcuno che controlla e gli si avvicina. Oltre al rispetto delle procedure di sicurezza, è importante osservare anche alcune regole che garantiscano la privacy agli ospiti d’albergo. Prima di entrare in camera, quindi, bussate per accertarvi che il cliente sia uscito. Per non disturbare i clienti ancora in camera parlate sottovoce e, anche se non potete evitare i rumori degli apparecchi elettrici, potete evitare di sbattere il carrello contro le porte o di urlare nei corridoi. I rumori disturbano gli ospiti e di solito li rendono più irritabili. Oltre a questi aspetti procedurali, tutelare la privacy del cliente significa anche metterlo a proprio agio quando lo incontrate ed evitare domande invadenti o frasi inopportune. La vostra discrezione è non solo apprezzata, ma anche necessaria per il lavoro che svolgete; commenti e pettegolezzi sugli ospiti dell’albergo possono inoltre risultare pericolosi perché sono una chiara dimostrazione di mancanza di professionalità e, se venite colte in flagrante, possono avere anche conseguenze piuttosto gravi. Ecco in sintesi, alcuni piccoli suggerimenti che vi consentono di trattare con disinvoltura certe situazioni che potrebbero rivelarsi imbarazzanti: - quando non conoscete i clienti che arrivano in coppia usate i termini “signore e signora” piuttosto che “marito” o “moglie” 26 Comunicazione e gestione delle relazioni - se un cliente abituale entra accompagnato da un’altra persona che non conoscete evitare commenti sulle precedenti visite - quando parlate con una ragazza giovane, nell’indecisione di chiamarla signora o signorina, conviene chiamarla “Signora…” Discrezione, tatto e delicatezza sono qualità che i clienti apprezzano molto nelle cameriere ai piani. 2.3 Gestire i reclami Il cliente è il nostro ospite più importante. Non è lui che dipende da noi, siamo noi a dipendere da lui. Non è un’interruzione del nostro lavoro, ma ne è lo scopo. Non è estraneo ai nostri affari, ma parte di essi. Servendolo non gli stiamo facendo un favore, ma è lui che fa un favore a noi dandoci l’opportunità di servirlo. A. Fedel Riuscire a soddisfare i clienti è un obiettivo impegnativo, complicato dal fatto che ogni ospite ha esigenze e bisogni differenti. Ciò significa che per quanto possiate essere attente ai particolari, ci sarà sempre qualche cliente insoddisfatto che potrebbe rivolgersi a voi per un reclamo riguardante la camera o il servizio dell'albergo. Il vostro comportamento, in questi casi, è di fondamentale importanza. Può capitare che il cliente dia sfogo al suo malcontento rivolgendosi al primo dipendente che incontra. Quindi anche nel vostro ruolo può succedere che il cliente si lamenti con voi e vi chieda un aiuto a risolvere il problema che si è creato. Per questa ragione è bene che tutto il personale sappia gestire correttamente i reclami. Quindi anche se non siete le dirette responsabili del problema, ciò che conta è che nel momento in cui il cliente si rivolge a voi, mostriate attenzione, cerchiate di capire di cosa si tratta e valutiate se potete risolvere direttamente voi la situazione. Per gestire con professionalità un reclamo è importante ricordare che il cliente non vuole individuare un colpevole, vuole una soluzione al suo problema. A volte, ha solo bisogno di essere ascoltato, di ricevere attenzione; talvolta potrebbe anche ingigantire il disservizio per esempio, lamentandosi di aver trovato uno strano insetto sotto il letto, che scoprite invece essere un semplice e innocuo tappino. Comunicazione e gestione delle relazioni 27 Qualunque sia l'entità o la gravità del reclamo che il cliente vi presenta, gestirlo con professionalità significa sfruttare l’opportunità che l’ospite vi concede per recuperare la sua fiducia e la stima, dimostrando efficienza e prontezza. Il modo in cui affrontate e gestite i reclami influenza, infatti, l’idea del cliente sulla qualità dell’albergo. Quando il reclamo vi sembra un disagio manifestato da un cliente noioso ed esagerato, provate a cambiare prospettiva. Pensate che il cliente a cui riuscite a risolvere un problema solitamente diventa ancor più fedele di uno che non ha mai avuto problemi nel vostro albergo. Per questo, quando il cliente reclama è come se vi facesse un regalo, perché vi dà l’opportunità di migliorare il vostro servizio, ma anche di dimostrargli che siete in grado di accontentarlo e che può fidarsi di voi. Da parte vostra dovreste cercare di ascoltarlo attentamente, partecipare in modo attivo, condividere con lui il problema e offrire prontamente una soluzione. E’ importante, poi, rispondere sempre in modo gentile e cortese: evitate di alzare la voce o contraddire il cliente. Ricordate che voi, in quel momento, rappresentate l’albergo e aiutarlo a risolvere il problema è anche compito vostro. Se non siete in grado di occuparvene personalmente, indirizzate il cliente ad un collega o al ricevimento, che vi preoccuperete di avvisare immediatamente. volgere emotivamente per offrire una risposta professionale e non personale. In fondo, dimostrare interesse e comprensione per i clienti fa parte del vostro lavoro ed essere professionali significa saper sfruttare tutte le risorse personali e comunicative per offrire un servizio di qualità. In caso di reclamo: - Interrompete quello che state facendo - Ascoltate attentamente senza interrompere e lasciate che il cliente esponga il suo problema - Mostrate interesse e comprensione, accettate il punto di vista del cliente (se anche non ha ragione, in quel momento il cliente crede di averla) - Mai dire: "Non è colpa mia" o scaricare la colpa su un collega o un altro reparto (lavorate tutti nello stesso albergo, al cliente non interessa di chi sia la colpa, ma vuole che risolvete il suo problema) - Se è possibile, occupatevi personalmente di risolvere il problema, oppure assicuratevi che qualcuno dei vostri colleghi possa farlo - Ristabilite il rapporto di fiducia venuto a mancare, scusandovi immediatamente - Ringraziate il cliente per avervi fatto presente il problema. Per gestire e controllare le vostre emozioni e reazioni di fronte ad un cliente verso cui provate una epidermica antipatia (o verso un cliente adirato che vi accusa ingiustamente) è importante che non ve la prendiate personalmente. In quel momento il cliente si arrabbia con voi perché è insoddisfatto del servizio alberghiero ricevuto e voi, non dimenticate, rappresenempatia, quella tecnica che tate l’albergo. Quindi provate ad autilizzare l’e vi consente di calarvi nei panni degli altri, per capire meglio le loro emozioni e trovare la risposta più opportuna alle loro esigenze. Per essere empatici è necessario porsi la domanda: “Se fossi io al posto suo, come mi sentirei?”. Così facendo è possibile ascoltare il cliente in maniera più obiettiva, immedesimandosi nella sua situazione, ma senza lasciarsi coin- 28 Comunicazione e gestione delle relazioni Gestire efficacemente un reclamo significa sfruttare l’opportunità di fare una buona impressione e dimostrare professionalità. 2.4 Comunicare con gli altri reparti Per poter assicurare un servizio efficiente e di qualità alla clientela d’albergo, è necessaria una stretta collaborazione e una efficace comunicazione tra i vari reparti. In particolare, lo staff che si occupa della pulizia e Comunicazione e gestione delle relazioni 29 qualità del servizio ai piani collabora e comunica ogni giorno con il ricevimento, la manutenzione, la lavanderia (se interna all'albergo), sui movimenti e le richieste della clientela e lo stato delle camere. Più frequenti sono questi movimenti (pensate ad un albergo che ospita prevalentemente clientela business), maggiore è l’importanza di una corretta e rapida comunicazione tra il ricevimento e i piani. Naturalmente è importante comportarsi in modo corretto e responsabile anche con i superiori e la direzione. Per questo se una cameriera deve assentarsi per un problema imprevisto, è importante che avvisi immediatamente la governante (o la direzione) e avverta per tempo quando ha un valido motivo che le impedisce di andare al lavoro. Questo permette di provvedere alla sostituzione senza disagi per le colleghe e disservizi per i clienti. Le comunicazioni principali con il vostro reparto sono quelle che avvengono con il front office. Questo reparto ha il compito di informare voi, o direttamente la governante, sulle camere che vanno pulite, essendo a conoscenza delle partenze e degli arrivi della clientela. Solitamente per indicare lo stato della camera e il tipo di servizio si utilizzano le seguenti abbreviazioni e alcuni termini internazionali: N.D. (non disturbare): il cliente ha chiesto di non essere disturbato P o C/O (Check -out): l’ospite lascia l’albergo, la camera si dice di “partenza” Per un’efficiente organizzazione del reparto housekeeping è fondamentale conoscere indicativamente ogni settimana quale sarà l’occupazione camere nelle diverse giornate. In base alle previsioni la governante può stabilire turni e riposi del personale rispetto al carico di lavoro da svolgere. Prendiamo ad esempio un albergo di 100 camere in cui ogni cameriera pulisca 2 camere ogni ora (30 minuti per camera). Dalla scheda di occupazione settimanale, si potrà calcolare il numero di camere da pulire ogni giorno e quindi il numero di ore lavoro necessarie, quindi decidere quante cameriere occupare e per quante ore. Questa tabella previsionale è utile non solo per l’organizzazione dei turni e dei riposi del personale, ma anche per l’inserimento di eventuali extra con contratto a ore, da affiancare al personale assunto in servizio in momenti di particolare necessità. Se, come illustrato nella seguente tabella, lunedì l'albergo ha un'occupazione dell'80%, martedì dovranno essere pulite 80 camere per le quali saranno necessarie 40 ore lavorative, che potrebbero, per esempio, essere distribuite fra 5 cameriere che fanno ciascuna un turno di 8 ore. TABELLA DELL'OCCUPAZIONE SETTIMANALE Settimana da _______ a _______ % occ. N. camere N. ore lavoro* Lunedì 80 -- -- E/A (Early Arrive): arrivo anticipato del cliente Martedì 96 80 40 L o V.R. (Vacant Ready): camera libera e pronta per essere assegnata ad un nuovo cliente Mercoledì 70 96 48 O.O.O. (Out Of Order): la camera non può essere assegnata ad un cliente per alcuni motivi come ad esempio la necessità di manutenzione o di pulizie profonde Giovedì 64 70 35 Venerdì 50 64 32 D (oppure TTW): camera doppia Sabato 40 50 25 DUS: camera doppia uso singolo Domenica -- 40 20 F o S/O (Stay over): l’ospite sta soggiornando in albergo, la camera si dice di “fermata” L.C/O (Late Check-out): l’ospite ha chiesto e gli è stato accordato un check out ritardato M (oppure KNG): camera con letto matrimoniale Giorni della settimana S (smoking): camera fumatori N (No smoking): camera non fumatori * Il numero di ore lavoro necessarie è calcolato considerando che in media ogni cameriera faccia 2 camere ogni ora (N. camere/2). RB (Rollway bed): letto aggiunto 30 Comunicazione e gestione delle relazioni Comunicazione e gestione delle relazioni 31 La tabella illustrata indica il numero di ore lavoro calcolato sulla base del tempo medio impiegato per il rifacimento di una camera in partenza. Starà quindi alla governante, sulla base del numero di camere in partenza (tempo indicativo 30 minuti) o in fermata (che richiedono solitamente un tempo di circa 20 minuti), attribuire ad ogni cameriera il compito di pulire un numeroprefissato di camere e aree comuni. Ogni sera il portire stampa la scheda sull’occupazione (chiamata anche room status report), indicante la situazione delle camere prevista per il giorno successivo: le camere occupate, i clienti in partenza, gli arrivi anticipati previsti e ogni altra informazione sullo stato delle camere. Questa scheda è uno strumento di lavoro fondamentale per organizzare il lavoro delle cameriere e stabilire l’ordine di priorità per la pulizia delle camere. ESEMPIO DI SCHEDA SULL’OCCUPAZIONE Data: 10 settembre 2002 Camere occupate: 68 P (Partenza): 22 F (Fermata): 40 1° piano Camera 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 32 L (libere e pronte per nuovi arrivi) =6 2° piano stato Camera P 201 F 202 F 203 F 204 F 205 F 206 F 207 L 208 F 209 F 210 F 211 P 212 F 213 F 214 stato F P P P F F P F F P F P F F 3° piano Camera 301 302 303 304 305 306 307 308 309 310 311 312 313 314 stato F P F P F P F L P P F F P P 4° piano Camera 401 402 403 404 J.S. 405 406 407 408 409 410 J.S. 411 412 413 414 stato P P F p F F F p F F p F L L 5° piano Camera stato 501 F 502 F 503 P 504 S. F 505 F 506 F 507 P 508 S. L 509 F 510 S. O.O.O. 511 F 512 F 513 O.O.O. 514 L Comunicazione e gestione delle relazioni Sulla base della situazione camere e dell’occupazione prevista la governante predisporrà il foglio riepilogativo di lavoro e, tenendo conto delle indicazioni del ricevimento (camera Vip, arrivi anticipati, partenze ritardate etc.), prepararerà le schede dettagliate per ogni cameriera in turno. ESEMPIO DI FOGLIO RIEPILOGATIVO DEL LAVORO GIORNALIERO Data: 10 settembre 2002 Erika 1° PIANO CAMERA 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 Silvia Nadia 2° PIANO Angela RIPOSO 3° PIANO Anna 4° PIANO STATO CAMERA STATO CAMERA STATO CAMERA STATO P F F F F F F L F F F P F F 201 202 203 204 205 206 207 208 209 210 211 212 213 214 F P P P F F P F F P F P F F 301 302 303 304 305 306 307 308 309 310 311 312 313 314 F P F P F P F L P P F F P P 401 402 403 404 J.S. 405 406 407 408 409 410 J.S. 411 412 413 414 P P F P F F F P F F P F L L 5° PIANO ASS.* 1E 1E 1E 5A 2S 2S 1E 5A 5A 3N 5A 5A 1E 1E CAMERA STATO 501 F 502 F 503 P 504 Suite F 505 F 506 F 507 P 508 S. L 509 F 510 S. O.O.O. 511 F 512 F 513 O.O.O. 514 L ore lavoro: ore turno: legenda: F= fermata; P=partenza; L= libera e pronta; O.O.O.= camera che necessita di manutenzione * In questa colonna la governante indicherà a quali cameriere in turno verranno assegnate le camere da rifare del 4° piano. Oggi esistono supporti informatici che consentono di ottenere la stampa di tabelle semplificate contenenti le informazioni necessarie per ogni reparto. Comunicazione e gestione delle relazioni 33 ESEMPIO DI SCHEDA DI LAVORO GIORNALIERA PER LA CAMERIERA Data: 10 settembre 2002 Cameriera: Erika Orario di servizio:_______________ 1° PIANO CAMERA 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 CLIENTE PRS Fam. Ruffini Ing. Bianchi Dott. Angeli Mr. Heron Müller Sig.ra Marchesi Fam. Cortesi Bart Avv. Giannini Dott. Verri Carlini Forti Smith equipaggio KLM 3 1 1 1 2 1 2 2 2 1 2 2 3 2 CAT. M + culla M M M D M M D D M D M D +1 D ARR. PART. STATUS ORA ARR. NOTE 10/9 7/9 7/9 4/9 5/9 8/9 9/9 10/9 7/9 6/9 4/9 10/9 5/9 9/9 12:00 Courtesy baby 22:00 Libera 8:30 VIP 15/9 11/9 11/9 13/9 15/9 12/9 14/9 12/9 12/9 13/9 12/9 15/9 12/9 11/9 ATT. IN IN IN IN IN IN ATT. IN IN IN ATT. IN IN 4° PIANO 401 Semprini 2 D 10/9 12/9 ATT. 14:00 402 403 407 413 414 Sig.ri Landau Sig. De Salvo Sig.ra Marchi Dott. Tacconi Sig.ri Dirodi 2 1 2 1 2 D M D M M 10/9 8/9 7/9 10/9 10/9 ATT. IN IN ATT. ATT. 18:00 VIP 00:00 20:00 Libera Libera 13/9 11/9 17/9 15/9 14/9 pulizia: corridoio 1° piano + ascensore Nelle camere libere già pulite è importante prevedere un ripasso e controllo quotidiano, specialmente dei bagni, per evitare che si accumulino cattivi odori e polvere. Se in qualche stanza la cameriera riscontra anomalie o guasti, lo annoterà nella scheda e darà immediatamente comunicazione alla governante (o al ricevimento) per predisporre l'ordine di servizio per la manutenzione. 34 Comunicazione e gestione delle relazioni A metà mattinata ogni cameriera comunicherà alla governante (o al ricevimento) le camere pronte fino a quel momento (indicate sulla lista con la sigla “OK”) per soddisfare le nuove richieste di occupazione. Al termine del servizio le schede dovranno essere consegnate alla governante (o al ricevimento), al fine di aggiornare la situazione delle camere. La governante, infatti, compilerà una scheda di verifica, dove annotare eventuali discrepanze fra la scheda sull’occupazione e quelle delle cameriere a fine turno. Questo controllo è molto utile perché può capitare che al ricevimento una camera risulti libera, mentre le cameriere verificano che il cliente ancora non è partito, o viceversa. I motivi di tali discordanze possono essere molteplici: il ricevimento può aver considerato in uscita un cliente che ha semplicemente pagato in anticipo il conto dell’albergo, oppure può essersi dimenticato di registrare il cliente, o ancora, l’ospite è stato spostato in un'altra stanza ma è rimasto registrato nella precedente, oppure, il cliente potrebbe non essere ancora arrivato. Nei casi peggiori, il cliente è andato via senza pagare o, pur saldando il conto, ha passato una notte in più in quella camera. Purtroppo inconvenienti di questo tipo capitano frequentemente in albergo, soprattutto in strutture di grandi dimensioni, ed è per questo che è fondamentale stabilire una rapida ed efficace comunicazione tra cameriere, governante e ricevimento. Solitamente il controllo della fornitura della biancheria da parte lavande ria esterna e il rifornimento dei prodotti di pulizia sono compiti della governante, ma in sua assenza possono essere svolti anche dalle cameriere. Una buona organizzazione del reparto significa controllare costantemente scorte di prodotti e biancheria per non trovarsi sprovvisti all'ultimo momento. Altro aspetto importante per la qualità del servizio ai piani, come è già stato accennato, riguarda la manutenzione. Il reparto piani deve comunicare celermente anche con il servizio manutenzione per conservare arredi e attrezzature in buono stato (manutenzione ordinaria) e per la pianificazione dei lavori di manutenzione straordinaria. Le attività di manutenzione Comunicazione e gestione delle relazioni 35 ordinaria, cioè quelle che avvengono periodicamente su una base quotidiana o settimanale, prendono avvio, all’interno dell’albergo, con un modulo che è un elemento chiave nella comunicazione tra il reparto piani e la manutenzione. ESEMPIO DI SCHEDA MANUTENZIONE: Richiesta di intervento tecnico Segnalazione difetto:_________________________________________________ ___________________________________________________________________ Data: _______ Ora: _________ Firma _________________________________ Intervento tecnico da eseguire: o Con personale interno o Tramite ditta esterna Data _________ Firma Addetto alla Manutenzione ______________________ Descrizione dell’intervento eseguito e delle eventuali parti sostituite (o allegare eventuale documento emesso dalla Ditta): __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ Data _______ Ora _______ Firma Addetto alla Manutenzione________________ Esempi di manutenzione ordinaria sono la sostituzione di lampadine fulminate, di accessori, di vetri, il lavaggio di tappeti e finestre, il taglio dell'erba e la cura del giardino. Le attività di manutenzione straordinaria, invece, sono quelle che si verificano in particolari situazioni (la rottura dell’impianto di aspirazione centralizzato, di areazione, ecc.). Sia che si tratti di manutenzione ordinaria o straordinaria, è comunque essenziale comunicare velocemente al reparto manutenzione le richieste d’intervento, in modo che molti dei piccoli problemi possano essere risolti mentre si sta pulendo la camera o comunque prima dell’arrivo del cliente. E’ importante, infine, ricordare che una corretta pulizia giornaliera è già una buona manutenzione. 36 Comunicazione e gestione delle relazioni 3. Igiene, pulizia e disinfezione degli ambienti Vedere per prevedere, prevedere per provvedere. August Comte L’igiene dell’ambiente è un prerequisito indispensabile per l'albergo, una struttura ospitale che è più esposta di altre al diffondersi di microrganismi (batteri, germi, funghi e virus) che possono causare infezioni, in quanto accoglie quotidianamente clientela di ogni età e di differente provenienza. I danni provocati da una scarsa igiene in albergo riguardano non solo la salute dei clienti e del personale, ma anche più in generale l’immagine dell’albergo. Per questi motivi è indispensabile attuare misure igieniche preventive in modo da garantire in albergo, non solo il comfort ai clienti, ma anche uno stato di benessere per tutti. La cura dell'igiene, infatti, evita l’insorgere ed il diffondersi di virus e malattie. L'obiettivo di sconfiggere lo sporco e prevenire il diffondersi di infezioni si raggiunge tramite un'accurata e costante pulizia, nonché attraverso un adeguato utilizzo di prodotti e attrezzature per detergere e disinfettare gli ambienti. Le corrette procedure di pulizia giornaliera degli ambienti ostacolano, infatti, lo sviluppo di flore batteriche, allontanano insetti responsabili della trasmissione di malattie infettive e riducono la presenza e la formazione di acari presenti nella polvere, responsabili di allergie sempre più diffuse. 3.1 I diversi tipi di sporco e i prodotti utilizzati Lo sporco è il nemico che ogni giorno le cameriere ai piani devono sconfiggere e per vincerlo devono conoscerlo a fondo. Conoscere i diversi tipi di “ssporco” è, infatti, di fondamentale importanza per saperlo affrontare, rimuovere correttamente ed evitare di creare danni alla struttura e a voi stesse. Ci sono, infatti, prodotti che possono danneggiare irrimediabilmente superfici e moquette, se utilizzati impropriamente o in modo eccessivo, altri possono risultare pericolosi se mescolati o dannosi e irritanti se inalati. Quindi è indispensabile non solo conoscere lo sporco da rimuovere, ma anche le proprietà dei prodotti chimici utilizzati. Igiene, pulizia e disinfezione degli ambienti 37 In generale lo sporco proviene dall’esterno o dall’interno della struttura e, per la sua natura e provenienza, può essere classificato in: · polvere, costituita da un insieme di particelle di materiale vario e di piccolissime dimensioni che sono in sospensione nell’aria, si accumulano, si spostano da un punto ad un altro e si depositano sulle superfici; · sporco magro, o fango, è costituito dalla polvere mischiata all’acqua; · sporco grasso, o unto, è costituito da polvere e olio; · sporco organico, prodotto dal corpo umano; · depositi calcarei, derivano principalmente dalla durezza dell’acqua che dà luogo ad incrostazioni biancastre o giallastre; · sporco urbano, è quello che si deposita sui pavimenti, che ingiallisce le pareti bianche e annerisce i mobili metallici. E’ quello più comune, costituito da un miscuglio di elementi e trasportato nella maggior parte dei casi dalle scarpe. Lo sporco può assumere diverse forme: - depositato, costituito da polvere, sabbia, carta; - fissato, costituito da grassi, sporco magro o residui calcarei; - danno alle superfici, come ruggine e corrosione; - microrganismi come batteri, germi, funghi e virus. E' importante riconoscere i diversi tipi di sporco, perché per ogni tipo c'è una specifica soluzione per la pulizia, ma anche per condurre una corretta ed efficace azione preventiva e di manutenzione su superfici e ambienti. Lo sporco visibile ad occhio nudo si elimina facilmente con un'operazione di detersione, mentre lo sporco non visibile composto da germi o microrganismi patogeni richiede lavaggi scrupolosi e disinfezione. I prodotti usati per la pulizia sono classificati, in base alle loro caratteristiche e all'effetto prodotto, in: · detergenti, quando devono rimuovere lo sporco. Sono prodotti liquidi sintetici che svolgono l’importante funzione di detergenza, cioè la capacità di agire sullo sporco e di portarlo in sospensione; · sanitizzanti, quando devono ridurre la presenza di microbi; 38 Igiene, pulizia e disinfezione degli ambienti · disinfettanti, quando devono distruggere i germi patogeni e sono anche registrati presso il Ministero della Sanità; · protettivi: sono delle emulsioni, meglio conosciute come cere, che hanno il compito di penetrare nelle porosità e creare una pellicola impermeabile superficiale; · conservativi: sono sempre prodotti chimici che possono avere diverse funzioni, da quella detergente a quella spray cleaner, e vengono utilizzati manualmente o con macchine apposite. Tutti i prodotti di pulizia utilizzati esercitano un'azione pulente che dipende dal metodo con cui vengono applicati e dai seguenti fattori: - azione chimica (relativa alle caratteristiche chimiche del prodotto utilizzato) - azione meccanica (relativa all'azione di spargimento del prodotto, strofinatura sulla superficie e rimozione dello sporco, esercitata manualmente o con macchine) - temperatura dell'acqua per lavaggio e risciacquo - tempo d'azione del prodotto utilizzato. Un corretto utilizzo dei prodotti per la pulizia richiede la conoscenza di alcune delle loro principali caratteristiche chimiche. Nelle schede di sicurezza di ogni prodotto, che vengono consegnate alla governante dalla ditta fornitrice, oltre a modalità di utilizzo, tempi d'azione e rischi, troverete indicate anche le caratteristiche chimiche del prodotto, in particolare il valore del pH (indica la concentrazione di ioni idrogeno, H+ e ioni ossidrile OH-, ovvero il grado di acidità o alcalinità) e la presenza di tensioattivi (sostanze costituite da due parti distinte: una che si lega ai grassi e l'altra che si scioglie in acqua e trascina quindi lo sporco in superficie, consentendo di rimuoverlo con la spugna). Per semplificare ricordate che il pH dei prodotti di pulizia si misura in una scala che va da 0 a 14, come illustrato dal grafico successivo. Un prodotto neutro come l'acqua ha pH 7, la nostra pelle che è leggermente acida ha un pH 5,5. Man mano che cresce l'acidità di un prodotto il pH scende da 7 a 0, mentre al crescere dell'alcalinità il pH da 7 sale verso 14. Igiene, pulizia e disinfezione degli ambienti 39 E' importante ricordare che i prodotti che hanno un erogatore possono essere spruzzati direttamente sulle superfici da pulire, mentre quelli che non lo prevedono solitamente devono essere diluiti in acqua o versati sullo straccio. NEUTRO acido alcalino fortemente acido debolmente acido debolmente alcalino fortemente alcalino Infine, i principali strumenti utilizzati per la pulizia in albergo sono: 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 pH - pennello, spazzolino (per rimuovere polvere e ragnatele dalle insenature di mobili e dalle apparecchiature) - piumino (per spolverare e togliere ragnatele nei punti più alti) - spazzola (per tessuti e poltrone) Questa conoscenza del prodotto è utile per scegliere il detergente più adatto ed efficace rispetto al tipo di sporco e di superficie da pulire. Per ottenere un buon risultato in base al tipo di sporco si dovrà usare: - spazzola per moquette - spazzolino piatto in setola per il WC - guanti di gomma un detergente neutro per tutto lo sporco generico e per le superfici delicate (come ad esempio: marmo, superfici cromate, rubinetteria); - spugne (antigraffio per non rovinare gli oggetti cromati) ed eventuale panno (tipo Vileda) per asciugare un detergente acido per sciogliere ruggine e calcare (sempre con l'utilizzo di guanti perché corrosivo e mai su superfici delicate); - strofinacci puliti ed eventuale panno in microfibra per rivestimenti in pelle, che può essere usato anche leggermente inumidito per raccogliere polvere da tessuti e poltrone > > > un detergente alcalino per eliminare lo sporgo grasso e di origine organica. - salviette monouso (per asciugare i bicchieri-porta spazzolini da denti) - scopa/spazzolone Per una corretta igiene e pulizia professionale in albergo solitamente le cameriere utilizzano i seguenti prodotti: • detergenti multiuso per tutte le superfici • detergenti per i vetri • disinfettanti multiuso (per telefono, superfici, arredi sanitari) • prodotti antistatici per raccogliere la polvere e lucidare i mobili • prodotti per lucidare l’ottone (le maniglie) • prodotti per pulire gli oggetti cromati • detergenti (non corrosivi) per i bagni • prodotti anticalcare per le pulizie periodiche e di fondo • disinfettanti per i sanitari • deodoranti per ambienti. - aspirapolvere e battitappeto. Igiene, pulizia e disinfezione degli ambienti Igiene, pulizia e disinfezione degli ambienti 40 3.2 Pulizie giornaliere, periodiche e di fondo Per il buon mantenimento dei locali e degli arredi e per una perfetta pulizia dell'albergo, la governante deve organizzare il lavoro del reparto e prevedere diversi tipi di operazioni che avranno cadenze temporali differenti. Non tutto, infatti, va pulito con la stessa frequenza: alcuni ambienti e oggetti vanno puliti più volte al giorno, come i bagni delle aree comuni, altri una volta al giorno (gli ascensori), altri ancora come ad esempio i lampadari della hall circa due volte l’anno. 41 Per garantire la pulizia professionale in albergo occorre stabilire la corretta frequenza con cui compiere le diverse operazioni di pulizia. Pulizie giornaliere: ossia quelle operazioni che quotidianamente sono svolte dalle cameriere e riguardano: > La pulizia delle camere occupate o in partenza > Il controllo e il veloce ripasso delle camere già pulite e non occupate, per evitare che si accumuli polvere e si formino cattivi odori REGISTRO ROTAZIONE MATERASSI > La pulizia di ascensori e corridoi > La pulizia delle aree e dei bagni comuni. Pulizie periodiche: si tratta di pulizie particolari da eseguire più volte nell’arco dell’anno (settimanali, mensili, trimestrali) affinché l’albergo possa mantenere un soddisfacente ed equilibrato livello di pulizia. In base all'occupazione dell'albergo la governante stabilisce la periodicità delle seguenti pulizie: - Pulizia dei vetri esterni a rotazione - Pulizia dei lampadari - Pulizia delle corsie dei corridoi - Pulizia dei tappeti della hall - Pulizia dei minibar - Controllo e pulizia dei filtri dell'aria condizionata - Pulizia a fondo delle vaschette esterne del W.C. - Lavaggio della moquette - Lavaggio di tende e copriletti - Lavaggio di intime dei cuscini e coprimaterasso. Rientrano nelle operazioni periodiche le pulizie di fondo, da eseguirsi almeno una volta all’anno. Esse prevedono interventi radicali di pulizia in tutti gli arredi, minibar (anche dietro), infissi, sanitari, pavimenti, rivestimenti bagni (piastrelle), il lavaggio a fondo di moquette e tappeti, il lavaggio delle coperte di scorta etc., al fine di garantirne il buon mantenimento. 42 Solitamente quando si eseguono le pulizie di fondo almeno una volta all’anno (o più spesso a seconda dell’occupazione dell’albergo) è necessario anche girare i materassi per ridurre le infossature in alcuni punti. Alcuni alberghi effettuano la rotazione dei materassi una volta ogni tre mesi, dapprima girandoli su se stessi e poi dall’alto verso il basso. Solitamente la governante tiene un registro di rotazione dei materassi in cui è indicata la data in cui il materasso è stato girato l’ultima volta. Igiene, pulizia e disinfezione degli ambienti Camera 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 201 202 203 204 205 206 207 208 209 210 211 212 I Cambio II Cambio III Cambio IV Cambio DATA DATA DATA DATA Camera 301 302 303 304 305 306 307 308 309 310 311 312 401 402 403 404 405 406 407 408 409 410 411 412 DATA DATA DATA DATA La Governante_____________________ La Governante_____________________ La Governante_____________________ La Governante_____________________ Igiene, pulizia e disinfezione degli ambienti 43 contatto con la pelle occorre lavarsi immediatamente e abbondantemente con acqua. Vanno conservati fuori dalla portata dei bambini. 3) Prodotti fortemente acidi come l’acido muriatico, contenenti acido cloridrico (conc. 30%9. Sono prodotti irritanti per gli occhi e per la pelle. In caso di contatto, lavarsi immediatamente e abbondantemente con acqua o con una soluzione di bicarbonato. Vano tenuti fuori dalla portata dei bambini. 4. Sicurezza e prevenzione Si può imporre la legge, ma non la prudenza. Prevenire rischi per sé e per gli altri, più che una buona abitudine, è un dovere di ogni addetto. Per l'attuazione del Decreto Legislativo 626 del 1994, oggi negli alberghi, come in ogni altro luogo di lavoro, sono previste precise disposizioni per tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori. Grazie a questa normativa, oltre ad una maggiore attenzione alle norme di sicurezza e prevenzione, negli alberghi non vengono più utilizzati prodotti di pulizia particolarmente nocivi, che se impiegati male, o in alcune particolari condizioni, possono risultare pericolosi. Per tutti i prodotti di pulizia esiste una normativa CEE che prevede l'etichettatura per le sostanze che possono causare rischi e l'obbligo del rivenditore di fornire schede di sicurezza che indichino le caratteristiche dei prodotti, le modalità di utilizzo, il tipo di rischi, le misure precauzionali da adottare e quelle di emergenza. E’ importante, quindi, controllare le etichette prima di utilizzare i prodotti di pulizia e seguire attentamente le istruzioni. Se avete dubbi sul loro utilizzo, è sempre meglio chiedere alla governante, che agire in modo avventato. Di seguito, vi riportiamo i simboli e le relative indicazioni di pericolo che troverete nelle schede o sulle etichette dei prodotti. C= Corrosivo 44 Questa etichetta si trova solitamente in 3 tipi di prodotti: 1) Prodotti fortemente alcalini, contenenti idrossido di sodio in concentrazione al 20%. Tali prodotti provocano gravi ustioni, quindi occorre usare guanti e proteggersi gli occhi e la faccia. In caso di contatto con gli occhi, lavarsi immediatamente e abbondantemente con acqua. Sono da tenere fuori dalla portata dei bambini. 2) Prodotti acidi che contengono ipoclorito di sodio (conc. cloro attivo 12%). Questi prodotti, come ad esempio la candeggina, a contatto con gli acidi liberano gas tossici e sulla pelle provocano ustioni. In caso di Sicurezza e prevenzione Xn = Nocivo Xi = Irritante F+ = Altamente infiammabile F = Facilmente infiammabile Questa etichetta può contenere due sigle: Xn: il prodotto contiene solventi infiammabili. E’ nocivo a contatto con la pelle e per ingestione. Contiene ragia minerale e tricloroetilina. Evitare il contatto con gli occhi. Conservare fuori dalla portata dei bambini. Xi: il prodotto è un detergente acido che contiene acido fosforico in concentrazione al 20%. E’ irritante per gli occhi e occorre quindi evitarne il contatto. Questa etichetta può contenere due sigle:: F+: Il prodotto è altamente infiammabile. Conservare lontano dal calore. F=: Il prodotto è facilmente infiammabile, come ad esempio l’alcool. Conservare lontano dal calore. Può capitare, inoltre, di compiere delle azioni cui non date particolarmente peso, che però possono diventare rischiose per la vostra incolumità o per quella dei vostri ospiti. Può diventare pericoloso, ad esempio, lasciare attrezzi fuori posto, come un’aspirapolvere lungo il corridoio con il filo non avvolto, oppure un carrello con sopra i prodotti di pulizia o ancora vassoi, bottiglie o altro, perché potrebbero verificarsi incidenti al passaggio di Sicurezza e prevenzione 45 clienti sbadati, incauti e di bambini. Per la vostra sicurezza e incolumità dovete anche cercare di prevenire i più comuni infortuni che si possono verificare stando quotidianamente a contatto con prodotti chimici e attrezzi o oggetti taglienti. L’uso dei guanti e il rispetto delle procedure di pulizia e sicurezza possono evitarvi seri danni, come irritazioni della pelle e delle mucose, tagli, punture, infezioni, ematomi, bruciature, scosse elettriche, strappi, slogature, distorsioni e cadute. Prevenire infortuni e incidenti richiede attenzione nello svolgimento del lavoro, sia quando passate da una camera ad un’altra, sia quando siete dentro a pulire. appoggiarsi bene alla vasca ed uscirvi con cautela. STRAPPI MUSCOLARI utilizzare i carrelli per il trasporto di oggetti pesanti; evitare di sovraccaricare inutilmente il carrello; sollevare i carichi pesanti avvicinando il peso al corpo e piegando le ginocchia. TAGLI/ BRUCIATURE I rischi più comuni che minacciano la sicurezza al reparto piani sono: - gli incidenti - gli incendi - le infezioni. I principali incidenti che si possono verificare in questo reparto, devono essere prevenuti attraverso corrette misure precauzionali, come sintetizzato nella seguente tabella. CADUTE DALLE SCALE MISURE PRECAUZIONALI PER EVITARLO > Assicurarsi della stabilità delle scale a pioli e fissarle bene prima di salirvi sopra; fare un gradino alla volta; evitare di sporgersi troppo fuori; usare calzature adeguate. SLOGATURE/FRATTURE INTOSSICAZIONI > Evitare di correre; Sicurezza e prevenzione > Prestare attenzione all'utilizzo di prodotti di pulizia; leggere attentamente etichette e schede di sicurezza dei prodotti; non mescolare i prodotti di pulizia; non utilizzare bottiglie o contenitori impropri per diluire i prodotti; tenere nell'office, sotto chiave, i prodotti nocivi e pericolosi; fare un gradino per volta; fare attenzione alle zone sdrucciolevoli; portare calzature adeguate; usare tappetini antiscivolo dentro vasche e docce; 46 > Attenzione a maneggiare oggetti in vetro, taglienti o appuntiti; mettere da parte vetri rotti e separarli dai sacchi dell'immondizia; evitare di trascinare sacchi che contengono vetri rotti; non mettere mai le mani dentro i cestini, ma svuotare l'intero contenuto rovesciandoli o togliendo il sacchetto; prestare attenzione ad eventuali sigarette o fiammifferi accesi; evitare di toccare e spolverare lampade accese, soprattutto se alogene; usare i guanti di protezione ed evitare il contatto diretto sulla pelle di prodotti di pulizia corrosivi (come candeggina e detergenti fortemente alcalini) che possono causare ustioni; tenere lontano dalle fonti di calore i prodotti infiammabili. 4.1 Rischi e misure di prevenzione TIPO DI INCIDENTE > Evitare di portare pesi eccessivi; Sicurezza e prevenzione 47 evitare di lasciare incustoditi i prodotti sui carrelli. EMATOMI > Evitare di precipitarsi sulle porte (soprattutto quelle che si aprono verso di voi); attenzione alle porte in vetro; evitare di compiere azioni al buio o con scarsa luce; eliminare intralci da terra; fare attenzioni agli spigoli e muoversi con cautela quando si lavora o ci si alza in spazi angusti. IRRITAZIONI > Usare i guanti di protezione (soprattutto per la pulizia dei bagni e per l'utilizzo dei prodotti); fare attenzione ad evitare il contatto con gli occhi di sostanze irritanti o dannose; controllare che i guanti siano in perfette condizioni. SCOSSE ELETTRICHE > Maneggiare le apparecchiature elettriche con le mani asciutte; evitare di tirare i fili elettrici per staccare le apparecchiature dalla presa. Gli incendi Negli alberghi il pericolo d’incendio è costantemente presente. Basta pensare alle sigarette che potrebbero finire sulla moquette o rimanere accese nei cestini, agli apparecchi elettrici presenti che possono provocare un corto circuito ed infine ai solventi chimici infiammabili che utilizzate. Ricordate di non aspirare mai mozziconi di sigarette dai posacenere con il tubo dell’aspiratore, che, anche se spenti, provocano comunque cattivo odore. Certo il progresso ha permesso alle strutture alberghiere di prevenire incendi anche pericolosi grazie all’uso di nuovi materiali resistenti e ignifughi. I cuscini e i copriletti di molti alberghi sono realizzati con questi materiali. Tuttavia, il pericolo maggiore è rappresentato ancora oggi pro- 48 Sicurezza e prevenzione prio dai mozziconi di sigaretta. Se assistete ad un principio di incendio, utilizzate l’estintore più vicino, quindi seguite le procedure di sicurezza previste dall’albergo in questi casi. Le infezioni Nel vostro reparto siete responsabili dell’igiene e sanitizzazione della struttura e dovete quindi prestare una cura particolare nell'evitare il diffondersi di infezioni. La prima regola da prendere in considerazione per la vostra salute è quella di usare dei guanti di protezione per fare le pulizie e lavarsi spesso le mani per evitare contagi di ogni genere. Nello spogliare i letti, evitate di afferrare lenzuola e copriletti dal centro, ma scuoteteli un po’ prima di raggomitolarli, per far cadere eventuali oggetti rimasti intrappolati, come anche oggetti taglienti (forbici, vetri, siringhe). Se vi tagliate provvedete subito a disinfettarvi e medicarvi, quindi avvisate la direzione dell’accaduto. Quando la temperatura è elevata l’umidità favorisce lo sviluppo di batteri, microbi ed altre muffe. E’ indispensabile perciò controllare gli angoli umidi e utilizzare prodotti disinfettanti. Inoltre, anche la polvere accumulata sotto i mobili o negli angoli costituisce un covo di batteri che possono generare infezioni. Per questo è necessario pulire costantemente e accuratamente anche nei punti più difficili e poco visibili. L’igiene della biancheria deve essere ineccepibile, per questo è importante che venga lavata ad alte temperature (90°-95°) e stirata (per impedire il proliferarsi di funghi). Per evitare contaminazioni la biancheria sporca va sempre tenuta separata da quella pulita. La biancheria sporca va riposta nel sacco e non deve essere mai utilizzata per scopi impropri (come ferma porta, per asciugare o spolverare). Un'attenzione particolare merita la pulizia delle superfici che sono a stretto contatto dei clienti, come sanitari dei bagni, docce, toilettes, cornette del telefono, etc. Ecco perché oltre alla normale pulizia, alcuni oggetti vanno disinfettati con prodotti specifici. Infine, periodicamente, di solito con l'ausilio di ditte esterne, è importante attuare un trattamento di disinfestazione generale degli ambienti per evitare il proliferare di insetti, ragni, formiche, scarafaggi, etc. Sicurezza e prevenzione 49 4.2 La prevenzione delle malattie professionali Oltre ai rischi di incidenti, infezioni ed incendi, precedentemente illustrati, si possono verificare danni meno immediati, che possono però causare nel tempo lo sviluppo delle cosiddette malattie professionali. Il lavoro di cameriere ai piani e facchini richiede idoneità fisica, ovvero un buono stato di salute generale, la presenza di una discreta forza muscolare e un'età non avanzata. Questo perché, nonostante l'introduzione di macchine e attrezzature di pulizia abbiano alleviato gli addetti dai compiti più faticosi, si tratta comunque di un lavoro pesante, che si svolge in piedi, spesso piegati e che richiede con frequenza lo spostamento di pesi. Solitamente quando si svolge questo lavoro la parte del corpo più colpita dall'insorgenza di disturbi e malattie è la schiena, soprattutto nella parte dorsale e lombare. Anche se le operazioni più pesanti, come lo spostamento del mobilio, di solito si svolgono in coppia, ci sono tante altre operazioni quotidiane che è bene svolgere correttamente per prevenire l'insorgenza di patologie. Spesso i dolori più fastidiosi che riguardano la schiena hanno origine da posizioni o movimenti inadeguati nel sollevare pesi, nello svolgere le operazioni di pulizia o nell'utilizzare i macchinari. Per la salute, la sicurezza del lavoratore e l'economia dello sforzo impiegato è importante conoscere alcuni principi elementari. Il corpo umano risulta in perfetto equilibrio quando la linea di gravità cade all'interno della sua base d'appoggio e il centro di gravità è basso. Quando siamo in piedi la nostra base d'appoggio è costituita dalla pianta dei piedi e dallo spazio tra i due. Se teniamo i piedi uniti la nostra base d'appoggio è piccola e quindi il nostro equilibrio sarà instabile. Se, invece divarichiamo un po' le gambe aumentiamo la base d'appoggio e quindi acquistiamo una maggiore stabilità. Per prevenire malattie alla colonna vertebrale è importante ricordare che, quando solleviamo un carico di 20 Kg. con la schiena piegata e le gambe dritte, i dischi presenti tra le nostre vertebre subiscono una compressione pari a 300 Kg.. 50 Sicurezza e prevenzione Se poi solleviamo lo stesso peso in questo modo e con il carico distante da noi, la compressione tra le vertebre può arrivare anche a superare i 650 Kg. (limite pericoloso che non dovrebbe mai essere superato). Quindi, per evitare pericolose compressioni sulla colonna vertebrale, quando dobbiamo sollevare da terra un peso: - divarichiamo le gambe, - avviciniamo il più possibile il corpo al carico da sollevare, - manteniamo dritta la schiena, - pieghiamo le ginocchia, - evitiamo torsioni del tronco durante il sollevamento. Oltre alla stabilità e all'equilibrio, che ci consentono di distribuire meglio il peso da sollevare e con un minore sforzo fisico, altri fattori da prendere in considerazione sono: - il volume dell'oggetto da sollevare (quanto più il carico da sollevare è grande, quanto più ci risulterà difficile trasportarlo); - la presa (se un oggetto oltre ad essere voluminoso è difficilmente maneggiabile perché non abbiamo una buona presa, come ad esempio un materasso matrimoniale, il suo peso risulterà maggiore di quello reale); - l'altezza (quando il carico è collocato molto più in basso di noi o dobbiamo alzarlo per riporlo sopra la nostra testa, lo sforzo che dobbiamo impiegare sarà maggiore e dobbiamo prestare molta più attenzione perché è più facile farsi male); - la frequenza con la quale si spostano i carichi (se la frequenza con la quale si spostano pesi, anche leggeri, è elevata aumenta il rischio di mal di schiena. A questo proposito è interessante notare che la professione che ha il più alto rischio di insorgenza di mal di schiena è quella delle maestre d'asilo nido, che quotidianamente e ripetutamente sollevano i bambini per cambiarli, spesso torcendo anche il tronco). Sicurezza e prevenzione 51 Ricapitolando, per evitare rischi alla colonna vertebrale, ricordate di svolgere correttamente queste azioni quotidiane: 5. Le procedure della pulizia professionale in albergo - spostate l’aspirapolvere mantenendo fermo il busto e spostando avanti e indietro il corpo con le gambe divaricate; Fanatico: una persona che raddoppia gli sforzi quando ha perso di vista gli obiettivi. Anonimo - evitate di spingere il carrello, facendo leva sulle braccia tese, ma avvicinate le gambe divaricate al carrello e distribuite il peso in modo equilibrato; Analizziamo adesso, nel dettaglio, le procedure da eseguire per garantire una pulizia professionale che rappresenta lo standard di qualità del vostro albergo. Le procedure indicano generalmente ciò che deve essere fatto, quando e come deve essere realizzato, quali materiali e attrezzature devono essere utilizzati. Rappresentano, quindi, l’espressione di un metodo che regola il vostro modo di operare per garantire sempre il medesimo standard di pulizia in tempi contenuti. In altre parole, una procedura è una regola d’organizzazione scritta che definisce il percorso da seguire per raggiungere uno scopo. Solitamente le procedure vanno adattate alle necessità del singolo albergo e quindi sarà compito della governante e della direzione apportare opportune personalizzazioni in base alla propria tipologia di albergo e alle caratteristiche della clientela ospitata. Naturalmente le procedure rappresentano le modalità operative necessarie al raggiungimento dello standard qualitativo richiesto in albergo, ma occorre sempre tener conto di possibili adattamenti rispetto a situazioni straordinarie o impreviste. In definitiva, seguire le procedure significa avere una sorta di copione comune da interpretare e non da ripetere come automi. - nel rifare i letti piegate sempre le gambe, restando con il busto perpendicolare al letto; - piegate sempre le gambe quando pulite nei punti più bassi (pavimento, vasche, etc.); - quando dovete sollevare dei carichi avvicinate il corpo al peso, tenete la schiena dritta, piegate le ginocchia, sollevate il peso con le gambe divaricate, evitate torsioni. 5.1 La pulizia professionale della camera La camera e il bagno rappresentano per il cliente d’albergo uno degli ambienti più importanti, capace di garantire soddisfazione e relax, se pulito e gradevole alla vista, al tatto e all’olfatto o, al contrario, di deludere e allontanare per sempre l’ospite. Dal giudizio che il cliente si fa della camera d’albergo, dipende la sua valutazione complessiva e, di conseguenza, la sua decisione di ritornare o meno. Ecco che diventa di fondamentale importanza curare la pulizia di questi ambienti in ogni dettaglio, garan- 52 Sicurezza e prevenzione Le procedure della pulizia professionale in albergo 53 tendo igiene, ordine, rispetto della privacy e attenzione al cliente. Esiste un elenco di operazioni per la pulizia della camera (applicabili per ogni tipo di pulizia, da quelle giornaliere a quelle in profondità), che ogni cameriera deve eseguire. Il rispetto di precise procedure di pulizia garantisce che: a) la camera sia pulita velocemente in un modo logico, economico e sicuro, b) niente venga dimenticato, c) si mantenga elevato lo standard di pulizia. Ogni mattina la governante consegna alla cameriera la lista delle camere con la situazione aggiornata e l’ordine di priorità per la pulizia, che dipende dalle esigenze dei clienti e dalle necessità del ricevimento. Alcuni clienti, infatti, chiedono di non essere disturbati, altri richiedono la pulizia anticipata, oppure può essere la reception a richiedere che alcune camere vengano pulite prima in previsione di nuovi arrivi. Solitamente l’ordine di precedenza di pulizia è il seguente: camere su richiesta del ricevimento o dell’ospite camere in partenza camere occupate da bambini piccoli camere di fermata camere con partenza ritardata camere “non disturbare” > > > > > > Quando il cliente appende sulla maniglia il cartellino “non disturbare”, si salta quella camera per tornarci in un secondo tempo. Se dopo un certo tempo ci sono ancora camere nelle quali non è stato possibile entrare, è necessario avvertire la governante (o il ricevimento) perché il cliente potrebbe semplicemente dormire, ma anche sentirsi male e non riuscire a chiamare, o essersi allontanato dalla stanza dimenticandosi di togliere il cartellino. La governante o la direzione vi darà le disposizioni del caso. Vediamo ora di entrare nel dettaglio e descrivere le varie fasi delle procedure relative alla pulizia professionale della camera. 54 Le procedure della pulizia professionale in albergo ENTRARE IN CAMERA Entrare in una stanza occupata senza disturbare è una delle qualità più apprezzate in una cameriera ai piani. Anche se siete sicure che la camera sia libera, è sempre opportuno bussare e annunciarsi. Talvolta, infatti, capitano situazioni impreviste o errori nella registrazione della lista camere, inoltre dovete considerare che entrare in camera senza bussare trasmette un’immagine poco positiva agli altri clienti che stanno uscendo (o entrando) dalla loro camera o dall’ascensore. Per trasmettere quindi l’immagine di professionalità, per il rispetto della privacy del cliente e per le norme di sicurezza è necessario, a questo scopo, attenersi alle seguenti procedure: • Bussare per tre volte usando le nocche mai le chiavi, che rischiano di rovinare la porta e produrre un rumore sgradevole. • Annunciarsi usando la formula concordata nel vostro albergo. Per esempio: “Buongiorno, sono Elena, la cameriera!” oppure “Buongiorno, servizio al piano”. • Se non si riceve risposta, ripetere le azioni precedenti, perché il cliente potrebbe non aver sentito, essere in bagno, o non aver fatto in tempo a rispondere. • Entrare delicatamente in camera annunciandosi sottovoce. Se il cliente è in camera… • e risponde, vi scusate e comunicate cortesemente che tornerete più tardi per la pulizia. Quindi passate alla camera successiva • e sta dormendo, richiudete silenziosamente la porta. Se il cliente rientra mentre state rifacendo la sua camera…. • Controllate gentilmente il numero della sua chiave o il nome spiegando che il motivo della richiesta è una misura di sicurezza: “Buongiorno, posso controllare la sua chiave? Mi scusi, ma è per garantire la sicurezza ai nostri ospiti”. • Se l’albergo è dotato di schede elettroniche, chiedete al cliente il suo cognome e verificatelo sulla lista: “Mi scusi, lei è il signor…? La ringrazio, Le procedure della pulizia professionale in albergo 55 prego si accomodi, signor Marchi. Buona giornata”. • Una volta verificato che si tratta del cliente di quella camera, chiedete se potete terminare o se preferisce che torniate più tardi. LE PRIME MANOVRE IN CAMERA Dopo essere entrate in camera, collocate il carrello davanti alla porta. Questa manovra serve a bloccare l’accesso ad estranei, segnalare al cliente che state rifacendo la camera e a fare un minor numero di passi per i rifornimenti necessari. Il rifacimento della camera incomincia con una prima occhiata generale e l’accensione di tutte le luci, che vi consente di lavorare meglio e controllare eventuali lampadine fulminate. Prima ancora di iniziare la pulizia, se l’ospite è in partenza, controllate che non abbia dimenticato nulla o che niente sia stato portato via. In entrambi i casi, comunicatelo alla governante o al ricevimento. Un comportamento professionale richiede che gli oggetti degli ospiti in partenza trovati in camera, non vengano mai conservati nell’office, o in altri locali, o portati fuori dall’albergo, qualunque ne sia il loro valore. Essi devono essere riposti in un sacchetto con allegato il modulo compilato dalla governante del L&F (Lost & Found). Questo sarà consegnato al ricevimento in modo che venga restituito immediatamente nel caso il cliente non abbia ancora lasciato l’hotel. Se il cliente ha già lasciato l’albergo, si attiva la procedura operativa del Lost & Found. Aprite subito tende, finestre e tapparelle e provvedete a spegnere il condizionatore, qualora fosse acceso, per evitare un inutile consumo con le finestre aperte. Se vi trovate in una camera con balcone, controllatelo subito, alcuni oggetti potrebbero essere rimasti fuori, come bicchieri, posacenere, asciugamani etc. Spazzate e pulite il balcone, passando con un panno umido sedie tavolino e balaustra, dando sempre un’occhiata in alto nella tettoia per eliminare fastidiose ragnatele! Nelle camere di fermata, raccogliete e riordinate gli eventuali indumenti sparsi per la stanza, collocandoli su una sedia e mai nell’armadio o nei cassetti (il rispetto per la privacy degli ospiti si manifesta anche toccando 56 Le procedure della pulizia professionale in albergo le loro cose il minimo indispensabile, soprattutto se si tratta di oggetti di valore). Non gettate via nulla che non sia già stato cestinato, compresi giornali o biglietti accantonati dal cliente. Vuotate i cestini dei rifiuti facendo attenzione a non tirare fuori niente con le mani, perché potrebbero contenere vetri, siringhe ed oggetti taglienti. Svuotate i posacenere ricordando di fare attenzione ad eventuali sigarette ancora accese. A questo scopo, è preferibile bagnarli con un po’ d’acqua, prima di svuotarli nel sacco della spazzatura. Eliminate bicchieri di carta usati e controllate lo stato del materiale informativo presente in camera: ciò che appare sciupato, strappato, macchiato va opportunamente sostituito, comprese matite consumate o spuntate e penne senza tappo. I posacenere sporchi, il secchio dei rifiuti e i bicchieri in vetro (se ce ne sono) devono essere appoggiati in bagno per poi essere lavati, asciugati e risistemati nella camera già pulita. SPOGLIARE IL LETTO DELLA BIANCHERIA USATA Il letto è la prima cosa che il cliente nota quando entra in camera, quindi va rifatto con la massima attenzione! Inoltre, è una delle prime operazioni da compiere, perché se il cliente dovesse rientrare in camera mentre siete ancora presenti, con il letto fatto avrebbe già una prima impressione di ordine. La prima cosa da fare è levare le coperte e riporle sulla sedia o sul letto vicino, mai in terra. Poi spogliate il letto e sbattete le lenzuola per accertarvi che nessun oggetto sia rimasto nelle pieghe. Togliete quindi le federe dai cuscini e arrotolate il tutto per riporlo nel sacco del carrello. Evitate di lasciare a terra lenzuola, federe e asciugamani sporchi, o utilizzarli come strofinacci o ferma-porta. Oltre a fare una cattiva impressione sui clienti che potrebbero passare di lì in quel momento, l’uso inappropriato della biancheria da camera accelera il suo deterioramento e causa, quindi, danni economici alla struttura. Controllate anche se coprimaterasso e intime dei cuscini sono sporchi e devono essere sostituiti. Se trovate lenzuola, federe, coprimaterasso rotti o strappati, sarà necessario tenerli da parte per sostituirli, informando la governante. Le procedure della pulizia professionale in albergo 57 PRIMA DI RIFARE IL LETTO… Dopo aver spogliato il letto, con un panno-spugna umido pulite la testata/spalliera e il bordo esterno del letto, senza mai dimenticare i piedini. Se vi trovate in una stanza con parqué o ceramica, piuttosto che moquette, spazzate, facendo attenzione a spostare dal muro letto e comodini, come anche, poltroncine e tavolini. Solo dopo, passate a rifare il letto. Quando arrivate ad una delle azioni finali della pulizia di una camera, tipo dare lo straccio, come vi comportate per arrivare a lavare sotto il letto dopo che lo avete rifatto? Un’ottima mossa è quella di lavare subito dopo aver spazzato dietro ai comodini, dietro e sotto il letto. E’ più veloce, ed anche più comodo, dato che potete rifare il letto e lasciarlo intatto senza muoverlo ulteriormente. Quando pulite sotto il letto, date sempre un’occhiata e rimuovete eventuali oggetti rimasti, i clienti più meticolosi controllano sempre sotto il letto e… chi cerca trova! In alcuni alberghi la cameriera, dopo aver controllato e pulito, mette sotto il letto un cartellino con il seguente messaggio: “Ho controllato per lei anche qui”. Elena, cameriera del 1° piano. RIFARE IL LETTO Dopo aver tolto le lenzuola, spazzato e lavato sotto il letto, portate in camera la biancheria pulita, controllando che sia in ottimo stato, integra, ben stirata, pulita, senza cattivi odori. Prestare attenzione prima di rifare il letto, vi evita inutili perdite di tempo: cosa accadrebbe, infatti, se vi accorgeste di un lenzuolo strappato a lavoro finito? Sempre allo scopo di ridurre i tempi di pulizia e semplificare il lavoro delle cameriere, alcune colleghe americane hanno scoperto un efficace sistema per rifare il letto matrimoniale senza girarvi intorno più volte. Per coloro che ancora non conoscessero questa tecnica, si tratta di una procedura che richiede un po’ di allenamento e prove, ma vi consente di risparmiare passi e fatica. Vediamo allora di illustrarla nei vari passaggi. Cominciate dall’angolo in alto a sinistra per procedere in senso antiorario. Tirate bene il coprimaterasso in modo che risulti ben teso. Distendete il primo lenzuolo facendo attenzione a farlo cadere bene al centro del letto aiutandovi con la piega della stiratura. Quindi quando il lenzuolo è ben 58 Le procedure della pulizia professionale in albergo centrato, lo rincalzate nell’angolo in alto a sinistra facendo l’angolo “ospedaliero”1. A questo punto, sempre rimanendo dal lato sinistro del letto, centrate il secondo lenzuolo, controllando che sia rovesciato. Mettete la coperta sopra al secondo lenzuolo e alla testa del letto rivoltate il lenzuolo (che ora dovrà apparire dal lato dritto) sopra la coperta facendo un risvolto di circa 10/15 cm. A questo punto procedete a rincalzare entrambi i lenzuoli e la coperta nell’angolo basso a sinistra del letto, quindi in quello basso a destra per poi arrivare a sistemare l’angolo nella parte alta a destra del letto. Centrate ora il copriletto in modo che la parte in alto rivoltata sia sufficiente per ricoprire i cuscini. Dopo aver ripiegato la parte alta del copriletto su se stessa, appoggiate un cuscino sopra il letto e inserite la federa tenendola dai lembi (le federe vanno toccate il meno possibile e non vanno mai appoggiate al mento). Inserite la seconda federa e collocate i cuscini sul risvolto del copriletto per rovesciarli insieme a questo in modo da non toccare i cuscini, ma solo i lembi interni ai due. Questo sistema, che può sembrare complesso, è un metodo efficace e veloce che, con un po’ di pratica, può diventare pratico e conveniente. Nelle camere doppie ad uso singolo, dopo aver rifatto il letto, controllate anche il secondo letto, in quanto potrebbe essere stato utilizzato. Sono frequenti, infatti, i clienti che utilizzano anche l’altro cuscino e, in questi casi, dovreste provvedete a sostituite la federa usata. Ricordatevi che il letto rappresenta il punto focale della stanza perché cattura l’attenzione dell’ospite e che quindi dovrà apparire pulito, ben teso, ordinato e comodo. 1) L’angolo chiamato “ospedaliero” viene fatto per tirare perfettamente il lenzuolo agli angoli e viene eseguito nel seguente modo: si alza a triangolo il lembo superiore del lenzuolo, quindi si rimbocca prima sotto il materasso il lembo inferiore e poi, aiutandosi con una mano a tenere il lenzuolo teso sul bordo del materasso, si ripiega con l’altra mano il lembo superiore del lenzuolo fino a rimboccarlo perfettamente. Le procedure della pulizia professionale in albergo 59 PULIRE E SPOLVERARE Adesso passate alla pulizia della camera, spolverando dall’alto verso il basso. Provate a guardare la camera con gli occhi del cliente. Quando si siede o si sdraia sul letto, cosa vede immediatamente? Talvolta lo sporco o le ragnatele sul soffitto! Quindi, guardate in alto e rimuovete con un piumino le eventuali ragnatele, controllando e spolverando anche le mantovane. Iniziate poi a spolverare partendo dalla parte della finestra, e procedendo verso la porta. Utilizzate i prodotti adatti per ogni superficie da pulire, quadri, vetri e non dimenticate di pulire i bordi delle finestre sia all’interno che all’esterno. Poi proseguite nella pulizia di scrivanie, armadi, comodini, minibar, etc., facendo molta attenzione a non dimenticare l’interno dei cassetti (per le camere in partenza). Spolverate anche lampade, televisione (sopra e sotto), telecomando e schermo, cassaforte, telefono, disinfettando anche la cornetta. Mentre pulite controllate sempre se le luci, la tv e il telecomando funzionano. Registrate le eventuali disfunzioni riscontrate sull’apposito modulo per gli interventi tecnici, che va consegnato alla governante o al responsabile della manutenzione. Nelle camere in partenza sistemate nell’armadio gli appendiabiti dritti, spolverati e in ordine, togliete eventuali grucce lasciate dai clienti e sostituite quelle rotte, rimettete in ordine e ben piegata la coperta, cambiate anche la federa al cuscino di scorta e insacchettate entrambi. Dopo aver spolverato, è necessario chiudere le finestre per evitare che la polvere rientri dentro. LA PULIZIA DEL MINIBAR Il minibar va controllato quotidianamente, spolverato e pulito all’interno, verificando che non ci siano cattivi odori, perdite di acqua e strani rumori da segnalare alla manutenzione perché ripari eventuali guasti. Sostituite i bicchieri usati, rimpiazzate i prodotti consumati, spolverate le bottiglie e posizionatele in modo che siano visibili le etichette, quindi controllate la presenza dell’apribottiglie. In alcuni alberghi le cameriere si occupano anche del controllo del rifornimento e delle sostituzioni del minibar. In questi casi è opportuno avere un metodo di controllo delle scadenze periodiche (una volta al mese) per evi- 60 Le procedure della pulizia professionale in albergo tare di dovere sempre ricontrollaMinibar del: re ogni prodotto. Quando rim1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 1 1 1 1 piazzate i prodotti scaduti con i 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 4 minerale 1/2 nuovi, potete usare il “metodo 2 succhi di frutta 1 bitter del supermercato” collocando in 1 campari 1 tonica primo piano i prodotti che hanno 1 fanta 1 coca cola scadenza più recente, affinché 2 birre ital. vengano consumati prima. 2 birre ertere 1 gin Quando fate questo controllo 1 cognac 1 glent grant mensile, togliete anche i prodotti 1 grappa 2 prosecco che scadranno prima della data 1 champagne 1 nocciline del vostro prossimo controllo, 1 cioccolatini 1 pistacchi che potranno essere utilizzati al Firma______________ bar o al ristorante prima della loro scadenza. Periodicamente è opportuno provvedere alla pulizia a fondo del minibar, spostando il frigo e pulendolo sul retro con uno straccio o pennellino. Infine, non dimenticate di verificare se occorre anche sbrinarlo, in modo da evitare che si formino blocchi di ghiaccio e, alla lunga, che si rompa il motore di raffreddamento. CONTROLLARE E RIPRISTINARE LE DOTAZIONI Sostituite, reintegrate o, se non è necessario, mettete comunque in ordine la brochure presente sulla scrivania. Controllate tutti i gadget e gli elementi d’arredo presenti nella stanza; cartelline, room directory, block notes, penne, matite, tegolini: in che stato si trovano? Se occorre, sostituiteli, altrimenti sistemateli in modo che la disposizione non risulti casuale e caotica, mettendo sempre bene in vista il logo dell’Hotel. Mettete il telecomando accanto al televisore (o sul comodino dove c’è il telefono) e un blocco con matita e istruzioni all’uso del telefono accanto a questo. PASSARE L’ASPIRAPOLVERE Dopo aver pulito il bagno, lucidata e chiusa la porta (vedi paragrafo successivo), chiudete le tende lasciando aperte al centro quelle oscuranti. Le procedure della pulizia professionale in albergo 61 Quindi, passate l’aspirapolvere o il battitappeto in camera, prestando attenzione sotto al letto, agli angoli e sotto il mobilio. Partite sempre dal lato della finestra fino ad arrivare alla porta della camera. In alcuni alberghi il battitapeto viene passato evidanziando sulla moquette una spina di pesce in direzione della porta. Questa è la procedura consueta per la pulizia giornaliera dei pavimenti rivestiti in moquette. Per la pulizia dei vari tipi di pavimento vedi il paragrafo 5.4. 5.2 La pulizia professionale del bagno Ci sono pochissime cose in grado di farvi immediatamente distinguere come dei bagni immacolati. Tom Peters L’accurata pulizia del bagno e dei servizi igienici è indispensabile per garantire ambienti sanitizzati, ma anche per un servizio di qualità. Non bisogna, infatti, considerare il bagno secondario rispetto alla camera, anzi, l’attenzione e l’importanza che i clienti attribuiscono a questo ambiente trova conferma nei nuovi accessori e design creati appositamente per rendere il bagno ancora più gradevole e confortevole. Per garantire ai clienti una pulizia completa e mantenere i sanitari sempre in buono stato, è necessario rispettare le corrette procedure di pulizia e conoscere i giusti prodotti da utilizzare. Le operazioni essenziali sono: sgrassare e togliere il calcare, pulire, sciacquare e, infine, disinfettare. Vediamo insieme, in cosa consistono le singole fasi. • Come per la camera, il primo passo consiste nell’accendete luci e aspiratore, non solo per dare una prima occhiata generale, ma anche per assicurarvi del loro corretto funzionamento. Sostituite, quindi, eventuali lampadine fulminate e annotate (e comunicate) alla governante l’eventuale guasto dell’aspiratore. • Raccogliete tutti gli asciugamani usati, riponendoli nel sacco della biancheria sporca (anche in questo caso, evitate di utilizzarli come strofinacci o ferma-porta) e gettate via i flaconi usati dei prodotti del courtesy service. I flaconi aperti, ma non consumati, vanno ugualmente sostituiti, ma possono essere riciclati, magari svuotati nei dispenser dei bagni comu- 62 Le procedure della pulizia professionale in albergo ni, oppure raccolti e regalati al personale (la scelta è, ovviamente, rimandata al direttore o all’albergatore). Per evitare di sporcare il pavimento durante le operazioni di pulizia, utilizzate il tappetino usato della doccia, ponendolo fuori dalla porta. • Tirate l’acqua e versate il liquido nel W.C., soprattutto sotto il bordo, in modo che agisca mentre pulite il resto del bagno. • Controllate che il getto della doccia funzioni e non abbia incrostazioni di calcare, nel caso provvedete a rimuoverle. Lavate2 le piastrelle della cabina doccia (partendo dal centro e dalla rubinetteria verso l’esterno), la rubinetteria, il portasapone, la porta (o tenda) e il piatto della doccia, facendo attenzione a raccogliere capelli e peli. Periodicamente non dimenticate di pulire anche lo scarico della doccia e il sifone. Se la doccia ha una porta, pulitela bene dall’interno, soprattutto nelle giunture in basso dove si deposita il calcare, asciugatela, sia all’interno che all’esterno. Chiudete bene i rubinetti e asciugate tutto con un panno pulito e asciutto. Se la doccia ha un miscelatore, ricordate di collocarlo sempre nella posizione centrale. • Per la pulizia della vasca partite dal fondo per evitare che la schiuma del detersivo, colando, copra lo sporco presente nella superficie inferiore. Pulite bene anche il troppopieno. Quindi pulite rubinetteria e bordo della vasca per poi asciugare tutto, chiudendo il tappo e passando al rivestimento esterno della vasca. Per la pulizia della rubinetteria e di tutte le superfici smaltate, evitate polvere e materiali corrosivi o graffianti, utilizzate, invece, prodotti specifici che tolgono lo sporco senza danneggiare la cromatura o lo smalto. Se la vasca ha la tenda, questa va pulita e smacchiata quotidianamente, soprattutto nella parte inferiore dove si accumulano calcare e umidità. • Dopo aver pulito la doccia e la vasca, passate al bidet lavandolo dall’interno (compreso il troppopieno), fino al bordo e alla rubinetteria. Quindi asciugate tutto, chiudete il tappo e, anche in questo caso, collocate il miscelatore in posizione centrale. 2) Per evitare di dover risciacquare le superfici e i sanitari più volte, usare prodotti diluiti e con moderazione, evitando di produrre eccessiva schiuma. Le procedure della pulizia professionale in albergo 63 • Fate scorrere un po’ di acqua tiepida nel lavabo in cui versate una quantità di detergente e intanto pulite lo specchio, i bordi e la rubinetteria. • Nel frattempo il liquido del W.C. ha avuto tempo per agire, quindi passate la superficie interna con lo scopino e tirate l’acqua. Disinfettate il sedile, sopra e sotto, e la maniglia della cassetta dell’acqua. Non dimenticate la pulizia dello scopino e del suo contenitore. Alla fine dell’operazione tirate lo scarico dell’acqua, chiudete il coperchio e, per le camere in partenza, collocate sopra il coperchio la fascetta. Nei bagni che hanno la vaschetta esterna del W.C., per l’igiene e una corretta manutenzione, è opportuno attuare periodicamente una pulizia a fondo3 e quindi, dopo aver fatto scorrere l’acqua, si versano nella vaschetta due o tre gocce di prodotto contenente cloro, per evitare incrostazioni all’interno della vaschetta e fuoriuscita di acqua sporca nel W.C. • Terminate la pulizia del lavabo e del ripiano e asciugate tutto. • Controllate, pulite e asciugate con un panno il porta-salviette, i portaasciugamani e tutti gli oggetti fissati al muro, oltre al radiatore, l’asciugacapelli e la porta di entrata. Non usate mai la biancheria del bagno per pulire o asciugare. Controllate che tutto funzioni alla perfezione. • Sostituite sempre il rotolo nelle camere in partenza, oppure quando è stato usato oltre la metà. Il rotolo nuovo deve essere scartato dall'involucro, il primo lembo piegato a triangolo e inserito nell'apposito porta-carta. Controllate anche che nel bagno ci sia sempre un nuovo rotolo di carta igienica di riserva. A questo punto potete disporre ordinatamente tutta la biancheria pulita e il courtesy service. 3) La pulizia a fondo della vaschetta viene fatta svuotando completamente la vaschetta dell’acqua, quindi introducendovi un prodotto anticalcare, non troppo acido, e pulendo l’interno con una spugna o uno scopettino. Dopo questa operazione si fa scorrere l’acqua pulita per due o tre volte, quindi vi si versa qualche goccia di gel al cloro per il mantenimento. 64 Le procedure della pulizia professionale in albergo • Passate quindi, alla pulizia del pavimento che si effettua con un panno umido e a mano (non esiste, purtroppo, nessun altro sistema per lavare i pavimenti del bagno!), facendo attenzione a raccogliere polvere e capelli che solitamente si annidano negli angoli. Cominciate dall’angolo più lontano, per muovervi in direzione della porta, passando accuratamente dietro i sanitari. • Controllate, infine, di non aver dimenticato nulla e che tutto sia pulito ed in ordine e riponete tutti i prodotti di pulizia nel secchiello che va messo a sua volta sul carrello. 5.3 Il controllo finale Avete pulito la camera, il bagno e i pavimenti. Non vi resta che dare un’ultima occhiata generale, per controllare che tutto sia in ordine, che non vi siate dimenticate nulla e la camera sia perfetta per l’arrivo del cliente, come se fosse un ospite importante da ricevere a casa vostra. Non dimenticate che la vostra ultima occhiata alla stanza corrisponde al primo sguardo del cliente! Non sottovalutate, quindi, questo piccolo ma importante gesto quotidiano! Si tratta, infatti, di un momento cruciale del vostro lavoro, quello che fa la differenza tra la pulizia e la pulizia professionale di una camera: esprime la vostra cura ed attenzione ai dettagli e alla qualità del servizio che offrite. Controllate il termostato del riscaldamento o dell’aria condizionata e collocatelo alla temperatura prevista, indicatavi dalla direzione o dalla governante. In alcuni alberghi, se si prevede che la camera non verrà immediatamente occupata, il termostato viene spento, in altri si mantiene ugualmente ad una temperatura media. A questo punto se è tutto in ordine, spegnete le luci e chiudete la porta. Registrate l’avvenuta pulizia sulla vostra lista camere e passate alla camera successiva. Le procedure della pulizia professionale in albergo 65 5.4 La pulizia dei pavimenti La pulizia dei pavimenti richiede un approfondimento in quanto le procedure sono diverse a seconda del materiale. La corretta e rapida pulizia dei pavimenti in albergo talvolta è complicata dalla scarsa praticità di soluzioni architettoniche e arredi. Per questo sarebbe importante considerare e conoscere le diverse soluzioni di pulizia prima della ristrutturazione o della creazione di un nuovo albergo, riuscendo così ad unire estetica e design con la praticità e funzionalità nelle operazioni di pulizia. Detto questo, è comunque necessario che la pulizia avvenga nel rispetto dei metodi e dei tempi prestabiliti, che variano in base al tipo di albergo, di arredi e di ampiezza degli ambienti. Per la pulizia dei pavimenti le procedure standard richiedono l’uso quotidiano dell’aspirapolvere, cominciando dall’angolo più lontano rispetto alla porta per dirigersi verso di essa. Passate l’aspirapolvere su tutte le aree esposte, sotto i tavoli, le sedie e il letto, arrivando fino agli angoli e tra i mobili, utilizzando l’imboccatura più piccola dell’elettrodomestico. Terminata l’operazione, staccate il filo prendendolo direttamente dalla presa, facendo attenzione a non tirarlo. Dopo aver tolto la polvere passate alla pulizia vera e propria e a rimuovere, quindi, le macchie con un detergente specifico che varierà secondo il tipo di pavimento. L’operazione di pulizia del pavimento dipende, come per le altre superfici, dal tipo di rivestimento. Alcuni pavimenti sono molto delicati. Per questo è importante fare attenzione a non rovesciare disinfettanti o solventi corrosivi o appoggiarvi sopra contenitori di prodotti che potrebbero perdere. Di seguito trovate elencati i pavimenti più comuni ed alcuni consigli sul loro trattamento. La lista vi potrà essere utile per memorizzare con più facilità le procedure di pulizia. MOQUETTE Quotidianamente la moquette va pulita con il battitappeto e ripassata con un panno leggermente umido imbevuto di una soluzione igienizzante. 66 Le procedure della pulizia professionale in albergo Per rimuovere eventuali macchie, prima di passare l’aspirapolvere, dovreste spazzolare nel senso inverso ai peli per smuovere il materiale secco e trattare le macchie sempre dall’esterno all’interno, senza spanderle, con detersivi o smacchianti a seconda del tipo di macchia. Cercate di non bagnare troppo la moquette, perché la macchia si può nascondere per poi riapparire, asciugate con panno pulito tamponando senza strofinare e, infine, spazzolate durante e dopo l’asciugatura. Per le macchie liquide recenti potete usare la carta assorbente. Per una pulizia più profonda è necessario lavare la moquette periodicamente. I diversi tipi di lavaggio possibili sono: - Lavaggio a spazzola: si cosparge la moquette con uno shampoo liquido che viene strofinato con una spazzola (disco di cotone che passando e strofinando fa schiuma), poi la si aspira e la si lascia asciugare senza camminarvi sopra. - Lavaggio a secco: si utilizza uno shampoo secco che viene distribuito con un’apposita macchina, quindi si aspira. - Lavaggio a iniezione-estrazione: si utilizza una macchina che ha un serbatoio (contenente acqua e prodotto diluito) dal quale esce l’acqua mista a detergente ad una temperatura non troppo calda (per non danneggiare la colla della moquette). In pratica con questo sistema l’acqua si emulsiona con lo sporco che si solleva e che viene immediatamente raccolto tramite una potente aspirazione. I tempi di asciugatura in questo caso si riducono a 2/3 ore rispetto alle circa 10 ore necessarie per l’asciugatura dello shampoo liquido. E’ importante ricordare di non bagnare eccessivamente la moquette, che mentre asciuga non dovrà essere calpestata. Per rendere la superficie più soffice ed uniforme ed eliminare residui di sapone, quando la moquette è completamente asciutta la si ripassa con il battitappeto. Se la moquette è nuova, prima di lavarla è importante controllare la resistenza del colore, provando il trattamento in un angolo. Se il colore tende a sbiadirsi, dovreste eventualmente procedere alla diluizione del prodotto, oppure utilizzarne uno maggiormente specifico per il tipo di tessuto della moquette (lana, nylon, acrilico etc.). Le procedure della pulizia professionale in albergo 67 PARQUET Tutti i giorni il parquet va passato con un panno leggermente umido, ben strizzato, e poi ripassato con un panno morbido o lucidato con la lucidatrice. Periodicamente, dopo averlo pulito, applicate un piccolo strato di cera e passate la lucidatrice. In presenza di macchie è opportuno usare molto cautamente la trementina versandola su un panno e strofinando sulla macchia. Se sono presenti macchie resistenti si può utilizzare anche una paglietta strofinando però delicatamente. Quindi si procede a incerare e a lucidare. COTTO Per i pavimenti in cotto, che andrebbero preferibilmente trattati e protetti con un indurente superficiale e quindi periodicamente incerati, potete utilizzare le stesse quotidiane procedure di pulizia del marmo, facendo attenzione, però, perché il cotto è molto poroso, assorbe lo sporco e si macchia facilmente. TUsate, quindi, sempre prodotti neutri diluiti sul panno e mai direttamente sulla superficie. 5.5 La pulizia delle aree comuni MARMO Per il marmo è sufficiente passare un panno umido tutti i giorni, eventualmente imbevuto di un detergente neutro. Se, infatti, si eseguono i regolari procedimenti di manutenzione che vi riportiamo qui sotto, per la pulizia giornaliera è sufficiente utilizzare solo acqua, passando il pavimento con uno straccio umido e periodicamente il lavaincera. Per pulire i pavimenti di marmo può essere utilizzata anche una soluzione diluita di acqua e ammoniaca (un tappo ogni 5 litri d’acqua). Evitate invece l’uso dell’alcol che opacizza il marmo e toglie la cera. Ricordate, comunque, di non utilizzare sul marmo prodotti acidi, usati per rimuovere le incrostazioni, perché corrodono e lasciano macchie indelebili. Per quanto riguarda la pulizia periodica, potete usare un prodotto autolucidante. Inoltre, almeno una volta all’anno è opportuno provvedere ad un’accurata pulizia a fondo con un decerante alcalino, seguito dal trattamento di lucidatura che solitamente viene fatto con apposite macchine e con il metodo chiamato “cristallizzazione”. CERAMICA Per la pulizia delle piastrelle, usate un panno inumidito di detersivo disinfettante da non risciacquare e ad effetto autolucidante. Periodicamente utilizzate la macchina lavapavimenti, per poi applicare una cera autolucidante e protettiva (lavaincera). Con piastrelle particolarmente porose, prima di applicare la cera occorre provvedere ad uno speciale trattamento periodico che elimini dai pori i depositi di sporco. 68 Le procedure della pulizia professionale in albergo Il ruolo delle cameriere ai piani prevede che si occupino, oltre che della pulizia delle camere, anche delle aree comuni dell’albergo (ascensore, hall, corridoi, etc.), bagni compresi. Naturalmente, le procedure già indicate in dettaglio per le camere, sono le stesse per la pulizia delle aree comuni. La pulizia di queste aree richiede, tuttavia, maggiore attenzione perché essendo ambienti spesso frequentati dalla clientela d’albergo, anche durante le pulizie si possono verificare incidenti con maggiore frequenza, se non si rispettano le corrette procedure di sicurezza. Inoltre, ricordate che nelle aree comuni siete più esposte allo sguardo e al giudizio dei clienti che, attraverso il vostro comportamento, si faranno un’idea della serietà del vostro staff e dell’intera struttura. Vediamo, quindi, qualche suggerimento specifico per la pulizia di alcune aree, solitamente assegnate alle cameriere. Come abbiamo detto, alcune pulizie degli ambienti comuni possono essere svolte anche in presenza dei clienti per trasmettere l’importanza che il vostro albergo riserva alla pulizia e alla soddisfazione degli ospiti. Per questo il vostro comportamento e la divisa devono essere impeccabili. Fate molta attenzione a svolgere alcune operazioni, come la pulizia dei pavimenti, in momenti di minor affollamento, per non creare disagi ai clienti o causare incidenti (qualcuno potrebbe inavvertitamente scivolare sul pavimento bagnato). Per evitare incidenti di questo tipo, quando si Le procedure della pulizia professionale in albergo 69 puliscono bagni e pavimenti di aree comuni, solitamente si utilizza il triangolo segnalatore per avvertire la clientela. Naturalmente, oltre alla normale pulizia dei locali, ci sono tanti piccoli dettagli che possono contribuire a contraddistingere la vostra efficienza e professionalità. In alcuni alberghi, ad esempio, per segnalare ai clienti che la pulizia dei bagni comuni avviene frequentemente, si affigge sulla porta un cartoncino che indica l’ora in cui il bagno è stato pulito e la firma della cameriera che ha provveduto a sanitizzarlo. In altri, il vostro passaggio nei bagni comuni è segnalato al cliente da una serie di piccole, ma preziose attenzioni: la piega sulla carta igienica, i cestini e i posacenere puliti, il cambio delle salviette, etc. Vediamo, adesso, in breve, quali procedure sono più adatte per la pulizia di pavimenti, corridoi, ascensori ed elementi presenti nelle aree comuni. PAVIMENTI Per la pulizia di tappeti e pavimenti in moquette potete utilizzare l’aspirapolvere/battitappeto, mentre per lavare altri tipi di pavimenti seguite le indicazioni precedentemente illustrate, quindi ripassate con un panno morbido. Fate attenzione a pulire bene anche le stuoie nelle guide, che periodicamente andranno tolte per pulire in profondità il pavimento sottostante. Assicuratevi che tutti i tappeti siano ben tirati. Come controllo finale, assicuratevi che non vi siano macchie e che sia pulito anche sotto le porte. LAMPADE E LAMPADARI Le lampade a vista e le piantane vanno pulite quotidianamente di giorno e a luce spenta. Tuttavia, come per le procedure di pulizia della camera, accendetele per controllare che non ci siano eventuali lampadine fulminate da sostituire. Periodicamente è bene prevedere anche un’accurata pulizia dei lampadari. In questi casi, fate attenzione a posizionate bene la scala, in modo da non cadere e accertatevi che nessuno possa inciamparvi. Successivamente, sempre a lampadario spento, potete iniziare a pulirlo con detergenti adatti al tipo di lampadario. PORTE, MANIGLIE, VETRI E SPECCHI Prestate attenzione alle maniglie: sono quelle che il cliente nota subito, 70 Le procedure della pulizia professionale in albergo quindi vanno lucidate periodicamente. Mentre pulite le porte, osservate se ci sono macchie oppure impronte lasciate intorno alle maniglie. Controllate costantemente anche specchi a muro e specchiere e provvedete a pulirli dove è necessario. Sono da controllare e da ripassare spesso anche i vetri e le vetrate più visibili. Periodicamente, invece, vi occuperete della pulizia a fondo di vetri e grandi vetrate, pulendoli dall’alto verso il basso ed eventualmente aiutandovi con i bastoni lavavetri. CORRIDOI La pulizia dei corridoi prevede innanzitutto che spolveriate giornalmente luci, quadri e mobilio (le lampadine fulminate vanno, ovviamente sostituite). Quindi passate l’aspirapolvere cominciando dalla fine del corridoio fino alla porta di uscita. Anche in questo caso, se il pavimento non è in moquette, provvedete a lavarlo e lucidarlo. Periodicamente, spolverate le bocchette di ventilazione, i porta estintori e gli angoli più nascosti. Togliete le macchie dai muri; pulite le porte (anche quelle di sicurezza) ed eliminate le impronte intorno alle maniglie, quindi passate alla pulizia dei battiscopa. Cominciate sempre da un punto nel corridoio fino alla fine, prima da un lato e poi dall’altro, fino a ritornare al punto di partenza. Terminati i battiscopa, pulite il pavimento. ASCENSORI I posacenere vicino all’entrata dell’ascensore vanno vuotati e puliti quotidianamente. Bloccando l’ascensore, pulite il tappetino (in alcuni alberghi viene sostituito giornalmente), spolverate e lucidate specchi e porte sia all’interno che all’esterno, controllate e pulite le luci ed eventuali targhette. Infine, controllate il corretto funzionamento dei pulsanti. 5.6 Il servizio di cortesia Il servizio di cortesia, chiamato anche “servizio di ripasso” o “servizio di guardia”, è molto frequente negli alberghi a 4 stelle e in quelli di lusso e consiste nel controllo delle camere durante il tardo pomeriggio, per riassettarle e lasciare un segno visibile di piccole attenzioni, solitamente Le procedure della pulizia professionale in albergo 71 molto apprezzate dai clienti. Questo servizio è riservato, perciò, solo alle camere con clienti in fermata. Vediamo ora passo dopo passo, come potete procedere nello svolgere il servizio di cortesia. 1: Entrate in camera, seguendo la procedura già illustrata, ma comunicando: “Servizio di cortesia” oppure se il cliente è in camera “Buonasera. Sono la cameriera. Posso prepararle la camera per la notte?”. 2: Spostate dal letto eventuali oggetti lasciati dall’ospite e poneteli sopra la sedia o sul tavolino. 3: Predisponete il copriletto per la notte, portandolo ripiegato dal lato dritto ai piedi del letto. 4: Per il letto singolo aprite il lenzuolo, ripiegando un angolo del lenzuolo unitamente alla coperta, solo da un lato, scegliendo il lato vicino al telefono. Per il letto matrimoniale, invece, aprite il lenzuolo da entrambi i lati. 5: Lasciate sul cuscino un piccolo segno di buona notte (un cioccolatino, un fiore oppure un messaggio per la buonanotte). 6: Predisponete il tappetino scendiletto. Queste sono le procedure solitamente attuate per il servizio di ripasso, ma ovviamente bisogna tener conto che in ogni albergo le cameriere seguono istruzioni dettagliate, stabilite dalla direzione e dalla governante. Durante il servizio di cortesia, si può anche approfittare del tempo disponibile per dare una rinfrescata alle camere rimaste libere, attivare lo scarico del WC in bagno, arieggiare per qualche minuto e rimuovere eventuali tracce di polvere. 5.7 Riordinare e rifornire il carrello A fine turno, dopo aver riconsegnato alla governante la vostra lista camere con le eventuali annotazioni, passate a riordinare e a rifornire il carrello nell’office. Il carrello è uno dei vostri principali strumenti di lavoro e solitamente viene riordinato e rifornito per il giorno seguente a fine turno, seguendo questa procedura: - svuotare i sacchi della biancheria sporca, - mettere da parte la eventuale biancheria rovinata, 7: Sostituite i posacenere sporchi e aggiungete nuovi fiammiferi qualora fossero stati utilizzati. - svuotare il sacco dell’immondizia, 8: Sostituite i bicchieri sporchi e raccogliete eventuali piatti e vassoi. - pulire l’aspirapolvere o battitappeto e sostituire il sacco, 9: Vuotate il cestino portarifiuti. - mettere da lavare panni e strofinacci da riutilizzare, - rifornire il carrello di nuovi sacchi per lavanderia e immondizia, - togliere il secchiello4 con i prodotti di pulizia e controllare se i contenitori vanno riempiti, 10: Riordinate giornali e riviste. 11: Rifornite, se necessario, il courtesy service e sostituite gli asciugamani sporchi. 12: Ripieghate un angolo della carta igienica. 13: Attivare lo scarico del WC in bagno. 14: Chiudete le tende oscuranti. - rifornire il carrello delle dotazioni necessarie (courtesy service, carta igienica, salviette, cartelline, penne, matite, vari stampati, bicchieri, posacenere, lampadine e pile di riserva, etc.), - rifornire il carrello della biancheria pulita necessaria per il giorno seguente, controllando il piano di servizio previsto. 15: Accendete gli abat-jour per la notte. 16: Date l’ultima occhiata, lasciate la camera e chiudete la porta. 72 Le procedure della pulizia professionale in albergo 4) I prodotti per la pulizia devono essere pieni, ben chiusi e tenuti in un apposito secchiello, pratico da portare in camera e utile ad evitare che i prodotti gocciolino nel pavimento. Le procedure della pulizia professionale in albergo 73 accrescerà il senso di responsabilità di ogni addetto nei confronti del proprio operato. 6. Il controllo di qualità La valutazione della performance dovrebbe dare ad ogni collaboratore la consapevolezza di quanto sia importante il contributo che ci si aspetta da lui. Robert B. Maddux 6.1 Check list e controllo del risultato Per realizzare un controllo di qualità delle camere e del loro stato di pulizia è necessario che tutto il personale conosca regole, metodi di lavoro e standard di pulizia, ovvero sappia quale deve essere il risultato finale da conseguire. In base alle dimensioni dell’albergo, ogni giorno o settimanalmente, la governante (o il responsabile qualità) procederà a controllare a campione alcune camere, solitamente un 10%. Per garantire al cliente la qualità della camera e per fare in modo che il personale si adegui allo standard richiesto è importante che i controlli vengano svolti con sistematicità e rigore, non solo per le camere di ospiti particolari. Il controllo deve essere effettuato in modo obiettivo sul risultato del lavoro svolto dalle cameriere, quindi è necessario disporre di adeguati strumenti di verifica, come ad esempio liste di controllo dello stato di camera e bagno (o delle aree comuni) che consentano di evidenziare il buon risultato o eventuali difformità rispetto allo standard richiesto, per provvedere successivamente a correggere errori e a migliorare la qualità del servizio. Queste check list sono utilissime per: - aumentare la sicurezza nei collaboratori e migliorare la loro performance Per raggiungere gli standard di pulizia tutto il personale che lavora al reparto piani deve sapere come sarà valutato il proprio lavoro e quindi conoscere il risultato finale, ovvero, come dovranno apparire camere e bagni rifatti, prima di essere occupati dai clienti. A questo scopo la governante (o il responsabile qualità) realizzerà una lista di controllo (check list) riassuntiva delle caratteristiche che devono avere la camera e il bagno, la illustrerà allo staff e quindi in seguito procederà ai controlli delle stanze a campione, utilizzando la check list. Grazie all’utilizzo di questo strumento tutto lo staff conoscerà lo standard di pulizia richiesto dall’albergo e la governante potrà correggere eventuali errori per migliorare la qualità del servizio complessiva fornita al cliente. Prendendo spunto dai seguenti esempi di check list (della camera e del bagno), ogni governante potrà costruire la propria lista di controllo, con le opportune personalizzazioni rispetto al servizio offerto dall’albergo. SCHEDA DI CONTROLLO QUALITÀ Data_____________ Responsabile___________ - rilevare e comunicare in termini precisi e concreti eventuali errori - aiutare i collaboratori a migliorare le singole prestazioni e il servizio complessivo - pretendere il raggiungimento degli stessi risultati da ogni collaboratore - verificare costantemente la qualità del servizio - controllare la produttività. Il controllo di qualità non deve essere usato come strumento punitivo, ma deve servire a stimolare lo spirito di squadra, a premiare e a correggere. Se la governante realizza il controllo in modo obiettivo e sistematico, riuscirà ad addestrare gradualmente lo staff ad un’auto-valutazione che 74 Le procedure della pulizia professionale in albergo CAMERA CARATTERISTICHE: Porta camera Maniglia Illuminazione Letto Comodini Scrivania Mat. informativo Cestino dei rifiuti Poltroncina Il controllo di qualità COME DEVE ESSERE VALUTAZIONE Senza impronte né cigolii con il cartellino “non disturbare” intatto Lucida e perfettamente funzionante Lampadine e interruttori perfettamente funzionanti e puliti Ben fatto, biancheria perfettamente stirata e ben tesa con i bordi del copriletto che pendono alla stessa quota Senza impronte né tracce di polvere In ordine con il materiale illustrativo ben disposto, senza macchie, piegature, etc. Completo di tutti gli stampati, in ordine, senza piegature né strappi Perfettamente svuotato e posizionato di fianco al tavolo > Pulita e con il rivestimento senza macchie o strappi 75 > CARATTERISTICHE: COME DEVE ESSERE Specchio Cassetti Armadio Senza aloni, né impronte Puliti e che scorrano bene nelle guide Chiuso con le ante pulite e all’interno appendiabiti ordinati, tutti dello stesso tipo e dalla stessa parte Nell’armadio dentro all’involucro di plastica con la federa pulita Pulita e ben piegata nell’armadio Dritti, senza tracce di polvere e ben fissi Senza impronte né tracce di polvere, con canali sintonizzati e il tegolino TV sopra Pulito, perfettamente funzionante Si apre e si chiude perfettamente. L’angolo congelatore è sbrinato I prodotti sono assortiti, ordinati e non scaduti I bicchieri sono sigillati e c’è l’apribottiglie Pulito e perfettamente funzionante Cartoncino pulito e posizionato accanto al telefono Nuovi e posizionati accanto al telefono Almeno due, uno sul tavolo e uno sul comodino, perfettamente puliti Ben piegato sul letto Preparato nel modo stabilito con frutta fresca lavata e perfettamente sana Scorrono perfettamente e le tende oscuranti sono aperte al mattino e chiuse alla sera Perfettamente funzionante, regolato sulla temperatura stabilita Perfetti in tutti i particolari Cuscino di riserva Coperta di riserva Quadri TV color Telecomando TV Minibar Telefono Istruzioni tel. Blocco/penna Posacenere Accappatoio Cestino di frutta Tendaggi Termostato Ordine e pulizia VALUTAZIONE BAGNO CARATTERISTICHE: COME DEVE ESSERE Illuminazione Lampadine e interruttori perfettamente funzionanti e puliti Aspiratore Funzionante e silenzioso con griglia pulita Rubinetteria Perfettamente pulita, lucida e funzionante Asciugamani Due per il lavandino e due per il bidet con il marchio dritto e rivolto all’esterno Telo da bagno Due, con il marchio dritto e rivolto all’esterno Tappetino Pulito e piegato sul bordo della vasca o sullo sgabello Set di cortesia Sulla mensola o sul ripiano del lavabo con tutti i prodotti integri, anche nell’etichetta Ciambella WC Ben fissata, pulita e con la striscia igienica intatta Carta igienica Con l’angolo ripiegato e caduta della carta verso l’esterno. Rotolo di scorta impacchettato 76 VALUTAZIONE L’importante è che la scheda sia chiara, semplice, comprensibile a tutti e riassuma gli elementi e i dettagli salienti della cura della pulizia di camera e bagno con la precisa indicazione della valutazione data ad ogni aspetto (insufficiente, sufficiente, buono, ottimo). In modo simile, oltre alla check list di camera e bagno è possibile realizzare anche altre schede per il controllo della pulizia delle aree comuni dell’albergo. 6.2 Efficienza e tempi medi di pulizia Nello svolgere con impegno e professionalità il lavoro, le cameriere ogni giorno devono raggiungere lo standard di pulizia prefissato, ma anche ottenerlo con efficienza, ovvero realizzare una corretta pulizia in tempi ottimali. La pulizia delle camere in albergo è completamente diversa da quella che svolgiamo a casa, in quanto quotidianamente in albergo dobbiamo produrre lo stesso risultato ed in tempi definiti. Se si escludono i momenti delle grandi manovre in cui si approfitta del calo di occupazione per fare pulizie a fondo, ogni giorno ci sono da fare, con un ordine di priorità, un certo numero di camere in partenza e in fermata, a cui si aggiunge la pulizia delle aree comuni. Alcune camere saranno doppie, altre ad occupazione singola, alcune saranno suite, altre avranno bagni con vasche idromassaggio o con doccia. Queste sono variabili importanti che la governante dovrà tener presente per un'efficiente organizzazione del reparto. Ci sono poi elementi imprevedibili che dipendono dai clienti che possono essere più o meno ordinati, più o meno puntuali nel lasciare la stanza, etc. Per tutti questi motivi non è possibile svolgere un lavoro efficace ed efficiente se non si possiede metodo, organizzazione, abilità, occhio e sveltezza, in altri termini professionalità. Ogni albergo ha camere differenti per dimensioni, arredi, attrezzature e dotazioni e per questi elementi i tempi di pulizia della camera possono subire alcune variazioni. E' tuttavia importante considerare che i tempi dipendono anche da una corretta organizzazione del lavoro nel reparto, da Il controllo di qualità Il controllo di qualità 77 un'efficiente e ordinata sistemazione di office e carrelli e, non ultimo, dall'addestramento di tutto il personale ai piani all'attuazione corretta degli standard procedurali di pulizia delle camere. Come potete vedere dalla scheda che riporta i tempi medi di pulizia della camera, ogni operazione richiede un tempo minimo ineliminabile e se si considera il tempo medio che richiede il rifacimento di una camera doppia in partenza (con arredi e dotazioni standard), indicativamente è di circa 30 minuti. TABELLA TEMPI MEDI INDICATIVI TIPO DI ATTIVITÀ Bussare e annunciarsi Aprire e sistemare il carrello Accendere tutte le luci Aprire le tende Vuotare sacchi e cestini Letto: stripping e controllo Letto: cambio biancheria Letto: rifacimento completo Lucidare e spolverare Controllo frigo, Tv, telecomando Ripristino stampati e accessori Bagno: stripping biancheria Bagno: sanitizzazione Wc Bagno: pulizia lavabo, pareti, etc. Bagno: lucidatura accessori Bagno: ripristino biancheria, carta Bagno: saponi, bicchieri, courtesy Bagno: pulizia pavimento Camera: pulizia pavimento Controllo finale T. medio per rifornimento carrello STANDARD ORARIO IN MINUTI TABELLA PER CALCOLARE LE VARIAZIONI DEI TEMPI MEDI TEMPO (minuti) 0,30 0,30 0,10 0,20 2 2,10 1,20 4 3 1,10 1 1 2 1,30 2 1 0,30 1,10 4 1 1 30 VARIABILI DA CONSIDERARE: TEMPO + TEMPO - Distanza camere dall’office Camere occupazione doppia Camera occupazione singola Camere matrimoniali Suite Sanitari sospesi Dotazioni supplementari Servizio vip Vasca idromassaggio Doccia Balcone Altro__________________ Solitamente ad ogni cameriera vengono assegnate dalle 12 alle 20 camere al giorno, relativamente all’orario di servizio e al tipo di camere. 78 La scheda presentata vi dà, quindi, un'indicazione di riferimento sul tempo medio impiegato da una cameriera addestrata a svolgere le procedure indicate e vi permetterà di controllare le vostre performance giornaliere, ed eventualmente migliorarle, riconoscendo con precisione dove è possibile perdere tempo o guadagnarlo. I tempi medi per la pulizia di una camera ovviamente sono indicativi e dovrete quindi calcolarne le variazioni rispetto ad alcune variabili del vostro albergo come, per esempio, la distanza dall’office, l’occupazione singola o doppia, le camere con trattamento vip, con arredi e dotazioni particolari, etc. Il controllo di qualità Detto questo, per controllare la vostra performance ed eventualmente migliorarla, provate ad utilizzare la seguente tabella e ad indicare il tempo medio che impiegate per ogni singola azione di pulizia di una camera standard in partenza. Naturalmente il miglioramento della vostra prestazione non dipende solo dalla vostra esperienza e velocità, ma dalla corretta applicazione in Il controllo di qualità 79 sequenza delle singole operazioni che vi consentono di guadagnare tempo prezioso mantenendo elevato lo standard di pulizia. Considerate infine che una performance di qualità costante non è solo frutto del lavoro individuale di ciascuna di voi, ma dell’efficiente organizzazione dell’intero reparto, dato che un ritardo o un atteggiamento sbadato, anche solo di una vostra collega, può ostacolare e rallentare il vostro lavoro e, di conseguenza, pregiudicare il buon esito dei risultati. Con l’intento di darvi ulteriori spunti per migliorare la qualità del servizio ai piani nel vostro albergo a partire da tanti dettagli, anche insoliti e sorprendenti, abbiamo qui di seguito raccolto alcune delle idee più originali adottate e sperimentate con successo in diversi alberghi in tutto il mondo. Cinque minuti dopo il check-in, la governante telefona all'ospite in camera per chiedergli se è tutto di suo gradimento. King David Hotel, Gerusalemme SCHEDA DI VERIFICA DEI TEMPI DI PULIZIA DI CAMERA E BAGNO TIPO DI ATTIVITÀ Bussare e annunciarsi Aprire e sistemare il carrello Accendere tutte le luci Aprire le tende Vuotare sacchi e cestini Letto: stripping e controllo Letto: cambio biancheria Letto: rifacimento completo Lucidare e spolverare Controllo frigo, Tv, telecomando Ripristino stampati e accessori Bagno: stripping biancheria Bagno: sanitizzazione Wc Bagno: pulizia lavabo, pareti, etc. Bagno: lucidatura accessori Bagno: ripristino biancheria, carta Bagno: saponi, bicchieri, courtesy Bagno: pulizia pavimento Camera: pulizia pavimento Controllo finale Tempo medio per rifornimento carrello Idee dal mondo per stupire gli ospiti TEMPO (minuti) Quando gli ospiti arrivano nella loro camera trovano una piccola confezione decorata con the e biscotti, contenente un benvenuto personale della governante. The Peninsula, Hong Kong Il giorno del compleanno la cameriera lascia per il cliente un simpatico messaggio di auguri a fianco di una piccola confezioni di dolci, cioccolatini o una rosa per le signore. Sandy Beach, Port Douglas-Australia Entrando nella propria suite gli ospiti trovano una piccolo recipiente con acqua e fiori freschi e in bagno la vasca è ricoperta da fiori che galleggiano nell’acqua. The Strand, Yangon-Birmania Al cliente che arriva tra le 16.00 e le 18.00, dopo essere entrato in camera, viene servito il the con biscotti fatti in casa. Wynfield Inn, Avon, Colorado-USA STANDARD ORARIO IN MINUTI Se gli ospiti si trovano senza bagagli, per errore della compagnia aerea, la governante consegna un kit completo da bagno ed un accappatoio. Sandy Beach, Barbados 80 Il controllo di qualità Idee dal mondo per stupire gli ospiti 81 Al loro arrivo gli ospiti vengono accompagnati in camera dalla governante che illustra brevemente i servizi della camera Radisson Suite Hotel, Ogden, Utah Se un ospite è a letto ammalato, la governante si accerta se ha bisogno di qualcosa e gli porta dei fiori freschi. The Peninsula, Hong Kong Le cameriere fanno trovare in camera la rivista dei programmi televisivi aperta alla pagina del giorno. Ritz-Carlton Buckhead, Atlanta La cameriera ai piani lascia in ogni camera una rosa fresca. Harrah's Hotel, Lake Tahoe, Nevada Al personale ai piani viene fornito l'elenco delle richieste di chiamata per la sveglia, così che sappia quali clienti vogliono dormire più a lungo senza essere disturbati. Radisson Edwardian Hotel, Londra Chiamando la governante i clienti possono avere coperte extra, piumini, cuscini antiallergici, borse di acqua calda, termometri, bilance, bottoni, culle per bambini, box per bambini, pannolini, articoli per la toilette, tavoli da bridge e sedie. Amsterdam Hilton, Olanda Dopo che gli ospiti entrano nella loro camera, un addetto ai piani offre loro una selezione di saponi profumati e sali da bagno. The Mayfair Regent, Chicago Davanti alla porta del loro bungalow, i clienti trovano una vaschetta piena di acqua e orchidee appena colte, per sciacquarsi i piedi dalla sabbia. Nukubati Island Resort, Isole Fiji. 82 Idee dal mondo per stupire gli ospiti Conclusioni In albergo quando una cameriera fa un lavoro eccellente, il letto è ben fatto, la biancheria è candida, la camera profuma di fresco, il bagno è perfettamente pulito e disinfettato, tutto brilla e non c’è traccia di sporco… quando tutto questo accade, difficilmente qualcuno si accorge dell’impegno della cameriera per produrre quel risultato. Al contrario, è molto più facile che qualcuno si accorga dell’esistenza della cameriera, quando a quest’ultima sfugge qualche dettaglio: una ragnatela, tracce di polvere, una cornetta del telefono non disinfettata, incrostazioni o capelli nel bagno, un piccolo tappino sotto il letto, etc. In realtà, perché qualcuno possa accorgersi del suo lavoro e notarlo in positivo, la cameriera deve prestare attenzione ad innumerevoli dettagli: deve pulire con professionalità, dimostrando, al contempo, cura per gli ambienti e attenzione per gli ospiti che occuperanno le stanze da lei accuratamente preparate. E tutto questo la cameriera deve riuscire a realizzarlo in tempi brevi, spesso brevissimi. Talvolta sembra quasi un’impresa impossibile, ma l’esperienza nell’addestrare e formare centinaia di cameriere ai piani, che lavorano in diverse realtà alberghiere del nostro paese, ci ha convinto che è possibile ottenere un buon risultato di pulizia in tempi contenuti, a patto però che il personale ai piani sia istruito e guidato a lavorare con metodo e competenza. La professionalità di una cameriera ai piani, infatti, è frutto di esperienza, occhi allenati a scovare lo sporco e a riordinare, ma dipende anche dallo sviluppo di un efficace metodo di lavoro, che consenta di produrre sistematicamente i risultati desiderati. In altri termini, per garantire al cliente un’elevata e costante qualità del servizio ai piani non è sufficiente avere una squadra di cameriere addestrate, svelte ed abili nel loro lavoro. Occorre anche sviluppare collaborazione e comunicazione fra reparti, prevedere occupazione e carico di lavoro, considerare eventuali imprevisti, definire correttamente turni e compiti precisi per ogni cameriera, tenendo conto di quelli che sono i tempi realisticamente necessari per ottenere il risultato voluto. Conclusioni 83 Con questo manuale non abbiamo inventato nulla di nuovo: abbiamo studiato e approfondito procedure di pulizia, metodi di lavoro e di organizzazione del servizio ai piani applicati negli alberghi di standard internazionale, li abbiamo verificati e sperimentati, adattandoli alla realtà e alle caratteristiche degli alberghi del nostro paese, spesso di piccole e medie dimensioni. L’obiettivo (che ci ha guidato in questi anni e che ci auguriamo di aver raggiunto anche con questo manuale) è diffondere le informazioni e le conoscenze acquisite, opportunamente riadattate, per consentire ad albergatori, direttori, governanti e addette ai piani di lavorare meglio, evitando fatiche inutili e producendo migliori risultati. Glossario Check-in: registrazione all'arrivo del cliente Check list: scheda di controllo Check-out: pagamento e registrazione della partenza del cliente Courtesy service : linea di cortesia Do not disturb: non disturbare Double double: camera con 2 letti matrimoniali Double king: camera con 2 letti matrimoniali di dimensione “King” Ringraziando quindi tutte le cameriere, che in questi anni si sono impegnate nell’applicare e sviluppare i metodi di lavoro da noi illustrati, ci auguriamo che questo manuale possa contribuire a porre le basi di un proficuo e dignitoso sviluppo di professionalità in uno dei reparti che crediamo importante per fornire al cliente un servizio di qualità. Double queen: camera con 2 letti matrimoniali di dimensione “Queen” Due out: sigla per indicare che la camera deve essere lasciata libera dopo il check out del giorno successivo Early arrive: arrivo anticipato Front office: ricevimento Housekeeper: responsabile del servizio di pulizia, governante Housekeeping : servizio di pulizia ai piani Junior suite: suite di dimensioni contenute King room: camera con un letto matrimoniale (larghezza: 180-200 cm) Late check-out: partenza ritardata Occupied: camera in fermata On-change: il cliente è partito ma la camera non deve essere pulita ora Out of order: camera fuori servizio Performance: prestazione Queen room: Camera con letto matrimoniale (larghezza: 150-160 cm) Rollway bed: letto aggiunto 84 Conclusioni Glossario 85 Room division: reparto alloggio Bibliografia Rooming list: lista camere Room sevice: servizio in camera Room status: situazione attuale delle camere Sleep-out: il cliente è registrato nella camera ma quella notte il letto non è stato usato Stay-over: il cliente non parte oggi, ma resta almeno un'altra notte Stripping: spogliare il letto o il bagno della biancheria usata Suite: camera con salotto separato Turn-down service: servizio di ripasso Twin room: camera doppia Vacant ready: camera libera e pronta per un nuovo cliente VIP (Very Important Person): clienti importanti. 86 Glossario Albrecht K. (1994), Il servizio interno, FrancoAngeli, Milano. Albrecht K., Bradford L.J. (1993), Service Management, FrancoAngeli, Milano. Bloch P., Hababou R., Xardel D. (1989), Servizio Compreso, Lupetti & Co. Editore, Milano. M. A. Casado (2000), Housekeeping Management, John Wiley & Sons, USA. Curry J., Meacci S. (1994), Il Customer Marketing: identificare, acquisire, mantenere e sviluppare i clienti, Il Sole 24 Ore Libri, Milano. D'Egidio F. (1990), Il Global Service Management (GSM), FrancoAngeli, Milano. Fedel A. (1998), Grazie per il reclamo!, FrancoAngeli, Milano. Fessard J.L. (1995), Il tempo del servizio al cliente, FrancoAngeli, Milano. Forbes M.S. (1997), Creating Customers, HSMAI, Washington. Gerson R.F. (1993), Oltre il servizio al cliente, FrancoAngeli, Milano. Glanz B.A. (1998), Costruire la fedeltà del cliente, McGraw-Hill Italia, Milano. M. M. Kappa, A. Nitschke, P.B. Schappert (1995), Managing Housekeeping Operations, Educational Institute AH&MA, USA. Kausen R. (1988), Customer Satisfaction Guaranteed, Life Education, Coffee Creek, CA. Lele M.M., Sheth J.N. (1989), Il cliente è la chiave, FrancoAngeli, Milano. MacNeill D.J. (1999), Organizzare il servizio clienti, McGraw-Hill Italia, Milano. Martin W.B. (1999), Servizio clienti di qualità, FrancoAngeli, Milano. Marvin W.R. (1998), 50 Proven Ways to Enhance Guest Service, Hospitality Master Press, Gig Harbor, WA. Morgan R.L. (1993), Come calmare i clienti irritati, FrancoAngeli, Milano. Rafkin L. (2000), Lo sporco degli altri. Avventure di una donna delle pulizie da New York a Kyoto, Feltrinelli, Milano. Bibliografia 87 I Manuali per l’Ospitalità Pubblicati nella stessa collana: 1. La qualità del servizio 2. Il mailing efficace per il successo dell’albergo 3. Marketing per meeting e seminari 4. Marketing per il mercato giapponese 5. Marketing per il turismo organizzato 6. Web marketing per l’impresa alberghiera 7. Persone, Performance, Profitti 8. L’arte della vendita 9. La qualità in albergo dalla A alla Z 10. La qualità del servizio ai piani 88 I manuali per l’ospitalità 89