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Trillo 12 - Comunità degli Italiani di Pirano
DICEMBRE 2 0 11 F O G L I O D E L L A C O M U N I T À A U T O G E S T I TA D E L L A N A Z I O N A L I T À I TA L I A N A C O M U N I T À D E G L I I TA L I A N I “ G I U S E P P E TA R T I N I ” D I P I R A N O BOLLO PAGATO PRESSO L’UFFICIO POSTALE 6330 PIRANO POŠTNINA PLAČANA PRI POŠTI 6330 PIRAN S T A M P E Informiamo i gentili lettori T I S K O V I N A Numero 12 - ANNO XXI che da questo mese potete seguirci anche sul nostro nuovo sito internet: www.comunitapirano.com PRESENTAZIONE DEL IV VOLUME DEI COGNOMI DEL COMUNE DI PIRANO E DELL’ISTRIA Marino Bonifacio - COGNOMI Gentile pubblico vi ringrazio per cati precedentemente sulla ricerca sembravano interessanti da tratessere intervenuto così numeroso dei cognomi, presentando a Ma- tare. Nell’arco della sua ricerca al nostro incontro. Oggi abbiamo rino una lista di cognomi che ci Marino mi ha coinvolta più volte il piacere di presentarvi il IV riguardo quei cognomi di favolume dei Cognomi del comiglie piranesi che avrebbe mune di Pirano e dell’Istria. inserito e che non aveva la Con noi per questa presenpossibilità di contattare. tazione oltre all’autore MaDevo dire che è stato per me rino Bonifacio è presente il un intenso lavoro soprattutto professor Giovanni Rapelli perché non è facile risalire ai di Verona, studioso linguidati concernenti famiglie di sta, poliglotta e conoscitore cui non conosci le origini e di onomastica, toponomala materia è così vasta che stica e dialettologia. Prima nonostante la buona volontà, di passare ai contenuti mi ti smarrisci nella moltitudine voglio soffermare su come di dati. Con Fulvia ci siamo è nata l’idea della pubbliimpegnate a raccogliere focazione di questo volume. tografie di famiglie vissute Marino Bonifacio scriveva nel secolo passato per rensul nostro mensile “Il Trillo” dere il volume più attraente le sue ricerche sui cognomi. pure nell’aspetto grafico. Le Marino Bonifacio Visto l’interesse di tanti letfamiglie ci hanno fornito le COGNOMI DEL COMUNE DI PIRANO tori, la nostra Comunità ha immagini che ritraggono i E DELL’ISTRIA (IV) deciso di pubblicare un inloro famigliari e gli antetero volume sull’onomastica nati. Liliana ha disegnato piranese, il quarto su tale arlo stemma araldico della LASA PUR DIR Comunità degli Italiani “Giuseppe Tartini” Pirano gomento. famiglia Fonda del SeicenEdizioni Fulvia ed io abbiamo conto-Settecento, stemma per Il Trillo – Pirano 2011 trollato i tre volumi pubblila copertina scelto a rappreDEL COMUNE DI PIRANO E DELL’ISTRIA (IV) Pag. 1 sentare questa pubblicazione sui cognomi. La prefazione di questo volume è stata curata dal nostro piranese professor Bruno Fonda. Desidero ringraziare in modo particolare l’autore Marino Bonifacio conosciuto per la sua opera di onomastica cognominale e cultore dei vernacoli istriani, per questa sua ulteriore opera. Un sentito ringraziamento alla signora Maria Luisa Giurco per essersi prodigata con tale cura nella trascrizione del testo. Ondina Lusa Sono molto lieto di poter partecipare alla presentazione dell’ultimo libro di Marino Bonifacio. Voglio ricordare qui le sue pubblicazioni più importanti: tre volumi sui cognomi di Pirano e dell’Istria (1996, 1998 e 2000), l’opera basilare Cognomi dell’Istria: storia e dialetti, con speciale riguardo a Rovigno e Pirano (1997), il volume Cognomi e stemmi di Isola (redatto assieme al prof. Giovanni Radossi di Rovigno, edito nel 2000), l’altra opera basilare Cognomi triestini: origini, storia, etimologia (edito nel 2004). Accanto a questi lavori, importanti per la storia non solo della gente di Pirano, ma anche dell’Istria in generale, della Dalmazia e di Trieste, una miriade di scritti minori su vari periodici, aventi per oggetto costantemente la ricostruzione delle genealogie. Tra questi periodici ricordo “Il Trillo”, “L’Eco de Piram”, “Panorama” di Fiume, “La Voce di S. Giorgio”, “La Sveglia”, “La nuova Voce Giuliana”, “Isola nostra”, ecc. L’attività di Marino Bonifacio nel settore delle genealogie, appoggiata su una passione inesauribile, ha avuto a mio parere un effetto forse inizialmente non previsto dall’autore. E cioè, con le sue opere egli ha messo in atto una sorta di “democratizzazione” delle genealogie: infatti, mentre queste riguardavano fino a pochi anni fa, tradizionalmente, solo le famiglie nobili o comunque altolocate, egli ci ha fornito studi sugli antenati e sul parentado di qualsiasi famiglia con la quale si è trovato a che fare, fosse essa di agricoltori, di pescatori, di contadini o di operai. Io constato che in pratica Marino Bonifacio ha effettuato una netta fusione tra due rami scientifici, l’archivistica e la storia. Il primo ramo è quello abituale, tradizionale: si va a ricercare quali antenati abbia una determinata famiglia dei cosiddetti ceti superiori. Ma il secondo è più importante, an- Pag. 2 che se di solito molto più difficile da accertare: si tratta della storia di chiunque, di qualsiasi componente del popolo. Come tutti gli studiosi, Bonifacio non ha certo la risposta pronta a tutti i quesiti che sorgono, le difficoltà insite nelle sue ricerche sono enormi. La gente comune aveva ben poche possibilità di venire registrata, ma queste possibilità vengono da lui esplorate minuziosamente: i matrimoni, le nascite, i decessi, le compravendite. Bonifacio e io ci siamo conosciuti nel maggio del 1999 quando uno studioso di Conegliano, Eugenio Dal Cin, organizzò un convegno nella sua cittadina in occasione della presentazione di un suo libretto sui cognomi di Conegliano stessa. A quel convegno partecipammo in molti, tutti interessati in vario modo allo studio dei cognomi; tra questi, oltre a noi due, erano presenti anche Enos Costantini (per i cognomi friulani), Umberto Simionato (per i cognomi padovani), Bruno Scaramuzza (per i cognomi di Grado), Pavle Merkù (per i cognomi sloveni), Enzo Caffarelli (per i cognomi italiani in genere – da notare che aveva fondato da poco l’importante “Rivista Italiana di Onomastica”) e soprattutto il grande linguista Giovambattista Pellegrini. Da allora, tra me e Bonifacio c’è stato un continuo scambio di corrispondenza, per tenerci reciprocamente al corrente delle novità sia storiche che linguistiche. Noi due lavoriamo su campi storici diversi, poiché Bonifacio si occupa delle genealogie, io soltanto del significato dei cognomi. Ma spesso le nostre strade convergono, perché io per poter fare un’etimologia devo riuscire ad accertare l’origine etnica di un cognome, altrimenti ogni ragionamento in proposito non avrebbe nessun fondamento, e lui si trova spesso nella necessità di capire se le caratteristiche fonetiche di un cognome accennino a un’origine veneta, friulana, croata, slovena, romena, albanese o altro. Cosí, per esempio, la linguistica ci permette di accertare che il cognome triestino Flègo ha un’insospettata origine austriaca (da Pfleger “amministratore, curatore”), o che il cognome piranese Maraspín non è altro che una variante del fiorentino Malaspína. La linguistica unita alla storia fa arrivare a volte a conclusioni impensate. Per esempio, una vasta area omogenea delle province di Verona, Vicenza e Trento fu abitata in passato (e in parte lo è tuttora) dai cosiddetti Cimbri, una popolazione di antica origine tedesca. Qui troviamo, presso Recoaro, un monte detto Pizzegòro: i linguisti ignari del fatto che Recoaro aveva anch’essa ospitato in passato delle colonie cimbre, derivavano il nome del monte dal veneto pizegadór > pizegaór “pizzicatore” , mentre io ho potuto dimostrare – tenendo conto della documentazione antica – che in realtà esso risale a un soprannome tedesco Pinzgauer significante “persona nativa della regione del Pinzgau presso Salisburgo”. D’altra parte, per citare un altro esempio, le ricerche genealogiche di Bonifacio permettono di stabilire senza ombra di dubbio che lo strano cognome Pastrovícchio non è, come alcuni credevano, un composto dell’antico veneto pastro “pastore” più l’aggettivo vecchio lievemente modificato. In realtà, come dimostra il nostro autore, abbiamo qui un antico soprannome dalmatico, di Perasto, accennante alla regione costiera montenegrina del Pastrovichio (detta anche i Pastrovichi). I lavori genealogici di Marino Bonifacio hanno anche, come effetto secondario, quello di far luce sulla nostra storia. Attraverso le sue ricostruzioni noi possiamo renderci conto degli infiniti spostamenti delle varie popolazioni, dovuti ai commerci della Repubblica Veneta, alle sue necessità militari, al ripopolamento che essa favorì in ogni modo delle sue zone fal- cidiate dalle pestilenze o dalle carestie. Concludendo, non posso che ribadire il grande valore delle ricerche dell’amico Marino, del resto riconosciuto da tutti gli studiosi dei cognomi italiani o in ogni modo collegati alla storia italiana. Grazie, Marino, per ciò che fai! Giovanni Rapelli Carissimi amici, gentilissime signore, egregi signori siamo giunti al quarto volume di un’opera poderosa sulla nostra storia. I cognomi: impronte essenziali per identificare la nostra presenza su queste terre, attraverso le peripezie e le documentazioni che la storia ci ha lasciato, la storia passata e quella recente nel contesto dello sviluppo della parola, nelle sue flessioni evolutive linguistiche, nelle sue variegate interpretazioni e specialmente nell’intenzionalità storico-politica delle genti su altre genti, di una cultura su di un’altra cultura, specialmente in una regione, come la nostra, dove l’orizzonte degli eventi si è trasformato più velocemente che altrove, dove l’incontro di etnie diverse è stato molteplice e variegato e non sempre pacifico e lineare. In realtà i cognomi non sono nien- Pag. 3 t’altro che piccole storie, che compongono il mosaico della grande storia, ma non per questo meno importanti, perle iridescenti che parlano di noi, della nostra vita, del nostro modo di essere e di confrontarci con gli altri nel contesto degli avvenimenti storici. Pertanto l’analisi e lo studio dei cognomi è importantissimo: fonte inesauribile di dati, di storie, di ideali, di speranze; tangibile documento di noi, delle nostre famiglie, della nostra stirpe; tante storie comuni, tante storie importanti, tanti piccoli documenti nel grande crogiuolo della storia. Non possiamo quindi soprassedere su questa ulteriore opera di ricerca sui nostri cognomi del nostro Marino Bonifacio e di Ondina. Riconoscere la sua importanza è essenziale e necessario, in quanto parla di noi, della nostra presenza viva in questa stupenda cittadina istriana che è Pirano, parla delle nostre origini, della nostra cultura, della nostra lingua, del nostro evolversi nello spazio e nel tempo. Grazie ancora, cari amici, a tutti coloro che hanno contribuito a realizzarla. Bruno Fonda SAGGIO DI MANDOLINI E CANTO IN CASA TARTINI Si è tenuto venerdì 9 dicembre 2011 nella sala delle Vedute di Casa Tartini a Pirano il saggio degli allievi del corso di mandolino guidato da Arcangelo Svettini e del gruppo dei minicantanti guidato da Dolores Barnaba. I primi a presentarsi al pubblico sono stati gli allievi del corso di mandolino (Alessio, Hana, Karin e Matteo) che hanno presentato l’esercizio del tremolo in scala Do e Sol ed un paio di pezzi tutti assieme e in coppia. Dopo i giovani mandolinisti si è esibito il gruppo dei minicantanti (Anna, Laura, Klara, Jan, Aurora, Lana Maria, Matej, Hana e Thomas) con varie canzoni del vasto repertorio. Ad aprire e concludere la serata c’è stata l’esibizione dei minicantanti: Lana Maria Bernetič e Matej Koljesnikov che hanno presentato la canzone “Batman può aspettare” di Arcangelo Svettini con la quale la nostra Comunità ha partecipato alla 40esima edizione del Festival della canzone per l’infanzia “Voci nostre”, tenutosi al Teatro popolare istriano di Pola il 26 novembre scorso. Un ringraziamento vada al signor Svettini che ogni anno prepara qualche nuovo pezzo per il festival e congratulazioni alla maestra Dolores Barnaba che oltre a seguire i minicantanti di varie Comunità ha preparato pure la vincitrice del 40esimo Festival della canzone per l’infanzia “Voci Nostre”, Erika Puž, della Comunità di Buie con la canzone “Wanda la strega” su testo e musica di Jessica ed Edi Acquavita. Ha concluso l’allegra serata musicale in Casa Tartini il gruppo mandolini stico “Serenate” che, dopo l’esibizione dei simpatici ragazzi, ha augurato ai presenti buone feste con musiche del vasto repertorio. LA FAMEA DEI SALINERI A ISOLA Sabato 26 novembre 2011 il gruppo “la Famea dei salineri” è stato invitato all’11esima edizione di Folk&Nos al teatro di Isola organizzato dalla locale Comunità degli Italiani “Dante Alighieri”. Quattro le Comunità degli Italiani partecipanti alla tradizionale manifestazione: l’isolana “Dante Alighieri” con la Compagnia di Etno Teatro che ha voluto ricordare il poeta capodistriano Tino Gavardo nel 120esimo anniversario della nascita, presentando un recital di sue poesie in vernacolo; la Comunità degli Italiani “Giovanni Palma” di Torre si è presentata al pubblico con il gruppo vocale “I paesani” che ha cantato le canzoni tramandate dai loro nonni; molto applaudito pure il Gruppo filodrammatico di Matterada che ha interpretato il breve pezzo “Dalla cartomante”. Molto apprezzato il nostro gruppo in costume “la Famea dei salineri” che ha concluso la serata presentando gli attrezzi e il lavoro dei salinai, coadiuvato da Ondina Lusa che per l’occasione ha letto la raccolta di versi scritti da un certo Antonio Sarsin datata 30 luglio 1885, copiata il 13 settembre 1911 e ricopiata il 6 giugno 1973. Il racconto in versi del lavoro e la vita del salinaio è scritto in lingua italiana con degli errori grammaticali e con frasi e vocaboli dialettali tipici dei salinai. Un vero documento, che invita alla ricerca, della famosa attività tradizionale nel Piranese. La presentazione è stata arricchita dalla proiezione di fotografie scelte preparate da Manuela Rojec e Rudi Kovač, scattate nelle saline di Fontanigge da Fulvia Zudič. La serata condotta da Elena Bubola si è conclusa con la donazione del sale al pubblico da parte dei nostri salinai. Pag. 4 L’ANGOLINO DELLE NOSTRE SCUOLE LA COLAZIONE TRADIZIONALE line per abbellire l’albero di Natale, stelle, ecc. dalle salviette colorate. Gli anziani erano molto carini, Venerdì 18 settembre 2011 gli alunni delle scuole dolci, collaborativi e con tanta voglia di lavorare. Mi hanno avuto occasione di gustare e imparare man- è piaciuto stare con loro perché con mia nonna non giando la colazione tradizionale slovena. La cola- posso fare queste cose in quanto lei non ha pazienza zione è il pasto più importante della giornata, chi si per i lavori creativi manuali. sazia bene al mattino poi sta bene tutto il giorno. Mi piacerebbe ripetere questa bella esperienza ed essere di nuovo in compagnia degli anziani per svolLa colazione tipica è composta da: gere un altro laboratorio creativo”. Pane nero, burro, miele, latte e una mela Barbara Zlatič Così abbiamo imparato che il pane nero contiene molte fibre che puliscono e massaggiano l’interno delle nostre pance. Il burro è un grasso che va consumato con moderazione ma ci aiuta a sciogliere ed assimilare alcune vitamine molto importanti. Il miele è un vero toccasana per le malattie di stagione e si conserva senza l’uso di conservanti chimici. Il latte e tutti i suoi derivati sono una fonte formidabile di calcio per i nostri denti e le nostre ossa. E la mela? Una mela al giorno toglie il medico di torno! Gli alimenti, tutti biologici, sono stati offerti da diverse ditte. Gli alunni della V classe di Sicciole COLLABORAZIONE TRA GENERAZIONI Nell’ambito dell’Anno Europeo dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra generazioni, la nostra insegnante di educazione figurativa, Nada Dellore, ha organizzato un laboratorio creativo presso la Casa del pensionato a Isola. Lunedì, 21 novembre 2011, alcune alunne della nona classe, assieme ad un gruppo di anziani, hanno prodotto degli addobbi per abbellire e rallegrare il refettorio della Casa. Tra i ragazzi e le persone anziane si è creato un bel rapporto di collaborazione. “Abbiamo aiutato gli anziani a fare delle decorazioni natalizie per decorare la loro casa. A dire il vero, il lavoro lo facevano tutto loro, noi li aiutavamo solo a ritagliare delle sagome. Durante il lavoro, ci raccontavano qualcosa delle loro famiglie e della loro provenienza. Alcuni di loro hanno detto di essere piranesi e di aver soggiornato per un periodo a Lucia, ma a causa del costo elevato, si sono trasferiti a Isola. Ci hanno rivelato che si sentono molto meglio lì che a Lucia. Alla fine li abbiamo salutati e mentre stavamo ritornando a scuola con il pulmino scolastico, commentavamo allegramente l’esperienza vissuta in compagnia degli anziani”. Serena Vegliach “Ritagliavamo sagome di abeti, fiocchi di neve, pal- 20 NOVEMBRE- 27 NOVEMBRE: SETTIMANA EUROPEA PER LA RIDUZIONE DEI RIFIUTI Venerdì 18 novembre 2011 noi alunni della sesta classe, abbiamo dedicato un’ora di lezione alla preparazione di un cartellone dedicato alla settimana europea per la riduzione dei rifiuti. Facendo la ricerca al computer e discutendo tra di noi, abbiamo constatato che ci sono tanti rifiuti che si possono riciclare, come ad esempio la carta che viene raccolta nel sacchetto e contenitore rosso; il vetro che viene buttato nel contenitore dal coperchio verde; la plastica che viene raccolta nel sacchetto e nel contenitore giallo assieme alle lattine; i rifiuti organici che vengono buttati nel sacchetto biodegradabile e nel contenitore marrone. Purtroppo ci sono anche tanti rifiuti non riciclabili e rifiuti pericolosi che vengono smaltiti in modo più attento, in apposite discariche. Abbiamo capito che la raccolta differenziata è il miglior modo per diminuire la quantità di rifiuti e che il riciclaggio è molto importante in quanto ci aiuta a salvaguardare la natura. Ognuno di noi può fare qualcosa per diminuire la quantità di rifiuti. Ecco alcuni nostri suggerimenti: Bere l’acqua del rubinetto; Usare i fogli di carta da entrambi le parti; Usare il sacchetto della spesa di stoffa e se si usa quello di plastica, riutilizzarlo più volte; Usare i pannolini lavabili. Nika Horvat e Tiara Stergulc Buone Feste Pag. 5 VECI PROVERBI NOSTRANI a cura di Rina Cleva Né dela moglie né del vin, no lodâte co’ visin. Oni doman ga el so’ pan. April aprilon no cavâte el pelicion. In febraro verso note se somena le carote. Sule robe de gente lassa pur dir la zente. La vita xe una dansa tra vita e speransa. No sarà mai lodado chi el vin ga batizado. Chi cusina da sé magna meo che un re. NUMERI BIRICHINI Sei (6) tutta la mia vita. Un di ci (11) rivedremo. Quindi ci (15) rivedremo. Se dici (16) che mi ami. Se dici (16) tu sarà vero. Se tanta (70) è la tua fiducia. Ho tanta (80) fiducia in te. ** Chi s’allena al salto della cena mantiene snello corpo e cervello. Sia buon anno senza affanno né malanno. Chi vede l’alba e l’aurora è segno che lavora. Il bene che tu fai non rinfacciarlo mai. Se ti preme sanità non mangiare a sazietà. Aria sole dieta e sonno ti farà diventar bisnonno. Chi del vino è molto amico di sé stesso è gran nemico. Tutto diventa amaro per chi non ha denaro. Barcaiolo prudente non sfida la corrente. Chi vive con gioia di nulla s’annoia. Le proprie frittelle son sempre le più belle. Consola i dolori altrui troverai conforto nei tuoi. UNA VECIA CONTA AUSTRIACA Unere donere trenere Quari quarici supi supici Mandole scandole ghess. LETTERE IN REDAZIONE E LA LUNA CRESCEVA … Era una sera un po’ fredda, dopo una giornata assolata camminando verso il vostro teatro m’imbattei in tre giovani donne, vocianti e colorate contavano l’un l’altra di come avevano preso la corriera sbagliata. Risi di cuore con loro. Parlavano in dialetto, so… po naše. Poi d’improvviso divennero serie quando raccontai a loro che ero felice di sentire di nuovo quel dialetto, che conobbi 35 anni fa nel mio primo impiego a Slovensko Gračišče. Finì che parlammo tutte in un venezian approssimativo. Poi le tende si schiusero, narrando la storia di una piccola intellettuale, definita eccentrica dalla gente che le viveva accanto per il suo candore, il suo amore verso il prossimo. Innamorata da sempre del vicino, gli dedica un’ora per poi sognare di questa per tutta la vita. Scrive la direttrice del Dramma Italiano, Laura Marchig: “Nella sua ricerca della felicità, Alma (che vuol dir Anima), non appare dissimile da nessun altro essere umano, si può dire quasi che ci rappresenti. Ma a differenza di tutti noi che continuiamo a inseguire la felicità intesa come un fine da raggiungere, come un sogno che una volta realizzato sarà nostro per sempre, Alma intuisce perfettamente che nella vita non si possono trovare che attimi di piacere che passano oltre, scorrono macinati dal tempo e dall’eterno ritorno, ma è proprio per quegli attimi che in definitiva, vale la pena di vivere”. Un plauso sincero agli attori, al regista e a tutti gli altri che hanno contribuito, ci hanno offerto un altro spiraglio della vita che fu, ma che incontriamo tutt’oggi. Grazie e arrivederci, spero. LVS RINGRAZIAMENTO Spenti i riflettori dell’undicesima edizione di “Folk & Nos” – incontro etno-folcloristico tenutosi a Isola sabato 26 novembre 2011, la nostra Comunità, organizzatrice dell’evento, desidera esprimere tutto il suo compiacimento alla Famea dei Salineri per il prezioso apporto dato alla buona riuscita della manifestazione. Pag. 6 Con l’augurio di ancora tanti successi e confidando in future collaborazioni, inviamo i nostri più cordiali saluti. Il Presidente, Amina Dudine CONGRATULAZIONI I migliori auguri arrivano anche dagli Inventastorie Un mondo di auguri di Buon Natale e Felice Anno 2012! Gli Inventastorie augurano a tutti tanta serenità, felicità e piacevoli novità nel nuovo 2012. Un caloroso abbraccio da tutti i bambini del gruppo Inventastorie e dalle maestre Elena e Mariella. AUGURI DI BUON COMPLEANNO A a Fiorella e Luciano Gamboc di Portorose che l’11 novembre hanno festeggiato le nozze d’oro. Tanti auguri dalla figlia Rossella il genero Zoran e nipote Martin si aggiungono parenti e amici per ancora tanti anni di vita insieme! Ondina Lusa (5 gennaio) * Daniela Paliaga (5 gennaio) * Gloria Frlić (6 gennaio) * Onelio Bernetič (19 gennaio) * Valda Zottich (22 gennaio) * Martina Gamboz (28 gennaio) FOTO RICORDO Fotografia ricordo della VI classe della scuola ottennale di Sicciole-Gorgo di Elsa Vatta Pag. 7 BANDI-CORSI-CONCORSI Bando “Nuova Scrittura Attiva”, Concorso Letterario Nazionale opere inedite a tema libero 2ª EDIZIONE 2012 (scadenza 17 gennaio 2012) 3° CONCORSO LETTERARIO “CITTÀ DI GROTTAMMARE”indetto dall’Associazione “PELASGO 968” (scadenza 31 gennaio 2012) AVVISO Informiamo i nostri lettori che “Il Trillo” ospita testi, contributi e fotografie di tutti coloro che sentono il desiderio di inviarci aneddoti, racconti di vita vissuta, vecchie storie, memorie e fotografie della Pirano di un tempo. È un modo per raccogliere ancora testimonianze, prima che queste siano cancellate dall’oblio del tempo: una maniera per documentare questa nostra presenza su questo lembo di terra istriana. Ognuno di voi certamente avrà dei racconti, delle storie di vita vissuta, ambientate o riguardanti la nostra città, conservati e celati nella propria memoria. Si tratta di estrapolarli e di inviarceli. Grazie per la collaborazione. La redazione de “Il Trillo” A TUTTI GLI INFORMATIZZATI! PER POTERVI INFORMARE E RAGGIUNGERE VELOCEMENTE STIAMO PREPARANDO UNA MAILING LIST DI TUTTI I SOCI. VI INVITIAMO A MANDARCI L’INDIRIZZO DELLA VOSTRA POSTA ELETTRONICA ALLA SEGUENTE MAIL DELLA COMUNITÀ: [email protected] BIBLIOTECA “DIEGO DE CASTRO” ORARIO lunedì dalle ore 10 alle ore 12 Giuliana Del Giusto martedì dalle ore 10 alle ore 12 Gianna Roškar mercoledì dalle ore 10 alle ore 12 Ondina Lusa giovedì dalle ore 14 alle ore 16 Daniela Sorgo venerdì dalle ore 10 alle ore 12 Kristjan Knez IL TRILLO, Foglio della Comunità Italiana di Pirano. Redattore responsabile: Bruno Fonda. A questo numero de “Il Trillo” hanno collaborato: Fulvia Zudič, Marisa Zottich De Rosario, Ondina Lusa, Kristjan Knez Adrijana Cah, Manuela Rojec. Pirano, 21 dicembre 2011 Pag. 8 STANZA RICORDO “GIUSEPPE TARTINI” ORARIO Tutti i giorni : 11.00 -12.00 17.00 - 18.00 lunedì chiuso Prezzo del biglietto: adulti 1,50 euro studenti – pensionati 1,00 euro Tel. segreteria: +386 (5) 673 30 90 Fax: +386 (5) 673 01 45 Contabilità: +386 (5) 673 30 91 Fulvia Zudič: +386 (5) 673 01 40 E-mail: [email protected] Stampa e impaginazione: PIGRAF s.r.l., Isola numero copie: 1100 Conosciamo il nostro dialetto di Donna Luisa Carissimi amici lettori! San Nicolò de Bari la festa dei scolari se no i farà festa ghe taiaremo la testa. Questa era la nostra tiritera sperando di non andare a scuola quel giorno. Mettere il piatto fuori della finestra e trovare tante cose belle e buone frammiste a carbone era sempre una bella sorpresa. Ringrazio di cuore tutti i lettori che hanno partecipato attivamente arricchendo questa rubrica ed auguro a tutti un Sereno Natale ed un lieto e Felice Anno Nuovo Per concludere quest’anno, ecco i miei lemmi dialettali 1. Baba A. Signore 2. Bibioso B. Paura 3. Debon C Scorciatoia 4. Frigido D. Zoppo 5. Frugado E. Zampata 6. Giossetin F. Tenere 7. Indafarado G. Spazzolare 8. Satada H. Pestata 9. Sberloto I. Donnetta 10. Sbigola L. Stringere 11. Sbisighin M. Logorato 12. Scartassâ N. Davvero 13. Scartassin O. Noioso 14. Scarussâ P. Freddo 15. Scurtaiola Q. Gocciolino 16. Sior R. Spazzolino 17. Soto S. Smuovere 18. Strucâ T. Affacendato 19. Ticâ U. Frugolo 20. Tignî V. Spremere 21. Tribion Z. Manrovescio La magica immagine della Pirano in festa è opera di Liliana. La Soluzione dovrà pervenire entro il 14 gennaio 2012. Il partecipante, la cui risposta esatta verrà estratta, riceverà La magica immagine della Pirano in festa, acquarello di Liliana Stipanov. Soluzioni del concorso pubblicato sul n. 11 Avaro-Fosso, Bile-Rabbia, Broveto-Zuppa di pesce, Caponera-Pollaio, Copi-Tegole, Copol-Picciolo, Giarina-Ghiaia, Gorna-Grondaia, Polpame-Sansa di olive, Postier-Postino, Rava-Rapa, Scansia-Scaffale, Scovassin-Spazzino, Sinborla-Prugna selvatica, Spassacusina-Retrocucina, Spussa-Puzza, StecadenteStuzzicadente, Subiâ-Fischiare, Tovaia-Tovaglia, Veta-Gugliata, Zizola-Giuggiola. Tra le risposte esatte è stato sorteggiato Giulio Ruzzier di Parezzago che riceverà la pubblicazione “Cesare Dell’Acqua. Contributi e aggiornamenti”. Proverbi de casa nostra inviati da Giulio Ruzzier Co’ fogo, done e mar, xe poco de schersâ. Chi fa festa oni zorno, no brama la domenega. Val più un fâ, che sento comandâ. L’oro te fa sordo e la fortuna te fa orbo. Meo in preson coi santi che in cesa coi briganti. Ogi mal, doman ben, ciapa el mondo come ven. La botega pol verzêla el garzon, ma de sera deve serâla el paron. Pag. 9 XXIII FESTA DEL VIN Domenica 18 dicembre 2011, esattamente una settimana prima di Natale, la Comunità degli italiani di Pirano, si è fatta promotrice di una serata di festa per i suoi soci viticoltori, gli attivisti e altri graditi ospiti presso il ristorante PAVEL 2 di Liliana Lovrečič Protič. La commissione incaricata della raccolta dei vini ha lavorato da sabato per quattro giorni, durante i quali sono stati raccolti campioni di 44 vini bianchi e 20 vini rossi, sempre prelevati direttamente dalle botti, nelle cantine, scrupolosamente numerati ed etichettati. Anche quest’anno c’è stata una flessione di quantità dei prodotti, perchè molti viticoltori hanno cambiato colture. A fianco di Vittorio Lusa si sono avvicendate Manuela Rojec, Fulvia Zudič e Adrijana Cah. Gli enologi invitati a valutare la qualità dei vini di quest’anno sono stati Marino Vocci, Tilen Praprotnik, Miran Korenika, Sergio Vuk e Anko Lakovich. Della preparazione delle bottiglie è stato incaricato Denis Fakin, del conteggio dei punti si sono oc- cupati al tavolo Adrijana Cah, al tabellone Alberto Manzin. Il tabellone è stato preparato da Laura Slama Giachin. I tre vini migliori per categoria, bianchi e rossi, sono stati premiati con le coppe, i primi due anche con i prosciutti. I premiati di quest’anno, ai quali facciamo i nostri complimenti sono, stati per i vini bianchi: al primo posto Claudio Pucer, al secondo posto Evelino Špeh mentre il terzo posto è andato a Mario Calcina. Per i vini rossi il primo posto è andato a Sonja Knez, il secondo a Branko Leban, il terzo a Sergio Bubola. Quest’anno l’intrattenimento musicale è stato affidato al duo Piero Pocecco e Gianni Collori ed al loro ricco repertorio di canzoni e musica da ballo per tutti i gusti. Durante la serata si sono esibiti i gruppi: filodrammatico guidato da Ruggero Paghi, vocale “GiuseppeTartini” guidato da Milly Monica e Neven Stipanov, mandolinistico “Serenate” guidato da Arcangelo Svettini con la partecipazione straordinaria di Cesarina Smrekar. Sono stati esposti i lavori sul tema dell’uva e del vino realizzati dai gruppi di pittura, guidato da Liliana Stipanov, di lavori manuali guidati da Gracijela Mušič e Loredana Ruzzier, mentre i lavori del gruppo di ceramica guidato da Apolonija Krejačič sono stati regalati ai partecipanti del gioco della tombola. Ad aprire la serata è stata l’ospite della Comunità degli italiani di Buie, Jessica Acquavita, con il recital “Barbera e champagne.” Ondina Lusa ha preparato la Tombola in piranese “speciale” con molti ricchi premi. Per tutti “capussi e luganighe” offerti dalla comunità ed annaffiati con i vini dei viticoltori presenti. Questa edizione della “festa del vin” è stata arricchita anche da una gara di dolci, chiamati “fritole”. Pag.10 primo premio ad Ana Argentin, il secondo a Dora Benčič il terzo a Marina Knez. A documentare la serata è stato Joey Palaković del gruppo fotografico CIP. La serata è stata presentata da Daniela Sorgo. GRAZIE… …a tutti coloro che in un modo o nell’altro hanno contribuito alla riuscita della serata. È stato un piacere vedervi così numerosi. Grazie a Vittorio che da 23 anni è il motore della festa. Grazie a Ondina per la Tombola , ad Adrijana per l’aiuto e la disponibilità. A tutti i viticoltori, agli sponsors, alle signore che non si tirano mai indietro quando c’è da preparare un dolce, agli enologi,ai gruppi partecipanti, a Daniela per l’impegno dimostrato, ma anche a tutti gli altri che con la vostra presenza avete contribuito all’allegria in sala. Un grazie particolare a tutta la famiglia Lovrečič ed al personale del ristorante Pavel 2 di Pirano che oltre ad ospitarci già da tanto tempo ci fa sentire a casa nostra! La Comunità degli italiani “Giuseppe Tartini” I dolci partecipanti sono stati gustati dalla giuria di Pirano formata da Martina Vocci, Daniela Sorgo, Jessica Acquavita ed Igor Weigl che hanno attribuito il AUGURI La Comunità degli Italiani “Giuseppe Tartini”di Pirano La Comunità autogestita della nazionalità italiana di Pirano La Società di studi storici e geografici di Pirano e La Società sportiva “Pirano” augurano BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO! Pag.11 APPUNTAMENTI DI GENNAIO 2012 Giovedì, 5 gennaio 2011 dalle ore 17 alle ore 19 presso la scuola dell’infanzia La Coccinella Lucia Laboratorio creativo L’INVENTASTORIE guidato da Mariella Batista ed Elena Bulfon Bernetič L’appuntamento viene organizzato nell’ambito del programma culturale della CAN di Pirano. Venerdì, 13 gennaio 2012 alle ore 18.00 nella sala delle Vedute di Casa Tartini a Pirano FRANTIŠEK ČAP serata commemorativa dedicata al regista La serata viene organizzata in collaborazione con la Società PiraNostra Alma. Sabato, 14 gennaio 2012 alle ore 18.00 nella sala delle Vedute di Casa Tartini a Pirano INCONTRO CON ROBERTA DUBAC, SCRITTRICE DI NUOVA GENERAZIONE DELLA CNI La serata letteraria viene organizzata dalla CI Giuseppe Tartini nell’ambito della collaborazione UI- UPT. Venerdì, 20 gennaio 2012 alle ore 18.00 nella sala delle Vedute di Casa Tartini a Pirano. LE COSE E LE CASE con Silvia Zetto Cassano e Graziano D’Andrea, per la regia di Angela Fortuna. “Le cose e le case” è una produzione RAI, consiste nell’incontro di una casalinga inadeguata, Silvia Zetto Cassano (scrittrice e appassionata di cinema) con il giornalista Graziano D’Andrea, aspirante casalingo. La manifestazione è realizzata dalla CI in collaborazione con l’Università Popolare di Trieste e l’Unione Italiana. Mercoledì, 25 gennaio 2012 nella sala delle Vedute di Casa Tartini a Pirano INCONTRO CON GLI AUTORI Presentazione del libro CHICCHI DI RISO di Roberto Dedenaro Riservato per la Scuola Elementare »Vincenzo e Diego de Castro« ore 10.00 per gli alunni delle classi IV,V e VI ore 11.00 per gli alunni delle classi VII,VIII e IX L’incontro con gli autori viene organizzato nell’ambito del programma culturale della CAN di Pirano. PROSSIMAMENTE: Visita al CIVICO MUSEO DELLA RISIERA DI SAN SABBA (Giornata della Memoria, 27 gennaio, giornata dedicata alla commemorazione delle vittime del nazionalsocialismo, del fascismo, dell’Olocausto e in onore di coloro che rischiando la propria vita hanno protetto i perseguitati) Visita guidata alla MOSTRA: IL MILITE IGNOTO – DA AQUILEIA A ROMA nella sede della Regione Friuli Venezia Giulia di Trieste Visita alla mostra ESPRESSIONISMO a Villa Manin ( Udine). La mostra comprende oltre cento opere tra dipinti e carte, tutte provenienti dal Brucke Museum di Berlino. (gli interessati comunichino l’adesione alla segreteria della Comunità entro il 20 gennaio 2012) Da non perdere!! Sabato, 18 febbraio 2012 al teatro Tartini di Pirano X Gran Ballo di Carnevale con la WITZ ORCHESTRA . Per l’occasione rievocheremo il tempo della Parenzana (110º anniversario), e del Tram di Piran (100º anniversario). Pirano, 20 dicembre 2011 Pag.12 Fulvia Zudič