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Un formidabile volano di sviluppo

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Un formidabile volano di sviluppo
Eventi
Lunedì 25 febbraio 2013
Trasporti & Logistica
■■ GRUPPO BARLETTA / Le nuove prospettive dell’Interporto Sud Europa: al via i lavori per il Polo di Marcianise
Un formidabile volano di sviluppo
Lo scalo e il terminal intermodale sono un’infrastruttura integrata unica in Italia per dimensioni e operatività
L’
Interporto Sud Europa realizzato e gestito dal Gruppo Barletta guarda al futuro.
Dopo il Polo di Maddaloni anche quello di Marcianise (Ce)
vedrà l’avvio dei lavori che prevedono la realizzazione di ulteriori 300.000 mq di capannoni
logistici e servizi per le persone
come centri commerciali, palestre e residenze.
Si tratta di un programma che
rafforza la funzione dell’Interporto Sud Europa situato al
centro dell’area campana a soli
15 km a nord di Napoli e a 4
km da Caserta.
Da sempre visto come un formidabile volano di sviluppo
che rappresenta la possibilità
reale di abbattere i costi del
trasporto del prodotto e velocizzarne la sua collocazione nei mercati, la struttura si
sviluppa su una superficie di
oltre 4 milioni di metri quadrati, che ricade nei comuni di
Maddaloni e Marcianise, cui si
aggiungono gli oltre 2 milioni
di Rfi, lo scalo ferroviario.
Lo scalo e l’adiacente terminal
intermodale dell’Interporto
Sud Europa operano in stretta
sinergia costituendo un’infrastruttura integrata unica in Italia. La capacità operativa dello
scalo merci, insieme a quella
dell’Interporto Sud Europa,
creano un organismo unico
per dimensioni (oltre 6 milioni
di metri quadri) e operatività
capace di porsi come uno dei
principali poli del network degli hub europei.
L’interporto rappresenta infatti la piattaforma logistica del
continente Europa e contribuisce a ottimizzare l’utilizzo
del trasporto ferro-gomma,
diminuire il livello di inquinamento ambientale e aumentare
i livelli di sicurezza stradale su
lunga tratta, captando anche il
traffico del Far East per i porti
di Napoli, Salerno, Gioia Tauro, Civitavecchia e altri.
Il legame con il resto del continente è assicurato dal collegamento strategico della struttura con il Corridoio Europeo
5 - il grande asse ferroviario
e autostradale che l’Unione
europea è impegnata a realizzare e che connetterà Lisbona
a Kiev -, assegnando all’Italia
un ruolo strategico rispetto al
processo di scambi commerciali da e per il Nord Europa e i
Paesi dell’Est.
Le strutture logistiche e interportuali realizzate ricadono
nel Polo di Maddaloni (Ce) e
comprendono una parte intermodale con un piazzale che
vanta un’area complessiva di
circa 180.000 mq e 9 coppie
di binari ferroviari con una
movimentazione di circa 1.700
carri nel corso dell’anno 2012.
La parte logistica è assicurata
Area intermodale
composta
da piazzali
e binari
raccordati con Fs
da capannoni industriali che
occupano un’area complessiva
coperta di 341.000 mq già realizzata e affittata a grossi operatori del settore (Logista Italia; Ceva; Artoni; Movimoda;
Sda e altri) e un’area in corso di
completamento di 63.000 mq,
da concedere in affitto.
La struttura interportuale vanta un posizionamento geogra-
Inquadramento generale con evidenza degli accessi autostradali dedicati
■■ porto di bari / I lavori si concluderanno entro metà agosto 2015
9
fico ottimale con i collegamenti con svincoli dedicati con
l’autostrada A1 (Napoli-Milano), l’autostrada A30 (Salerno
- Reggio Calabria), nonché con
tutte le viabilità statali regionali e provinciali.
Oltre a ciò c’è il supporto di
una propria compagnia ferroviaria. Tutto questo permette
alla società Interporto Sud Europa di intercettare enormi volumi di traffico che hanno ricevuto un nuovo impulso dalla
recente acquisizione del ramo
d’azienda della società Ferport Napoli, che permette di
avere un collegamento diretto,
mediante una rete ferroviaria
dedicata, dal porto del capoluogo campano all’Interporto
e alle varie direttrici nazionali
ed europee.
Controllo e vigilanza aree comuni e aree private 24 ore su
24 con sistema Tutor e videorveglianza satellitare, possibilità di prelievo e immissione
in rete ferroviaria anche di un
singolo container, 23 km di binari divisi tra tre aste di presa
e consegna treni da e per lo
scalo Rfi e 7 binari intermodali
di 650 ml, sono alcuni dei servizi offerti dalla società guidata
dall’amministratore delegato
Antonio Campolattano e dal
presidente del consiglio di amministrazione Salvatore Antonio de Biasio.
Ma Interporto Sud Europa
garantisce anche l’utilizzo di
collegamenti diretti via mare
con la Sicilia, l’integrazione
con l’attività dei porti del sud
Italia e con l’aeroporto di Capodichino.
■■ Accordo / Utile per contrastare problemi e illegalità del settore
New look per l’area Pizzoli-Marisabella Al via l’Osservatorio dell’Autotrasporto
Attivate le banche dati per un interscambio delle informazioni
D
A
opo 50 anni dall’ideazione
dell’opera prevista nel Piano regolatore portuale, hanno
finalmente preso il via i lavori di
completamento delle strutture
nell’area
Pizzoli-Marisabella
all’interno del porto di Bari.
Con un costo complessivo di
circa 53 milioni di euro, si prevede che i lavori saranno materialmente avviati entro la fine
del 2013 per concludersi entro
la metà dell’agosto 2015.
Il 2013 sarà per il porto di Bari
anche l’anno del completamento della progettazione infrastrutturale, dei dragaggi e della
ristrutturazione dei terminal
crociere e della piena imple-
mentazione della rete telematica del porto. Nel mercato delle
crociere, Bari punta a diventare
il porto di riferimento del medio e basso Adriatico e uno tra
i primi dieci del Mediterraneo.
“Il mercato crocieristico conferma la stabilità e l’attrattiva
che ha sempre avuto il porto di
Bari - dichiara Francesco Mariani, presidente dell’Autorità
portuale di Bari -. La struttura
si conferma come homeport
internazionale, con i voli charter operati dalla Spagna e dalla
Francia, un riconoscimento in
più del buon livello di integrazione intermodale e dell’ottima
sinergia tra i sistemi di traspor-
Una vista dall’alto del porto di Bari
to aero e portuale del capoluogo pugliese”. “Una prima analisi
previsionale sul 2013 - anticipa
Mariani - ci consente di ipotizzare un incremento delle toccate, sia in termini di movimentazione passeggeri sia di nuovi
vettori”. La crescita del settore,
infatti, è sostenuta in primo
luogo dall’aumento del numero
degli imbarchi, che nei primi
sei mesi del 2012 ha superato
quota 48.400, con oltre 10mila presenze in più rispetto alla
scorsa stagione, e da un movimento globale di passeggeri, di
oltre 309.000 unità. Il porto di
Bari guida anche la graduatoria
relativa alle proposte di escursioni ed è un punto di eccellenza italiano del turismo religioso, legato in particolare al culto
di San Nicola, configurandosi
come una vera e propria area
strategica per il rilancio urbano ed economico della città e
del suo territorio. D’altro canto,
nonostante il capoluogo pugliese sia già pronto ad accogliere
navi da 330 metri, si sta anche
apprestando a reperire i fondi
per il raddoppio del terminal,
previsto entro il 2013 e si sta
attrezzando per riorganizzare
la gestione delle stazioni marittime e i servizi di supporto ai
passeggeri.
utotrasporto: un settore
complesso e difficile, segnato - oltre dalla crisi economica - dalla concorrenza
sleale, la violazione delle norme sulla sicurezza stradale, lo
sfruttamento dei lavoratori.
Senza dimenticare il rincaro
del gasolio, i costi elevati della
manodopera, la regolamentazione spesso poco chiara.
Problematiche che sembrano
pesare soprattutto sul sistema
delle piccole imprese, colpite da forme di concorrenza
esasperata che finisce con
alimentare
ulteriormente
fenomeni di illegalità e contenziosi. Proprio per trovare
soluzioni a questo intricato
contesto, Prefettura, Polstrada, Provincia, Upi, Cna, Lega cooperative e sindacati di
categoria hanno siglato, di
recente, a Parma un protocollo d’intesa che istituisce
l’Osservatorio dell’Autotrasporto. Obiettivo: individuare e contrastare le sempre
più frequenti situazioni di
illegalità. “Con l’Osservatorio - commenta Luigi Viana,
prefetto di Parma - creiamo
uno strumento per affrontare
le problematiche del settore
che riguardano concorrenza,
sicurezza, ma anche aspetti
© kk-artworks - Fotolia.com
Per diventare uno dei primi 10 riferimenti del Mediterraneo
legati alla vigilanza sulle imprese dove si registrano situazioni d’illegalità spesso sommerse. L’Osservatorio sarà un
luogo dove approfondire determinati problemi, per avere
una conoscenza più articolata
possibile dei fenomeni, anche
attraverso la condivisione dei
dati”.
Tra le iniziative più interessanti al proposito, l’attivazione
di banche dati informatiche
dove scambiare le informazioni. Un progetto già in stato
avanzato grazie al lavoro del
gruppo di lavoro coordinato
dalla Motorizzazione Civile.
Particolare attenzione verrà riservata anche al tema
della sicurezza stradale. “Un
conducente stanco - spiega il
comandante della Polstrada
Eugenio Amorosa - non è un
pericolo solo per sé, ma anche
per gli altri. Fortunatamente i
controlli hanno ridotto gli incidenti mortali sulle strade”.
D’attualità anche le condizioni della rete stradale - 1.400
chilometri e 800 ponti - che
richiede finanziamenti cospicui per mettere in atto interventi urgenti.
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