Comments
Description
Transcript
Esercitazione 18
ESERCITAZIONE: VARIABILI ALEATORIE DISCRETE Giacomo Tommei e-mail: [email protected] web: www.dm.unipi.it/∼tommei Esercizio 1 Sia X una variabile aleatoria discreta che assume valore 1 con probabilità 1/3 e −2 con probabilità 2/3. Calcola il suo valor medio E[X] e la sua varianza V ar[X]. Giacomo Tommei Variabili aleatorie discrete Esercizio 2 In un’urna ci sono 5 palline Rosse e 3 Verdi. a) Se si estraggono a caso 2 palline senza rimessa e X rappresenta il numero di palline Rosse estratte determinare la distribuzione di probabilità di X. b) Se si estraggono a caso 2 palline con rimessa e Y rappresenta il numero di palline Verdi estratte determinare la distribuzione di probabilità di Y . Giacomo Tommei Variabili aleatorie discrete Esercizio 2 - Soluzione a) Poiché l’esperimento consiste nell’estrarre 2 palline SENZA rimessa ed X rappresenta il numero di palline Rosse estratte, la sua distribuzione di probabilità sarà data da p(X = 0) = 3 2 8 7 5 3 p(X = 1) = 2 p(X = 2) = = 8 7 15 = 8 7 5 4 3 28 = 28 5 14 b) Poiché l’esperimento consiste nell’estrarre 2 palline CON rimessa ed Y rappresenta il numero di palline Verdi estratte, la sua distribuzione di probabilità sarà data da p(X = 0) = Giacomo Tommei 2 8 p(X = 1) = 2 p(X = 2) = 5 3 5 8 8 2 3 8 = = = 25 64 15 32 9 64 Variabili aleatorie discrete Esercizio 3 Si lanciano 3 dadi e si considerano le seguenti variabili aleatorie discrete a) X: somma dei punteggi dei 3 dadi; b) Y : prodotto dei punteggi dei 3 dadi. Calcolare il valor medio e la varianza di X e Y . Giacomo Tommei Variabili aleatorie discrete Esercizio 3 - Soluzione a) Consideriamo 3 dadi indistinguibili e supponiamo di lanciarli simultaneamente. La somma dei punteggi dei 3 dadi potrà assumere valori compresi tra 3 e 18. P (X = i) = ni 1 3 , 6 dove i è un valore intero compreso tra 3 e 18, e ni è il numero di modi in cui si può ottenere il valore i. Ad esempio il valore 6 può essere ottenuto come 4+1+1, 3+2+1, 2+2+2. 3 18 18 X X 1 E(X) = i P (X = i) = i ni 6 i=3 i=3 V ar(X) = 18 X 2 (i − E(X)) P (X = i) i=3 b) Per la variabile aleatoria Y si ragiona allo stesso modo, il valore minimo ottenibile è 1, mentre il massimo 216. Naturalmente non tutti i valori tra 1 e 216 saranno esprimibili come prodotto di 3 interi minori o uguali a 6: pensate ad esempio al numero 7. Giacomo Tommei Variabili aleatorie discrete Esercizio 4 Ricordi tutte le cifre del PIN del tuo bancomat tranne l’ultima. Decidi di provare lo stesso scegliendo a caso l’ultima cifra, disponi di un massimo di 3 tentativi. Quanti tentativi farai in media? Giacomo Tommei Variabili aleatorie discrete Esercizio 4 - Soluzione Indichiamo con X la variabile aleatoria discreta che conta il numero di tentativi; tale variabile aleatoria può assumere i valori 1, 2 e 3. Avremo X = 1 quando indovineremo la cifra al primo tentativo, X = 2 quando sbaglieremo il primo tentativo ed indovineremo al secondo, mentre X = 3 lo otterremo quando indovineremo al terzo tentativo oppure sbaglieremo tutti e tre i tentativi. Quindi si ha P (X = 1) = 1 P (X = 2) = 10 P (X = 3) = 9 8 1 10 9 8 + 9 1 10 9 9 8 7 10 9 8 = = 1 10 8 10 quindi il valor medio è E(X) = 1 10 +2 Giacomo Tommei 1 10 +3 8 10 = 27 10 Variabili aleatorie discrete Esercizio 5 Un arciere scocca delle frecce contro un bersaglio disponendo di un massimo di 3 tentativi. Al primo tentativo la probabilità di colpire il bersaglio è 1/5, ma ad ogni nuovo tentativo tale probabilità raddoppia rispetto al tentativo precedente. Calcola: a) la probabilità di colpire il bersaglio; b) il numero medio di frecce scoccate. Giacomo Tommei Variabili aleatorie discrete Esercizio 5 - Soluzione a) La probabilità di colpire il bersaglio è data dalla somma delle tre probabilità di colpirlo al primo colpo, di colpirlo al secondo e di colpirlo al terzo. La probabilità di colpirlo al primo colpo vale 1/5; la probabilità di colpirlo al secondo vale (4/5) (2/5) = 8/25 (non colpisce al primo colpo e ha probabilità doppia di colpirlo al secondo); la probabilità di colpirlo al terzo vale (4/5) (3/5) (4/5) = 48/125 (non colpisce al primo colpo, non colpisce al secondo e ha probabilità doppia, rispetto al secondo tentativo, di colpirlo al terzo). La probabilità cercata è quindi P = 1 5 8 + + 25 48 125 = 113 125 b) Indicando con X il numero di frecce scoccate si nota che X è una variabile aleatoria discreta che può assumere i valori 1, 2, 3; calcoliamo le rispettive probabilità (ricorda che si scoccano tre frecce sia che si colpisca il bersaglio al terzo tentativo sia che non lo si colpisca): P (X = 1) = 1 5 P (X = 2) = Il valor medio è allora E[X] = 1 1 5 Giacomo Tommei 8 P (X = 3) = 1 − 25 +2 8 25 +3 12 25 = 1 5 − 57 25 Variabili aleatorie discrete 8 25 = 12 25 Variabili aleatorie discrete Binomiale (o bernoulliana) Sia E un evento con probabilità p, e consideriamo la v.a. X che conta il numero di volte che E si è verificato in n esperimenti. P (X = k) = n k pk (1 − p)n−k E(X) = n p V ar(X) = n p (1 − p) DS(X) = Giacomo Tommei p p V ar(X) = n p (1 − p) Variabili aleatorie discrete Variabili aleatorie discrete Distribuzione di Poisson Supponiamo di conoscere il numero medio di eventi µ che accadono in un dato intervallo di tempo ed indichiamo con X la v.a. che conta il numero di eventi accaduti nel fissato intervallo di tempo per il fenomeno (di Poisson) in esame. µk −µ P (X = k) = e k! E(X) = µ V ar(X) = µ DS(X) = Giacomo Tommei p √ V ar(X) = µ Variabili aleatorie discrete Variabili aleatorie discrete Distribuzione geometrica Sia E un evento con probabilità p che chiamiamo “successo” e supponiamo di ripetere delle prove. Consideriamo la v.a. X che conta il numero di prove necessarie ad ottenere il primo successo. P (X = k) = (1 − p)k−1 p E(X) = V ar(X) = 1−p p2 1 p DS(X) = p V ar(X) = r 1−p p2 Le variabili aleatorie geometriche godono di una proprietà rilevante, detta assenza di memoria: se nei primi n tentativi non è stato ottenuto alcun successo, la probabilità di dover attendere altri m tentativi prima del primo successo non dipende da n. Giacomo Tommei Variabili aleatorie discrete Esercizio 6 In una serie di 15 prove una variabile aleatoria X con distribuzione binomiale ha valor medio E(X) = 3. Quanto vale la sua varianza V ar(X)? Giacomo Tommei Variabili aleatorie discrete Esercizio 6 - Soluzione Se una variabile aleatoria discreta X ha una distribuzione binomiale allora E(X) = n p V ar(X) = n p (1 − p) , e dove n è il numero delle prove e p il parametro della binomiale che rappresenta una probabilità. Dai dati dell’esercizio e dalle precedenti relazioni segue che p= E(X) n = da cui V ar(X) = 15 Giacomo Tommei 3 15 1 4 5 5 = = 1 5 , 12 5 Variabili aleatorie discrete Esercizio 7 In un sacchetto ci sono 8 biglie rosse, 2 gialle e 10 blu. Si estrae con rimessa per 5 volte. Calcola la probabilità di estrarre: a) esattamente 4 rosse; b) almeno 1 rossa. c) Quante palline gialle saranno estratte in media? Giacomo Tommei Variabili aleatorie discrete Esercizio 7 - Soluzione Si hanno 20 palline in totale quindi P (R) = 8 20 P (G) = 2 20 P (B) = 10 20 a) P (4R) = 5 4 8 4 20 12 20 b) P (almeno 1R) = 1 − P (0R) = 1 − 12 5 20 c) Indichiamo con X la variabile aleatoria discreta che conta il numero di palline gialle estratte: poiché l’estrazione è con rimessa, X ha una distribuzione binomiale con p = P (G) = 2/20 e n = 5, quindi E[X] = n p = Giacomo Tommei 1 2 Variabili aleatorie discrete Esercizio 8 Scegliendo a caso tra tutte le parole di 6 lettere formate da un alfabeto composto dalle sole lettere A,C,G,T calcola: a) la probabilità di ottenere la parola AACGTA; b) scegliendo a caso con rimessa, quante estrazioni dovrai fare in media per veder comparire questa parola? Giacomo Tommei Variabili aleatorie discrete Esercizio 8 - Soluzione a) La probabilità di ottenere la parola AACGTA è p= 1 46 dove a denominatore c’è il numero di possibili parole di 6 lettere formate con l’alfabeto di 4 lettere in questione. b) Indicando con X la variabile aleatoria discreta che conta il numero di estrazioni per vedere estratta la parola in questione, è facile notare che X ha una distribuzione geometrica e quindi il suo valor medio vale E[X] = 1/p = 46 . Giacomo Tommei Variabili aleatorie discrete Esercizio 9 Sia data una variabile aleatoria X. Sapendo che E[X] = 4 e E[X 2 ] = 20 calcola la deviazione standard di X ed il valor medio della variabile aleatoria (2 + 4 X)2 . Giacomo Tommei Variabili aleatorie discrete Esercizio 9 - Soluzione La varianza di X può essere ottenuta dalla relazione 2 V ar[X] = E[X ] − (E[X]) 2 = 20 − 16 = 4 quindi la sua deviazione standard vale σ[X] = q V ar[X] = √ 4=2 Per calcolare il valor medio di (2 + 4 X)2 si utilizzano le proprietà di linearità del valor medio e le informazioni a disposizione: 2 2 2 E[(2 + 4 X) ] = E[4 + 16 X + 16 X ] = E[4] + E[16 X] + E[16 X ] = 2 4 + 16 E[X] + 16 E[X ] = 4 + 64 + 320 = 388 Giacomo Tommei Variabili aleatorie discrete Esercizio 10 Sapendo che la probabilità di avere un figlio maschio in Italia vale p ' 51.35%, quanti figli ti aspetti di dover fare in media per avere un figlio maschio? Giacomo Tommei Variabili aleatorie discrete Esercizio 11 In un gioco a premi investi 50 euro sapendo che hai una probabilità del 8% di vincere 500 euro, una probabilità del 12% di vincere 100 euro, una probabilità del 20% di vincere 50 euro ed una probabilità del 60% di non vincere niente. Ti aspetti, in media, di guadagnare o perdere giocando? Giacomo Tommei Variabili aleatorie discrete