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Testo per Simulazione prova INVALSi

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Testo per Simulazione prova INVALSi
SIMULAZIONE INVALSI - BLOCCO A – T1
LA FAVOLA
Il riccio e la lepre
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Una lepre incontrò un riccio e gli disse ridendo: Riccio, se tu non avessi quei
piedi contorti, che si accavallano l'uno sull'altro, non saresti brutto.
Il riccio, offeso, rispose: Che hai da ridire? I miei piedi contorti sono più rapidi dei
tuoi, per quanto diritti questi siano. Lascia che prima io passi a casa, poi faremo
una corsa.
Il riccio andò a casa e disse a sua moglie: Abbiamo fatto una scommessa io e la
lepre: vogliamo vedere chi correrà più in fretta.
Devi proprio aver perduto la testa! -rispose la moglie.
Tu misurarti con una lepre? Essa ha i piedi agili, e tu li hai contorti e pesanti.
Ma il riccio replicò: Se la lepre ha agili i piedi, io ho agile lo spirito. Fa' quello che
ti dico. Vieni con me nel campo.
Trovarono la lepre in un campo coltivato. Il riccio disse a sua moglie: Nasconditi
in fondo al sentiero: io comincerò qui la corsa con la lepre.
Quando la lepre sarà in piena corsa, io tornerò indietro, e quando essa sarà
vicino a te, esci dal tuo nascondiglio e dille: «lo t'aspetto da lungo tempo! ». Noi
ci somigliamo come due gocce di acqua, e la lepre non si accorgerà di nulla.
La moglie del riccio si nascose in fondo al sentiero. Il riccio e la lepre partirono.
Quando la lepre fu in piena corsa, il riccio tornò indietro e si nascose.
La lepre giunse di galoppo all'altra estremità del sentiero. Che vede? Il riccio è là
seduto, e le dice: Da molto tempo ti aspetto!
La lepre non si accorse che quella era la moglie del riccio, e pensò: «Dio mio,
che prodigio! Come ha fatto a sorpassarmi?». Poi disse ad alta voce: «Proviamo
ancora una volta.»
«Come vuoi» rispose il riccio.
La lepre, tornando a gran velocità sui suoi passi, arrivò di corsa al punto di
partenza.
Che vede? Il riccio è già là, e dice: «Eh, sorella! Tu arrivi soltanto ora: io sono
qui da lungo tempo.»
«Che significa questo prodigio?» pensò la lepre. «lo ho galoppato velocemente,
ed egli mi ha sorpassato? Andiamo! Tentiamo ancora: questa volta non mi
raggiungerà. Ebbene corriamo!»
La lepre galoppò fino a perdere il fiato. E che trovò? Davanti a lei, il riccio seduto
che la aspettava.
E la lepre continuò a galoppare da un capo all'altro del sentiero, finché non ne
poté più.
Si riconobbe vinta e dichiarò che, in avvenire, non avrebbe fatto mai più una
simile scommessa.
proviene da: Il riccio e la lepre | Favole di Lev Tolstoj | Fiabe e Favole - Poesie Report On Line
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