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Testo per Simulazione prova INVALSi
SIMULAZIONE INVALSI - BLOCCO A – T1 LA FAVOLA Il riccio e la lepre 5 10 15 20 25 30 35 Una lepre incontrò un riccio e gli disse ridendo: Riccio, se tu non avessi quei piedi contorti, che si accavallano l'uno sull'altro, non saresti brutto. Il riccio, offeso, rispose: Che hai da ridire? I miei piedi contorti sono più rapidi dei tuoi, per quanto diritti questi siano. Lascia che prima io passi a casa, poi faremo una corsa. Il riccio andò a casa e disse a sua moglie: Abbiamo fatto una scommessa io e la lepre: vogliamo vedere chi correrà più in fretta. Devi proprio aver perduto la testa! -rispose la moglie. Tu misurarti con una lepre? Essa ha i piedi agili, e tu li hai contorti e pesanti. Ma il riccio replicò: Se la lepre ha agili i piedi, io ho agile lo spirito. Fa' quello che ti dico. Vieni con me nel campo. Trovarono la lepre in un campo coltivato. Il riccio disse a sua moglie: Nasconditi in fondo al sentiero: io comincerò qui la corsa con la lepre. Quando la lepre sarà in piena corsa, io tornerò indietro, e quando essa sarà vicino a te, esci dal tuo nascondiglio e dille: «lo t'aspetto da lungo tempo! ». Noi ci somigliamo come due gocce di acqua, e la lepre non si accorgerà di nulla. La moglie del riccio si nascose in fondo al sentiero. Il riccio e la lepre partirono. Quando la lepre fu in piena corsa, il riccio tornò indietro e si nascose. La lepre giunse di galoppo all'altra estremità del sentiero. Che vede? Il riccio è là seduto, e le dice: Da molto tempo ti aspetto! La lepre non si accorse che quella era la moglie del riccio, e pensò: «Dio mio, che prodigio! Come ha fatto a sorpassarmi?». Poi disse ad alta voce: «Proviamo ancora una volta.» «Come vuoi» rispose il riccio. La lepre, tornando a gran velocità sui suoi passi, arrivò di corsa al punto di partenza. Che vede? Il riccio è già là, e dice: «Eh, sorella! Tu arrivi soltanto ora: io sono qui da lungo tempo.» «Che significa questo prodigio?» pensò la lepre. «lo ho galoppato velocemente, ed egli mi ha sorpassato? Andiamo! Tentiamo ancora: questa volta non mi raggiungerà. Ebbene corriamo!» La lepre galoppò fino a perdere il fiato. E che trovò? Davanti a lei, il riccio seduto che la aspettava. E la lepre continuò a galoppare da un capo all'altro del sentiero, finché non ne poté più. Si riconobbe vinta e dichiarò che, in avvenire, non avrebbe fatto mai più una simile scommessa. proviene da: Il riccio e la lepre | Favole di Lev Tolstoj | Fiabe e Favole - Poesie Report On Line http://www.poesie.reportonline.it/favole-di-lev-tolstoj/il-riccio-e-la-lepre.html#ixzz2wGJERlC5