procedura aziendale - Intranet ASST Fatebenefratelli Sacco
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PROCEDURA AZIENDALE PROTOCOLLO ORGANIZZATIVO AZIENDALE DELLE SALE OPERATORIE PA SQ –30 Rev. 0 del 04.06.2012 Rev n° 00 Data 04.06.2012 Descrizione modifica Prima emissione Redazione Verifica Dott.ssa Dolcetti Prof. Foschi Dott.ssa Meroni Dott. Gaboardi Dott.ssa Saporetti Dott. Raimondi Approvazione Dott. Agnello PROTOCOLLO ORGANIZZATIVO AZIENDALE Ospedale Luigi Sacco AZIENDA OSPEDALIERA POLO UNIVERSITARIO PA SQ 30 Rev. 0 del 04/06/2012 Pagina - 1 - di 28 Sale Operatorie STATO DELLE REVISIONI Rev n° Data Descrizione modifica Redazione Verifica Approvazione 00 04.06.2012 Prima emissione Dott.ssa Dolcetti Dott.ssa Meroni Dott.ssa Saporetti Prof. Foschi Dott. Gaboardi Dott. Raimondi Dott. Agnello INDICE 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. RIFERIMENTI NORMATIVI 4. DEFINIZIONI E ACRONIMI 5. RESPONSABILITA’ 6. TABELLA DELLE RESPONSABILITA’ 7. PIANIFICAZIONE DELLE SEDUTE OPERATORIE 8. INTERVENTI URGENTI 9. INTERVENTI IN LIBERA PROFESSIONE 10. FASI DEL PERCORSO Programma operatorio Preparazione paziente in UO Trasporto paziente Ingresso in blocco operatorio e preparazione paziente Ingresso in sala operatoria e check list Recovery room A fine intervento 11. APPROVVIGIONAMENTO DEL MATERIALE OPERATORIA 12. SANIFICAZIONE DELLA SALA OPERATORIA 13. CONTROLLI E VERIFICHE 14. ALLEGATI 15. MODULI DI SALA PROTOCOLLO ORGANIZZATIVO AZIENDALE Ospedale Luigi Sacco AZIENDA OSPEDALIERA POLO UNIVERSITARIO 1. PA SQ 30 Rev. 0 del 04/06/2012 Pagina - 2 - di 28 Sale Operatorie SCOPO La sala operatoria rappresenta una realtà organizzativa complessa, costituita da professionalità diverse che lavorano in team, garantendo le norme di sicurezza per il malato e per gli operatori sanitari. In sala operatoria si debbono assicurare prestazioni cliniche sicure di elevata qualità nel rispetto dell’individualità e della dignità del paziente, in un ambiente di lavoro ordinato ed efficiente che rispetta le competenze ed il ruolo di tutte le componenti che in esso operano favorendone l’accrescimento professionale. E’ necessario coordinare una notevole quantità di risorse, non solo umane ma anche tecniche, al fine di coniugare efficienza, sicurezza ed equità delle prestazioni offerte al malato. La conduzione di una sala operatoria necessita pertanto di modelli gestionali ed organizzativi adeguati. Lo scopo del presente provvedimento è quello di definire le regole della sala operatoria, nell’intento di ottimizzare le risorse, di raggiungere una efficienza maggiore e di migliorare la cura erogata in sicurezza. In particolare si intendono raggiungere i seguenti obiettivi: Corretta programmazione degli interventi in elezione per ottenere il completo utilizzo di ciascuna seduta operatoria senza creare ripetuti prolungamenti dell’attività oltre i termini di seduta, che possono avere ricadute organizzative negative. identificare i percorsi autorizzativi degli interventi in urgenza/emergenza identificare il modello organizzativo di utilizzo della sala operatoria per interventi in libera professione. PROTOCOLLO ORGANIZZATIVO AZIENDALE Ospedale Luigi Sacco AZIENDA OSPEDALIERA POLO UNIVERSITARIO PA SQ 30 Rev. 0 del 04/06/2012 Pagina - 3 - di 28 Sale Operatorie Il regolamento si articola seguendo il percorso cronologico e fisico dell’operando. Il processo inizia quindi con la stesura del programma operatorio e termina con il ritorno del paziente nell’unità operativa (UO) di provenienza. 2. CAMPO DI APPLICAZIONE Il regolamento si applica ai Blocchi Operatori presenti in ospedale che sono: Blocco Operatorio monospecialistico dedicato alla Cardiochirurgia e alla Chirurgia dei grossi vasi - ubicato nel CF 53 – piano terra Blocco Operatorio monospecialistico dedicato alla Ostetricia e Ginecologia – ubicato nel CF 2 – primo piano Blocco Operatorio Centrale polispecialistico situato nel CF.51 – piano terra - al quale afferiscono le specialità di: Chirurgia Generale ( I e II), Urologia, Ortopedia, Oculistica, ORL e Ginecologia per gli interventi maggiori. Nel presente documento non sono considerati i settori esterni ai blocchi operatori, nei quali tuttavia vengono praticate prestazioni a carattere invasivo, quali: Emodinamica Elettrofisiologia Centro di Inseminazione Assistita Sale piccoli interventi Ambulatorio per iniezioni intravitreali Altro Per i quali esiste l’obbligo di tenuta del registro analogo a quello operatorio, però l’organizzazione rilevante. 3. RIFERIMENTI NORMATIVI specifica si differenzia in modo PROTOCOLLO ORGANIZZATIVO AZIENDALE Ospedale Luigi Sacco AZIENDA OSPEDALIERA POLO UNIVERSITARIO Requisiti Sale Operatorie strutturali, tecnologici ed PA SQ 30 Rev. 0 del 04/06/2012 Pagina - 4 - di 28 organizzativi minimi per l’esercizio delle attività sanitarie da parte delle strutture pubbliche e private (DPR 14 gennaio 1997 n. 42) Linee guida per la definizione di standard di sicurezza e di igiene ambientale dei blocchi operatori (ISPESL 1997) Raccomandazione ministeriale per la corretta identificazione dei pazienti, del sito chirurgico e della procedura (Ministero della Salute) Manuale per la sicurezza in sala operatoria: raccomandazioni e check list (Ministero della Salute, ottobre 2009) Normativa sulla compilazione e conservazione della cartella clinica (Manuale della Cartella Clinica, 2° Edizione – 2007, Regione Lombardia) Normativa sulla compilazione e conservazione del verbale e del registro di sala operatoria (Nota Prot. 900.2/2.7/190 del 14.03.2006) 4.DEFINIZIONI E ACRONIMI UO: unità operativa OSS: operatore socio-sanitario Pz: paziente BO: Blocco Operatorio SO: Sala operatoria 5. RESPONSABILITA’ Nella nostra Azienda i Responsabili organizzativi dei diversi blocchi operatori attivi sono: 1) Il Direttore della U.O. di Cardiochirurgia per il blocco operatorio annesso al suo reparto 2) Il Direttore della U.O. di Ginecologia e Ostetricia per il blocco operatorio e per le sale parto annessi al suo reparto PROTOCOLLO ORGANIZZATIVO AZIENDALE Ospedale Luigi Sacco AZIENDA OSPEDALIERA POLO UNIVERSITARIO 3) PA SQ 30 Rev. 0 del 04/06/2012 Pagina - 5 - di 28 Sale Operatorie Il Direttore della U.O. di Anestesia e Terapia Intensiva I per il blocco operatorio centrale del pad. 51. Ciascun Responsabile è coadiuvato nei suoi compiti da un coordinatore infermieristico presente in ciascun blocco. 6. TABELLA DELLE RESPONSABILITA’ R= responsabile C= collabora Attività Redazione DMP Dirett. Dirett. Coord Respon. Coord.re SITRA U.O. U.O. U.O. B.O. B.O. Chir Anestesia Chir. R R R C C C R C R C Piano Sedute Chirurgo Anestesista Inferm. Sala Gestione Sala per urgenze Verifica corretto utilizzo S.O. Redazione e R invio C programma sett. e giornaliero Validazione R programma Preparazione Paz. reparto In R/C R C C PROTOCOLLO ORGANIZZATIVO AZIENDALE Ospedale Luigi Sacco AZIENDA OSPEDALIERA POLO UNIVERSITARIO Identificazione PA SQ 30 Rev. 0 del 04/06/2012 Pagina - 6 - di 28 Sale Operatorie R équipe chirurgica Identificazione R anestesista Identificazione équipe C R infermieristica Trasporto paz. (a seconda R R delle UU.OO. e del B.O.) Gestione pz in sala op. Attività C R R R Chirurgo Anestesista Inferm. DMP Dirett. Dirett. Coord Respon. Coord.re SITRA U.O. U.O. U.O. B.O. B.O. Chir Anestesia Chir. Sala compilazione check list (ciascuno la R R R R per propria parte) Dimissioni dal R B.O. (se è C presente, altrimenti è il chirurgo) Compilazione Verbale op. (ciascuno la R per propria parte) Stampa verbale del R R R R PROTOCOLLO ORGANIZZATIVO AZIENDALE Ospedale Luigi Sacco AZIENDA OSPEDALIERA POLO UNIVERSITARIO Sale Operatorie PA SQ 30 Rev. 0 del 04/06/2012 Pagina - 7 - di 28 Conservazione Registro R Operatorio Gestione del personale C R medico anestesista del 51 e del BO di Ostetricia e Ginecologia Gestione del personale C medico anestesista del BO di Cardioch. Gestione del personale del comparto del C R BO Monitoraggio utilizzo sale C R C Verifiche igienico- R sanitarie 7. PIANIFICAZIONE DELLE SEDUTE OPERATORIE Premesso che la sala operatoria è un ambito ad organizzazione complessa e costosa per l’elevato numero di risorse umane, tecnologiche e di materiale utilizzate, questa risorsa deve assolutamente essere utilizzata secondo principi improntati alla massima efficienza. Ne consegue pertanto che ciascuna seduta operatoria deve essere fruita completamente. Questo obiettivo può essere raggiunto solo con due strumenti: PROTOCOLLO ORGANIZZATIVO AZIENDALE Ospedale Luigi Sacco AZIENDA OSPEDALIERA POLO UNIVERSITARIO 1. PA SQ 30 Rev. 0 del 04/06/2012 Pagina - 8 - di 28 Sale Operatorie Massimo rispetto degli orari – soprattutto dell’orario di inizio di ogni seduta mattutina che deve avvenire non oltre le ore 8.00 e di fine seduta, di norma alle 14.00 con una tolleranza in eccesso fino a 30 minuti. Ovviamente da questa logica è escluso il caso in cui sopraggiungano complicanze e/o imprevisti che prolunghino la seduta oltre l’orario consueto. Infatti in tal caso, che si presuppone eccezionale, il personale è tenuto a prestare la propria opera fino al termine dell’intervento. Si precisa che per inizio seduta operatoria si intende l’inizio delle procedure anestesiologiche adeguate al caso da trattare, mentre per fine della seduta operatoria l’uscita del paziente dalla sala operatoria. 2. Corretta programmazione giornaliera degli interventi – curando il mix interventi lunghi/interventi brevi – calcolando con la migliore approssimazione possibile la previsione di durata di ciascun intervento, che dovrà tenere nel dovuto conto le variabili in gioco (operatore/paziente). Le sedute operatorie devono essere distribuite secondo piani a medio e lungo termine sulla scorta della domanda e di quanto negoziato con la Direzione Generale nel budget annuale da ciascuna U.O. La pianificazione delle sedute operatorie, in elezione ed in urgenza, nei blocchi monospecialistici (Cardiochirurgia e Ostetricia e Ginecologia) viene effettuata in autonomia dai rispettivi Responsabili sulla base della disponibilità delle risorse, dell’andamento della domanda e del budget assegnato. Viceversa per quanto attiene la gestione delle sale del blocco centrale, la logica di assegnazione delle sedute deve tenere conto non solo delle risorse disponibili in termini di spazio, di personale infermieristico ed anestesiologico, ma anche delle diverse esigenze provenienti da più UU.OO. chirurgiche, ciascuna delle quali presenta una propria lista di PROTOCOLLO ORGANIZZATIVO AZIENDALE Ospedale Luigi Sacco AZIENDA OSPEDALIERA POLO UNIVERSITARIO PA SQ 30 Rev. 0 del 04/06/2012 Pagina - 9 - di 28 Sale Operatorie attesa. Inoltre deve gestire la disponibilità di almeno 1 sala per l’urgenza H24 a disposizione per le specialità chirurgiche afferenti a questa struttura. A fronte di questa complessità, il Responsabile, in accordo con i diversi Direttori delle UU.OO. interessate, pianifica una assegnazione di base delle sale operatorie, che, a parità di risorse e di richiesta, resta fissa nell’anno. A questo programma basale si possono aggiungere eventuali sedute aggiuntive, attivate per situazioni e/o per finalità particolari e previa autorizzazione della Direzione Strategica, anche con l’utilizzo eventuale di risorse economiche aggiuntive. Viceversa una variazione in riduzione si verifica nei periodi di accorpamento delle UU.OO. di degenza (es. periodo estivo). Le assegnazioni sono fondamentalmente stabili, una possibilità di variazione potrebbe essere attuata qualora, a seguito di verifiche sulla corretta e completa fruizione delle sedute, dovesse risultare da parte di una o più U.O. un sottoutilizzo dello spazio operatorio attribuito. 8. INTERVENTI URGENTI Gli interventi in urgenza o in emergenza hanno la priorità su qualunque altro intervento. Pertanto ogni paziente ricoverato per eseguire un intervento chirurgico di elezione, deve essere preventivamente informato dal chirurgo della possibilità, se pur remota, di un suo rinvio nel caso in cui si dovesse verificare la necessità dì dover effettuare interventi di emergenza-urgenza o qualora si presentassero prolungamenti non prevedibili di altri interventi che facciano slittare il programma operatorio della giornata. PROTOCOLLO ORGANIZZATIVO AZIENDALE Ospedale Luigi Sacco AZIENDA OSPEDALIERA POLO UNIVERSITARIO Sale Operatorie PA SQ 30 Rev. 0 del 04/06/2012 Pagina - 10 - di 28 Di tale informazione, resa obbligatoriamente dal chirurgo all'utente deve esistere evidenza nel modulo di consenso informato all'intervento chirurgico. E’ tuttavia da precisare che all’interno del Pad. 51 il Blocco Operatorio dispone di una sala dedicata al’urgenza per cui, di norma, questa attività non impatta in quelle ordinaria. Al paziente, il cui intervento viene rinviato, deve essere assicurato un posto nella prima seduta operatoria assegnata alla specialità chirurgica interessata, compatibilmente con la tipologia di intervento e le condizioni cliniche del paziente. Per maggiore chiarezza, si ricorda che per emergenza si intende la compromissione dei parametri vitali che necessitano di un intervento immediato per garantire la sopravvivenza del paziente o del prodotto del concepimento, mentre l’urgenza è la compromissione dei parametri vitali che richiede interventi pronti, ma dilazionabili nel tempo, anche se, di norma, non oltre le 24 ore. La richiesta di accesso al Blocco Operatorio di un paziente in emergenza determina o l’utilizzo immediato della sala dedicata all’urgenza o, se questa è già occupata, l'interruzione della sequenza del programma operatorio di elezione della prima sala disponibile, e della equipe che dovrà prestare la sua opera. La necessità di un intervento in emergenza e/o urgenza deve essere tempestivamente comunicata sia al Responsabile e al Coordinatore Infermieristico del Blocco Operatorio sia all’équipe chirurgica coinvolta. Al di fuori del normale orario di lavoro la procedura interna, già diffusa dalla DMP con nota dell’aprile 2011 (vedi allegato) prevede che per il blocco operatorio del pad. 51 è il chirurgo di guardia interdivisionale che decide, sulla base delle condizioni cliniche del malato, le priorità di accesso PROTOCOLLO ORGANIZZATIVO AZIENDALE Ospedale Luigi Sacco AZIENDA OSPEDALIERA POLO UNIVERSITARIO PA SQ 30 Rev. 0 del 04/06/2012 Pagina - 11 - di 28 Sale Operatorie alla sala operatoria, a fronte di più di una richiesta di intervento urgente. La richiesta di utilizzo della sala per l'urgenza va effettuata secondo le indicazioni riportate nella comunicazione interna del OGGETTO: Gestione degli interventi urgenti 2011avente per effettuati nel Blocco Operatorio del Pad. 51 (vedi allegato). 9. INTERVENTI IN LIBERA PROFESSIONE Si premette che l’attività resa in regime libero-professionale deve essere garantita, ma allo stesso tempo deve ritenersi aggiuntiva e non sostitutiva dell’attività istituzionale. Pertanto se la stessa viene effettuata in una seduta operatoria pomeridiana aggiuntiva, non deve essere previsto alcun correttivo di tipo organizzativo. Viceversa se gli interventi in libera professione sono eseguiti nella seduta mattutina, prevista come dedicata all’attività istituzionale, l’équipe dovrà restituire pari orario, nel pomeriggio dello stesso giorno o in altra giornata, per operare i pazienti in regime di SSN che avrebbero dovuto essere trattati nella seduta occupata dalla libera professione. Sul piano organizzativo la programmazione sia della seduta destinata alla libera professione che eventualmente di quella di recupero, debbono essere concordate dal chirurgo con il Responsabile ed il Coordinatore del Blocco Operatorio. A questa regola generale farà eccezione la Cardiochirurgia, alla quale sarà richiesto solo la restituzione del debito orario, ma non il recupero della seduta in quanto questo è reso impossibile dalla limitatezza degli spazi operatori disponibili, intesi sia come logistica che come tempo. PROTOCOLLO ORGANIZZATIVO AZIENDALE Ospedale Luigi Sacco AZIENDA OSPEDALIERA POLO UNIVERSITARIO 10. PA SQ 30 Rev. 0 del 04/06/2012 Pagina - 12 - di 28 Sale Operatorie FASI DEL PERCORSO Il processo si articola secondo le fasi che seguono: I. II. Programma operatorio Preparazione paziente in unità operativa (UO) III. Trasporto paziente IV. Ingresso in blocco operatorio e preparazione paziente V. Ingresso in sala operatoria e check list VI. Recovery room VII. A fine intervento I. Programma operatorio Il programma operatorio di ogni sala deve riportare per ciascun giorno di seduta: a. gli interventi chirurgici e i nominativi dei pazienti (nome/cognome e data di nascita), b. la previsione di durata degli interventi programmati, c. i nominativi dei chirurghi (compresi gli specializzandi) d. la tecnica anestesiologica e. il posizionamento del paziente sul lettino operatorio f. la firma del responsabile di UO. (o suo sostituto) g. la necessità eventuale di passaggio in terapia intensiva nella PROTOCOLLO ORGANIZZATIVO AZIENDALE Ospedale Luigi Sacco AZIENDA OSPEDALIERA POLO UNIVERSITARIO Sale Operatorie PA SQ 30 Rev. 0 del 04/06/2012 Pagina - 13 - di 28 fase post-operatoria La stesura del programma deve prevedere il rispetto dei tempi di sala: l’inizio dell’attività è alle ore 8.00 e la fine degli interventi è alle ore 14.00. Il programma operatorio deve essere settimanale. Entro le ore 13 del venerdì precedente la settimana di riferimento deve essere inviato via fax (N° 3006) al coordinatore del blocco operatorio. Questo darà modo al Blocco Operatorio di organizzare le presenze/assenze in funzione del piano di lavoro. Se da parte del coordinatore e del Responsabile del Blocco la pianificazione settimanale risulta coerente, ivi compresa la disponibilità, quando prevista di letto in terapia intensiva, non vi sarà da parte loro alcuna risposta (silenzio/assenso). Se, viceversa, dovessero rilevare incongruità legate a qualunque motivazione, l’anestesista contatterà il Responsabile del reparto coinvolto per comunicare il problema rilevato e per trovare insieme una soluzione condivisa. Nel caso in cui non si riuscisse a trovare un accordo, si procederà nel seguente modo: - Per problemi clinici/chirurgici – deciderà il chirurgo - Per problemi organizzativi/anestesiologico – deciderà l’anestesista - Per problemi di carattere igienico-sanitario – deciderà la Direzione Medica di Presidio Inoltre, tenuto conto che potrebbero comunque intervenire modifiche in corso di settimana, entro le ore 12.30 del giorno precedente deve essere PROTOCOLLO ORGANIZZATIVO AZIENDALE Ospedale Luigi Sacco AZIENDA OSPEDALIERA POLO UNIVERSITARIO PA SQ 30 Rev. 0 del 04/06/2012 Pagina - 14 - di 28 Sale Operatorie inviato al coordinatore del B.O. il programma definitivo della seduta del giorno successivo. Dopo la definizione e l’invio del programma del giorno dopo, nessuna modifica può essere apportata a meno che non intervengano eventi imprevisti ed imprevedibili (variazioni delle condizioni cliniche che controindicano l’intervento chirurgico, assenza del paziente, ecc.). In tal caso deve esserne data tempestiva comunicazione alla sala operatoria e comunque di norma entro le ore 7,45 del giorno di seduta. II. Preparazione paziente in UO La preparazione all’intervento chirurgico deve avvenire nell’UO di provenienza del paziente, secondo quanto stabilito nella checklist pre e peri operatoria. La preparazione comprende: eventuale tricotomia e preparazione cutanea pre-intervento (doccia o altro) digiuno profilassi antibiotica (se prevista in reparto), terapia prevenzione TVP, premedicazione rimozione protesi, monili, gioielli, smalto e trucco marcatura del sito chirurgico (se pertinente), controllo allergie, controllo firme consenso/i informato/i I farmaci somministrati in preparazione all’intervento chirurgico vanno necessariamente prescritti in cartella clinica. E’ necessario dare evidenza sia della preparazione sia dei controlli pre intervento effettuati, mediante la compilazione della check list, come definito nella relativa istruzione operativa. III. Trasporto paziente PROTOCOLLO ORGANIZZATIVO AZIENDALE Ospedale Luigi Sacco AZIENDA OSPEDALIERA POLO UNIVERSITARIO Sale Operatorie PA SQ 30 Rev. 0 del 04/06/2012 Pagina - 15 - di 28 Il trasporto dell’operando di cardiochirurgia e di ostetricia/ginecologia non presenta problemi in quanto i blocchi operatori sono contigui ai rispettivi reparti. Mentre il trasporto del paziente dalla UO al blocco operatorio centrale di norma avviene nel seguente modo: - Per i ricoverati nelle UU.OO. del Pad 51 il trasporto avviene ad opera di un Operatore del blocco operatorio - Per i pazienti provenienti dal PS il trasporto è a carico del personale di PS - Per i pazienti ricoverati nelle UU.OO. collegate il trasporto avviene ad opera del personale del reparto di degenza durante la fascia diurna e a seconda delle situazioni nella fascia notturna (eventuale utilizzo del servizio interno di ambulanza) - Per i pazienti dei reparti non collegati il trasporto viene effettuato dal servizio interno di ambulanze Prima di prelevare il paziente per accompagnarlo in sala operatoria, il personale addetto al trasporto dovrà avvisare il personale sanitario del reparto. Inoltre il trasporto deve essere obbligatoriamente preceduto dalla identificazione attiva del paziente da parte dell’operatore che effettua questo intervento (compreso il personale dell’ambulanza) con richiesta e verifica del nome/cognome e della data di nascita. Anche i dati anagrafici (nome/cognome e data di nascita) apposti sulla documentazione sanitaria che segue il paziente devono essere controllati. Questa precauzione serve ad evitare un possibile scambio di paziente e/o di cartella clinica. PROTOCOLLO ORGANIZZATIVO AZIENDALE Ospedale Luigi Sacco AZIENDA OSPEDALIERA POLO UNIVERSITARIO Sale Operatorie PA SQ 30 Rev. 0 del 04/06/2012 Pagina - 16 - di 28 Il paziente entra in sala con la propria cartella clinica completa di tutta la documentazione compresa la cartella infermieristica. IV. Ingresso in blocco operatorio e preparazione paziente Tutto il personale sanitario e tecnico dell’Azienda che deve partecipare all’intervento e ad altre attività ad esso correlate, è autorizzato ad accedere al blocco operatorio (esclusivamente dopo idonea vestizione). Mentre dovrà essere specificatamente e preventivamente autorizzato dalla Direzione Medica di Presidio il personale tecnico e sanitario esterno alla Azienda che deve prendere parte alla seduta o come operatore o come osservatore o come discente nel caso di eventi formativi. La Direzione Medica di Presidio, se il caso lo richiederà, provvederà a chiedere ogni ulteriore informazione per perfezionare la posizione degli interessati e dell’Azienda sul versante assicurativo. In ogni modo il numero degli operatori presenti in contemporanea in sala deve essere limitato allo stretto indispensabile in quanto il rischio di infezione è direttamente proporzionale al numero dei presenti. Gli ingressi in blocco operatorio del pad. 51 (di operatori, di pazienti, di materiali) seguono i percorsi tratteggiati nella planimetria allegata. L’ingresso principale è considerato quello centrale, mentre di norma l’ingresso secondario (lato del servizio di rianimazione) è riservato alle urgenze e ai pazienti con particolari problemi dell’UO di ortopedia e della U.O. di Urologia. Il doppio ingresso del B.O. pad.51 è dettato da due esigenze logistiche: a) la presenza di un deposito letti presso l’ingresso principale, b) la necessità di ridurre il carico di lavoro degli addetti al trasporto. PROTOCOLLO ORGANIZZATIVO AZIENDALE Ospedale Luigi Sacco AZIENDA OSPEDALIERA POLO UNIVERSITARIO PA SQ 30 Rev. 0 del 04/06/2012 Pagina - 17 - di 28 Sale Operatorie Inoltre per ridurre sia la necessità di personale e sia l’ingombro nell’area di deposito dei letti, si è previsto, quando possibile, per la chirurgia ambulatoriale, l’uso della barella / carrozzina anziché del letto. Il paziente trasportato viene identificato all’interno del blocco dall’infermiere addetto, che controlla nome/cognome e data di nascita in modo attivo, l’UO e il tipo di intervento chirurgico, la completezza del consenso/i informato/i e compila la parte di check list prevista prima dell’induzione dell’anestesia. L’infermiere, nel B.O. centrale, provvede inoltre ad applicare al polso del paziente la fascetta identificativa con codice colore differente per ogni divisione chirurgica e procede con la preparazione del paziente all’intervento. Se è prevista un’anestesia loco regionale il paziente viene portato per tempo negli spazi dedicati alla preparazione pazienti. Nel B.O. Centrale ulteriori letti dedicati alla preparazione del paziente (assistito dall’infermiere di sala) sono collocati di norma davanti alle sale di otorinolaringoiatria, oculistica e day hospital. L’anestesia loco regionale viene eseguita dall’anestesista di sala, coadiuvato dall’infermiere di anestesia nei locali previsti, dotati di attrezzatura per il monitoraggio e nel rispetto della privacy del paziente. Anche l’anestesia peridurale può essere eseguita al di fuori della sala. Una organizzazione a se stante avrà la U.O. di Oculistica che pratica i propri interventi in anestesia locale, di norma effettuata direttamente dal chirurgo. V. Ingresso in sala operatoria e check list Prima dell’ induzione dell’anestesia, l’intera équipe operatoria verifica in doppio il paziente, la procedura e il sito chirurgico, con PROTOCOLLO ORGANIZZATIVO AZIENDALE Ospedale Luigi Sacco AZIENDA OSPEDALIERA POLO UNIVERSITARIO Sale Operatorie PA SQ 30 Rev. 0 del 04/06/2012 Pagina - 18 - di 28 comunicazione attiva e partecipata di tutti i componenti (TIME OUT di sala operatoria) e l’infermiera di sala provvede alla compilazione della check list. Inoltre debbono essere già state effettuate le verifiche che i materiali necessari siano tutti presenti e che le apparecchiature siano funzionanti. Durante l’intero intervento le porte debbono restare chiuse, eventuali transiti esterno/interno o viceversa debbono essere ridotti al minimo. VI. Recovery room Al centro del blocco operatorio del pad. 51 è collocata una recovery room dotata di quattro posti letto, attrezzati e riservati all’osservazione post operatoria dei pazienti. Infatti gli operandi in questo blocco sono preparati nel locale a ciò destinato (n. 31 in planimetria allegata), mentre l’osservazione post-operatoria successiva viene effettuata nella recovery room (locale n. 47 in planimetria). La recovery room è stabilmente presidiata dall’ infermiere, mentre la zona preparazione è di competenza dell’infermiere di sala e pertanto non prevede la presenza fissa di personale. VII – A fine intervento Al termine dell’intervento si procederà alla conta delle garze e dello strumentario. Questa verifica, in termini di responsabilità coinvolge sia il medico che l’infermiere. La risultanza deve essere registrata nella check list e firmata da coloro che l’avranno effettuata. PROTOCOLLO ORGANIZZATIVO AZIENDALE Ospedale Luigi Sacco AZIENDA OSPEDALIERA POLO UNIVERSITARIO PA SQ 30 Rev. 0 del 04/06/2012 Pagina - 19 - di 28 Sale Operatorie In caso di risultato dubbio, l’equipe procederà come da protocollo specifico (nuovo conteggio, radiografia di controllo, ecc.) al fine di evitare l’evento avverso rappresentato dalla dimenticanza di garze, pezze laparotomiche, pinze, ecc. in addome o altri distretti. L’importante è che quando il paziente lascia la sala si sia raggiunta la certezza che tale evento non si sia verificato. A fine intervento, il ritorno presso l’UO di provenienza viene disposto dall’anestesista (o dal chirurgo nel caso dell’Oculistica) previa compilazione della scheda di dimissione. In recovery room viene iniziata la terapia antalgica prescritta dall’anestesista. Al paziente viene applicato il monitoraggio necessario. L’équipe compila in ogni sua parte il verbale operatorio, ciascuno per la propria competenza, seguendo le indicazioni di cui al Protocollo Operativo: “COMPILAZIONE E TENUTA DEI REGISTRI OPERATORI”. Il Chirurgo stampa due copie del verbale operatorio, di queste una andrà in cartelle clinica e una resterà in sala. Sarà cura del Coordinatore di ciascun blocco operatorio raccogliere e conservare la seconda copia, che andrà a far parte del Registro Operatorio. Il paziente torna in degenza con la sua cartella clinica (compresa anche quella infermieristica), aggiornata con il verbale operatorio e con tutte le eventuali prescrizioni terapeutiche che il chirurgo o l’anestesista intendono effettuare. Al momento del rientro presso l’UO di provenienza, il paziente deve essere preso in carico tempestivamente dal personale sanitario di reparto . 11. APPROVVIGIONAMENTO OPERATORIA DEL MATERIALE DI SALA PROTOCOLLO ORGANIZZATIVO AZIENDALE Ospedale Luigi Sacco AZIENDA OSPEDALIERA POLO UNIVERSITARIO PA SQ 30 Rev. 0 del 04/06/2012 Pagina - 20 - di 28 Sale Operatorie Visto che il materiale necessario per garantire il funzionamento di ciascuna sala operatoria è molteplice e fortemente specifico per la specialità chirurgica trattata in quel contesto, è necessario che per ogni sala operatoria sia identificata una figura di infermiere, incaricato del controllo dell’approvvigionamento del materiale chirurgico generale e specialistico, ivi compresi gli eventuali dispositivi sanitari dedicati al singolo paziente (verifica in tempi utili dell’avvenuta consegna prima di dare il via all’intervento). Inoltre per garantire che questa verifica venga effettuata sempre, anche nei periodi in cui l’operatore all’uopo identificato fosse assente, è indispensabile che ciascun referente provveda via via al passaggio di consegne ad altro operatore (o eventualmente direttamente al coordinatore del blocco operatorio). E’ infatti obbligatorio che tutto il materiale necessario sia disponibile nel momento in cui serve. Per le Sale Operatorie di Urologia e di Oculistica sarà cura del Coordinatore Infermieristico garantire – di norma – la figura dell’infermiere strumentista e di sala referenti deputati all’allestimento della sala, al controllo dell’approvvigionamento del materiale chirurgico, al corretto funzionamento delle apparecchiature e alla funzionalità della sala operatoria. 12. SANIFICAZIONE DELLA SALA OPERATORIA La sala operatoria è un ambiente che deve presentare un elevato grado di asespsi. Per mantenere questo stato, durante la seduta operatoria, tra un intervento e l’altro, vengono eliminati i rifiuti prodotti, viene allontanato tutto il materiale non monouso utilizzato per avviarlo al percorso successivo (decontaminazione – lavaggio – sterilizzazione), viene rimosso PROTOCOLLO ORGANIZZATIVO AZIENDALE Ospedale Luigi Sacco AZIENDA OSPEDALIERA POLO UNIVERSITARIO PA SQ 30 Rev. 0 del 04/06/2012 Pagina - 21 - di 28 Sale Operatorie lo sporco dai pavimenti e dalle superfici piane con metodi ad umido e con panni monouso, prima con acqua e detergente e poi con soluzione disinfettante. Lettino, carrelli e tavolini devono essere sanificati accuratamente con soluzione detergente e disinfettante. L’entità e la durata della pulizia e della sanificazione della sala fra un intervento e l’altro sono direttamente proporzionali al grado di contaminazione ambientale con liquidi biologici che si è verificato durante l’intervento appena concluso. Al termine di ogni seduta arredi e attrezzature mobili vengono portati esternamente alla sala per una sanificazione accurata dei pavimenti e per il lavaggio delle pareti. Settimanalmente si esegue un risanamento radicale della sala, come da capitolato d’appalto vigente. 13. CONTROLLI E VERIFICHE La DMP ed il SITRA attraverso i propri collaboratori provvederanno ad effettuare le verifiche di carattere igienico-sanitario secondo un calendario definito annualmente. I risultati dei sopralluoghi finalizzati alle verifiche sopra indicate saranno trasmessi ai Direttori e/o Coordinatori interessati. Qualora fossero riscontrate non conformità di carattere igienico-sanitario saranno comunicate le azioni correttive necessarie e si provvederà ad effettuare ulteriori sopralluoghi per verificarne l’applicazione. Inoltre la DMP ed il SITRA provvederanno a monitorare l’andamento dei seguenti indicatori ritenuti significativi per verificare l’efficacia e l’efficienza dei blocchi operatori: PROTOCOLLO ORGANIZZATIVO AZIENDALE Ospedale Luigi Sacco AZIENDA OSPEDALIERA POLO UNIVERSITARIO Sale Operatorie PA SQ 30 Rev. 0 del 04/06/2012 Pagina - 22 - di 28 INDICATORE n. 1 Rispetto dell’orario di inizio attività N° sedute iniziate dopo l’orario stabilito X 100 N° Totale sedute OBIETTIVO: Risultato non superiore al 20% INDICATORE n. 2 Contenimento degli sforamenti di orario di fine seduta oltre i 30’ – al netto degli interventi già programmati con durata oltre termine e al netto di eventuali complicanze non previste e non prevedibili. N° Sforamenti__ X 100 N° totale sedute OBIETTIVO: Risultato non superiore al 30% INDICATORE n. 3 Compilazione Check List N° Check List compilate X 100 N° Totale Interventi OBIETTIVO: Risultato non inferiore all’80% INDICATORE n. 4 Tempi Chirurgici distinti per tipologia di intervento (senza complicanze) T cute/cute_per tipologia di intervento X 100 Tempo totale Intervento Infine sarà effettuato un costante monitoraggio sull’utilizzo delle sale dell’urgenza. PROTOCOLLO ORGANIZZATIVO AZIENDALE Ospedale Luigi Sacco AZIENDA OSPEDALIERA POLO UNIVERSITARIO Sale Operatorie PA SQ 30 Rev. 0 del 04/06/2012 Pagina - 23 - di 28 I risultati, elaborati a cadenza di norma trimestrale, saranno comunicati ai Responsabili ed eventuali significativi scostamenti rispetto ai risultati attesi potranno essere oggetto di analisi e di discussione congiunta. Inoltre farà parte di una analisi puntuale la verifica del numero e della tipologia di non conformità in relazione al rispetto di quanto contenuto nel presente documento. 15. ALLEGATI o Identificazione del paziente (PLA SQ-02 Rev.0 del 15.07.2010) o Modalità di compilazione della check list pre e peri operatoria (IA SQ-01 Rev.0 del 01.08.2010) o Marcatura del sito chirurgico (IA SQ-02 Rev. 0 del 10.10.2011) o Planimetria Blocco Operatorio Pad. 51 16. MODULI o Checklist pre e peri operatoria (MA SQ-01/IA SQ-01 Re.2 del 29/07/2011) PROTOCOLLO ORGANIZZATIVO AZIENDALE Ospedale Luigi Sacco AZIENDA OSPEDALIERA POLO UNIVERSITARIO Sale Operatorie PA SQ 30 Rev. 0 del 04/06/2012 Pagina - 24 - di 28 PROTOCOLLO ORGANIZZATIVO AZIENDALE Ospedale Luigi Sacco AZIENDA OSPEDALIERA POLO UNIVERSITARIO Sale Operatorie PA SQ 30 Rev. 0 del 04/06/2012 Pagina - 25 - di 28 PROTOCOLLO ORGANIZZATIVO AZIENDALE Ospedale Luigi Sacco AZIENDA OSPEDALIERA POLO UNIVERSITARIO Sale Operatorie PA SQ 30 Rev. 0 del 04/06/2012 Pagina - 26 - di 28 PLANIMETRIA BLOCCO OPERATORIO PAD.51 ---- PERCORSO SPORCO ---- PERCORSO PULITO ---- PERCORSO PERSONALE ---- PERCORSO UTENTI PROTOCOLLO ORGANIZZATIVO AZIENDALE Ospedale Luigi Sacco AZIENDA OSPEDALIERA POLO UNIVERSITARIO Sale Operatorie PA SQ 30 Rev. 0 del 04/06/2012 Pagina - 27 - di 28