Comments
Description
Transcript
Progetto ENPROS
Progetto ENPROS: 45 Infermieri italiani, esperti di triage, nella culla del MTS (Manchester Triage System). L’anno 2013, per 45 Infermieri italiani esperti in Pronto Soccorso, ha rappresentato l’anno dell’esperienza in terra anglicana, nei DEA di diversi ospedali di Manchester. Ma partiamo con ordine. Sotto l’impulso di varie anime professionali operanti presso il CTO di Torino, finanziato dall’Unione Europea tramite il programma Leonardo da Vinci, Training Agreement and Quality Commitment, l’anno scorso si è concretizzato il progetto ENProS, Emergency Nurse Professionals’ Skills to improve quality of health services. Dopo un lungo e complesso periodo di progettazione e di sacrifici, alle prime idi di Maggio 2013, è partito il primo gruppo di Professionisti Infermieri alla volta del Regno Unito, con meta Manchester. L’intento di questo primo gruppo, così come degli altri due, è stato quello andare a conoscere e a respirare la dove è nato il Manchester Triage System, dove lo sviluppo dei protocolli e la ricerca ha raggiunto livelli di altissima qualità. La competenza specifica degli Infermieri è stata quella di essere esperti in ambito dell’emergenza ed accettazione, in particolare di triage. Partner del progetto sono stati l’Azienda USL7 di Siena, l’Azienda Sanitaria Locale di Matera, l’Azienda Sanitaria Locale 8 Cagliari, l’ALSG (Advanced Life Support Group, creatore del Manchester Triage System), il GFT (Gruppo Formazione Triage), il Collegio IP.AS.VI di Torino e la ONLUS Rainbow for Africa. Al progetto hanno partecipato Infermieri, provenienti da Basilicata, Toscana, Sardegna e Piemonte, che dopo preparazione specifica all’esperienza medesima e divisi in tre gruppi, sono partiti in momenti diversi. La preparazione è avvenuta, innanzitutto, in ambito metodologico, logistico‐organizzativo e linguistico, sotto la guida della Direzione Aziendale delle Professioni Sanitarie del Presidio CTO di Torino. Lo scopo studio‐esperienziale è stato quello di andare ad indagare e sviscerare quei campi professionali, clinici, organizzativi e trasversali di maggiore interesse, che potessero rappresentare nuova linfa per la nostra professione, andando a librarsi del modello infermieristico anglosassone, che indubbiamente, in merito ad autonomia e competenze avanzate, si trova a percorrere lungo un sentiero molto più ampio, lineare ed avanzato, rispetto a quello italiano. 1 Il primo gruppo, partito a maggio, ha avuto il compito di indagare alcuni ambiti e fare una prima cernita sui altri possibili campi indagabili; il secondo, partito a giugno, ha studiato i campi definiti indagabili dal primo gruppo; il terzo, partito ad ottobre, ha avuto il compito specifico di completare gli studi‐esperienziali dei due gruppi precedenti. Per ogni gruppo è stato identificato un Coordinatore, con il compito specifico di raccogliere, collegare ed integrare fra loro i lavori svolti a Manchester, gestire i rapporti sia con i Responsabili italiani che inglesi. Gli ambiti indagati sono stati descritti nella tabella sotto risportata Area Clinica Il Trauma Team, responsabilità e competenze dell’Infermiere Inglese. I protocolli clinico/organizzativi, ruolo dell’Infermiere. Terapia e dolore, valutazione del problema in triage; La gestione codici minori; L’appropriatezza degli accessi, l’Infermiere “Deflector”; Il Paziente nell’osservazione breve intensiva (OBI) e l’Infermiere. Area Organizzativa I modelli e i sistemi organizzativi; Le figure professionali sanitarie e non; La documentazione sanitaria; La gestione del tempo‐lavoro (turni, breafing); L’integrazione con territorio, modello inglese e ruolo dell’Infermiere. Area Professionale La formazione universitaria; Il percorso formativo dell’Infermiere di triage; Le figure infermieristiche di coordinamento; L’autonomia, la responsabilità e la competenza dell’Infermiere inglese; La gestione dello stress psico/fisico, il supporto psicologico per Pazienti ed Operatori. Area Trasversale La gestione delle informazioni, capacità relazionali con Pazienti e Parenti; La gestione del rischio clinico; L’Umanizzazione delle cure, un grosso esempio dalla sanità inglese (NHS). Il periodo di osservazione è avvenuto in 4 Ospedali di Manchester, città universitaria, situata al centro dell’Inghilterra con un bacino di Utenza di circa 5 milioni di Cittadini: 2 1. North Manchester General Hospital; 2. Central Manchester University Hospital ‐ Royal Infirmary; 3. University Hospital of South Manchester ‐ Wythenshawe Hospital; 4. Salford Royal Hospital. Inoltre, l’esperienza ha riguardato anche una giornata presso la Centrale Operativa Emergenza Territoriale 911. Gli ambiti di maggiore interesse professionale sono risultati essere la figura infermieristica del Nurse Pratictioner, la gestione della terapia del dolore in triage, l’Infermiere di triage, i vari livelli della professione infermieristica, la formazione continua e post‐base, gli strumenti di lavoro (appropriatezza degli accessi, documentazione, logistica). Le Responsabili e i punti di riferimento, in terra shakespeariana, sono state Jill Windle, Lecturer Practitioner in Emergency Nursing, e Janet Marsden, Senior Lecturer in Healthcare Studies. La conclusione e l’apice di questa esperienza, credo unica in Italia, sarà il Convegno Nazionale del 3 ottobre 2014, in fase di costruzione, in cui, partendo dall’esperienza in terra d’oltre Manica, raccontando l’esperienza direttamente dai Colleghi che hanno vissuto l’esperienza stessa, si arriverà a parlare e a discutere delle competenze avanzate dell’Infermiere in Italia. Si avrà, inoltre, l’opportunità di partecipare ad una tavola rotonda conclusiva ed interloquire direttamente con Rappresentanti dell’Università di Torino, Prof. Valerio Dimonte, della Federazione Nazionale dell’Ordine Medici, Dott. Amedeo Bianco, della Federazione IPASVI, Dott.ssa. Annalisa Silvestro, di Cittadinanza Attiva, Dott.ssa Maddalena Galizio, del mondo Giornalistico, Marco Accossato, sulla tematica “l’Infermiere in Italia oggi, quale futuro nel campo delle competenze avanzate”. Il Convegno verrà introdotto con una lettura magistrale da Jill Windle, che insieme a Janet Marsden e Kevin Mackway‐Jones, rappresentano i padri fondatori del Manchester Triage System. Enzo Amelio Infermiere ‐ DEA Grandi Traumi Presidio CTO A.O. Città della Salute e della Scienza – Torino Francesca Condemi Infermiera ‐ DEA Piccoli Traumi Presidio CTO A.O. Città della Salute e della Scienza‐ Torino 3