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Nessun titolo diapositiva
atti amministrativi - la motivazione
2004
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Riferimento normativo : ARTICOLO 3 L. 241/90
funzione: la pa rende conto del suo operato e il
cittadino può verificare se l’atto sia stato adottato in modo imparziale nel rispetto dei principi
di legalità e buona amministrazione
SI COMPONE DI 2 ASPETTI:
1) ragioni giuridiche con valutazione degli interessi
in gioco e la descrizione delle norme che motivano
e giustificano l’adozione dell’atto
2) una parte descrittiva e una valutativa: sono
descritti gli interessi coinvolti e sono comparati
con la decisione della soddisfazione
di un interesse
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in luogo di un altro
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La motivazione dell’atto
amministrativo (1)
La decisione dell’Amministrazione deve essere
“spiegata” nell’atto. I motivi rimangono interni,
quando divengono una giustificazione (motivazione
in senso ampio) o motivazione (in senso stretto) si
rendono esterni i motivi e si legano ai presupposti di
fatto, ossia si crea un legame tra volontà e
presupposti su cui si fonda la decisione.
Essa muove da presupposti, ossia da elementi
sollecitatori che devono essere necessariamente
rappresentati e confrontati con i dati giuridici che
giustificano l’azione atti
amministrativa
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La motivazione dell’atto
amministrativo (2)
La motivazione si fonda su un complesso
informativo che per ogni atto deve essere
“costruito” con attenzione, secondo i principi di
completezza, veridicità e possibilità di riscontro
Tutte le informazioni devono essere sostenute
da una base documentale, che deve essere
sempre ottenuta e che fonda la decisione e
costituisce una prova tangibile di quanto
affermato negli atti; è gestita in maniera da
confluire nella decisione
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La motivazione dell’atto
amministrativo (3)
I dati informativi sostengono i presupporti
di fatto
I presupposti di fatto devono essere
confrontati con quelli giuridici, alla luce
dell’istruttoria, per verificare la
sussistenza di elementi che giustifichino le
scelte dell’Amministrazione
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La motivazione dell’atto
amministrativo (4)
Gli elementi informativi acquisiti in
istruttoria costituiscono la componente
descrittiva della motivazione delle
decisioni tradotte nell’atto
Ogni dato contribuisce allo sviluppo dei
processi valutativi che sostengono la
ponderazione degli interessi in gioco
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La motivazione dell’atto
amministrativo (5)
La ponderazione degli interessi (generali
e particolari) conduce alla strutturazione
delle valutazioni essenziali della
decisione
Tale complesso di considerazioni
costituisce componente essenziale ed
indefettibile della motivazione dell’atto
amministrativo
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La motivazione dell’atto
amministrativo (6)
Il complesso dato dai presupposti, dalle
informazioni istruttorie, dai dati valutativi, dai
pareri e dalle attestazioni di sostegno deve essere
ordinato secondo una logica sequenziale
In tale strutturazione devono comunque essere
enucleati gli elementi essenziali (focus su alcuni
profili “forti” della decisione)
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Polifunzionalità della
motivazione
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Secondo una parte della dottrina
amministrativistica la motivazione è
polifunzionale ossia è rivolta a più destinatari
e deve tener conto della loro natura:
A) il soggetto inciso dal provvedimento
B) la collettività organizzata (controllo e
trasparenza)
C) il GA che può sindacare il provvedimento
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La motivazione dell’atto
amministrativo (7)
Alcuni elementi informativi istruttori possono
essere ricondotti alla decisione anche “per
relazione”
Tale strutturazione deve essere chiaramente
esplicitata nell’atto e supportata da una
giustificazione delle esigenze che l’hanno fatta
esperire nella motivazione
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La motivazione dell’atto
amministrativo (8)
La definizione della motivazione non può mai
essere standardizzata.
Essa deve mediare gli interessi in gioco e
permettere ai giudici di operare un sindacato
sull’ATTIVITA’ AMMINISTRATIVA E NON SOLO
SULL’ATTO per considerarne la portata e la solidità
Per macro-tipologie di atti possono essere previste
indicazioni omogenee, che tuttavia devono essere
adattate di volta in volta, in considerazione degli
elementi istruttori valutati
E’ una FORMA DI GARANZIA E DI
RICONOSCIMENTOatti amministrativi - la motivazione
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NEGLI ATTI AMMINISTRATIVI DISCREZIONALI
evidenzia un iter logico che ha portato l’interpretazione e
applicazione di norme, la valutazione degli interessi giuridici
coinvolti e la graduazione degli stessi che hanno determinato la
scelta di quel contenuto, la scelta tra soluzioni giuridicamente
lecite, si descrive l’iter logico seguito e le valutazioni addotte
per giustificare la scelta adottata : prima le ragioni giuridiche e
poi
la scelta degli interessi da tutelare ed eventualmente da
sacrificare
MOTIVAZIONE PER RELATIONEM: si richiama un altro
provvedimento collegato;
lo si mette a disposizione. Rischi
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Consiglio di Stato 27/11/2003
n. 11906
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In caso di contratti stipulati dalla PA il concreto
accertamento degli atti spetta alla stazione
appaltante
L’autotutela esercitata nell’ambito di un procedimento
amministrativo entro un breve lasso di tempo e prima
dell’emanazione degli atti esecutivi o consequenziali
che dopo l’espletamento di una gara di appalto ma in
un momento ancora precedente all’effettiva
stipulazione del contratto con l’impresa aggiudicataria
la stazione appaltante conserva tutti i poteri e le
facoltà che competono compresi quelli sulla
possibilità di revocare o annullare gli atti
amministrativi precedentemente emanati laddove ne
ricorrano i presupposti
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CdS sez IV 6/5/2003 n. 2386
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Edilizia e urbanistica il PRG da adottare
Non occorre la motivazione specifica è sufficiente la relazione di
accompagnamento
Le scelte della pa costituiscono un apprezzamento di merito
sottratto al sindacato giurisdizionale di legittimità a meno che
non siano inficiate da errori di fatto o da abnormi illogicità
Le scelte discrezionali della pa riguardo alla destinazione di
singole aree non necessitano di apposita motivazione oltre a
quella che si può evincere da criteri generali di ordine tecnico
discrezionale seguiti nell’impostazione del piano stesso essendo
sufficiente l’espresso riferimento alla relazione di
accompagnamento al piano salvo che in particolari situazioni
non abbiano creato aspettative o affidamenti a favore di
soggetti le cui posizioni appaiano meritevoli di specifiche
considerazioni
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È necessaria una apposita ed incisiva motivazione e singolare motivazione
degli Strumenti urbanistici generali:
a) Nel caso di superamento degli standards minimi di cui al DM 2
aprile 1968 con l’avvertenza che la motivazione ulteriore va riferita
esclusivamente alle previsioni urbanistiche complessive di
sovradimensionamento indipendentemente dal riferimento alla
destinazione di zona di determinate aree
b) Nel caso in cui sia stato leso un affidamento qualificato di un privato
(convenzioni di lottizzazione accordi di diritto privato intercorsi con il
Comune e i proprietari delle aree, aspettative nascenti da giudicati di
annullamento di dinieghi di concessione edilizia o di silenzio rifiuto di
domanda di concessione edilizia etc)
c) nell’ipotesi di modificazione in zona agricola dalla destinazione di
un’area limitata interclusa da fondi edificati in modo non abusivo
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CdS 2827 sez. IV 28/5/03
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Le scelte della PA in sede di pianificazione urbanistica costituiscono apprezzamenti di merito
connotati da una amplissima discrezionalità e sono sottratte al sindacato di legittimità del
GA salvo che non siano inficiate da errori di fatto o arbitrarietà irrazionalità o manifesta
irragionevolezza in relazione alle esigenze che intendono soddisfare
Le scelte operate in sede di adozione di PRG non debbono essere sorrette da specifica
motivazione che tenga conto delle aspirazioni dei cittadini essendo sufficiente la relazione di
accompagnamento al piano
L’obbligo di una puntuale motivazione ai fini del legittimo uso dello jus variandi in sede di
adozione di un nuovo strumento urbanistico sussiste quando le nuove scelte incidano su
aspettative qualificate del privato quale derivanti da:
A) stipulazione di convenzioni di lottizzazione
B) sentenza dichiarativa dell’obbligo di disporre la convenzione urbanistica
C) decadenza di un vincolo preordinato all’espropriazione
Non sussiste obbligo di motivazione specifica nel caso di reformatio in pejus di precedenti
previsioni urbanistiche che in origine consentivano una più proficua destinazione dell’area
essendo sufficiente in tali ipotesi fare riferimento ai criteri di ordine urbanistico tecnico
seguiti per la redazione del PRG
Unico limite le direttive territoriali di coordinamento
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La GIURISPRUDENZA relativamente all’obbligo di
motivazione ha assunto un orientamento conservativo nei
confronti dell’atto escludendo l’annullamento che assume
una valenza residuale ogni volta che sia possibile anche
attraverso l’integrazione motivare in giudizio da parte della
PA e ricostruire l’iter logico seguito.
Tale linea orientativa svilisce la portata innovativa della
norma ed apre la strada a prassi di provvedimenti poco
motivati
TRASPARENZA
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Consiglio di Stato 2281/02
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La motivazione è uno strumento per la verifica e il
controllo del corretto esercizio del potere della PA
Ha lo scopo di consentire al cittadino la ricostruzione
dell’iter logico giuridico attraverso il quale la pa si è
determinata ad adottare un provvedimento
controllando quindi il corretto esercizio del potere ad
essa conferito dalla legge e facendo valere
eventualmente nelle opportune sedi giustiziali o
giurdisdizionali le proprie ragioni…..
Controllo dell’esercizio del potere sotto il profilo della
logicità razionalità e la congruità per evitare di
scendere nel mero arbitrio………….
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CdS sez 18/12/2003 n. 8341

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La sufficienza della motivazione va valutata in
concreto
Ha lo scopo di consentire al cittadino la
ricostruzione dell’iter logico seguito per
adottare un atto e controllare il corretto uso
ed esercizio del potere
Per porre al riparo l’atto da censure
concernenti la parte motiva e siano palesate
le ragioni giustificatrici della decisione
racchiusa nel provvedimento impugnato non
potendo la motivazione esaurirsi in
enunciazioni generiche
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LA GIURISPRUDENZA
AMMINISTRATIVA
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TAR PIEMONTE 1083/03
aggiudicazione a trattativa privata
senza i criteri per la selezione delle
offerte, affermazione apodittica e
non dimostrata di miglior servizio.
Si contravviene alle regole di
trasparenza imparzialità e buon
andamento
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LA GIURISPRUDENZA
AMMINISTRATIVA
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TAR LOMBARDIA BRESCIA 1185/03 sul
rinnovo dei contratti e sulla procedura da
seguire per giustificare la nuova
assegnazione dato che si tratta di un
nuovo capitolato e un nuovo corrispettivo
Il problema della legittimazione a proporre
ricorso. Riconosciuta a chiunque eserciti
nello stesso settore dell’aggiudicazione
(vedi TAR Sardegna 738/03 e TAR Sicilia
Catania 549/03)
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