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Il delirium nel paziente anziano ospedalizzato: problema ignorato

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Il delirium nel paziente anziano ospedalizzato: problema ignorato
EDITORIALE
Il delirium nel paziente anziano ospedalizzato:
problema ignorato dagli internisti
Delirium in older patients admitted to internal medicine
wards: a misknown problem
R. Nardi *
Medicina Interna, Ospedale “G. Dossetti”, AUSL di Bologna
Secondo il Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, IV edizione (DSM-IV), la diagnosi di delirium definisce un disturbo dello stato di coscienza (ridotta consapevolezza dell’ambiente), con diminuita capacità di fissare, mantenere e spostare l’attenzione, alterazioni della sfera cognitiva (deficit di memoria, disorientamento temporospaziale, disturbi del linguaggio), non strettamente correlabile a una demenza preesistente o in evoluzione. Il delirium si manifesta in un periodo di tempo breve (di solito
ore o giorni) con decorso fluttuante nella giornata (sundowning syndrome, peggioramento notturno), con evidenza di
una patologia sottesa, di eventi intercorrenti occorsi o di
reazioni avverse a farmaci. I disturbi fluttuanti del comportamento vanno dall’agitazione psicomotoria al sopore. Il
delirium “ipercinetico” è caratterizzato prevalentemente
da ansia, iperattività o aggressività; in quello “ipocinetico”
prevalgono letargia, ipoattività, rallentamento ideomotorio
[1,2]. Il delirium, particolarmente quando “ipoattivo”, si
correla ad aumentata mortalità e durata di degenza, maggior rischio di complicanze (ulcere da pressione, polmoniti
ipostatiche, sindrome da immobilizzazione) e a un peggior
stato di salute e disabilità alla dimissione.
Oltre un terzo degli anziani ospedalizzati va incontro a
delirium, fino a una prevalenza, dopo intervento chirurgico,
del 60%. In reparti di Medicina Interna una condizione di
delirium è stata riscontrata all’ingresso in oltre il 31% dei
pazienti, correlata significativamente a un’età più avanzata, alla presenza di uno stato febbrile il giorno dell’ammissione, al trattamento con neurolettici e alla presenza di un
deficit visivo o di un pregresso ictus. In questi pazienti la
mortalità – sia intraospedaliera sia calcolata a un anno –
era significativamente più elevata [3]. Questi dati giustificano l’opportunità di richiamare l’attenzione degli interni-
* Corrispondenza:
Roberto Nardi, Medicina Interna, Ospedale “G. Dossetti”,
AUSL di Bologna, via dei Martiri 10/B, 40053 Bazzano (BO),
e-mail: [email protected] [email protected]
© 2007 Elsevier Masson s.r.l.
sti su tale condizione morbosa che, peraltro, viene frequentemente sottovalutata e misconosciuta e, ancora peggio,
mal gestita [4]. L’omissione diagnostica del delirium da
parte dei medici è documentata dal fatto che solamente
nel 30-50% dei casi sintomi e segni ne sono riportati in
cartella clinica [1]. Dall’analisi delle schede di dimissione
ospedaliera della Regione Emilia Romagna, considerando
le diagnosi principali e secondarie, si evince che il delirium
(codici ICD-9: 293.0; 293.1; 292.0; 292.81; 291.0;
290.3; 290.41; 290.42; 290.11; 348.3; 349.82; 292.2;
293.82; 293.81; 298.2) è pressoché ignorato [5].
Nel management del delirium, oltre alla necessità di una
tempestiva diagnosi, sono fondamentali la ricerca il più
possibile rapida delle cause, il controllo dei sintomi, la prevenzione delle possibili complicanze e il supporto clinicoassistenziale al paziente [6].
Le cause di delirium sono molteplici. Sono in gioco diversi fattori predisponenti – deficit sensoriali, visivo e uditivo,
deterioramento cognitivo e demenza (delirium superimposto a demenza o DSD) [7], gravità della malattia acuta e disidratazione – e scatenanti – uso di mezzi di contenzione fisica, malnutrizione, aggiunta di tre o più farmaci durante la
degenza, uso di catetere vescicale, qualunque evento iatrogeno occorso durante la degenza ospedaliera – che possono interagire tra di loro [1] (Fig. 1). Gli acronimi VINDICATE
(Vascular, Infections, Nutrition, Drugs, Injury, Cardiac, Autoimmune, Tumors, Endocrine) [8]) e DELIRIUMS (Drugs,
Emotional, Low oxygen, Infection, Retention of urine or
stool/Restraints, Ictal, Undernutrition/Underhydration, Metabolic, Subdural/Sleep deprivation) [9] richiamano al medico l’opportunità di ricercare possibili cause sottese, prima di prescrivere una terapia sintomatica con farmaci tranquillanti che, in alcuni casi, può addirittura peggiorare la
situazione. L’intervento chirurgico, in particolare, costituisce un “potente” fattore scatenante di delirium, anche in
soggetti non fragili e non dementi. L’articolo di Chiara Mussi, che da anni, nel gruppo del professore Gianfranco Salvioli, titolare della Cattedra di Geriatria e Gerontologia dell’Università di Modena e Reggio Emilia, si occupa di queItalian Journal of Medicine 2007;(1)4:1-3
2
R. Nardi
DELIRIUM
(STATO CONFUSIONALE ACUTO)
DEFINIZIONE
Modificazione acuta o subacuta a insorgenza rapida (ore
o giorni) dello stato mentale, derivante da varie cause)
Sinonimi
Differenziare da
• Sindrome psicorganica acuta • Encefalopatia
metabolica • Stato confuso-onirico • Psicosi
tossica • Psicosi funzionale transitoria
• Deterioramento mentale acuto come sintomo di esordio
della demenza cronica • Scompenso acuto del demente
(peggioramento acuto e repentino di uno stato demenziale)
Sintomi
• Quadro clinico fluttuante • Alterazioni
della memoria (recente e immediata)
• Allucinazioni-illusioni • Pensiero
disorganizzato • Discorsi incoerenti • Agitazione
psicomotoria e afinalistica • Tremori, asterissi,
mioclonie • Afferrare immaginario
A differenza delle sindromi demenziali primitive
• Insorgenza acuta (in soggetti di età > 65 anni) • Reversibilità
della situazione • Riscontro di una causa individuabile
• Andamento fluttuante e non progressivamente ingravescente
Fattori di rischio di base
VALUTAZIONE
DELLE CAUSE
• Riduzione del visus • Malattie gravi (Apache > 16)
• Deterioramento cognitivo (MMSE < 24)
• Disidratazione (urea/creatinina > 25)
Disturbi
endocrino-metabolici
Squilibri elettrolitici
Effetto di tossici
e droghe d’abuso
Effetto di farmaci
• Ipoglicemia • Diabete
scompensato • Ipotiroidismo
• Ipertiroidismo • Carbonarcosi
• Insufficienza renale
• Insufficienza epatica
• Iponatremia • Intossicazione
idrica (SIADH) • Ipercalcemia
• Ipocalcemia • Disidratazione
• Coma iperosmolare
(disidratazione ipertonica)
• Monossido di carbonio
• Oppiacei • Alcol
• Veleno di vipera
• Anticolinergici
• Antiparkinsoniani
• Psicofarmaci • Anestesia
generale • Antipertensivi
• Antiepilettici • Cardiovascolari
(digossina, lidocaina,
mexiletina, chinidina ecc.)
• Chemio-antibiotici (chinolonici,
isoniazide ecc.) • Analgesici
• FANS • Oppiacei e analoghi
• Cimetidina • Flunarizina
• Antidiabetici • Antimitotici
Alterazioni emodinamiche
e malattie cardiovascolari
Malattie respiratorie
Stati carenziali
e tossinfettivi
Situazioni di “stress”
• Scompenso cardiaco
• Aritmie ipercinetiche
• Aritmie ipocinetiche • SSS
• Encefalopatia ipertensiva
• Little stroke • TIA • RIND
• Insufficienza respiratoria
• Malnutrizione e stati
carenziali • Infezione urinaria,
urosepsi • Sepsi (di qualsiasi
origine) • Ritenzione urinaria
acuta • Meningite
• Broncopolmonite • Impatto
fecale • Occlusione intestinale
• Stress ambientale
(cambiamento di abitazione,
istituzionalizzazione, ricovero
ospedaliero, malattia medica
o chirurgica intercorrente,
deprivazione sensoriale) • Lutto
recente • Insonnia protratta
• Traumatismi recenti
Legenda: SSS = Sick Sinus Syndrome; TIA = Transient Ischemic Attack;
RIND = Reversible Ischemic Neurologic Deficit.
Figura 1 Algoritmo diagnostico e fattori di rischio nel delirium
Il delirium nel paziente anziano ospedalizzato: problema ignorato dagli internisti
sta specifica sindrome geriatrica è estremamente utile agli
internisti per riconoscere tempestivamente e gestire il delirium, specialmente quando chiamati in consulenza a gestire i problemi postoperatori di un paziente anziano.
Bibliografia
[1] Bellelli G, Pagani M, De Marco V, Trabucchi M. La cura del
delirium: un luogo per la collaborazione tra medico ed infermiere. Luoghi Cura 2005;4:25-32.
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patologia acuta? G Gerontol 2006;54:28-40.
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3
[4] Brown TM, Boyle MF. Delirium. BMJ 2002;325(7365):6447.
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Boll SIGG 2004;10.
http://www.geriatria.unimo.it/i_drg_ospedalieri_dell.htm
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Lindesay J, Rockwood K, MacDonald A (eds). Delirium in the
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