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Diapositiva 1 - Collegio Plinio Fraccaro
Collegio Fraccaro L'AIDS: dalle origini ad oggi Lorenzo Minoli Malattie Infettive, Vecchie e Nuove, Continuano ad Affliggere i Cittadini del Mondo 1.500 Persone Muoiono Ogni Ora a Causa di una Malattia Infettiva Cause di Morte Vecchie Malattie Nuove Malattie • West Nile • Tubercolosi • Ebola • Malaria • SARS • Morbillo • HIV/AIDS Epidemiologia Si tratta di malattie persistenti Rappuoli R. Nat Med 2004 Anni ’70 e fine delle malattie infettive Nel 1977 viene dichiarata ufficialmente la sconfitta del vaiolo Nel 1977 William Beveridge pubblica “Influenza, the last big plague” Nel 1977 Susan Sontag licenzia “Illness as metaphor”, mostrando come ogni epoca storica tenda a essere culturalmente influenzata da una determinata malattia, e come il cancro abbia rimpiazzato la tubercolosi nelle metafore contemporanee alla pubblicazione del libro. Epidemia da HIV • Alle soglie del III° millennio, un’epidemia/pandemia non era certo prevista tra i rischi per l’umanità • Fiducia nell’onnipotenza della tecnologia “Homo tecnologicus” “Immunità tecnologica” “The ravaging epidemic of AIDS has shocked the world . . . We will face similar catastrophes again . . . We have too many illusions that we can . . . govern the remaining vital kingdom, the microbes, that remain our competitors of last resort for dominion of the planet.” Lederberg J. JAMA 1988;260:684-5 L’origine del virus HIV l'HIV si sarebbe formato attraverso un processo di evoluzione naturale. Derivato da mutazioni genetiche di un virus che colpisce alcune specie di scimpanzé africani, il SIV (Scimmian Immunodeficiency Virus) (omologia genetica del 98% con HIV-1) l'HIV sarebbe migrato dal serbatoio dei primati a quello umano probabilmente con la cacciagione oppure tramite riti tribali che comportavano il contatto con il sangue di questi animali L'infezione da HIV sarebbe pertanto una zoonosi dove il SIV sarebbe mutato nell'HIV nel corso di molti anni (6a IAC Chicago 1999), L’origine del virus HIV •Pan troglodytes troglodytes è stata riconosciuta quale più probabile sorgente dell'infezione per l'uomo. •Scoperta di tracce del genoma dell'HIV in un campione di sangue appartenente ad un uomo vissuto a Kinshasa (Congo) e deceduto nel 1959. (David Ho -direttore del Aaron Diamond AIDS Research Center di New York, Nature) •E’ stato quindi possibile stimare l'origine dell'HIV prima del 1940 quindi la trasmissione del virus dallo scimpanzé all'uomo sarebbe venuta circa 60 anni fa. •Un altro recente lavoro, ha permesso di stimare che il ceppo originario dell'HIV potrebbe risalire fin dal 1931. (Science) Le prime segnalazioni 5 Giugno 1981: descritti 5 casi di PCP omosessuali maschi (MMWR) 3 Luglio 1981: Segnalati ulteriori 26 casi 10 Dicembre 1981: descritti nuovi casi in 3 pubblicazioni sull’ NEJM Gottlieb MS. NEJM 2001 Polmonite da Pneumocistis carinii Sarcoma di Kaposi Transmission of AIDS EUROPE USA HAITI AFRICA Source: Med Int Sept Hemophiliacs: 8 7 1 81 642 Intravenous drug abusers: 236 None of the other groups: 61 154 1 61 3 50 Homosexual or bisexual men : 727 HAITIANS: 54 Jaffe et al., 1983 I primi ‘nomi’ Gay pneumonia Gay cancer Gay plague Gay-related immune deficiency Gay compromise syndrome Le prime scoperte 1982: – Coniata la definizione di “AIDS” – Segnalato il primo caso nel sesso femminile – Segnalato il primo caso di trasmissione verticale e posttrasfuzionale 1983: – Isolato un retrovirus da un paziente con AIDS dal gruppo di Montagnier 1984: – Identificazione di HTLV-III in pazienti AIDS o con patologie AIDS-definenti (Gallo) Sepkowitz K NEJM 2001 Il Virus HIV-1 Rappresentazione schematica della replicazione di HIV-1 Ruolo Centrale dei Linfociti CD4+ Modello teorico di evoluzione dell’infezione da HIV 1998 – Dramatic reduction in AIDS morbidity and mortality 1996 – Concept of full HIV suppression 1995 – 1996 PIs and NNRTIs introduced 1995 - Double Nucleoside Combinations 1993 – Concorde trial 1986 - AZT shows survival benefit in AIDS patients 1985 - AZT entered phase I-II trials 1983 - HIV identified 1981 - AIDS first described Sharing needles and equipment with drug users Sex Heterosexual / homosexual Genital ulcer diseases has been shown to enhance transmission Organ transplantation Hospital personnel transmission (low risk) Vertical transmission Blood and blood products NO EVIDENCE of TRANSMISSION Mo-volontari 10-2006 800 700 600 500 Epoca di comparsa delle principali infezioni e neoplasie opportunistiche in relazione al declino dei linfociti CD4+ nel corso della malattia da HIV Infezioni batteriche cutanee Herpes zoster Tubercolosi Candidosi orofaringea Leucoplachia villosa orale Sarcoma di Kaposi Linfoma non Hodgkin extracerebrale 400 Pneumocistosi polmonare 300 Toxoplasmosi cerebrale Meningite criptococcica 200 100 Infezione erpetiche disseminate Infezioni da CMV e MAC Linfoma cerebrale primitivo 0 7 8 9 10 Toxoplasmosi cerebrale Atrofia cerebrale in HIV Mo-volontari 10-2006 Neurite ottica da CMV Papillite superficiale da CMV Sarcoma di Kaposi Linfoma di Burkitt Linfoma non Hodgkin del cavo orale Death rates* for leading causes of death among persons aged 25-44 years, by year - United States 1982-1995* (MMWR 1997) 1998 – Dramatic reduction in AIDS morbidity and mortality 1996 – Concept of full HIV suppression 1995 – 1996 PIs and NNRTIs introduced 1995 - Double Nucleoside Combinations 1993 – Concorde trial 1986 - AZT shows survival benefit in AIDS patients 1985 - AZT entered phase I-II trials 1983 - HIV identified 1981 - AIDS first described Mo-volontari 10-2006 Le prime terapia antiretrovirali 1991-92: – Approvati: ddI ddC – Monoterapia sequenziale – Nasce “Ryan White Care Act” 1993: – Studio Concorde: nessuna differenza negli endpoints clinici tra trattamento “early vs deferred” a 3 anni di AZT Le prime terapia antiretrovirali 1994: – ACTG 076: AZT riduce la trasmissione maternofetale di HIV – La ARV con due NRTI funziona meglio della monoterapia(Delta, ACTG 175, ZDV/3TC) 1994–95: – L’Era della “dual combination therapy” Mo-volontari 10-2006 Receipt of ZDV and Perinatal AIDS Cases Perinatal AIDS cases (line) and proportion of HIV-infected women/infants receiving any ZDV (prenatal, intrapartum, neonatal) among those tested before/at delivery (bars) in 32 states. Mo-volontari 10-2006 Nuovi farmaci 1987-2005 ’93 Terapia combinata TPV ATV FPV ‘96 Triplice terapia ’88 Monoterapia pre-AIDS NVP NFV ddI ddC ZDV '82 '84 Mo-volontari 10-2006 '86 '88 '90 '92 d4T 3TC IDV RTV SQV-HGC '94 SQV-SGC EFV ABC APV LPV/r TDF T20 DLV '96 '98 '00 '02 '04 '05 La nuova era terapeutica 1995-96: – Il test HIV-VL diventa disponibile • I clinici possono correlare direttamente l’efficacia terapeutica alla replicazionevirale (HIV RNA) – Approvato dall’FDA il primo PI: IDV Mo-volontari 10-2006 Inizio degli anni ‘90 La grande speranza • Raggiungere la soppressione durevole della viremia HIV • Eclatante diminuzione dell’opportunismo e della mortalità HIV correlata • Trattamento aggressivo nelle linee guida: “Hit hard, Hit early!” • Modelli matematici suggerivano che tre anni di soppressione virale poteva condurre all’eradicazione di HIV 1998 – Dramatic reduction in AIDS morbidity and mortality 1996 – Concept of full HIV suppression 1995 – 1996 PIs and NNRTIs introduced 1995 - Double Nucleoside Combinations 1993 – Concorde trial 1986 - AZT shows survival benefit in AIDS patients 1985 - AZT entered phase I-II trials 1983 - HIV identified 1981 - AIDS first described Mo-volontari 10-2006 La HAART nel 1996 h.8 h.16 ZDV + 3TC + IDV A stomaco pieno (1 ora prima/2 ore dopo I pasti) Idratazione con 1.5 literi di acqua al giorno h.24 Death rates from leading causes of death in persons aged 25-44 years, United states, 1983-1998 40 35 30 25 Unintentional Injuries Cancer 20 Heart Disease 15 Suicide 10 5 0 HIV Infection Homicide Liver Disease Stroke Diabets 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 year (CID 2001) Fine degli anni ‘90: La cruda realtà L’eradicazione di HIV non era possibile con la terapia a disposizione Consapevolezza che l’HIV è un’infezione cronica Comparsa di tossicità ARV long-term: 2000: AIDS conference Durban– si parla per la prima volta di ART per i Paesi in via di sviluppo – “Reservoir” virali in linfociti resting T-memory – La replicazione virale persiste nei linfonodi anche quando la viremia plasmatica è < 50 cp/mL – alterazioni morfologiche – Anomalie metaboliche (insulino resistenza, diabete, alterazioni metabolismo lipidico) Epidemia da HIV, anni ‘90 • Paesi industrializzati Trasformazione da un infezione ineluttabilmente fatale in una condizione cronica che richiede farmaci quotidiani e controlli periodici • Paesi in via di sviluppo Evento catastrofico che potrebbe fermarsi solo con una ‘rivoluzione’ culturale, economica e sociale OMS, 2001 Mo-volontari 10-2006 Adults and children estimated to be living with HIV Western & Eastern Europe Central Europe & Central Asia 720 000 North America 1.3 million [770 000 – 2.1 million] Caribbean 330 000 [550 000 – 950 000] North Africa & Middle East [240 000 – 420 000] Latin America 1.6 million 1.5 million [1.0 – 2.3 million] East Asia [1.2 – 2.4 million] 440 000 [250 000 – 720 000] Sub-Saharan Africa 24.5 million [21.6 – 27.4 million] 680 000 [420 000 – 1.1 million] South & South-East Asia 7.6 million [5.1 – 11.7 million] Oceania 78 000 [48 000 – 170 000] 2000-2006 Vivere è possibile • La ART non è sempre necessaria • il livello di CD4 e la carica virale guidano l’inizio della terapia ARV • ritardare la terapia permette anche di contenere le complicanze • Vengono sviluppati farmaci che considerano anche il contenimento delle complicanze metaboliche • Possibile Trattare le coinfezioni HIV/HCV/HBV • Vengono effettuati i primi trapianti di organi (fegato,rene) • La trasmissione materno-fetale contenuta. Il partner maschio può garantire un concepimento sicuro Limiti della terapia ARV Aderenza Effetti collaterali Coinfezioni HIV/HCV-HBV Farmaco-resistenza Interazioni farmacologiche Costi Circolazione di ceppi non-B di HIV-1 Aderenza alla terapia • Il principale indicatore della durata della soppressione virale • La scarsa aderenza è associata al fallimento virologico della terapia • Una aderenza ottimale richiede una aderenza del 90-95% • L’aderenza sub-ottimale è comunque comune High levels of adherence required …but not always attained Patients reaching undetectable HIV RNA LOQ 400 (%) Relationship of adherence (measured by MEMS) to virologic success1 100 81 75 64 50 Mean adherence rate p = 0.00001 50 25 25 0 6 >95% 90%–95% 80%–90% 70%–80% <70% Greatest danger zone for developing resistance Data from the “IDV era” demonstrates the impact of even minor variations in adherence 95% adherence is required for optimal virologic suppression 1. Paterson. Ann Intern Med 2000; 133: 21 Complicanze a lungo termine della terapia ARV GLUCOSE INTOLERANCE METABOLIC SYNDROME DYSLIPIDEMIA BONE DISEASES BODY FAT ABNORMALITIES Una sindrome o più sindromi ? Eziologia mono o multifattoriale ? High LDL cholesterol1 Metabolic syndrome1 Type 2 diabetes2 Coronary Heart Diseases 1. Expert Panel on Detection, Evaluation, and Treatment of High Blood Cholesterol in Adults. JAMA 2001 2. Grundy SM et al. Circulation 2004. • La sindrome lipodistrofica è il più frequente effetto indesiderato di una terapia antiretrovirale prolungata • Essa ha rappresentato uno dei principali motivi di non aderenza alla terapia antiretrovirale Il danno epatico nei pazienti HIV HBV or HCV (HDV) Immune Restoration “Cytotoxicity”? HIV Direct Toxicity? Chronic Hepatitis Alcohol Illicit Drugs Medications HIV Drug-Related Hepatotoxicity HAART NASH Prevalenza di mutazioni associate a resistenza in pazienti a sieroconversione recente 27 30 23 % pazienti 25 19 20 15 10 15,4 15,4 14,3 9,4 7 5 0 Mo-volontari 10-2006 USA Canada England France Spain Switzerland Portugal Argentina (95-00) (97-99) (94-00) (95-98) (97-00) (96-99) (99-00) (97-99) Farmaci ARV disponibili NRTI • Abacavir ABC • Didanosine DDI • Emtricitabine FTC • Lamivudine 3TC • Stavudine D4T • Zidovudine ZDV • Zalcitabine DDC • Tenofovir TDF • Truvada TDF+FTC • Kivexa 3TC+ABC PI • Amprenavir • Atazanavir • Darunavir • Fosamprenavir • Indinavir • Lopinavir • Nelfinavir • Ritonavir • Saquinavir APV ATV DRV FPV IDV LPV NFV RTV SQV NNRTI • Delavirdine • Efavirenz • Nevirapine – soft gel – hard gel – tablet SGC HGC INV • Tipranavir TPV Fusion Inhibitor • Enfuvirtide T-20 DLV EFV NVP GENETICA e HIV Storia naturale Reazioni avverse a farmaci: Ipersensibilità Abacavir Suscettibilità all’ infezione La HAART nel 2006 Prima di coricarsi TDF/FTC + EFV Nature 449/27 September 2007 Nuovi antiretrovirali in via di sviluppo INIBITORI “ENTRY” NRTI/NtRTI NNRTI – Amdoxovir (DAPD) – BILR 355 BS – BMS-488043 – AVX754 (DOTC) – CSIC – Maraviroc – Composto X – DAPY/DATA – NB-2, NB-64 – Dexelvucitabina (D-d4FC) – Etravirina (TMC125) – PRO140 – GW678248 – T-649 – Racivir (± FTC) – TMC120 (microbicida) – TNX-355 – SN1212 – TMC278 – Vicriviroc – UC781 INIBITORI INTEGRASI INIBITORI PROTEASI – Brecanavir (GW640385) – Darunavir (TMC114) – P-1946 – – GS-9137 – MK-0518 INIBITORI MATURAZIONE – PA-457 HAART nel 2008 (ATRIPLA®) Prima di coricarsi TDF/FTC + EFV Distribuzione annuale dei tassi di letalità per AIDS in Italia 1982: 1983: 0.0% 87.5% 1984: 100.0% 1985: 1986: 1987: 93.9% 95.2% 94.4% 1993: 84.2% 1994: 79.9% 1995: 67.3% 1996: 48.3% 1997: 35.0% 1998: 29.4% ISS- COA XII/2005 Mo-volontari 10-2006 2000: 22.0% 2001: 19.3% 2002: 17.0% 2003: 16.9% 2004: 13.2% 2005: 9.0% ANNO CDC Sesso Pazienti Età media Importo totale Importo medio mensile 729 43,56 4.783.857,66 685,73 244 485 40,26 45,23 1.499.343,97 3.284.513,69 669,47 693,91 732 43,58 4.808.542,95 688,49 231 501 40,11 45,18 1.483.961,54 3.324.581,41 684,81 690,19 761 43,54 4.090.147,35 761,48 232 529 40,23 44,98 1.202.471,45 2.887.675,90 745,56 768,46 2005 tot 243110 F M 2006 tot 243110 F M 2007 tot 243110 F M Casi di AIDS nel 2006 in Europa per milione di abitanti Casi per milione 50 + 20 - 49 5 - 19 <5 Non disponibile EuroHIV Nuove diagnosi di infezione da HIV notificate nel 2006 per milione di abitanti Casi HIV per milione 200 + 100 - 199 20 - 99 < 20 Update 31 December 2006 Non disponibile AIDS in Europa: gruppi a rischio Casi di AIDS, Europa occidentale Eterosessuali IDU Omo/bisessuali Eterosessuali zono endemiche Rischio non riportato Casi di AIDS, Europa orientale IDU Eterosessuali Rischio non riportato Omo/bisessuali Diagnosi di AIDS, decessi e persone viventi con AIDS N. persone 24000 20000 AIDS viventi Decessi 16000 casi AIDS Persone viventi 12000 con AIDS 8000 4000 20 06 20 04 20 02 20 00 19 98 19 96 19 94 19 92 19 90 19 88 19 86 19 84 19 82 0 ISS/COA, Aggiornamento al 31/12/0 Distribuzione dei casi di AIDS per regione di residenza e anno di diagnosi ISS/COA, Aggiornamento al 31/12/07 Tasso di incidenza di AIDS per regione di residenza Casi notificati x 100.000 nel 2007 ISS/COA, Aggiornamento al 31/12/0 Distribuzione percentuale dei casi di AIDS per modalità di trasmissione TD OS ES Trasf ND 100% 13,9 20,7 75% 28,9 16 36,5 39,8 41,8 43,9 15 17 50% 18 67 18,5 19,7 21,8 58 25% 46 38,5 35,2 31,4 27,4 0% < 1996 '96-'97 '98-'99 '00-'01 '02-'03 '04-'05 '06-'07 ISS/COA, Aggiornamento al 31/12/07 Età mediana alla diagnosi di infezione da HIV Età 40 38 36 34 32 30 28 Maschi 26 24 Femmine 22 20 1985 1987 1989 1991 1993 1995 1997 Anno di diagnosi 1999 2001 2003 2005 2007 Tasso di incidenza delle nuove diagnosi di infezione da HIV ? Casi segnalati x 100.000 nel 2006 ISS/COA, Aggiornamento al 31/12/07 Andamento generale dei test HIVRNA N 25000 20000 1948 2890 1475 3318 3318 15000 2472 2472 2295 2295 2090 2090 1350 1508 2171 2171 10000 15472 13454 13109 12636 12021 2002 2003 2004 2005 5000 0 2001 2001 2002 2003 2004 2005 2006 = 1.983 2007 = 2.343 Il n. di nuovi soggetti sottoposti al test oscilla tra 1.948 e 3.318 Questo dato evidenzia una rilevante diffusione dell’infezione Incidenza delle nuove diagnosi di AIDS e HIV 30 Incidenza per 100.000 HIV 25 AIDS 20 15 10 5 20 06 20 04 20 02 20 00 19 98 19 96 19 94 19 92 19 90 19 88 19 86 0 Dati relativi a Piemonte, Liguria, Bolzano, Trento, Friuli Venezia-Giulia, Veneto, Modena, Lazio, Rimini, Sassari Persone con AIDS Circa 25.000 Persone con infezione da HIV Circa 100.000 Riduzione della percezione del rischio: scarso ricorso al test (dati ISS-COA) • Il 25 % dei soggetti HIV positivi stimati in Italia ignora il proprio stato • Il 60% degli ultimi 3500 nuovi casi di AIDS ha scoperto lo stato di HIV positività al conclamarsi della malattia Stima della proporzione di soggetti inconsapevoli dell’infezione da HIV Paese Repubblica Ceca Danimarca Francia Germania Italia Lettonia Olanda Polonia Slovacchia Svezia Regno Unito MEDIA UE Stima soggetti inconsapevoli 20-25% 15-20% 30% 25-30% 25% 50% 40% > 50% 20-30% 12-20% 30% ≈ 30% F. Hamers, HIV in Europe, 2007 Frazione di soggetti che scoprono di essere HIV+ al momento della diagnosi di AIDS 10.243 su 24.478 casi (1996-2007) TD omosess. eterosess. italiani stranieri 0 10 20 30 40 50 60 70 ISS/COA, Aggiornamento al 31/12/0 Nuove diagnosi di infezione da HIV per nazionalità 100% 80% 60% 40% 20% 0% 1985 1987 1989 1991 1993 HIV italiani 1995 1997 1999 2001 2003 2005 HIV stranieri Dati relativi a Piemonte, Liguria, Bolzano, Trento, Friuli VeneziaGiulia, Veneto, Modena, Lazio, Rimini, Sassari Impatto sulla Sanità Pubblica dei soggetti inconsapevoli del proprio sierostato HIV Non assumono la terapia (viremia persistente e maggior contagiosità) Non adottano misure per non trasmettere l’infezione • L’efficienza di trasmissione è 3.5 volte maggiore tra i non consapevoli (tasso annuo stimato di trasmissione 6.9% versus 2.0%) • La trasmissione sessuale potrebbe essere ridotta del 31% se tutti i soggetti fossero consapevoli del loro sierostato G. Marks et al., AIDS, 2006 PREVENTION HIV in BODY FLUIDS Blood 18,000 Semen 11,000 Vaginal Fluid 7,000 Amniotic Fluid 4,000 Saliva 1 Average number of HIV particles in 1 ml of these body fluids Durex Global sex survey Indagine effettuata nel 2005 su 317.000 adulti (1655 anni) in 41 nazioni diverse In Italia: • Il 46% ha rapporti sessuali non protetti pur non conoscendo nulla della storia sessuale del partner • Il 16% dichiara di aver avuto una MST The Acute HIV Syndrome: 1)Occurs in 40-90% of acute HIV infections, within weeks of exposure. 2)Symptoms: Fever (96%), Fatigue (80%), Lymphadenopathy (50%), Pharyngitis (70%), Headache (50%) Rash (70%), Myalgia or Arthralgia (60%) – “Mono-like syndrome.” Rash of Acute HIV Infection Favorire la diagnosi di infezione Screening target: in • Costi ottimizzati • Efficacia ? Screening generalizzato: • Efficacia ottimale • Costi non giustificati ? popolazioni HIV/AIDS: cosa ci aspetta nei prossimi tre anni(2007-2010) • iniziare prima la terapia; • complicanze non AIDS definenti: cardiovascolari, tumori; • impiego screening genetici: HLA-B5701, altre tossicità/attività farmacologiche; • eliminazione degli analoghi timidinici; • nuovi antiretrovirali:Maraviroc, raltegravir, rilpivirina, etravirina; • funzianano: PMF, ciconcisione, controllo MST, HAART,chiamare fuori il test, condoms, • l’infezione acuta da HIV: trasmissione, trattamento • nei Paesi poveri. Trattamento, test, prevenzione…. • costi Guadagno in termini di sopravvivenza in varie malattie (in mesi) Condizione Trattamento Guadagno in sopravvivenza (mesi) Neoplasia polmone chemioterapia 7 Tumore mammella Chemioterapia adiuvante 29 Malattia coronarica Chirurgia coronarica (bypass) 50 Recidiva linfoma NH Trapianto di midollo osseo 92 Profilassi in persone con HIV/AIDS Profilassi IO con Cotrimoxazolo (PCP, Toxo), azitromicina (MAC) 3 Terapia antiretrovirale HAART 160 HIV/AIDS