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Classi di pericolosità dei Prodotti Fitosanitari
Prodotti fitosanitari Per prodotti fitosanitari si intendono le sostanze attive ed i preparati contenenti una o più sostanze attive, destinati ad essere utilizzati per il controllo degli organismi nocivi delle colture, per il controllo delle piante infestanti nelle coltivazioni e per regolare o favorire le produzioni vegetali. Le fasi più pericolose dell’impiego dei fitosanitari sono quelle della produzione e della manipolazione (specialmente se i preparati sono molto attivi). E’ pericolosa anche la dispersione di fitosanitari diluiti a meno che questi non siano attivi su insetti, piante ecc. in concentrazioni sicuramente non pericolose per l'uomo (es. alcuni moderni derivati del piretro). mente non pericolose per l'uomo (es. alcuni moderni derivati L’uso dei prodotti fitosanitari può avere conseguenze sulla salute umana. I contatti diretti possono portare intossicazioni acute e croniche con effetti letali, mutageni, cancerogeni, teratogeni e sviluppo di malattie allergiche. Possono esserci contatti indiretti attraverso l’assimilazione di eventuali residui contenuti negli alimenti di origine vegetale o animale o per acqua ed ambienti contaminati a causa di usi incontrollati ed impropri oltre a scorrette pratiche di gestione degli imballaggi post trattamento. Classi di pericolosità dei Prodotti Fitosanitari Nuova classificazione Simbolo Vecchia classificazione T+/T Molto tossico T + Tossico T I classe MOLTO TOSSICO/TOSSICO Xn Nocivo (Xn) II classe NOCIVO Xi III classe IV classe Irritante (Xi) IRRITANTE Non classificato “Attenzione manipolare con prudenza” III classe IV classe Il patentino I prodotti fitosanitari che appartengono alla classe dei molto tossici, tossici e nocivi ( ex I e II classe) date le loro caratteristiche di pericolosità per la salute, per il loro acquisto necessitano del Patentino. In Emilia-Romagna l’ente a cui presentare, se maggiorenni la domanda per il suddetto documento è l’Assessorato all’Agricoltura dell’Amministrazione Provinciale. Il Patentino viene acquisito sostenendo un esame al termine di un corso specifico di 18 ore nel quale vengono fornite tutte le indicazioni circa il corretto utilizzo ai fini produttivi, i comportamenti e le misure da adottare ai fini della tutela della salute e della sicurezza del lavoro e dell’ambiente. Sul sito di Dinamica è possibile scaricare tutti i moduli del corso oltre ai quiz e soluzioni Sono esentati dalla frequenza al corso e dal successivo esame, coloro i quali sono in possesso di titoli di studio specifici quali laurea in Scienze Agrarie o in Scienze della Produzione animale ovvero titoli di studio universitari equiparabili, diploma di perito agrario o agrotecnico); i laureati in chimica, medicina e chirurgia, medicina veterinaria, scienze biologiche e farmacia nonché i diplomati in farmacia ed i periti chimici i quali sono esentati dall’obbligo di frequentare il corso ma debbono comunque sostenere l’esame. Il patentino ha una validità di 5 anni. Le Per il rinnovo del patentino occorre frequentare un corso di aggiornamento, della durata di 9 ore e non è più necessario sostenere un nuovo esame. Sarà infatti sufficiente effettuare una verifica di apprendimento organizzata all’interno del corso. fasi più pericolose dell’impiego dei fitofarmaci sono quelle della produzione e della L’ etichettatura e Schede di Sicurezza del piretro). Ai sensi del D.Lgs.194/95, possono essere immessi sul mercato soltanto prodotti la cui etichettatura è conforme alle prescrizioni della attuale normativa in materia di classificazione, etichettatura, imballaggio e scheda di sicurezza dei preparati pericolosi (D.Lgs. 65/03) e se recano la dicitura: “Per evitare rischi per l’uomo e per l’ambiente seguire le istruzioni per l’uso”. Attualmente è in corso il graduale recepimento di nuovi regolamenti europei circa la gestione delle sostanze pericolose ( Regolamento REACH – REG. CE 1907/2006) il quale attraverso il Regolamento CLP ( REG.CE 1272/2008 prevede a partire dal 01.12.2010 la redazione delle nuove Schede di Sicurezza che verranno denominate Schede dei Dati di Sicurezza sulle quali dovranno essere utilizzati i nuovi pittogrammi; potranno esser presenti i pittogrammi di entrambe le normative fino al 2012 termine dopo il quale si adotterà soltanto il Reg. 1272/2008. L’etichettatura di pericolo di un prodotto fitosanitario oltre a richiamare l’attenzione dell’agricoltore sui possibili pericoli per la salute, la sicurezza e l’ambiente, tiene conto di tutti i rischi potenziali connessi con la loro normale manipolazione ed utilizzazione sia nella forma in cui vengono venduti, sia del modo in cui vengono impiegati. Sostanzialmente l’etichettatura di pericolo è un’informazione sintetica delle principali proprietà pericolose dei prodotti fitosanitari. La scheda di sicurezza, che deve essere fornita gratuitamente all’acquisto di ogni prodotto fitosanitario in lingua italiana su tutto il nostro territorio nazionale, contiene nei sui 16 punti: (1) Identificazione del prodotto fitosanitario e della società/impresa 2) Composizione/informazione sugli ingredienti 3) Identificazione dei pericoli 4) Interventi di primo soccorso 5) Misure antincendio 6) Provvedimenti in caso di dispersione accidentale 7) Manipolazione ed immagazzinamento 8) Protezione personale/controllo dell’esposizione 9) Proprietà fisiche e chimiche 10) Stabilità e reattività 11) Informazioni tossicologiche 12) Informazioni ecologiche 13) Osservazioni sullo smaltimento 14) Informazioni sul trasporto 15) Informazioni sulla normativa 16) Altre informazioni) La scheda va conservata in modo da esser facilmente reperibile e consultabile, e presentata al 118 in caso di incidente. In particolare la scheda deve permettere al datore di lavoro di determinare la presenza sul luogo di lavoro di qualsiasi agente chimico pericoloso, e di valutare l'eventuale rischio alla salute e sicurezza dei lavoratori derivante dal loro uso. È indispensabile allegare tutte le schede dei prodotti fitosanitari impiegati in azienda al documento di valutazione dei rischi ( ai sensi art.28 del D.lgs 81/08) o all’autocerticazione di avvenuta valutazione dei rischi ( ai sensi art. 29 comma 5 del D.Lgs 81/08). Importante è sottolineare che per la scelta dei dispositivi di protezione individuale più idonei è fondamentale consultare il punto 8 della scheda di sicurezza nel quale si trovano le indicazioni precise. Al punto 2 e 3 della scheda di sicurezza si trovano le caratteristiche di pericolosità del preparato e dei suoi componenti, indicate attraverso simboli e i pericoli associati a frasi di rischio ( indicate con R seguito da un numero a due cifre) . Tutti i pericoli e le relative frasi di rischio sono indicate in un elenco e devono esser conosciute dall’utilizzatore al fine di esser consapevole dei rischi specifici per trovare la misura di protezione e di prevenzione più adatta al caso specifico. Accanto alle frasi R ci sono le frasi S dette Consigli di Prudenza che danno indicazioni specifiche circa il comportamento e le precauzioni minime da adottare nella conservazione,nella manipolazione e nello stoccaggio oltre alla protezione dell’uomo e dell’ambiente ovvero in tutte le attività che sono svolte in vicinanza di prodotti fitosanitari. Le frasi R e S le si ritrovano anche in etichetta unitamente al simbolo di pericolo ( pittogramma). DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI Guanti di protezione obbligatoria Protezione obbligatoria delle vie respiratorie Calzatura di sicurezza obbligatoria Protezione obbligatoria del corpo L’utilizzo dei Dispositivi di Protezione Individuale è opportuno e reso obbligatorio anche per i lavoratori la cui forma societaria è contemplata dall’art. 21 del D.lgs 81/08 ( art. 21 comma 1. i componenti dell’impresa familiare di cui all’art. 230-bis C.C, i lavoratori autonomi che compiono opere o servizi ai sensi del art. 2222 C.C. , i coltivatori diretti del fondo, i soci delle società semplici operanti nel settore agricolo, gli artigiani ed i piccoli commercianti devono: a) utilizzare attrezzature di lavoro in conformità alle disposizioni di cui al Titolo III; b) munirsi di Dispositivi di Protezione Individuale ed utilizzarli conformemente alle disposizioni di cui al Titolo III ; c) munirsi di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia , contenente le proprie generalità, qualora effettuino la loro prestazione in un luogo nel quale si svolgano attività in regime di appalto o subappalto;) in base ai rischi presenti in ogni attività specifica. Guanti: vanno indossati oltre che per protezione anche per migliorare la presa nella movimentazione di materiali e la loro tipologia varia in funzione delle specifiche necessità. Per i gli utilizzatori di fitosanitari sono necessari guanti in gomma di nitrile o in neoprene, guanti antiacido per coloro che effettuano pulizia e sanificazione di attrezzature per raccolta latte) Calzature di sicurezza: le calzature antinfortunistiche proteggono degli infortuni agli arti inferiori ( es. suola antisdrucciolo, puntale rinforzato e materiale impermeabile proteggono gli operatori in stalla o in mungitura ma proteggono anche in caso di caduta di materiali durante il loro trasporto). Calzature resistenti alle sostanze chimiche devono essere utilizzati nelle operazioni con fitosanitari Protezione del capo: l’elmetto protettivo viene indossato quando si ha il rischio di caduta di materiali Protezione degli occhi: gli occhiali sono indossati in presenza di rischi di rottura o dispersione di materiale liquido o polverulento, in caso si utilizzo di prodotti chimici pericolosi ( es. fitosanitari o prodotti per la pulizia e/o sanificazione delle attrezzature di mungitura). Protezione del viso: le visiere sono da utilizzarsi nelle attività in cui vi sia la proiezione di materiale ( es. uso di decespugliatori o motoseghe). Protezioni per l’udito: quando il lavoratore è sottoposto a rumori la cui intensità possa condurre ad una riduzione dell’udito, deve proteggersi indossando otoprotettori la cui forma deve essere valutata a seconda dei contesti oltre alla presenza di altri dispositivi di protezione al capo ed al viso ( es. lavorazioni insudicianti evitare gli otoprotettori ad inserto – tappi preferendo cuffie o archetti per evitare l’ingresso di sporcizia nel condotto uditivo). Protezioni delle vie respiratorie: si hanno diverse tipologie di mascherine per limitare o vietare l’ingresso di materiale nelle vie respiratorie quali polveri ( es. durante produzione o movimentazione di paglia e fieno) o nell’utilizzo di sostanze chimiche pericolose. La tipologia di mascherina varia al variare della caratteristica chimico-fisica del materiale da trattenere. Ad esempio mascherine del tipo A1P1-A1P2- A2P2 con fascia bianca e marrone sono adatte a quasi la totalità dei prodotti fitosanitari. Protezioni del corpo: le tute da lavoro devono essere indossate per lo svolgimento di ogni attività le loro caratteristiche saranno funzioni dei contesti in cui si opera ad esempio tute antitaglio durante l’uso di motoseghe, tute impermeabili in Tyvek in caso di utilizzo di fitosanitari. CERTIFICAZIONE DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE Dispositivi di protezione individuale (D.P.I.) devono essere accompagnati da: Dichiarazione di conformità CE Marcatura CE Nota informativa La marcatura: DEVE essere sul DPI e sull’imballaggio. Per i DPI di 3a categoria, come gli apparecchi di protezione respiratoria filtranti contro gli aerosol solidi e liquidi, nonché gli indumenti di protezione contro i rischi chimici, la marcatura è costituita dalla sigla CE seguita da un contrassegno numerico identificativo dell’organismo di controllo (ad es: 0000). La nota informativa è obbligatoria per tutte e tre le categorie e deve sempre accompagnare il DPI, deve essere scritta anche in lingua italiana e deve fornire spiegazioni esaurienti relative a: - prestazioni, - al corretto utilizzo, - alla conservazione - alla manutenzione. LE TUTE La tuta da indossare durante l’utilizzo dei prodotti fitosanitari deve garantire resistenza agli agenti chimici e il grado di protezione è in relazione alla modalità di effettuazione del trattamento e del conseguente rischio di contaminazione I GUANTI Data la natura dei prodotti fitosanitari sono necessari guanti in neoprene o in gomma di nitrile in quanto devono avere resistenza chimica che è indicata dal pittogramma I FILTRI marrone gas vapori organici A grigio gas vapori acidi B giallo anidride solforosa E verde ammoniaca K bianco polveri P CONSERVAZIONE E IMPIEGO DEI PRODOTTI FITOSANITARI Con l'acquisto, ogni responsabilità in ordine a trasporto, conservazione ed utilizzo dei prodotti fitosanitari viene totalmente trasferita dal venditore all'acquirente. La firma sul registro di carico e di scarico giacente presso la rivendita conferma il trasferimento di tale responsabilità a tutti gli effetti. È assolutamente vietato cedere ad altri prodotti fitosanitari classificati come "molto tossici", "tossici" e "nocivi". Il trasporto dei prodotti fitosanitari, deve essere effettuato con veicolo adatto e con una adeguata sicurezza di carico. REQUISITI DEI LOCALI PER LA CONSERVAZIONE in azienda si sceglie un apposito locale, la porta di accesso deve essere sempre chiusa a chiave e recante la scritta "veleno“ o “pericolo” con cartello raffigurante un teschio; il magazzino deve essere arieggiato ed asciutto. Se non si dispone di un locale completamente adibito si può: approntare un apposito recinto, con porta e serratura, all'interno del locale, ove non possono essere conservati alimenti, bevande, mangimi, ecc. oppure un armadio in metallo dotato di idonee feritoie, (facilmente pulibile e non assorbe gocciolamenti) ma dotato di un catino di contenimento sottostante per raccolgliere eventuali sversamenti e contenere la dispersione). Anche sulla porta del recinto o dell'armadio è necessario porre la scritta "veleno" e l'immagine di un teschio. In caso di rottura delle confezioni con fuoriuscita di prodotto: l’operatore dovrà utilizzare adeguati mezzi di protezione individuale. occorre pulire immediatamente le superfici imbrattate in modo che nessuno ne venga contaminato. se il prodotto è liquido, raccoglierlo con materiale assorbente (ad esempio: bentonite, seppiolite o sabbia); lavare accuratamente con acqua e sapone la superficie imbrattata. il materiale assorbente deve essere smaltito secondo le procedure previste per i rifiuti pericolosi SCELTA DEL LOCALE escludere i piani interrati e seminterrati (cantine) per evitare gli effetti negativi di possibili allagamenti od anche più semplicemente di un elevato grado di umidità; utilizzare locali con pavimenti e pareti lavabili fino ad altezza di stoccaggio impianto elettrico protetto ( con grado di protezione almeno IP44) in tali locali è vietato fumare ed accendere fuochi; non immagazzinate sostanze alimentari (frutta, ortaggi, zucchero, salumi, ecc.). PREPARAZIONE DELLA MISCELA E DELL’IRRORATRICE all’aperto e possibilmente nel luogo più prossimo alla coltura Evitare reflussi del liquido Attenzione al riempimento (schizzi, sversamenti) Non adoperare le mani Non riempire all’orlo la botte Risciacquare i contenitori Non lasciare incustoditi prodotti/mezzi Segnalare il trattamento in atto REGISTRO DEI TRATTAMENTI (quaderno di campagna) È obbligatorio per tutte le aziende agricole dall’entrata in vigore (2 agosto 2001) del D.P.R n.290 del 23 aprile 2001. La registrazione del trattamento va effettuata entro le 48 ore e comunque non oltre i 30 gg dall’inizio del trattamento. Nel caso di trattamenti effettuati da contoterzisti i dati richiesti verranno riportati sul registro dal possessore del registro sulla base dei dati contenuti nella scheda E che gli consegnerà il terzista oppure dal terzista che ha effettuato il trattamento che apporrà anche timbro e firma.