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Strumenti di auto

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Strumenti di auto
STRUMENTI DI AUTOSSERVAZIONE
Si allegano alcuni strumenti che potranno essere utilizzati nell’ambito del percorso
Il formatore li proporrà ai partecipanti fornendo step by step le istruzioni per l’uso.
Una tabella riassuntiva può essere utile.
SOTTO-FASI
STEP
STRUMENTI PER GLI OPERATORI
L’Aggancio
L’accoglienza
Strumento
L’Invito
specifici per l’Aggancio (nr 1)
di
auto-valutazione
+
10 punti di Carl Rogers
Protocollo di auto-osservazione (dal
Modello Pedagogico)
Diario
di
Bordo
(dal
Modello
Pedagogico)
La
Presa
Carico
in
L’Affido
Strumento di auto-valutazione (nr 4)
La Confidenza
Strumento
AIPD
“Che
razza
di
operatore sono ...?”
10 punti di Carl Rogers
Protocollo di auto-osservazione (dal
Modello Pedagogico)
Diario
di
Bordo
(dal
Modello
Pedagogico)
1
L’Accompagna-
Il
Strumento di auto-valutazione (nr 4)
mento
ContrattoEducativo.
Strumento
Il
operatore sono ...?”
Progetto
AIPD
“Che
razza
di
Educativo
10 punti di Carl Rogers
Personale
Protocollo di auto-osservazione (dal
Le
verifiche
dei
risultati
Modello Pedagogico)
Diario
di
Bordo
(dal
Modello
Pedagogico)
La Crescita e
La Ricostruzione / Il
Strumento di auto-valutazione (nr 4)
l’Integrazione
Rafforzamento
Strumento
Sociale
della
rete
AIPD
“Che
razza
di
operatore sono ...?”
personale.
10 punti di Carl Rogers
La Partnership
Protocollo di auto-osservazione (dal
Modello Pedagogico)
Diario
di
Bordo
(dal
Modello
Pedagogico)
Le Mappe degli stakeholder
a. Strumento di autovalutazione
Per la fase di aggancio, può essere utile utilizzare questo semplice strumento di
autovalutazione
Trova un esempio nella tua esperienza di lavoro cui sei stato/a
Seduttivo: ………………………………………..
Collusivo: ………………………………………..
Diretto: …………………………………………..
Allo stato attuale, alla luce della tua esperienza, senti di essere a rischio di
comportamenti /_/ seduttivi o /_/ collusivi oppure ritieni di essere /_/sempre diretto?
b. Che razza di operatore sei?
Un altro strumento di autovalutazione è quello proposto di AIPD
2
CHE “RAZZA” DI OPERATORE SEI?
Labrador, Maremmano o Segugio?
Anche gli operatori talvolta cadono in trappola e sviluppano atteggiamenti poco
“autonomizzanti”.
Abbiamo provato, con lo stile un po’ giocoso di un rotocalco, di concretizzare alcuni gesti
che quotidianamente promuovono o ostacolano l’autonomia dei ragazzi e vi invitiamo ad
“autovalutarvi” sperando che da questo gioco troverete nuovi spunti per la vita di tutti i
giorni e occasioni di confronto coi vostri colleghi.
Sappiamo anche che i ragazzi sono tutti diversi e che molti ostacoli possono dipendere
dalla specificità di ognuno, ma sappiamo anche che esiste un’autonomia possibile per tutti
e per ciascuno.
Il gioco resta a voi, non vi chiediamo quali risultati avete ottenuto, fateci sapere però se lo
avete trovato utile. Potete dare una sola risposta ad ogni domanda, quando avete finito
calcolate il vostro punteggio con l’apposita tabella. Siate sinceri con voi stessi!
Buon gioco (Anna Contardi)
1. Quest’ anno, lavorando coi ragazzi, quante volte ti è capitato di prendere qualcuno
per mano
a) mai
b) da 1 a 3 volte
c) più di tre volte
2. Andando coi ragazzi a fare acquisti
a) entri nel negozio solo con i ragazzi con più difficoltà
b) sei entrato con tutti almeno una volta per vedere come se la cavano
c) non entri mai
d) entri sempre ma resti ad una certa distanza da loro
3. Quando un ragazzo si è presentato al club senza soldi e siete usciti per andare a
fare merenda insieme
a) gli hai fatto un prestito dalla cassa
b)hai fatto in modo che “per questa volta” qualcun altro offrisse
c)l’hai lasciato a guardare gli altri senza prendere niente
3
4. Se un ragazzo si rifiuta di uscire,prevalentemente preferisci
a) chiedere a lui di fare una proposta alternativa
b) sgridarlo e richiamarlo al rispetto delle regole
c) lasciarlo in sede e uscire con gli altri
d) offrirgli un incentivo/ regalo
5. Se un ragazzo ad un pranzo del gruppo non vuole mangiare perché dice che non gli
piace quel piatto di solito
a) lo inviti a provare e semmai lo lasci senza mangiare
b) chiedi prima ai genitori quali sono i piatti preferiti dei ragazzi e cucinate quelli
c) prepari per lui un piatto alternativo
6. Se un ragazzo litiga con un altro ragazzo in prevalenza
a)intervieni e chiedi loro di fare pace
b)lasci che se la sbroglino tra loro
c)aspetti e intervieni successivamente per aiutarli a chiarirsi se necessario
7. Se una persona si rivolge sgarbatamente ai ragazzi in strada o nei negozi
a) riprendi la persona in questione invitandola ad un atteggiamento più cortese
b) consoli il ragazzo
c) minimizzi l’accaduto
8. Se un ragazzo è molto timido preferisci
a) far guidare gli altri
b) chiedergli di guidare il gruppo insieme a te
c) aspettare che prenda l’iniziativa
d) spingerlo a guidare come tutti gli altri
9. Nel corso del pomeriggio
a) fai guidare il gruppo dallo stesso ragazzo dalla sede alla meta
b) fai alternare i ragazzi nel ruolo di “guida” durante il percorso
c)chiedi ai ragazzi chi vuole “guidarci”
4
Calcola il tuo punteggio: segna il punteggio attribuito ad ogni risposta da te data e calcola
il tuo punteggio totale
Domanda
Risposta a
Risposta b
Risposta c
1
3
2
1
2
2
2
3
3
2
1
3
4
1
2
3
5
3
1
1
6
1
2
3
7
1
2
3
8
1
2
1
9
3
2
1
Risposta d
1
1
3
Se il tuo totale è
Da 1 a 12 la tua razza è LABRADOR
Da 13 a 20 la tua razza è MAREMMANO
Da 21 a 27 la tua razza è SEGUGIO
PROFILI
Il “Labrador”
E' un cane da riporto tra i più simpatici, giocherelloni e allegri del mondo. Pur essendo un
ottimo lavoratore, in realtà pensa sempre e solo a divertirsi. Ormai questa razza è più
considerata come un cane da compagnia che un cane da riporto. Utilizzato molto con i
bambini.
Il “Maremmano”
Il cane da Pastore Maremmano-Abruzzese è una razza di grande mole, con una forte
costruzione di aspetto maestoso e allo stesso tempo rustico. Il carattere di un cane che
lavora con il gregge deve essere indiscutibilmente forte e generoso, ma anche riflessivo
ed energico allo stesso tempo. Segue il gregge e lo spinge avanti lasciandogli esplorare il
tratturo ed avendo cura di recuperare chi resta indietro.
5
Il “Segugio”
Razza piuttosto robusta, fragile e resistente allo stesso tempo. Molto fine di naso.
Appassionato alla caccia. Riesce a fiutare e a seguire la pista dando nel contempo la
voce, con un tono sonoro e armonioso. Di temperamento vivo e calmo. Cane amabile.
Non si rivela mai pauroso né aggressivo.
c. I 10 punti di Carl Rogers
Si propone un’esercitazione finalizzata a facilitare un autoanalisi, per far prendere coscienza
dei meccanismi che si innescano nella relazioni con gli utenti.
Si propongono di seguito che costituiscono altrettante possibilità di riflessione.
Questa esercitazione consiste nel soffermarsi su ciascuno dei 10 punti di Carl Rogerse nel
dare la risposta più sincera possibile e nell’individuare le aree di miglioramento.
Sarebbe bene ripetere l'esercitazione più volte a distanza di tempo.
1° Sono in grado, io come individuo, di essere percepito dall'altra persona come
"congruente"... il che significa che qualunque sentimento o atteggiamento
proverò, sarà sempre accompagnato dalla mia consapevolezza di esso?
2° Sono capace di esprimermi in modo sufficientemente chiaro con l'altra persona,
così da riuscire a comunicare senza ambiguità chi sono io?
3° So manifestare atteggiamenti positivi verso quest'altra persona, atteggiamenti di
calore, di protezione, di simpatia, di interesse, di rispetto?
4° Sono abbastanza forte come persona da restare separato dall'altra persona,
cioè da mantenere la mia individualità?
5° Mi sento abbastanza sicuro di me stesso così da permettere all'altra persona
una sua esistenza separata?
6° Sono in grado di addentrarmi nel suo mondo privato così completamente da
perdere ogni desiderio di valutare e giudicare tale mondo?
7° Sono capace di accettare tutti gli aspetti che l'altra persona mi presenta? So
riceverla così com'è?
8° So agire nel rapporto interpersonale con sufficiente sensibilità perché il mio
comportamento non venga percepito come una minaccia?
9° Sono in grado di liberare l'altra persona dalla paura della valutazione esterna?
6
10° So valutare l'altra persona come un'entità che sta vivendo un processo di
sviluppo, o invece non so staccarmi dal suo e dal mio passato? Se riesco a
considerare l'altro come una persona che vive un processo di sviluppo, allora
sono anche in grado di confermare o realizzare le sue potenzialità. In caso
contrario non faccio che considerare l'altro come un oggetto meccanico
manipolabile.
d. Esercizi sull’autoconsapevolezza
Altri esercizi relativi all’auto-consapevolezza (oltre a quello sul potere già inserito
all’interno del percorso).
1. LA MIA COMPETENZA (DI OPERATORE CHE OFFRE AIUTO AGLI ALTRI)
VERO
FALSO
TENDO A SQUALIFICARMI
MI SENTO SICURO/A
MI PONGO OBIETTIVI CHE RIESCO SEMPRE A
RAGGIUNGERE
SONO TROPPO ESIGENTE CON ME STESSO/A
EVITO INFORMAZIONI NEGATIVE CIRCA IL MIO
MODO DI LAVORARE
Riflessioni _______________________________________________________________
2. IL MIO LIVELLO DI INTIMITÀ
VERO
FALSO
TENDO A MOSTRARE PIÙ SENTIMENTI DI
QUANTO VORREI
STAREI MALE SE VENISSI A SAPERE CHE NON
PIACCIO AD UNA PERSONA ALLA QUALE
DEDICO LA MIA ATTIVITÀ PROFESSIONALE
FACCIO DI TUTTO PER NON DISPIACERE AI MIEI
COLLEGHI
FACCIO DI TUTTO PER NON DISPIACERE ALLE
PERSONE DEL SERVIZIO (UTENTI)
CERCO DI MANTENERE UN CERTO DISTACCO
TRA ME E LE PERSONE DELLA MIA EQUIPE
TROVO DIFFICILE FARE DELLE OSSERVAZIONI
AI MIEI COLLEGHI
MI SCORAGGIO SE I MIEI COLLEGHI NON
7
ESPRIMONO APPREZZAMENTI POSITIVI CIRCA
IL MIO OPERATO
MI SENTO BENE SE LE PERSONE CON LE QUALI
LAVORO MI PARLANO DELLE COSE BELLE CHE
FACCIO CON LORO
Riflessioni _______________________________________________________________
e. Le Mappe degli Stakeholder per lavorare con le reti
Gli Stakeholder sono le persone interessate in un progetto, un programma,
un’organizzazione …
Stakeholder Primari sono persone od organizzazioni: con legami familiari,
con legami affettivi, che direttamente beneficiano del servizio e interessati
all’esito dell’attività e del servizio …
Stakeholder Secondarisono individui o gruppi non direttamentecoinvolti
nell’esito del servizio ma che possono interessarsene. Spesso forniscono
aiuto agli stakeholder primari.
Gli strumenti sono finalizzati ad individuare gli stakeholder – utili per la persona e/o per il
servizio – e pianificare il lavoro di rete.
La rubrica
STAKEHOLDER PRIMARI
STAKEHOLDER
SECONDARI
Livello di Cooperazione (collocare ogni stakeholder in ordine di prossimità /
distanza rispetto alla persona / al servizio)
8
SERVIZIO o
PERSONA
9
Fly UP