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Tettonica delle placche - Liceo Jacopone da Todi

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Tettonica delle placche - Liceo Jacopone da Todi
 La
litosfera terrestre è costituita da una “rete”
di placche, lunghe migliaia di km. In
superficie corrispondono alle dorsali
oceaniche e alle grandi catene montuose come
l’Himalaya, di recente formazione. Di queste
placche, 7 sono molto più grandi delle altre.
Le placche possono essere formate: da
litosfera oceanica, continentale, o da entrambi
i tipi. Le placche possono compiere tre tipi di
movimenti: convergente (avvicinamento,
dove una placca scivola sotto l’altra),
trasforme (scorrimento fianco a fianco) e
divergente (allontanamento)

Osservando le coste africane e
quelle del Sudamerica, si nota
che esse combaciano quasi
perfettamente. Si può così
ipotizzare che circa 200 milioni
di anni fa esse erano unite a
formare un grandissimo
continente unito, chiamato
Pangea. Successivamente la
Pangea si divise nei diversi
continenti, secondo un
meccanismo detto deriva dei
continenti. Una prova della
verità di questa teoria è che in
diversi continenti sono stati
trovati resti fossili di medesimi
piante e animali, dimostrando
che queste aree erano a contatto.

I bordi delle placche, detti margini,
possono essere di 3 tipi:
1.
Costruttivi (dorsali oceaniche),
quando vi è un movimento
divergente
2.
Distruttivi (fosse oceaniche),
quando vi è un movimento
convergente
3.
Conservativi (faglie trasformi),
quando vi è un movimento
trasforme
Molte placche sono delimitate da
margini costruttivi, altre sono
delimitate da dorsali o da fosse, in
alcuni casi lungo le placche non c’è
alcun movimento, perché c’è stata
una collisone che le ha unite
stabilmente

Le rocce possono deformarsi con
effetti diversi:
1.
Compressione, dove le forze
premono contro un blocco di
rocce
2.
Distensione, dove due forze
tirano un blocco in direzioni
opposte
3.
Trascorrenza, dove su un blocco
agiscono due forze parallele, ma
di direzione opposta.
Se le deformazioni non provocano la
rottura delle rocce, si parla di
pieghe, al contrario, se le rocce
si rompono si parla di faglie. Le
maggiori deformazioni si
verificano lungo i margini
distruttivi e nelle catene
montuose derivate da collisioni.
Nell’immagine, la faglia di San.
Andreas




Le pieghe nelle rocce si
presentano in gruppi,
chiamati catene di
pieghe. Nelle pieghe
rimangono visibili gli strati
rocciosi. A seconda
dell’inclinazione dei
fianchi delle montagne, si
possono avere pieghe:
Diritte
Inclinate
Rovesciate
Nelle fratturazioni, le due
parti possono spostarsi
(faglie) o restare nella
posizione originale
(diaclasi). Esistono tre tipi
di faglie:
1. Faglie dirette (in caso di
distensione)
2. Faglie inverse (in caso di
compressione)
3. Faglie trascorrenti (in
caso di scorrimento)
Le faglie generalmente
vengono formate da forze
particolarmente intense
ai margini delle placche.


Raramente le faglie sono
isolate: spesso sono
associate in gruppi di
decine o centinaia. Una
tipica associazione di faglie
è la fossa tettonica, una
depressione in cui un
blocco di crosta appare
sprofondato fra due blocchi
adiacenti. Spesso le fosse
tettoniche delimitano i
margini delle fosse
oceaniche (Rift Valley), ma
sono anche sulle terre
emerse, come la Great Rift
Valley in Africa orientale.
 Montaggio
e progettazione: Kola Aldo,
Andreucci Samuele, Bajaddi Salek
 Fonti e immagini: www. Wikipedia. Org
www. Google. It
 Animazioni: Bajaddi Salek, Kola Aldo,
Andreucci Samuele
 Revisione e coordinazione: Prof. Patrizia
Bizzarri
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