Il sistema di strippaggio BTS Biogas riesce ad abbattere fino al 70
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Il sistema di strippaggio BTS Biogas riesce ad abbattere fino al 70
Il sistema di strippaggio BTS Biogas riesce ad abbattere fino al 70% dell’azoto presente nel digestato prodotto dall’impianto di biogas Una tecnologia innovativa per il post-trattamento del digestato che consente di risolvere il problema dell’azoto in eccesso, ottimizzando ulteriormente l’impianto di biogas grazie alla produzione di un concime come il solfato di ammonio. La Società Agricola Green Energy di Chiari rappresenta un caso di successo: l’azienda è dotata infatti di un impianto di biogas da 1MW alimentato da pollina con annesso il sistema di strippaggio BTS Biogas che ha consentito di ridurre i livelli di azoto fino al 60%. La gestione e il trattamento del digestato: un tema molto discusso e un problema che tuttora permane in molti impianti di biogas. La digestione anaerobica, infatti, garantisce una riduzione della sostanza organica meno stabile ma non consente una diminuzione del carico di azoto della biomassa in ingresso nell’impianto. BTS Biogas, leader in Italia nel settore del biogas, è da sempre impegnata nello sviluppo di tecnologie e soluzioni innovative per rendere l’impianto di biogas sempre maggiormente efficiente, in linea con le normative e le esigenze ambientali ed economiche. Per la gestione e il trattamento del digestato, in particolare, BTS Biogas offre diverse soluzioni che consentono agli agricoltori italiani di risolvere il problema dell’azoto in eccesso rispettando al tempo stesso il recepimento italiano della comunitaria “Direttiva nitrati”, 91/676/CEE, che regolamenta l’uso agronomico dei reflui zootecnici e di altri concimi azotati e definisce le zone vulnerabili. “Sono numerosi i gestori di un impianto di biogas che, alla luce dei limiti di azoto stabiliti dalla legge e consentiti per lo smaltimento nella propria area, si trovano ad interfacciarsi con livelli in eccesso rispetto ai terreni che la propria azienda agricola ha a disposizione. In tal caso, gli agricoltori possono certamente affittare nuovi terreni per lo smaltimento, chiedere ad altri proprietari terrieri di utilizzare il loro suolo per lo spargimento o, addirittura, smaltirlo come rifiuto. Tutte azioni che comportano certamente dei costi aggiuntivi non indifferenti, soprattutto nel lungo periodo”, ha evidenziato l’Ing. Luca Fortini. Tra le soluzioni offerte da BTS Biogas per l’abbattimento del contenuto di azoto nei digestati c’è il sistema di strippaggio. Il sistema, in particolare, consente di valorizzare il contenuto azotato grazie alla produzione di solfato di ammonio, una soluzione di sali di azoto prodotta da un processo chimico per l’abbattimento dell’ammoniaca, attraverso uno scrubber con torre di lavaggio acida. “Sono molti i vantaggi legati all’utilizzo di un sistema di post-trattamento come lo strippaggio. Oltre a risolvere il problema dell’azoto in eccesso, consente di ottimizzare ulteriormente l’impianto di biogas grazie alla produzione di un concime come il solfato d’ammonio, che può essere commercializzato al di fuori dell’azienda agricola con notevoli potenzialità in termini di sostenibilità economica. Inoltre, visto il livello inferiore di azoto, è minore l’area agricola richiesta per lo spandimento con una conseguente riduzione dei costi”, ha concluso Fortini. La società Agricola Green Energy di Chiari, un caso di successo nel post trattamento del digestato La Società Agricola Green Energy di Chiari ha installato un impianto BTS Biogas di 1MW alimentato da pollina. L’azienda agricola ha deciso di installare un sistema di essiccazione e strippaggio (entrambi tecnologie BTS Biogas) per il post-trattamento del digestato. Il monitoraggio dell’impianto di strippaggio ha evidenziato fin da subito risultati ottimali che hanno mostrato una potenzialità di sottrazione dell’azoto ammoniacale fino al 70%. Da sottolineare, inoltre, che l’impianto di strippaggio funziona perfettamente da oltre un anno ed effettua il trattamento del digestato tal quale, senza necessità di separazione solido-liquido a monte. La Società Agricola Green Energy rappresenta un caso di successo e un modello d’esempio per molti agricoltori e gestori di impianti di biogas che si trovano ad interfacciarsi con il problema dell’azoto in eccesso. BTS Biogas BTS Biogas, azienda leader in Italia nel settore del biogas, è impegnata nella progettazione, produzione e realizzazione di impianti di biogas modulari da 25 kW a 1,5 MW+. Vanta attualmente 180 impianti e una potenza installata complessiva di 150 MW. BTS Biogas si occupa di ogni processo legato alla realizzazione degli impianti, dalla progettazione preliminare fino alla manutenzione ordinaria e straordinaria di tutte le componenti. Con oltre 100 dipendenti tra biologi, tecnici, chimici, agronomi e sviluppatori, BTS Biogas si distingue per l’offerta di un sistema per la produzione di biogas, in grado di integrare tutti gli elementi che determinano la più alta efficienza complessiva del progetto. L’esperienza ed il know how delle aziende del gruppo TSenergyGROUP, di cui fanno parte BTS Biogas e GTS Syngas, consente di offrire tutte le soluzioni per produrre gas da biomasse (legno e materiale organico fermentescibile) e di valorizzarlo producendo energia elettrica, energia termica e biometano. Informazioni generali BTS Biogas Srl/GmbH Sede: Brunico/Bruneck (Alto Adige/Südtirol) Dipendenti: 103 (biologi, tecnici, chimici, agronomi e sviluppatori) Fatturato (2014): 35 Milioni di Euro Offerta: impianti di biogas modulari da 25 kW a 1,5 MW+ Impianti totali: 180 (potenza complessiva installata: 150 MW) Clienti: Aziende agricole, enti locali, comuni, industrie alimentari, impianti per il trattamento di rifiuti e strutture di compostaggio Input: tiche letame, scarti e sottoprodotti agricoli, rifiuti organici, colture agroenerge- Output: energia elettrica, energia termica (riscaldamento e raffreddamento), biometano (per trazione e messa in rete), fertilizzante www.bts-biogas.com www.gts-syngas.com 2 www.ts-energygroup.com