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Drinking cultures and policy issues: what/how/where really works

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Drinking cultures and policy issues: what/how/where really works
Stanton Peele,Firenzi, 4 maggio 2010

Jewish-American / Ebreo Americano

Light drinking, wine as tradition (Passover) / Bevitore moderato,
vino come tradizione (Pesah o Pasqua ebraica)

Extremely anti-intoxication/fortemente anti-abuso

Learned to drink late in life / Ho imparato tardi a bere bene

Addiction, cultural, anti-disease, treatment / Dipendenza, aspetti
culturali, no disturbo, trattamento

Great differences in North-South drinking / Differenze tra paesi del Nord e Sud
Europa nella cultura del bere (modelli e stili di consumo)

North dominates European policy / I paesi del Nord Europa dominano nella
definizione delle politiche sull’alcol

Yet Southern drinking advantageous / Vantaggi della cultura mediterranea del
bere

Buoy the forces of the South / Sostenere le “forze” dei paesi del Sud Europa

Reverse, prevail, protect South’s outlook / Ribaltare, far prevalere, proteggere il
punto di vista dei paesi del Sud Europa
Alcohol-related mortality (per 100,000, 1995)
Mortalità alcol-correlata (%, 1995)
Men/ Uomini
18
Women/Donne
3
Central/Centro
7
2
South/Sud
3
.5
North /Nord

Taxes lowered in Scandinavia / Abbassamento delle tasse nei
paesi scandinavi

Personal import limits removed / Rimozione dei limiti quantitativi
all’importazione di alcolici

Except in Northern Sweden / Eccetto nel Nord della Svezia

Fewer reported problems in change areas / Meno problemi sono
stati riportati nelle aree soggette ai cambiamenti di politiche
sull’alcol

More problems reported in control area / Più problemi sono stati
riportati nelle aree di controllo
.

Experts speak in Rome on control policies / Gli esperti hanno discusso a Roma
sulle politiche di controllo del consumo di alcol

Universalize Scandinavian approach / Diffondere l’approccio scandinavo
- (Rehm elsewhere questions this model) / (Rehm altrove ha messo in dubbio
tale modello)

Lowering drinks level for seniors (Italy) / Abbassamento del tasso alcolemico
(Italia)

Raising drinking age (Europe) / Innalzamento dell’età legale per acquistare
alcolici (Europa)

Generally thought not possible / Generalmente ritenuto non possibile

But globalization of drinking has same effect / Ma la globalizzazione
della cultura del bere ha il medesimo effetto
- Wine and the Southern “good” life / vino e stile di vita mediterraneo

Yet, Northern policies “drift” South / Tuttavia, le politiche dei paesi del
Nord “si muovono” verso il Sud Europa

Homogenization? / Omogeneizzazione?

Not possible to decipher outcome / Non è possibile decifrare il risultato
“In the southern countries, alcoholic beverages – mainly wine – are drunk for
their taste and smell, and are perceived as intimately related to food, thus as an
integral part of meals and family life. . . . It is traditionally consumed daily, at
meals, in the family and other social contexts.”
Allamani – Alcohol in Postwar Europe (ECAS)
“Nei paesi del sud Europa, le bevande alcoliche, soprattutto il vino, sono
consumate per il loro sapore ed odore, e sono percepite come intimamente
legate al cibo, come parte integrante dei pasti e della vita familiare. … È (il
vino) tradizionalmente consumato quotidianamente, durante i pasti, in famiglia
ed in altri contesti sociali” .
Allamani – Alcohol in Postwar Europe (ECAS)

Don’t dramatize alcohol as evil / Non considerare l’alcol come
il “male”

Drink in normal settings / Bere in contesti “normali”

Drinking is not the purpose / Bere non è l’obiettivo

With meals / Associato ai pasti

All ages / A tutte le età
WHO WILL TEACH CHILD TO DRINK? / CHI
INSEGNERÀ A BERE AI BAMBINI?
Drink Daily
Consumo
giornaliero
Binge 1+ Week
Binge drinking più di
1 volta a settimana
Ireland /
Irlanda
2
48
Italy / Italia
42
11


•
Familial drinking in Italy: Harmful or protective factors? /
Consumo di alcol in famiglia: fattore di rischio o di
protezione? (AR&T, June, 2010)
Authors / Autori: Strunin, Lindeman, Boston University,
USA; Tempesta, Anava, Osservatorio permanente sui
Giovani e l’Alcool, Rome; Ascani, Parisi, Format Research,
Rome
Results / Risultati: Those allowed alcohol with meals when
growing up consumed less on their first drink occasion and
were more likely to never drink 5+ or get drunk than those
not
allowed.
They
also
had
reduced
or
delayed 5+ or drunk occasions. / Coloro a cui è concesso
bere durante i pasti, durante il loro percorso di crescita
consumano meno alcol alla prima occasione e hanno più
probabilità di non bere mai 5 o più bevande alcoliche nella
stessa occasione o di ubriacarsi rispetto a coloro ai quali
non è concesso.
2007 ESPAD: Drinking by 15-16 year-olds
ESPAD 2007: consumo di alcol in soggetti di 15-16 anni
% drunk 1+ times last month
% di ubriacature nell’ultimo mese (più di 1 volta)








Denmark / Danimarca
UK / Regno Unito
Ireland / Irlanda
Finland / Finlandia
France / Francia
Italy / Italia
Greece / Grecia
Portugal / Portogallo
49
33
26
21
18
12
12
11

•
•
•
Experiment de Franca / Esperimento di Franca
- son doesn’t drink wine with meals / il figlio non beve
vino durante i pasti
- drinks beer with friends / beve birra con gli amici
- but sees bad drinking with Finns, in US / ma scopre il
“bere smodato” con i finlandesi e negli USA
Recognize new drinking styles / Riconoscere i nuovi stili
di consumo
Preserve Italian pride @ sobriety
Point out differences with other countries / Sottolineare le
differenze con gli altri paesi
In both men and women, Consumption of alcohol, up to 4
drinks per day in men and 2 drinks per day in women, was
inversely associated with total mortality.
Sia negli uomini che nelle donne, il consumo di alcol, fino a 4
bicchieri al giorno per gli uomini e 2 per le donne, è
inversamente associato alla mortalità totale.
Di Castelnuovo; Costanzo; Bagnardi; Donati; Iacoviello; de
Gaetano. Meta-analysis of 34 Prospective Studies, Arch
Intern Med, Dec 2006.
Brain functional comparisons between older moderate alcohol
consumers and nondrinkers have received more recent
epidemiological study. In over half of nearly 45 reports since the early
1990s, significantly reduced risks of cognitive loss or dementia in
moderate, nonbinge consumers of alcohol (wine, beer, liquor) have
been observed.
Gli studi epidemiologici comparativi sul funzionamento cerebrale in
soggetti anziani bevitori moderati di alcol e non bevitori, si sono
intensificati di recente. In oltre la metà dei 45 studi condotti nei primi
anni ‘90, è stato osservato un rischio significativamente minore di
declino cognitivo o di demenza nei consumatori moderati - non binge
- di alcol (vino, birra, superalcolici).
Collins et al., Alcohol in Moderation, Cardioprotection, and
Neuroprotection: Epidemiological Considerations and Mechanistic
Studies. Alcoholism: Clinical and Experimental Research, Feb 2009.

HBO: Chronic brain disease / Disturbo
cerebrale cronico

Taught as school curriculum / Insegnato nel
curriculum scolastico

NIDA will find a cure / NIDA troverà una cura

Nora Volkow, political force / forza politica
As some of the accepted truths of the field (that is, that higher availability
of alcohol leads to more harm under all circumstances) have been
empirically challenged (example: Sweden has experienced much higher
availability of alcohol in the past years, but not necessarily higher
consumption or alcohol-attributable harm), the global strategy will need a
much closer examination of what interventions produce which effects under
what circumstances, and less debate on how we label the successful
interventions.
Poichè alcune delle “verità” accettate (cioè che la maggiore disponibilità
di alcol porti a un maggiore danno) sono state messe in dubbio (ad
esempio in Svezia negli anni passati c’è stata una maggiore disponibilità
di alcol, ma non necessariamente un maggiore consumo di alcol o di
problemi alcol-correlati), la strategia globale necessita di un esame attento
degli interventi, degli effetti che producono e delle circostanze in cui
funzionano, e meno dibattito su ciò che definiamo interventi riusciti.




Davies and Stacey (1972) found in Scotland that the parents of
moderate-drinking young people had more positive attitudes towards
alcohol, suggesting that heavy-drinking youths came to drinking with
more negative beliefs about alcohol's dangers.
Davies e Stacey (1972) notarono che in Scozia i genitori di giovani
bevitori moderati avevano un atteggiamente più positivo verso
l’alcol, suggerendo che i giovani forti bevitori si avvicinano al bere
con credenze più negative rispetto ai pericoli dell’alcol.
"The public health and marketing communities expend considerable
effort and capital on these campaigns (ads linking alcohol abuse to
negative consequences like blackouts and automobile crashes). But
these ads ultimately may do more harm than good because they have
the potential to spur more of the behavior they're trying to prevent.”
(Duhachek, 2010)
“Gli esperti in sanità pubblica e marketing investono molto nelle
campagne che associano l’abuso di alcol a conseguenze negative
come blackouts alcolici e incidenti stradali. Ma tali pubblicità
possono fare più male che bene poiché in grado di incentivare proprio
quei comportamenti che tentano di prevenire” (Duhachek, 2010).
In comparing Scotland and United States, on the one hand, with developing
countries like Mexico and Zambia, on the other hand, in the World Health
Organization Community Response Study, we were struck with how much
more responsibility Mexicans and Zambians gave to family and friends in
dealing with alcohol problems, and how ready Scots and Americans were to
cede responsibility for these human problems to official agencies or to
professionals. Studying the period since 1950 in seven industrialized nations....
[when] alcohol problem rates generally grew, we were struck by the
concomitant growth of treatment provision in all of these countries. The
provision of treatment, we felt, became a societal alibi for the dismantling of
long-standing structures of control of drinking behavior, both formal and
informal. (Room, Eval. Recovery Outcomes, 1988)
Nel confrontare Scozia e USA da una parte con i paesi in via di sviluppo quali
Messico e Zambia, dall’altra con il WHO Community Response Study, fummo
impressionati nel vedere quanta più responsabilità i messicani e gli zambiani
attribuissero alla famiglia e agli amici nell’affrontare i problemi connessi al
consumo di alcol, e quanto Scozzesi e Americani fossero pronti a delegare tali
problemi ai servizi o ai professionisti. Studiando il periodo di tempo dal 1950
in poi in 7 paesi industrializzati , quando generalmente aumentarono i
problemi alcol-correlati, fummo impressionati dal notare il concomitante
proliferare di servizi per il trattamento di tali problemi. La fornitura di servizi
per il trattamento, pensammo, divenne una alibi sociale per lo smantellamento
delle strutture di controllo, sia formali che informali,

2001–2002 National Epidemiologic Survey on
Alcohol and Related Conditions / Studio
epidemiologico su alcol e problemi alcol-correlati

43,000 national sample 18+ / campione di 43.000
soggetti di età superiore ai 18 anni

4,422 DSM-IV alcohol dependent some time /
4.244 casi di dipendenza alcolica secondo il
DSM IV
Past-Year Drinking
Treated / Trattati
(n=1,205)
Dependent / Dipendente
28
Untreated / Non
trattati
(n=3,217)
24
Abstinent / Astinente
35
12
Partial Remission /
Parziale remissione
Remission – Risk /
Remissione - rischio
Remission – No risk
Remissione – no rischio
20
30
6
14
10
20

Most alcoholics (even in USA) untreated / La maggior parte degli
alcolisti – anche negli USA – non è trattata

Most people recover without treatment / La maggior parte “guarisce”
senza trattamento

Most recover without abstaining / La maggior parte “guarisce” senza
astenersi dal bere

Recovery is a sliding scale / Il trattamento dell’alcolismo è una scala
mobile

Many achieve very stable recovery / Molti pervengono a una
condizione stabile

Treated different – but not entirely / Trattamenti diversi ma non
completi
The risk behaviour of so-called ‘binge
drinking’ (Gmel et al., 2003) has
become the focus of many preventive
and therapeutic interventions.
Il comportamento a rischio detto
“binge drinking” (Gmel et al., 2003) è
diventato il focus di molti interventi
preventivi e terapeutici.

Romelsjö explanation/spiegazione:
- “increase in playing games at the PC” / aumento nell’uso di
giochi per computer
- perhaps “a salute to Nintendo!” / “un omaggio alla
Nintendo!”

DSM-V: pathological gambling = addiction / secondo il DSV
il gioco d’azzardo patologico è considerato una dipendenza

What if less drinking, more prescriptions? / Meno consumo,
più divieti?

Little government funding / Poco
finanziamento pubblico alla ricerca
scientifica

No industry – little research / No industria
produttrice di alcolici – poca ricerca
•
The alcohol education and research council (AERC), an
independent charity, was given the money by Drinkaware (an
organisation to promote sensible drinking funded by drinks
industry). Drinkaware had no influence on who was awarded the
contract or on how the research is being carried out (though
suggested the topic).
•
L’AERC (Alcohol Education and Research Council) ha ricevuto
un finanziamento da parte di Drinkaware (un’organizzazione che
promuove un consumo misurato/assennato di alcol, finanziata dalle
aziende produttrici di alcolici). Drinkaware non ha influenzato chi
si è aggiudicato la ricerca o il modo in cui è stato condotto lo
studio (eccetto suggerire l’argomento).
•
Subject unassailable / Argomento incontestabile
Acknowledge / Dichiarare la fonte di finanziamanto
Peer review
•
•

DSM-V has addiction / DSM V include la dipendenza

Gambling in DSM-V, ICD-11 / Gioco d’azzardo nel DSM IV, ICD
11

Addiction is not a list of things / La dipendenza non è “una lista di
cose”

Not specified by the object / Non specificata per oggetto

It is a relationship to an object / É una relazione con un oggetto

Overwhelming, negative involvement / Coinvolgimento negativo
irrestibile
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