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Carta geologica legenda

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Carta geologica legenda
CARTA GEOLOGICA DELLA PROVINCIA DI LECCO
SCALA 1:25.000
LEGENDA
AA
AA
AA
DEPOSITI CONTINENTALI NEOGENICO - QUATERNARI
alt
DEPOSITI NEOGENICO-QUATERNARI ALTERATI
Sono costituiti da depositi neogenico-quaternari fortemente alterati, quali, nel settore
meridionale, il Ceppo dell'Adda, che si presenta in vaste aree affetto da importanti processi
di pedogenesi e di alterazione profonda, tali da modificare le originarie caratteristiche geotecniche.
FILONI E PICCOLE MASSE
Filoni andesitici non foliati ("Porfiriti" Auct.); Dicchi di composizione andesitica in senso lato,
fortemente cloritizzati, in località Campelli (Piani di Artavaggio).
CRETACEO? - PALEOGENE?
fn
PEGMATITI
Lenti e corpi pegmatitici con quarzo, K-felspato, muscovite e tormalina, talora granato, a grana
grossolana, sovente con cristalli di dimensioni centimetriche, generalmente a tessitura non orientata.
Begli esempi nella zona di Piona, dove sono presenti anche minerali rari (berillo, torbenite, uraninite).
PERMIANO - TRIASSICO MEDIO - SUPERIORE
fa
CBR
FORMAZIONE DI CIBRONE
Marne grigie argillose o siltose, con frequenti intercalazioni di livelli arenitici pluricentimetrici,
ricchi di grani feldspatici freschi, a laminazione pianoparallela e incrociata, con docce di erosione
basali; intercalazioni di peliti ricche di materia organica; caratteristica sfaldatura a poliedri
rettangolari, talvolta a saponetta. Spessore minimo stimato: 100 m. Deposizione in ambiente
di piana bacinale
LUTEZIANO MEDIO - BARTONIANO INFERIORE
FORMAZIONE DI TABIAGO
Marne calcaree e subordinati calcari marnosi rossi, rosati o violacei, talvolta ciclicamente
alternati a marne pelitiche in strati da sottili a molto spessi a stratificazione piano parallela
talora irregolare (parte inferiore); peliti rosse massive, calciruditi e calcareniti, in strati lentiformi
da medi a molto spessi, con abbondanti Foraminiferi bentonici (Assilina, Asterocyclina,
Discocyclina, Nummulites, Operculina) glauconiose (parte mediana); marne calcaree rosse
con intercalazioni di paraconglomerati e conglomerati in strati decimetrici (parte superiore).
Spessore osservato: 130 m (massimo ipotizzato: 300 m). Ambiente pelagico di piana bacinale
prossima alla base del paleopendio con transizione laterale a conoidi sottomarine.
DANIANO - LUTEZIANO INFERIORE
TAB
FORMAZIONE DI BRENNO
Calcari marnosi e marne calcaree di colore bianco, grigio o rosato, con subordinate calcilutiti
bianche, grigie o nocciola; stratificazione piano-parallela da sottile a media; intercalazioni di
livelli arenitici a composizione ibrida (quarzo, carbonati, selce e frammenti di rocce granitoidi);
locali livelli a Inocerami. Spessore: 100 m. Deposizione in ambiente pelagico prossimale.
MAASTRICHTIANO
BNN
FLYSCH DI BERGAMO
Alternanze di peliti e arenarie in strati da sottili a spessi, talora organizzati in cicli coarseningupward; strati arenitici gradati e laminati (sequenze di Bouma Ta-e e Tb-e) con frequenti
controimpronte e tracce di bioturbazione alla base. Componente arenitica media e grossolana
prevalente nell'area orientale (Viganò e Garbagnate Monastero), dove si osservano anche
intercalazioni di calcilutiti fini biancastre, in strati piano-paralleli sottili (Missaglia-Viganò).
Peliti e areniti in strati sottili con occasionali intercalazioni metriche di conglomerati e
paraconglomerati canalizzati, ciclicamente alternati, nella parte sommitale: Membro di Rogeno
(FBG1). Spessore nell'area tipo: 320 m. Deposizione in ambiente di conoidi torbiditiche.
CAMPANIANO - MAASTRICHTIANO MEDIO
FBG
FBG1
CONGLOMERATO DI SIRONE
Conglomerati con clasti da centimetrici a decimetrici massivi e più rare arenarie conglomeratiche
in strati lenticolari; conglomerati a supporto clastico, disorganizzati, con ciottoli embricati e
stratificazione grossolana evidenziata da interstrati pelitici discontinui o allineamenti di ciottoli;
rari frammenti di Rudiste rimaneggiati. Comprende l'Unità di Colle Brianza: torbiditi sottilmente
stratificate, con intercalazionid i calcari fini con ciottoli, con spessore variabile, alla base del
Conglomerato di Sirone. Spessore: circa 200 m. Deposizione in ambiente di conoide torbiditica
progradante.
SANTONIANO
CSH
ARENARIA DI SARNICO
Alternanze di peliti e areniti fini, di colore grigio, in strati da sottili a medi, con strutture tipiche
della sequenza di Bouma generalmente complete (Ta-e); stratificazione piano-parallela a base
netta con controimpronte di fondo; alle sequenze ritmiche sottili, s'intercalano strati medi,
talvolta massivi, con frequenti lamine piano-parallele, oblique o convolute e strutture da fuga
d'acqua; rarissimi i fossili (Ammoniti). Spessore: 350 - 450 m. Ambiente di deposizione: lobi
torbiditici.
CONIACIANO
SAR
GRUPPO DEL CANTO
PTD
FLYSCH DI PONTIDA
Arenarie litiche ibride, di colore per lo più beige o bruno, in strati di spessore assai variabile,
alternati a marne con diffusa sfaldatura "a saponetta", a formare sequenze di Bouma ritmiche
di spessore da metrico a decametrico; arenarie e marne in sequenze torbiditiche a grana fine
a stratificazione piano-parallela, con sequenze di Bouma intercalate da megabed calcarei gradati.
Spessore: > 500 m. Sedimentazione torbiditica alternata con emipelagiti.
TURONIANO MEDIO - SUPERIORE
FORMAZIONE DI GAVARNO
GVR2 Alla base argilliti scagliose di colore nero, ricche di materia organica, in strati amalgamati
(Peliti nere: GVR1) passanti con limite netto a torbiditi sottilmente stratificate, con straterelli
GVR1 arenacei centimetrici, ricchi in quarzo e miche, alternati a marne di colore rosso cupo (Peliti
rosse: GVR2). Deposizione in ambiente di bacino pelagico anossico (peliti nere) o ben
ossigenato (peliti rosse). Spessore: 50 - 215 m.
CENOMANIANO SUPERIORE - TURONIANO MEDIO
FSE
FSEa
FORMAZIONE DI SORISOLE
Marne rosse basali a stratificazione piano-parallela da media a molto spessa, corpi calcarei
caotici, arenarie torbiditiche sottilmente stratificate, calcari marnosi e marne torbiditico
emipelagiche; tracce di bioturbazione e laminazioni (FSE). Marne da variegate alla base a rosse
verso l'alto, da ben stratificate a massive, con calcareniti torbiditiche interstratificate (Marne
Rosse, FSEa). Ambiente pelagico profondo con occasionali apporti torbiditici. Spessore:
30 - 70 m.
CENOMANIANO INFERIORE - SUPERIORE
ZUU
ZUUb
ZUUa
BRU
MARNA DI BRUNTINO
Marne varicolori ed argilliti scagliose, di colore da rossastro a nerastro (black shales), localmente
fissili o con sfaldatura "a saponetta", con sottili intercalazioni di areniti quarzose fini; Calciluti
grigio scuro, verdi o rosse, calcari marnosi con argilliti nere, con intercalazioni di calcari siltosi
torbiditici nella parte centrale; corpi lenticolari a grana più grossolana nella porzione più nordorientale. Ambiente pelagico profondo con episodi di anossia. Spessore: circa 100 m.
APTIANO - ALBIANO
MAIOLICA
Calcilutiti biancastre, grigie in alterazione, con frattura concoide, ben stratificate in strati da
centimetrici a decimetrici, attraversati da minute stiloliti. Noduli e liste di selce localmente
abbondanti. Ambiente pelagico ben ossigenato. Spessore: 1 - 120 m.
TITONIANO - APTIANO INFERIORE
MAI
RAL
KMO
ARSa
ARSb
DZN
DZNa
Superficie di clivaggio a scistosità inclinata (S3)
Superficie di clivaggio a scistosità inclinata (nv)
H
Orlo di scarpata di frana
mm m m m m m m mm m m
m
m
m
m
m
m
Trincea di deformazione gravitativa profonda di versante
m
m
Orlo di terrazzo fluviale
Traccia di alveo fluviale abbandonato
Cordone morenico terminale o laterale
8
M
A
M
Traccia di superficie assiale antiforme D1
Traccia di superficie assiale sinforme D1
Traccia di superficie assiale antiforme nv
8
Traccia di superficie assiale sinforme nv
A
Faglia
DOLOMIE ZONATE
Doloruditi a clasti centimetrici e doloareniti laminate e gradate, da grigio-chiaro a nerastre o
rosso cupo, in strati medi e spessi, fetidi, organizzati in sequenze torbiditiche distali (DZN).
Brecce dolomitiche da grigiastre ad ocracee, megabrecce e doloareniti in corpi lenticolari
massivi o in strati amalgamati, con olistoliti riccamente bioclastici. Spessori ridotti alla
sommità della piattaforma carbonatica, spessori più consistenti e brusche variazioni laterali
sui pendii antistanti al margine di piattaforma (ex "Brecce Sommitali"; "Breccia di Artavaggio"
Auct., DZNa). Ambiente subtidale entro bacino intrapiattaforma. Spessore: 0 - 220 m.
NORICO MEDIO
a a
Faglia inversa
f f
Sovrascorrimento principale
a Faglia con prevalente componente trascorrente (destra)
Faglia incerta o sepolta
á Faglia con prevalente componente trascorrente (sinistra)
a Faglia transpressiva (inversa trascorrente) destra
á Faglia transpressiva (inversa trascorrente) sinistra
a Faglia transtensiva (diretta trascorrente) destra
á Faglia transtensiva (diretta trascorrente) sinistra
a a
DPR
SGB
SGBa
GOR
DOLOMIA PRINCIPALE
Dolomicriti e doloareniti da grigio-scure a biancastre, da microcristalline a saccaroidi. Strati
spessi e sovente poco distinti, organizzati in ciclotemi. Frequenti livelli con laminazione
stromatolitica, intercalazioni di livelli di brecce intraformazionali. I banchi doloarenitici sono
frequentemente bioclastici. Locali biocostruzioni (Ostreidi, Serpulidi e microbialiti). Piana
carbonatica peritidale. Spessore: 900 - 1500 m.
NORICO INFERIORE-MEDIO
FORMAZIONE DI SAN GIOVANNI BIANCO
Alternanze di arenarie rosse e peliti policrome, dolomie impure giallastre, talora cariate e
subordinati calcari grigi. Localmente sono presenti lenti di gesso. Facies ad arenarie rosse
prevalenti: arenarie e siltiti rosse prevalenti con caliches e rare intercalazioni di dolomie (SGBa).
Delta interdigitato con piana costiera poco profonda passante a sabkha. Spessore massimo:
200 m.
CARNICO SUPERIORE - NORICO BASALE
FORMAZIONE DI GORNO
Alternanze di calcari scuri ben stratificati, spesso bioclastici; areniti ibride verdastre; argilliti
e marne nere; banchi calcarei ad oncoliti. Abbondanti i fossili, tra cui Bivalvi, Echinoidi,
Crinoidi, Foraminiferi, Alghe. Laguna a sedimentazione mista. Spessore: 100 m - 500 m.
CARNICO MEDIO
a a
c c c
c c c
Limite geologico incerto
h
[[
[[
[[
[[
[[

[[
[[

CMB
BRE
KLR
CALCARE METALLIFERO BERGAMASCO
Calcari micritici ben stratificati grigio scuro, spesso stromatolitici; sottili intercalazioni di marne
scure, rari interstrati tufacei sottili e tempestiti bioclastiche ad alghe dasycladaceae. Nella
parte superiore localmente mineralizzazioni strato-concordanti a Pb, Zn, Fl e Qz. Laguna
costiera e e piana tidale. Spessore: da pochi metri a 80 m (Piani Resinelli).
CARNICO INFERIORE
FORMAZIONE DI BRENO
Calcari grigi ben stratificati, organizzati in cicli peritidali, con alla sommità livelli stromatolitici
ricchi di fenestrae; comuni oncoidi e livelli bioclastici. Il contenuto fossilifero è limitato a rare
Alghe Dasycladaceae e Foraminiferi. Piattaforma carbonatica peritidale. Spessore: 0 - 130 m.
CARNICO INFERIORE
CALCARE ROSSO
Calcari stratificati grigi con intercalazioni di paleosuoli a terra rossa. Diffuse strutture di
fratturazione e tepees, pisoliti, ementi calcitici. A occidente (Unità di Muschiada, Gruppo delle
Grigne) sono correlabili calcari e dolomie mineralizzati a galena, cerussite e blenda. Piattaforma
carbonatica peritidale con ripetute e prolungate emersioni. Spessore: 0 - 40 m.
LADINICO SUPERIORE
Gradino di scivolamento
\ \
Gradino di scivolamento coperto
Deposito di versante
!
!
(
CPV
WEN
BUC
ESI
ESIa
ESIb
ESI2
ESI1
PRZ
PRZ1
BLN
ANG
ANGa
ANGb
BOV
SRV
SRVb
SRVa
VER
FORMAZIONE DI WENGEN
Areniti ibride di origine vulcanica, in strati centimetrici gradati, in alternanza con marne e tufiti;
subordinati calcari scuri in strati centimetrico-decimetrici. Bacino intrapiattaforma a rapida
subsidenza. Spessore: 0 - 400 m.
LADINICO
FORMAZIONE DI BUCHENSTEIN
Calcari micritici grigio-nerastri, con noduli di selce, in strati da sottili ad amalgamati; intercalazioni
vulcanoclastiche molto alterate, spesso gradate e risedimentate ("pietra verde"), in strati da sottili
a metrici. Bacino aperto. Spessore: 0 - 170 m.
LADINICO INFERIORE
FORMAZIONE DI ESINO
Calcari, calcari dolomitici e dolomie di colore da grigio a nocciola, massivi o in strati spessi,
ricchi di stromatoliti, concoidi e talli di alghe dasycladacee (ESI). Piattaforma carbonatica
con numerosi sub-ambienti. Spessore medio 800 m, minimo 250 m (Unità Muschiada),
massimo 1200 m (Coltignone). ANISICO SUPERIORE-LADINICO
Calcari biocostruiti e brecce (facies di margine e pendio, ESIa): calcari massivi con
biocostruzioni e brecce carbonatiche intraformazionali. ANISICO SUPERIORE-LADINICO
Facies di piattaforma interna (ESIb): calcari grigio chiaro in banchi talora estesamente
dolomitizzati, localmente ricchi in alghe dasycladacee e gasteropodi. Nella parte sommitale
frequenti superfici di emersione con cementi interni a struttura concentrica (evinosponge
Auct.). ANISICO SUPERIORE-LADINICO
Calcare di San Calimero (ESI2): calciruditi e calcareniti da grigio chiaro a nocciola,
in corpi lentiformi erosivi sulla sottostante Fm. di Buchenstein. LADINICO
Membro dell'Albiga (ESI1): facies peritidali calcareo-dolomitiche basali con dolomie ben stratificate,
grigie, talora con sottili intercalazioni marnose.
ANISICO SUPERIORE - LADINICO
CALCARE DI PREZZO
Alternanze decimetriche di calcari neri (talora nodulari) e marne nere, con fauna ad
Ammonoidi, Brachiopodi, Bivalvi e Crinoidi; alla base calcari nodulari ricchi in Brachiopodi
(Banco a Brachiopodi Auct., PRZ1). Rampa carbonatica in approfondimento.
Spessore: 45 - 65 m.
ANISICO MEDIO - SUPERIORE
FORMAZIONE DI BELLANO
Areniti ibride grossolane e microconglomerati ad abbondanti clasti di origine vulcanica,
plutonica e metamorfica; intercalazioni bioclastiche a Crinoidi nella parte sommitale. Deltaconoide. Spessore massimo: 130 m.
ANISICO MEDIO-SUPERIORE
CALCARE DI ANGOLO
Calcari e calcari marnosi grigio scuri, in strati decimetrici suddivisi da lamine di marna siltosa
micacea. Significative le variazioni laterali e verticali. Baia marina poco profonda con significativi
apporti terrigeni ad Ovest. Spessore da decine fino ad oltre 300 m (ANG).
Litofacies calcarea (ANGa): calcari grigi in strati debolmente nodulosi sovente rinsaldati
a formare banchi metrici, con sottili intercalazioni e giunti siltosi e argillitici. La parte inferiore
risulta talora debolmente dolomitizzata.
Litofacies siltosa (ANGb): siltiti e arenarie da medie a finissime a cemento calcareo, grigie,
ricche in muscovite, formanti strati di 20-50 cm, spesso rinsaldati in banchi metrici. Formano
cicli fining-upward di 5-10 m di spessore, che si concludono con calcari nodulosi.
ANISICO INFERIORE-MEDIO
CARNIOLA DI BOVEGNO
Dolomie cavernose massicce di colore per lo più giallastro, con rare geodi evaporitiche e
ciottoletti di siltite policroma; localmente (.. Ponte della Folla) frequenti intercalazioni di siltiti
e arenarie fini quarzoso-micacee. Ambiente di sabkha. Spessore: circa 50 m.
OLENEKIANOSUPERIORE - ANISICO INFERIORE
SERVINO
Ricca associazione di litotipi terrigeni e carbonatici, riferibili ad ambienti di delta-conoide, piana
tidale e piattaforma, localmente ricchi di fossili marini (SRV). Spessore medio: 150 m.
Litofacies prevalentemente carbonatica (SRb) marne dolomitiche policrome e dolomie
arenacee per lo più giallastre, fossilifere a Gasteropodi, Bivalvi e Ammonoidi. Rampa mista
carbonatica/terrigena.OLENEKIANO
Litofacies prevalentemente silicoclastica (SRVa): arenarie quarzose e siltiti quarzoso-micacee,
ben stratificate, fossilifere a Bivalvi. Ambiente litorale ad alta energia, da piana tidale sabbiosa
a delta-conoide distale.
INDUANO - OLENEKIANO
VERRUCANO LOMBARDO
Conglomerati massivi passanti ad arenarie, spesso a stratificazione incrociata, e siltiti micacee.
Colore d'insieme rosso cupo, localmente verde pallido per effetti di riduzione. Ambiente fluviale
prevalentemente braided. Spessore: 40 - 300 m.
PERMIANO MEDIO? - SUPERIORE (GUADALUPIANO?-LOPINGIANO)
GRUPPO DEI LAGHI GEMELLI
FPZ
FPZa
FPZc
FPZe
VUC
VUCa
FORMAZIONE DEL PIZZO DEL DIAVOLO
Depositi terrigeni e vulcanoclastici continentali ("Formazione di Collio superiore" Auct.).
Arenarie di colore da grigio a verdino, a grana per lo più medio-fine e ricche di strutture sedimentarie
in strati decimetrici ben distinti, passanti a intervalli centimetrici di peliti scure per gradazione
normale alla scala dello strato (FPZ). Frequenti orme di Tetrapodi (FPZa). Ambiente continentale
di delta-conoide e bacini lacustri. Spessore: 0 - 600 m.
Conglomerati prevalenti: ortoconglomerati grossolani e arenarie con ciottoli, di colore da
violaceo a verdastro, ad elementi non arrotondati di vulcaniti e basamento metamorfico (FPZc).
Ambiente continentale di delta-conoide. Spessore: 0 - 185 m.
Alternanze di epiclastiti e vulcaniti: arenarie vulcaniche, siltiti micacee e conglomerati,
di colore da grigio verdastro a nerastro, ocraceo in alterazione, con subordinati intercalazioni
di vulcaniti ignimbritiche e di colate andesitiche; rari Bivalvi continentali mal conservati (FPZe).
Spessore: 0 - 600 m.
PERMIANO INFERIORE (CISURALIANO)
VULCANITE DEL MONTE CABIANCA
Tufi rinsaldati e ignimbriti di chimismo da intermedio ad acido, con struttura per lo più
massiccia e colore da biancastro a rosso cupo. ("Formazione di Collio inferiore" Auct.) (VUC).
Epiclastiti e brecce vulcaniche intraformazionali: brecce vulcaniche rossastre, localmente
(Introbio) ricoperte da livelli tufacei nerastri, ricchi di strutture sedimentarie (VUC a). Effusioni
vulcaniche in contesto continentale. Spessore 0 - 250 m.
PERMIANO INFERIORE (CISURALIANO)
BASAMENTO CRISTALLINO DELLE ALPI MERIDIONALI
GBI
RSL
RADIOLARITI DEL SELCIFERO LOMBARDO
Selci a radiolari in strati spessi 5-15 cm, da planari nella parte bassa, con colori dal grigio
al verdino, al giallastro, a mammellonari nella parte alta, e di colore rosso. Ambiente pelagico
profondo sotto la profondità di compensazione della calcite. Spessore: 0 - 40 m.
BAJOCIANO SUPERIORE - KIMMERIDGIANO INFERIORE ? MEDIO?
MOB
MOBd
FORMAZIONE DI SOGNO
Calcari marnosi e marne silicee da grigie a rosate; argilliti policrome in strati centimetrici
amalgamati con sottili intercalazioni bioclastiche nella parte basale. Alla sommità argilliti
marnose rossastre. Ambiente pelagico parzialmente anossico. Spessore: 80 - 100 m.
TOARCIANO INFERIORE - BAJOCIANO INFERIORE
ROSSO AMMONITICO LOMBARDO
Calcari marnosi nodulari in strati centimetrici, di colore da rosato a rosso cupo, ben suddivisi
da veli di marna rossa, localmente ricchi di Ammoniti. Ambiente pelagico ossigenato a bassa
velocità di accumulo. Spessore massimo: 50 m.
TOARCIANO INFERIORE - BAJOCIANO INFERIORE
ANF
CALCARE DI MORBIO
Calcari nodulari di colore da grigio a rosato a rosso cupo, in strati centimetrici ben suddivisi
da marne. Ammoniti ben conservate nella parte inferiore ed al tetto. Deposizione in ambiente
di altofondo pelagico. Spessore: 0 - 60 m.
DOMERIANO INFERIORE - TOARCIANO BASALE
MAR
GRUPPO DEL MEDOLO
GCS
GRANITO DELLA VALLE SAN BIAGIO
Leucograniti porfirici a K-feldspato roseo, in fenocristalli subidiomorfi centimetrici, e scarsa
biotite, localmente con struttura granofirica.
CARBONIFERO SUPERIORE - PERMIANO INFERIORE
QUARZODIORITE DI VAL BIANDINO
Prevalenti dioriti, quarzodioriti e granodioriti melanocrate, ricche in biotite, a grana per lo più
minuta, localmente orientate in prossimità dell'incassante, ma prive di scistosità varisica.
Quarzodioriti grossolane, con biotite lamellare, presso Cortabbio. Localmente si intercalano
filoni leucogranitici e aplitici.
CARBONIFERO SUPERIORE - PERMIANO INFERIORE
GNEISS DI MORBEGNO
Gneiss e micascisti paraderivati a mica chiara, quarzo, plagioclasio, biotite, clorite, con relitti
di granato, staurolite, sillimanite, cianite, K-feldspato (Zona Dervio-Olgiasca, dove presentano
una sequenza metamorfica prograda dalla zona della biotite a S a quella della sillimanite in
facies di bassa pressione a N);
gneiss e micascisti paraderivati a grana fine, con quarzo, mica chiara, plagioclasio, biotite,
granato, staurolite e cianite, con clorite e sericite secondarie (Zona del M. Muggio).
Sono localmente frequenti vene e livelli di quarziti con subordinate mica chiara, biotite e
clorite (MOBd). Nella Zona Dervio-Olgiasca sono presenti livelli di anfiboliti a plagioclasio e
orneblenda, con subordinati biotite, diopside, tremolite, epidoto, clorite (ANF) e livelli di marmi
saccaroidi e marmi silicatici a grana fine, con livelli ricchi di silicati di Ca (MAR).
Nella Zona di M. Muggio sono presenti rari boudin di anfiboliti a granato (ANF).
PRE-WESTFALIANO
ANFIBOLITI
Livelli anfibolitici intercalati negli Gneiss di Morbegno: anfiboliti a plagiocalsio e orneblenda,
con quarzo e granato, talora con biotite, diopside, tremolite, clorite ed epidoto. Spesso mostrano
struttura a bande, con foliazione definita dall’alternanza di livelli più o meno ricchi di orneblenda
o plagioclasio.
ARCHEOZOICO?
MARMI
Marmi saccaroidi e marmi silicatici a grana fine con livelli ricchi di sicati di Ca (tremolite)
e clorite. La foliazione è data dall’alternanza di livelli a composizione mineralogica differente,
più e meno ricchi di silicati e clorite.
ARCHEOZOICO?
GNEISS CHIARI DEL CORNO STELLA
Ortogneiss a K-feldspato, quarzo, plagioclasio, mica chiara, clorite e subordinati biotite,
epidoto, calcite, apatite e minerali opachi. La foliazione è data dell’alternanza di livelli
quarzoso-feldspatici e livelli fillosilicatici.
ARCHEOZOICO?
Detrito di falda
!
!
!
!
!
!
!
!
!
(
!
!
!
!
!
!
!
!
(
!
!
Deposito di frana
!
(
(
(
(
(
(
(
Deposito di frana a grossi blocchi
Prodotto eluviale (alterite)
Deposito colluviale


Deposito alluvionale
alluvionale con pietrosità sup a ghiaie prevalenti
!
!
!
( ( (
X
X
X
!X
!X
!X
XXXXXXDeposito alluvionale con pietrosità sup a sabbie prevalenti
XXXXXX
Deposito di debris-flow
!
(
!
(
(Deposito
!
E
E
EE
E
E
E
E
E
E
Z
Z
Z
Z
Z
E
E
E
E
E
Deposito di origine mista
ZZZZ
Z
Travertino
ZZZZZ
Deposito di contatto glaciale
Till indifferenziato
!
Till di ablazione
!
!
Deposito lacustre, palustre
!
" " "Deposito palustre
" " "
" " "Deposito lacustre
!
CALCARE DI PERLEDO-VARENNA
Calcari micritici scuri, in strati da centimetrici a decimetrici, ricchi di materia organica, con
laminazioni e gradazioni; frequenti strutture da scivolamento sinsedimentario e sottili intercalazioni
tufacee. Bacino confinato intrapiattaforma poco profondo. Spessore: > 250 m.
LADINICO
Faglia inversa incerta o sepolta
\ \
!
SAB
Sovrascorrimento incerto o sepolto
Faglia diretta incerta o sepolta
h
a a
!
ARENARIA DI VAL SABBIA
Arenarie e siltiti vulcanoclastiche verdi o rossastre in banchi o strati, talora ad andamento
lenticolare. Le strutture da correnti trattive sono sovente obliterate dal clivaggio, che
conferisce un aspetto scheggioso alla compagine rocciosa. Piana alluvionale - delta
prossimale. Spessore: 0 - 520 m.
CARNICO MEDIO
Faglia diretta
c c c
f f f
!
RAP
MOT CALCARE DI MOLTRASIO
Calcilutiti grigio-nocciola in strati decimetrici, talora bioturbati, alternati a calcareniti fini e
calcisiltiti spongolitiche, laminate, di natura torbiditica, con selce da marroncina a grigio MOTa bluastra (MOT). Brecce e megabrecce, localmente dolomitizzate, generatesi a spese delle
unità retico - hettangiane, affioranti lungo la Linea del Faggio (Morterone, Albenza) ("Brecce
Liassiche" e "Torbiditi fangose della base del Moltrasio" Auct., MOTa). Ambiente di bacino
in approfondimento con marcati gradienti topografici. Spessore: 30 - 800 m.
SINEMURIANO - PLIENSBACHIANO INFERIORE
Superficie di clivaggio a scistosità inclinata (S2)
N
O
GRUPPO DELL' ARALALTA
BAN
CALCARE DI DOMARO
Calcari micritici o marnosi di colore nocciola o grigio chiaro, in strati planari ben suddivisi
da interstrati marnoso - argillosi laminati, con poca selce bionda; sui paleoalti frequenti
concentrazioni di selce chiara in liste e strati; slump. Ambiente bacinale e di pendio presso
il paleoalto dei Corni di Canzo. Spessore: 20 - 120 m.
DOMERIANO - TOARCIANO BASALE
Superficie di clivaggio a scistosità inclinata (S1)
H
Limite geologico
ROSSO AD APTICI
Calcari marnosi, marne calcaree e marne silicee rosate, in straterelli centimetrici a superficie
plano-ondulata, con noduli di selce meno abbondanti verso l'alto, localmente ricchi in Aptici.
Ambiente pelagico profondo nel lisoclino della calcite. Spessore: 5 - 30 m.
KIMMERIDGIANO INFERIORE - TITONIANO INFERIORE
DOM
Stratificazione rovesciata
D
ARGILLITE DI RIVA DI SOLTO
Argilliti e marne argillose nerastre, finemente laminate e fogliettate, con sottili intercalazioni
planari di coquine bioclastiche, a Lamellibranchi e Vertebrati (ARS).
Litozona superiore: Marne argillose nerastre, finemente laminate, in alternanza con potenti
bancate di calcari micritici neri, giallastri in alterazione (ARSa).
Litozona inferiore: argilliti nere, con noduli carbonatici giallastri all'alterazione e intercalazioni
di calcari marnosi neri a frattura concoide (ARSb).
Bacino poco profondo inizialmente poco ossigenato. Spessore: 0 - 400 m.
NORICO SUPERIORE
ARS
GRUPPO DEL SELCIFERO LOMBARDO
SOG
Stratificazione verticale a polarità sconosciuta
oo o o o o o o oo o o
SASS DE LA LUNA
Calcareniti marnose grigio-cineree in sequenze di Bouma di tipo Tb, Tc e Td alternate a marne
grigie emipelagiche scagliose a stratificazione piano-parallela con strati di spessore variabile
da decimetrico a pluri-decimetrico, intervallate aciclicamente da strati spessi a base grossolana,
gradati. Ambiente pelagico con apporti torbiditici distali. Spessore massimo: 50 - 70 m.
ALBIANO SUPERIORE
SDL
Stratificazione orizzontale diritta
K
CALCARE DI ZU
Calcareniti, calcari micritici e calcari marnosi, spesso bioclastici, grigi o grigio scuro, in strati
ondulati fino a pseudo-nodulari, da centimetrici a decimetrici. Si intercalano marne brunonerastre ed argilliti nere (ZUU). Rampa carbonatica subtidale. Spessore: 300 m (a Ovest della
Linea del Faggio....).
Litozona superiore (ZUUb): alternanze cicliche di calcari e marne; talora è presente un livello
biolititico (2° Banco a Coralli). Seguono calcareniti bioclastiche fini in strati distinti, alternate
con calcari marnosi e marne nerastre. Rampa carbonatica con scarsi apporti argillosi.
Litozona inferiore (ZUUa): calcari micritici, marnosi e bioclastici in alternanza ciclica con marne
e argilliti (ad Est della Linea del Faggio). Comprende alla sommità biolititi grigie e biomicriti
grossolane, a stratificazione massiccia o indistinta, fossilifere a Coralli (1° Banco a Coralli).
Rampa carbonatica con iniziali apporti argillosi.
RETICO
SUCCESSIONE SEDIMENTARIA DELLE ALPI MERIDIONALI
GRUPPO DELLE MARNE DI GALLARE
Stratificazione diritta
A
B
I
tra
DEPOSITI CHIMICI
Travertini con spessore decametrico, ancora in formazione nella parte frontale, presenti,
nella Provincia di Lecco, con il solo Travertino di Necrebbio.
PLEISTOCENE SUPERIORE - OLOCENE
Dosso morenico
G
I
JJJ
JJJ
JJJ
JJJ
DEPOSITI CEMENTATI
I depositi cementati costituiscono un'unità etogenea e diacrona, e si trovano in due contesti
differenti:
- nelle zone montuose, sono costituiti per lo più da depositi di versante cementati,
generalmente conglomerati con clasti a spigoli vivi a supporto clastico, matrice sabbiosa da
assente a scarsa organizzati in letti sia planari che lenticolari, massivi, clinostratificati;
conglomerati con abbondante matrice sabbiosa, cementata; facies tipo grèzes litées ben
cementate a supporto clastico; talvolta si osservano facies rielaborate da flussi idrici (debris
flow e conoide alluvionale), organizzati in banchi clinostratificati, spesso lenticolari. La matrice,
ove presente, è sabbiosa, ben cementata. I clasti sono quasi esclusivamente carbonatici
derivanti dai versanti di alimentazione, eterometrici, di dimensioni sino a metriche. Essendo
la litologia dei clasti e il cemento carbonatici, tutti i depositi cementati sono localmente ben
carsificati. Appartengono al Gruppo della Valle dei Tetti e al Gruppo del Culmine o ad altre
unità più antiche, come il Conglomerato di Corna Coegia, di Laorca, della Valle dei Molini, del
Pioverna, di Ponte della Vittoria, del Pialeral, di Ponte della Folla, di Rialba e del Zuc del Cant
del Brug. MIOCENE MEDIO - SUPERIORE - PLEISTOCENE SUPERIORE
- in zone di anfiteatro, sono costituiti per lo più da depositi fluviali e fluvioglaciali cementati,
che localmente sono denominati "Ceppi": conglomerati grossolani a supporto clastico, presenza
di livelli con ciottoli prevalentemente di flysch e carbonati e livelli con abbondanti percentuali
di litologie cristalline e metamorfiche. Appartengono a diverse unità conglomeratiche, quali il
Ceppo della Mogora, il Ceppo dell'Adda e il Ceppo del Naviglio di Paderno
PLIOCENE INFERIORE - SUPERIORE - PLEISTOCENE INFERIORE
Gruppo di massi erratici
"
I
cem
DEPOSITI RIMANEGGIATI
Questa unità comprende i depositi del Supersintema (Allogruppo) di Venegono e costituisce
gran parte delle coperture dei versanti e dei fondovalle pianeggianti di molti corsi d'acqua
temporanei o abbandonati, ammantando praticamente tutto il territorio. E' stata cartografa
soltanto dove gli spessori sono significativi. E' principalmente costituita da depositi colluviati
e di versante, talvolta rimaneggiati in ambiente fluviale: limi debolmente argillosi con clasti
debolmente alterati sparsi: loess colluviati; limi debolmente sabbiosi, ghiaie fini e sabbie
grossolane, ghiaie poligeniche poco alterate, limi argillosi con clasti sparsi: depositi fluviali;
ghiaie massive a supporto di matrice costituita da limi sabbiosi e ghiaie massive a supporto
di clasti: depositi di versante. L'età non è definibile in relazione ad un singolo evento
deposizionale, ma si tratta di depositi rimaneggiati in tempi diversi che coprono diversi depositi
dell'unità preLGM.
PLEISTOCENE MEDIO
Allineamento di massi erratici
"
FORMAZIONE DELL'ALBENZA ("DOLOMIA A CONCHODON" AUCT.)
Calcari, calcari dolomitici e dolomie, chiari, massicci o in banchi. Oospariti grigio chiare nelle
porzioni meglio preservate, dolomie saccaroidi biancastre nelle porzioni più diagenizzate.
Piattaforma carbonatica non marginata di tipo bahamiano. Spessore: 80 - 120 m.
HETTANGIANO
ALZ
Masso erratico significativo
I
col
Area con substrato alterato
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I
UNITA' PRE-LGM
Comprende tutti i depositi neogenico-quaternari messi in posto precedentemente all'ultimo
pLGM episodio glaciale (Episodio Cantù, Last Glacial Maximum). Si tratta quindi di un'unità che
accorpa depositi eterogenei e diacroni, deposti in differenti situazioni paleoclimatiche e in
diversi ambienti continentali: glaciale, di versante, fluviale e fluvioglaciale, di conoide, deltizio,
lacustre, palustre e di torbiera e di ambiente misto. I depositi di questa unità sono principalmente
costituiti da: diamicton massivi a supporto di matrice sovraconsolidata: till e tilliti di ablazione
e di alloggiamento, depositi glaciali; ghiaie e sabbie, talvolta cementati: depositi fluvioglaciali;
argille in strati orizzontali con laminazione pianoparallela, argille e sabbie medio - fini in strati
alternati: depositi lacustri; sabbie, arenarie, conglomerati, ghiaie in foreset immergenti verso
Sud: depositi deltizi. Superficie limite superiore poligenica e polifasica, caratterizzata da
alterazione variabile a seconda delle unità: da molto spinta con fantasmi di ciottoli a modesta.
In ambiente montano e nelle valli i depositi sono per la maggior parte appartenenti al Supersintema
(Allogruppo) della Colma del Piano, mentre in zona di anfiteatro questa unità può essere suddivisa
in diverse unità di rango inferiore.
PLIOCENE SUPERIORE - PLEISTOCENE SUPERIORE
SED
I
LGM
UNITA' LGM
Comprende tutti i depositi messi in posto durante l'ultimo episodio glaciale (Last Glacial
Maximum, che localmente prende il nome di Episodio Cantù). Si tratta di un'unità diacrona
ed eterogenea, costituita principalmente da depositi messi in posto in ambiente glacigenico,
periglaciale e fluvioglaciale: diamicton massivi a supporto di matrice, non sovraconsolidati:
till di ablazione; diamicton massivi a supporto di matrice, a dominanti clasti calcarei, subangolari,
striati, a "ferro da stiro"; sovraconsolidati: till di alloggiamento; diamicton massivi a supporto
di clasti; clasti allineati immergenti in senso opposto al versante: till di colata; sabbie con
clasti sparsi e ghiaie fini a supporto di clasti, laminazione pianoparallela orizzontale e obliqua
da barra: depositi fluvioglaciali; limi argillosi e limi sabbiosi in lamine millimetriche piano
parallele; talora con dropstone, con intercalazioni di till di colata e depositi di torbida: depositi
lacustri marginoglaciali; diamicton massivi a clasti cristallini alterati, ghiaie a clasti carbonatici,
angolosi, a supporto di clasti, immergenti secondo il versante: depositi di versante. Superficie
limite superiore caratterizzata da profilo di alterazione poco evoluto di spessore inferiore ai 2 m,
colore 10YR, copertura loessica assente, morfologia ben conservata. Limite inferiore costituito
da superficie di erosione.Nella Provincia di Lecco corrisponde al Supersintema (o Allogruppo)
dei Laghi (Bacino Adda) della cartografia regionale CARG, e all'interno di questa unità si
riconoscono diverse unità allostratigrafiche di rango inferiore.
PLEISTOCENE SUPERIORE
Zona cataclastica
CALCARE DI SEDRINA
Calcari micritici selciferi grigi, in strati irregolari, spesso amalgamati, a luoghi dolomitizzati
(Moregallo); litofacies basale stratificata, con selce; seguono calcari massicci, con encriniti
amalgamate. Ambiente di piattaforma carbonatica con locali approfondimenti e barre oolitiche.
Spessore: da pochi m a 150 m.
HETTANGIANO
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Pg
UNITA' POST-GLACIALE
Depositi di ambienti continentali (glaciale, di versante, di conoide alluvionale e mista, fluviale,
lacustre, palustre e di torbiera, di spiaggia e di ambiente misto) successivi all'ultimo episodio
glaciale (Episodio Cantù). Superficie limite superiore caratterizzata da alterazione assente,
superficie limite inferiore erosionale su depositi più antichi o substrato lapideo.
PLEISTOCENE SUPERIORE - OLOCENE
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Deposito di spiaggia
Fly UP