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Nessun titolo diapositiva

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Nessun titolo diapositiva
• L’HIV è il virus dell’immunodeficienza umana, cioè un
virus che colpisce le difese immunitarie dell’ organismo.
• Quando una persona entra in contatto col virus HIV
può diventare sieropositiva, cioè sviluppare una difesa
(anticorpi) contro il virus HIV.
• Questa positività si rileva dopo il periodo finestra,
tempo che intercorre tra il momento del contagio e la
comparsa nel sangue degli anticorpi contro l’HIV (da
tre a sei mesi).In questo periodo, anche se la persona
risulta sieronegativa perché non ha ancora sviluppato
anticorpi, può trasmettere ugualmente l’infezione.
• I sintomi
che si
rivelano
dopo
alcune
settimane
dal
contagio,
possono
essere
trascurati
perché
simili a
quelli
influenzali
•
La condizione di
sieropositività senza
sintomi può durare
anni ed è
strettamente
dipendente
dall’equilibrio tra le
difese
dell’organismo(CD4=va
lore accettabile + di
500 e non - di 200) e
la quantità di virus
presente (carica
virale).
• In un soggetto
sieropositivo, l’instaurarsi
ed il ripetersi di
patologie serie e di
rilevante gravità, dette
“opportunistiche”, a
carico di più organi ed
apparati, conduce alla
diagnosi di AIDS.
• Fino a qualche anno fa si parlava di “categorie a rischio”,
riferendosi principalmente alle abitudini di vita di
tossicodipendenti ed omosessuali, ma attualmente l’estesa
diffusione del virus ha portato ad individuare più
genericamente i “comportamenti “a rischio, indipendenti
da età, nazionalità, razza, livello educativo e condizione
economica dei soggetti.
• Sono a rischio di trasmissione tutti i materiali biologici
che contengono sangue visibile ad occhio nudo: sangue,
liquor spinale, liquido pleurico, peritoneale, pericardico,
amniotico, biliare,frammenti di tessuto (ad es.osseo),il
liquido seminale,le secrezioni vaginali.Anche il latte
materno può trasmettere il virus, mentre non hanno
rilevanza per il contagio:lacrime, sudore, saliva, urina,
secrezioni nasali, vomito, feci.Se pur il virus viene isolato
in questo genere di materiale, non è però detto che sia
trasmissibile.
• VIA EMATICA: attraverso il passaggio di sangue contaminato
da persona infetta a sana ( condivisione di siringhe
contaminate ed altro materiale in uso ai tossicodipendenti,
lesioni da strumenti e taglienti, condivisione di rasoi, lamette,
forbicine ed oggetti taglienti per igiene personale, soggetti
sottoposti in passato a trasfusioni con sangue ed emoderivati
infetti);
• VIA SESSUALE: attraverso i rapporti etero ed omosessuali
con partner infetto.Attualmente è la via di trasmissione più
diffusa;
• VIA VERTICALE MADRE – FIGLIO: durante la gravidanza,
attraverso il parto naturale, attraverso l’allattamento al
seno.
• NO, perché L’Aids
non si trasmette:
• Nei contatti
quotidiani di vita
sociale come
strette di
mano,abbracci e
baci, contatti
affettivi e
familiari,NON
sessuali
NON si trasmette:
• Con l’utilizzo in
comune di locali
e servizi
(telefoni, bar e
ristoranti,
servizi igienici,
cinema, scuole,
luoghi di lavoro,
palestre,
piscine...)
NON si trasmette:
• Attraverso
bicchieri, piatti,
posate, materiali da
cucina,indumenti e
biancheria
• Attraverso sudore,
lacrime, vomito,
feci ed urine
• Le persone che hanno rapporti sessuali
penetrativi eterosessuali e/o omosessuali senza
profilattico
• I tossicodipendenti per via endovenosa che
condividono ago, siringa, fiala, filtro,
cucchiaino, per preparare la dose; gli assuntori
di droga per via inalatoria che condividono la
cannuccia per sniffare (ci possono essere
microlesioni nella mucosa nasale)
• I bimbi nati da madri sieropositive o affette da
Aids
• Sì, una persona può acquisire l’infezione in un
modo e trasmetterla in un altro, se continua ad
adottare comportamenti a rischio, quali, nello
specifico, i rapporti sessuali senza protezione
e/o la condivisione degli strumenti per drogarsi.
E’ sufficiente un solo rapporto sessuale per
trasmettere il virus ed anche altre malattie
sessualmente trasmissibili, quali sifilide, herpes
genitale,epatite B, gonorrea, ecc.
• Non è resistente agli agenti ambientali: non sopravvive a
lungo all’aperto e non sopporta il calore
• E’ sensibile ad acqua ossigenata, detersivo per piatti e
detergenti per superfici
• Per distruggerlo è sufficiente il lavaggio con acqua a 60°
e l’utilizzo della candeggina
• E’ però un virus ad estrema variabilità genetica: nello
stesso individuo la popolazione virale muta in continuazione
• All’interno dell’organismo umano si rifugia nei cosiddetti
“santuari”(sist.Nervoso centrale, sist.Linfatico, testicoli,
placenta), zone per lui “protette”, dove la carica virale è
maggiore rispetto a quella del sangue, dove i ceppi virali
sono diversi da quelli trovati nel sangue e dove non tutti i
farmaci hanno la capacità di penetrarvi.
• Le seguenti pratiche non sono pericolose, ma è meglio non
effettuarle da soli o fra amici, ma solo in Centri
Specializzati che garantiscono pubblicamente l’utilizzo di
materiale sterile e monouso: piercing, tatuaggi, pedicure
o manicure ed altri trattamenti estetici.(I dentisti e le
estetiste hanno l’obbligo di utilizzare solo materiale
sterile)
• Non usare in comune con altri, anche se amici,spazzolini
da denti, rasoi, depilatori, forbicine,ecc., che possono
causare abrasioni e quindi contatti diretti con il sangue.
• Se ti capita di soccorrere un ferito è opportuno avere a
portata di mano dei guanti di gomma,poi lavarsi le mani
con acqua e sapone e disinfettarsi
• Per pulire superfici sporche di sangue, utilizzare la
candeggina
• Utile strumento preventivo delle gravidanze indesiderate,
delle Mal. sess.Trasmissibili e dell’ HIV, purchè usato
correttamente.
• Deve essere usato una sola volta, del tipo già lubrificato
e con serbatoio, fin dall’inizio del rapporto (altri
lubrificanti danneggiano il lattice, rendendolo più poroso e
facilmente penetrabile al virus); non deve essere scaduto;
non deve essere conservato vicino ad oggetti appuntiti o a
fonti di calore (no nel portafoglio o nel cruscotto
dell’auto), la confezione deve essere aperta
delicatamente, senza usare unghie o forbici.
NON SI USA PERCHE’:
• SI PENSA CHE IL PARTNER NON SIA INFETTO
• SI HA PAURA CHE IL PARTNER SI OFFENDA O POSSA
PRENDERE IN GIRO
• LO SI DIMENTICA
• SI E’ TROPPO UBRIACHI O SOTTO EFFETTO DI
SOSTANZE PER RICORDARE, FARE ATTENZIONE E/O
RIUSCIRE AD INDOSSARLO.
SE NON CONOSCI BENE IL TUO PARTNER, QUALSIASI
TIPO DI RAPPORTO SESSUALE PUO’ ESSERE A
RISCHIO.
PER QUESTO E’ FONDAMENTALE PREVENIRE SEMPRE,
MEDIANTE L’USO DEL PRESERVATIVO.
• Il test non dice quello che
è successo nei tre/sei mesi
immediatamente
precedenti (periodo
finestra), e se in quei
tre/sei mesi avete avuto
comportamenti a rischio,
non può ancora rilevare la
presenza dell’ HIV. E’
quindi meglio non mettere
in crisi rapporto e salute,
scegliendo di utilizzare il
profilattico nei rapporti
con penetrazione.
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