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Pedagogia e rinforzi negativi. Il ruolo della coercizione

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Pedagogia e rinforzi negativi. Il ruolo della coercizione
Pedagogia e rinforzi negativi.
Il ruolo della coercizione
nella storia dell’educazione
Coercizione
La parola “coercizione” deriva dalla parola latina coërcitio
e indica il potere di fare o non fare al nostro prossimo
una cosa minacciando l’uso della forza o utilizzandola.
Nella pratica educativa esiste una fondamentale
costrizione che viene esercitata in diverso modo sugli allievi
per adeguarli alle regole della società.
Pedagogia e rinforzi negativi. Il ruolo della coercizione nella storia dell’educazione > Coercizione
Mezzaluna fertile
Dalla Mesopotamia all’antico Egitto
i metodi didattici erano basati
sulle punizioni e sulla coercizione.
In un famoso libro di Kenneth Kitchen
sul faraone Ramses viene riportato
un passo che ci trasmette il senso
dei metodi coercitivi in uso presso queste civiltà.
Pedagogia e rinforzi negativi. Il ruolo della coercizione nella storia dell’educazione > Mezzaluna fertile
La punizione come mezzo
“L’orecchio di un ragazzo, in verità, si trova
sulla schiena, ed egli fa attenzione soltanto
quando viene energicamente bastonato.
Stai attento ascolta quello che ho detto:
ne trarrai beneficio!”
Pedagogia e rinforzi negativi. Il ruolo della coercizione nella storia dell’educazione > La punizione come mezzo
Le punizioni
Anche nella vita scolastica della Roma
imperiale la disciplina era molto severa
e ci è stata tramandata una lunga serie
di testimonianze sulla crudeltà
delle punizioni corporali
che giungevano fino alla fustigazione
dell’allievo da parte del maestro.
Pedagogia e rinforzi negativi. Il ruolo della coercizione nella storia dell’educazione > Le punizioni
Illuminati
Con il passare del tempo si fecero strada educatori
che mettevano in discussione le punizioni e la coercizione
come Orazio, Quintiliano, e teologi cristiani
come Agostino.
Pedagogia e rinforzi negativi. Il ruolo della coercizione nella storia dell’educazione > Illuminati
Aries
Lo storico francese Philippe Aries
ha messo in luce la scarsa coscienza
dell’infanzia fino al ’700.
I bambini erano considerati adulti
in miniatura e “provvisori”
data l’elevata mortalità infantile.
Pedagogia e rinforzi negativi. Il ruolo della coercizione nella storia dell’educazione > Aries
Infanzia
Il miglioramento delle condizioni di vita unito alla diminuita
mortalità infantile portò la società a preoccuparsi
dell’avvenire dei nuovi arrivati.
Le concezioni che si fronteggiavano erano quella
del filosofo Jean Jacques Rousseau che riteneva
la natura dei bambini buona e una concezione ispirata
a una religiosità rigida e pessimista sulla natura dell’uomo
che poneva l’accento sulla colpevolezza universale
generata dal peccato originale.
Pedagogia e rinforzi negativi. Il ruolo della coercizione nella storia dell’educazione > Infanzia
Pedagogia nera
La psicanalista di origini polacche Alice Miller ha studiato
in alcuni suoi libri le pratiche educative ispirate alla più rigida
coercizione fisica.
In alcuni famosi testi intitolati La persecuzione del bambino
e Il bambino inascoltato l’autrice ha messo in luce
un insieme di pratiche note come Pedagogia nera.
Pedagogia e rinforzi negativi. Il ruolo della coercizione nella storia dell’educazione > Pedagogia nera
Pedagogia nera
Le punizioni e la coercizione erano secondo l’autrice
le cause di alcune disfunzioni nell’età adulta.
L’adulto esercita sul bambino un potere assoluto,
che ricorda quello a cui gli stati totalitari sottopongono i loro
cittadini.
Pedagogia e rinforzi negativi. Il ruolo della coercizione nella storia dell’educazione > Pedagogia nera
Una riflessione antipedagogica
La parola stessa educazione, sostiene la Miller, prevede
l’idea di determinate mete che l’allievo deve raggiungere,
e questo riduce sin dall’inizio le sue possibilità di sviluppo
autonomo.
Pedagogia e rinforzi negativi. Il ruolo della coercizione nella storia dell’educazione > Una riflessione antipedagogica
Il rinforzo negativo dei comportamenti
Lo psicologo comportamentista
Bhurrus Skinner ha studiato
il condizionamento su animali
in laboratorio. Tale pratica
è volta a sollecitare alcuni
comportamenti e a scoraggiarne
altri tramite la somministrazione
di rinforzi positivi (lo zolletta
di zucchero per il cavallo
che ha compiuto un salto)
e rinforzi negativi (le scariche
elettriche per i topolini rinchiusi
in gabbia).
Il rinforzo negativo non è
altro che una punizione
che è ancora una pratica
largamente usata
nell’ammaestramento
degli animali.
Pedagogia e rinforzi negativi. Il ruolo della coercizione nella storia dell’educazione > Il rinforzo negativo dei comportamenti
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