Come un sano stile di vita fa allontanare il rischio tumori
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Come un sano stile di vita fa allontanare il rischio tumori
la Repubblica RSALUTE/ RICERCA MARTEDÌ 6 MAGGIO 2014 40 Oncologia. Domenica, per il 30° anno, l’Airc torna nelle piazze con la raccolta fondi in cambio di azalee In guerra per battere il cancro, tra nuovi studi e prevenzione EUGENIO DEL TOMA LA CARNE? DUE VOLTE A SETTIMANA Confesso di non aver mai incoraggiato il catastrofismo mediatico sui problemi nutrizionali e sul loro impatto ambientale. Le forzature ideologiche sono sempre pericolose pur se è tempo di far di più e meglio rispetto al trascurato accordo di Kyoto. Ormai le miopi cassandre che identificano in pochi grammi di grassi o di zucchero i problemi della adeguatezza alimentare hanno concentrato sui grandi allevamenti bovini uno dei primi bersagli da colpire, trascurando però i rimbalzi negativi dell’imprevisto sisma alimentare. Condannare tutti al vegetarianesimo non può essere un precetto da adottare sic et simpliciter. Forse basterebbe che le Linee Guida dell’Alimentazione riportassero l’invito a non mangiare carne tutti i giorni in modo da limitarne il consumo a un paio di porzioni settimanali. Forse sarebbe più credibile e darebbe il tempo, a produttori e consumatori, di adeguarsi al diktat nell’arco di un paio di generazioni. Il proibizionismo non ha mai dato i frutti sperati ma l’informazione scolastica potrebbe farlo, senza addossare colpe ai singoli alimenti che hanno assecondato l’evoluzione umana (dalle uova ai formaggi, dai legumi alle carni) almeno nei secoli in cui la sedentarietà era un lusso per pochi. [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA ADRIANA ALBINI * I LUNGHI filamenti del nostro Dna, avvolti nei cromosomi, si duplicano attraverso meccanismi consolidati e perfetti, affinché ogni cellula del nostro corpo che si divide trasmetta fedelmente alla cellula figlia il patrimonio genetico nella sua interezza. Il complesso macchinario della replicazione deve difen- dersi da attacchi esterni, come sostanze chimiche cancerogene, particelle, radiazioni, germi patogeni, ed interni: radicali liberi accumulatisi nell’organismo, invecchiamento, cellule del sistema immune che abbiano perso la capacità di collaborare alla salute. Quando una cellula in replicazione perde il controllo e prolifera incondizionatamente può diventare un cancro, parola che in passato suonava come una condanna tal- volta ineluttabile. Ora invece, grazie alla ricerca, si cura. Trent’anni fa di come nascesse un tumore e soprattutto di come si potesse debellare si sapeva ben poco. Fu negli anni 80 che si scoprirono i primi “geni del cancro”, gli oncogeni, grazie alle tecniche di trasferimento di Dna ottenuto da cellule cancerose in fibroblasti di topo. Da quei primi passi, le scoperte di molecole chiave nella comprensione dei tumori come gli oncogeni ras, myc, raf, alla moderna medicina personalizzata, il contributo di Airc (associazione italiana ricerca cancro: domenica 11 maggio distribuirà in tutte le piazze l’ormai tradizionale “Azalea della Ricerca”), in un contesto sempre più internazionale è stato imponente e illuminato. Airc sta anche contribuendo a diffondere la cultura della prevenzione: stili di vita, non fumare, mangiare in modo sano ed equilibrato, svolgere attività fisica, mantenendo un peso forma è un breve prontuario che potrebbe diminuire del 30% l’incidenza dei tumori nei paesi sviluppati. In questo campo si fa avanti la “nutriceutica” e si ha l’idea che saranno i produttori di alimentari più ancora delle farmaceutiche ad essere sensibilizzati e a impegnarsi scientificamente nella lotta al cancro attraverso la preparazione di cibi e bevande di possibile beneficio. Quali sono i cibi di tipo preventivo? Alcuni ormai sono noti a tutti: broccoli e cavolini di Bruxelles, verdure in genere, condimenti come olio, aglio e cipolla, il curry, alcuni frutti soprattutto quelli viola che contengono antocianine, le mele con la quercetina, e gli agrumi, con vitamina C, pectine, acido perillico, il pesce azzurro ricco di acidi grassi insaturi omega tre. Da evitare: la carne in eccesso, soprattutto rossa, gli zuccheri, l’alcool, le calorie in genere. Le fibre proteggono oltre all’intestino anche l’esofago dal cancro. È recentissima la scoperta che una “buona” flora batterica, il “microbiota” stimola il sistema immunitario e può proteggerci dai tumori. * Direttore Infrastruttura Ricerca e Statistica-IRCCS Oncol. Reggio Emilia © RIPRODUZIONE RISERVATA INFOGRAFICA PAULA SIMONETTI > A TAVOLA Come un sano stile di vita fa allontanare il rischio tumori Repubblica Nazionale 2014-05-06 la Repubblica MARTEDÌ 6 MAGGIO 2014 41 PER SAPERNE DI PIÙ http://alimentazione.airc.it www.lafestadellamamma.it Ricerca. Come cambiano linguaggio e analisi per trovare terapie efficaci e tollerate Genoma, target, personalizzazione le nuove parole di diagnosi e cure E CCO alcune pietre miliari dei 30 anni di ricerca Airc: ONCOGENI- Quando una cellula subisce un danno genetico non sempre si “trasforma”. Esistono delle sequenze particolari nel genoma, i cosiddetti “proto-oncogeni” che, se alterati, possono contribuire alla crescita incontrollata e alla metastasi. Gli oncogeni possono servire da marcatori diagnostici o anche da bersaglio di terapia (HER2/erb2/neu, nei tumori al seno; il recettore dell’EGF, fattore che fa crescere le cellule epiteliali). RITRATTI MOLECOLARI È la tecnologia moderna, i “microarray”. Attraverso un’analisi dell’espressione genica in tumori caratterizzati da un diverso livello di aggressività, sono stati creati dei pannelli di geni specifici, trasformati poi in “kit” commerciali sul singolo tumore (vedi BRCA1 e 2 nel seno). MICROAMBIENTE - Anche una reazione immunitaria alterata del nostro organismo può avere un ruolo nei tumori. Quando l’infiammazione (risposta normale del corpo ad una minaccia) diventa cronica si danneggiano i tessuti, con vantaggio per i tumori. Così l’induzione a formare nuovi capillari dove il tumore può crescere. La terapia anti-angiogenica ha lo scopo di tagliare i viveri (i vasi) al tumore. LIPOSOMI, VIRUS E NANOPARTICELLE - I farmaci antineoplastici tradizionali possono avere effetti collaterali. L’idea vincente per raggiungere il bersaglio e contenere le tossicità è di veicolarli direttamente al tumore. STAMINALI - Nei tumori si annidano delle cellule di tipo staminale, ma maligne: nuovo bersaglio di ricerca. (a. alb.) © RIPRODUZIONE RISERVATA Alimenti Tre tumori su dieci sono causati da cattive abitudini alimentari. L’Airc propone di seguire alcune regole. Seno Il tumore al seno, il più frequente, colpisce 1 donna su 8 nell’arco della vita. Rappresenta il 29% di tutti i tumori che colpiscono le donne. Prostata Il tumore della prostata è uno dei tumori più diffusi nei maschi (circa il 15% di tutti i tumori nell’uomo). Polmone Tumore che è la prima causa di morte nei Paesi più ricchi. Il 20% di tutti i tumori maligni tra i maschi; in aumento tra le donne. In video La dieta anti-tumore anche su Rnews (ore 13,45 e 19,45) su Repubblica.it, canale 50 del digitale terrestre e 139 di Sky Repubblica Nazionale 2014-05-06