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Simposio di Platone
Platone: Simposio Approfondimento Percorsi della filosofia di Angelo Conforti Volume 1 – E-book di testo Il Simposio di Platone • È uno dei dialoghi più belli e giustamente famosi del grande filosofo Il Simposio di Platone • Racconta un banchetto che si svolge nella casa di Agatone, un giovane e famoso autore di tragedie. Vi partecipano Socrate e alcuni suoi discepoli come Apollodoro, Aristodemo, Fedro, il rètore Pausania, il medico naturalista Erissimaco e il più celebre autore greco di commedie, Aristofane. Il Simposio di Platone • Il simposiarca, cioè il moderatore della conversazione, decide di svolgerla sul tema dell’amore Il Simposio di Platone Il Simposio di Platone • I diversi convitati prendono la parola e parlano dell’amore dal loro punto di vista • [Ecco una sintesi dei concetti principali] Discorso di Fedro • Amore è il più antico tra gli Dei • Vergogna per le cose spregevoli e desiderio di quelle nobili • Colui che ama è pieno del Dio e dunque è divino più dell’amato Discorso di Pausania • Amore è un Dio duplice: “celeste” e “volgare” • Amore “volgare” ama i corpi più che le anime (uomini e donne) • Amore “celeste” ama le anime (solo gli uomini) • Differenza con l’omosessualità Discorso di Pausania • L’amore è buono solo se rivolto al bene • Necessità di far coincidere l’amore per i fanciulli con l’amore per la sapienza Discorso di Eurissimaco • L’amore non ha per oggetto solo gli uomini, ma anche animali, vegetali e tutte le altre cose • Nella medicina gli amori sani sono favoriti, contrastati i legami malsani Discorso di Eurissimaco • Ciò è vero anche nell’astronomia e nell’arte della divinazione Discorso di Aristofane Discorso di Aristofane • In natura originariamente i sessi erano tre: maschile, femminile e androgino (partecipe del maschio e della femmina) • Invidia di Zeus per la tracotanza degli uomini Discorso di Aristofane • Decisione di Zeus di tagliare in due gli esseri umani • Incarico ad Apollo di adattare le due metà separate riplasmandole • Adattamento delle due metà per la procreazione Discorso di Aristofane • “Ognuno di noi è dunque la metà di un umano tagliato in due … e perciò è sempre in cerca della propria metà” • La varietà degli amori tra i sessi (omo ed eterosessualità) deriva dalla natura primitiva degli umani Discorso di Agatone • Amore è il Dio più giovane, bello e buono • Non fa né riceve ingiustizia, è temperante, valoroso e sapiente • Amore ispira i poeti e tutti gli artisti Discorso di Agatone • Amore presiede alla generazione • Amore genera tutte le virtù dell’anima • Amore genera anche negli altri le sue virtù Discorso di Socrate Discorso di Socrate • Amore è sempre Amore di qualcosa e, amandola, la desidera • Se Amore desidera qualcosa significa che non la possiede (desiderio=mancanza) • Amore è desiderio di bellezza e bontà Discorso di Diotima • I contrari e la natura di ciò che è intermedio tra essi • Amore non partecipa di bellezza né di bontà (in quanto le desidera = manca di esse) dunque non è un dio • Amore non è nemmeno un mortale, ma un démone, un intermediario tra uomini e dèi Discorso di Diotima • Amore è figlio di Espediente (Poros) e di Povertà (Penia) e partecipa della natura e delle doti di entrambi • Amore è come il filosofo (che non è sapiente né ignorante) Discorso di Diotima • L’amato è superiore a colui che ama (Amore è colui che ama, di padre sapiente e ingegnoso e di madre incolta e sprovveduta) • Ambito più vasto di quel che comunemente viene assegnato all’Amore: analogia con la poesia (creazione) = ogni desiderio di bene e felicità è Amore Discorso di Diotima • Amore è tendenza al possesso perpetuo del bene • Opera e scopo di Amore = la procreazione nel bello, sia secondo il corpo, sia secondo l’anima • Amore è desiderio di immortalità che dai mortali può essere soddisfatto tramite la procreazione Discorso di Diotima • Procreazione del corpo e dell’anima • La perfetta iniziazione ai misteri di Amore e i suoi gradi: dall’amore delle cose belle all’amore del bello in sé (la bellezza dei corpi, la bellezza delle anime, la bellezza delle leggi, la bellezza della scienza, il Bello in sé) Discorso di Diotima • “Giunto che sia ormai al grado supremo dell’iniziazione amorosa, all’improvviso gli si rivelerà una bellezza meravigliosa per sua natura […]: bellezza eterna, che non nasce e non muore, non s’accresce né diminuisce” Discorso di Diotima • “[…] questa bellezza non gli si rivelerà né con un volto né con mani, né con altro che appartenga al corpo, e neppure come concetto o scienza, né come residente in cosa diversa da lei, […] ma come essa è per sé e con sé” Interpretazione • Nel discorso di Diotima riportato da Socrate si rispecchia maggiormente la concezione di Platone dell’Amore, che anticipa la metafisica e la gnoseologia platonica: i differenti gradi della realtà e della conoscenza (espressi nel “mito della caverna”): Interpretazione • L’identità di Essere, Bene e Verità, che costituiscono il culmine del mito della caverna (epistème = conoscenza indubitabile del vero essere, conoscenza delle idee morali, unificate dall’idea del Bene) è anticipata dall’identità di Bello in sé e Bene in sé (Amore = ricerca del possesso perpetuo del Bello, del Bene e della felicità) Interpretazione • Nonostante ciò la concezione complessiva platonica integra in una visione più ampia e generale aspetti dell’Amore già espressi nei discorsi degli altri partecipanti al dialogo: Interpretazione • L’Amore come desiderio delle attività e sentimenti più nobili (Fedro) • L’Amore come sentimento e comportamento rivolto al bene (Pausania) • L’Amore come forza vitale presente in tutta la natura (Eurissimaco) Interpretazione • Anche il “mito” di Aristofane viene integrato in un contesto più ampio: il significato dell’Amore come ricerca della propria metà trova il suo senso compiuto nella ricerca di ciò che è bello e bene per sé, di ciò che genera felicità a ciascuno (= ciò che partecipa del Bello e del Bene in sé) Interpretazione • Infine anche il discorso di Agatone include temi platonici: l’Amore ispira i poeti e tutti gli artisti, presiede alla generazione, genera tutte le virtù dell’anima in chi ama e in chi è amato Referenze iconografiche • Le immagini: – Scena di Simposio: musica e conversazione. Dalla Tomba del tuffatore. Museo Archeologico Nazionale di Paestum – Raffaello Sanzio, Platone, particolare de La Scuola di Atene, Stanza della Segnatura, Musei Vaticani, Roma – Anselm Feuerbach, Il Simposio di Platone – Scena simposiaca da una Kylix attica a figure rosse (ca. 460-450 a.C.). Alla parete il canestro per le provvigioni (spyrìs). Museo del Louvre – Testa di Socrate, scultura di epoca romana conservata al Museo del Louvre – Rappresentazione di Aristofane; fonte www.wikipedia.it – Papiro greco con frammento del Simposio; fonte www.wikipedia.it