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Diapositiva 1 - La Parola di Dio
All'inizio del Vangelo di Luca troviamo questo racconto: Zaccaria ed Elisabetta, due persone anziane, sposate e senza figli. Essi vedono che Dio non si dimentica di loro. Zaccaria è un sacerdote secondo la legge di Mosè, Elisabetta è una donna che segue gli insegnamenti del Signore. Nonostante non possano avere figli, mai si sono allontanati da Dio, continuano ad avere fede in lui. Ogni tanto - secondo i turni - Zaccaria deve andare al tempio di Gerusalemme, come sacerdote ad offrire l'incenso a Dio. Giunge il giorno in cui Zaccaria deve andare al tempio di Gerusalemme. Egli saluta sua moglie Elisabetta e parte. Non sa ancora ciò che il Signore vorrà fare per lui e per la sua famiglia. A Gerusalemme c'è la grande costruzione del Tempio, dedicato a Dio. Tanta gente viene da ogni parte in pellegrinaggio per pregare Dio e chiedere la sua protezione. Ci sono tanti sacerdoti e professori della Bibbia che insegnano e spiegano la Parola di Dio. Qui, alla fine del suo viaggio, giunge il vecchio Zaccaria. Viene il turno di Zaccaria per andare nella parte interna del tempio e far bruciare l'incenso. L'incenso indica la preghiera che dagli uomini sale a Dio. Mentre la gente prega, Zaccaria entra nel luogo più importante del Tempio per offrire l'incenso. Zaccaria comincia ad incensare. Ma all'improvviso egli vede una figura e sente una voce che gli parla: "Zaccaria, non aver paura. Il Signore ha ascoltato la tua preghiera. Tu avrai un figlio. Lo chiamerai Giovanni. Sarà lui che preparerà il popolo ad accogliere il Salvatore che sta per venire". Zaccaria è meravigliato e incredulo e risponde: "Come è possibile una cosa del genere? Io e mia moglie ormai siamo vecchi. Possiamo mai avere un figlio, ora che siamo vecchi?" E l'angelo risponde: "Non preoccuparti. Pensa solo a credere che Dio è capace di fare quello che dice". Ma Zaccaria nel suo cuore rimane nel dubbio e continua a pensare che non è possibile avere un figlio alla sua età. Rimasto solo, Zaccaria esce fuori. La gente è rimasta ad aspettare e si è meravigliata che è rimasto tanto tempo dentro. Aspetta di essere benedetta dal sacerdote. Ma quando Zaccaria vuole benedire il popolo, si accorge che non può più parlare. È diventato muto. Passati i giorni del suo turno, Zaccaria torna a casa. Non potendo parlare, per prima cosa scrive per sua moglie Elisabetta tutto quello che gli è capitato nel tempio. Elisabetta, appena legge e comprende, è molto contenta perché Dio li ha benedetti. E crede che potranno avere un figlio anche se sono vecchi. In un piccolo paese un poco distante in quel tempo viveva una ragazza di nome Maria, che era cugina di Elisabetta. Anche lei credeva in Dio e pregava ogni giorno leggendo la Bibbia. Un giorno anche lei riceve una visita inaspettata. Le compare davanti l'angelo che aveva visto anche Zaccaria quando stava nel Tempio. "Ti saluto, Maria - le disse - Il Signore è con te. Tu avrai un figlio. Lo chiamerai Gesù. Egli regnerà per sempre su tutti gli uomini. E ti faccio sapere una notizia bella: anche tua cugina Elisabetta, che è anziana, aspetta un bambino". Maria ascolta e crede alle parole che vengono da Dio. Maria si ricorda che Elisabetta è anziana. Allora decide di partire subito per andare ad aiutarla, anche se a quei tempi viaggiare era faticoso e pericoloso perché le strade erano buie. Elisabetta quando vede Maria è molto felice di incontrarla. Maria ha deciso di restare con lei fino a quando nascerà il bambino. E stando insieme tanti giorni, ognuno si mette a raccontare quello che è successo: Elisabetta racconta di suo marito, quanto è capitato a lui nel tempio. Maria racconta dell'angelo che è apparso a lei e del segreto del bambino Gesù che nascerà da lei. Tutte e due vedono che Dio vuole loro molto bene, è vicino alla loro vita. Finalmente viene il giorno della nascita del bambino. Maria è vicina ad Elisabetta e l'aiuta. Tutti fanno festa e sono nella gioia. Ma i più felici sono proprio Zaccaria ed Elisabetta: quello che Dio ha promesso loro, si è realizzato. I vicini di casa subito vengono a sapere della nascita del bambino. È una nascita straordinaria. Essi vengono a fare gli auguri a Zaccaria ed Elisabetta. Ora bisogna scegliere il nome da dare al bambino. A quei tempi la scelta del nome era una cosa molto importante. Allora chiedono al padre: "Che nome volete dare al vostro bambino?". Zaccaria non può parlare. Perciò prende una tavoletta e scrive sopra: "Si chiamerà Giovanni”. Immediatamente la lingua di Zaccaria si scioglie e riprende a parlare. Per la gioia egli si mette a cantare: "Benedetto il Signore che ha pensato al suo popolo. Egli ci manderà il Salvatore". Zaccaria ed Elisabetta non speravano più. Si erano rassegnati alla loro condizione. Ma Dio non si rassegna mai su di noi. Egli ci guarda, ci porta nel cuore. E ci vuole parlare. Se noi ascoltiamo le sue parole, vedremo anche noi cose buone e belle, non solo per la nostra vita ma anche per le persone che abbiamo vicino.