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Chiodo EndomidollarE - Material de Osteosintesis en Querétaro

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Chiodo EndomidollarE - Material de Osteosintesis en Querétaro
Chiodo Endomidollare
Fratture Prossimali Femore
TECNICA CHIRURGICA
citieffe® ringrazia:
Dr. Vincenzo Caiaffa
Dr. Mario Manca
per la collaborazione nello sviluppo di questa tecnica chirurgica
Questa tecnica chirurgica è rivolta a chirurghi ortopedici e descrivele procedure standard suggerite dal produttore.
I chirurghi dovrebbero comunque decidere il migliore approccio da seguire in relazione al loro giudizio clinico ed alle
esigenze del paziente.
Prima dell’uso consultare il libretto di istruzioni allegato alle confezioni.
Endovis Bio Advanced
STANDARD
Studiato e progettato per il trattamento delle fratture laterali del collo del
femore, è realizzato in una sola misura.
Caratteristiche
-- Angolo cervico-cefalico di 130°
-- Angolo metafisario di 5°
-- Lunghezza totale 195 mm, compresi i 30 mm del diapason che
consente una graduale variazione di rigidità nella parte distale
-- Diametro prossimale di 13 mm e distale di 10 mm
-- Due fori per l’alloggiamento delle viti cefaliche e uno per la vite
diafisaria
-- Un alloggiamento per il tappo di protezione e un’asola per facilitare
l’eventuale rimozione.
MEDIO
Studiato e progettato per il trattamento delle fratture sottotrocanteriche a
rima lunga del femore, è realizzato in una sola misura.
Caratteristiche
-- Angolo cervico-cefalico di 130°
-- Angolo metafisario di 5°
-- Lunghezza totale 240 mm, compresi i 30 mm del diapason che
consente una graduale variazione di rigidità nella parte distale
-- Diametro prossimale di 13,5 mm e distale di 10 mm
-- Due fori per l’alloggiamento delle viti cefaliche, un foro e un’asola
nella parte distale per le viti diafisarie
-- Un alloggiamento per il tappo di protezione e un’asola per facilitare
l’eventuale rimozione.
3
LUNGO
Studiato e progettato per il trattamento delle fratture della regione laterale
del collo del femore associate a fratture diafisarie è realizzato in 3 misure
di lunghezza, ciascuna con 2 curvature: destro e sinnistro (identificabili
con LEFT e RIGHT).
Caratteristiche
-- Angolo cervico-cefalico di 130°
-- Angolo metafisario di 5°, antiversione di 10°
-- Lunghezza totale 320, 360, 400 mm, compresi i 30 mm del diapason
che consente una graduale variazione di rigidità nella parte distale
-- Diametro prossimale di 14 mm e distale di 10 mm
-- Due fori per l’alloggiamento delle viti cefaliche, un foro e un’asola
nella parte distale per le viti diafisarie
-- Un alloggiamento per il tappo di protezione e un’asola per facilitare
l’eventuale rimozione.
Tutti i chiodi vengono forniti in confezione STERILE insieme al tappo
di protezione standard e al filo guida graduato ø3x350 mm con punta
filettata (monouso).
LA VITE CEFALICA
È disponibile in 9 taglie (lunghezze da 70 a 110 mm) e 2 tipologie, una
con la zona filettata rivestita in idrossiapatite e una non rivestita. La parte
introduttiva ha un diametro di 6,5 mm ed ha un profilo autoperforante
ed autofilettante. Il filetto è a doppio passo e permette un avanzamento
rapido.
Tratto rivestito in idrossiapatite
LA VITE DIAFISARIA
È disponibile in 11 taglie (lunghezze da 30 a 80 mm). Lo stelo ha
un diametro di 5 mm e il filetto presenta un profilo autoperforante e
autofilettante.
4
INDICAZIONI
CHIODO STANDARD - tecnica pag. 6
Tutte le fratture laterali del collo del femore in cui sia indicato il trattamento con un chiodo endomidollare e più precisamente:
31A1 frattura pertrocanterica semplice
31A2 frattura pertrocanterica pluriframmentaria
31A3 frattura inter-sottotrocanterica
31A1
31A2
31A3
CHIODO MEDIO - tecnica pag. 13
Il dispositivo è stato realizzato per il trattamento delle fratture del femore classificate dalla AO
come fratture 31 A3 sottogruppo 3 (sottotrocanteriche a rima lunga). Le particolari caratteristiche
biomeccaniche, comunque, consentono l’estensione anche a fratture meno complesse, ma che
necessitano di una presa più distale.
CHIODO LUNGO
- tecnica pag. 21
Fratture della regione laterale del collo del femore associate a fratture diafisarie.
5
CHIODO STANDARD
INDICAZIONI
Tutte le fratture laterali del collo del femore in cui sia indicato il trattamento con un chiodo endomidollare e più precisamente:
31A1 frattura pertrocanterica semplice
31A2 frattura pertrocanterica pluriframmentaria
31A3 frattura inter-sottotrocanterica
31A1
31A2
POSIZIONAMENTO DEL PAZIENTE
Posizionare il paziente con l’anca e il ginocchio
controlaterali flessi a 90° (per non ostacolare
l’uso dell’amplioscopio) e inclinare il tronco del
paziente verso l’arto controlaterale di 20-30°. Si
deve procedere alla sintesi solo dopo aver ridotto in
maniera ottimale la frattura.
INCISIONE
L’incisione deve partire dall’apice del grande
trocantere per proseguire prossimalmente per una
lunghezza di circa 6 cm.
6
31A3
TECNICA CHIRURGICA
Fig. 1
Bloccare nel mandrino il filo guida
ø3x750 mm serrando manualmente la
ghiera.
Sotto controllo ampliscopico effettuare
l’accesso all’apice del grande trocantere
utilizzando il perforatore cannulato,
attraverso il quale si introdurrà il filo
guida fino a contatto con i condili.
Fig. 2
Inserire la cannula paratessuti, insieme
alla fresa trocanterica, sull’apice del
grande trocantere usando come guida il
filo precedentemente inserito.
Perforare la corticale e procedere
alla fresatura manuale fino allo stop
meccanico di battuta sullo stelo della
fresa.
Rimuovere la fresa trocanterica e la
cannula paratessuti, lasciando inserito il
filo guida nel canale endomidollare.
STRUMENTI UTILIZZATI
4079
Perforatore cannulato
EBA-0030
Mandrino fili ø3 mm
EBA-0015
Fresa trocanterica
EBA-0010
Cannula paratessuti
7
Fig. 3
Montare il chiodo sull’arco metallico
della guida stringendo il perno con il
giravite a testa sferica.
Procedere all’introduzione sul filo guida,
che va rimosso dopo che il chiodo ha
superato la rima di frattura.
La parte radiotrasparente deve
essere inserita (svitando il pomello
di bloccaggio) solo quando si
raggiunge la posizione ottimale
del chiodo.
Fig. 4
Introdurre la cannula con il trocar già
inserito nel foro cefalico più distale della
guida (il trocar deve arrivare a toccare la
corticale). Introdurre il filo graduato per
almeno 3 cm nel mandrino, bloccarlo e
inserirlo nel trocar. Verificare la corretta
posizione del filo graduato: in proiezione
antero-posteriore (Fig. A) il filo deve
passare vicino alla corticale inferiore del
collo, mentre in proiezione assiale (Fig. B)
deve trovarsi al centro del collo e della testa
femorale. Dopo aver verificato che la punta
del trocar sia appoggiata sulla corticale
laterale (Fig. A), rilevare sul filo graduato la
lunghezza della vite cefalica distale.
NOTA Il filo graduato è stato progettato
per essere introdotto a mano, tuttavia può
essere inserito anche con l’ausilio di un
motore.
Fig. A
Fig. B
STRUMENTI UTILIZZATI
EBA-0131
Guida chiodo standard
8
EBA-0160
Giravite a testa sferica
EBA-0030
Mandrino fili ø3 mm
EBA-0020
Cannula
EBA-0025
Trocar
Fig. 5
Posizionare sul giravite la vite cefalica
prossimale, di una lunghezza di
almeno 5 mm inferiore a quella rilevata
in precedenza sul filo graduato, e
bloccarla ruotando il pomello in senso
orario.
Sul pomello del giravite è ricavata una
cava esagonale da utilizzare in caso di
eccessivo serraggio del pomello stesso.
Fig. 6
In caso di corticali
particolarmente resistenti può essere
agevole utilizzare la fresa di diametro
7,5 mm, che deve affondarsi fino al
fermo “VITE CEFALICA”.
Sullo stelo della fresa di diametro
7,5 mm si trovano due riferimenti per
l’affondamento dello strumento: un
fermo per le viti cefaliche e una tacca
per quelle diafisarie che deve coincidere
con il bordo della cannula.
Riferimento
vite diafisaria
Fermo vite cefalica
STRUMENTI UTILIZZATI
EBA-0040
Giravite esagonale
EBA-0035
Fresa trocanterica
9
Fig. 7
Inserire quindi la vite, il giravite e la
cannula nel foro cefalico prossimale
della guida, assicurandosi che la
cannula vada a contatto con l’osso:
la vite funge da trocar per evitare di
rovinare i tessuti molli. La progressione
della vite è visibile sulla scala graduata
incisa sul giravite: avvitare fino a
quando il riferimento “0” si trova in
corrispondenza con il bordo della
cannula.
Fig. 8
Lasciando in situ la cannula prossimale
(verificando che sia inserita sulla testa
della vite), rimuovere il trocar, il filo e
introdurre con lo stesso procedimento
la seconda vite cefalica (della lunghezza
rilevata in precedenza sul filo graduato).
STRUMENTI UTILIZZATI
EBA-0040
Giravite esagonale
10
EBA-0020
Cannula
Fig. 9
BLOCCO DISTALE
SOLO NEI CASI DI FRATTURE NON
SUFFICIENTEMENTE STABILIZZATE
DALLE VITI CEFALICHE (ad esempio
INTERSOTTOTROCANTERICHE tipo A3)
Fig. 10
Per l’infissione della vite diafisaria
introdurre nel foro orizzontale della
guida la cannula e il trocar fino alla
corticale. Inserire quindi il filo graduato
(bloccato nel mandrino) e, dopo essersi
accertati che abbia superato di almeno
2 mm la corticale mediale, rilevare la
lunghezza della vite.
Rimuovere il filo graduato e il trocar,
introdurre la fresa di diametro 7,5 mm e
perforare SOLO LA PRIMA CORTICALE
(riferimento sullo stelo della fresa: “VITE
DIAFISARIA”).
STRUMENTI UTILIZZATI
EBA-0020
Cannula
EBA-0025
Trocar
EBA-0030
Mandrino fili ø3 mm
11
Fig. 11
Come illustrato in precedenza, la vite
diafisaria deve essere “bloccata” sul
giravite, introdotta nella cannula che
deve trovarsi a contatto con l’osso e
avvitata fino all’indice di riferimento “0”
in corrispondenza con il bordo della
cannula.
Sul pomello del giravite è ricavata una
cava esagonale da utilizzare in caso di
eccessivo serraggio del pomello stesso.
Fig. 12
Rimuovere la guida svitando il perno di
presa del chiodo utilizzando la chiave
esagonale.
Inserire il tappo di protezione con lo
stesso giravite usato per le viti cefaliche
(è disponibile anche un tappo di
protezione più lungo, da utilizzarsi nei
casi in cui l’estremità del chiodo non
sporga dal grande trocantere).
STRUMENTI UTILIZZATI
EBA-0040
Giravite esagonale
12
EBA-0050
Chiave esagonale
CHIODO MEDIO
INDICAZIONI
Il dispositivo è stato realizzato per il
trattamento delle fratture del femore
classificate dalla AO come fratture 31
A3 sottogruppo 3 (sottotrocanteriche a
rima lunga). Le particolari caratteristiche
biomeccaniche, comunque, consentono
l’estensione anche a fratture meno
complesse, ma che necessitano di una
presa più distale.
POSIZIONAMENTO DEL PAZIENTE
Posizionare il paziente con l’anca e il ginocchio
controlaterali flessi a 90° (per non ostacolare
l’uso dell’amplioscopio) e inclinare il tronco del
paziente verso l’arto controlaterale di 20-30°. Si
deve procedere alla sintesi solo dopo aver ridotto in
maniera ottimale la frattura.
INCISIONE
L’incisione deve partire dall’apice del grande
trocantere per proseguire prossimalmente per una
lunghezza di circa 6 cm.
13
TECNICA CHIRURGICA
Fig. 1
Bloccare nel mandrino il filo guida
ø3x750 mm serrando manualmente la
ghiera.
Sotto controllo ampliscopico effettuare
l’accesso all’apice del grande trocantere
utilizzando il perforatore cannulato,
attraverso il quale si introdurrà il filo
guida fino a contatto con i condili.
Fig. 2
Inserire la cannula paratessuti, insieme
alla fresa trocanterica, sull’apice del
grande trocantere usando come guida il
filo precedentemente inserito.
Perforare la corticale e procedere
alla fresatura manuale fino allo stop
meccanico di battuta sullo stelo della
fresa.
Rimuovere la fresa trocanterica e la
cannula paratessuti, lasciando inserito il
filo guida nel canale endomidollare.
STRUMENTI UTILIZZATI
4079
Perforatore cannulato
14
EBA-0030
Mandrino fili ø3 mm
EBA-0015
Fresa trocanterica
EBA-0010
Cannula paratessuti
Fig. 3
Montare il chiodo utilizzando solo la
parte metallica della guida, stringendo il
perno con il giravite a testa sferica.
Avvitare il battente, serrarlo con lo stesso
giravite e procedere all’introduzione
sul filo guida, che va rimosso dopo
che il chiodo ha superato la frattura.
L’introduzione deve essere eseguita a
mano o, se necessario, battendo con un
martello, ma SOLO SUL BATTENTE.
NOTA La parte della guida in plastica
radiotrasparente deve essere montata
solo quando il chiodo si trova nella
posizione ritenuta corretta.
Fig. 4
Introdurre la cannula con il trocar già
inserito nel foro cefalico più distale della
guida (il trocar deve arrivare a toccare la
corticale). Introdurre il filo graduato per
almeno 3 cm nel mandrino, bloccarlo e
inserirlo nel trocar. Verificare la corretta
posizione del filo graduato: in proiezione
antero-posteriore (Fig. A) il filo deve
passare vicino alla corticale inferiore del
collo, mentre in proiezione assiale (Fig. B)
deve trovarsi al centro del collo e della testa
femorale. Dopo aver verificato che la punta
del trocar sia appoggiata sulla corticale
laterale (Fig. A), rilevare sul filo graduato la
lunghezza della vite cefalica distale.
NOTA Il filo graduato è stato progettato
per essere introdotto a mano, tuttavia può
essere inserito anche con l’ausilio di un
motore.
Fig. A
Fig. B
STRUMENTI UTILIZZATI
EBA-0160
Giravite esagonale testa sferica
EBA-0020
Cannula
EBA-0025
Trocar
EBA-0030
Mandrino fili ø3 mm
15
Fig. 5
Posizionare sul giravite la vite cefalica
prossimale, di una lunghezza di
almeno 5 mm inferiore a quella rilevata
in precedenza sul filo graduato, e
bloccarla ruotando il pomello in senso
orario.
Sul pomello del giravite è ricavata una
cava esagonale da utilizzare in caso di
eccessivo serraggio del pomello stesso.
Fig. 6
Inserire quindi la vite, il giravite e la
cannula nel foro cefalico prossimale
della guida, assicurandosi che la
cannula vada a contatto con l’osso:
la vite funge da trocar per evitare di
rovinare i tessuti molli. La progressione
della vite è visibile sulla scala graduata
incisa sul giravite: avvitare fino a
quando il riferimento “0” si trova in
corrispondenza con il bordo della
cannula.
STRUMENTI UTILIZZATI
EBA-0040
Giravite esagonale
16
EBA-0020
Cannula
Fig. 7
In caso di corticali particolarmente
resistenti può essere agevole utilizzare
la fresa di diametro 7,5 mm, che
deve affondarsi fino al fermo “VITE
CEFALICA”.
Sullo stelo della fresa di diametro
7,5 mm si trovano due riferimenti per
l’affondamento dello strumento: un
fermo per le viti cefaliche e una tacca
per quelle diafisarie che deve coincidere
con il bordo della cannula.
Riferimento
vite diafisaria
Fermo vite cefalica
Fig. 8
Lasciando in situ la cannula prossimale
(verificando che sia inserita sulla testa
della vite), rimuovere il trocar, il filo e
introdurre con lo stesso procedimento
la seconda vite cefalica (della lunghezza
rilevata in precedenza sul filo graduato).
STRUMENTI UTILIZZATI
EBA-0040
Giravite esagonale
EBA-0035
Fresa trocanterica
17
BLOCCO DISTALE
Il chiodo Endovis B.A. MEDIO offre la possibilità di eseguire 3 diverse tipologie di blocco distale, che il chirurgo può scegliere in
funzione della frattura e del processo di guarigione che vuole seguire.
STATICO
Eseguito con la vite più prossimale,
senza possibilità di dinamizzazione
secondaria guidata.
DINAMICO
Eseguito con la vite più distale:
dinamizzazione guidata assiale e
controllo della rotazione.
STATICO - DINAMICO
Eseguito con tutte e due le viti:
possibilità di dinamizzazione
secondaria guidata, rimuovendo
quella prossimale.
Fig. 9
Introdurre la cannula con manico, con
il trocar già inserito, nel foro diafisario
più prossimale della guida, fino
all’appoggio sulla corticale. Inserire
quindi il filo graduato (per l’infissione
si consiglia di utilizzare un trapano a
motore) e, dopo essersi accertati che
abbia superato di almeno 2 mm la
corticale mediale, rilevare la lunghezza
della vite.
Rimuovere il trocar e introdurre la
fresa a motore di diametro 6,5 mm,
PERFORANDO SOLO LA PRIMA
CORTICALE (la fresa è dotata di un
apposito fermo).
Rimuovere infine la fresa e il filo guida.
STRUMENTI UTILIZZATI
EBA-0155
Cannula con manico
18
EBA-0025
Trocar
50169
Fresa ø6.5 mm cannulata
Fig. 10
Come illustrato in precedenza, la vite
diafisaria deve essere “bloccata” sul
giravite, introdotta nella cannula che
deve trovarsi a contatto con l’osso e
avvitata fino all’indice di riferimento “0”
in corrispondenza con il bordo della
cannula.
Fig. 11
Per l’infissione della vite diafisaria
nell’asola distale del chiodo ripetere le
operazioni descritte in precedenza per la
vite prossimale.
NOTA Per l’infissione del filo guida
si consiglia di utilizzare un trapano a
motore.
STRUMENTI UTILIZZATI
EBA-0040
Giravite esagonale
EBA-00155
Cannula con manico
EBA-0025
Trocar
50169
Fresa ø6.5 mm cannulata
19
Fig. 12
Lasciando inserita la cannula, si
blocca la vite sul giravite esagonale e
si procede all’infissione affondandola
fino all’indice di riferimento “0” dello
strumento.
In seguito la vite diafisaria prossimale
potrà essere rimossa per ottenere un
blocco dinamico.
Fig. 13
Il montaggio viene completato inserendo
nella parte prossimale del chiodo
il tappo di protezione che faciliterà
l’eventuale rimozione dell’impianto a
guarigione terminata.
STRUMENTI UTILIZZATI
EBA-0040
Giravite esagonale
20
EBA-0050
Chiave esagonale
CHIODO LUNGO
INDICAZIONI
Fratture della regione laterale del collo del femore
associate a fratture diafisarie.
POSIZIONAMENTO DEL PAZIENTE
Posizionare il paziente con l’anca e il ginocchio
controlaterali flessi a 90° (per non ostacolare
l’uso dell’amplioscopio) e inclinare il tronco del
paziente verso l’arto controlaterale di 20-30°. Si
deve procedere alla sintesi solo dopo aver ridotto in
maniera ottimale la frattura.
INCISIONE
L’incisione deve partire dall’apice del grande
trocantere per proseguire prossimalmente per una
lunghezza di circa 6 cm.
21
TECNICA CHIRURGICA
Fig. 1
Bloccare nel mandrino il filo guida
ø3x750 mm serrando manualmente la
ghiera.
Sotto controllo ampliscopico effettuare
l’accesso all’apice del grande trocantere
utilizzando il perforatore cannulato,
attraverso il quale si introdurrà il filo
guida fino a contatto con i condili.
Fig. 2
Inserire la cannula paratessuti, insieme
alla fresa trocanterica, sull’apice del
grande trocantere usando come guida il
filo precedentemente inserito.
Perforare la corticale e procedere
alla fresatura manuale fino allo stop
meccanico di battuta sullo stelo della
fresa.
Rimuovere la fresa trocanterica e la
cannula paratessuti, lasciando inserito il
filo guida nel canale endomidollare.
STRUMENTI UTILIZZATI
4079
Perforatore cannulato
22
EBA-0030
Mandrino fili ø3 mm
EBA-0015
Fresa trocanterica
EBA-0010
Cannula paratessuti
Fig. 3
Montare il chiodo utilizzando solo la
parte metallica della guida, stringendo il
perno con il giravite a testa sferica.
Avvitare il battente, serrarlo con lo stesso
giravite e procedere all’introduzione
sul filo guida, che va rimosso dopo
che il chiodo ha superato la frattura.
L’introduzione deve essere eseguita a
mano o, se necessario, battendo con un
martello, ma SOLO SUL BATTENTE.
NOTA La parte della guida in plastica
radiotrasparente deve essere montata
solo quando il chiodo si trova nella
posizione ritenuta corretta.
Fig. 4
Introdurre la cannula con il trocar già
inserito nel foro cefalico più distale della
guida (il trocar deve arrivare a toccare la
corticale). Introdurre il filo graduato per
almeno 3 cm nel mandrino, bloccarlo e
inserirlo nel trocar. Verificare la corretta
posizione del filo graduato: in proiezione
antero-posteriore (Fig. A) il filo deve
passare vicino alla corticale inferiore del
collo, mentre in proiezione assiale (Fig. B)
deve trovarsi al centro del collo e della testa
femorale. Dopo aver verificato che la punta
del trocar sia appoggiata sulla corticale
laterale (Fig. A), rilevare sul filo graduato la
lunghezza della vite cefalica distale.
NOTA Il filo graduato è stato progettato
per essere introdotto a mano, tuttavia può
essere inserito anche con l’ausilio di un
motore.
Fig. A
Fig. B
STRUMENTI UTILIZZATI
EBA-0160
Giravite esagonale testa sferica
EBA-0020
Cannula
EBA-0025
Trocar
EBA-0030
Mandrino fili ø3 mm
23
Fig. 5
Posizionare sul giravite la vite cefalica
prossimale, di una lunghezza di
almeno 5 mm inferiore a quella rilevata
in precedenza sul filo graduato, e
bloccarla ruotando il pomello in senso
orario.
Sul pomello del giravite è ricavata una
cava esagonale da utilizzare in caso di
eccessivo serraggio del pomello stesso.
Fig. 6
Inserire quindi la vite, il giravite e la
cannula nel foro cefalico prossimale
della guida, assicurandosi che la
cannula vada a contatto con l’osso:
la vite funge da trocar per evitare di
rovinare i tessuti molli. La progressione
della vite è visibile sulla scala graduata
incisa sul giravite: avvitare fino a
quando il riferimento “0” si trova in
corrispondenza con il bordo della
cannula.
STRUMENTI UTILIZZATI
EBA-0040
Giravite esagonale
24
EBA-0020
Cannula
Fig. 7
In caso di corticali particolarmente
resistenti può essere agevole utilizzare
la fresa di diametro 7,5 mm, che
deve affondarsi fino al fermo “VITE
CEFALICA”.
Sullo stelo della fresa di diametro
7,5 mm si trovano due riferimenti per
l’affondamento dello strumento: un
fermo per le viti cefaliche e una tacca
per quelle diafisarie che deve coincidere
con il bordo della cannula.
Riferimento
vite diafisaria
Fermo vite cefalica
Fig. 8
Lasciando in situ la cannula prossimale
(verificando che sia inserita sulla testa
della vite), rimuovere il trocar, il filo e
introdurre con lo stesso procedimento
la seconda vite cefalica (della lunghezza
rilevata in precedenza sul filo graduato).
STRUMENTI UTILIZZATI
EBA-0040
Giravite esagonale
EBA-0035
Fresa trocanterica
25
CENTRAGGIO FORI DISTALI
Il collimatore radiotrasparente è
caratterizzato da riferimenti radiopachi
(A, B e C) visibili in scopia, necessari ad
ottenere un’ottimale allineamento della
guida rispetto al chiodo.
Fig. 9
Introdurre il collimatore nel blocchetto
distale inserendolo nel foro adiacente al
tipo di bloccaggio desiderato (statico o
dinamico).
In questo modo sarà possibile inserire
cannula e trocar nel secondo foro di
bloccaggio senza dover rimuovere il
collimatore.
26
A
B
C
Individuare i 2 riferimenti radiopachi A e B del collimatore: con piccoli movimenti dell’amplificatore di brillanza, ottenere
un’immagine ampliscopica in cui i 2 riferimenti risultano sovrapposti.
Fig. 10
Per ottenere un preciso allineamento della guida con l’asse dei fori di bloccaggio, agire sul traslatore e controllare in
scopia quando il riferimento C, al centro dei due markers radiopachi, si trova al centro del foro/asola del chiodo.
27
GUIDA DI CENTRAGGIO DISTALE
Per effettuare il centraggio dei fori
distali del chiodo Endovis B.A. LUNGO
è stata progettata una speciale guida
brevettata, costituita da un corpo in lega
leggera (disegnato in modo da garantire
una notevole rigidità contenendo il peso
e gli ingombri), un blocchetto distale in
materiale plastico radiotrasparente ed
un collimatore di centraggio.
BLOCCO DISTALE
Il chiodo Endovis B.A. LUNGO offre la possibilità di eseguire 3 diverse tipologie di blocco distale, che il chirurgo può scegliere in
funzione della frattura e del processo di guarigione che vuole seguire.
STATICO
Eseguito con la vite più
prossimale, senza possibilità
di dinamizzazione secondaria
guidata.
DINAMICO
Eseguito con la vite più distale:
dinamizzazione guidata assiale e
controllo della rotazione.
STATICO - DINAMICO
Eseguito con tutte e due le viti:
possibilità di dinamizzazione
secondaria guidata, rimuovendo
quella prossimale.
Fig. 11
Introdurre la cannula con manico, con
il trocar già inserito, nel foro diafisario
più prossimale della guida, fino
all’appoggio sulla corticale. Inserire
quindi il filo graduato (per l’infissione
si consiglia di utilizzare un trapano a
motore) e, dopo essersi accertati che
abbia superato di almeno 2 mm la
corticale mediale, rilevare la lunghezza
della vite.
Rimuovere il trocar e introdurre la fresa
a motore, PERFORANDO SOLO LA
PRIMA CORTICALE (la fresa è dotata di
un apposito fermo). Rimuovere infine la
fresa e il filo guida.
STRUMENTI UTILIZZATI
EBA-0155
Cannula con manico
28
EBA-0025
Trocar
50169
Fresa ø6.5 mm cannulata
Fig. 12
Come illustrato in precedenza, la vite
diafisaria deve essere bloccata sul
giravite, introdotta nella cannula che
deve trovarsi a contatto con l’osso e
avvitata fino all’indice di riferimento “0”
marcato sullo stelo del giravite.
In caso di eccessivo serraggio, per
svitare il pomello del giravite si può
utilizzare la chiave esagonale. Per
l’infissione della vite diafisaria nell’asola
distale del chiodo, ripetere le operazioni
descritte per quella prossimale.
In seguito la vite diafisaria prossimale
potrà essere rimossa per ottenere il
bloccaggio dinamico.
Fig. 13
Il montaggio viene completato inserendo
nella parte prossimale del chiodo
il tappo di protezione che faciliterà
l’eventuale rimozione dell’impianto a
guarigione terminata.
STRUMENTI UTILIZZATI
EBA-0040
Giravite esagonale
EBA-0050
Chiave esagonale
29
INFORMAZIONI PER ORDINE
STERILE
MONOUSO
Codice
Descrizione
EBA-1100
Chiodo Endovis B.A. ø10, L.195 mm
EBA-1500
Chiodo Endovis B.A. medio ø10, L.240 mm
Chiodo Endovis B.A. lungo
EBA-1750
ø10x320 mm SINISTRO
EBA-1700
ø10x320 mm DESTRO
EBA-1850
ø10x360 mm SINISTRO
EBA-1800
ø10x360 mm DESTRO
EBA-1950
ø10x400 mm SINISTRO
EBA-1900
ø10x400 mm DESTRO
Filo guida graduato ø3, L.350 mm
Tappo di protezione
Tutti i chiodi vengono forniti in confezione STERILE insieme al tappo di protezione
e al filo guida graduato diametro 3x350 mm con punta elicoidale (MONOUSO)
EBA-2001
30
Tappo di protezione lungo
INFORMAZIONI PER ORDINE
STERILE
MONOUSO
Codice
Descrizione
Vite cefalica autoperforante, autofilettante
EBA-2070
EBA-2075
EBA-2080
EBA-2085
EBA-2090
EBA-2095
EBA-2100
EBA-2105
EBA-2110
Vite ø6,5-7,5 mm, L. 70 mm
Vite ø6,5-7,5 mm, L. 75 mm
Vite ø6,5-7,5 mm, L. 80 mm
Vite ø6,5-7,5 mm, L. 85 mm
Vite ø6,5-7,5 mm, L. 90 mm
Vite ø6,5-7,5 mm, L. 95 mm
Vite ø6,5-7,5 mm, L. 100 mm
Vite ø6,5-7,5 mm, L. 105 mm
Vite ø6,5-7,5 mm, L. 110 mm
Vite cefalica autoperforante, autofilettante
rivestita in idrossiapatite
EBA-4070
EBA-4075
EBA-4080
EBA-4085
EBA-4090
EBA-4095
EBA-4100
EBA-4105
EBA-4110
Vite ø6,5-7,5 mm, L. 70 mm
Vite ø6,5-7,5 mm, L. 75 mm
Vite ø6,5-7,5 mm, L. 80 mm
Vite ø6,5-7,5 mm, L. 85 mm
Vite ø6,5-7,5 mm, L. 90 mm
Vite ø6,5-7,5 mm, L. 95 mm
Vite ø6,5-7,5 mm, L. 100 mm
Vite ø6,5-7,5 mm, L. 105 mm
Vite ø6,5-7,5 mm, L. 110 mm
Vite diafisaria autoperforante, autofilettante
EBA-3030
EBA-3035
EBA-3040
EBA-3045
EBA-3050
EBA-3055
EBA-3060
EBA-3065
EBA-3070
EBA-3075
EBA-3080
Vite ø5 mm, L. 30 mm
Vite ø5 mm, L. 35 mm
Vite ø5 mm, L. 40 mm
Vite ø5 mm, L. 45 mm
Vite ø5 mm, L. 50 mm
Vite ø5 mm, L. 55 mm
Vite ø5 mm, L. 60 mm
Vite ø5 mm, L. 65 mm
Vite ø5 mm, L. 70 mm
Vite ø5 mm, L. 75 mm
Vite ø5 mm, L. 80 mm
EBA-0300
Contenitore per viti (vuoto)
31
INFORMAZIONI PER ORDINE
Strumentario base
EBA-0250
32
Vassoio strumenti chiodo
standard (vuoto)
Codice
Descrizione
4049
Manico per bisturi
4079
Perforatore a mano cannulato
EBA-0005
Filo guida ø3x750 mm
EBA-0010
Cannula paratessuti
EBA-0015
Fresa trocanterica 7/15 mm
EBA-0020
Cannula ø10 mm (2 pezzi)
EBA-0025
Trocar
EBA-0030
Mandrino fili ø3 mm
EBA-0035
Fresa trocanterica ø5/7,5 mm
non cannulata
EBA-0040
Giravite esagonale
EBA-0050
Chiave esagonale
EBA-0060
Misuratore viti
EBA-0131
Guida chiodo standard
EBA-0160
Giravite esagono 6 mm testa sferica
TK87170-2F-BL
Scatola di sterilizzazione
580x270x110 mm
INFORMAZIONI PER ORDINE
Strumentario chiodo medio e lungo (da aggiungere allo strumentario base)
EBA-0260
Vassoio strumenti chiodo medio
e lungo (vuoto)
Codice
Descrizione
50169
Fresa ø6.5 mm cannulata (attacco Jacob)
EBA-0150
Puntatore chiodo medio
EBA-0154
Guida centraggio distale chiodi lunghi
EBA-0155
Cannula ø10 mm con manico
EBA-0160
Giravite esagono 6 mm testa sferica
EBA-0170
Chiave a forchetta esagono 12 mm
TK87170-2F-BL
Scatola di sterilizzazione
580x270x110 mm
33
AnNotaZionI
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35
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