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Classificazione istologica dei Tumori della Tiroide Origine cellule follicolari Benigni 90% Adenoma Follicolare Maligni 10% Carcinoma Papillifero 80% 1% neoplasie Carcinoma Follicolare 10% Carcinoma Scarsamente Differenziato Carcinoma Indifferenziato cellule C parafollicolari Carcinoma Midollare 5% Adenoma follicolare Tumore benigno capsulato a struttura follicolare, ecograficamente solido, scintigraficamente freddo, raramente iperfunzionante: adenoma tossico. Incidenza: più frequente tumore tiroideo 90%; in aree con deficienza di iodio. Età: più frequente tra 20 e 60 anni Sesso: prevalenza femminile 3:1 Macroscopica: noduli solitari, capsulati, colorito bianco giallastro con aree rossastre emorragiche, biancastre fibrose, dimensioni cm.1-10. Localizzato anche in tiroide ectopica. Microscopica delimitati da capsula fibrosa,completa dd nodulo iperplastico,sottile dd carcinoma follicolare minimamente invasivo e variante follicolare del carcinoma papillifero, struttura omogenea, trabecolare, micro-macrofollicolare, cistica, diversa dal parenchima circostante compresso, aree di fibrosi, calcificazione, cisti, cellule basse ipofunzionanti, cellule alte iperfunzionanti, immuno: CK+, tireog.+ Prognosi: non ha significato di precancerosi Terapia: lobectomia Esame Istologico n°10593.05 Paziente R. A. M a.32 Il campione inviato per esame istologico estemporaneo è costituito da lobo tiroideo destro delle dimensioni di cm. 5x2,5x2,2 con evidenza al taglio, Nel terzo superiore, di una formazione nodulare di colorito bianco giallastro, del diametro massimo di cm. 1,8, ben delimitata rispetto al tessuto circostante di colorito rosso brunastro. All'esame istologico la formazione nodulare appare delimitata da una capsula sottile e continua, presenta una struttura e micro macro follicolare e risulta costituita da cellule con minimo pleomorfismo nucleare. Il restante parenchima presenta struttura follicolare e cistica con aspetti di disomogeneità funzionale. Si pone diagnosi di adenoma follicolare del lobo tiroideo destro. Adenoma follicolare: varianti istologiche • Adenoma Oncocitario Macro:solitario,ben delimitato e capsulato, superficie di taglio di colorito bruno, frequente infarcimento emorragico e necrosi spontanea o dopo FNAB. Micro: cellule con abbondante citoplasma granulare eosinofilo, grandi nuclei con prominenti nucleoli, sruttura varia. dd. Carcinoma papillifero e follicolare oncocitario dd. Noduli adenomatoidi in Tiroidite di Hashimoto. • Adenoma Atipico Micro:alta cellularità ed atipie nucleari, senza evidenza di infiltrazione della capsula e di invasione vasale. Prognosi favorevole. • Adenoma Trabecolare Ialinizzante stretta correlazione con carcinoma papillifero, riarrangiamento gene RET/PTC, denominato anche Tumore Trabecolare Ialinizzante Incidenza: raro, insorge in Tiroidite linfocitaria Età: media 50 Sesso: F>>M Macro:singolo, ben delimitato o capsulato, superficie di taglio lobulata, giallastra. Micro: sottile capsula fibrosa, struttura solida, trabecolare o alveolare, grandi cellule poligonali o fusate, nuclei con grooves e pseudoinclusi, citoplasma granulare eosinofilo, materiale ialino intratrabecolare PAS+ tipo membrana basale, colloide scarsa o assente. FNB dd. Papillifero, Midollare • Adenoma Tossico causa ipertiroidismo, follicoli delineati da cellule alte con proiezioni papillari nel lume. Carcinoma Papillifero Tumore maligno epiteliale caratterizzato da specifici aspetti nucleari Incidenza: 80% dei carcinomi tiroidei, in aumento, mortalità in diminuzione, associazione con RX e tiroidite di Hashimoto. Età: media 40, più frequente tra 20 e 50 anni Sesso: prevalenza femminile 4:1 Diagnosi preoperatoria: ecograficamente solido,scintigraficamente freddo, FNAB: nuclei grandi,irregolari,cromatina pulverulenta,nucleoli,grooves,inclusi Macroscopica: massa solida, biancastra, a contorni irregolari, di consistenza dura, eventualmente infiltrante il tessuto peritiroideo, 10% capsulati, 10% cistici, dimensioni: da microscopiche a vari cm, frequenti lesioni multicentriche.. Microscopica: struttura tipicamente papillare, complesse ramificazioni di assi fibro vascolari rivestiti da cellule cuboidali, spesso aspetti misti papillari e follicolari. Diagnosi basata sulle caratteristiche morfologiche nucleari. Carcinoma Papillifero Caratteri morfologici nucleari: ground glass ( nucei chiari con membrana nucleare ispessita) aspetto non rilevabile negli esami estemporanei al criostato, pseudoinclusi nucleari eosinofili, grooves ( incisure della membrana nucleare), overlapping ( pluristratificazione dei nuclei). Corpi psammomatosi calcificazioni rotonde e lamellate concentricamente, situate nell’asse delle papille, nello stroma fibroso tra le cellule epiteliali. Immuno: CK 19, HBME-1, tireoglobulina, prodotto protooncogene RET. Diffusione: infiltrazione extratiroidea nel 25%, metastasi linfonodali frequenti, linfonodi clinicamente negativi istologicamente positivi 60%, linfoadenectomia imperativa, possibili metastasi ematiche polmone, osso. Prognosi: eccellente, peggiora se insorgenza dopo i 45 anni, sopravvivenza a 10 anni 90%, pazienti giovani 98% a 20 anni. Esame Istologico n°13347.05 Paziente R.G. M a.32 Il primo campione inviato per esame istologico estemporaneo è costituito da lobo tiroideo destro delle dimensioni di cm. 5.5x2.5x2 con evidenza sulla superficie di taglio nel terzo superiore di due noduli biancastri del diametro massimo di cm. 0.4 e cm. 0.3; il restante parenchima presenta aspetto omogeneo e colorito rosa brunastro. All'esame istologico estemporaneo e su preparati stabili i due noduli corrispondono a carcinoma papillifero; presentano una localizzazione periferica, ma non infiltrano la capsula tiroidea. Viene inviato un linfonodo laterocervicale destro del diametro di cm. 2.5 sede di massiva ripetizione metastatica ed un ulteriore linfonodo laterocervicale del diametro di cm. 1.2 indenne da metastasi. Vengono successivamente inviati linfonodi del compartimento centrale con evidenza istologica di metastasi in due dei cinque minuti linfonodi esaminati. Vengono inviati inoltre lobo piramidale della lunghezza di cm. 1.3 e lobo tiroideo sinistro, delle dimensioni di cm. 5x2x2, entrambi di aspetto omogeneo e colorito rosa brunastro, istologicamente indenni da neoplasia. Si pone diagnosi di duplice microcarcinoma papillifero del lobo tiroideo destro, metastatico ad un linfonodo laterocervicale destro ed a due linfonodi del compartimento centrale. Classificazione UICC 2002: pT1(2) pN1b pMx R0 Stadio I. Prof. P. L. Mingazzini Carcinoma Papillifero: varianti istologiche •Microcarcinoma Papillifero: 1/3 autopsie, 24% tiroidectomie,diametro < cm.1, aspetto stellato, detto anche carcinoma sclerosante occulto, possibili metastasi linfonodali, prognosi eccellente. •Variante capsulata: completamente circondato da capsula fibrosa, metastasi linfonodali rare, extralinfonodali assenti, prognosi eccellente. •Variante Follicolare: struttura completamente follicolare, caratteri nucleari del papillifero, corpi psammomatosi, comportamento biologico del papillifero, diagnosi estemporanea non possibile ! Immuno: HBME-1 +, TTF-1 +, CK 7 +, CK 20 - •Variante sclerosante diffusa: interessamento intero lobo o entrambi i lobi, densa sclerosi, numerosi corpi psammomatosi, aree solide, metaplasia squamosa, infiltrato linfocitario, diffusa infiltrazione dei vasi linfatici, metastasi linfonodali costanti, anche ematiche, prognosi peggiore. •Variante oncocitaria: struttura papillare, anche follicolare, cellule oncocitarie con caratteri nucleari del papillifero, prognosi peggiore. •Variante a cellule alte colonnari: struttura papillare, cellule alte con abbondante citoplasma eosinofilo, senza le caratteristiche nucleari del papillifero, prognosi peggiore. Esame Istologico n° 2531.05 Paziente A.M.I. F a.50 Il campione in esame è costituito da tiroide aumentata di volume con lobo destro delle dimensioni di cm. 7x3x2.5, lobo sinistro di cm.9.5x5x4 ed istmo della lunghezza di cm.2; la superficie di taglio risulta di colorito rosso brunastro ed aspetto plurinodulare con evidenza di un’area biancastra a contorno regolare,del diametro di cm. 0.9, situata nel terzo superiore del lobo destro. All'esame istologico l’area biancastra presenta una struttura follicolare e risulta costituita da tireociti con nuclei atipici, tondeggianti, tendenti alla sovrapposizione, dotati di incisure e rari pseudoinclusi nucleari. La popolazione cellulare è risultata positiva alle reazioni immunoistochimiche allestite con anticorpi, anti-HBME, anti-TTF 1, anti-citocheratina 7, anti-vimentina e negativa anti-citocheratina 19. La lesione non infiltra la capsula tiroidea. Il restante parenchima tiroideo presenta aspetto plurinodulare, struttura micro-macro follicolare e cistica con focale infiltrato linfocitario ed aree di fibrosi. Si pone diagnosi di carcinoma papillifero del lobo destro della tiroide, variante follicolare, insorto su gozzo plurinodulare. Classificazione UICC 2002: pT 1 pN x pM x R0 Stadio I. Prof. P. L. Mingazzini Esame Istologico n° 3283.05 Paziente C.G. F a.42 Il campione in esame è costituito da tiroide diffusamente aumentata di volume e consistenza, con lobo destro delle dimensioni di cm. 3.5x2.5x2, lobo sinistro di cm.4x3x2 ed istmo della lunghezza di cm.2; la superficie di taglio risulta uniforme, di colorito grigio giallastro con evidenza di un nodulo biancastro del diametro di cm. 0.3 situato nel terzo centrale del lobo destro. All'esame istologico il nodulo biancastro presenta una struttura di tipo papillare e risulta costituito da cellule con nuclei chiari tendenti alla sovrapposizione, dotati di incisure e di pseudoinclusi nucleari. La popolazione cellulare è risultata positiva alle reazioni immunoistochimiche allestite con anticorpi anti-citocheratina 19, anti-HBME e focalmente anti-proteina RET. La lesione appare contenuta entro la capsula tiroidea. Il restante parenchima tiroideo presenta architettura follicolare con diffuso infiltrato linfocitario strutturato in follicoli dotati di evidenti centri germinativi e focolai multipli di metaplasia ossifila. Si pone diagnosi di carcinoma papillifero della tiroide, variante microcarcinoma, insorto su tiroidite di Haschimoto. Classificazione UICC 2002: pT 1 pN x pM x R0 Stadio I. Prof. P. L. Mingazzini Carcinoma Follicolare Tumore maligno epiteliale a struttura follicolare, mancante degli specifici aspetti nucleari del carcinoma papillifero. Incidenza: 10% dei carcinomi tiroidei, associazione con deficit di iodio e RX. Età: media 50, più frequente tra 30 e 60 anni Sesso: prevalenza femminile 4:1 Sede: tiroide, tessuto tiroideo ectopico es. struma ovarii Diagnosi preoperatoria: ecograficamente solido,scintigraficamente freddo, FNAB: proliferazione follicolare = per iperplasia,adenoma,carcinoma follicolare dd. papillifero Macroscopica: nodulo unico, tondeggiante, solido, capsulato, rosa-bruno, dimensioni: oltre cm.1 Microscopica: sruttura micro macro follicolare, assenti i caratteri nucleari del papillifero, capsula di maggiore spessore rispetto all’adenoma Carcinoma Follicolare Variante Minimamente invasiva Infiltrazione della capsula a tutto spessore con espansione a fungo nel tessuto tiroideo peritumorale, non è sufficiente infiltrazione parziale o cellule intrappolate Invasione dei vasi ematici venosi peritumorali, gruppi cellulari neoplasici adesi alla parete vasale e rivestiti da endotelio evidenziabile con CD31 Prognosi: mortalità a lunga distanza 3-5% Variante Apertamente invasiva Capsula assente o interrotta, diffusa infiltrazione del tessuto tiroideo e dei vasi Prognosi: mortalità a lunga distanza 50% Diffusione: metastasi per via ematica al polmone ed ossa spalla, sterno, calotta, ossa iliache frequenti nella forma apertamente invasiva, nella forma minimamente invasiva con infiltrazione della capsula 1%, con infiltrazione dei vasi ematici 5% metastasi per via linfatica in meno del 5% nella forma apertamente invasiva. Esame Istologico n° 260.05 Paziente B.F. F a. 44 Il campione in esame è costituito da tiroide con lobo destro delle dimensioni di cm. 6x3x2, lobo sinistro di cm. 4.5x2x1.5 ed istmo della lunghezza di cm.2; al taglio nel terzo inferiore del lobo destro si rileva una formazione nodulare di colorito biancastro, del diametro di cm. 0.9, ben delimitata rispetto al tessuto circostante, di colorito rosso bruno. All'esame istologico la formazione nodulare risulta delimitata da una spessa capsula fibrosa con focali calcificazioni e costituita da follicoli di piccole dimensioni rivestiti da tireociti con lievi atipie nucleari. La capsula appare focalmente infiltrata da gettoni cellulari che si estendono al parenchima tiroideo circostante. Non si osservano immagini di invasione vascolare. Il restante parenchima presenta struttura follicolare e cistica con aspetti di disomogeneità funzionale. Si pone diagnosi di carcinoma follicolare della tiroide, minimamente invasivo. Classificazione UICC 2002: pT1 pNx pMx R0 Stadio I. Dott. F. Borrini Prof. P. L. Mingazzini Carcinoma Follicolare: variante istologica Carcinoma Follicolare Oncocitario neoplasia follicolare costituita da cellule oncocitarie di Hurthle oltre il 75% Incidenza: 3-4% dei carcinomi tiroidei Età: 60 anni Sesso F:M = 2:1 Diagnosi preoperatoria: ecograficamente solido,scintigraficamente freddo, FNAB: proliferazione oncocitaria = per iperplasia,adenoma,carcinoma Macro: nodulo solitario,ben delimitato e capsulato, superficie di taglio di colorito bruno, frequente infarcimento emorragico e necrosi spontanea, o dopo FNAB. Micro: abbondante citoplasma granulare eosinofilo, nuclei ipercromatici, pleomorfi con prominenti nucleoli, sruttura follicolare o solida o trabecolare, variante minimamente o apertamente invasiva, dd. Adenoma, Noduli adenomatoidi in Tiroidite di Hashimoto, Ca. Midollare Diffusione: 30% metastasi linfonodi anche metastasi ematiche a polmone ed ossa. Prognosi: peggiore rispetto forma non oncocitaria ma, risultati controversi. Carcinoma scarsamente differenziato Carcinoma Insulare Carcinoma Insulare Tumore a rapida crescita, insorto de novo o su preesistente carcinoma differenziato, classificato a cavallo tra tipi ben differenziati ed indifferenziati. Tumore maligno epiteliale collocato traneoplasie?? tipi ben differenziati ed indifferenziati Incidenza: raro; in Italia 4-7% delle Incidenza: raro Età: più avanzata rispetto ai tumori ben differenziati Sesso: M = F Età: più avanzata dei tumori ben differenziati Macroscopica: Sesso: non prevalenza tumore solido, apertamente invasivo, ma anche capsulato, noduli satelliti Macroscopica: tumore solido, apertamente invasivo, ma anche capsulato Microscopica: Microscopica: struttura a nidi solidi - insule - o microfollicolare, costituito da piccole struttura a nidi solidi da sottili settidistante fibrosidai - insule - o trabecolare cellule uniformi, varia delimitati attività mitotica, necrosi vasi - crescita attorno ai vasi o conferisce microfollicolare o solida, costituito da piccole cellule uniformi, nuclei tondi, aspetto periteliomatoso. Immunoistochimica: tireoglobulina + dd carcinoma indifferenziato,mitosi dd carcinoma midollare ipercromatici, frequenti, crescita attorno ai vasi, necrosi distante dai vasi: Prognosi: comportamentoImmuno: aggressivo,tireog.+ alta incidenza metastasi linfatiche ed ematiche aspetto periteliomatoso. dd ca. di indifferenziato e midollare Prognosi: sopravvivenza a 5 anni 50%, frequenti metastasi linfatiche, ematiche. Carcinoma indifferenziato Carcinoma anaplastico Insorge in soggetti anziani, comportamento marcatamente aggressivo, origina da preesistente tumore differenziato: papillifero, follicolare, insulare. Incidenza: raro, <5% dei carcinomi Età: 70-80 anni Sesso: M:F=1:1.5 Macroscopica: tumore singolo 60%, multiplo 40%, bilaterale 25%, solido, colorito biancastro, aree necrotico emorragiche, infiltrazione extratiroidea. Microscopica: tipo a cellule squamoidi, a cellule fusate, a cellule giganti. L’evidenza di concomitante tumore differenziato aiuta nella diagnosi. Immuno: tiroglobulina -, CK+, c. fusate vimentina+, actina - dd leiomiosarcoma, desmina- dd rabdomiosarcoma, CD34- dd angiosarcoma, CD45- dd linfoma Diffusione: rapida crescita, estensione locale extratiroidea infiltrazione muscoli, esofago, trachea, metastasi linfonodali ed ematiche. Prognosi: pessima, mortalità entro 6 mesi 95%, entro l’anno 100% Esame Istologico n° 435.94 Paziente C.F. F a.78 Il campione in esame è costituito da tiroide con lobo tiroideo sinistro delle dimensioni di cm. 4x3x1.5, istmo di cm.3.5x2x1 e lobo destro di cm.4x3x1.5; al taglio si evidenzia un’area di colorito grigio giallastro e consistenza aumentata, del diametro massimo di cm.4.2, interessante il polo inferiore del lobo sinistro e l’istmo. All'esame istologico l’area grigiastra presenta una struttura prevalentemente solida ed appare costituita da cellule dotate di voluminosi nuclei vescicolosi, prominenti nucleoli, citoplasma eosinofilo, membrana citoplasmatica evidente. Sono presenti aree di necrosi, di emorragia, marcato infiltrato linfoplasmacellulare e granulocitario. Si segnala invasione di vasi ematici e linfatici con infiltrazione della capsula tiroidea. Si pone diagnosi di carcinoma anaplastico della tiroide. Classificazione UICC 2002: pT 4 pN x pM x R0 Stadio IV. Prof. P. L. Mingazzini Carcinoma Midollare Tumore maligno derivato dalle cellule C parafollicolari, 5% dei carcinomi tiroidei. • Forma sporadica: 80%, tumori solitari, soggetti adulti, Età:media 45 anni, mutazione somatica del gene RET • Forma familiare: 20%, tumori multipli, bilaterali, con iperplasia delle cellule C, Età: giovanile, ereditarietà autosomica dominante, completa penetranza, componente MEN IIA e IIB, mutazione germinale del gene RET, Iperplasia delle cellule C è il precursore della neoplasia Macroscopica: localizzato nel terzo medio della tiroide area di maggior concentrazione delle cellule C, solido, duro, non capsulato, ben delimitato, grigio giallastro sulla superficie di taglio, diametro inferiore a cm.1: microcarcinoma Microscopica: proliferazione a struttura solida, trabecolare, follicolare, pseudopapillare, di cellule tondeggianti, plasmocitoidi, fusate, oncocitarie, anaplastiche. Immuno: CK +, TTF-1 + , NSE +, cromog. +, sinaptof +, calcitonina+ Diffusione: locale, metastasi linfonodali 50%, ematiche 15% polmone, fegato, ossa. Trattamento: tiroidectomia con linfoadenectomia laterocervicale Prognosi: recidive locali 35%, sopravvivenza a 5 anni 70-80% Esame Istologico n° R2005-002109 Paziente R. L. F 59 Il campione inviato per esame istologico estemporaneo è costituito da tiroide con lobo destro delle dimensioni di cm. 4.5x2x1.5 e lobo sinistro di cm. 4x3x2. Al taglio nel lobo sinistro si rileva un nodulo del diametro di cm. 0.6 di colorito biancastro ed aspetto lobulato; nel lobo destro si evidenzia un ulteriore nodulo biancastro del diametro di cm. 0.3; il restante parenchima presenta aspetto traslucido e colorito rosso bruno. All’esame istologico le formazioni nodulari del lobo sinistro e destro presentano struttura trabecolare e risultano costituite da cellule monomorfe dotate di nuclei tondeggianti e citoplasma di aspetto granulare, risultate positive alla reazioni immunoistochimiche con anticorpi anti cromogr. ed anti calcitonina. Nel parenchima circostante si rilevano focolai di iperplasia delle cellule C. Il restante parenchima tiroideo appare esente da alterazioni e la capsula tiroidea risulta indenne da infiltrazione neoplastica. Viene inviato inoltre tessuto peri ricorrenziale nel quale si evidenziano due linfonodi indenni da metastasi. Si pone diagnosi di carcinoma midollare bilaterale della tiroide associato ad iperplasia delle cellule C. In considerazione della plurifocalità della neoplasia e della iperplasia delle cellule C, si prospetta la possibilità di una MEN di tipo 2. Classificazione UICC 2002: pT1(2) pN0 pMx R0 Stadio I. Prof. P. L. Mingazzini Carcinoma della Tiroide TNM CLASSIFICAZIONE UICC 2002 T- Tumore primitivo TX non stabilito T0 non evidenza T1 < cm.2, limitato alla tiroide T2 > cm.2 < cm.4, limitato alla tiroide T3 > cm.4, limitato alla tiroide, o ogni tumore con minima infiltrazione extra t. T4 a esteso oltre la tiroide, infiltrante tessuto sottocutaneo, laringe, trachea, esofago, nervo laringeo ricorrente. T4 b infiltra la fascia prevertebrale, vasi mediastinici, circonda la carotide T4 a* (solo per carcinoma anaplastico) ogni tumore limitato alla tiroide T4b* ( solo per carcinoma anaplastico) ogni tumore oltre la capsula Carcinoma della Tiroide TNM CLASSIFICAZIONE UICC 2002 Carcinoma Papillare o Follicolare < 45 anni Stadio I ogni T ogni N M0 Stadio II ogni T ogni N M1 Carcinoma Papillare o Follicolare > 45 anni e Carcinoma Midollare Stadio I T1 N0 M0 Stadio II T2 N0 M0 Stadio III T3 N0 M0 T1, T2, T3 N1a M0 T1, T2, T3 N1b M0 T4a N0, N1 M0 Stadio IV B T4b ogni N M0 Stadio IV C ogni T ogni N M1 Stadio IV A Carcinoma della Tiroide TNM CLASSIFICAZIONE UICC 2002 N - Linfonodi regionali NX non definibile N0 non evidenza N1 metastasi ai linfonodi regionali N1 a metastasi livello VI: pretracheali, paratracheali, prelaringei N1 b metastasi linfonodi cervicali unilaterali, bilaterali, controlaterali, mediastinici superiori M - Metastasi a distanza MX non definibili M0 non metastasi M1 metastasi a distanza Carcinoma della Tiroide TNM CLASSIFICAZIONE UICC 2002 Carcinoma Indifferenziato Stadio IV A T4a ogni N M0 Stadio IV B T4b ogni N M0 Stadio IV C ogni T ogni N M1 Agobiopsia e Biopsia per aspirazione con ago sottile Agobiopsia scarsa diffusione per complicanze, indicata per neoplasia maligna avanzata. FNAB molto diffusa, non dà complicanze, possibile immuno, non identifica carcinomi follicolari ben differenziati, permette la diagnosi di carcinoma papillifero, di altre neoplasie e tiroiditi. Sensitività e Specificità dichiarate oltre 90%. Possibili Diagnosi 1 Probabilmente benigno: quando il materiale è costituito da colloide, cellule follicolari tipiche, istiociti; approccio conservativo. 2 Neoplasia Follicolare, Neoplasia Oncocitaria ( Proliferazione follicolare): cellularità più alta del nodulo iperplastico, ma le caratteristiche nucleari del carcinoma papillifero sono assenti. 3 Carcinoma Papillifero: evidenza di micropapille, corpi psammomatosi, pseudoinclusi nucleari, incisure nucleari, l’aspetto ground glass non è evidente!! la colloide assume un aspetto stirato e strisciato a “bubble gum” Per porre diagnosi di carcinoma papillifero della variante follicolare i caratteri nucleari debbono essere particolarmente evidenti e diffusi! 4Carcinoma scarsamente differenziato: nuclei ipercromatici, struttura microfollicolare o solida, scarsa colloide, detriti necrotici. Rosai Ackerman 2004 Diagnostica Estemporanea: il nodulo tiroideo Iperplasia nodulare Adenoma follicolare Carcinoma follicolare minim. invasivo nodulo multiplo ? unico ? unico ? capsula discontinua continua continua sottile ? sottile spessa non infiltrata non infiltrata infiltrata ? vasi non infiltrati non infiltrati infiltrati ? struttura disomogenea omogenea ? omogenea ? nuclei normocromatici ipercromatici ? ipercromatici ? Possibile errore diagnostco estemporaneo !!! Diagnostica Estemporanea: il nodulo tiroideo Adenoma follicolare Carcinoma follicolare minim. invasivo Carcinoma papillifero v. follicolare nodulo unico ? unico ? unico ? capsula continua continua presente ? sottile spessa spessa ? non infiltrata infiltrata ? infiltrata ? vasi non infiltrati infiltrati ? non infiltrati struttura omogenea ? omogenea ? omogenea ? nuclei ipercromatici ? ipercromatici ? ipercromatici ? non ground glass Impossibile la diagnosi differenzale estemporanea !!! Diagnostica Estemporanea: il nodulo tiroideo Adenoma tossico Carcinoma papillifero nodulo unico ? unico ? capsula continua presente ? sottile spessa ? struttura pseudopapille papille nuclei ipercromatici ? ipercromatici ? non ground glass Possibile errore diagnostico estemporaneo !!! Presenza di tessuto tiroideo al di fuori dalla ghiandola 1 Tessuto tiroideo ectopico da difetto embriogenetico: es. cisti del dotto tireoglosso, tiroide linguale. 2 Tessuto tiroideo iperplastico fuori dalla ghiandola nel gozzo diffuso: estensione extratiroidea del processo iperplastico o iperplasia di follicoli tiroidei ectopici? 3 Impianto di tessuto tiroideo in seguito a intervento chirurgico o trauma. 4 Nodulo tiroideo sequestrato: connessione anatomica con la ghiandola inesistente o non evidenziata dal chirurgo. In corso di iperplasia nodulare specie se in sede mediastinica. In corso di tiroidite di Hashimoto dd. linfonodo metastatico. 5 Tessuto tiroideo in linfonodo : prevalentemente metastasi di carcinoma occulto papillifero, raramente follicoli normali in linfonodo, studio autoptico 5% in linfonodi cervicali; dd. metastasi di tumore da ghiandole salivari, polmone, ovaio... 6 Tessuto tiroideo come componente di teratoma: es. struma ovarii. Esame Istologico n° R2005-002109 Paziente R. L. F 59 Il campione inviato per esame istologico estemporaneo è costituito da tiroide con lobo destro delle dimensioni di cm. 4.5x2x1.5 e lobo sinistro di cm. 4x3x2. Al taglio nel lobo sinistro si rileva un nodulo del diametro di cm. 0.6 di colorito biancastro ed aspetto lobulato; nel lobo destro si evidenzia un ulteriore nodulo biancastro del diametro di cm. 0.3; il restante parenchima presenta aspetto traslucido e colorito rosso bruno. All’esame istologico le formazioni nodulari del lobo sinistro e destro presentano struttura trabecolare e risultano costituite da cellule monomorfe dotate di nuclei tondeggianti e citoplasma di aspetto granulare, risultate positive alla reazioni immunoistochimiche con anticorpi anti cromogr. ed anti calcitonina. Nel parenchima circostante si rilevano focolai di iperplasia delle cellule C. Il restante parenchima tiroideo appare esente da alterazioni e la capsula tiroidea risulta indenne da infiltrazione neoplastica. Viene inviato inoltre tessuto peri ricorrenziale nel quale si evidenziano due linfonodi indenni da metastasi. Si pone diagnosi di carcinoma midollare bilaterale della tiroide associato ad iperplasia delle cellule C. In considerazione della plurifocalità della neoplasia e della iperplasia delle cellule C, si prospetta la possibilità di una MEN di tipo 2. Classificazione UICC 2002: pT1(2) pN0 pMx R0 Stadio I. Prof. P. L. Mingazzini