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Piaget e Vygotskij

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Piaget e Vygotskij
LINEAMENTI DI
PSICOLOGIA DELLO
SVILUPPO
Piaget e Vygotskij
CORSO DI
PREPARAZIONE AL
CONCORSO PER EDUCATORI
DI ASILI NIDO
Prof. Salvatore Sasso
Cambiamenti di fase e stadi di sviluppo
teorie stadiali
I cambiamenti di fase
si possono comprendere
possiedono 4 caratteristiche:
meglio gli elementi
fondamentali dello
Sono improvvisi
sviluppo osservandoli
Il loro ordine è prevedibile
come differenti aspetti
Il comportamento nuovo
qualitativi del
differisce nella forma dai
comportamento.
comportamenti che lo
Freud individua gli stadi
precedono
psicosessuali dello sviluppo
La forma e spesso la cadenza
della personalità
del cambiamento di fase
Piaget identifica gli stadi
sono prevedibili entro la
dello sviluppo cognitivo
specie
Il punto di vista cognitivo-evolutivo
Jean Piaget (1896-1980)
P. definì l’intelligenza come un processo mentale fondamentale
che aiuta un organismo ad adattarsi al suo ambiente
I bambini crescendo acquisiscono strutture cognitive sempre più
complesse che li aiutano ad adattarsi al loro ambiente
Struttura cognitiva
schema
Modello organizzato di
pensiero o azione usato
per spiegare qualche
aspetto dell’esperienza
I bambini costruiscono attivamente nuovi modi di comprensione
del mondo basati sulla loro esperienza
La teoria di Piaget
Ipotesi
innatista
Le strutture
cognitive hanno
un’origine
esclusivamente
interna
Piaget
respinge
Piaget
propone
Ipotesi
ambientalista
Le strutture
cognitive hanno
un’origine
esclusivamente
ambientale
Teoria organismica
L’individuo non è un passivo recettore di influenze ambientali,
né un veicolo di idee innate, ma un attivo costruttore delle
proprie conoscenze
Gli assunti base della teoria organismica di Piaget
• Lo sviluppo è comprensibile all’interno della storia evolutiva
delle specie, di cui l’organizzazione biologica e psicologica
dell’uomo costituisce l’apice: approccio biologico della teoria
• L’organismo è attivo e si modifica attraverso gli scambi con
l’ambiente
• Lo sviluppo consiste nella trasformazione di strutture che non
sono innate, ma si costruiscono grazie all’attività
dell’individuo: approccio strutturalista della teoria
Secondo Piaget lo sviluppo cognitivo passa
attraverso una serie di stadi: approccio stadiale
• Uno stadio è un periodo di tempo in cui il pensiero e il
comportamento del bambino in una varietà di situazioni riflettono
un tipo particolare di struttura mentale che consiste in conoscenze
precise e specifiche interpretazioni della realtà e che dà luogo ad
una precisa interazione del bambino con l’ambiente.
Secondo Piaget lo sviluppo cognitivo passa
attraverso una serie di stadi: approccio stadiale
• Ogni stadio è qualitativamente diverso dal precedente,
presenta forma e regole proprie, rappresenta un “salto di
qualità’” (cambiamento discontinuo, qualitativo), ma deriva dal
precedente di cui integra in sé le conquiste (lo incorpora) e lo
trasforma.
Lo stadio precedente prepara la strada per quello successivo.
Secondo Piaget lo sviluppo cognitivo passa
attraverso una serie di stadi: approccio stadiale
• La sequenza degli stadi è invariante: nessuno stadio può
essere saltato e ciascuno stadio segue uno stadio più
primitivo.
• Gli stadi sono universali: la sequenza è la stessa in tutti i
bambini a tutte le latitudini; ciò che può variare è la velocità
con cui vengono raggiunti i diversi stadi.
I QUATTRO STADI DELLO SVILUPPO COGNITIVO
STADIO
ETA’
- SENSOMOTORIO
Stadio 1 (modificazione dei riflessi)
Stadio 2 (reazioni circolari primarie)
Stadio 3 (reazioni circolari secondarie)
Stadio 4 (coordinazione degli schemi
secondari)
Stadio 5 (reazioni circolari terziarie)
Stadio 6 (invenzione di mezzi nuovi mediante
combinazione mentale)
- PREOPERATORIO
- OPERATORIO CONCRETO
- OPERATORIO FORMALE
0-2 anni
0-1 mese
1-4 mesi
4-8 mesi
8-12 mesi
12-18 mesi
18-24 mesi
2-6 anni
6-12 anni
12 anni in avanti
I SEI SOTTOSTADI DEL PERIODO SENSOMOTORIO
SOTTOSTADIO
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
ESEMPI
1. Comportamenti Attività riflesse o automatiche, innate e
riflessi (0-1
non apprese. Per conservarsi necessitano
mese)
di un esercizio continuo. È ancora asssente
il possesso della nozione di oggetto e di
causalità. Lo spazio e il tempo si
riferiscono allo svolgersi delle azioni.
Succhia quando gli si toccano
le labbra (assimilazione
funzionale); porta alla bocca il
dito, la tettarella ecc.
(assimilazione
generalizzatrice); differenzia
il dito dalla tettarella
(assimilazione ricognitiva)
2. Reazioni
Azioni orientate verso il corpo e ripetute
circolari primarie dopo aver provocato casualmente qualcosa
(1-4 mesi)
di interessante. Gli schemi percettivomotori si modificano (accomodamento) e si
differenziano (assimilazione).
Riconoscimento evidente dell’oggetto:
manca ancora la ricerca attiva nel punto in
cui scompare. Spazio, tempo e causalità
come nel 1° sottostadio.
Succhia per l’interesse di
succhiare. Succhia alla vista
del poppatotio.
I SEI SOTTOSTADI DEL PERIODO SENSOMOTORIO
SOTTOSTADIO
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
ESEMPI
3. Reazioni
circolari
secondarie (4-8
mesi)
Ripetizione di attività che producono un
effetto piacevole orientate verso
l’ambiente. Inizia la permanenza
dell’oggetto (permanenza soggettiva). Lo
spazio è vissuto in maniera integrata ma
manca ancora su se stessi. La causalità e il
tempo acquistano una chiave magicofenomenica.
Sbatte le gambe, non per il
piacere di calciare, ma per far
muovere la girandola che gli
pende sulla testa. Ritrova un
oggetto parzialmente nacosto.
4. Coordinazione
delle reazioni
circolari
secondarie (8-12
mesi)
Attività ripetitive orientate
intenzionalmente verso una meta.
Ritrovamento dell’oggetto dove è stato
visto l’ultima volta e non nel luogo
dell’ultimo spostamento. Rapporti spaziali
fra il bambino e gli oggetti e fra un
oggetto e l’altro. La causalità legata alle
attività. A livello temporale ordina una
sequenza di comportamenti di successione.
Allontana un cuscino sotto il
quale è scomparso un oggetto.
Muove una cordicella per far
suonare una campana. Se la
mamma smette di cantare le
tocca le labbra per farla
continuare.
I SEI SOTTOSTADI DEL PERIODO SENSOMOTORIO
SOTTOSTADIO
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
ESEMPI
5. Reazioni
circolari
terziarie
Esplorazione delle caratteristiche di un
oggetto. Inizio della sperimentazione per
prove ed errori. Combinazione volontaria
degli schemi e scoperta dell’uso di mezzi
nuovi in situazioni familiari (condotta del
supporto, della funicella e del bastone). Il
bambino pensa l’oggetto come qualcosa che
esiste indipendentemente da lui; lo ritrova
solo se è esso è sottoposto a spostamenti
visibili. Percezione delle relazioni spaziali
ra gli oggetti (riempie e svuota le scatole);
lo spazio è legato al dato percettivo ma non
è rappresentato. La causalità comincia ad
oggettivarsi con il riconoscimento
dell’esistenza indipendente degli oggetti.
Se il bambino non riesce a raggiungere un
oggetto (fine), chiede l’aiuto dell’adulto
(mezzo). Ricostruisce in successione
l’ordine degli avvenimenti poco estesi nel
tempo
Succhia, morde, scuote, agita,
getta in terra un giocattolo o
altri oggetti. Tira una coperta
sopra alla quale è collocato un
oggetto.
I SEI SOTTOSTADI DEL PERIODO SENSOMOTORIO
SOTTOSTADIO
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
ESEMPI
6. Inizio del
pensiero
Risoluzione di semplici problemi attraverso
la rappresentazione mentale di un oggetto
o di una serie di azioni. La soluzione si
presenta prima nella mente e poi nelle
azioni (anticipazione rappresentativa)
Usa una sedia per salire dove
non arriva
Lo sviluppo sensomotorio: dalla nascita a 2 anni
La comprensione del mondo avviene attraverso AZIONI FISICHE
• i primi strumenti di conoscenza a disposizione del bambino sono
costituiti da schemi senso-motori ossia sequenze unitarie di
percezioni e azioni.
• Il meccanismo che alimenta gli straordinari progressi intellettivi di
questo periodo è quello della reazione circolare; accade spesso
che un bambino ottenga qualche effetto interessante grazie ad
un’azione causale e tenda poi a ripetere l’azione per ritrovarne gli
effetti.
Caratteristiche generali dei quattro periodi:
1. Il bambino apprende le proprietà degli oggetti e le loro relazioni.
2. La strutture cognitive diventano maggiormente organizzate.
3. I comportamenti diventano via via più intenzionali.
4. Il sé si va gradualmente differenziando dall’ambiente.
Lo stadio preoperatorio: dai 2 ai 6 anni
La Conquista della rappresentazione si manifesta attraverso
attività riconoscibili nel bambino di 2 anni
Imitazione Differita: il b. riproduce un
modello dopo qualche tempo che l’ha
percepito, quindi ne ha conservato una
rappresentazione interna
Gioco Simbolico: il b. tratta un oggetto
come se fosse qualcosa di diverso:
es. un cucchiaio al posto del telefono.
Il ‘far finta’ implica l’attribuzione ad un
oggetto presente di qualità diverse da
quelle effettive, dunque di un oggetto
evocato mentalmente
Linguaggio, per indicare persone e
oggetti assenti: il b. utilizza schemi
verbali per una realtà che
si rappresenta mentalmente
Si riferiscono a
una realtà non
percepita in quel
momento e la
evocano
MECCANISMI DI SVILUPPO
Funzioni Invarianti
ORGANIZZAZIONE
COGNITIVA
Il pensiero tende a
essere costituito di
sistemi
ASSIMILAZIONE
ACCOMODAMENTO
Incorpora nei
propri schemi i dati
dell’esperienza
Modifica i propri schemi
per adattarli all’ambiente
CONSERVAZIONE
NOVITA’
garantiscono l’EQUILIBRIO tra
conservazione e novità
quindi
ADATTAMENTO DELL’ORGANISMO
ALL’AMBIENTE
FATTORI DI SVILUPPO
MATURAZIONE FISICA + ESPERIENZA CON
L’AMBIENTE FISICO + ESPERIENZA CON
L’AMBIENTE SOCIALE + EQUILIBRAZIONE
PIAGET: Implicazioni Educative
• Tenere sempre presente la specificità della natura infantile.
• Conoscere la successione delle fasi di sviluppo cognitivo
per preparare l’ambiente alla loro comparsa o al loro rinforzo.
•
Non insegnare al bambino cose che esulano dallo stadio di
di sviluppo cognitivo in cui si trova (ciò è legato alla nozione
di “readiness”).
Vygotskij
Linguaggio
Area potenziale
Apprendimento cooperativo
Vygotskij e Leont’ev (costruttivismo socio-culturale)
Il loro pensiero ha contribuito allo sviluppo di nuove teorie
dell’apprendimento
Vygotskij
Zona di sviluppo
prossimale (ZSP): è la zona
cognitiva entro la quale uno
studente riesce a svolgere
compiti che non sarebbe in
grado di svolgere da solo,
con il sostegno (scaffolding)
di un adulto o in
collaborazione con un pari
più capace, attraverso la
mediazione degli scambi
comunicativi.
Il soggetto nel momento in
cui interagisce socialmente
con gli altri, mediante il
linguaggio, si appropria di
nuovi strumenti cognitivi,
che gli serviranno ad
alimentare un agire
linguistico interiore, il quale
gli permetterà di risolvere
in maniera autonoma
problemi analoghi a quelli
affrontati con gli altri.
Zona di sviluppo prossimale
Concetto chiave della teoria di Vygotskij
• La prestazione cognitiva cresce in funzione della maturazione biologica,
dell’età del bambino (Piaget).
• Tuttavia la prestazione migliora e il b. può risolvere ad una certa età dei
problemi che avrebbe risolto ad un’età successiva (prossima), se viene
inserito in un contesto sociale e culturale più ricco, dotato di strumenti
cognitivi maggiori, con l’aiuto e il supporto di un individuo più competente.
• E’ per questo che l’area compresa tra la prestazione spontanea e la
prestazione mediata dai fattori sociali e culturali viene chiamata area di
sviluppo prossimo: Distanza tra il livello di sviluppo effettivo ed il livello
di sviluppo potenziale.
Vygotskij: Implicazioni Educative
Gli insegnanti e gli educatori possono modulare il proprio intervento, differenziando la quantità di supporto necessario in funzione della velocità di
apprendimento e di altri criteri. Infatti bambini con lo stesso livello di sviluppo
effettivo ma che dispongono di ZSP più o meno ampie, possono ricavare un
vantaggio diverso dall’insegnamento.
ZSP - Criteri di stima:
• Quanto un bambino trae profitto da un addestramento specifico ?
• Quanto miglioramento produce l’addestramento ?
• Quanto è stabile il miglioramento ?
• Quanto addestramento aggiuntivo è necessario per rendere stabili le
abilità insegnate?
• In che misura le abilità acquisite vengono impiegate spontaneamente
in compiti diversi ?
• Con quale velocità il bambino acquisisce un’abilità attraverso tipi
diversi di compiti ?
Vygotskij - La scuola storico culturale
Influenza del contesto socio-culturale sui processi cognitivi
Lo sviluppo consiste nell’appropriarsi dei significati
della cultura da parte dell’individuo
INTERIORIZZAZIONE DI FORME
CULTURALI (es. il linguaggio)
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