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2-Triage
TRIAGE: Valutazione dello stato clinico degli animali incidentati ai fini dei successivi provvedimenti Prof. Alessandro Spadari Dipartimento Clinico Veterinario Alma Mater Studiorum - Università di Bologna Bologna, 16 Gennaio 2008 Triage (trier) . . . . . un po’ di storia • Nel ‘700 industria della lana: – • Nell’800 industria del caffè: – • un uomo all’ingresso del mercato ispezionava i carri all’ingresso scartando i prodotti Jean Dominique de Larrey introduce il triage nel contesto sanitario – – • • • Cernita Nell’800 a Parigi (mercato les Halles): – • separazione dei tessuti in base alla qualità classificare i feriti sul campo di battaglia soccorrere per primi quelli che avevano subito lesioni meno gravi sia per una prognosi più favorevole sia perché erano più rapidamente recuperabili Vietnam Corea Recenti conflitti Louis Lejeune "Baron Jean Dominique Larrey (1766-1843) Tending the Wounded at the Battle of Moscow" Attuale significato del termine • Con il termine Triage in Pronto Soccorso si intende quindi un insieme di procedure codificate che permettono la valutazione delle priorità assistenziali, stabilendo un ordine di accesso alla visita Problem solving • Obiettivi in medicina umana differenti, però.... • Funzioni di triage – Valutazione sulla porta – Raccolta dati – Decisione di triage – Rivalutazione • Abbiamo già visto il triage visto da noi !! Priorità di valutazione clinica Importanza prognostica per – scelta cura o soppressione – segnalazione lesioni a veterinario curante • Presenza di emorragie gravi interne od esterne • Stato del sistema nervoso • Condizioni dell’apparato locomotore – (arti, testa, colonna) (fratture, lussazioni, lacerazioni muscolari) in grado di rendere incapace alla stazione e/o alla deambulazione il soggetto. • Ferite • Patologie di altre strutture, apparati od organi riferite al trauma (occhio, denti, pneumotorace, sventramenti) Parametri di clinica • EOG! (ma con ordine sovvertito) • • • • • • • Frequenza del polso: 30-42 battiti al minuto Frequenza respiratoria: 10-12 respiri al minuto Temperatura rettale: 37.5°, oltre il 39° serio problema presente, sotto… Tempo di riempimento capillare: 2 secondi Mucose Stato di idratazione testato dal grado di sollevamento della pelle afferrando una plica di cute del collo: se non c’è disidratazione la plica ritorna a posto immediatamente. Emissione e colore di feci e urine • • • Presenza dei riflessi nervi cranici Convulsioni, paralisi, letargia Segni di stress ansietà e irrequietezza • • • • Sottrazione arti al carico Variazioni negli assi normali degli arti Presenza di ferite cutanee evidenti Segni di zoppicatura come il “colpo di testa”, riluttanza a muoversi, dolore, svogliatezza a rialzarsi. Materiale per il bendaggio • Garze orlate 10x10 cm • Cotone in rotoli o cotone garzato • Bendaggio elastico – Da adoperarsi su ferite per esercitare compressione sui vasi • Fascie di garza alt. 10 cm • Cerotti alt 5 cm • Vetrap alt. 10 cm – Solo al di sopra di adeguata imbottitura • Fascie di cotone da arti (riposo) • Sezione longitudinale di tubo di PVC di 18-20 cm diametro e 60 cm • O altri materiali per armare bendaggio Materiale per medicazione • Sapone disinfettante (contenente Clorexidina o PVP iodio) • Creme, soluzioni o spray antibiotici • Colliri antibiotici • Antibiotici parenterali • Tranquillanti (Domosedan, Rompun) • Antidolorifici, antinfiammatori (Finadyne, Bute, ecc.) Attrezzatura e strumentario • • • • Fonendoscopio Termometro rettale Forbici a punta Strumentario chirurgico minimo eventuale – (pinze, portaghi, bisturi) • Laccio emostatico • Guanti in lattice • Siringhe • Rasoi a mano o tosatrici elettriche • Contenitori (meglio ogive d’acciaio) • Pila con batterie di riserva • Pennarello permanente • Nastro adesivo Casi di emergenza Definizione del Dr. John Henton di Emergenza medica veterinaria: Una condizione clinica che necessita di trattamento immediatamente. – – – – – – Dystocia Laceration with blood loss Colic Laminitis Choke Long bone fractures – ...ustioni, disidratazione ... Fratture • Radiografia • Determinare l’apporto ematico alle estremità • Determinare se la guarigione della frattura è possibile o conveniente – Interesse del proprietario – Ricerca di struttura idonea BENDAGGI per fratture Solo se indicati Immobilizzare l’articolazione prossimale e distale Bendaggi: – semplici – armati – rigidi BENDAGGI per fratture • Esempio di immobilizzazione per segmento osseo distale fratturato • Esempio di immobilizzazione per segmento osseo prossimale fratturato Lacerazione con perdita di sangue • Applicare pressione direttamente sulla ferita! • Garze pulite • Materiali per bendaggio compressivo elastico • Mantenere il cavallo calmo fino all’arrivo di aiuto, non camminare perché può favorire sanguinamento • Non applicare unguenti o polveri • Non cercare di pulire prima di applicare il bendaggio perché potrebbe favorire il sanguinamento Lacerazione con perdita di sangue • Esempio di zone più frequentemente sede di ferite lacere con emorragie copiose per passaggio vasi importanti Lacerazione con perdita di sangue Esempio di bendaggio compressivo Lacerazione con perdita di sangue • Se il sanguinamento prosegue, applicare ulteriore materiale da bendaggio sopra il primo • Non togliere il primo bendaggio!! Lacerazione con perdita di sangue Tourniquet – Pressione diretta sui vasi esercitata sopra o sotto la ferita Lacerazioni senza importante perdita di sangue Esempio di bendaggio protettivo Non trattati in specifico • Animali ustionati – Valutazione dell’ustione (grado ed estensione) – Soppressione o invio immediato a struttura • Animali disidratati durante cattivo trasporto – Accertamento condizioni – Reidratazione mediante abbeverata in situazione di possibilità di controllo: – Invio a struttura attrezzata (allevamento, stalla) Intramuscolare nel cavallo Luogo di inoculazione: Nel collo all’interno di un triangolo delimitato da colonna vertebrale cervicale, margine craniale della scapola e legamento nucale. Intramuscolare nel cavallo modalità esecutiva Intramuscolare nel bovino Luogo di inoculazione: Correttamente in groppa o natica. Per motivi economici però spesso si preferisce il collo come nel cavallo Iniezione endovenosa: tecnica Orientare l’ago con la bietta rivolta verso l’alto Inclinare la siringa di circa 45° rispetto alla superficie del vaso e quindi introdurre l’ago senza esitazioni. Quando si considera di aver raggiunto il lume vasale si aspira per accertarsi del corretto posizionamento e quindi si procede all’inoculazione del medicamento dopo aver tolto la compressione vasale. Iniezione endovenosa Indicazioni: se è necessario un assorbimento rapido e completo o se si tratta di farmaci istolesivi per cui siano da evitarsi altre vie di inoculazione. Luogo di inoculazione: Cavallo: giugulare Bovino: giugulare superficiale Endovenosa nel cavallo v. giugulare; ci si pone di preferenza a sinistra (i mancini eseguiranno l’operazione dall’altro lato e con le mani invertite); si disinfetta la parte con cotone imbevuto di alcool e si esegue con la mano sinistra la compressione alla base del collo, mentre con la destra si palpa la vena inturgidita ed infine si esegue l’iniezione. …stanchi?...