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Il danno renale da mezzo organoiodato
La Valutazione e Prevenzione del Danno Renale da Mezzo di Contrasto Organoiodato Marco Castrucci Direttore Dipartimento di Scienze Radiologiche e UOC Diagnostica per Immagini e Radiologia Interventistica A.C.O. San Filippo Neri - Roma Danno Renale da Mezzo di Contrasto Organoiodato CIN (Contrast Induced Nephropaty) CIN definizione / incidenza • alterazione acuta della funzione renale: • che insorge circa 48 ore - 3 giorni dopo somministrazione intravascolare di MdC organoiodato • in assenza di altra eziologia • terza più comune causa di insorgenza di nuova insufficienza renale acuta intraospedaliera Morcos SK, et al. Br J Radiol. 1998 Solomon R. Kidney Int. 1998 CIN alterazione acuta della funzione renale • s-Creatinina > del 25% del valore basale • riduzione GRF (clear. creat.) < 60 ml/min • proteinuria (micro / macro - albuminuria) CIN meccanismi lesivi • Le soluzioni iperosmolari, anche differenti dai MDC radiologici (es mannitolo 35%), possono produrre vari gradi di insufficienza renale mediata da spasmo arteriolare e da diuresi osmotica. • Il danno ipossico si esplica nella midollare esterna ove la tensione d’ossigeno è già bassa, per il costo energetico legato al riassorbimento del filtrato glomerulare. * Rudnick M.R. et al. Rev Cardvasc Med; 2003. tensione PO2 nel rene Brezis M, Seymour R. N En J Med 1995 CIN meccanismi lesivi • danno citotossico tubulare • Perossidazione lipidica di membrana • Vacuolizzazione delle cellule endoteliali • Aumento dello spazio interstiziale • Necrosi cellulare • Apoptosi * Rudnick M.R. et al. Rev Cardvasc Med 2003 CIN danno citotossico tubulare • conseguenze: • alterazione degli scambi elettrolitici • alterazione emodinamica renale • stress ossidativo • produzione di radicali liberi * Rudnick M.R. et al. Rev Cardvasc Med 2003 CIN meccanismi lesivi • effetti emodinamici di vasocostrizione ipossia a livello della midollare renale • citotossicità diretta dell’endotelio tubulare necrosi tubulare acuta CIN Rudnic MR et al, Rev Cardvasc Med 2003 CIN caratteristiche cliniche • Insufficienza renale acuta, generalmente non oligurica, spesso asintomatica. • Intensità clinica variabile, da un modesto e transitorio incremento della s-creatinina fino alla necessità di terapia dialitica • Andamento temporale della creatinina sierica: • • • incremento entro 72h (entro 24 h nel 60% dei casi) picco tra il 3° ed il 5° giorno recupero dei valori basali in 1 – 2 settimane. CIN caratteristiche cliniche • Non si verifica nei soggetti con funzione renale normale………in assenza di disidratazione o interferenze farmacologiche. • Spesso ha i caratteri della multifattorialità CIN fattori di rischio correlati al Paziente • età > 70 anni • insufficienza renale cronica (IRC) • disidratazione • diabete mellito associato a IRC • ipovolemia secondaria: • Scompenso cardiaco • Sindrome nefrosica • farmaci nefrotossici CIN Probabilità correlata al n° di Fattori di Rischio 100 80 % eventi nefrotossici da MdC 60 40 20 0 0 1 n° di 2 3 4 fattori di rischio Rich et al; Arch Int Med, 1990 CIN incidenza • strettamente dipendente dalle caratteristiche della popolazione : • funzione renale normale: • insufficienza renale cronica: • diabete mellito e IRC: < 3% 7 - 27% 33 - 48% •Parfrey PS, N Engl J Med 1989;320:143-149 •Manske, et al. Am J Med 1990;89:615-620 •Rudnich, et al. Kidney Int 1995;47:254–261 CIN malattia renale e Filtrato Gromerulare Creat Cl = (140-età) x peso 72 x creat CIN malattia renale e Filtrato Gromerulare Creat Cl = (140-età) x peso 72 x creat Stage I Stage II Fattori di rischio x IRC/danno iniziale con GFR conservata 130 120 110 100 Stage III Lieve↓ funzione renale 90 80 70 Stage IV Moderata ↓ funzione renale 60 50 40 Stage V Insufficienza renale/dialisi Grave ↓ funzione renale 30 Funzione renale GFR mL/min/1.73 m2 20 15 10 0 CIN malattia renale e Filtrato Gromerulare Creat Cl = (140-età) x peso 72 x creat Stage I Stage II Fattori di rischio x IRC/danno iniziale con GFR conservata 130 120 110 100 Rischio di CIN Stage III Lieve↓ funzione renale 90 80 70 Stage IV Moderata ↓ funzione renale 60 50 40 Stage V Insufficienza renale/dialisi Grave ↓ funzione renale 30 Funzione renale GFR mL/min/1.73 m2 20 15 10 0 CIN fattori correlati alla Chemiotossicità del MDC • dose • concentrazione plasmatica • osmolarità • viscosità • idrofilia • somministrazione ripetuta nelle 72 ore CIN fattori correlati alla Chemiotossicità del MDC • dose • concentrazione plasmatica • osmolarità • viscosità • idrofilia • somministrazione ripetuta nelle 72 ore CIN somministrazioni intravascolari del MDC Esami Diagnostici: TC Multislice per studi vascolari e non RX Coronarografia RX Angiografia Neuro / Body RX Urografia Procedure Terapeutiche: PTA e Stenting Coronarie Radiologia Interventistica Vascolare - Neuro / Body * ** CIN Prevenzione: European Society of Nephrology Guidelines,2003 • Strategie • Calcolo del VFG per S-Creat. > 1.3 mg/dl. • Valutazione clinica per comorbidità. • Protocolli di idratazione • Interruzione farmaci nefrotossici • Considerare indagini alternative • Scelta del MdC • Limitare la dose di MdC CIN Prevenzione • Idratazione • promuove la diuresi • riduce l’attività del sistema renina-angiotensina • inadatta per Pz. con scompenso cardiaco • uso limitato in Emergenza European Society of Nephrology Guidelines,2003 CIN Prevenzione • Idratazione / Modalità • per via orale o endovenosa ? • Meglio endovenosa • Volume ottimale ? • 100/150 ml /h da 4 h prima a 12-24 h dopo l’esame • Che liquido usare ? • Soluz. Fisiologica 0.9% (piuttosto che 0.45%) European Society of Nephrology Guidelines,2003 CIN Prevenzione • Interruzione Farmaci Nefrotossici • FANS • ACEI • Metformina (da 24h prima ad 48h dopo; ev. sostituzione con altri ipoglicemizzanti) • Beta - bloccanti • Diuretici ? European Society of Nephrology Guidelines,2003 CIN Prevenzione • Somministrazione di N-Acetilcisteina: 600-1200 mg x 2/die per os (dal giorno precedente al successivo alla procedura) CIN Prevenzione • meccanismi della N-Acetilcisteina: • antiossidante • induzione vasodilatazione • studi con risultati contrastanti sull’effettiva utilità terapeutica preventiva CIN Prevenzione • Scelta del MDC osmolarita’: • ionici • High-OCM 1° • non ionici: • Low - OCM 2° • molecola priva di cariche elettriche • non contengono cationi sodio o metilglucamina • molecola schermata dalle catene laterali idrofiliche iperosmolare a bassa osmolarità • Iso - OCM 3° iso-osmolare OSMOLARITA’ • L’osmolarità ha un effetto praticamente immediato e direttamente proporzionale al suo grado, sia sugli eritrociti che sulle cellule endoteliali. Soluzione salina isotonica MDC iper-osmolare MDC a bassa osmolarità MDC iso-osmolare CIN Prevenzione • Scelta del MDC • i MdC LOCM e IOCM presentano un elevato profilo di sicurezza nel campo della nefrotossicità CIN Prevenzione • Scelta del MDC “Contrast induced nephropaty (CIN) following iso-osmolar (IOCM) versus low-osmolar contrast media (LOCM) in patients undergoing angiography and predicting factors for CIN: a meta-analisis of prospective trials.” Stacul F. - Eur.Rad.– 2004 • L’incidenza di CIN è risultata significativamente inferiore nei Pazienti studiati con IOCM rispetto alla popolazione LOCM (1,4% vs 3,5%) • Tale beneficio è particolarmente evidente se si considerano categorie di Pazienti ad alto rischio (insuff. renale + diabete) di CIN: 3,5% IOCM vs 15,5% LOCM CIN • come ridurre il rischio di nefropatia da MdC • Identificazione del Paziente a rischio • Considerazione indagini alternative • Idratazione adeguata • Interruzione di somministrazione di farmaci nefrotossici • Scelta MdC con minori effetti nefrotossici • Limitazione della dose e di somministrazioni ravvicinate di MdC Rischi da Mezzo di Contrasto a base di Gadolinio per Risonanza Magnetica in Pazienti con Insufficienza Renale • Fibrosi Sistemica Nefrogenica (NSF) (Dermopatia Fibrosante Nefrogenica) • Fibrosi Sistemica Nefrogenica (NSF) • Inizio sintomatologia da alcuni gg a 3 mesi dopo Gd • alterazioni cutanee iniziali: bruciore, prurito, chiazze cutanee rosse o brune, papule • Ispessimento e rigonfiamento della cute e del tessuto sottocutaneo • Localizzazione iniziale arti e tronco • Riduzione progressiva della capacità di movimento • Possibili localizzazioni a polmoni, fegato, muscoli, cuore • Fibrosi Sistemica Nefrogenica (NSF) • Aumento del deposito del collageno • Nel 5% dei Pazienti ha sviluppo rapido, anche ad esito fatale • Patologia definita nel 1997, da cause non determinate • Nel 2006: ipotizzata la correlazione con la somministrazione di mezzi di contrasto contenenti chelati del Gadolinio e utilizzati per RM in casi di IR • Registro internazionale (univ. Di Yale) riporta circa 215 casi nel mondo sempre correlati a Pazienti insufficienza renale cronica MdC a base di Gadolinio e NSF • Fattore importante è la stabilità del legame del complesso Gadolinio Chelante • La stabilità è influenzata da: • carattere ionico della molecola • configurazione lineare o macrociclica • I chelati macrociclici hanno una maggiore stabilità del legame Gadolinio Chelante • La preponderanza delle segnalazioni di NSF che riguardano un MDC a base di Gd costituito da un chelante lineare MdC a base di Gadolinio e NSF • Meccanismo d’azione • In Pazienti con funzionalità renale ridotta il Gd permane per un periodo più lungo • Quindi maggior probabilità di meccanismo di transmetallazione con metalli endogeni e deposito tissutale di Gd libero MdC a base di Gadolinio e NSF • Fattori e grado di rischio correlati al Paziente • funzionalità renale ridotta agli stadi 4° e 5° ( GFR < 30 ml /min ) • dialisi • Pazienti con o in attesa di trapianto di fegato • funzionalità renale ridotta allo stadio 3° ( GFR 30-59 ml /min) • bambini di età inferiore a 12 mesi, per immaturità della funzione renale • elevato • basso MdC a base di Gadolinio e NSF • Nessuna segnalazione di NSF in Pazienti con GFR > 60 ml /min • Nessuna dimostrazione di cofattori oltre alla IRC MdC a base di Gadolinio e NSF • Fattori di rischio correlati al MdC • Instabilità del legame Gd – Chelante • Gadodiamide (Omniscan) • Gadopentetato dimeglumina (Magnevist) • Gadovesetamide (Optimark) conclusioni • in base alle evidenze disponibili: • CIN : ?? differenze di incidenza della, tra i vari MdC iodati a bassa osmolarità • NSF : la scelta del MdC a base di Gadolinio ha un chiaro impatto sulla probabilità di sviluppare questa grave malattia Clinico Referente inquadramento clinico del Singolo (!!) Paziente Clinico Radiologo