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il castello dell`Innominato…

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il castello dell`Innominato…
INNOMINATO
Innominato
Chi è
Castello dell’Innominato
Descrizione fisica
Descrizione psicologica
Ruolo nel romanzo
Crisi dell’Innominato e conseguente conversione
Confronto con Michele Kohlhaas
Notizie storiche
L’Innominato era Francesco Bernardino Visconti,
nobile nato nel 1579 a Brignano
Nella sua vita Francesco Bernardino si macchia di
numerosi delitti e rapimenti per questo il Manzoni
lo sceglie per il ruolo dell’Innominato
Il Manzoni immagina l’Innominato più vecchio, di
oltre 60 anni, mentre nel 1628 aveva 49 anni
“…Era quell’uomo che nessuno aveva potuto
umiliare e che s’era umiliato da se…”
ESILIO DELL'INNOMINATO
Carattere
1)ama trasgredire la legge
2)vuole dirigere gli affari altrui
3)vuole essere temuto e riverito
Relazioni sociali
1) offre il suo aiuto a chi ne ha bisogno
2)si mette in contrasto con i più potenti
per farli stare al loro posto
RITORNO DALL'ESILIO
Carattere
Relazioni sociali
1) Ritorna all'antico stile di vita
1) Stringe un sistema di alleanze
2)Sceglie la solitudine di un castello 2) Spadroneggia con gli altri tiranni
al confine bergamasco
3)All'occorrenza amministra la giustizia
il castello dell’Innominato…
“…era a cavaliere a
una valle angusta e
uggiosa, sulla cima
d’un poggio che
sporge in fuori da
un’aspra giogaia di
monti…”
Descrizione fisica
Descrizione fisica
Aveva circa 60 anni
Volto rugoso che lo rendeva più vecchio
Era grande, bruno e calvo
Durezza dei lineamenti
Lampeggiare sinistro degli occhi
Straordinaria forza d'animo
Descrizione psicologica
Uomo malvagio e potente,
temuto da tutti
Nessuno osava avvicinarsi
a lui
Non vedeva mai nessuno
al di sopra di sé
Situazine di dominio totale
Sensazione di solitudine tremenda
Timore di Dio
Rimpianto del passato
e rimorsi per le misfatte
compiute
Ruolo nel romanzo
Innominato
incontro con
Don Rodrigo
incontro con
Lucia
Antagonista
Aiutante
Ruolo nel romanzo
Viene ingaggiato da Don Rodrigo
Il suo compito è quello di rapire Lucia e perciò
egli è inizialmente un antagonista
Rapisce Lucia grazie alla complicità di Egidio e di
Gertrude e la conduce presso il suo castello
Grazie alla forte fede di Lucia egli viene colto da
una serie di rimorsi e trova conforto nella religione
cristiana e apre il suo cuore ad un senso di carità e
speranza
La sua conversione lo porta ad un profondo
cambiamento nella sua anima tormentata
VITTIMA
Lucia
vittima di una violenza terribile
e misteriosa,
è in preda ad angoscia
e spavento
tremante,
ma progressivamente
rinvigorita
dal tremito passa
a una certa sicurezza,
all' implorazione,
al fervore ispirato
OPPRESSORE
Innominato
prigioniero del suo
ruolo di prepotente,
lotta fra l'orgoglio e
un'inquieta volontà di bene
imperioso, ma
progressivamente
esitante, aperto
a compassione
alterna tonalità iraconde
a una dolcezza per lui
inconsueta
La conversione
L’incontro con il Nibbio
Incontro con Lucia
La notte insonne dell’innominato
Incontro con il cardinale Federigo
Borromeo
La liberazione di Lucia
Uomo nuovo: aiuta i bisognosi
Incontro con il Nibbio
Il Nibbio torna dalla
missione affidatagli
dall’Innominato
Lucia è riuscita a
fargli provare
compassione
Considerazione
importante di Lucia da
parte del bravo
Incontro con Lucia
Suppliche di Lucia
“Dio perdona tante
cose per un’opera di
misericordia”
“domattina…”
Speranza di Lucia di
venire liberata
Inizio della lunga
notte dell’Innominato
Liberazione di Lucia
Decisione dell’Innominato di liberare Lucia
L’Innominato convoca al castello don Abbondio e
un’amica di Lucia
L’Innominato chiede perdono a Lucia
Lucia perdona l’Innominato
I quattro si avviano dal castello verso la casa di
Lucia
L’Innominato torna al castello con una felicità
diversa dal solito
La notte insonne dell’Innominato
Veglia
Tormento, angoscia che cresce
“rabbia di pentimento” – tristezza
Decisione di liberare Lucia
“uomo nuovo” che giudica il suo passato
Desiderio di morire
Promessa di salvezza dovuta alle preghiere di
Lucia
Alba con persone in festa
La vittima ha salvato l’oppressore e
l’oppressore è stato salvato dalla vittima
Incontro con Lucia
Notte insonne
crisi interiore
Conversione dell'Innominato
Nascita dell'uomo nuovo
Sentimento di
compassione
Incontro con il cardinale
Federigo Borromeo
“portato per forza da una
smania inesplicabile,
piuttosto che condotto da
un determinato disegno”.
Il Cardinale Borromeo
accetta l’Innominato
Durante il colloquio con
Borromeo l’Innominato
scoppia in un pianto
dirotto, dimostrazione che
la conversione è compiuta
Aiuta i bisognosi
Dopo il colloquio l’Innominato viene
accompagnato da Don Abbondio, per cominciare a
intraprendere quella via che avrebbe significato
l’inizio della vera metamorfosi
Ma non si ha una radicale trasformazione del suo
carattere. Egli utilizza i lati del suo carattere in
funzione degli altri invece che in funzione di se
stesso. Egli infatti domina ancora su tutti, nei gesti
e nei pensieri, ma anche con i discorsi e con il
comportamento.
Confronto tra l’Innominato di Alessandro
Manzoni e Michele Kohlhaas di Heinrich Von
Kleist (1806)
Innominato:
Malvagio potente
Assume il ruolo di
antagonista, almeno
inizialmente
Si converte per merito
di Lucia
Diventa un uomo nuovo,
misericordioso
Michele Kohlhaas:
Laborioso cittadino
Assume il ruolo di
protagonista per tutta la
vicenda
Subisce un torto da un
potente
Diventa un feroce ribelle
Rapporto scrittore personaggio
Heinrich von kleist
Michele kohlhaas
Poeta e burocrate vittima
delle costrizioni dello stato
nei confronti della società
in cui vive
Uomo onesto vittima dei
soprusi di un potente
Situazione in cui la
giustizia è stata usurpata
dalla violenza
Rapporto scrittore personaggio
Manzoni
Innominato
Cristiano affermato solo
nel mezzo della sua vita
Si converte a 60 anni
avvicinandosi a Dio dopo
una vita di malefatte
Situazione in cui la
religione e la figura di
Dio sono protagoniste
Fine
Matteo Dominelli
Dario Melzi
Francesco Sferrazza
Marco Sidella
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