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Scarica il rapporto Economia Lunigiana 2010

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Scarica il rapporto Economia Lunigiana 2010
Istituto di Studi e Ricerche
Azienda speciale della Camera di Commercio di Massa-Carrara
Partecipata da: Amministrazione provinciale, Comunità montana
della Lunigiana, Comuni di Massa e di Carrara
IL REDDITO
Il Pil della Lunigiana incide per il 20% sul totale
provinciale.
Per la popolazione l’incidenza è pari al 28%, per
l’occupazione il 21%, per le imprese il 25%.
Si stima che il Pil della Lunigiana superi gli 8 milioni
di euro.
Composizione settoriale:
PROVINCIA MASSA-CARRARA
LUNIGIANA
(Stima)
Agricoltura
1,1%
Agricoltura
5%
Industria in senso stretto
18%
Industria in senso stretto
13%
Costruzioni
10%
Servizi
72%
Costruzioni
Servizi
Lunigiana
7,2%
73,7%
2
IL REDDITO
 Secondo IRPET negli anni 2000 il Pil della Lunigiana
aumenta in misura superiore a quello della costa;
nel 2009 i due territori presentano la stessa
dinamica (+ 2,2%).
 PIL pro-capite della Provincia: 23.049 euro (in
Toscana 27.739; in Italia 25.263).
 Nella graduatoria nazionale: 65° posizione della
provincia di Massa-Carrara.
 La distanza con la Toscana tende a diminuire.
Lunigiana
3
IL REDDITO
 A parte la dinamica, la consistenza del reddito procapite in Lunigiana è minore di quella della provincia.
 Soltanto il 55% della popolazione Lunigianese, vive
con un reddito superiore alla media nazionale (82% in
provincia).
 Il Pil, però non tiene conto dei trasferimenti finanziari
dello Stato e soprattutto della ricchezza prodotta in
località diverse da quelle di residenza (incide il
pendolarismo dei Lunigianesi).
 La minore disponibilità di reddito si traduce in meno
consumi : ci sono circa 7 mila euro di differenza procapite con la media provinciale.
Lunigiana
4
IL LAVORO
(dati provinciali)
 Tasso di disoccupazione: 11,5%. Il più alto degli anni
2000 e in crescita dell’1,3%. (Toscana 5,8% e Italia
7,8%).
 Le persone in cerca di occupazione 10.591, 1.795 in più
rispetto al 2008.
 Tasso di occupazione: 61,4%. Toscana 64,9% e Italia
57,6%.
 L’11,8% degli occupati lavora meno di 10 ore la
settimana; il 9,5% da 11 a 20 ore; il 13,5% da 21 a 30
ore; il 65,2% oltre 30 ore.
 Il 7,9% del totale degli occupati sono stranieri.
Lunigiana
5
IL LAVORO
 L’occupazione in Lunigiana negli ultimi anni può
considerarsi in lieve diminuzione rispetto al dato
2007, ma va tenuto conto che i primi anni 2000
hanno visto recuperare la diminuzione di addetti
che vi era stata negli anni 90 (-700 unità rispetto
agli anni 80).
 Sta cambiando la qualità dell’occupazione in
relazione
alla
trasformazione
dell’apparato
produttivo della Lunigiana: cresce la componente
femminile, aumenta l’assorbimento da parte del
settore dei servizi.
Lunigiana
6
IL LAVORO
 Il 13% dei giovani della Lunigiana è disoccupato o
inoccupato, il 51% ha un lavoro, il 36% è studente.
 La disoccupazione femminile è di 4,2 punti superiore a
quella maschile.
 81% dei giovani lunigianesi disoccupati o ha un diploma
(67%) o è laureato (13%), quindi disoccupazione
soprattutto intellettuale.
 La disoccupazione femminile, in particolare, si riscontra
maggiormente tra le ragazze con diploma magistrale e
linguistico e tra le laureate in lettere, filosofia, storia e
lingue.
Lunigiana
7
IL LAVORO
 Il 28% dei giovani non ha mai lavorato.
 Si accentua la sfiducia delle donne nel cercare un lavoro.
 Il lavoro desiderato di più è nel commercio (39%), nelle
attività turistiche (14%), nella pubblica amministrazione
(13)%, nel terziario privato (6%) e poco meno del 7%
come libero professionista.
 Ben il 71% dei giovani lunigianesi non ha mai preso in
considerazione la possibilità di un lavoro autonomo o di
creare una nuova impresa o perché prospettiva troppo
impegnativa o troppo rischiosa.
 Si diffonde la sfiducia di trovare il lavoro (65% dei
giovani), viene lamentata l’assenza dei momenti di
incontro tra domanda ed offerta di lavoro.
Lunigiana
8
IL LAVORO
I GIOVANI DELLA LUNIGIANA
 Il 28% dei giovani sceglierebbe di trovare un lavoro
in Lunigiana e ne sono più convinti i maschi.
 1 su 4, però, è disposto a lavorare altrove anche
molto lontano.
 Il 40% punta sulle competenze tecniche, il 18% su
quelle informatiche, solo 8% sulle conoscenze
umanistiche.
 Quanto alla qualità del lavoro, il 29% si accontenta
di un’occupazione qualsiasi, il 26% preferirebbe un
lavoro che piaccia, il 13% è consapevole delle
opportunità del lavoro flessibile. In pochi contano
su fantasia, creatività e protagonismo.
 Gli studenti credono moltissimo nell’alternanza
scuola- lavoro.
Lunigiana
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GLI SAMBI CON L’ESTERO
(dati provinciali)
 Export nazionale 290 miliardi di euro (-21,4%);
Toscana 23 miliardi euro (-8,9%); Massa-Carrara
1.430 milioni di euro (+31,2%).
 Grazie soprattutto alla performance Nuovo
Pignone.
 L’interscambio locale (esportazioni più importazioni)
è pari a 1,8 miliardi di euro.
 Positivo il saldo tra export e import (1.050 milioni
di euro: in crescita di 356 milioni rispetto al 2008).
 L’export interessa anche la Lunigiana perché il 12%
degli operatori locali lavora con l’estero.
Lunigiana
10
LA POPOLAZIONE
 La popolazione della Lunigiana ammonta,
dicembre 2009, a 56.683 abitanti. Le donne
51,7%, gli uomini il restante 48,3%. Aulla
oramai l’unico comune lunigianese sopra i
residenti (11.129).
al 31
sono il
rimane
10mila
 A fine 2009, in Lunigiana si sono registrate 118 unità
in meno rispetto all’anno 2008, mentre nell’Area di
costa il saldo è stato positivo di 62 unità. Il risultato
lunigianese è stato determinato da un saldo naturale
negativo di -488 unità, e da un saldo migratorio
positivo di +370 unità.
Lunigiana
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LA POPOLAZIONE
 Tasso di natalità: Lunigiana 7,10%, Zona di costa
7,32% e media Provincia 7,26%.
 Tasso di mortalità: Lunigiana 15,70%, Zona di costa
10,9% e media Provincia 12,2%.
 Se si combinano i dati demografici e quelli delle
imprese negli ultimi 20 anni, si può parlare di crescita
consolidata nella Lunigiana che comprende: Aulla,
Licciana Nardi, Podenzana e Villafranca.
 Registrano invece dinamiche negative gli altri Comuni
ed in particolare Bagnone, Casola e Zeri.
Due Lunigiane?
Lunigiana
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LA POPOLAZIONE
 Indice di vecchiaia: Lunigiana 275,7%,
Costa
188,5%, Provincia 210,6%. (rapporto tra il numero di
persone con età >= 65 anni e quelle con età <= 14 anni).
 Indice di dipendenza: Lunigiana 64,8%,
Costa
52,4%, Provincia 55,7%. (rapporto tra la popolazione >=
65 anni e quella con età compresa tra i 14 e i 65 anni).
 Indice di ricambio: Lunigiana 180,8%, Costa 157,1%,
Provincia 163,2%. (rapporto tra la popolazione 60 - 64 anni
e quella 15 - 19 anni).
 Le persone con oltre 65 anni sono il 24,2% in tutta la
provincia, diventano il 28,9% in Lunigiana. Solo
l’11,5% ha meno di 14 anni, media MS, che diviene il
10% in Lunigiana.
Lunigiana
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LA POPOLAZIONE
 La densità abitativa media è risultata a livello provinciale
di 176 abitanti ogni Kq, un valore che diventa di 807
abitanti nell’Area di costa e scende a solo 58 abitanti in
Lunigiana, dove si va dai 186 di Aulla ai 14 di Comano.
 Le famiglie sono 26.687 per un numero medio di
componenti pari al 2,1%, la media provinciale è del 2,3%.
Il 37,8% delle famiglie lunigianesi è composta da un solo
componente, la media provinciale è del 35,2%. Si
accentua il fenomeno degli anziani soli.
 Il numero dei matrimoni nel 2009 è stato di 190 di cui 108
religiosi e 82 civili, per un indice di nuzialità superiore alla
media provinciale e pari al 3,4%. I valori più alti si sono
registrati a Podenzana, Filattiera e Comano.
 Il 51% della popolazione apuana è coniugata, un valore
leggermente superiore quello della Lunigiana
Lunigiana
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LA POPOLAZIONE
 L’età media della popolazione apuana è di circa 46 anni e
sale a 48 per l’entroterra lunigianese: dai 56 anni di Zeri
ai 44 di Podenzana.
 La popolazione straniera residente in Lunigiana a fine
2009 è risultata di 3.613 unità, in crescita di 267 unità
rispetto al 2008. La variazione % è stata del +8% per i
comuni della Lunigiana, rispetto al 9% di quelli della
Costa.
 Il 28% degli stranieri residenti in provincia si trova in
Lunigiana e la quota maggiore è ubicata nel comune di
Aulla (5,8% del totale provinciale). L’incidenza maggiore
è riscontrabile nel comune di Comano (10,6%),
Villafranca (9,9%) e Filattiera (8%).
 La comunità più rappresentata in Lungiana è quella della
Romania (919 unità), segue il Marocco (780 unità).
Lunigiana
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IL BENE CASA
 86% delle abitazioni è detenuto a titolo di proprietà.
 48 edifici su 100 sono stati costruiti prima della
Seconda Guerra Mondiale (33 in Provincia).
 Il 37% è stato edificato tra 1986 e il 1991 e circa il
15% successivamente.
 Edifici più recenti a Podenzana, Villafranca, Licciana
Nardi ed Aulla.
Lunigiana
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LA DINAMICA DELLE IMPRESE
 Al 31-12-2009 sono 5.375 le imprese in Lunigiana, di
cui 4.831 attive, e rappresentano il 24,4% del totale
provinciale. Rispetto al 2008 la Lunigiana è cresciuta
del +0,7%: MS +1,1%,
Toscana +0,4%,
Italia
+0,3%. Un saldo positivo di 36 unità ottenuto da 392
iscrizioni e 356 cessazioni d’impresa.
 In particolare : l’attività edile continua costantemente
a mostrare saldi positivi, nell’ultimo periodo +13
imprese, per uno stock pari a 1.112 imprese. Le
imprese del manifatturiero sono 472: saldo negativo di
3 unità.
 Commercio, 1.420 imprese: diminuzione in quasi tutti i
comparti commerciali, saldo negativo di 16 unità.
Totale iscrizioni 78 ma ben 94 cessazioni, variazione
negativa soprattutto nel commercio al dettaglio. Si
avvertono gli effetti dello sviluppo delle medie
strutture di vendita.
Lunigiana
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LA DINAMICA DELLE IMPRESE
 Valori positivi per i servizi di informazione e
comunicazione, per le attività professionali,
scientifiche e tecniche e per i servizi di supporto alle
imprese.
 Il Lunigiana, il comune di Aulla rappresenta il
baricentro dell’economia locale con 1.240 aziende,
il 5,6% del totale provinciale e il 23% del totale
delle aziende lunigianesi. Una impresa ogni tre
presente nel comune aullese appartiene al
comparto commerciale.
 Seguono i comuni di Pontremoli con 801 imprese,
Fivizzano con 745, Villafranca con 527, Licciana con
468, etc.. In Lunigiana si collocano 826 attività
imprenditoriali inerenti l’agricoltura, il 75% del
totale provinciale.
Lunigiana
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LA DINAMICA DELLE IMPRESE
 La densità imprenditoriale (rapporto tra numero delle
imprese e popolazione residente), presenta questi valori:
ogni 1000 abitanti in provincia abbiamo 108 aziende, in
Lunigiana 95, sopra la media provinciale Aulla (113),
Villafranca (109), e Zeri (117).
 In Lunigiana l’8,1% sono imprenditori immigrati (MS
6,9%). I comunitari pari a 213 unità rappresentano il
2,7% del totale lunigianese e quelli extracomunitari, con
433 unità, il 5,4%. Valori in crescita e concentrati
soprattutto nelle attività edili e commerciali, con alcune
presenze anche in ambito agrituristico. Il 40% del totale si
concentra nei due comuni di Aulla e Pontremoli.
 In Lunigiana sono ubicate 3 imprese ogni 10 di quelle
femminili presenti nel territorio provinciale (5.449), con la
leadership del comune di Aulla.
Lunigiana
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L’ AGRICOLTURA
 Sono 826 le imprese agricole della Lunigiana (totale
provinciale 1170).
 Nel 2009 : 19 aziende in meno rispetto al 2008.
 Le imprese agricole sono il 17% di tutte le imprese
della Lunigiana (meno del 2% il dato provinciale).
Lunigiana
20
L’ AGRICOLTURA
 Olio: in netto miglioramento dopo la difficile annata
2008 (interessa particolarmente Fivizzano, Casola).
 Vino: crescita del Colli di Luni (Fosdinovo), orientato
al mercato della ristorazione. Complessivamente un
anno soddisfacente.
 Latte:
giocano
contro
la
frammentazione
dell’offerta, il prezzo e l’aumento dei costi di
produzione. Iniziativa dei distributori automatici,
produzione comunque in calo.
 Zootecnica:
buone
potenzialità
di
sviluppo,
localizzazione prevalente a Zeri, Pontremoli, Licciana
e Fivizzano.
 Equini: punto di riferimento Comano, con le sue
manifestazioni. La loro consistenza sfiora le 1600
unità, ma è in leggero calo.
Lunigiana
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L’ AGRICOLTURA
 Apicoltura: importante il Consorzio Tutela Miele DOP
Lunigiana, le cui aziende iscritte hanno raggiunto quota
66, ci sono 5.000 alveari. Cresce la produzione dopo
l’annata negativa del 2008.
 Agricoltura biologica: dopo una crescita costante registra
una battuta d’arresto nel 2009, quasi 80 le aziende
presenti.
 Note positive dalla “filiera corta” fenomeno in crescita:
Fivizzano, Massa, Avenza, Carrara, Mulazzo, Pontremoli…
 Contributi Piano Sviluppo Rurale 2007-2013 erogati dalla
Comunità Montana Lunigiana al 31-12-2009:
 ammodernamento aziende agricole: 944.504 euro.
 insediamento di giovani agricoltori: 1.360.00 euro.
 diversificazione verso attività non agricole: 350.475
euro.
Lunigiana
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L’ AGRICOLTURA
 Per gli operatori agricoli della Lunigiana, la loro
attività rappresenta una vera e propria scelta di vita.
 Attivismo agricolo basato su conduzione famigliare.
Manca la filiera integrata di commercializzazione.
 Dimensione media delle aziende: 5-6 ettari, spesso
non superano i 50 mila euro di fatturato annuo.
 Spesso attività associate a forme di recettività
turistica.
 Buono il livello di istruzione, spesso di scuola
secondaria superiore.
 C’è ancora troppo abbandono dei campi coltivati a
vantaggio del bosco.
 L’opinione degli operatori è molto critica nei confronti
degli istituti di credito, ritengono comunque
fondamentale l’intervento delle Istituzioni.
Lunigiana
23
L’ARTIGIANATO
2009 del tutto negativo a livello provinciale









FATTURATO
A Massa-Carrara: -16,5% (Toscana -15,4%)
Edilizia: -16,8%.
Servizi: -16,5%.
Manifatturiero: -16,3%.
OCCUPAZIONE
A Massa-Carrara: -3,5% (Toscana -2,7%)
Edilizia: -2,1%
Servizi: -2,1%
Manifatturiero: -5,8%
Le imprese artigiane presenti in Lunigiana sono
1.635, il 27% del totale.
Lunigiana
24
L’ARTIGIANATO
Questi i dati Comunali : Aulla
Bagnone
63
Casola
22
Comano
18
Filattiera
74
Fivizzano
241
Fosdinovo
101
Licciana Nardi
138
Mulazzo
65
Podenzana
52
Pontremoli
241
Tresana
Villafranca
Zeri
Lunigiana
354
45
188
33
25
INDUSTRIA
UNA CONGIUNTURA PESANTE A LIVELLO PROVINCIALE
•
•
•
•
Produzione e fatturato: -19% circa (-17% in Toscana)
Ordinativi: interni -19,8%; esteri -11,7%
Quasi 1 impianto su 3 è rimasto fermo nel 2009
Occupazione: -4%, perse circa 600 unità di lavoro,
soprattutto in chiusura d’anno, nell’ambito dell’intera
provincia.
MICRO IMPRESE
FATTURATO
 fatturato: -9,8%.
 Edilizia: +3,4%.
 Servizi: -10,2%.
 Manifatturiero: -18%.
Lunigiana
OCCUPAZIONE
Fatturato -1,7%
Edilizia: 0,0%.
Servizi: -0,3%.
Manifatturiero: -12,2%.
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INDUSTRIA
 Una recente indagine ISR sulle più grandi imprese
manifatturiere lunigianesi ha messo in luce un forte
legame dell’imprenditore con il territorio d’origine: in più
del 70% dei casi, infatti, alla base dell’insediamento
dell’impresa vi è stata la vicinanza tra l’ubicazione
dell’azienda e il luogo di residenza del fondatore.
 Difficilmente questi imprenditori sarebbero disposti ad
abbandonare l’area, malgrado non si sia mai sviluppato
pienamente un sistema a rete.
 Pur essendo fortemente radicate sul territorio, le aziende
lunigianesi soltanto nel 38% dei casi collocano i loro
prodotti sul mercato locale o su quello delle aree
confinanti; metà del fatturato viene realizzato sui restanti
mercati nazionali, soprattutto su quelli settentrionali, e il
12% all’estero, in particolare in Europa e in Medio Oriente.
Lunigiana
27
INDUSTRIA
 La Lunigiana viene considerata dagli imprenditori locali
una terra talmente ricca di potenzialità da poter aspirare a
<<rimettersi in corsa>> e a dare un futuro occupazionale
più certo e adeguato ai propri giovani. Occorre però dare
più valore ai suoi assi strategici, ovvero “filiera
agroalimentare e prodotti tipici – turismo - energie
rinnovabili”.
 E’ questo ciò che chiedono gli imprenditori alle Istituzioni e
alla Politica locale.
 Chiedono, inoltre, miglioramenti alla infrastrutture stradali
e ferroviarie, di rendere più fluido l’accesso al credito, di
favorire una maggiore reperibilità della manodopera, di
attivare efficaci azioni di marketing e di promozione del
territorio, e di avviare finalmente un processo di
formazione politica per la costruzione di una nuova classe
dirigente.
Lunigiana
28
COMMERCIO
 Esercizi di vicinato: in provincia ve ne sono attualmente 3.946,
oltre 100 in meno del 2003 (-2,6%). Vi sono complessivamente
meno alimentari (-11%), ma più non alimentari (+2%).
 In Lunigiana operano oggi 951 esercizi di vicinato (342
nell’alimentare, 649 nell’extralimentare), per una superficie di
vendita di 56 mila mq. Rispetto al 2003 vi sono 93 esercizi in
meno (-54 nel non alimentare, -39 nell’alimentare), ovvero vi è
stata una riduzione di quasi il -9% nella numerosità e del -7%
nelle superfici. A Fivizzano si sono persi 21 esercizi, a Filattiera 9,
a Licciana 8, a Pontremoli 7. Ad Aulla, invece, +10 nuove attività.
 In rapporto agli abitanti, vi è una più alta presenza sulla costa (20
esercizi ogni 1.000 abitanti) rispetto alla Lunigiana (17 ogni 1.000
ab.), ma Pontremoli e Aulla sono i due comuni della provincia con
la più alta densità (con 28/29 esercizi ogni 1.000 residenti).
 Il piccolo commercio lunigianese è specializzato prevalentemente
in settori quali macellerie, tabaccherie, farmacie, mobilifici e
casalinghi, e ferramenta.
Lunigiana
29
COMMERCIO
1. Medie strutture: in provincia vi sono 170 unità. Più
della metà (95) sono in Lunigiana (in particolare ad
Aulla, Villafranca e Pontremoli).
2. Delle 95 unità, 22 sono alimentari e 73 a prevalenza non
alimentare.
3. La superficie complessiva di queste strutture (84.400
mq) è
equamente distribuita tra entroterra e zona
costiera (42.700 in Lunigiana).
4. Negli ultimi 6 anni sono diminuite in provincia in termini
di consistenza (vi sono 2 unità in meno), ma ciò non è
accaduto in Lunigiana dove, anzi, rispetto al 2003 vi sono
3 attività in più e soprattutto è aumentata sensibilmente
la superficie di vendita di 7.000 mq (+20%). Crescita
concentrata prevalentemente ad Aulla, Licciana e
Villafranca.
Lunigiana
30
COMMERCIO
 Grande distribuzione: 8 attività su tutta la provincia, per
complessivi 31.600 mq di vendita. Concentrazione
maggiore nell’area di Costa.
 In Lunigiana vi sono 3 strutture della grande distribuzione
(a Fosdinovo, Licciana e Mulazzo) che occupano
complessivamente 6.700 mq di vendita.
 Dal 2003 non si rilevano cambiamenti sostanziali, così
come resta pressoché equilibrato il rapporto tra piccola e
medio-grande distribuzione: in Lunigiana ad ogni mq di
medio-grandi punti vendita corrisponde 1,1mq di piccole
attività.
Territorio
Vicinato
Media + Grande
Costa
153.400 mq
66.500 mq
Lunigiana
56.100 mq
49.500 mq
Provincia
209.500 mq
116.000 mq
E’ Licciana il 1° comune della
provincia per densità
commerciale con 1.872 mq
di medie e grandi
distribuzioni ogni 1.000 ab.
Seguono Aulla e Villafranca.
31
COMMERCIO
Andamento delle vendite
 Sono valori provinciali che riteniamo valere anche per la
Lunigiana.
 Bilancio in rosso: non è più una novità. La novità del
2009 è la conferma del risultato negativo della grande
distribuzione.
 Il fatturato totale è diminuito nel 2009 del -4,1% su un
2008 che aveva perso il –3,3%. Andamento analogo si è
registrato in Toscana e in Italia.
 Nello specifico:
o Alimentare –3,1% (Toscana -1,9%)
o Non alimentare –5,1% (Toscana –5,1%)
o Piccola distribuzione –4,9% (Toscana –5,6%)
o Media distribuzione –4,9% (Toscana –5,2%)
o Grande distribuzione -1,0% (Toscana -0,5%)
Lunigiana
32
COMMERCIO
 Negli ultimi 6 anni si stima una perdita di fatturato
per il commercio locale di quasi il -12%, al lordo
dell’inflazione. Nelle attività di vicinato si sfiora il 21%.
 Tendenze nella GDO: spesa sempre più low cost,
aumenta la quota di mercato degli hard discount, e in
generale delle private label (è diventata del 15%) in
luogo delle grandi marche. Non si rinuncia però ai
volumi.
 Il canale moderno fattura in provincia oltre 275
milioni di euro. In Lunigiana stimiamo che le 3 unità
producano all’incirca 60 milioni di giro d’affari.
Lunigiana
33
COMMERCIO
Molto importanti per la Lunigiana le attività di
somministrazione di alimenti e bevande (ristoranti, bar
ecc): 324 aziende.
•
•
•
•
Importanza dei flussi turistici di passaggio: fatto
100 il totale del movimento turistico, incidono per
il 72% e questo si riflette sulla domanda di
somministrazione;
le presenze turistiche in Lunigiana sono calcolate
per ogni giorno in circa 21.000 unità;
si
calcola
che
il
mercato
potenziale
di
somministrazione della popolazione turistica in
Lunigiana sfiori i 26 milioni di Euro;
del recente sviluppo della rete di somministrazione
provinciale, ha beneficiato soprattutto la Lunigiana;
Lunigiana
34
COMMERCIO
•
•
•
•
•
•
Nel rapporto reddito locale – rete di somministrazione,
la situazione in Lunigiana appare indirizzata nel segno
di una sovrapposizione dell’offerta, proprio a causa del
turismo;
secondo un’indagine della Camera di Commecio di
Massa-Carrara, il 77% dei consumatori si reca a
ristoranti situati nel territorio provinciale soprattutto in
Lunigiana;
forte richiamo delle tipicità locali;
l’incidenza per la spesa di somministrazione sul
paniere dei consumi non arriva all’8%, ci sono spazi di
crescita;
per la produttività degli esercizi si stima per la
Lunigiana una crescita intorno al 2% per il prossimo
biennio;
rapporto qualità/prezzo, elemento cruciale.
Lunigiana
35
TURISMO
 La Lunigiana presenta un numero di strutture ricettive pari a
quello di Massa e Montignoso, ma non ha parimenti la stessa
capacità in termini di posti letto (è solo pari al 14% di quella
provinciale).
 In Lunigiana vi sono oggi 175 strutture ricettive, per quasi
4.800 posti letto. Gli alberghi sono 37, di cui 18 a 2 stelle e 7
a 3 stelle, e offrono quasi 1.100 posti letto, le attività
complementari sono 138 per 3.700 posti letto.
 La struttura ricettiva lunigianese è costituita prevalentemente
di agriturismi e B&B, in linea con l’ambiente: in Lunigiana vi
sono il 95% degli agriturismi e il 56% dei Bed & Breakfast di
tutta la provincia.
 Per l’esattezza, gli agriturismi sono 80, con 350 posti letto, i
Bed & Breakfast e gli affittacamere sono 41, con 190 posti
letto.
Lunigiana
36
TURISMO
 Presenze ufficiali: nel 2009 in provincia 1,3 milioni di
presenze, +9,6% sul 2008. E’ stato determinante
l’extralberghiero
(+16,7%),
mentre
le
presenze
nell’alberghiero sono diminuite del -2,3%. Gli italiani sono
aumentati del +13%, gli stranieri sono calati del -7%.
 In Lunigiana nel 2009 le presenze ufficiali sono state 81.300,
in crescita del +9,9% rispetto al 2008. Diversamente dalla
costa hanno tenuto sia gli alberghi, +1%, che gli
extralberghi, +24%, sia i flussi nazionali, +13%, che quelli
esteri, +3%. Pur non avendo dati precisi, è indubbia
l’esplosione del turismo verde e di quello di prossimità.
 Rispetto all’anno precedente, in Lunigiana sono andati molto
bene i mesi di Settembre e Novembre, durante i quali il
flusso di presenze è aumentato del +50%. E’ ad Agosto,
però, che si continuano a registrare i picchi più alti, con 17
mila giornate pernottate (+18% sul 2008).
Lunigiana
37
TURISMO
 Presenze stimate: comprendono anche il sommerso e il
fenomeno rilevante delle seconde case. La stagione turistica
provinciale nel 2009 è stata in realtà meno esaltante di quella
denunciata dalle statistiche ufficiali. E’ cresciuta soltanto del
+0,6%, +1% se si considerano anche i flussi escursionistici.
 In Lunigiana, la stagione turistica complessiva ha marcato una
crescita del +5,5%, compresi i passaggi escursionistici. Si è
trattato del migliore andamento tra tutti i territori della
provincia.
 In termini assoluti, alle 81.300 presenze nelle strutture ricettive
ufficiali, vanno aggiunti circa 2,675 milioni di presenze nelle
seconde case e 110 mila presenze sommerse. Si stimano inoltre
4,450 milioni di passaggi escursionistici, per un complessivo di
7,3 milioni di presenze per l’intera Lunigiana (in provincia se ne
stimano complessivamente 29,4 milioni).
Lunigiana
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TURISMO
 La spesa turistica attivata nell’entroterra è stata pari a
197,2 milioni di euro, in aumento rispetto al 2008 del
+4,8% (+2,7% in provincia). Il 73% della spesa ha
provenienza dal turismo delle seconde case.
 La spesa ha attivato un valore aggiunto in provincia
pari al 6,1% del Pil totale (230 milioni di euro): nello
specifico, in Lunigiana del 10,7% del Pil dell’area, in
Costa del 5,2%.
 L’occupazione del settore nel 2009 è stata pari a 4.700
unità di lavoro su tutta la provincia: 1.400 unità sono
state occupate in Lunigiana.
Lunigiana
39
CREDITO
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
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Depositi bancari totali: nel 2009 sono saliti in provincia
a 2,279 miliardi di Euro, +4,1%. In Toscana +5,6%.
Sono cresciuti soprattutto quelli delle famiglie (+6%),
trascinati all’insù dalla paura delle perdite di Borsa e
dal basso costo opportunità associato alle riserve
liquide.
In Lunigiana i depositi bancari totali sono ammontati
nel 2009 a 443,2 milioni di euro, crescendo del +13%
rispetto al 2008.
Ogni residente lunigianese detiene depositi bancari in
media per 7.800 euro a testa, contro i 10.100
provinciali. Tuttavia, la più alta propensione alla
raccolta postale dell’area mitiga queste differenze con il
resto della provincia.
Lunigiana
40
CREDITO
 Impieghi bancari totali: in provincia nel 2009
sono scesi sotto i 3,5 miliardi di euro, diminuendo
del -1,2% (in Toscana: -2,3%). Ma mentre il credito
alle famiglie locali è cresciuto di quasi il +5%,
quello alle imprese si è ridotto del -3,1%.
 In Lunigiana, i prestiti concessi alle famiglie e alle
imprese sono ammontati nel 2009 a 381,2 milioni
di euro, in aumento del +5,4% rispetto all’anno
precedente.
 Mediamente, ogni residente lunigianese ha prestiti
e mutui accesi con le banche per 6.700 euro, contro
i 15.800 medi provinciali.
 Sono 39 gli sportelli attualmente operanti nell’area
(114 in tutta la provincia).
Lunigiana
41
CREDITO
 In Lunigiana è storicamente basso il rapporto impieghidepositi (sotto la soglia di 100) e per giunta nel 2009 si è
ridotto ulteriormente: su 100 euro di depositi locali, le
banche hanno investito sul territorio 86 euro (92 euro nel
2008), contro i 156 euro medi della provincia.
 E’ peggiorata inoltre la qualità del credito in provincia.
Infatti…
 Indice di rischiosità: raggiunge il 5,0% (3,3% nel 2008),
in Toscana il 4,1% (2,7% nel 2008)
 Tasso di decadimento: 2,2% (1,2% nel 2008), in Toscana
1,8% (1,4% nel 2008)
 Costo del denaro tra i più elevati in Italia su operazioni “a
revoca” (come scoperti e fidi): saggio pari all’8,2%,
contro il 5,4% regionale.
Lunigiana
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FAMIGLIE:OCCUPAZIONE, POLITICA E GIOVANI LE MAGGIORI
QUESTIONI LOCALI
 Quale è la percezione delle famiglie di Massa, Carrara e della
Lunigiana rispetto alla crisi? E’ stato realizzato tra marzo e
aprile 2010 un sondaggio su 150 famiglie locali.
 In ambito provinciale, i 3 problemi più gravi e urgenti per le
nostre famiglie sono attualmente l’occupazione (64% delle
risposte), il costo della vita (50% delle risposte) e l’insicurezza
sociale (39% delle risposte). Seguono l’inadeguatezza della
politica, la crescita economica, le problematiche dei giovani e la
sanità.
 Le famiglie lunigianesi sentono in maniera ancora più urgente la
questione del lavoro (80% delle risposte), l’inadeguatezza della
classe politica e del mancato ricambio generazionale (45% delle
risposte), nonché la crescita economica e le politiche rivolte ai
giovani (40% delle risposte). Considerano invece molto meno
problematico il tema dell’insicurezza sociale.
Lunigiana
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FAMIGLIE: QUELLE LUNIGIANESI SONO PIU’ PARSIMONIOSE, MA…..
 Grazie alla maggior presenza di pensionati nel contesto
famigliare (1/3 della popolazione lunigianese si è ritirata dal
lavoro e quasi 23 mila sono le pensioni erogate dall’Inps), sono
percentualmente di più le famiglie che in Lunigiana godono di
almeno due entrate reddituali: l’82% dei nuclei lunigianesi
contro il 60% di quelli della costa.
 D’altro canto, in Lunigiana ogni 2,5 residenti (pressappoco un
nucleo famigliare medio) vi è un’entrata derivante da pensione.
In Costa, il rapporto è di 1 pensione ogni 3,5 residenti. Trattasi
di differenze imputabili ad un indice di invecchiamento
demografico più elevato.
 Ciononostante, anche in Lunigiana, sono molti i casi di difficoltà
economica: esattamente la metà delle famiglie locali dichiara di
non riuscire a risparmiare alla fine del mese. Riesce a cavarsela
o attingendo ai propri risparmi, o facendo lavori saltuari extra.
 In Lunigiana, però, chi riesce a risparmiare, accantona
mediamente il 10% del proprio budget, in costa il 7%.
Lunigiana
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FAMIGLIE… SONO ANCHE QUELLE PIU’ INCERTE SUL FUTURO
 Come valutano le famiglie locali lo stato attuale
dell’economia locale? Solo il 5% delle famiglie lunigianesi lo
considera positivo. Non si registrano significative differenze
di giudizio tra i residenti della Lunigiana e quelli della costa.
 Riguardo al futuro, le attese dei lunigianesi sono però
peggiori di quelle degli apuani: se nella zona di costa oltre 1
famiglia su 3 intravede un miglioramento della situazione
economica nei prossimi mesi, in Lunigiana questo giudizio
positivo viene espresso da meno di 1 famiglia su 4.
 Insomma, per oltre 2 famiglie lunigianesi su 3 il peggio
deve ancora venire.
 Economia a parte, i residenti locali si sentono
moderatamente felici: il voto che danno al loro grado di
felicità è prossimo al 7 (6,7). I più felici sono i carraresi,
seguiti proprio dai lunigianesi e poi dai massesi.
Lunigiana
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