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ppt - PMI-NIC
venerdì 29 maggio 2009
IL BILANCIO DI
COMPETENZE
RELATRICE: dott.ssa CLAUDIA SOATTO
Lo spirito del Bilancio delle
Competenze
• Alice: “dimmi quale direzione prendere!”
• Il gatto: “Questo dipende molto da dove vuoi
andare”.
(Alice nel paese delle meraviglie)
I PRINCIPI DEL BILANCIO DELLE
COMPETENZE
Il bilancio delle competenze è frutto della
decisione e della libera adesione della persona che
intende migliorare o modificare la sua condizione
lavorativa, seguendo un percorso di sviluppo che
permetta di identificare competenze e risorse
individuali acquisite nelle esperienze professionali.
Il bilancio di competenze è un percorso che ha
come obiettivo l’autonomia e l’autodeterminazione
della persona e delle scelte professionali
COS’E’ IL BILANCIO DELLE
COMPETENZE?
“Processo complesso, costituito da un insieme di
attività di analisi e di ricostruzione
dell’esperienza socio-professionale, che la
persona realizza con riferimento alle proprie
competenze e al proprio contesto di azione”
(Ruffini & Sarchielli, 2005)
LE COMPETENZE
 La competenza è un insieme strutturato – verificabile e
trasferibile – di conoscenze, capacità e atteggiamenti
necessari per l’efficace svolgimento di un compito, con la
facoltà di mettere in relazione più capacità in situazioni
complesse (J. Aubret, F. Aubret e C. Damiani, 1993).
 La competenza è un potenziale messo in opera (Donnay &
Romainville, 1997).
 La competenza è un’attitudine a porre in essere un insieme
organizzato di saperi che permette lo svolgimento di un certo
numero di compiti (Ministero della comunità francese del
Belgio, 1997).
 La competenza è ogni caratteristica personale utilizzabile nel
lavoro (Evangelista, 2006).
Esempi di competenze
•Decidere
•Organizzare
•Controllare
•Gestire
•Comunicare
•Creare
•Dirigere
•Sviluppare
•Negoziare
•Amministrare
•Cercare
•Consigliare
•Produrre
•Formare
•……………
Obiettivo del bilancio di
competenze
• Accompagnare la persona nel processo di
ricostruzione della sua storia passata
(personale, formativa e/o professionale) al
fine di individuare le competenze e le risorse
personali e professionali per definire il proprio
progetto formativo e/o professionale.
Metodologia del bilancio di competenze
Il bilancio di competenze è una metodologia che
assume nella pratica interpretazioni diverse in relazione
al contesto, ai destinatari, a vincoli e alle risorse.
 Percorso individuale: consiste in una serie di colloqui
individuali (mediamente, da 5 a 8) e realizzati nell’arco di
circa tre – sei mesi con il supporto e l’accompagnamento
di un consulente (o di più consulenti con competenze
diverse);
 Percorso di gruppo: consiste in una serie di incontri di
gruppo di circa 12-16 ore per favorire il coinvolgimento di
molti partecipanti e per ottimizzare tempi e costi.
DOVE NASCE IL BILANCIO
 Nasce nel secondo dopoguerra in Francia come
dispositivo per l’identificazione delle competenze
professionali dei soldati con il fine di favorirne
l’inserimento lavorativo
 1986 in Francia nascono i Centri Interistituzionali di
Bilancio delle Competenze CIBC
 In Francia la legge 91/1991 prevede per ogni
lavoratore 24 ore di permesso retribuito per
analizzare le proprie competenze personali e
professionali
LA SITUAZIONE ITALIANA
 introdotto negli anni novanta in Emilia Romagna
come dispositivo per la gestione del personale
 utilizzo del bilancio nella consulenza di orientamento
documento ISFOL di luglio 2008 che prefigura una
messa a regime del bilancio di competenze in Italia
secondo il modello francese
ESEMPIO DI UN’ESPERIENZA:
PERCORSO DI BILANCIO DI COMPETENZE
RIVOLTO AI VOLONTARI DEL SERVIZIO CIVILE
A UN PASSO DALLA CONCLUSIONE:
AUTOVALUTAZIONE DELLE COMPETENZE ACQUISITE
ATTRAVERSO L’ESPERIENZA DI SERVIZIO CIVILE
Obiettivi specifici:
• saper riconoscere, valorizzare e investire le
proprie risorse personali, formative e
lavorative;
• saper tradurre le proprie esperienze formative
e di volontariato in competenze, in termini di
“sapere”, “saper fare” e “saper essere”;
• saper costruire la sintesi del proprio percorso
di bilancio di competenze e il piano d’azione
del progetto formativo e/o professionale.
Destinatari:
• Volontari del Servizio Civile al termine
dell’esperienza.
Numero partecipanti:
• E’ previsto un numero massimo di 15 volontari
per gruppo.
Struttura del percorso
Il percorso è stato strutturato in 3 fasi di 4 ore ciascuna
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Fase 1: individuazione delle competenze
Presentazione e accoglienza
Introduzione al Bilancio di Competenze
Presentazione della griglia delle competenze
Lavoro individuale per la narrazione scritta delle
proprie esperienze formative, professionali e di
volontariato
Condivisione in coppia o in triade sul lavoro fatto
Fase 2: valutazione e valorizzazione delle competenze
• Utilizzo di griglie di autovalutazione delle
competenze trasversali (diagnosticare, relazionarsi,
affrontare – ISFOL)
• Traduzione dei punti di debolezza in aree di sviluppo
e di miglioramento
• Condivisione in gruppo
Fase 3: lavoro sul progetto formativo e/o professionale
• Introduzione alla stesura del progetto personale e/o
professionale
• Stesura del progetto professionale (obiettivi, risorse
disponibili, aree di sviluppo, tappe e tempi)
• Stesura della sintesi del percorso
• Condivisione in gruppo
• Valutazione
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