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Democrazia, democrazie - Dipartimento di Scienze sociali e politiche

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Democrazia, democrazie - Dipartimento di Scienze sociali e politiche
III° Tema:
Democrazia, democrazie
1
Prima parte:
definizioni di democrazia
2
Un primo passo…
• “La democrazia è lo strumento istituzionale
per giungere a decisioni politiche, in base al
quale singoli individui ottengono il potere
di decidere attraverso una competizione che
ha per oggetto il voto popolare”
(Schumpeter, 1954)
3
La definizione “minima” di
democrazia (parte I)
Sono democratici quei regimi che presentano
• Suffragio universale maschile e femminile
• Elezioni libere, competitive, ricorrenti e
corrette
• Pluralismo partitico
• Diverse e alternative fonti di informazione
4
La definizione “minima” di
democrazia (parte II)
– Forma e sostanza della democrazia:
incertezza decisionale e certezza procedurale
– Bilanciamento di principi diversi (e in
tensione):
• Accordo e dissenso
• Maggioranza e minoranza
• Rappresentanza ed efficacia decisionale
5
Una definizione “massima” di
democrazia?
– Una definizione massima in senso proprio non
esiste, tuttavia…
– …ampio accordo sui principali valori che dovrebbe
realizzare una democrazia contemporanea, ovvero:
– La democrazia “ideale” è quel regime politico che
crea le opportunità istituzionali migliori per
realizzare la libertà e l’uguaglianza
– Partendo da questo punto diventa possibile
discutere di gradi di “qualità democratica”
6
Definizioni normative (parte I)
• La lezione di Robert Dahl (1971):
1. Tre opportunità:
•
a) formulare preferenze; b) esprimerle; c) pesate
ugualmente
2. Perché esistano queste tre opportunità, devono
esistere otto garanzie istituzionali:
•
a) libertà di associazione/organizzazione; b) libertà di
pensiero; c) diritto di voto; d) diritto di competere per il
voto; e) fonti di informazioni alternative; f) elettorato
passivo; g) elezioni libere/corrette; h) istituzioni che
rendano dipendenti le politiche dal voto
7
Definizioni normative (parte II)
• Per Dahl quindi
• “La democrazia (ideale) è un regime politico
caratterizzato dalla continua capacità di risposta
(responsiveness) del governo alle preferenze dei suoi
cittadini, considerati politicamente eguali” (Dahl
1971)
8
Definizioni normative (parte III)
• Dopo aver votato, il popolo diventa un
soggetto passivo delle decisioni della
squadra politica vincente?
– Il concetto delle “reazioni previste”
(Friedrich 1963) e la necessità (per i
governanti) di tenere conto e di rendere
conto
9
Testi di riferimento per la lezione
• Maurizio Cotta - Donatella Della Porta - Leonardo
Morlino, Scienza politica, Il Mulino, Bologna, 2008,
cap.4
10
Seconda parte:
la prima democratizzazione
11
Condizioni storicamente rilevanti per
“l’invenzione democratica”: B. Moore (1971)
1. Equilibrio tra monarchia ed aristocrazia terriera
• Per impedire l’affermazione di monarchia
(troppo) forte
2. Esistenza di una agricoltura mercantile
3. Indebolimento dell’aristocrazia terriera, trasformazione
della nobiltà in classe mercantile
4. Assenza di una coalizione aristocratico-borghese
(l’alleanza della segale e dell’acciaio) contro contadini e
operai
5. Rottura rivoluzionaria con il passato
• L’importanza di precisare meglio la quarta condizione
12
La “scatola” di Dahl [1971]
Poliarchie
Oligarchie
competitive
“Scorciatoia”
Egemonie
includenti
Egemonie
chiuse
Partecipazione
13
Le soglie della democrazia
(Rokkan 1970)
• La legittimazione: riconoscimento effettivo della
cittadinanza civile
• L’incorporazione: espansione della cittadinanza politica
(suffragio universale)
• La rappresentanza: superamento ostacoli frapposti alla
rappresentanza di nuovi partiti
• Il potere esecutivo: riconoscimento della responsabilità
del governo verso il parlamento
14
L’espansione della cittadinanza (Marshall 1963)
• La prima democratizzazione vede anche
l’emergere di una cittadinanza a tre dimensioni:
• ELEMENTO CIVILE: diritti civili (istituzioni
giudiziarie)
• ELEMENTO POLITICO: diritti politici (istituzioni
rappresentative)
• ELEMENTO SOCIALE: diritti sociali (welfare
state)
15
Le condizioni non politiche favorevoli
alla democrazia (I)
• Quali sentimenti e valori individuali influenzano la condotta politica e
rendono la cultura di un paese più adatta a un regime democratico
(Almond e Verba – 1965)
• Tre orientamenti:
• Aspetti cognitivi (conoscenze del sistema politico e dei suoi canali
di accesso): provinciali, sudditi, partecipanti
• Aspetti affettivi (sentimenti personali verso le strutture di potere)
• Aspetti valutativi (giudizi sulle differenti componenti del sistema
politico)
• Affermazione e stabilità democratica legata a insieme di
orientamenti definito come “cultura civica”: mix di partecipazione,
passività politica ma fiducia e lealtà nei confronti del sistema
politico non legata al rendimento delle istituzioni
16
Le condizioni non politiche favorevoli alla
democrazia (II)
•
Condizioni socio-economiche:
–
–
–
–
•
Sviluppo e democrazia: la direzione della causalità
(Lipset 1960 e 1981)
Pluralismo sociale ed economico: il ruolo del mercato
Assenza di disuguaglianze economiche estreme
Alfabetizzazione e media
Fatti empirici:
1. I regimi democratici fanno la loro comparsa a diversi
stadi di sviluppo socio-economico: “lo sviluppo
economico rende possibile la democrazia, la leadership
politica la realizza” (Huntington 1993)
2. Una volta comparsi, i regimi democratici che mostrano
capacità di consolidamento e di durata sono quelli più
ricchi
17
L’impatto di fattori di politica internazionale
sui processi di democratizzazione
• Difficile da valutare con precisione
• Di per sé non in grado né di costruire, né di
distruggere regimi democratici (salvo nei casi di
guerra e di invasione)
• Più spesso può costituire una rete di sostegno oppure
un elemento di forte perturbazione
18
Alcuni numeri: gli stati nel XX secolo
Stati democratici
Stati non
democratici
Percentuale di
democratizzazione
1922
29
35
45,3 (↑)
1942
12
49
19,7 (↓)
1962
36
75
32,4 (↑)
1973
30
92
24,6 (↓)
1990
58
71
45,0 (↑)
Nota: le cifre tengono conto solo degli Stati con almeno un milione di abitanti
19
(Huntington 1993)
Le tre ondate di democratizzazione
(Huntington 1993)
• Tre ondate e due riflussi:
• Prima ondata: (1828-1926) – 29 stati democratici
• Primo riflusso: (1922-1942) – 12 democrazie
• Seconda ondata: (1943-1962) – 36 democrazie
• Secondo riflusso: (1958-1974) – 30 democrazie
• Terza ondata: (dal 1974) – 58 democrazie (inizio anni
90). Al 2009 i paesi ‘liberi’ sulla base di Freedom
House sono 89 su 193 (pari al 46%)
20
Testi di riferimento per la lezione
• Maurizio Cotta - Donatella Della Porta - Leonardo
Morlino, Scienza politica, Il Mulino, Bologna, 2008,
cap.4
21
Terza parte:
quali democrazie
22
Quali democrazie
• Classificazioni (basate su un solo criterio)
• Forme di governo
• Democrazia rappresentativa e democrazia diretta
• Tipologie
• Cultura politica e comportamento elite
• Criteri polari/modelli
• Modello maggioritario e consensuale
23
La tipologia di Lijphart (1968)
CULTURA
POLITICA
OMOGENEA
COMPORTAMENTO ELITE
CONSENSUALE CONFLITTUALE
Democrazia
depoliticizzata
(Stati Uniti)
FRAMMENTATA Democrazia
consociativa
(Olanda)
Democrazia
centripeta
(Inghilterra)
Democrazia
centrifuga (Italia e
a
Francia IV Rep.)
24
La distinzione polare di Lijphart (parte I)
• Principio maggioritario/principio consensuale
Dimensione esecutivo-partiti
1. Concentrazione del potere
esecutivo
Dimensione Unitaria-federale
e altri aspetti
1. Grado di unitarietà e
centralizzazione del governo
2. Relazioni tra governo e
parlamento
2. Concentrazione del potere
legislativo
3. Sistema partitico
3. Formato della costituzione
4. Sistema elettorale
4. Controllo giurisdizionale di
costituzionalità
5. Dipendenza delle Banche
centrali dal potere esecutivo
5. Sistema di interessi
25
La distinzione polare di Lijphart (parte II)
MODELLO WESTMINSTER
• Governo monocolore
• Fusione legislativo/esecutivo
• Sistema bipartitico
• Sistema elet. Maggioritario
• Pluralismo degli interessi
• Governo centraliz./unitario
• Bicameralismo asimmetrico
• Costituzione flessibile
• Assenza di un controllo
giurisdizionale di
costituzionalità
• Banca centrale controllata
MODELLO CONSENSUALE
• Governo di coalizione
• Equilibr. legislativo/esecutivo
• Sistema multipartitico
• Sistema elet. Proporzionale
• Sistema neocorporativo
• Governo decentrato/federale
• Bicameralismo simmetrico
• Costituzione rigida
• Controllo giurisdizionale di
costituzionalità
• Banca centrale indipendente
26
Per concludere…
• Le ragioni della superiorità dei regimi
democratici rispetto agli altri regimi politici
sono da ritrovarsi nella loro capacità di
affrontare le (vecchie e nuove) sfide in
termini di legittimità, rendimento e
innovazione:
1. Pluralismo politico
2. Competizione
3. Alternanza
27
Testi di riferimento per la lezione
• Maurizio Cotta - Donatella Della Porta - Leonardo
Morlino, Scienza politica, Il Mulino, Bologna, 2008,
cap.4
28
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